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come collegare termostato caldaia

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Thorpe

unread,
Dec 8, 2012, 2:24:10 PM12/8/12
to
Ho due fili che escono dalla parete. Se collego questi due fili, si
accende la caldaia e si scaldano i radiatori della zona, quindi c'è
di mezzo anche un'elettrovalvola.

Qui a pag.7 lo schema dei collegamenti del termostato che devo montare:
http://www.perry.it/file/lis/link1/DETENN500_01-08.pdf
Con questi due fili devo sia comandare la caldaia che alimentare il
termostato.

Con un tester ho rilevato che tra i due fili c'è una tensione
alternata da 230 V.

Una hola ha chi mi dice come collegare i fili. Sul vecchio
termostato era stato fatto anche un ponte, che io da bravo asino non
ho annotato. Non voglio rischiare di danneggiare termostato e/o
caldaia facendo prove.

Grazie!

Bernardo Rossi

unread,
Dec 8, 2012, 2:43:21 PM12/8/12
to
On Sat, 08 Dec 2012 20:24:10 +0100, Thorpe <th...@is.invalid> wrote:


>Una hola ha chi mi dice

Gradita traduzione in italiano, grazie.


--

Byebye from Verona, Italy

Bernardo Rossi b.r...@tin.it

Daniele

unread,
Dec 8, 2012, 2:59:52 PM12/8/12
to
Hola! = Tipico saluto spagnolo ( http://it.dicios.com/esit/hola )
--
Daniele

ishka

unread,
Dec 8, 2012, 3:20:49 PM12/8/12
to
Il 08/12/2012 20:24, Thorpe ha scritto:
> Ho due fili che escono dalla parete. Se collego questi due fili, si
> accende la caldaia e si scaldano i radiatori della zona, quindi c'è
> di mezzo anche un'elettrovalvola.

....

> Con un tester ho rilevato che tra i due fili c'è una tensione
> alternata da 230 V.

detta cosi sembrano i due fili di un rele' di controllo, altrimenti
salterebbe il magnetotermico

non so come siano collegati sti fili alla morsettiera della caldaia ma
con solo 2 fili ci fai ben poco te ne servono almeno 3

1 in comune

1 per alimentare il termostato

1 per accendere la caldaia

guybonet

unread,
Dec 8, 2012, 3:56:55 PM12/8/12
to


"Thorpe" <th...@is.invalid> ha scritto nel messaggio
news:ka044v$h5t$1...@speranza.aioe.org...
Se ti escono due fili dalla parete non penso che tu possa collegare un
termostato elettronico ma solo un bimetallico senza segnalazione luminosa.
La dimostrazione è che dici che collegandoli si accende la caldaia.
Il fatto che con il tester rilevi 230V senza che collegandoli provochi il
corto circuito vuol solo dire che di mezzo c'è un'avvolgimento, forse quello
dell'elettrovalvola.
Non sono fase e neutro della 220V (o 230V se preferisci) ma andata e ritorno
di un circuito di controllo.
Sei sicuro di avere acquistato un termostato uguale a quello precedente?
Questo perchè hai bisogno dei 2 file della 220V per alimentare il termostato
e di almeno un filo per pilotare la caldaia, meglio 2, andata e ritorno
dalla caldaia o dall'elettrovalvola.
Per non complicarsi la vita i due fili che escono dal muro non li metterei
in comune con la 220V essendo andata e ritorno dalla elettrovalvola o
caldaia.
La 220V la devi tirare ex-novo se vuoi alimentare il termostato.
Parli di radiatori della zona e quindi penso si tratti dell'elettrovalvola
che comanda il riscaldamento della zona che una volta alimentata da un
segnale alla caldaia per far si che questa faccia circolare acqua calda
nell'impianto.
Se non sei in grado d'interpretare lo schema elettrico ti consiglio di far
intervenire un elettricista oppure di sostituire il termostato con quello
bimetallico senza segnalazione.
Se pensi di essere in grado d'intervenire di persona in sicurezza devi
essere più chiaro su quello che abbiamo di fronte.
Guido

Daniele

unread,
Dec 8, 2012, 4:08:18 PM12/8/12
to
On Sat, 8 Dec 2012 21:56:55 +0100
"guybonet" <guyb...@virgilio.it> wrote:

> Sei sicuro di avere acquistato un termostato uguale a quello precedente?

