P.S.
...quando uno sputa i noccioli nella fioriera...queste sono le
conseguenze:-)
Io credo di sì, a me capita sempre che l'albicocco in giardino (nato perchè
è caduto il seme) ogni anno dà frutti, quelli non mengiati cadono e i semi
germogliano, se il giardino non fosse arato a quest'ora avrei una foresta di
albicocchi!
> In un futuro remoto?
No, abbastanza presto.
> quanti anni?
Abbi pazienza e vedrai che forse anche tra 1 o 2 anni avrai i primi frutti.
Ma ti fanno già i fiori (anche se pochi)?
> ...quando uno sputa i noccioli nella fioriera...queste sono le
> conseguenze:-)
Infatti, come dicevo. Però belle conseguenze no?
--
Ciao.
GIUSEPPE
> Io credo di sì, a me capita sempre che l'albicocco in giardino (nato
perchè
> è caduto il seme) ogni anno dà frutti, quelli non mengiati cadono e i semi
> germogliano, se il giardino non fosse arato a quest'ora avrei una foresta
di
> albicocchi
Non so se le albicocche e prugne che si trovano in commercio possano
generare piante fruttifere, non dovrebbero essere ibridi sterili?
di solito vengono innestati sia per produrre piante robusta ma anche perchè
riprodurle per seme è rischioso giusto?
Detto questo io posso portare la mia esperienza, da seme di prugne mi sono
sempre nati dei prugni selvatici, da quello di albicocca solo una pianta
sterile, da quello di pesca varie cose, cioè da un vecchissimo pesco
varietà "S.Anna" ne è nato uno uguale, da alcuni noccioli a caso sono nate
piante selvatiche ma fruttifere, davano pesche piccole ma non male, mai
avuto peschi selvatici sterili.
questo è il frutto delle mie osservazioni.
Marco
> Non so se le albicocche e prugne che si trovano in commercio possano
> generare piante fruttifere, non dovrebbero essere ibridi sterili?
Effettivamente anche io sapevo così, ma non so se il mio albicocco viene da
un frutto acquistato... non so neanche se era innestata la pianta (ero
piccolo quando nacque), comunque continua a dare frutti e i semi continuano
a germogliare.
> di solito vengono innestati sia per produrre piante robuste ma anche
> perchè
> riprodurle per seme è rischioso giusto?
Sì, non sono un grande esperto di innesti ma credo sia così.
> Detto questo io posso portare la mia esperienza, da seme di prugne mi
> sono
> sempre nati dei prugni selvatici, da quello di albicocca solo una pianta
> sterile, da quello di pesca varie cose, cioè da un vecchissimo pesco
> varietà "S.Anna" ne è nato uno uguale, da alcuni noccioli a caso sono
> nate
> piante selvatiche ma fruttifere, davano pesche piccole ma non male,
Può essere che succeda così, anche a me capita...
> mai
> avuto peschi selvatici sterili.
Infatti una pianta selvatica dà piante fertili. Se seminiamo semi d'arancio
abbiamo aranci selvatici che danno arance amare.
Ciao.
GIUSEPPE
E dai!!! Un errore di battitura, è ovvio che volessi scrivere "mangiati"!
Come direbbe il mio professore di chimica: "non facciamo sempre gli avvoltoi
pronti a saltare sulla preda! (poi ci sono molte varianti...)" Gli errori
capitano ma si capisce quando sono dovuti a distrazione. Stai attento che
t'ho segnato sul libro nero... scherzo ovviamente!!! :o)
Ciao.
GIUSEPPE
>> Non so se le albicocche e prugne che si trovano in commercio possano
>> generare piante fruttifere, non dovrebbero essere ibridi sterili?
>
>Effettivamente anche io sapevo cosě, ma non so se il mio albicocco viene da
>un frutto acquistato... non so neanche se era innestata la pianta (ero
>piccolo quando nacque), comunque continua a dare frutti e i semi continuano
>a germogliare.
infatti, tutti i semi germogliano per continuare la propagazione della
propria specie,
la differenza č che dal seme non sai cosa viene fuori, e comunque tante
volte il selvatico č anche meglio dell'incrocio, ibrido,
per l'orto io mi produco i miei semi, non tutti certo,
e qualche mutazione avviene spontaneamente e si sa i pollini volano
>
>> di solito vengono innestati sia per produrre piante robuste ma anche
>> perchč
>> riprodurle per seme č rischioso giusto?
