esempio da 50 a 100 microF
Diminuisce la reattanza capacitiva e puoi avere dei problemi, la reattanza
capacitiva è una "resistenza" che si genera in regime di grandezza alternata
ed è inversamente proporzionale al valore della capacità.
Ciao,
Fabrizio
"pp" <p...@invalid.invalid> ha scritto nel messaggio
news:9Owne.1477829$35.55...@news4.tin.it...
che se ti avvicini troppo alla condizione di risonanza,la
corrente alternata che mandi "vede" solo la resistenza del
rame .
http://www.fisica.uniud.it/~soramel/espiii-introteorica.pdf
Guarda solo l'equazione 21 e la curva sottostante : la frequenza
è costante , nel nostro caso,ma se cambi la C , il massimo della
curva (= la massima corrente) si può pericolosamenre spostare
verso la nostra frequenza di rete (50 Hz).
ciao.
Dipende qual è la funzione del condensatore. Molto spesso serve solo a
rifasare il carico e allora viene montato in parallelo, qualche volta può
essere usato per adattare motori a tensione nominale inferiore (e allora
viene montato in serie).
Nel primo caso avrai un carico capacitivo, se il motore è piccolo non
succede nulla di grave ma non è bello.
Nel secondo caso il motore rischia di bruciarsi.
Ciao,
--
Daniele Orlandi
> Cosa succede se si sostituisce in un motore il condensatore con uno di
> capacità superiore, diciamo quasi doppia?
>
> esempio da 50 a 100 microF
(penso tu parli del monofase o del trifase adattato)
corri il rischio di bruciare l'avvolgimento al quale il condensatore fa
capo.
Con un condensatore di capacita' maggiore pero' hai piu' spunto e il motore
si avvia meglio. Ci sono appunto dispositivi (interruttori centrifughi) che
provvedono a scollegare una capacita' aggiuntiva a motore avviato, lasciando
in circuito quella strettamente necessaria.
ciao, Piero
La risposta giusta e' quella del gatto che si arrampica sul muro (gatto
murr) :)
comunque, se tu dici marca e modello del motore, becchiamo i dati e ci
ragioniamo meglio.
ma non lo trovi un 50 o un 47 ?
--
Creato con il rivoluzionario client e-mail di Opera:
http://www.opera.com/m2/
Giusto, c'è anche questo caso :)
Ciao,
--
Daniele Orlandi
> Con un condensatore di capacita' maggiore pero' hai piu' spunto e il motore
> si avvia meglio.
Non è detto, non è detto.Se il carico è principalmente induttivo
(Omega*L >> 1/Omega*C)
le cose non stanno così.
ciao.
> Non è detto, non è detto.Se il carico è principalmente induttivo
> (Omega*L >> 1/Omega*C)
> le cose non stanno così.
se la reattanza induttiva e' molto piu' grande della capacitiva...., ma
direi che il valore del condensatore di avvio di un motore monofase e' tale
da permettere un passaggio significativo di corrente e che quindi non si sia
in tal caso..
ora non ho idea del valore della reattanza induttiva di un avvolgimento di
un motore, ma un condensatore di 50 micro ha una reattanza di una sessantina
di ohm a 50 Hz e andrebbe in risonanza con un' induttanza di circa 0,2 H.
Ora, avendo cura di evitare la condizione di risonanza, ma stando sulla
parte a forte pendenza della curva, una variazione del valore di capacita'
avrebbe una sensibile influenza sulla corrente che scorre nel circuito.
Cosi' a occhio e croce, ovviamente..
ciao, Piero
Per continuare il discorso ed avere più cognizione della cosa vi spiego cosa
succede.
La combinata Sicar di mio cognato ha ,per l'avviamento, un condensatore a
tempo ( che si è guastato), ovvero, esso da 80 microF (marca XENON)
all'avvio della macchina è in parallelo al condensatore da 50 mF di lavoro,
dopo 1,2 secondi un temporizzatore interno al condensatore lo stacca, e il
motore lavora con il solo da 50mF.
Non trovando il ricambio sul mercato, ho realizzato un circuito esterno allo
stesso che provvede al distacco dopo l'avvio. Però il relè che presiede
l'operazione a causa delle extra tensioni sfiamma e si incolla.
Ho provato a mettere uno spegni scintilla da 16mF, ma non ho concluso nulla,
forse perchè il valore dello spegniscintilla è eccessivo.
Cosi ho cercato di trovare un valore intermedio tra 50 di lavoro e 130
d'avvio (100) che mi consentisse di fare le due cose, senza usare rele e
circuiti vari.
Il tutto ora va, ma temo per i motori.
> La combinata Sicar di mio cognato ha ,per l'avviamento, un condensatore a
> tempo ( che si è guastato), ovvero, esso da 80 microF (marca XENON)
> ...
> Non trovando il ricambio sul mercato...
ciao, Piero
> Il tutto ora va, ma temo per i motori.
Temi bene.
Il motore deve funzionare a regime con la sua capacità prevista.
Non dovresti peraltro avere difficaltà a reperire condensatori
a 440 volt/lavoro per formare (anche posti in parallelo) la capacità
di circa 80 mF per l' avviamento.
Non mi è chiaro inoltre quando parli di "dopo 1,2 secondi
un temporizzatore interno al condensatore lo stacca".
