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Orto: il metodo senza fatica di Fukuoka

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wild56

unread,
Mar 16, 2010, 4:56:06 AM3/16/10
to
Essendo pigro e sostanzialmente allergico ai lavori agricoli pesanti,
ho pensato di adottare il metodo di Masanobu Fukuoka, un microbiologo
giapponese che sviluppò, già a partire dagli anni '40, un metodo
definito "agricoltura naturale" o anche "agricoltura del non fare".

II principi rivoluzionari del metodo Fukuoka sono:

- non arare
- non diserbare
- non concimare
- non potare.

In tal modo egli riesce a coltivare sullo stesso appezzamento una
grande varietà di piante e la fertilità del terreno aumenta stagione
dopo stagione, ottenendo anche due raccolti nello stesso anno. Con
questo approccio, in 50 anni di effettivi e straordinari risultati, ha
messo in serio dubbio tutte le certezze sia dell'agricoltura
tradizionale che di quella scientifica. Ad esempio egli ha dimostrato
che l'effetto provocato dall'aratura è controproducente perché
compatta il terreno e ne diminuisce la porosità rendendolo
progressivamente sempre più duro.

Anche uno dei lavori tipici – più estenuante un tempo, quando si
faceva a mano, e più inquinante oggi a causa dell'uso dei diserbanti
chimici – del contadino è quello di rimuovere le cosiddette "erbacce".
Tutti hanno sempre pensato che le piante infestanti danneggiassero i
raccolti.

Ebbene Fukuoka fa notare che:

1) in natura le piante vivono e crescono insieme;
2) le radici delle erbe penetrano a fondo nel terreno smuovendolo e
facendo entrare aria;
3) quando le erbe concludono il loro ciclo vitale, forniscono l'humus
che permette ai microrganismi della biosfera di svilupparsi
arricchendo e fertilizzando il terreno.

Tutto avviene da sé, per l'appunto l'agricoltura del non fare.
--
Ho dunque un piccolo orto incolto, invaso dalle erbacce, la domanda è:
come si inizia? :)

Fabbrogiovanni

unread,
Mar 16, 2010, 6:09:12 AM3/16/10
to

"wild56" <agh...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:b1b839c4-efa6-437c...@t41g2000yqt.googlegroups.com...

>II principi rivoluzionari del metodo Fukuoka sono:

>- non arare
>- non diserbare
>- non concimare
>- non potare.

>Tutto avviene da sé, per l'appunto l'agricoltura del non fare.


--
>Ho dunque un piccolo orto incolto, invaso dalle erbacce, la domanda è:
>come si inizia? :)

Da come hai ben descritto il metodo direi che è semplice: spargere i semi
di quello che vorresti coltivare e hai finito.
Basterà aspettare il corso della natura.
Al momento del raccolto avrai cura di non cogliere qualche piantina e
lasciarla andare a seme, l'anno seguente non dovremo neanche seminare, i
semi caduti germoglieranno da soli.


--

Fabbrogiovanni


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wild56

unread,
Mar 16, 2010, 9:39:16 AM3/16/10
to
> Qui nella Bassa gli agricoli si stanno preparando per entrare nei campi con
> trattori da 250 HP, aratri a 8 vomeri, rulli ed erpici rotanti larghi 8
> metri, seminatrici da 16 file.
> Bisognerebbe informarli che stanno buttando soldi e fatica e che il
> granoturco crescerebbe meglio stando seduti sotto al vecchio pioppo.

be' che c'entra scusa, stiamo parlando di orto/agricoltura
individuale, mica dell'agricoltura industriale

Fabbrogiovanni

unread,
Mar 16, 2010, 10:05:55 AM3/16/10
to

"wild56" <agh...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:0b88dd52-86cf-450e...@q21g2000yqm.googlegroups.com...

Non so se c'entri o meno, però se una cosa funziona nel piccolo per quale
motivo non dovrebbe funzionare anche nel grande?