>
>Sě, non sono un grande esperto di innesti ma credo sia cosě.
no, che rischi ci sono,
si innesta per ottenere un clone, una pianta speculare alla pianta madre,
che mantenga le stesse caratteristiche e frutti,
la selezione che fanno č per rendere resistente le piante alle malattie
perchč
continuano a creare incroci nuovi, perchč il mercato cambia gusti spesso,
e allora si spianta e si ripianta nell'arco 20 anni e servono piante che
crescano veloci
ma le piante antiche oramai abandonate sono le piů resistenti in assoluto,
sono sopravvissute a migliaia di anni di evoluzione e spariranno grazie
all'uomo ed ai suoi OGM
>
>> Detto questo io posso portare la mia esperienza, da seme di prugne mi
>> sono
>> sempre nati dei prugni selvatici, da quello di albicocca solo una pianta
>> sterile, da quello di pesca varie cose, cioč da un vecchissimo pesco
>> varietŕ "S.Anna" ne č nato uno uguale, da alcuni noccioli a caso sono
>> nate
>> piante selvatiche ma fruttifere, davano pesche piccole ma non male,
>
>Puň essere che succeda cosě, anche a me capita...
>
infatti
>> mai
>> avuto peschi selvatici sterili.
>
>Infatti una pianta selvatica dŕ piante fertili. Se seminiamo semi d'arancio
>abbiamo aranci selvatici che danno arance amare.
che non ci piacciono e le innestiamo
ciao mauri
saluti da www.ziopapes.it
----------
la natura č generosa e forte
> no, che rischi ci sono,
Io avevo inteso che una pianta non innestata su una selvatica è più
vulnerabile alle malattie, in questo senso intendevo i rischi.
> si innesta per ottenere un clone, una pianta speculare alla pianta
> madre,
> che mantenga le stesse caratteristiche e frutti,
...proprio perchè l'innesto non reca alcuna modifica genetica, si ha perciò
la sicurezza di avere frutti identici a quelli della pianta madre col
vantaggio di diminuire i rischi patologici.
Ciao.
GIUSEPPE
>> no, che rischi ci sono,
>
>Io avevo inteso che una pianta non innestata su una selvatica
> è più
>vulnerabile alle malattie, in questo senso intendevo i rischi.
non ho capito, ti riferisci all'americana-fillossera...
forse ho capito tu intendi le varietà che abbiamo oggi che innestiamo sui
selvatici
ma scusa i selvatici sono piante antiche, le varietà sono frutto di incroci
come credo dicesse mendel
e che pericolo c'è a parte la vite, innestiamo su varii selvatici e non
per avere piante che sopportino i vari terreni e per avere minore o maggiore
vigoria nell'accrescimento
malattie... le beccano tutti ma c'è chi è più resistente e chi meno, e se le
piante sono ben curate e nutrite non necessitano di trattamenti e se la
cavono benissssimo da sole
>
>> si innesta per ottenere un clone, una pianta speculare alla pianta
>> madre,
>> che mantenga le stesse caratteristiche e frutti,
>
>...proprio perchè l'innesto non reca alcuna modifica genetica,
quella l'an già fatta prima
>si ha perciò
>la sicurezza
ma quale
>di avere frutti identici a quelli della pianta madre col
>vantaggio di diminuire i rischi patologici.
quali ad esempio? per le virosi ci hanno pensato con OGM, ora ci regalano
viti vinifere OGM e tra poco fanno le fotocopie di noi stessi...
cunque tutte le moltiplicazioni, dalla meristematica alle taleeee, hanno un
vantaggio esclusivamente economico, veloce per riprodurre piante tante da
vendere
ciao mauri
saluti da www.ziopapes.it
----------
non esistono certezze
> forse ho capito tu intendi le varietà che abbiamo oggi che innestiamo sui
> selvatici
> ma scusa i selvatici sono piante antiche,
i selvatici attualmente usati sono tutt'altro che antichi, soprattutto le
viti
> le varietà sono frutto di incrocicome credo dicesse mendel
non necessariamente, esistono molte varietà derivate da selezioni, vedi i
cento e più fichi o la dozzian di castagni nominati da Plinio
> >...proprio perchè l'innesto non reca alcuna modifica genetica,
>
> quella l'an già fatta prima
mica sempre, se tu usi un innesto di una varietà antica questo non succede
>
> quali ad esempio? per le virosi ci hanno pensato con OGM, ora ci regalano
> viti vinifere OGM e tra poco fanno le fotocopie di noi stessi...
