Il 15/10/2014 23:12, Marina ha scritto:
> On 2014-10-03 13:43:27 +0200, Marina said:
>
>> Le fosse sono 3 e presumo che siano una per le acque nere, una per
>> le acque grigie e una di raccolta e smaltimento a perdere nel
>> suolo.
> Come detto le fosse sono 3, la prima è di circa 4 metri cubi e qui
> convogliano praticamente tutte le acque di scarico sia grigie che
> bianche tranne quelle della cucina.
Mmm... la vera e propria fossa imhoff. Se cerchi su internet, anche su
wikipedia, ne viene spiegato il funzionamento abbastanza bene. Dovrebbe
accogliere solo il wc, ma viene tollerato lo scarico di lavabo e bidet.
Doccia e vasca... mmm... sono già un po' troppo.
In generale, non andrebbe mai toccata, proprio per evitare di
compromettere i microbi.
> La seconda è di circa 2 metri cubi e ha solo un tubo in ingresso e
> uno in uscita a circa 180 cme dal fondo (le fosse sono alte circa 2
> metri), un tubo immette i liquami dalla prima fossa e un tubo li
> scarica nella terza fossa. Sembrerebbe una fossa di decantazione
> ulteriore, altrimenti non ne comprenderei il senso.
E' un "degrassatore". Evita che eventuali residui di sapone (di solito
grassi e soda caustica) possano finire nella terza fossa. Funziona sul
principio della decantazione. Ogni tanto va pulito bene. Ma solo se
l'acqua comincia a non entrare ed uscire bene. Fondamentale anche una
gestione corretta dei rifiuti solidi nel lavandino della cucina. Tipo
foglie del minestrone e cose così. Ma 2 mc... dovreste averne per ANNI.
>
> La terza fossa è anche questa di circa 4 metri cubi, ha un tubo in
> ingresso dalla seconda fossa e un tubo in ingresso dal pozzetto della
> cucina. Poi c'è il famoso tubo che funge da scarico di emergenza
> verso l'esterno chiuso con un rubinetto.
AFAIK il pozzetto della cucina dovrebbe andare a scaricare nel
degrassatore. Potrebbe trattarsi di un ulteriore degrassatore, di
maggior capacità di quello che serve i bagni, ma mi sfugge la
razionalità di uno schema del genere... A meno che entrambi i pozzetti
da 4 mc non scarichino in quello da 2 di cui sopra. Sicura dei flussi
che hai descritto?
> Tutte e tre le fosse sembrerebbero impermeabilizzate sulle pareti
> laterali. Quelle di fondo non si vedono perché sono a più di 2 metri
> sotto terra e c'è ancora un po' di liquame. Una cisterna da 10
> tonnellate non è bastata a svuotare completamente il tutto.
Quindi non esiste un disperdente. Consumati circa 10 mc di acqua (più le
piovane!) hai le fosse piene. Noi siamo in 4 e consumiamo circa 150-200
mc all'anno, giusto per darti un termine di paragone. Cioè dovremmo
svuotare 15-20 volte all'anno!!!
Temo che il tuo "impianto" fosse pensato per un utilizzo come seconda
casa, pochi giorni all'anno. Oppure che il fondo del disperdente si sia
impermeabilizzato.
> Oggi non si notavano a occhio infiltrazioni evidenti di acqua dalle
> pareti, ma è sicuro che da qualche parte entra acqua piovana perché
> in 14 giorni nelle fosse sono finite più di 6 tonnellate di acqua ed
> è materialmente impossibile che provenisse tutta dagli scariche della
> casa.
Se le grondaie sono connesse (avviene spesso) agli scarichi, non
troverai mai l'infiltrazione. E' un tubo di gronda che è infilato in un
verticale degli scarichi.
Oppure è uno sfiatatoio delle colonne che non è più protetto dagli
agenti atmosferici.