--

Fabbrogiovanni


wild56

unread,
Mar 16, 2010, 10:41:02 AM3/16/10
to
> > be' che c'entra scusa, stiamo parlando di orto/agricoltura
> > individuale, mica dell'agricoltura industriale
>
> Non so se c'entri o meno, per se una cosa funziona nel piccolo per quale

> motivo non dovrebbe funzionare anche nel grande?

prova :)
Battute a parte sono, ovviamente, due filosofie totalmente diverse. Il
metodo di fukuoka mira all'autoconsumo famigliare, che naturalmente
non ha nulla a che vedere con le coltivazioni intensive destinate al
commercio

Christian

unread,
Mar 16, 2010, 11:40:04 AM3/16/10
to
On Tue, 16 Mar 2010 07:41:02 -0700 (PDT), wild56

>Battute a parte sono, ovviamente, due filosofie totalmente diverse. Il
>metodo di fukuoka mira all'autoconsumo famigliare

Ma no, nella "rivoluzione del filo di paglia" viene trattata
l'agricoltura in generale non solo dell'orto di casa.

Nel mio comune c'è questa ditta che segue un metodo simile:
http://www.cascinacasalina.it/index.html

So che Fukuoka aveva seguito personalmente le attività del villaggio
verde di Cavallirio per le risaie, non conosco l'estensione ma non
hanno solo un orto.

Eppoi si sta avvicinando anche la tecnologia "tradizionale" dei grossi
trattori, minimum tillage, sodo su sodo, da una veloce ricerca su
google:

http://tinyurl.com/yedko2y

http://it.wikipedia.org/wiki/Minimum_tillage

http://it.wikipedia.org/wiki/Sod_seeding


Su it.discussioni.agricoltura sapranno dirvi meglio e in modo più
approfondito.

>, che naturalmente
>non ha nulla a che vedere con le coltivazioni intensive destinate al
>commercio

E' duro a morire il pregiudizio delle vangature profonde.

Saluti,
Christian


Salvatore B

unread,
Mar 17, 2010, 9:29:56 AM3/17/10
to

"wild56" <agh...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:b1b839c4-efa6-437c...@t41g2000yqt.googlegroups.com...

Essendo pigro e sostanzialmente allergico ai lavori agricoli pesanti,
ho pensato di adottare il metodo di Masanobu Fukuoka, un microbiologo
giapponese che sviluppò, già a partire dagli anni '40, un metodo
definito "agricoltura naturale" o anche "agricoltura del non fare".

II principi rivoluzionari del metodo Fukuoka sono:

- non arare
- non diserbare
- non concimare
- non potare.

TI RACCONTO LA MIA ESPERIENZA SUL METODO CITATO
Mio padre faceva vangare gli uliveti ogni due anni con la vangatrice
concimava ogni anno.

Risultati:
Ogni anno per raccogliere le olive bisognava prima passare prima con le
pecore e poi con il decespugliatore a motore il terreno, perche le erbacce
erano alte e fitte che non ci potevi camminare
si sviluppava un mare di Ossalina che secondo me si fregava tutto il concime
messo per gli ulivi.
quantita di olive prodotta ad anni alterni scarsa.
Il terreno era sempre brullo e carente di uno strato di humus in superfice,
tanto che in estate si formavano crepe sulla supperfice.

IO sono 9 anni che non passo piu vangatrice e non concimo piu a terra,
ogni anno solo passata di decespugliatore veloce prima del raccolto per
eliminare qualche erbetta cresciuta in altezza.
l'Ossalina é scomparsa del tutto, il terreno si é coperto di uno strato di
humus ed erba secca che blocca la crescita delle erbacce piu grosse, le
piante in estate soffrono meno il secco e come produzione e piu che
raddoppiata nonostante le potature pesanti apportate nei primi anni.

idem per le piante di limoni aranci ecc che attualmente necessitano solo di
una leggera rimonda biennale e producono piu di prima e sopratutto gli
aranci sono piu dolci, mentre prima anche se maturi erano immamgiabili che
sembravano limoni !

per quanto riguarda l'orto, mi sono accorto che:
un anno ho fatto motozappare profondo e nonostante avessi concimato con
letame le piantine non ho raccolto una MAZZA , ne pomodori, ne melenzane, ne
niente altro.
gli ultimi anni motozzappato superficialmente e concimato con stallatico, il
raccolto é sempre stato abondante.
le fave piantate sul terreno zappato, se le sono mangiate gli uccelli prima
di germogliare, piantate facendo un unico foro profondo 3 cm nel terreno
incolto da 4 anni, sono uscite tutte e hanno prodotto un ottimo
quantitativo.

