gio_46 scriveva il 27/01/2013 :
> Io ho sempre tenuto l'acqua dei radiatori mai sotto 70ᅵ, ma ultimamente su
> questo mi sono venuti dei dubbi. Partiamo dalla mattina: essendo il
> termostato ambiente quello che comanda la caldaia, questa parte e resta
> accesa finchᅵ l'acqua non arriva a 70ᅵ, dopo di che si spegne tramite il
> termostato caldaia; nel frattempo la temperatura nei locali ᅵ sempre bassa
> rispetto a quella impostata sul termostato ambiente, per cui quello che fa
> riaccendere la caldaia ᅵ sempre la temperatura dell'acqua. Questo finchᅵ la
> temperatura dei locali giunge a quella impostata e la caldaia si spegne. Da
> ora in avanti il termostato caldaia viene praticamente escluso e tutta la
> gestione della caldaia passa al termostato ambiente. Vediamo perciᅵ cosa
> succede: dopo che il termostato ambiente ha staccato la prima volta, l'acqua
> nei termosifoni passa alternativamente da calda a fredda e tutte le volte che
> la caldaia riparte deve sobbarcarsi l'onere di riscaldare nuovamente tutta
> l'acqua del circuito... e cosᅵ per tutta la giornata.
>
> Secondo voi, c'ᅵ qualcosa che non quadra in tutto questo? Perchᅵ io devo
> lasciar raffreddare i radiatori, con la conseguenza di dover tenere accesa la
> caldaia per portare nuovamente la temperatura da 30ᅵ a 70ᅵ?
>
> Io ho trovato una soluzione "manuale" al problema: dopo che la mattina la
> temperatura ᅵ a regime, vado in caldaia e abbasso il termostato caldaia a
> 50ᅵ. Cosi facendo, escludendo il termostato ambiente, subentra quello in
> caldaia che provvede a mantenermi "calducci" i radiatori senza mai farli
> freddare. