Ora devo far periziare l'auto per ottenere il risarcimento.
La mia assicurazione mi dice che devo spendere il risarcimento che mi
sara' dato per far riparare l'auto, perche' l'assicurazione della
controparte (Directline) potrebbe chiedermi la fattura della riparazione.
Io vorrei prendere i soldi e far riparare l'auto da un amico.
Tutti mi dicono che posso farlo, che posso tranquillamente prendere i
soldi e decidere di non far riparare l'auto.
Che ne pensate?
Grazie
Quando mi hanno tamponanto )luglio 2009) una votla sentita l'assicurazione
ho portato la macchina direttamente dal perito che ha fatto alcune foto,
poi è andato a vedere la macchina direttamente dal meccanico quando era
mezza smontata per quantificare bene i danni (da fuori sembra sempre meno
distrutta rispetto a quello che succede realmente), concordata la cifra con
il meccanico, hanno emesso l'assegno solo quando il meccanico ha rilasciato
la fattura.
Ciao Dario
GD
Che il tuo amico ripara l'auto, rilascia regolare fattura che tu paghi
e che ti viene rimborsata.
ziggio
> Io vorrei prendere i soldi e far riparare l'auto da un amico. Tutti mi
> dicono che posso farlo, che posso tranquillamente prendere i soldi e
> decidere di non far riparare l'auto.
che o ti rimborsano a fronte fattura o ti rimborsano (senza iva) sulla
stima della perizia concordata col perito.
vedi tu quale soluzione ti conviene ...
se poi recentemente hanno cambiato le regole non so ...
ciao
luh
--
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"spippo" <z...@zzz.zzzzz> ha scritto nel messaggio
news:i0camp$i3m$1...@speranza.aioe.org...
>
> Che ne pensate?
> Grazie
>
Mia testimonianza.
Mia figlia con la 500 ha un urto con un'altra auto.
Fanno il CID e intervengono le assicurazioni.
Il perito dell'assic. controlla bene le foto (mia figlia lavora lontana da
casa, ma la macchina è intestata a mia moglie ed è assicurata presso
un'agenzia nella nostra città di residenza) e la dinamica dell'incidente,
attribuisce il 70% di ragione a mia figlia, stacca un assegno di 500,00 euro
a nome di mia moglie e tutto finisce lì.
Quindici giorni dopo (sto parlando di ottobre 2009) la 500 va in
rottamazione per l'acquisto di un'auto nuova e naturalmente... non è stata
riparata.
E' stato l'ultimo suo regalo prima di... riposare in pace.
:-)))
duedue
> che o ti rimborsano a fronte fattura o ti rimborsano (senza iva) sulla
> stima della perizia concordata col perito.
si dovrebbe essere cosi'.
Sicuramente il rimborso a fronte fattura e' piu' sicuro in quanto
certamente ti ripagano di tutta la riparazione.
Se magari il perito viene a casa da te a vedere l'auto potrebbe proporti
una cifra non congrua e li potresti risciare la fregatura.
Che poi a mio padre da pochissimo e' capitato che il perito che e'
venuto a vedere la sua auto a casa non ha parlato di cifra ma ha
solamente rilevato i danni.
E' stato poi il liquidatore a chiamarlo dopo qualche giorno e a
proporgli una cifra che e' comunque stata piu' che congrua.
Ciao
> Quindici giorni dopo (sto parlando di ottobre 2009) la 500 va in
> rottamazione per l'acquisto di un'auto nuova e naturalmente... non
> è stata riparata.
> E' stato l'ultimo suo regalo prima di... riposare in pace.
Peccato...se la cifra della riparazione avesse superato il valore
della vettura ti avrebbero riscarcito anche il costo della
rottamazione...bastava dichiarare che era vostra intenzione rottamare
e non riparare.
--
Giuliano
alias Giuli el Dabro
Togli "le mani dalla bocca"
se mi vuoi scrivere privatamente
e ricorda: "Prima de parlar tasi"
>
> Peccato...se la cifra della riparazione avesse superato il valore
> della vettura ti avrebbero riscarcito anche il costo della
> rottamazione...bastava dichiarare che era vostra intenzione rottamare
> e non riparare.
>
Non so che dire, ormai è acqua passata e ho riportato la mia testimonianza
solo per cercare di essere d'aiuto all'amico spippo.
Certo che fu una cosa curiosissima, perché l'altro coinvolto con mia figlia
era convinto di avere lui "soltanto" ragione e che gli sarebbe stato
rimborsato "tutto" il suo danno.
Telefono a mia figlia incazzatissimo, perché pensava avessimo fatto qualcosa
noi per capovolgere la situazione, senza tener presente che lui aveva una
copia identica del CID sottoscritto.
Il perito/liquidatore (mai visto prima da noi) che vide le foto invece e
lesse la descrizione delle modalità dell'urto non ebbe dubbi e disse che la
ns 500 aveva diritto al 70% del danno.
Se ci penso, mi viene ancora da ridere. :-)))
duedue
La tua assicurazione ti dice una chiavata.
Innanzitutto, il danno a te lo paga la tua assicurazione, quindi perito
e controllo sono cazzi della tua assicurazione, e poi quest'ultima si
rifa sull'altra. La storia che l'altra assicurazione chiede prova della
riparazione non esiste proprio...
Proprio per questo ti raccontano una puttanata, perchè così loro pagano
ciò che effettivamente spendi, anzichè il classico preventivo gonfiato
che un perito fa fatica a smontare.
Se anche tu avessi un'assicurazione come la Directline, nessuno ti
romperebbe e proverebbe a fregarti.
> Io vorrei prendere i soldi e far riparare l'auto da un amico.
Questo non cambierebbe il punto, il tuo amico deve comunque emettere
fattura, non esageriamo con il considerare 'normale' l'illecito...
> Tutti mi dicono che posso farlo, che posso tranquillamente prendere i soldi e
> decidere di non far riparare l'auto.
Questo è vero.
Tu, nell'incidente, hai subìto un danno, nel senso che la tua auto vale
oggi meno di prima. Teoricamente, se vendi l'automobile, dovresti
scontare all'acquirente il costo della riparazione, quindi il tuo danno
è pari al costo della riparazione fino al massimo del valore
dell'automobile, che è il massimo che potresti ottenere vendendo l'auto
senza avere avuto l'incidente. Questa è la motivazione per cui se la
riparazione supera il valore dell'auto, l'assicurazione non risarcisce
la riparazione per intero.
Se invece il ragionamento fosse che l'assicurazione ti paga il
ripristino del bene (anzichè il danno economico pari allo sconto di una
ipotetica vendita), dovrebbe pagarti tutto anche se ci volessero
10.000Euri per riparare una Panda dell'81.
Se fosse per me dovrebbe essere come nell'ultimo caso, ma così non è.
Ciao
Alberto
Io sono ignorante ma se ho solo danni a una portiera e me la compro
come pezzo di ricambio (e qui la fattura del magazzino ricambi c'è) e
poi la porto da un mio amico che vernicia barche e me la faccio
riverniciare gratis poi un altro mio amico che ha un autofficina vien
da me a mangiare salsiccia e birra e mi monta i quattro bulloni del
cardine come pagamento della carne da me anticipata devo fargli
emettere fattura? La cosa è illecita e se si perché?
> Questo vero.
> Tu, nell'incidente, hai sub to un danno, nel senso che la tua auto vale
> oggi meno di prima. Teoricamente, se vendi l'automobile, dovresti
> scontare all'acquirente il costo della riparazione, quindi il tuo danno
> pari al costo della riparazione fino al massimo del valore
> dell'automobile, che il massimo che potresti ottenere vendendo l'auto
> senza avere avuto l'incidente. Questa la motivazione per cui se la
> riparazione supera il valore dell'auto, l'assicurazione non risarcisce
> la riparazione per intero.
> Se invece il ragionamento fosse che l'assicurazione ti paga il
> ripristino del bene (anzich il danno economico pari allo sconto di una
> ipotetica vendita), dovrebbe pagarti tutto anche se ci volessero
> 10.000Euri per riparare una Panda dell'81.
>
> Se fosse per me dovrebbe essere come nell'ultimo caso, ma cos non .