a mio avviso nella teoria di Fukuoka qualcosa di vero c'é !
ma come in tutte le cose bisogna vedere anche i lati negativi, per esempio
senza una potatura di rimonda
sarebbe difficoltoso raccogliere le olive, limoni, ecc a causa delle fronde
troppo fitte.
sarebbe impensabile far raggiungere alle fronde degli ulivi altezze di 20
metri, con la conseguenza che le piante abandonerebbero i rami piu bassi
facendoli seccare, come farebbero anche altre piante da frutto.
ogni metodica va valutata ed adattata alle necessita' ed esigenze proprie,
senza estremizzare !!!

ciao
salvatore b



wild56

unread,
Mar 18, 2010, 6:12:53 AM3/18/10
to
> a mio avviso nella teoria di Fukuoka qualcosa di vero c'é !
> ma come in tutte le cose bisogna vedere anche i lati negativi, per esempio
> senza una potatura di rimonda
> sarebbe difficoltoso raccogliere le olive, limoni, ecc a causa delle fronde
> troppo fitte.

grazie per la risposta. Ma io ho solo un orto, che ripeto è
abbandonato da alcuni anni, invaso da ortiche, piantine di fragola (!)
e altre erbe e piante che sono cresciute nel frattempo. La domanda
quindi è: come cominciare da zero?

Mi sembra difficile iniziare così com'è :) Pianterei le solite cose,
pomodori, zucchine, rapanelli, qualche pianta aromatica etc.
L'orto è a 1000 mt di quota, piccolo, diviso in due pezzi, uno sarà m
4x2 (ben esposto) e l'altro 6x4 (esposto meno bene perché a ovest ha
il muro di un fabbricato...


Salvatore B

unread,
Mar 18, 2010, 5:07:23 PM3/18/10
to
__________________________________________________________________
RE RE RE RE
dopo una seduta di rilassamento a gambe incrociate
immedesimiamoci in quello che sarebbe il concetto di agricoltura di Fukuoka

non zappare> quindi non devi zappare il terreno > quindi pianti tutto
lasciando le piante infestanti li dove sono> quindi pianti dove tra una
infestante e l'altra resta spazio>quindi pianti i semi in un forellino il
piu piccolo possibile e fondo 2 cm, senza muovere minimamente il terreno
attorno, ricopri con la poca terra estratta dal forellino (magari facendo il
foro con una vecchia punta da trapano per ferro, e magari usa il trapano a
batteria per farlo " modernizzazione del metodo fokuoka " :)) e se
necessario alla fine bagni appena il terreno per inumidirlo.
se sono pomodori stai tranquillo che verranno su in maniera eccellente,

io l'anno scorso sono rimasto di merda quando ho visto una pianta di
pomodori crescere spontaneamente e strepitosamente in una fessura del
cemento che copre la strada di accesso della casa di campagna, cresciuta
meglio e piu vigorosa delle piante che avevo piantato nell'orto, e non é la
prima volta che mi accorgo di questo fatto.

potresti .... piantare le piante che hanno piu necessita di luce (pomodori,
fagioli, ) nell'orto piu illuminato, e magari le verdure ( lattughe, carote)
, nella parte meno esposta al sole.

ovvio che per attuare questo metodo devi sempre partire con il piantare solo
semi ! e questo a mio avviso é gia un grande vantaggio per le piante che
verranno, occorre solo un po di tempo in piu per scegliere i semi piu belli
e il posto dove piantarli uno a uno, e magari eliminare qualche ortica di
troppo (senza esagerare che le ortiche servono a fare ombra e mantenere il
microclima del terreno)

potresti anche provare a piantare vicine vicine piante compatibili che si
aiuterebbero a vicenda
(qui se qualcuno del NG ha notizie per le associazioni di piante, potrebbe
dire al sua e magari fare un piccolo elenco)
io ho trovato questo sito che é abbastanza completo.
http://www.pianteamiche.com/tecniche/tecniche.php?code=KKMY-060417