Consiglio di dotarsi di una luuunga scala ed ispezionare tutti i bordi
del tetto, in cerca dei fori delle discese delle acque piovane. Segui
quindi dal foro dove va il tubo. Se qualche tubo sparisce nel muro, si
fa alla svelta. Si tappa quel foro, si fora vicino la gronda ed il
cornicione e si porta giù un tubo, fino a far allontare l'acqua piovana
da casa. Al limite, basta un gomito in fondo, diretto dalla parte
opposta del muro.
Non dico recisamente che questo è il problema: da qui non vedo la casa,
ovviamente. Ma mi sembra un'ipotesi da verificare.
> La terza fossa non sembrerebbe avere tubi di dispersione nelle
> pareti, quindi è molto probabbile che la dispersione avvenisse
> (quando funzionava) solo dal fondo.
Un pozzo disperdente? Dovrebbe avere un diametro di un paio di metri
almeno, per funzionare. Potrebbe bastare una pulizia molto accurata del
fondo. Il problema con ogni evidenza è che i saponi in arrivo
direttamente dagli scarichi della cucina (che vanno spostati nella fossa
intermedia proprio per questo motivo!) hanno tappato il fondo.
Ci vorrà qualcosa di più di uno svuotamento, su questa fossa, per
ottenere un risultato funzionante. Non so neanche se una pulizia ad alta
pressione possa bastare. Probabilmente occorrerà un qualche tipo di
reagente chimico od il rifacimento della fossa. Se non va, non va...
>
> Ora i problemi sono 2, il primo è capire dove entra l'acqua e il
> secondo è capire come far tornare a disperdere la terza fossa nel
> terreno.
>
> Per il primo problema terremo sotto controllo i livelli e in caso di
> pioggia vedremo se ci sono infiltrazioni visibili.
>
> Per il secondo, secondo voi sarebbe possibile e utile fare effettuare
> una trivellazione sul fondo della fossa che apra una nuova via di
> uscita? Se si, di quanti metri sarebbe meglio farla?
Una trivellazione non mi sembra utile. Il diametro è troppo ridotto. Uno
scavo di 10 cm, conferendo in discarica il tutto e ripianando con terra
fresca, forse. Dipende da che cosa trovate scavando. La terra sul fondo
NON deve essere argillosa, ma piuttosto sabbiosa o ghiaiosa.
>
> Se invece si decidesse di aggiungere uno o più tubi di dispersione
> cosa bisogna fare per fare in modo che l'acqua esca soltanto e non
> entri?
Stai pensando a tubi di drenaggio? Di solito funzionano a rovescio,
rispetto a quel che ci serve.
>
> Spero di essere stata chiara e comprensibile...
>
Ho solo un dubbio.
La prima fossa (la imhoff) ha un sistema di troppo pieno che "pesca"
alcuni cm sotto la superficie dell'acqua? Cerco di essere più chiaro: il
solido raccolto in questa fossa, galleggia. Dopo un po' la parte esposta
all'acqua si ossida. Fino a questo momento, la fossa puzza (parecchio!).
Poi, formata la crosta, se così posso esprimermi, i batteri anaerobici
iniziano il loro lavoro al di sotto ed i batteri aerobici al di sopra,
trasformando il tutto e facendo lavorare in depurazione la fossa. Lo
scolmatore, cioè il tubo che porta i liquidi (e SOLO i liquidi) nel
degrassatore, deve essere un tubo con la parte finale rivolta verso il
fondo della fossa ed immerso per almeno 30 cm nel liquido e nel solido.
Altrimenti porta anche il solido nella seconda fossa, che non riesce a
lavorare come degrassatore, ma opera come una seconda imhoff (questa in
effetti non dovrebbe mai aver bisogno né di pulizia, né di svuotamento).
La terza dovrebbe essere sempre abbastanza vuota. In caso di particolari
picchi di consumo, si potrebbe pensare di usare il rubinetto per
scolmarla. Lavorando bene, dovrebbe essere acqua non potabile ma
utilizzabile ad esempio per innaffiare. Ovviamente, una volta spostato
lo scarico della cucina nel degrassatore. Altrimenti innaffi con il
detersivo per i piatti...
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Ciao!
Stefano