portainnesti di viti OGM non innesti, c'è stata un'informazione sbagliata
> cunque tutte le moltiplicazioni, dalla meristematica alle taleeee, hanno
un
> vantaggio esclusivamente economico, veloce per riprodurre piante tante da
> vendere
oper renderli sicuri da certe malattie, ad esempio tutto il grano da pasta
che esiste in Italia da quarant'anni è OGM, lo sapevi? oppure preferisci una
pianta trattata contro le aflatossine oppure una che le resiste da sola? Il
probleme è solo il controllo.
ciao
andrea
>portainnesti di viti OGM non innesti, c'è stata un'informazione sbagliata
lo spero, ma io so il contrario, che necessità fare portainnesti OGM quando
sono le varietà che ci innesti che cadono vittime della flavescenza,
oidio e perponospora si curano e la fillossera è un ricordo
se tu avessi ragione allora non sarebbe che una furbizia per aggirare
l'ostacolo...
>oper renderli sicuri da certe malattie, ad esempio tutto il grano da pasta
>che esiste in Italia da quarant'anni è OGM, lo sapevi?
no, davvero da 40 anni? allora ci stanno prendendo tutti per il culo
>probleme è solo il controllo.
vacca pazza insegna
ciao mauri
saluti da www.ziopapes.it
------------
l'uso vince natura?
> >...che esiste in Italia da quarant'anni è OGM, lo sapevi?
>
> no, davvero da 40 anni? allora ci stanno prendendo tutti per il culo
Sì infatti, però non lo sa nessuno perché hanno fatto il possibile per
tenere tutto nascosto (e ci sono riusciti). A noi sembra una cosa moderna ma
invece sono procedure conosciute da tempo... Questo però dimostrerebbe
almeno in parte che gli OGM non sono così dannosi per la salute come si
continua a sostenere, a quest'ora saremmo tutti morti! E comunque tutti
questi effetti collaterali non sono stati ancora dimostrati. Almeno questo
ci rassicura ma è la presa per culo che fa rabbia!!!
Per rimanere un attimo in argomento mi viene in mente che di solito il
portainnesto del prugno (che poi è lo stesso portainnesto del prugno da
fiore, prunus spissardi) fa stupendi fiori bianchi nemerosissimi ma non
dovrebbe riuscire a fruttificare, notato su vari alberi sia da fiore che da
frutta.
Marco
fefo wrote:
>
> Ho un dubbio che penso tutti,magari da piccoli,hanno avuto...
> ho un paio di piantine di albicocco e di prugno di 2 anni nate da seme, ho
> speranza di vederle fruttificare?
> In un futuro remoto?
dunque sicuramente il prugno ed il pesco sono in grado di fruttificare
anche senza essere innestati.
non so quale percentuale di piante diano un frutto "decente",
pero' dietro casa ho un pesco non innestato che fa pesche
grosse e buone.
e' probabile che non duri molto negli anni come pianta... forse questo
si'...
riguardo il prugno ne ho visto uno non innestato lo scorso anno
alle tremiti che faceva le prugne piccole ma buone.
(fregate tutti i gg. per n gg.)
tuttavia con il costo che hanno le piante da frutto gia' innestate non
so davvero se valga la pena fare un esperimento che ad andare bene
impiega
qualche anno a dare un risultato che poi non e' scontato.
ciao _R_
--
http://www.i-like.it
(pinhole: le foto fatte con la lattina - del caffe' )
Qui non stiamo parlando di evoluzione genetica naturale o incroci vari ma di
vere e proprie manipolazioni genetiche degne quasi delle più moderne
tecniche d'ingegneria genetica! Sono conosciute e messe in pratica da
decenni a nostra insaputa!!!
--
Ciao.