Concordo con te salvo il fatto che il tuo danno è il valore di mercato
della vettura quindi se tua hai una panda che vale 1000 euro e la
riparazione costa 10000 io ti do i 1000 euro e tu te ne compri un
altra uguale alla tua di 1000 euro (che è un valore medio di mercato)
e ripristini il bene che avevi prima. Al limite credo che ci sia da
quantificare il danno del tempo che trascorre da quando hai fatto
l'incidente a quando puoi nuovamente disporre del bene d'uso che avevi
prima, ma mi sa che qui per cavarci qualcosa occorre andare per
avvocati (e il gioco non varrebbe la candela).
> Ciao
>
> Alberto
grazie
marzioTA
Quello che vernicia barche ha usato la vernice e le attrezzature
dell'officina?
Intendi quelle acquistate deducendole in quanto beni strumentali?
Cioè, capiamoci, amico, siamo uomini di mondo.
Però quando si dice "la faccio riparare all'amico", sappiamo tutti cosa
si intende. Che la si porta da quello che lavora nel garage di casa o
dal carrozziere amico ma poi ci si 'accorda' sul tipo di fattura...
>
>> Questo vero.
>> Tu, nell'incidente, hai sub to un danno, nel senso che la tua auto vale
>> oggi meno di prima. Teoricamente, se vendi l'automobile, dovresti
>> scontare all'acquirente il costo della riparazione, quindi il tuo danno
>> pari al costo della riparazione fino al massimo del valore
>> dell'automobile, che il massimo che potresti ottenere vendendo l'auto
>> senza avere avuto l'incidente. Questa la motivazione per cui se la
>> riparazione supera il valore dell'auto, l'assicurazione non risarcisce
>> la riparazione per intero.
>> Se invece il ragionamento fosse che l'assicurazione ti paga il
>> ripristino del bene (anzich il danno economico pari allo sconto di una
>> ipotetica vendita), dovrebbe pagarti tutto anche se ci volessero
>> 10.000Euri per riparare una Panda dell'81.
>>
>> Se fosse per me dovrebbe essere come nell'ultimo caso, ma cos non .
>
> Concordo con te salvo il fatto che il tuo danno è il valore di mercato
> della vettura quindi se tua hai una panda che vale 1000 euro e la
> riparazione costa 10000 io ti do i 1000 euro e tu te ne compri un
> altra uguale alla tua di 1000 euro (che è un valore medio di mercato)
> e ripristini il bene che avevi prima. Al limite credo che ci sia da
> quantificare il danno del tempo che trascorre da quando hai fatto
> l'incidente a quando puoi nuovamente disporre del bene d'uso che avevi
> prima, ma mi sa che qui per cavarci qualcosa occorre andare per
> avvocati (e il gioco non varrebbe la candela).
No, se non ti pagano l'intera riparazione, ti pagano il bollo dell'auto
che ricompri, ti convertono la polizza per la durata residua sull'auto
nuova, e ti pagano l'auto a noleggio finchè non arriva la nuova. E'
successo a mio cugino (il fratello di quello che vende metalli) poco
tempo fa. Vecchia Passat di valore di mercato zerovirgola, rimborsato
tipo 1.000Euri per l'auto, più tutte le voci dette sopra, ma senza
necessità di avvocati. Però aveva una polizza on-line, quindi vanno in
automatico senza discussioni.
Alberto
vuoi dirmi che è illegale per uno che ha un attività di carrozziere
ripararsi la carrozzeria da se perchè usa i beni della sua azienda o
che in linea di principio dovrebbe autofatturarsi l'autoriparazione se
no commette una cosa illegale??? (come principio ci starebbe anche ma
come applicabilità boh!)
> Per quando si dice "la faccio riparare all'amico", sappiamo tutti cosa
> si intende. Che la si porta da quello che lavora nel garage di casa
Ma non posso fare-da-me nel mio garage? è illegale? anche, che so, per
una grattata sul paraurti? fino a dove, cosa, ci si può spingere
allora nel fai da te per la riparazione dell'auto?
> No, se non ti pagano l'intera riparazione, ti pagano il bollo dell'auto
> che ricompri, ti convertono la polizza per la durata residua sull'auto
> nuova, e ti pagano l'auto a noleggio finch non arriva la nuova. E'
> successo a mio cugino (il fratello di quello che vende metalli) poco
> tempo fa. Vecchia Passat di valore di mercato zerovirgola, rimborsato
> tipo 1.000Euri per l'auto, pi tutte le voci dette sopra, ma senza
> necessit di avvocati. Per aveva una polizza on-line, quindi vanno in
> automatico senza discussioni.
Buono a sapersi.
> Alberto
Grazie
marzioTA
PS mi sa che sono un fuorilegge, per fortuna non ancora ricercato :-)))
Che chi ti paga è la tua assicurazione, dopo la promulgazione della
cosiddetta legge Bersani. Scritta proprio per evitare quello che spieghi
nel tuo post (e le truffe, che però sono un discorso ancora diverso)...
http://www.isvap.it/isvap_cms/docs/F12996/risarcimento%20diretto.pdf
Quindi, se la tua assicurazione fa storie, nascondendosi dietro la
Directline od altra compagnia, al primo rinnovo sai come regolarti... ;-)
Per quel che riguarda la comunicazione fra assicurazioni, l'unico
obbligo, che io sappia, è di comunicare l'importo pagato (per poter
correttamente applicare l'eventuale franchigia).
Io mi autofatturo alcune cose.
Ad esempio sono socio maggioritario di una società che svolge attività
turistica. Potrei andare gratis ogni giorno a farmi i cazzi miei,
nonchè trascorrermi le vacanze con la famiglia, e nessuno direbbe
niente (nel senso che lo farebbero anche gli altri soci e saremmo a
posto).
Invece mi faccio fare la fattura. Certo, il prezzo è il minimo che
pratichiamo alle agenzie che ci fanno volume, ma del resto sono un
cliente fedelissimo, vado sempre lì...
E se acquisto un bene per uso sia personale che strumentale alla
professione, lo detraggo solo per la parte di competenza.
Non vedo perchè debba essere una cosa strana.
Poi, è evidente che se io ho un'azienda di verniciatura e dò una
spruzzata al parafango del motorino di mio figlio, la fattura farebbe
ridere i polli.
Ma se tu vai dall'amico che usa i beni dell'azienda per sistemarti la
macchina, e non ti fattura il lavoro perchè 'sei un amico', immagino tu
possa capire che il carrozziere regolare che paga le tasse possa
risentirsi un attimo per il cliente perso per 'concorrenza' non del
tutto corretta...
>
>> Per quando si dice "la faccio riparare all'amico", sappiamo tutti cosa
>> si intende. Che la si porta da quello che lavora nel garage di casa
>
> Ma non posso fare-da-me nel mio garage? è illegale? anche, che so, per
> una grattata sul paraurti? fino a dove, cosa, ci si può spingere
> allora nel fai da te per la riparazione dell'auto?
Dai, su, lo so che hai capito, avevo scritto "e poi ci si accorda sulla
'fattura'"...
>> No, se non ti pagano l'intera riparazione, ti pagano il bollo dell'auto
>> che ricompri, ti convertono la polizza per la durata residua sull'auto
>> nuova, e ti pagano l'auto a noleggio finch non arriva la nuova. E'
>> successo a mio cugino (il fratello di quello che vende metalli) poco
>> tempo fa. Vecchia Passat di valore di mercato zerovirgola, rimborsato
>> tipo 1.000Euri per l'auto, pi tutte le voci dette sopra, ma senza
>> necessit di avvocati. Per aveva una polizza on-line, quindi vanno in
>> automatico senza discussioni.
>
> Buono a sapersi.
>
>> Alberto
>
> Grazie
> marzioTA
> PS mi sa che sono un fuorilegge, per fortuna non ancora ricercato :-)))
Non credo tu sia un fuorilegge, però assumi per scontati e 'normali'
alcuni comportamenti che a me danno fastidio.
Ma forse sono io quello troppo zelante...
Alberto
>vuoi dirmi che č illegale per uno che ha un attivitŕ di carrozziere
>ripararsi la carrozzeria da se perchč usa i beni della sua azienda o
>che in linea di principio dovrebbe autofatturarsi l'autoriparazione se
>no commette una cosa illegale??? (come principio ci starebbe anche ma
Cosi' come e' illegale il panettiere che si mangia una pizzetta appena
sfornata senza farsi lo scontrino e tante altre cose simili.
>come applicabilitŕ boh!)
Ogni tanto un giornale scrive un articolo su questo argomento,
"Barista multato dalla finanza perche' regala una caramella a un
bambino senza farsi lo scontrino" o robe simili.
