Ci sara' un motivo, per cui tali accessori sono vietati nella cucina in
cui si prepara cibo al pubblico?
Bene, il motivo e' proprio quello che, siccome il legno e' poroso e per
questo non e' possibile lavarlo bene, e' di fatto un materiale che
rimane perennemente sporco, dal punto di vista igienico.
Il prezzo da pagare nel pulirlo a fondo usando i detergenti tradizionali
e' quello di farglieli rilasciare nel successivo contatto coi cibi.
Per cui sei tra il mangiarti batteri e muffe, oppure detersivi.
Considerati usi e costumi medi, normalmente si finira' per fare il pieno
di tutti e due.
Gli utensili da cucina in legno andrebbero lavati (ma non si riuscira'
mai ad igienizzarli, se non con procedimenti irrealizzabili in casa)
esclusivamente con prodotti "alimentari", tipo dell'acqua calda che
facilita lo scioglimento dei grassi, eppoi aceto o meglio, dell'acido
citrico.
Altre sostanze possono essere dei sali, quello comune o del bicarbonato,
o alcoli (l'etilico, sempre ad uso alimentare).
Tutta roba che si rimuove facilmente o che, al massimo, se permane non
crea problemi sanitari.
Questi accessori ono tanto belli da vedere, e anche da usare, ma
purtroppo rappresentano uno dei tanti "errori" di quelle consuetudini
passate che sono da correggere, per un piu' saggio e sano stile di vita.
L'alternativa al (brutto ma igienico) polietilene, se proprio si
volessero usare taglieri e mattarelli in legno, e' quella di limitarsi a
farlo nella preparazione di cibi che poi vanno in cottura.
Usarli invece con cibi da consumare crudi, tipo formaggi e affettati, e'
da considerarla oggi una discreta imprudenza.
sandro