GIUSEPPE
> vacca pazza insegna
purtroppo non insegna molto.:-((
Le associazioni tutela consumatori puntano ad un etichettatura piu' corretta
per un consumo critico ed una *libera scelta* ma dai controlli dei NAS
stanno gia' emergendo le truffe.
( http://www.aduc.it/nuovo/pagframe/motore.htm alla voce ALIMENTI OGM E
INFORMAZIONE )
Ciao, Gimmi
BG, 260 mslm, Clima continentale fresco
nascosto mica tanto visto che ad esempio lo scorso anno La Stampa di Torino
ne ha parlato molto, io possideno un'enciclopedia anni 70 che spiego
l'ottenimento con tanto di foto.
ciao
andrea
> Scherzi a parte spesso mi è capitato di mietere frumenti da seme, e ho
> fatto anche prove, germogliano uguali agli altri e producono frumento
> identico a quello prodotto dalla semente del sacco che si compra.
> Non penso che questi siano ogm.
chi ha detto che alcuni Ogma non germinano?
>
ciao
andrea
>
> > Scherzi a parte spesso mi è capitato di mietere frumenti da seme, e ho
> > fatto anche prove, germogliano uguali agli altri e producono frumento
> > identico a quello prodotto dalla semente del sacco che si compra.
> > Non penso che questi siano ogm.
> chi ha detto che alcuni Ogma non germinano?
Pensavo a quel poco che conosco, il fatto di inserire un gene nella pianta
madre che faccia produrre una tossina nel seme in modo che questo non possa
germogliare a meno di un trattamento con enzimi particolari.
E pensare che all'università volevo frequntare il corso di laurea in
Biotecnologie!!!!!!!
Non son del tutto contrario allo studio delle stesse, il prob sta nel
scoprire che effetto hanno le piante ogm sull'uomo, e fino a che non si
sperimenta nonn si sa!!!!
>> vacca pazza insegna
>non isegna un bel niente, mucca pazza è sempre stata tollerata però questa
>volta è emersa per una questione di scontri economici e la trasmessibilità
>all'uomo è tutta da dimostrare.
era una battuta per affermare l'esatto contrario
date un occhio amici cari
http://www.rfb.it/comuni.liberi.ogm/default.htm
ciao mauri
saluti da www.ziopapes.it
---------
non c'è mai fine al peggio
> ma se non si sa ancora come vanno fatte le etichette, le truffe nel campo
> alimentare sono colossali e (in parte) tollerate.
humm......e qs dovrebbe spostare la questione e farmi sentire rassicurato?
come dire che facendo un bel calderone di rimbalzi di
responsabilita'....alla fine non c'e' piu' nulla di cui preoccuparsi? NO
GRAZIE!!!
resto ugualmente convinto della malafede delle case produttrici e del mio
sacrosanto diritto alla libera scelta.
> [bse snip] la trasmessibilitą
> all'uomo č tutta da dimostrare.
nel senso che bisogna aspettare che sia tutto dimostrato scentificamente??e
soprattutto che i casi umani siano abbastanza vicini a noi da doverci
preoccupare? a qs proposito mi sovviene la questione dell'AIDS che secondo
buona parte dei ricercatori NON sarebbe causato ne' trasmesso dal virus HIV,
perche' mancano alcuni presupposti di tipo scentifico per la completa
dimostrabilita' [ tesi pericolosa che sottrae attenzione alla prevenzione ].
Fortunatamente, le persone (non tutte purtroppo..) hanno cominciato a
prendere precauzioni ben prima delle conclusioni scentifiche. [NB: la
debaucle *scentifica* e' tuttora in corso!!]. Percio' penso che, sia per la
BSE che per gli OGM, in generale anche in assenza di consenso o di responso
finale da parte degli organi di ricerca (che tanto poi sono manovrati e
finanziati dalle multinazionali..)*prevenire* sia sempre meglio che
lasciarsi rassicurare.
--
scusate mi inserisco per dire che secondo me anche nel mio cortile c'era un
albicocco quasi sicuramente nato da seme, perche' la casa era rimasta vuota
per quasi 10 anni e nessuno poteva essersi preso la briga di piantarlo. Ha
fatto albicocche squisite ( non grossissime ma dolci e tutte punteggiate )
per un paio di anni e poi sģeģ ammalato ed e' seccato inesorabilmente nel
giro di un estate.