Con tanto di improperi ai finanzieri, che fanno solo il loro dovere.
>PS mi sa che sono un fuorilegge, per fortuna non ancora ricercato :-)))
Fuorilegge lo si diventa se c'e' la sentenza di un giudice.
--
Byebye from Verona, Italy
Bernardo Rossi b.r...@tin.it
ho capito e ti capisco, tuttavia il problema resta un altro:
l'assicurazione mi da 1000 euro 500 in valore di pezzi di ricambio e
500 in manodopera per la sistemazione, io mi faccio il giro degli
sfasciacarrozze e trovo i pezzi usati e funzionali spendendo 200 euro
(pagati con regolare scontrino) + 100 per vernici varie e investo il
mio tempo libero per sistemare la macchina in garage (anche perchè io
prendo 10 euro lordi l'ora e il meccanico me ne chiede 38), da giovane
ho lavorato come carrozziere e come meccanico e la macchina la riparo
a regola d'arte con pazienza e un mio compressore (regolarmente pagato
con iva, come tutte le varie chiavi usate, ma che io come privato NON
posso ammortizzare).
La macchina è a posto documentabili ho il costo vivo dei pezzi di
ricambio ma nessuna fattura della sistemazione. Il mio danno
l'assicurazione l'ha valutato 1000 euro e io sono stato d'accordo
nella valutazione quindi il contenzioso tra me e assicurazione si
chiude con l'assegno che io ripari o meno la macchina. La macchina me
la sono riparata da me e i 700 euro che "avanzano" ripagano il mio
tempo nella ricerca dei pezzi, le spese vive ( il pieno di benzina lo
faccio e lo uso per cercare i pezzi e lo pago con soldi netti), il
tempo per sistemarla.
Ora cosa ho commesso di illegale?
Il fisco, se vogliamo essere zelanti (ma onestamente credo mi sfugga
qualcosa "a naso" il mio danno è netto sul valore dei ricambi, lordo
sulla mano d'opera, e bo? sui beni strumentali che potrei usare),
dovrebbe accontentarsi che io dichiari nel 730 i 700 euro di guadagno
extra oltre alla busta paga su cui pagherò le tasse.
Perchè è lecito ritenere che un carroziere (attenzione non è puntare
il dito su una categoria, è solo un esempio!) venga pagato 35 euro
lordi dall'assicurazione e io, che ne guadagno 10 normalmente con il
mio lavoro, non possa fare il suo allo stesso prezzo se no la cosa è
illegale o è concorrenza sleale e ti da fastidio?
Il fatto è che sono convinto (perchè sono pessimista) che qualcosa di
illegale c'è, non so cosa, ma solo per il fatto che mi faccio da me un
lavoro che non è il mio, e se tutti facessero così quel mercato
morirebbe, ci sarà una legge camuffata sotto forma di "lo faccio per
la tua sicurezza" che tutela quel mercato (e di fatto non permettendo
la "vera" concorrenza!). E quindi sono curioso di informazioni.
Non volevo entrare nel merito di comportamenti che anche a me danno
fastidio per cui, e spesso devo dire per sopravvivenza di chi paga, un
fabbro (cambio categoria ma è e rimane solo un esempio) prende un
lavoro da 1000 euro + iva e ne fattura 500+iva prendendone 1100
(comprensivi d'iva), dove l'illecito è palese e anche dal punto di
vista puramente economico (inteso come teorie economiche) alla lunga
(e ci siamo) controproducente.
> Alberto
è solo per sapere e capire non vuole essere in nessun modo polemica
non costruttiva
marzioTA
Niente, ci mancherebbe.
Ma cosa c'entra questo esempio con ciᅵ di cui si parlava?
> Il fisco, se vogliamo essere zelanti (ma onestamente credo mi sfugga
> qualcosa "a naso" il mio danno ᅵ netto sul valore dei ricambi, lordo
> sulla mano d'opera, e bo? sui beni strumentali che potrei usare),
> dovrebbe accontentarsi che io dichiari nel 730 i 700 euro di guadagno
> extra oltre alla busta paga su cui pagherᅵ le tasse.
No, i 700 sono un indennizzo ad un privato, non vanno dichiarati.
> Perchᅵ ᅵ lecito ritenere che un carroziere (attenzione non ᅵ puntare
> il dito su una categoria, ᅵ solo un esempio!) venga pagato 35 euro
> lordi dall'assicurazione e io, che ne guadagno 10 normalmente con il
> mio lavoro, non possa fare il suo allo stesso prezzo se no la cosa ᅵ
> illegale o ᅵ concorrenza sleale e ti da fastidio?
Ma di cosa stai parlando?
Non ti seguo piᅵ...
Alberto
> Il fisco, se vogliamo essere zelanti (ma onestamente credo mi
> sfugga qualcosa "a naso" il mio danno è netto sul valore dei
> ricambi, lordo sulla mano d'opera, e bo? sui beni strumentali che
> potrei usare), dovrebbe accontentarsi che io dichiari nel 730 i
> 700 euro di guadagno extra oltre alla busta paga su cui pagherò le
> tasse.
La liquidazione di un danno non è un "guadagno", ma una giusta
compensazione. Che poi tu ti tenga il bozzo sulla portiera e i soldi
in tasca sono affari tuoi...comunque i 1000 euro li perderai quando
rivendi la vettura se non è stata riparata.
Il discorso del fai da te è invece difficile da quantificare.
Poi potrebbero subentrare altri discorsi (che non conosco) secondo cui
solo personale autorizzato può eseguire certi lavori.
Fin qui tutto ok, dato che non hai acquistato nulla in nero. E per il
lavoro, chiunque ha il diritto di manutenersi e ripararsi i propri
beni, salvo che...
> La macchina è a posto
...se si interviene su organi o componenti che la legge prevede siano
lasciati a "operatori abilitati", allora non importa se "la macchina è
a posto". Se, per esempio, nella riparazione devi intervenire anche
sui dischi dei freni, allora non puoi più fare-da-te. Così come non
puoi intervenire sull'impianto elettrico di casa, e così via. Ma sono
questioni di sicurezza, non di fiscalità.
> documentabili ho il costo vivo dei pezzi di
> ricambio ma nessuna fattura della sistemazione. Il mio danno
> l'assicurazione l'ha valutato 1000 euro e io sono stato d'accordo
> nella valutazione quindi il contenzioso tra me e assicurazione si
> chiude con l'assegno che io ripari o meno la macchina. La macchina me
> la sono riparata da me e i 700 euro che "avanzano" ripagano il mio
> tempo nella ricerca dei pezzi, le spese vive ( il pieno di benzina lo
> faccio e lo uso per cercare i pezzi e lo pago con soldi netti), il
> tempo per sistemarla.
Come detto sopra, salvo limitazioni di legge, nulla di fiscalmente
illegale, se il lavoro te lo fai tu e non te lo fa "l'amico".
Però, poichè non stai rammendandoti i calzini, ma c'è di mezzo
un'assicurazione, valgono anche disposizioni aggiuntive rispetto a
quelle della legge. In altre parole, in subordine alle fonti di legge
di grado superiore (costituzione, leggi, ecc.) di sono anche gli usi e
le consuetudini, gli accordi contrattuali, le delibere di organi/
authority, ecc.
La legge dice che il danno (dimostrato!) deve essere risarcito, non
dice che tu devi necessariamente ricostituire la consistenza dei beni.
Tuttavia, la legge attribuisce anche al danneggiante la facoltà di
ripristinarelo stato delle cose così come erano prima, oltre al
maggior danno. Quindi, valgono anche accordi diversi di stampo
privatistico, come ad esempio l'assicurazione che consente di non far
riparare l'auto, o che ti propone una cifra diversa.
PERO': non puoi certo pretendere tu che l'assicurazione accetti che tu
ti autoripari l'auto in quanto, prima di tutto, spetta a lei la scelta
di far riparare la tua auto da chi preferisce lei, fermo restando che
il lavoro deve essere fatto a regola d'arte.
>
> Ora cosa ho commesso di illegale?
In conclusione:
- fiscalmente, nulla (se la riparazione la fai tu e non il tuo amico);
- in termini di sicurezza, dipende da che intervento si tratta;
- in relazione all'assicurazione, dipende se l'assicurazione (tua o
del danneggiante) consentono il fai-da-te.
Pignolerie:
1) prima ho scritto che il danno deve essere "dimostrato". Non è che
se uno sceglie di non fare riparare l'auto l'assicurazione potrebbe
sostenere che non c'è danno in quanto, evidentemente, il bene (l'auto
nel nostro caso) non serviva?
2) pensa se l'assicurazione ti permette di riparare l'auto e,
successivamente, un componente dell'auto mal riparato causa un
ulteriore incidente. Non è che qualcuno potrebbe dire che
l'assicurazione può divenire co-responsabile in quanto avrebbe dovuto
curare il ripristino delle condizioni del bene pre-esistenti?
> Il fisco, se vogliamo essere zelanti (ma onestamente credo mi sfugga
> qualcosa "a naso" il mio danno è netto sul valore dei ricambi, lordo
> sulla mano d'opera, e bo? sui beni strumentali che potrei usare),
> dovrebbe accontentarsi che io dichiari nel 730 i 700 euro di guadagno
> extra oltre alla busta paga su cui pagherò le tasse.
No, non dovrai dichiarare nulla in quanto tu non eserciti l'attività a
titolo professionale, abitualmente, ecc.. Sarebbe come se si dovesse
valorizzare e dichiarare il tempo passato a cucinare, a "puliziare" la
casa, a curare il giardino, a farsi la barba. E' vero che si deve
cucinare tutti i giorni (abitualmente) e ugualmente è bene lavarsi
regolarmente. Ma è questione di ciò che la legge intende come attività
professionale o attività di impresa.
> Perchè è lecito ritenere che un carroziere (attenzione non è puntare
> il dito su una categoria, è solo un esempio!) venga pagato 35 euro
> lordi dall'assicurazione e io, che ne guadagno 10 normalmente con il
> mio lavoro, non possa fare il suo allo stesso prezzo se no la cosa è
> illegale o è concorrenza sleale e ti da fastidio?
Il diritto commerciale è cosa ancora diversa:
1) Se TU ripari la TUA auto non è concorrenza sleale.
2) Se TU ripari occasionalmente l'auto di tuo cugino allora non è
concorrenza sleale, ma c'e rilevanza fiscale.
3) Se TU apri un'attività di carrozzeria senza autorizzazione, c'è
tutto che non va, concorrenza sleale inclusa.
4) Se TU apri un'attività di carrozziere in regola, ma fai pagare meno
grazie all'uso di manodopera in nero, c'è ancora tutto o quasi che non
va, concorrenza sleale inclusa.
5) Il BARISTA che si fa un caffè A CASA non da problemi. Se se lo fa
AL BAR, deve farsi lo scontrino (a parte l'assurdità della pignoleria
della situazione perchè, allora, non potrebbe neppure bere un
bicchiere dell'acqua del sindaco).
> Il fatto è che sono convinto (perchè sono pessimista) che qualcosa di
> illegale c'è, non so cosa, ma solo per il fatto che mi faccio da me un
> lavoro che non è il mio, e se tutti facessero così quel mercato
> morirebbe, ci sarà una legge camuffata sotto forma di "lo faccio per
> la tua sicurezza" che tutela quel mercato (e di fatto non permettendo
> la "vera" concorrenza!). E quindi sono curioso di informazioni.
>
> Non volevo entrare nel merito di comportamenti che anche a me danno
> fastidio per cui, e spesso devo dire per sopravvivenza di chi paga, un
> fabbro (cambio categoria ma è e rimane solo un esempio) prende un
> lavoro da 1000 euro + iva e ne fattura 500+iva prendendone 1100
> (comprensivi d'iva), dove l'illecito è palese e anche dal punto di
> vista puramente economico (inteso come teorie economiche) alla lunga
> (e ci siamo) controproducente.
>
> > Alberto
>
> è solo per sapere e capire non vuole essere in nessun modo polemica
> non costruttiva
>
> marzioTA
Sono situazioni che spesso ci sfuggono, talvolta per abitudine (in
senso lato), ma troppo spesso per convenienza.
Dovremmo saper ignorare casi limite (la famosa caramella che il
negoziante regala al bambino) e guardare alla sostanza (comportamento
civico, diritti/doveri, ecc). Ma se lo facessimo, non saremmo un paese
del "secondo mondo".
ziggio
> ...se si interviene su organi o componenti che la legge prevede
> siano lasciati a "operatori abilitati", allora non importa se "la
> macchina è a posto". Se, per esempio, nella riparazione devi
> intervenire anche sui dischi dei freni, allora non puoi più
> fare-da-te. Così come non puoi intervenire sull'impianto elettrico
> di casa, e così via. Ma sono questioni di sicurezza, non di
> fiscalità.
Mi piacerebbe farvi vedere come ha lavorato "il miglior meccanico" di
una grande città del nordest che aveva sempre eseguito i tagliandi e
la manutenzione su una moto che presi usata diversi anni fa. Che fosse
il miglior meccanico me lo disse un amico del posto, e non ho dubbi
che mi dicesse il vero. Ma a questo punto, visto che quello era il
migliore, figuriamoci gli altri! In quasi dieci anni, credetemi, non
aveva mai cambiato una goccia di fluido frenante! Era ancora quello
originale!!!!
>PERO': non puoi certo pretendere tu che l'assicurazione accetti che tu
>ti autoripari l'auto in quanto, prima di tutto, spetta a lei la scelta
>di far riparare la tua auto da chi preferisce lei, fermo restando che
>il lavoro deve essere fatto a regola d'arte.
Ero convinto che fosse esattamente al contrario, l'auto č mia e dopo che ci
saremo accordati e quantificato il risarcimento io vado a farmela aggiustare
dove pare a me.
--
Fabbrogiovanni
> Ero convinto che fosse esattamente al contrario, l'auto č mia e
> dopo che ci saremo accordati e quantificato il risarcimento io
> vado a farmela aggiustare dove pare a me.
Sempre se non ho capito male come funzionano queste cose...non č
proprio cosě: se vai nelle carrozzerie convenzionate con la compagnia
la procedura di riscarcimento č piů snella e spesso hai altri
vantaggi. Ma tu puoi andare da chi vuoi, solo che a quel punto credo
che oltre al rapporto del perito vogliano anche la fattura del
carrozziere. Inoltre (sempre se non ho capito male) devi tu anticipare
il pagamento, poi ti mandano il rimborso.
Esatto, perň la decisione di servirmi di una carrozzeria convenzionata č
comunque lasciata a me, decido io se fidarmi, se mi fa comodo, se preferisco
non anticipare il pagamento.
--
Fabbrogiovanni
Centra per il fatto che l'assicurazione, cerca di pagarti su fattura
ma io potrei anche non averla!
> > Perch lecito ritenere che un carroziere (attenzione non puntare
> > il dito su una categoria, solo un esempio!) venga pagato 35 euro
> > lordi dall'assicurazione e io, che ne guadagno 10 normalmente con il
> > mio lavoro, non possa fare il suo allo stesso prezzo se no la cosa
> > illegale o concorrenza sleale e ti da fastidio?
>
> Ma di cosa stai parlando?
> Non ti seguo pi ...
>
hai ragione, ho la mente confusa e non riesco a spiegarmi, riprovo:
l'assicurazione riconosce un costo di 35 euro lordi l'ora al
carrozziere se però lo faccio io quel lavoro (o un mio amico è
indifferente) e, a maggior ragione se come dici non devo dichiararli,
per me sarebbero netti. Diciamo che le tasse sono circa al 50% al
carrozziere per un ora di lavoro rimangono in tasca 17 euro a me ne
rimarrebbero 35. Non so se quello che è sleale è che io abbia 17 euro
di extra margine (ma ho subito il danno e mi si sta ripagando quello!)
se è illegale che l'assicurazione dia 35 euro di cui 17 dovrebbero
tornare allo stato e se lo faccio io non ci tornano, se
l'assicurazione dovrebbe pagarmi 17 euro perchè quello è il valore del
costo orario, pagate le tasse, che rimane al carrozziere nel caso che
io facessi il lavoro altrimenti i costi dei carrozzieri non sarebbero
concorrenziali con il fai-da-me (e nota che a me converrebbe, a parità
di "regola d'arte", comunque visto che il mio lavoro vale 10 lordi e
il loro 17 netti, in realtà con il fai da me accetto qualità di
finiture inferiore e il mio margine è solo la parte del danno che
rimane)
Se poi estendiamo il discorso e l'amico è un carrozziere che viene nel
mio box la domenica e mi fa il lavoro e gli do 100 euro per il suo
tempo (e se gli regalo 100 euro di salami?) allora le cose cambiano? e
solo perchè "sa quello che fa" diventa concorrenza sleale, i 100 euro
diventano tassabili e tutto diventa illegale?