Sulla base di quello che ho letto fino ad ora direi che se occorre un
termostato avanzato, con i collegamenti disponibili l'unica strada sia
metterne uno alimentato a pile
--
Daniele

Drizzt do' Urden

unread,
Dec 8, 2012, 4:07:19 PM12/8/12
to
Thorpe wrote:
>
> Una hola ha chi mi dice come collegare i fili. Sul vecchio
> termostato era stato fatto anche un ponte, che io da bravo asino non
> ho annotato. Non voglio rischiare di danneggiare termostato e/o
> caldaia facendo prove.
>
> Grazie!




Niente da fare, o stendi almeno un altro filo ma sarebbe meglio 2 oppure
cambi termostato e lo compri a pile.



--
Saluti da Drizzt.

--
I nostri cervelli corrono piu' velocemente dei nostri cuori,
la scienza si lancia in avanti
e le anime restano indietro,
forse dovremmo ricominciare tutto daccapo!


guybonet

unread,
Dec 8, 2012, 4:38:43 PM12/8/12
to


"Daniele" <m...@unknown.org> ha scritto nel messaggio
news:2012120822081...@unknown.org...
Ottima soluzione!
...e pensare che due anni fà ne ho dovuto sostituire uno a mio figlio nel
suo studio!
La memoria!
Io avevo operato al contrario.
Siccome il termostato dello studio in affitto aveva i contatti rovinati
dall'acido delle pile l'avevo sostituito con un Fantini-Cosmi bimetallico
che avevo in casa.
Un gioiellino, semplice ma preciso!
Mezzo grado di differenza fra On e Off.
Per questo motivo avevo consigliato inizialmente un bimetallico, anche
perchè gli elettronici provati finora, escluso proprio un Perry, non mi
hanno dato grandi soddisfazioni.
Quello a pile è proprio una bella soluzione se l'OP non è in grado di
effettuare il lavoro.
Gli costerebbe sicuramente di più l'intervento dell'elettricista che la
sostituzione del termostato.
Se poi può scambiarlo dove l'ha comperato il "danno" si riduce.
Io avrei tirato i due fili della 220V.
Guido

Thorpe

unread,
Dec 10, 2012, 5:18:26 AM12/10/12
to
Thorpe, on 12/08/2012 08:24 PM, wrote:

Grazie a tutti. Il vecchio termostato era della stessa marca, solo
più vecchiotto. Non era a batterie ed era solo collegato a quei due
fili, ma in più c'era il maledetto ponticello. Da fase a caldaia? Mi
piacerebbe proprio replicare quel trucco. Per ora ho attaccato ai
due fili un banale interruttore da abat-jour. Guardando il
termometro a parete, mi sono trasformato in un termostato umano,
alimentato a pastasciutta. :-)

Drizzt do' Urden

unread,
Dec 10, 2012, 7:38:12 AM12/10/12
to
Il ponticello serviva probabilmente per alimentare la resistenza per
l'inerzia termica del bimetallico, quando il contatto si chiudeva non veniva
piu' alimentata.

Thorpe

unread,
Dec 10, 2012, 9:02:40 AM12/10/12
to
Drizzt do' Urden, on 12/10/2012 01:38 PM, wrote:

>
> Il ponticello serviva probabilmente per alimentare la resistenza
> per l'inerzia termica del bimetallico, quando il contatto si
> chiudeva non veniva piu' alimentata.
>
>

Ma era elettronico anche il vecchio, con la sua rotellina dei gradi
e il led rosso che si accendeva quando partiva il contatto per la
caldaia. L'ho smontato completamente. Mi sorge un dubbio: forse i
due fili sono collegati all'elettrovalvola di zona, e poi quella
comanda anche il contatto per la caldaia. Cambierebbe qualcosa ai
collegamenti che devo fare?

Drizzt do' Urden

unread,
Dec 10, 2012, 4:01:11 PM12/10/12
to
Allora, sei veramente sicuro che fosse elettronico?
Con due fili non c'e' possibilita' di alimentare il termostato e
contemporaneamente comandare un carico in alternata, quindi o il termostato
era a batterie o semplicemente a lamina bimetallica e la lucina stava accesa
quando la caldaia era spenta.
Pero' pensandoci bene, potrebbe anche essere che ci fosse una resistenza in
serie al carico e che la sua caduta di tensione servisse ad alimentare il
termostato anche col contatto chiuso ma mi sembra un po stiracchiata come
teoria.

Se l'uscita del termostato era a contatto pulito poteva comandare o
l'elettrovalvola o la caldaia non entrambe quindi non so cosa consigliarti,
se potessimo conoscere il modello del vecchio termostato sarebbe meglio.
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