> Fortunatamente, le persone (non tutte purtroppo..) hanno cominciato a
> prendere precauzioni ben prima delle conclusioni scentifiche. [NB: la
> debaucle *scentifica* e' tuttora in corso!!]. Percio' penso che, sia per
la
> BSE che per gli OGM, in generale anche in assenza di consenso o di
responso
> finale da parte degli organi di ricerca (che tanto poi sono manovrati e
> finanziati dalle multinazionali..)*prevenire* sia sempre meglio che
> lasciarsi rassicurare.
dico solo che non esisto no prove della trasmissione della malattia all'iomo
e che anche prima della mucca pazza c'erano in Italia alcuni casi di
malattia e che almeno un caso di quelli inglesi era di un vegetariano, per
cui i facili sensazionalismi vanno combattuti.
ciao
andrea
>uno di quelli che lo sosteneva sull'Ng di agricoltura è accusato di truffa
e
>forse di cose ben più gravi.
non mi dire, non sarà per caso il pedo...
>malattia e che almeno un caso di quelli inglesi era di un vegetariano,
macellaio...?
ciao mauri
saluti da www.ziopapes.it
---------
godiamo, che stentar non manca mai
>> albicocco quasi sicuramente nato da seme, perche' la casa era rimasta
>vuota
>> per quasi 10 anni e nessuno poteva essersi preso la briga di piantarlo.
Ha
>> fatto albicocche squisite
>anch'io ho un albicocco da seme in un terreno e fa dei frutti piccoli e
>ottimi
io ho dei susini europei nati da seme e fanno delle prugne gialle lunghe
fantastiche,
le chiamano scanarde qui da noi
ciao mauri
saluti da www.ziopapes.it
------------
non tutte le cose sono uguali
> a qs proposito mi sovviene la questione dell'AIDS [snip]
> uno di quelli che lo sosteneva sull'Ng di agricoltura è accusato di truffa
e
> forse di cose ben più gravi.
sosteneva cosa, scusa, le tesi Duesberghiane anti IHV??...su it.
agricoltura???
Guarda che il mio esempio si riferiva all'oscurantismo adottato nella
prevenzione anti AIDS.
> dico solo che non esisto no prove della trasmissione della malattia
all'iomo
> e che anche prima della mucca pazza c'erano in Italia alcuni casi di
> malattia e che almeno un caso di quelli inglesi era di un vegetariano, per
> cui i facili sensazionalismi vanno combattuti.
Certo, certo, sono le stesse argomentazioni addotte dagli allevatori e da
quelli che hanno sofisticato i mangimi. Sempre a cercare il pelo nell'uovo e
qualche sofisma contrario per poter addurre *motivazioni scentifiche* e
tacciare le voci di dissenso per * facili sensazionalismi*. Quanto ad
informazioni corrette, con la stampa ed il sitema di informazione che ci
ritroviamo adesso poi, ......lasciam perdere va'.
Ribadisco: IO non mi fido della ricerca scentifica prezzolata dalle
multinazionali e come libero cittadino vorrei maggiori e piu' severi
controlli.
Quanto poi al discorso piu' generale delle prove scentifiche..........beh,
posso garantirti che per quanto riguarda l'AIDS, la tiritera hiv si-hiv no
produce solo una disinformazione gravissima e praticamente criminale,
sottrae energie e finanziamenti alle campagne di sensibilizzazione e
prevenzione, ed intanto le sieroconversioni sono in rialzo.
Ciao, Gimmi
BG, 260 mslm, Clima continentale fresco
> ciao
> andrea
>
>
>
>
> news:n%li8.10902$tC3.2...@twister1.libero.it...
> > Scusate l'ignoranza...che vuol dire frutti non mengiati?
>
> E dai!!! Un errore di battitura, è ovvio che volessi scrivere "mangiati"!
Ah ah ah!!! :o)
No allora se č cosě scusa tu... :o)
Ciao.
GIUSEPPE
> Guarda che il mio esempio si riferiva all'oscurantismo adottato nella
> prevenzione anti AIDS.
su quello hai ragione
>
.