Ho un amico meccanico di moto che mi lascia usare i suoi attrezzi e
l'officina quando mi devo sistemare la moto, mi metto la nel lavaggio
faccio quello che devo fare, ogni tanto gli chiedo consigli, non mi ha
mai chiesto una lira (modo di dire che andrà a scomparire ;-)) ) dice
che gli fa piacere vedermi ogni tanto, io per sdebitarmi gli ho
regalato dei pezzi di ricambio che mi avanzavano in box acquistati su
ebay. C'è qualcosa di illegale in questo comportamento, stò mettendo
nei pasticci il mio amico solo perchè invece di farmi la roba da solo
in garage vado a farla da lui che sono più comodo e non sono li a
lavorare da solo ma faccio quattro chiacchiere? Sta facendo
concorrenza sleale e/o questo è un modo di comportarsi che da fastidio
a qualcuno?
Onestamente sono confuso, in linea teorica, in un mondo ideale,
capisco il senso di quello che dici e il fastidio che poteresti avere.
Nel mondo reale però ... mi sembra un po' la solita "battaglia dei
poveri", anzi ti dirò di più sarei contento di far lavorare il mio
amico e andare in officina solo per fare 4 chiacchiere (così non mi
sentirei in debito per il tempo che gli faccio perdere quando vado a
trovarlo ;-)) ) .
Tornando all'oggetto del topic "obbligo di fattura" :
credo che ci siano delle zone d'ombra, proprio per le perplessità su
esposte che mi confondono, per cui le assicurazioni hanno certezza del
valore della riparazione su fattura e quindi adottano un formula del
tipo: "pago il ripristino su fattura" oppure "se non c'è fattura
valuto il danno secondo miei parametri" (es: valore di mercato del
mezzo e non ripristino di funzionalità). Credo che la valutazione del
danno sia il massimo che l'assicurazione è disposta a pagare per il
ripristino con fattura, se risparmi l'assicurazione risparmia (ma il
tuo danno è stato comunque ripagato!!!), se la fattura della
riparazione non c'è allora la valutazione del danno cambia perchè non
si paga lo stato non si paga l'iva sul lavoro e quindi il danno
potrebbe essere quantificato diversamente (in pratica non c'è ragione,
salvo un tentativo di monetizzare il danno accettando di tenerselo, di
non farsi riparare la macchina e riportarla come era prima). Quindi in
soldoni l'assicurazione deve risarcire il danno in ogni caso, ma il
valore economico del danno potrebbe cambiare in funzione della strada
scelta per ripararlo da qui, forse, la richiesta lecita di
presentazione di fattura (nei limiti della perizia del danno).
> Alberto
marzioTA
Sono d'accordo con te. Quando ho acquistato la casetta delle vacanza,
ho preteso prima di andare a rogito la certificazione dell'impianto
elettrico. Quando me l'hanno consegnata ho verificato con la CCIAA che
l'azienda fosse in regola (avevo avuto un caso di dichiarazione
rilasciata da un geometra non abilitato).
Ho dovuto intervenire io sull'impianto per tirare la terra che "finiva
nel nulla", per riportare la linea della cucina sotto il
magnetotermico giusto, per cambiare i cavi troppo piccoli per lo
scaldabagno elettrico.
Capita! Non dovrebbe, ma capita.
ziggio
Se si trattasse di un'opera d'arte, o di un oggetto fatto "su misura",
allora tu hai il diritto di farlo ripararare da chi l'ha realizzato.
Ma un'auto è "standard", e l'assicurazione deve solo garantirti la
riparazione a regola d'arte.
Se poi l'assicurazione non ha nulla in contrario, allora puoi farlo
ugualmente dove preferisci. Ma l'assicurazione non è obbligata a
rinunciarvi. E non tutte le assicurazioni fanno lo stesso.
ziggio
Purtroppo è mentalità Italiana conseguire le certificazioni perchè "è
importante il pezzo di carta". Ci vuole più serietà invece!
Lo stesso mi capita in azienda, dove ho un'ala dell'edifico in cui la
rete informatica è stata cablata da una "ditta certificata" che ci ha
rilasciato tanto di "certificazione".
L'altra ala ce la siamo cablata io e il nostro elettricista di
fiducia, in tempi successivi.
Beh, non vi dico quanti problemi con la parte "certificata"! Ci sono
prese praticamente inservibili causa l'altissimo tasso di errori di
trasmissione. Mano a mano le stiamo sostituendo.
NON ti dirò, senza una punta di falsa modestia, che l'impianto "non
certificato" funziona perfettamente, anche sulle tratte più lunghe,
con un tasso di errori al limite del fisiologico ;-)
Ma puoi anche non riparare e tenerti i soldi.
Se ad esempio sta per arrivarti l'auto nuova e tu devi 'dare dentro' la
vecchia incidentata e ci vuole un mese per ripararla, tu non puoi
ritirare il nuovo?
No, tu dai dentro l'auto danneggiata e giri l'indennizzo al
concessionario (diciamo che lui non è obbligato ad accettare, ma in
genere lo fa), e ritiri il nuovo.
Se tu fossi obbligato a far riparare l'auto e se servisse la fattura
come prova della spesa, passerebbe il concetto che l'assicurazione paga
il ripristino, cosa che non è. L'assicurazione paga il danno, non il
ripristino. E' sottile, ma c'è la sua differenza.
Se la tua auto vale 10.000Euro, tu subisci un danno quantificabile in
1.000Euro, tu puoi decidere di usare i 1.000Euro per riparare oppure di
fare uno sconto di 1.000Euro all'acquirente a cui vendi la macchina.
Ragazzi, non facciamoci prendere per il culo, le assicurazioni, assieme
a notai e petrolieri, sono lobby che ci marciano sul nostro essere
capre e seguire le voci come se fossero 'obblighi di legge'.
Ricordate sempre che il singolo agente di qualunque compagnia, riceve
un 'premio' sulla base dei soldi che fa incassare meno i soldi che fa
spendere, quindi ha tutto l'interesse a far spendere meno possibile
alla compagnia, in qualunque modo. Non pensiate che l'agente agisca
come semplice intermediario, "tanto paga la compagnia a lui conviene
tenersi il cliente". C'è uno studiatissimo e voluto conflitto di
interesse che porta l'agente ad essere contro di te.
Per questo, sempre e solo compagnie on-line. Sia per un discorso di
prezzo, sia per un discorso di servizio (che mandare tutto per fax con
comodo dall'ufficio e ricevere tutto a casa è una bella comodità), ma
anche perchè c'è la massima trasparenza: quello è il contratto, questo
è il servizio, questo è il prezzo, nessuno cercherà di convincerti a
fare così invece di cosà. Purtroppo, di incidenti ne ho avuti diversi
(mai che guidassi io, ma fra moglie fratello e padre le mie macchine ne
hanno viste di ogni), e quando racconto agli amici del servizio che
ricevo, restano allibiti...
Alberto
>> Ero convinto che fosse esattamente al contrario, l'auto mia e dopo che ci
>> saremo accordati e quantificato il risarcimento io vado a farmela
>> aggiustare
>> dove pare a me.
>Ma un'auto č "standard", e l'assicurazione deve solo garantirti la
>riparazione a regola d'arte.
>Se poi l'assicurazione non ha nulla in contrario, allora puoi farlo
>ugualmente dove preferisci. Ma l'assicurazione non č obbligata a
>rinunciarvi.
Continuo a essere fermamente convinto che l'auto (standard) č mia e decido
io se avvalermi, oppure no, del mio carrozziere di fiducia.
--
Fabbrogiovanni
Può darsi che te l'abbia raccontata qualche agente.
Ma è una balla pazzesca.
> Se poi l'assicurazione non ha nulla in contrario, allora puoi farlo
> ugualmente dove preferisci. Ma l'assicurazione non è obbligata a
> rinunciarvi. E non tutte le assicurazioni fanno lo stesso.
Tu l'auto puoi ripararla dove ti pare, puoi anche non ripararla.
