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Prover� a svitare la vire sotto alla base, ho poche alternative visto che in
zona non c'� pi� nessun centro di assistenza che ripara questa marca, dicono
per la estrema difficolta nel reperire i pezzi di ricambio dalla casa madre.
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> fvisto che in
> zona non c'è più nessun centro di assistenza che ripara questa marca, dicono
> per la estrema difficolta nel reperire i pezzi di ricambio dalla casa madre.
>
peccato, perchè è un gioiello (io ho la nera da scrivania), è esposta
al Museo di Arte Moderna a NY
Io lo farei comunue fare da un elettricista
>peccato, perch� � un gioiello (io ho la nera da scrivania), � esposta
>al Museo di Arte Moderna a NY
>Io lo farei comunue fare da un elettricista
Io invece chiamerei un team di ingegneri per l'occasione... ;)
Penso sia ancora in produzione, l'ho vista in vari negozi.
Bye, G.
Io ne ho due, entrambe della prima versione (hanno una trentina di
anni).
Nelle mie l'anello di plastica girevole sotto la base si toglie
semplicemente prendendolo sul bordo, da una parte sola, è tirandolo.
Sotto, c'è il portafusibile che puoi aprire con una monetina. Mi
raccomando: prima stacca la spina dalla presa!
Il fusibile, se è lui il colpevole, lo trovi facilmente. Non ricordo
la capacità del fusibile, ma dovresti trovarlo scritto su uno dei
collarini. Se il tuo fusibile è ancora di quelli originali, dovrebbe
avere delle bande colorate dippinte sul vetro. Fregatene, e compera
per 25 centesimi unfusibile normale, invece di spendere quindici volte
tanto.
I tre forellini sono fatti per chi volesse fissare la base a un tavolo
o a un ripiano. A te non interessano.
A proposito: l'anello girevole è più difficle da rimontare che da
smontare: vedi di infilarlo al suo posto un aletta per volta (le
alette sono quattro).
Essendo un oggetto di "design" avranno studiato un altro sistema
> di assemblaggio e, non volendo causare guai ulteriori sono a chiedere il
> vostro aiuto.
> Ho già cercato in google ma non ho trovato nulla.
> Grazie in anticipo.
Guarda, è vero che la Tizio da parecchi problemini, soprattutto di
cattivi contatti all'interno della testa della lampada, dove si
formano dei piccoli archi che, alla lunga, fondono la plastica. Se ti
capita fammelo sapere e ti mando delle foto su come ho risolto io il
problema (occorre un minimo di manualità).
Altro problema delle prime serie: poichè la lampada era di tipo
automobilistico, e non si trova da molti anni più in commercio,
l'unica era ricorrere al ricambio originale. L'ultima che ho comprato,
una ventina di anni fa, l'ho pagata circa trentamila lire. Da allora
mi sono fatto furbo e, alla prima sostituzione, ho modificato la testa
e installato uno zoccolino in ceramica per lampade a spillo. Per lo
zoccolino il Brico di frega un paio di euro (bastardi!). Le lampade
pochi euro l'una, ma durano una vita.
Se hai bisogno, fai un fischio.
Ciao, ziggio
P.S. - La Tizio, anche se ha i suoi annetti, non si butta. Mai!.
>P.S. - La Tizio, anche se ha i suoi annetti, non si butta. Mai!.
Visto che siete esperti di lampade d'antan, non � che vi riuscirebbe di dare
un nome a tre lampade da terra acquistate nel 1974 e di cui non ho pi�
traccia scritta ne mnemonica?
Le foto sono visibili in mezzo al ruffo a questo link:
http://community.webshots.com/user/gisassa
Ringrazio comunque per l'attenzione
Gi
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Per chi avesse necessit� di contattarmi privatamente:
gsassachiocciolatiscalipuntoit
Scusate il disturbo.
.................................
Mai !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
E' laica, moderna, alogena, razionale
E' la risposta all'orrore del Cristianesimo nell'illuminazione, a
quelle luci funerarie di cui son piene la case dei paesi cristo-
mediterranei
.................
MAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
penso che nome piu brutto non ne potevano trovare
Però, proprio perchè p così brutto, ci aiuta piu facilmente e
ricordarlo
Una curiosità: ne fecero anche un modello bianco, che ebbe scarissima
fortuna (misteri della psiche umana, ma d'altra parte io stesso, pur
potendo scegliere, presi la nera senza esitazione)
> Visto che siete esperti di lampade d'antan, non � che vi riuscirebbe di dare
> un nome a tre lampade da terra acquistate nel 1974 e di cui non ho pi�
> traccia scritta ne mnemonica?
Prova a vedere se le ritrovi qui:
Niet!
Ma non dispero, prima o poi...