> Certo, certo, sono le stesse argomentazioni addotte dagli allevatori e da
> quelli che hanno sofisticato i mangimi. Sempre a cercare il pelo nell'uovo
e
> qualche sofisma contrario per poter addurre *motivazioni scentifiche* e
> tacciare le voci di dissenso per * facili sensazionalismi*. Quanto ad
> informazioni corrette, con la stampa ed il sitema di informazione che ci
> ritroviamo adesso poi, ......lasciam perdere va'.
gli allevatori in questo caso spesso sono vittime dei mangimifici. Non è
cercare il pelo nell'uovo è cercare l'informazione corretta, spesso impresa
molto ardua se non impossibile.
> Ribadisco: IO non mi fido della ricerca scentifica prezzolata dalle
> multinazionali e come libero cittadino vorrei maggiori e piu' severi
> controlli.
sui controlli sono sicuramente daccordo, al riguardo della ricerca
scientifica chi la dovrebbe fare? le unniversità con quelle quattro briciole
che gli danno per la ricerca? e chi li controlla?
ciao
andrea
Lucia <mluc...@libero.it> wrote:
> Balloz <mbba...@inwind.NOSPAM.it> wrote in message
> 909j8.2091$%g7.5...@twister2.libero.it...
> >
> > > no, davvero da 40 anni? allora ci stanno prendendo tutti per il culo
> > Non sono d'accordo sul fatto dell'ogm nel frumento, la soia si è ogm da
> > anni e anni ma non il frumento.
> Il grano Creso, seminato ovunque in Italia, è stato ottenuta da una
> midificazione genetica indotta con raggi gamma nei vecchi laboratori della
> Casaccia a Roma durante studi sul falloup nucleare.
> Il grano è geneticamente selezionato che è diverso da geneticamente
Giusto.
Qui c'e una grossa confusione sugli ogm.
ogm :organismo geneticamente *modificato*, cioe' hanno preso un gene che
non c'entra un piffero con la pianta e lo hanno inserito nei cormosomi
della pianta.
Quello di cui si parla riguarda la tecnica, messa a punto e usata nei
laboratori del C.N.E.N., ora E.N.E.A., della Casaccia, intorno agli anni
'60.
(c'ero anch'io. ;-) Anche se come scolaretto in gita d'istruzione)
Si sfruttavano le radiazioni ionizzanti, raggi gamma nella fattispecie,
per stimolare le mutazioni genetiche nel grano.
Si selezionavano, quindi, le specie piu' adatte. Proprio come si fa con
la selezione delle specie utili, le ibridazioni, etc. Solo che in questo
modo si accelerava il *normale* processo della selezione naturale.
Non si introduceva nessun gene estraneo alla pianta.
> > modificato, anche le Bietole lo sono, i risultati più o meno sono simili
> a
> > quelli degli ogm ma la differenza sta nei tempi, biblici per quelli non
> > ogm!!!!
> il Creso lo è eccome e lo sono, ad esempio, tutte le varietà di garofanie
> ottenute con modifiacazione di Dna chimicamente.
Che e' un'altra tecnica per avere mutazioni velocemente.
> > Scherzi a parte spesso mi è capitato di mietere frumenti da seme, e ho
> > fatto anche prove, germogliano uguali agli altri e producono frumento
> > identico a quello prodotto dalla semente del sacco che si compra.
> > Non penso che questi siano ogm.
> chi ha detto che alcuni Ogma non germinano?
Gia'... ma come e' venuta fuori 'sta cosa??
> ciao
> andrea
Spero che ora sia chiaro che gli ogm sono una tecnica molto recente.
Ciao,
--
Ermanno Polli (INFN-LNF)
user: hostname: subdomain: domain: country:
ermanno.polli N/A lnf infn it
Ermanno Polli wrote:
>
> Quello di cui si parla riguarda la tecnica, messa a punto e usata nei
> laboratori del C.N.E.N., ora E.N.E.A., della Casaccia, intorno agli anni
> '60.
> (c'ero anch'io. ;-) Anche se come scolaretto in gita d'istruzione)
>
> Si sfruttavano le radiazioni ionizzanti, raggi gamma nella fattispecie,
> per stimolare le mutazioni genetiche nel grano.
