Credo non si facessero più da molti anni.
La prima vigna dei miei è fatta in parte a "pergola" (i primi filari, saran circa 2000 mq2) e tutto il resto a "vite maritata".
Va considerato che comunque anche il pergolato è realizzato usando alberi come "mariti".
Smisero di realizzare vigne così, mi dicono, perchè secondo le nuove concezioni agricole gli alberi "marito" (pioppo,olmi, gelsi etc) "rubavano" il nutrimento alla vite.
In realtà, in quei filari c'era una biodioversità incredibile, uccelli che nidificavano , insetti utili, etc.
Vero che comunque dovevi fare una marea di trattamenti fitosanitari, ma dato che li facevano con una motopompa attaccata ad un birroccio, e l'uso di nebulizzatori a mano, riuscivi a farli senza grossi danni per la fauna.
Spavento sì, la motopompa è pur sempre un vecchio motore a petrolio!
Poi , negli anni, la concezione è cambiata.
Ci si è resi conto che la lotta integrata necessita di meno sostanze chimiche, e tutto sommato ha rese molto accettabili.
Un pò come con le siepi: prima hanno azzerato tutto, per avere "più spazio libero per seminare, poi negli anni '90 hanno capito di aver sbagliato tutto e hanno cominciato a dare denaro sonante a chi accettava di ripiantare siepi campestri nell'azienda.
Ovvio che non dovevi coprirci il campo, ma facevi un filare a ogni confine e nella separazione tra campi diversi.
Calcolando la siepe con la sua "ombra" e non per l'effettivo suolo occupato, ci scappava un bel reddito.
Ed ovviamente le siepi servivano come legna da ardere, frutteto, etc.
All'epoca da noi nessuno si sarebbe sognato di dotare il vigneto di irrigazione a goccia o sottochioma, adesso è impensabile farne a meno.
Adesso invece vedo realizzare solo vigneti predisposti per le lavorazioni meccanizzate (stralciatura, potatura, vendemmia!).