in pratica il terreno deve rimanere il piu possibile nel suo equilibrio
naturale
non si zappa perche :
1- le radici morte delle infestanti, seccandosi e marcendo creano dei canali
dove le radici delle nostre piante cresceranno in profondita e gia
concimate.
2- non zappando mai il terreno, in esso i lombrichi, formiche e altri
insetti provvedono ad arieggiarlo e drenarlo quanto basta.
3- le foglie delle erbacce sia seccate che verdi formano una pacciamatura
naturale che mantiene meglio l'umidita e allo stesso tempo fertilizza il
terreno favorendo il disfacimento delle piante secche e impedisce la
crescita di troppe spontanee.

quindi a questo punto non serve concimare (punto 2 della teoria)

non serve sarchiare (punto 3 )

non servono insetticidi perche ...... in teoria.... con tutti gli insetti
che ti ritrovi nell'orto si svolge una sorta di omeostasi insetticola che
fa' in modo che non ci siano troppi insetti a causa della competizione tra
di loro stessi.

va buooooo ?
ok domani provo pure io a seminare qualcosa con questo metodo, vediamo che
ne viene fuori :)

saluti
salvatore b



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Christian

unread,
Mar 19, 2010, 8:05:39 AM3/19/10
to
On Fri, 19 Mar 2010 08:54:36 +0100, "NonoNano"
>Sai perche' tutto questo non mi convince, perche' la storia e'
>un dato di fatto, cioe' e' un insieme di fatti.

Ma no, la storia è una interpretazione "attuale" di testimonianze
(documenti soprattutto) del passato. A seconda di cosa si focalizza
della gran massa di documentazione si possono estrapolare le teorie
più fantasiose. Pensa solo a chi è "seriamente" convinto che il primo
sbarco sulla luna sia stata una finzione cinematografica, e si tratta
di fatti recenti. Come puoi stabilire che un fatto non
"immediatamente" (senza mediazione) presente possa rappresentare la
verità di ciò che è accaduto? Quel fatto è solo una interpretazione di
ciò che si crede essere una testimonianza del passato.

>Fatti prodotti dallo sviluppo culturale umano.
>Ora, se fino ai primi del 1900, l'umanita' nel suo complesso,
>cioe' come insieme storico di fatti,
>ha patito alla grande la fame per insufficienza nella
>produzione agricola un motivo ci sara' pur stato no?

Questo lo dici tu, ti posso citare dei documenti che rappresentano la
gran ricchezza di popolazioni antiche. Tant'è che in alcune
popolazioni esisteva il sacrificio rituale delle ricchezze accumulate
in occasione di eventi particolari.

>Cioe' il fatto che ci fosse la fame e' un fatto che non
>ha bisogno di dimostrazioni scientifiche.

E' della massima evidenza! :-) Se ci fosse stata una fame così diffusa
e devastante come ritieni, come è possibile che nel medioevo si siano
spesi risorse ingenti per le cattedrali gotiche? O nel rinascimento si
sia dato tanto spazio all'arte? O che nelle Grecia antica si sia
potuta sviluppare la filosofia?

>Che questo fatto fosse prodotto dalla tecniche colturali
>primitive e dalla mancanza di mezzi meccanici e chimici
>e' altrettanto vero senza bisogno di dimostrazione.

Già, di una perfezione cristallina! :-) Devi però dirmi ad esempio
come mai in trattati del rinascimento si vedono raffigurate distese di
campi a frutta e ortaggi perfettamente curati.

Solo un esempio di come le tecniche colturali non fossero "primitive",
il trattato del cinquecento di Agostino Gallo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Agostino_Gallo
"Le venti giornate delle vera agricoltura e i piaceri della villa"

>Il fatto che a partire dal 1900 circa, in seguito all'utilizzo
>delle metodiche di coltivazione moderna la fame
>sia andata via via scomparendo, in quella parte del mondo
>che ha adotatto queste metodiche e' un altro fatto
>che non ha bisogno di dimostrazione scientifica.