> Si selezionavano, quindi, le specie piu' adatte. Proprio come si fa con
> la selezione delle specie utili, le ibridazioni, etc. Solo che in questo
> modo si accelerava il *normale* processo della selezione naturale.
si certo, verissimo.
viene "bombardata" una cellula con radiazioni dure
e si vede cosa ne viene fuori....
mutazione. giusto.
si accellera il processo processo "mutageno". giusto.
quello che mi suona male e' il "normale processo di selezione naturale".
non e' selezione naturale.
mi spiego: la natura seleziona da se' senza intervento umano....
quello che e' piu' funzionale per lei stessa.
l'uomo seleziona invece quello che gli fa piu' comodo:
"NON e' normale selezione naturale".
se la mutazione da' luogo a pomodori senza semi sicuramente qlc. grida:
meglio !
la natura non lo avrebbe fatto.
accellerazione del processo si. normale no.
risultato: un sacco di specie scomparse a favore di "novita'" di dubbia
riuscita
se non a scopi commerciali.
Lucia wrote:
>
>
> però ad esempio il recupero del pomodoro San Marzano, praticamente estinto,
> su può fare solo attraverso queste tecniche.
questa non l'ho capita.
io irradio un nucleo e aspetto una mutazione genetica...
e poi seleziono.
le possibilita' che esca nuovamente qlc. di estinto mi sa
di improbabile.
e cmq. non so quanto poi sia corretto anche utilizzando "altre" tecniche
a cercare di ritrovare qualcosa di oramai andato.
insomma.... essendo possibile che si fa? si tira fuori una bella pianta
del giurassico?????
dov'e' il limite etico della cosa ?
(ammesso che esista)
> d'altra parte molte varietà di
> vegetali stanno scomprarendo perchè cadute in disuso, il numero di specie
> edibili usate sta diminuendo con una velocità formidabile, daltronde i
> mandarini con i semi non li vuole più nessuno, non discuto sulla qualità ma
> sulla commerciabilità non vedi qunta insalata già tagliata o verdura lavata
verissimo
per carita'... non metto in dubbio la "ragione commerciale".
metto in dubbio la definizione di accelerazione "naturale" della
selezione.
la natura si muove con parametri diversi "per selezionare".
a meno che si contempli anche l'uomo con le sue azioni nella
naturalita'...
ma questa pero' fa parte delle argomentazioni della filosofia !
diciamo "accellerazione non naturale della selezione".
_R_ <roberto...@sisted.it> wrote:
> Ermanno Polli wrote:
>
> >
> > Quello di cui si parla riguarda la tecnica, messa a punto e usata nei
> > laboratori del C.N.E.N., ora E.N.E.A., della Casaccia, intorno agli anni
[snip]
> mutazione. giusto.
>
> si accellera il processo processo "mutageno". giusto.
>
> quello che mi suona male e' il "normale processo di selezione naturale".
> non e' selezione naturale.
>
> mi spiego: la natura seleziona da se' senza intervento umano....
> quello che e' piu' funzionale per lei stessa.
>
> l'uomo seleziona invece quello che gli fa piu' comodo:
> "NON e' normale selezione naturale".
In questo senso, no, certo. Ma l'uomo ha selezionato piante e animali
per i suoi bisogni fin da quando e' "homo". Non solo "sapiens", ma anche
"neandertalensis", "cro-magnon" etc.
Il "naturale" era proprio per l'uso di radiazioni. In effetti molte
variazioni genetiche vengono per la radioattivita' naturale, non solo
per gli errori di trascrizione del DNA.
> se la mutazione da' luogo a pomodori senza semi sicuramente qlc. grida:
> meglio !
> la natura non lo avrebbe fatto.
;-)
Magari si, ma sfido la pianta a propagare questa mutazione. ;-)
> accellerazione del processo si. normale no.
> risultato: un sacco di specie scomparse a favore di "novita'" di dubbia
> riuscita
> se non a scopi commerciali.
Su questo sono d'accordo. Almeno gli antichi non avevano un mercato da
conquistare. ;-) (nel senso di cro-magnon, neanderthal,e simili.
Soprassediamo sui meno antichi.)
> _R_
..
> In questo senso, no, certo. Ma l'uomo ha selezionato piante e animali
> per i suoi bisogni fin da quando e' "homo". Non solo "sapiens", ma anche
> "neandertalensis", "cro-magnon" etc.
su questi ultimi due avrei qualche, solo qualche dubbio :-))
ciao
andrea
> > In questo senso, no, certo. Ma l'uomo ha selezionato piante e animali
> > per i suoi bisogni fin da quando e' "homo". Non solo "sapiens", ma anche
> > "neandertalensis", "cro-magnon" etc.