Poi la compagnia ti propone di andare da "Peppo 'o carrozziere"
dicendoti che se vai lì non devi anticipare, che ti trattano da vip,
ecc..., perchè poi loro hanno uno sconto concordato e quindi
risparmiano.
Ma se tu dici "no, io vado a ripararla lì", tu ci vai punto e basta.
Tanto alla compagnia basta e avanza il preventivo. Ovviamente il
preventivo deve essere redatto in un certo modo, da un carrozziere
riconosciuto, e il perito deve poter accedere al veicolo e verificare.
Ma una volta stabilito che il danno è X, tanto tu devi avere e basta,
il ripristino è un atto volontario successivo.
Alberto
Chiaro,
avrei qualche obiezione sul fatto che sia più sicuro il cambio d'olio
dei freni fatto da un meccanico che da me (e so quello che faccio!!!)
ma preferisco non entrare in merito alla cosa, la legge dice cosi e
tanto basta.
> Pignolerie:
trascuriamole
> Il diritto commerciale è cosa ancora diversa:
> 1) Se TU ripari la TUA auto non è concorrenza sleale.
> 2) Se TU ripari occasionalmente l'auto di tuo cugino allora non è
> concorrenza sleale, ma c'e rilevanza fiscale.
> 3) Se TU apri un'attività di carrozzeria senza autorizzazione, c'è
> tutto che non va, concorrenza sleale inclusa.
> 4) Se TU apri un'attività di carrozziere in regola, ma fai pagare meno
> grazie all'uso di manodopera in nero, c'è ancora tutto o quasi che non
> va, concorrenza sleale inclusa.
> 5) Il BARISTA che si fa un caffè A CASA non da problemi. Se se lo fa
> AL BAR, deve farsi lo scontrino (a parte l'assurdità della pignoleria
> della situazione perchè, allora, non potrebbe neppure bere un
> bicchiere dell'acqua del sindaco).
Ho capito, grazie della spiegazione.
> ziggio
Cordialmente
marzioTA
i dettagli, appunto, sono dettagli, per evitare questo, vietare quell'altro,
limitare il possibile.
Paolo
>> Continuo a essere fermamente convinto che l'auto (standard) č mia e
>> decido
>> io se avvalermi, oppure no, del mio carrozziere di fiducia.
>>
> Verissimo e incontrovertibile
Grazie per il supporto, quando ammazzo il maiale ti tengo da parte un salame
(uno a te e uno ad Albe).
--
Fabbrogiovanni
Albe non puo', e' troppo ingastrito con le compagnie di assicurazione, e
quindi il medico gli ha vietato questi cibi pesanti. Ritiro io la sua parte!
Per lui un infuso di menta e un plaid sulle ginocchia
io porto la focaccia calda per il salame, poi apriamo vino e birra a seconda
dei gusti...
Paolo
In sostanza hai ragione Fabbro, quasi tutte le assicurazioni te lo
permettono. Ma non tutte e, se non ti vanno le condizioni contrattuali
dell'assicurazione, l'unica è cambiare.
Comunque, le scelte delle assicurazioni e dell'ANIA sono state un
continuo cambiare versione:
- quarant'anni fa, se ti riparavi la macchina da solo l'assicurazione
ti lasciava fare;
- poi hanno iniziato a lasciarti fare, ma a riconoscere meno del costo
della riparazione in carrozzeria;
- poi hanno cominciato a pretendere la riparazione;
- poi, nel '92 ANIA e associazioni di carrozzieri hanno fatto un
accordo per l'indennizzo diretto (CID) secondo il quale il danneggiato
portava l'auto al carrozziere convenzionato, carrozziere e
assicurazione si accordavano - sulla base dei (cito) "...tempi
necessari per la riparazione, i costi orari della mano d'opera e i
prezzi delle parti di ricambio di tutti i modelli di auto in commercio
in Italia..." - e il carrozziere incassava il pagamento su delega del
danneggiato. Oltre ai risparmi citati, con tale "facilitazione" fatta
agli assicurati, le compagnie non dovevano più riconoscere i costi
accessori (noleggio auto sostitutiva, ecc) in quanto tale accordo
aveva carattere privatistico e non derivava dalla legge.
- alla fine del 2003 l'ANIA ha disdetto l'accordo, ufficialmente per
direttive dell'authority per la concorrenza. Più probabilmente pare
l'ANIA avesse grattato il fondo del barile dei risparmi con i
carrozzieri convenzionati i quali rivendicavano migliori condizioni
economiche e tempi di pagamento meno biblici (i 180-240 giorni erano
diventati cosa ordinaria). Oltre a ciò, i carrozzieri venivano anche
additati come i co-colpevoli (insieme agli automobilisti-truffatori)
del caro polizze, così come sono stati poi accusati anche di avere
causato agli automobilisti il disservizio al ritorno alle condizioni
pre-CID. I caro polizza si è poi verificato (famoso Libretto Rosso
delle assicurazioni) e, da allora, non si è più interrotto.
- negli ultimi anni si è tornati a un sistema che, a scelta
dell'automobilista (ma solo perchè le assicurazioni hanno approvato
tale condizione) permetteva la procedura standard o, rivolgendosi alle
cd "carrozzerie fiduciarie", l'indennizzo diretto. Non che i
carrozzieri fossero in genere contenti, visto che le assicurazioni si
erano comunque messe a fare le pulci ai preventivi, e i periti
scontavano ugualmente le tariffe di manodopera; soprattutto dato che i
carrozieri si erano evoluti ed avevano un miglior controllo dei tempi
e dei costi. Inoltre, la competizione delle carrozzerie aveva portato
un aumetno dei costi di gestione per migliorare i servizi, e questi
costi dovevano essere coperti soprattutto con i clienti non legati
all'assicurazione. Insomma, dare prima di prendere.
Fabbro, scusa la lunghezza, ma era per ricapitolare una "PPC" (Presa
Per il C***) che va avanti da anni.
ziggio
Se lo dici tu...
ziggio
Leggi la sentenza della cassazione 1688/2010. Devono anticipare tutto,
compresa l'iva.
Ciao ... Dino
Potremmo anche ricordare che la quasi totalità di noi (vista l'età
media e la diffusione delle compagnie condannate) vanta dalla compagnia
assicurativa un credito pari ad un'annualità (sarebbe il 20% di quanto
versato dal 95 al 99, quindi il 20% di 5 anni diciamo un'annualità per
fare prima).
Facciamo 500Euri per fare conto pari e dimenticandoci della
rivalutazione?
Quanti agenti assicurativi (che, dicono, stanno dalla parte del
cliente) hanno informato i propri clienti di questo diritto sancito in
Cassazione (e quindi inoppugnabile e certo in via definitiva)?
Quanti agenti assicurativi (che, dicono, stanno dalla parte del
cliente), si sono attivati spontaneamente affinchè la compagnia
risarcisse il cliente derubato (termine non improprio, visto che la
stessa Cassazione dice che "si deve restituire il maltolto")?
Poi, volendo fare un bel flame politico, potremmo ragionare di chi
fosse socio 'pesante', all'epoca, di 3 delle 12 compagnie condannate, e
di chi abbia nei fatti impedito il risarcimento con un decreto legge
che ha reso l'ottenimento dell'importo più oneroso del rimborso stesso,
rendendo il reato in sostanza non punito e prendendo per il culo, oltre
che i danneggiati, anche l'antitrust e la magistratura, per una volta
che avevano fatto un bel lavoro in tempi decenti...
Ma l'italiano ha memoria corta, neppure quando gli rubano platealmente
e comprovatamente dei soldi ha più la forza di indignarsi...
Alberto
Un assicuratore "poco onesto" (come se ce ne fossero di onesti!) ti
potrebbe dire di fargli causa e dimostrare che ne avevi diritto.
> Alla fine, tutti i complessi meccanismi e lacci e lacciuoli di cui si parla,
> rispondono ad una logica smeplice per l'azienda che ti assicura:
> - ripristino del mezzo nelle condizioni pre-esistenti, senza che tu ne
> tragga un qualche arricchimento patrimoniale (la differenza che
> intascheresti andando dallo sfasciacarrozze, una riparazione superiore al
> valore di mercato del mezzo, ecc.)
Il riconoscimento di un indennizzo superiore al valore di mercato
(Eurotax blu) del mezzo è escluso da TUTTE le compagnie assicurative.