A spese di suolo occupato, acqua e aria inquinata, fertilità
compromessa, fauna decimata e così via. Scendi dal pero e guardati in
giro! :-)

>Conclusione?
>Questi metodi di coltivazione filosofico postmoderno
>trovano la loro applicazione la dove la fame e' scomparsa
>e ci si puo' permettere il lusso di speculare.

Questi metodi, come dimostrato con dei link in un altro messaggio,
stanno trovando applicazioni anche nell'agricoltura industriale,
giacché si è visto che con i metodi tradizionali i costi di gestione e
la rovina del terreno non riescono ad essere sostenibili. O ritieni
che l'agricoltua italiana stia navignado in ottime acque? Perché viene
utilizzata manovalanza straniera a basso costo e sfruttata?

>Cosi' come la filosofia e' nata in Grecia quando i Greci
>avevano risolto il problema del desinare tutti i giorni,
>altrettanto queste filosofie agricole trovano la loro
>cultura laddove non c'e' il problema di combinare
>il desinare con la cena.

Ma guarda, la Grecia antica viene dopo il '900. Non lo sapevo :-)

Un gran progresso la monocoltura industriale e la rarefazione della
biodiversità in pochi ma squisiti e gustosi cereali da ingrasso
conditi da aromi artificiali derivati dal petrolio e grassi idrogentai
dall'olio di palma estratto per raffinazione :-) Fantastico progresso!

Saluti,
Christian

Message has been deleted

Christian

unread,
Mar 19, 2010, 10:13:26 AM3/19/10
to
On Fri, 19 Mar 2010 15:00:37 +0100, "NonoNano" wrote:

>Taglio tutto ed evidenzio solo questo perche' e' manifesta
>la sola volonta di essere provocatorio, oltre che essere
>profondamente ignorante di storia.

Non ho mai scritto di essere alla tua altezza, io provo a fare dei
ragionamenti, tu vorresti indottrinare con "i fatti" :-)

>Ti consiglio:
>"Il cammino dell'uomo"
>scritto dal maggior storico americano e probabilmente
>mondiale.
>Vi troverai il come ed il perche' la filosofia nasce
>quando la gente ha la pancia piena e tanti perche'
>su guerre e migrazioni di popoli per far fronte
>alle ricorrenti carestie alimentari.
>Discetta delle cose che conosci.

Leggerò con piacere questa ulteriore visione ideologica del "cammino
dell'uomo". Facile saltare le obiezioni con battute ad effetto ed
evidenze che sono tali solo per te.

Saluti,
Christian

sasso carlo

unread,
Mar 19, 2010, 12:37:01 PM3/19/10
to

"Christian" <analo...@yahoo.it> ha scritto nel messaggio
news:5ho6q5plpt0kcee58...@4ax.com...

> Questo lo dici tu, ti posso citare dei documenti che rappresentano la
> gran ricchezza di popolazioni antiche. Tant'è che in alcune
> popolazioni esisteva il sacrificio rituale delle ricchezze accumulate
> in occasione di eventi particolari.

le citazioni potrebbero essere utili anche per capire se le richezze erano
di tutti o solo dei potenti,


>
> Già, di una perfezione cristallina! :-) Devi però dirmi ad esempio
> come mai in trattati del rinascimento si vedono raffigurate distese di
> campi a frutta e ortaggi perfettamente curati.

Tra i trattati medioevali ci sono anche i bestiari con raffigurazionin più
fantastiche che reali quindi ..... cosa possiamo dire?

> Solo un esempio di come le tecniche colturali non fossero "primitive",
> il trattato del cinquecento di Agostino Gallo:
> http://it.wikipedia.org/wiki/Agostino_Gallo
> "Le venti giornate delle vera agricoltura e i piaceri della villa"
>

Peccato che il testo non sia consultabile ma che il link riportato sia solo
un generico commento.
Le fonti, essenziali per un'analisi storica dove sono?

Le osservazioni fatte potrebbero anche essere interessanti ma come valore
storico lasciano il tempo che trovano.
Ci dobbiamo credere per un atto di fede?

Sono perfettamente favorevole ad un'agricoltura meno invasiva. Nel mio orto
cerco di non usare veleni e concimi chimici ma la terra continuo a zapparla,
lavorarla e a spargere il compost ottenuto con il riciclaggio dell'umido. La
terra lavorata, in questa stagione, è bella sofficie. La parte non lavorata
ha invece una superficie compatta. Sarà solo perchè quando passa il gatto la
calpesta e la comprime?