> su questi ultimi due avrei qualche, solo qualche dubbio :-))
Infatti "l'invenzione" dell'agricoltura dovrebbe essere tutto sommato
abbastanza recente, più recente dei neanderthal e della
'cultura' Cro-Magnon.
Per inciso i cro-magnon erano homo sapiens sapiens a tutti gli effetti,
per quanto mi ricordi. Le differenze tra l'uomo di Cro-Magnon e quello
di Roma, non dovrebbero essere maggiori delle differenze tra homo
sapiens livornesum e homo sapiens pisanus, checchè ne dicano pisani
e livornesi ;)
Non agricoltori però, sempre che ricordi bene.
ciao
G/J
--
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Ermanno Polli wrote:
>
[mega cut]
volevo solo dire che "selezione" ok.
"naturale" se e' riferito alla maniera della natura
deve tenere conto dei vantaggi della natura.
tutto qui.
te invece ti riferivi a "naturale" come "per mezzo di" simil "naturale
radiazione".
su questo condivido.
per il resto diciamo selezione "home-ale"
[suona un po' come una marca di birra :-P]
Eppure mi ricordo che c'erano prove di animali domestici, nelle tombe di
quel periodo (beh, si.. forse cro-magnon e' un po' troppo ;-) ).
Avere animali domestici e' l'inizio della selezione "artificiale".
Certo, la selezione delle piante e' venuta con l'agricoltura, un bel
po' dopo.
> ciao
> andrea
hem, dunque, Neanderthal (cultura Musteriana) tombe molto incerte, la
sepoltura del Circeo forse è o no una sepoltura?
Cro Magnon (cultura Gravettiana) tombe anche molto belle (Balzi Rossi in
Liguria) ma di animali domestici nisba, bisogna spettare la fine del
Paleolitico
ciao
andrea
Porc.. sono incappato in un esperto.. ;-)
Tutta la mia cultura deriva da "Le Scienze" e qualche "Piero Angela" con
puntate su "Alberto" ;-)
'nzomma.. Avere animali domestici viene prima dell'agricoltura.
> Porc.. sono incappato in un esperto.. ;-)
come ho già detto più volte i miei interessi principali sono l'etnobotanica,
il rapporto piante-religioni (culti) e storia dell'agricoltura ai primordi
oltretutto sto collabarando a creare un sito di antichistica e ho cominciato
proprio a scivere le voci relative alle culture del paleolitico
>
> Tutta la mia cultura deriva da "Le Scienze" e qualche "Piero Angela" con
> puntate su "Alberto" ;-)
>
> 'nzomma.. Avere animali domestici viene prima dell'agricoltura.
>
in via di massima no, se parliamo in termini assoluti, in certe zone si.
maspieco
in Asia minore è cominciata l'agricoltura e poi l'allevamento, in zone più a
nord come la zona centroasiatica è cominciato l'allevamento e l'agricoltura
in paratica non è mai iniziata e rispetto alla mezzaluna fertile siamo molto
dopo.
ciao
andrea
> Ermanno Polli <odio.g...@infn.it> wrote in message
> 1f9dy0n.1f3a1t1zxwhqaN%odio.g...@infn.it...
> > Lucia <mluc...@libero.it> wrote:
[snip]
> > 'nzomma.. Avere animali domestici viene prima dell'agricoltura.
> >
> in via di massima no, se parliamo in termini assoluti, in certe zone si.
> maspieco
> in Asia minore è cominciata l'agricoltura e poi l'allevamento, in zone più a
> nord come la zona centroasiatica è cominciato l'allevamento e l'agricoltura
> in paratica non è mai iniziata e rispetto alla mezzaluna fertile siamo molto
Acci..
Vabbe'. Io avevo capito il contrario. Si vede che mi mancava una visione
globale. Del resto, a seguire gli articoli su "Le Scienze" o un
reportage di Piero/Alberto Angela non e' che puoi avere una visione
globale. Nenache a seguirne piu' di uno, in fondo.
Ok. (mi manca la faccina da "c'est la vie")
> dopo.
> ciao
> andrea