Buona giornata
BTW, hai visto il prezzo della Tizio???? :-(
Ho scoperto che alla (qui gi� citata) versione bianca, c'� anche in
versione alluminio.
> Penso sia ancora in produzione,
S�. Nei negozi Artemide vendono anche i singoli pezzi di ricambio.
Max max
Ma daiiii Non lo sapevo...
>Nelle mie l'anello di plastica girevole sotto la base si toglie
> semplicemente prendendolo sul bordo, da una parte sola
Comunque nei modelli successivi la vite di apertura � l�. Confermo anche
l'esistenza del fusibile.F 0,34
> Se ti capita fammelo sapere e ti mando delle foto su come ho risolto io il
>problema (occorre un minimo di manualit�).
Perch� non le metti on line ?
Max max
Direi l'unica lampada decente da scrivania (completamente bilanciata e senza
fili). Io ho una Tizio plus nera, insuperabile.
Max max
http://www.designer-lights.com/range/artemide-tizio/
Aluminum gray
Black
White metallic
...
Perchè non ho le foto già pronte.
Facciamo così, zppena ho un attimo di tempo le faccio e ve le mando.
Ciao,
ziggio
Visto che le propongono con lo sconto sarebbe da farne scorta :-P
Non ricordo bene, preciso, preciso, quanto le ho pagate allora, l'unica cosa
di cui sono certo � che son dovuto andare all'oftalmico ad impegnarmi gli
occhi.
Anche per quello mi piacerebbe riuscire ad identificarle.
Buona serata
Immagino.
Io ricordo che la Tizio, attorno al '78, quando mi fu regalata,
viaggiava a circa 250mila lire.
La seconda - ve lo racconto anche se non ve ne frega nulla - l'ho
trovata cinque anni fa sull'armadio dell'ufficio di un collega. Aveva
smesso di funzionare (la lampada, ma anche il collega...) e l'aveva
sostituita con una comprata all'IKEA. Gli chiesi del destino della
Tizio "rotta" e rispose che l'avrebbe fatta buttare via da quelli
delle pulizie. La presi io in cambio di un ringraziamento, ed era solo
il fusibile!
Ciao,
ziggio
Possiedo un modello in alluminio che mi sta praticamente facendo
impazzire, visto che emette luce ad intermittenza e certe volte inizia
a "friggere" iniziando anche un inquietante scintillio all'atezza
delle giunture rosse in plastica.
Il negozio dove mi è stata regalata mi ha consigliato di portarla da
un tecnico, ma l'unico che è riuscito a metterci mano mi ha solo detto
di controllare che tutti i condotti siano ben fissatti...ma di fatto
non è riuscito a capire cosa è il problema.
Potresti aiutarmi, se questo ti è possibile?
Grazie!
> problema (occorre un minimo di manualità).
> Altro problema delle prime serie: poichè la lampada era di tipo
> automobilistico, e non si trova da molti anni più in commercio,
> l'unica era ricorrere al ricambio originale. L'ultima che ho comprato,
> una ventina di anni fa, l'ho pagata circa trentamila lire. Da allora
> mi sono fatto furbo e, alla prima sostituzione, ho modificato la testa
> e installato uno zoccolino in ceramica per lampade a spillo. Per lo
> zoccolino il Brico di frega un paio di euro (bastardi!). Le lampade
> pochi euro l'una, ma durano una vita.
>
> Se hai bisogno, fai un fischio.
> Ciao, ziggio
>
> P.S. - LaTizio, anche se ha i suoi annetti, non si butta. Mai!.
Certo. Procediamo con ordine: le scintilline vengono dai giunti che si
trovano tra i segmenti di ciascun braccio o da quelli all'interno
della testa della lampada?
La particolarità della Tizio è che le braccia fanno anche da
conduttori: potremmo dire che è stata la prima lampada da tavolo
"wireless" ;-)
I tre segmenti di ciascun braccio sono incernierati con perni che
dovrebbero garantire un contatto "strisciante" efficace. Soluzione in
teoria ottimale; ma, si sa, gli architetti (non me ne vogliano per
questo) sono più abili sul piano del design che con quello
dell'ergonomia e così finisce che col tempo la tenuta dei perni cede
un po' e causa il problema che sappiamo. I perni sono poi coperti dai
giunti rossi, di plastica, che servono solamente per tenere in
posizione la barretta tonda che congiunge i due bracci delle braccia,
evitando le deformazioni della struttura.
Questo weekend cerco di fare delle foto ai particoalri delle due Tizio
sulle quali sono intervenuto. Cercherò di indicare la procedura che io
ho seguito e darvi anche indicazioni precise su come procedere,
inclusi i materiali.
Ciao,
ziggio