Saluti carlo


Salvatore B

unread,
Mar 19, 2010, 1:02:42 PM3/19/10
to
aaaaaaRhhh
troppo stanco per inserirmi nelle beghe

oggi festa patronale nel mio paese ;))
Auguri a tutti i Giuseppe di questo NG !

stamattina ero juto in campagna per ricostruire la pergola dei kiwi
( e non dite che lavoro di festa eeeeh !! )

arrivato li trovo una cacca di cavallo (si riconosce perche e tutta fibra
che sembra erba appallottolata )
dicevo trovo sta cacca di cavallo nella strada di ingresso della proprieta,
al che' dico a mio figlio "ex unico primogenito" che qualche cavallo �
entrato nella proprieta, e cosi � stato infatti, ho trovato due giumente
nell'uliveto.
una brutta e rachitica e una bella veramente, baia con una striscia bianca
in fronte.
entrate da una parte di recinto in pali di legno e filo spinato che a causa
delle piogge si � abbattuto.

le rincorro e riesco a farle uscire dall'uliveto, rattoppo alla bell'�
meglio la recinzione e risalgo la "costa" (discesa o meglio salita nel mio
caso ) per ritornare alla casa.
mentre salgo, noto che i cavalli nel loro girovagare per la mia proprieta
hanno lasciato delle impronte profonde almeno 20 -25 cm in certi punti.
di primo impatto addebito la cosa al fatto che ha piovuto parecchio, ma poi
osservando attentamente, ho constatato che la profondita' delle impronte era
dovuta principalmente allo strato di humus accumulato negli ultimi anni (
8 - 9 anni che il terreno non viene piu ne arato ne zappettato ).
altra cosa che noto con piacere � che lo strato di humus e leggero, friabile
e ben areato, di consistenza grassa a strofinarlo nelle mani ed arriva ad
una profondita di 30 - 35 cm , sembra terriccio di bosco.
tante piante infestanti ma nessuna alta 1 metro come le trovavo una volta.

che dite continuo con il metodo del non fare di Fukuoka ? o con il mio
metodo di fare solo il minimo indispensabile a tenere in ordine gli alberi
con potature calibrate e passate di decespugliatore solo dove non se ne puo
fare a meno :)

ps
ho rifatto la pergola dei kiwi con pali di cemento e tubi di ferro ex
impianto acqua domestica come tramezzi, che dite Fukuoka si incavola ? :P
o devo quanto meno ricoprire i tubi con canne per unire la tecnica moderna
con i metodi naturali ?

buona serata a tutti e auguri ancora a tutti i Giuseppe !

salvatore b

palolo

unread,
Mar 22, 2010, 5:12:44 AM3/22/10
to
Dopo dura riflessione, Christian ha scritto :

> On Tue, 16 Mar 2010 07:41:02 -0700 (PDT), wild56
>
>> Battute a parte sono, ovviamente, due filosofie totalmente diverse. Il
>> metodo di fukuoka mira all'autoconsumo famigliare
>
> Ma no, nella "rivoluzione del filo di paglia" viene trattata
> l'agricoltura in generale non solo dell'orto di casa.
>
> Nel mio comune c'è questa ditta che segue un metodo simile:
> http://www.cascinacasalina.it/index.html
>
> So che Fukuoka aveva seguito personalmente le attività del villaggio
> verde di Cavallirio per le risaie, non conosco l'estensione ma non
> hanno solo un orto.
>
> Eppoi si sta avvicinando anche la tecnologia "tradizionale" dei grossi
> trattori, minimum tillage, sodo su sodo, da una veloce ricerca su
> google:
>
> http://tinyurl.com/yedko2y
>


non so se è per lo stesso motivo, ma spesso vedendo su youtube filmati
di lavori agricoli sulle grandi distese americane e/o australiane si
nota chiaramente che stanno seminando su un terreno ne arato ne
fresato, un po' come la seminatrice che hai linkato, se ritorovo il
link lo posto


^luigi^

unread,
Mar 23, 2010, 10:19:40 AM3/23/10
to
cut
Vai a lavorare!!!! sfaticato!
se segui a fucuca, morirai di fame!
Quel metodo funziona solo.......in paradiso!
l.