In genere l' apparecchiatura che disinserisce la capacità aggiuntiva
nei motori asincroni monofasi ad elevata corrente di spunto è
un relè amperometrico, sensibile alla discesa della corrente
di avviamento.
Hai provato a chiedere direttamente alla Sicar ?
Cordialità.
Paul
> un relè amperometrico, sensibile alla discesa della corrente
> di avviamento.
> Hai provato a chiedere direttamente alla Sicar ?
> Cordialità.
>
> Paul
COncordo chiedi alla Sicar io ho la fortuna di poterci andare di persona e
li ricambi te li danno e sono abbastanza sicuro che li spediscano pure a
clienti privati
Poi un relè di quel tipo per l'avviamento e relativo condensatore dovresti
trovarli abbastanza facilmente da una ditta elettromeccanica d iriparazione
avvolgimenti di motori
>
> Non trovando il ricambio sul mercato, ho realizzato un circuito esterno allo
> stesso che provvede al distacco dopo l'avvio. Però il relè che presiede
> l'operazione a causa delle extra tensioni sfiamma e si incolla.
Se , e sottolineo se, il condensatore *d'avvio* è inserito da un relè
amperometrico,il tuo circuito , allo scopo di simularlo bene, deve
pilotare il relè anche quando la corrente principale supera un certo
limite (= valore di taratura del relè amperometrico), vale a dire, in
parole povere, che il condensatore di spunto potrebbe non servire solo
all'avvio, ma altresì quando la macchina è soggetta a sforzo .
Diversamente il motore potrebbe fermarsi sotto sforzo (non è un motore a
campo rotante, la cui coppia aumenta al diminuire dei giri).
Detto questo, il problema delle scintille nei contatti del relè può
essere corretto in vari modi , a mio avviso:
1) mettendo un varistore (V_lavoro_condensatore*sqrt(2) )in parallelo ai
contatti [con eventualmente una resistenza in serie di qualche Ohm e
potenza adeguata ]
2) sostituendo il relè con un triac in parallelo al quale metterai ,o il
solito varistore [protetto dal picco di corrente colla resistenza ?],
oppure un filtro integratore RC
Però ripensandoci bene , il triac può essere pilotato in CC (opportuna),
togliendo la quale andrà da solo in spegnimento non appena la corrente
passerà per lo zero , quindi essendo nulla la corrente nel condensatore
*d'avvio* , sarà nulla anche quella del condensatore di marcia che è ad
esso parallelo tramite il triac/relè(se non ho capito male) ,e quindi
sarà nulla la corrente nell'induttore(=energia zero): ne segue che non ci
sarà nessuna extra-tensione di apertura .
Dove sbaglio ? ;)
Il varistore
E' proprio un timer interno al condensatore.
> In genere l' apparecchiatura che disinserisce la capacità aggiuntiva
> nei motori asincroni monofasi ad elevata corrente di spunto è
> un relè amperometrico, sensibile alla discesa della corrente
> di avviamento.
in questo caso no
> Hai provato a chiedere direttamente alla Sicar ?
Arriveranno........ma al momento non sono. disponibili!!!
> Cordialità.
>
> Paul
>
>
>
>
>
> Detto questo, il problema delle scintille nei contatti del relè può
> essere corretto in vari modi , a mio avviso:
>
> 1) mettendo un varistore (V_lavoro_condensatore*sqrt(2)
non ho capito bene. vuoi dire 220* 1.41?
)in parallelo ai
> contatti [con eventualmente una resistenza in serie di qualche Ohm e
> potenza adeguata ]
>
> 2) sostituendo il relè con un triac in parallelo al quale metterai ,o il
> solito varistore [protetto dal picco di corrente colla resistenza ?],
> oppure un filtro integratore RC
>
> Però ripensandoci bene , il triac può essere pilotato in CC (opportuna),
> togliendo la quale andrà da solo in spegnimento non appena la corrente
> passerà per lo zero , quindi essendo nulla la corrente nel condensatore
> *d'avvio* , sarà nulla anche quella del condensatore di marcia che è ad
> esso parallelo tramite il triac/relè(se non ho capito male) ,e quindi
> sarà nulla la corrente nell'induttore(=energia zero): ne segue che non ci
> sarà nessuna extra-tensione di apertura .
> Dove sbaglio ? ;)
>
non so , pero secondo me ci vuole un triac abbastanza robusto.
>> 1) mettendo un varistore (V_lavoro_condensatore*sqrt(2)
> non ho capito bene. vuoi dire 220* 1.41?
No : Compra un varistore con tensione di funzionamento pari alla tensione
di lavoro del condensatore (indicata di norma sul suo involucro) * 1.41.
Il varistore diminuisce vistosamente la sua resistenza quando la tensione
sale oltre tale valore , e assorbe lui l'energia associata
all'extra-tensione d'apertura.
>
> non so , pero secondo me ci vuole un triac abbastanza robusto.
Con un triac da 10A 800V te la dovresti cavare : è un giocattolino in contenitore To-220.
Alettato !(quei due secondi potrebbero essergli fatali)
50 o 60 cents.
O un 25A 1000V , ma mi sembra un tantinello esagerato per quel motore.
Naturalmente si pilota sia in CC che in AC , ma con metodi e correnti
diverse dal relè.
ciao.