Bada che, anche lì, c'è disonestà. Esempio: tu hai acquistato ieri
un'auto da un rivenditore per 10mila euro (Eurotax giallo); oggi ti
sfasciano l'auto, colpa dell'altro al 100%, con un danno superiore ai
10mila euro; l'assicurazione di riconsoce 8mila euro perchè si basa
sul valore dell'auto venduta AL rivenditore, non DAL. Se poi, intanto
che ti comperi un altra auto hai dei costi per auto a noleggio, ecc,
l'assicurazione ti rimborsa sempre gli 8mila euro, perchè il "cap" e
legato al sinistro nel suo complesso.
> - ripristino del mezzo al costo minore possibile per l'azienda, tra tutte le
> alternative possibili (e questo spiega le carrozzerie "convenzionte" che
> riducono notevolmente il costo amministrativo, ben superiore a quello della
> riparazione in se, di solito)
Bravo. Chi causa il danno ha il diritto di risarcire al minor costo.
> i dettagli, appunto, sono dettagli, per evitare questo, vietare quell'altro,
> limitare il possibile.
> Paolo
C'è un "trucco" che si può provare a sfruttare.
Si mandano i documenti del sinistro all'assicurazione per
raccomandata.
Una volta che il perito ha visionato il danno, si attende la proposta
dell'assicurazione (l'assicurazione è obbligata a rispondere anche in
caso di rigetto della richiesta).
A questo punto l'assicurato può: 1) accettare, firmando la
liberatoria: l'assicurazione deve pagare entro 15gg; 2) non accettare:
l'assicurazione deve pagare ugualmente entro 15gg; l'assicurato può
rivendicare il diritto al maggior danno; (se non si risponde, passati
30 giorni, l'assicurazione deve pagare ugualmente).
Quindi, si rifiuta l'offerta o non si risponde e poi si chiede
all'assicurazione il maggior danno (entro due anni).
ziggio
>> Esatto, per la decisione di servirmi di una carrozzeria convenzionata
>> comunque lasciata a me, decido io se fidarmi, se mi fa comodo, se
>> preferisco
>> non anticipare il pagamento.
>In sostanza hai ragione Fabbro, quasi tutte le assicurazioni te lo
>permettono. Ma non tutte e, se non ti vanno le condizioni contrattuali
>dell'assicurazione, l'unica è cambiare.
Qui serve spiegazione, non capisco come io possa sindacare le condizioni
contrattuali della tua assicurazione, e ammesso che non siano di mio gusto
cosa cambio?
Prendiamo una birra fresca e sediamoci a ragionare.
Supponiamo che io decida di non avvalermi dei vantaggi, veri o presunti che
siano, dei moduli di constatazione amichevole, della possibilità del
rimborso diretto tramite la mia assicurazione, che poi si aggiusterà con la
tua, di appoggiarmi a carrozzerie suggerite o convenzionate, penso di
poterlo fare, giusto?
In pratica, tu mi sei venuto addosso, tu mi hai rotto la macchina e io i
danni li chiedo a te.
Che poi tu sia assicurato e chiederai alla tua assicurazione di rimborsarmi
i danni è una questione tua privata e personale.
--
Fabbrogiovanni
Non capisco di cosa parli?
Caio e grazie
Perchè gli obbligati (in solido) sono il danneggiante e la SUA
assicurazione, non la tua.
Per fare un esempio semplice, è come per il massimale della polizza
del danneggiante: non lo decidi tu, ma limita la possibilità per te di
essere indennizzato di un danno superiore al massimale, se il
danneggiante è nullatenente.
La legge fissa il massimale minimo, ma se ti sfasciano la Bentley
dipinta a mano da Andy Warhol, te lo trovi nel didie***.
> Prendiamo una birra fresca e sediamoci a ragionare.
> Supponiamo che io decida di non avvalermi dei vantaggi, veri o presunti che
> siano, dei moduli di constatazione amichevole, della possibilità del
> rimborso diretto tramite la mia assicurazione, che poi si aggiusterà con la
> tua, di appoggiarmi a carrozzerie suggerite o convenzionate, penso di
> poterlo fare, giusto?
Sì. Ma se io, assicuratore bastardo, non ti pago che fai? O mi vieni a
trovare la sera sotto casa con "il ragionere" o mi fai causa... E come
dicono loro: "causa pendente, causa vincente".
> In pratica, tu mi sei venuto addosso, tu mi hai rotto la macchina e io i
> danni li chiedo a te.
> Che poi tu sia assicurato e chiederai alla tua assicurazione di rimborsarmi
> i danni è una questione tua privata e personale.
Nonno (nel senso di "no! no!). Ripeto: assicurato e assicurazione
dell'assicurato ne rispondono in solido. Tu hai il diritto di
rivolgerti al primo, al secondo o a entrambe. Poichè, per fortuna,
l'RCA è obbligo di legge e si spera che l'assicurazione faccia il
proprio dovere, allora si chiede l'indennizzo all'assicurazione. Dopo,
sono questioni private tra loro (nel senso che, se l'assicurazione si
deve per qualche motivo rivalere sull'assicurato, beh, sono fatti
loro).
> --
>
> Fabbrogiovanni
La posso avere anch'io una fetta di salame?
ziggio
> i dettagli, appunto, sono dettagli, per evitare questo, vietare quell'altro,
> limitare il possibile.
> Paolo
Ok, ne aggiungo una.
Le assicurazioni "dicono" che non rispondono dei sinistri causati da
propri assicurati ubriachi o sotto l'effetto di droghe. Del resto, ciò
sta scritto in tutti i contratti.
In realtà, se mi viene addosso l'auto guidata da un conduttore
ubriaco, io mi rivolgo ANCHE all'assicurazione, perchè io ho il
diritto di vedermi tutelato in ogni caso (l'obbligo della RCA è a
tutela prima di tutto dei danneggiati, non degli assicurati). Poi,
come dice il fabbro, la questione sarà privata tra l'assicurazione e
il suo cliente.
ziggio
In questo caso e' sempre l'assicurazione che liquida. Poi si rivale
sull'assicurato, sempre che risulti da qualche parte che era ubriaco.
Ciao ... Dino
> sull'assicurato, sempre che risulti da qualche parte che era ubriaco.
in caso d'incidente non ci vuole molto: oggidi' il test viene richiesto per
tutti i coinvolti, se interviene la pattuglia
ah, e' un esame sanitario, quidni non e' obbligatorio. e' legittimo
rifiutarlo, ovviamente
E lasciare giu' la patente per 6 mesi, di conseguenza...
Paolo
> ah, e' un esame sanitario, quidni non e' obbligatorio. e' legittimo
> rifiutarlo, ovviamente
> E lasciare giu' la patente per 6 mesi, di conseguenza...
In realta' se ti rifiuti, la patente non la perdi.
Ciao ... Dino
> Le assicurazioni "dicono" che non rispondono dei sinistri causati
> da propri assicurati ubriachi o sotto l'effetto di droghe. Del
> resto, ci� sta scritto in tutti i contratti.
Dipende dalla compagnia. La mia (Linear) per esempio ti "abbuona" la
prima volta che ti dovesse capitare di causare un incidente sotto
l'effetto di alcool o droghe.
Paolo
Le compagnie assicurative avevano fatto cartello, si erano accordate
sui prezzi e alzavano le tariffe a piacimento (la storiella che le
tariffe salgono per colpa delle truffe, è una cazzata, nel totale è una
cifra insignificante, il grosso del rincaro è una scelta di profitto).
L'antitrust ha avviato una procedura, hanno trovato le prove, hanno
condannato le compagnie. Appelli e ricorsi, si è giunti in Cassazione
(ultimo grado inappellabile), che ha confermato che le compagnie
avevano rubato soldi, e ha stabilito forfettariamente nel 20% il denaro
rubato agli assicurati.
E siccome parliamo delle primarie compagnie (roba tipo Generali, Ras,
Sai, Milano, ecc...), possiamo dire che una buona fetta di italiani è
stata derubata.
La sentenza era per gli anni '95-'99, quindi 5 anni di RCA sui cui
premi ogni assicurato aveva diritto a farsi ridare il 20%.
Fai mente locale, secondo me si pagava attorno a 1.200.000Lire ad anno,
quindi il 20% di 5 anni è 500-600Euro a persona.
Per ottenerli, bastava una semplice raccomandata all'assicurazione.