Christian

unread,
Mar 23, 2010, 3:05:20 PM3/23/10
to
On Mon, 22 Mar 2010 10:12:44 +0100, palolo
>non so se è per lo stesso motivo, ma spesso vedendo su youtube filmati
>di lavori agricoli sulle grandi distese americane e/o australiane si
>nota chiaramente che stanno seminando su un terreno ne arato ne
>fresato, un po' come la seminatrice che hai linkato, se ritorovo il
>link lo posto

Grazie, mi interesserebbe poterlo vedere.

Christian

palolo

unread,
Mar 24, 2010, 7:07:44 AM3/24/10
to
Christian ha usato la sua tastiera per scrivere :

http://tinyurl.com/ykf8tnr, passa solo un attrezzo che sembra tagli le
stoppie o comunque una leggera fresatura (non sono agricoltore e quindi
non ci capisco molto di quello che stanno facendo)
un altro http://tinyurl.com/ylb7xwj

comunque scrivi seeding nella ricerca di youtube e li trovi

ciao


Christian

unread,
Mar 24, 2010, 7:53:25 AM3/24/10
to
On Wed, 24 Mar 2010 12:07:44 +0100, palolo
>http://tinyurl.com/ykf8tnr, passa solo un attrezzo che sembra tagli le
>stoppie o comunque una leggera fresatura (non sono agricoltore e quindi
>non ci capisco molto di quello che stanno facendo)
>un altro http://tinyurl.com/ylb7xwj

Si vede benissimo che seminano senza arare, bisognerebbe fare delle
ricerche e capire perché da noi ci siano tante riserve per queste
innovazioni che invece non ci sono state qualche decennio fa per
innovazioni ben piů costose e inquinanti. Credo che queste
coltivazioni richiedano comunque l'uso dei diserbanti.

>comunque scrivi seeding nella ricerca di youtube e li trovI.

OK, grazie mille.

>ciao

Saluti,
Christian

palolo

unread,
Mar 24, 2010, 10:58:48 AM3/24/10
to
Christian ha spiegato il 24/03/2010 :

> On Wed, 24 Mar 2010 12:07:44 +0100, palolo
>> http://tinyurl.com/ykf8tnr, passa solo un attrezzo che sembra tagli le
>> stoppie o comunque una leggera fresatura (non sono agricoltore e quindi
>> non ci capisco molto di quello che stanno facendo)
>> un altro http://tinyurl.com/ylb7xwj
>
> Si vede benissimo che seminano senza arare, bisognerebbe fare delle
> ricerche e capire perché da noi ci siano tante riserve per queste
> innovazioni che invece non ci sono state qualche decennio fa per
> innovazioni ben più costose e inquinanti. Credo che queste

> coltivazioni richiedano comunque l'uso dei diserbanti.

come ti ho detto non sono un agricoltore e non saprei dirti, comunque
ho un amico agricoltore-allevatore che lavora con agronomi-università
(l'unico che conosca, gli altri si affidano più volentieri a legende
popolari) proverò a chiedere a lui, se mi dice qualcosa ti farò sapere.


> Saluti,
> Christian

Ciao,
Paolo


ilpen...@gmail.com

unread,
Mar 30, 2016, 4:09:05 PM3/30/16
to
Non è cosi' semplice. Credo sia opportuno contenere le erbe indesiderate con ripetuti tagli, oppure coprendo il terreno con una efficace pacciamatura. Fatto questo penso sia opportuno seminare trifoglio usando il metodo delle palline di argilla. La semina può essere fatta in primavera oppure in autunno. Quando si è ottenuto il controllo delle spontanee, ed il terreno è sciolto, allora si possono piantare le orticole.

L'Esperto

unread,
Apr 1, 2016, 1:04:00 PM4/1/16
to
La fisica delle cose piccole è incompatibile con quella delle cose
grandi e nessuno sa perché.

Coltivare un orticello e un piccolo frutteto mi sembra ben diverso da
una coltivazione intensiva.

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