Rispondo qui, un po' a tutti.
Alla fine abbiamo portato diversi arnesi, non sapendo bene come
avrebbe risposto il terreno. Puntazza d amessa a terra, punte
mazzetta, coclea, piccozza...
Allora: puntazze e palanchino si sono rivelati troppo grossi,
tanto peso, tanta botta, ma nisba.
Il terreno presentava uno strato da 10 15, forse in alcuni punti
anche 20 cm di materiale abbastanza sciolto, o comunque gestibile
con la coclea, si è rivelata ottima per aprire il "fronte", poi
a 15/20 cm trova sassi, inizia a grattare, e gira praticamente a
vuoto.
Di che sassi si tratta:
allora, in alcuni casi sono sassi anche piccoli dai 5-8-10 cm di
diametro o meno, in materiale sciolto. In altri casi invece c'è
proprio una sorta di conglomerato, però abbastanza fragile, ma
comunque prsente e non aggredibile con la coclea.
Su questo usare la puntazza non è servito a granché se non a far
fatica. Molto più utile si è rivelata una punta che avevo e la
mazzetta.
Rispetto ad altri scalpelli e punte più pesanti quella punta
lunga circa mezzo metro era ricavata da una bacchetta da armatura
mi pare un fi 14 o 16, molata e quindi appuntita da una parte.
Con questo utentsile si è riuscito abbastanza facilmente a forare
il conglomerato roccioso, tipo di 5 cm e poi scuotendo la punta
piantata siamo riusciti a rompere e disgregarlo ripulendo poi la
buca con le mani.
Con un po' di olio di gomito abbiamo ricavato buchi da 10 / 12 cm
di diametro per circa 40 cm profondità. Andare oltre in alcuni casi
non sembrava proprio possibile, probabilmente abbiamo incontrato
qualche roccia più grande e ressistente, in altri casi invece si
riusciva, poi però la lunghezza della punta iniziava a risultare
un po' scarsa, ma va be'.
Fatto il buco abbiam oinserito i paletti, segando via la loro punta,
che non sarebbe servita a nulla, anche battendoli in testa ovviamente,
ma anzi si è rivalta controproducente: il paletto cilindrico aderisce
meglio alla forma cilindrica del buco e si riesce a "fissare" più
facilmente.
Arriviamo al limite del sistema di posa: il fissaggio dei paletti.
Siccome le pietre in loco sono come le ho descritte sopra, riempiendo
il buco con le stesse, quando si martellano per "compattarle" bene
intorno al palo si spaccano facilmente e non fanno la funzione di
sostegno che ci si aspetterebbe.
Per ora ci siamo accontentati così, ma i paletti sono abbastanza
precari, basta che un viandante ci si appoggi un po' troppo allegramente
per muoverli facilmente.
Magari prossimamente potremmo migliorare l'incastro... Io avevo pensato
anche ad una soluzione abbastanza semplice tipo piantare intorno al
palo, all'interno del buco, tre barre d'acciaio d'armatura, anche non
troppo spesse, tipo un fi 8 o 10 o 12, in modo che il paletto rimanga
incastonato tra le tre bacchette che lo sosterrebbero per i suoi primi
30 cm. Il tutto poi riempito con pietrisco che a quel punto avrebbe solo
funzione riempitiva, non di sostegno.
Le bacchette di ferro potrebbero essere anche premute ancor più contro
il paletto con un paio di giri di fil di ferro bello stretto...
Ho scritto un testamento! Basta così.