Se questa non pagava, bastava fare denuncia (c'era già il modulino
pronto, erano poche righe in tutto), e si andava dal Giudice di Pace
del proprio paese. La causa non doveva neppure essere dibattuta, in
quanto la sentenza della Cassazione, citata nel modulino prestampato,
era già esaustiva. Ovviamente le compagnie non si sarebbero neppure
presentate, tanto avrebbero perso e avrebbero anche dovuto pagare
l'avvocato, quindi in sostanza le compagnie avrebbero risarcito
direttamente i derubati alla prima richiesta.
Il tocco di genio è stato un decreto legge che ha stabilito che per
quel tipo di importi, si sarebbe sì andati dal giudice di pace, ma che
l'attore (ossia la vittima) avrebbe dovuto essere rappresentato da un
avvocato a spese compensate (ognuno quindi si pagava il proprio
avvocato). Alla fine, per prendere 500Euro, se ne dovevano pagare
altrettanti, forse più, ad un avvocato.
Quindi anche se qualcuno faceva la richiesta, le compagnie non
rispondevano neppure, tanto nessuno andava oltre.
La cosa è poco nota perchè quel signore che era socio di 3 delle
compagnie, nonchè noto politico che firmò il decreto, era anche
proprietario di importanti network televisivi e poteva 'controllare'
anche i telegiornali Rai...
Il primo link dell'epoca che ho trovato:
http://www.letterealdirettore.it/forum/testo/topic/6606-1.html
quando ancora si sperava di vedersi restituito il maltolto...
>
> Caio e grazie
Tizio anche a te.
Alberto
Azz...averlo saputo.....
Grazie
Avresti fatto come tutti, ti rodevi il fegato e non incassavi niente.
Almeno il telespettatore medio da Rete4 si è salvato il fegato...
Alberto
La sospensione della patente avviene sono a seguito della condanna. E li
entrano in gioco i vari azzeccagarbugli.
Ciao ... Dino
Io avevo capito che ci fosse stato un certo range temporale in cui
bastava chiedere per avere......
Ciao
Si, diciamo che comunque la patente, se ti rifiuti di soffiare, te la
ritirano immediatamente in via precauzionale.
Poi c'è l'iter giudiziario che può portare alla sospensione, alla
revoca o alla restituzione del documento.
E qui, effettivamente, ce n'è di ogni. Ascoltavo un mesetto fa una
telefonata di un amico avvocato con un altro amico appena fermato e con
patente ritirata. Sentivo citare roba tipo farmaci per l'asma, per
l'allergia ai pollini, colluttorii, ecc...
Alberto
Puᅵ essere...
Un po' come gli 'incentivi bebᅵ', dati per il figlio successivo al
primo quando nacque la mia prima figlia e per il primo figlio quando mi
nacque la seconda...
Una lotteria.
Alberto
>> >In sostanza hai ragione Fabbro, quasi tutte le assicurazioni te lo
>> >permettono. Ma non tutte e, se non ti vanno le condizioni contrattuali
>> >dell'assicurazione, l'unica è cambiare.
>
>> Qui serve spiegazione, non capisco come io possa sindacare le condizioni
>> contrattuali della tua assicurazione, e ammesso che non siano di mio
>> gusto
>> cosa cambio?
>Perchè gli obbligati (in solido) sono il danneggiante e la SUA
>assicurazione, non la tua.
Sarà che oggi fa caldo e sono uscito in giardino senza cappello in testa,
sarà che sono de coccio, ma continuo a non capire.
Prima dici:
"se non ti vanno le condizioni contrattuali dell'assicurazione, l'unica è
cambiare"
e poi la giri con:
"gli obbligati (in solido) sono il danneggiante e la SUA assicurazione"
A me sembrano due cose contrapposte, qual'è quella giusta?
>> Prendiamo una birra fresca e sediamoci a ragionare.
>> Supponiamo che io decida di non avvalermi dei vantaggi, veri o presunti
>> che
>> siano, dei moduli di constatazione amichevole, della possibilità del
>> rimborso diretto tramite la mia assicurazione, che poi si aggiusterà con
>> la
>> tua, di appoggiarmi a carrozzerie suggerite o convenzionate, penso di
>> poterlo fare, giusto?
>Sì. Ma se io, assicuratore bastardo, non ti pago che fai?
Aridajje con l'assicurazione, tu mi hai tamponato, tu mi hai rotto la
macchina e io i danni li chiedo a te, punto, fine.
Non vuoi pagarmi?
Nessun problema, passeranno 5 anni, passeranno 10 anni ma alla fine un
giudice onesto ti obbligherà a rimborsarmi, e con tanto di interessi.
--
Fabbrogiovanni
un ripassino alle norme (alcune demenziali, lo ammettiamo, ma sempre in
vigore) sarebbe utile a molti, mi sa
in ogni caso il sito della polizia di stato, per dire il primo, e'
chiarissimo, e utile per evitare di credere alle fate, ma soprattutto, fare
credere AGLI ALTRI LETTORI che le fate esistono.
un riassunto sintetico, per quanto impreciso, e' il seguente:
Chi senza giustificato motivo rifiuta di sottoporsi al controllo
etilometrico commette un illecito penale con le seguenti sanzioni:
a) arresto da tre mesi ad un anno
b) ammenda da 1.500 a 6.000 euro
c) sospensione della patente per un periodo da 6 mesi a 2 anni e la revoca
nel caso in cui il conducente sia stato condannato per il medesimo reato nei
due anni precedenti
d) confisca del veicolo, salvo che lo stesso appartenga a persona estranea
al reato.
Con l'ordinanza di sospensione il Prefetto ordina al conducente di
sottoporsi a visita medica di revisione della patente di guida presso la
commissione medica provinciale.
Per la violazione è prevista la decurtazione di 10 punti dalla patente.
ripeto: per chi e' residente in Italia, e non su Urano.
Prova a rifiutare, presso una struttura medica, l'alcool test, e puoi
salutare la tua patente per 6 mesi (come sempre si applica il minimo
tabellare, salvo che tu abbia a dichiarare in faccia all'agente qualcosa
circa la professione della madre e della sorella)
Paolo
Se non sei completamente ubriaco, e' facile che, una volta giunto nella
struttura sanitaria, il tasso sia sotto soglia.
Cmq l'articolo di riferimento e' il 186.
Ciao ... Dino
La prima era intesa in senso generale (e vale per tutti beni e servizi
ove ci sia possibilità reale di scelta tra più fornitori in regime di
reale concorrenza, e quindi anche come condizioni) e, nel caso
specifico delle assicurazioni, se di rimborso diretto dalla TUA
assicurazione si tratta (per conto dell'assicurazione del
danneggiante), allora se la TUA assicurazione ti fa delle storie
perchè tu non abbia libertà di scelta su dove/come far fare la
riparazione allora puoi cercarti un'altra compagnia meno "difficile",
se esiste e se ne vale la pena.
La seconda è riferita specificamente alle assicurazioni: contratti
privatistici tra due soggetti che hanno effetti sui terzi non
conosciuti al momento della stipula.
> >> Prendiamo una birra fresca e sediamoci a ragionare.
> >> Supponiamo che io decida di non avvalermi dei vantaggi, veri o presunti
> >> che
> >> siano, dei moduli di constatazione amichevole, della possibilità del
> >> rimborso diretto tramite la mia assicurazione, che poi si aggiusterà con
> >> la
> >> tua, di appoggiarmi a carrozzerie suggerite o convenzionate, penso di
> >> poterlo fare, giusto?
> >Sì. Ma se io, assicuratore bastardo, non ti pago che fai?
>
> Aridajje con l'assicurazione, tu mi hai tamponato, tu mi hai rotto la
> macchina e io i danni li chiedo a te, punto, fine.
> Non vuoi pagarmi?
> Nessun problema, passeranno 5 anni, passeranno 10 anni ma alla fine un
> giudice onesto ti obbligherà a rimborsarmi, e con tanto di interessi.
>
> Fabbrogiovanni
Hai perfettamente ragione, e io sono al 100% d'accordo con te (se non
altro per meritarmi quella fetta di salame :-).
Scherzi a parte: IO sono d'accordo con TE; non neccessariamente lo è
anche l'assicuratore che fa i suoi sporchi interessi.
Per fortuna, avendo con evidenza ragione, anche il Giudice di Pace può
essere una buona scelta (purchè il danno non sia di importo troppo
elevato (non ricordo quanto). Costa poco e in pochi mesi si risolve la
cosa.
ziggio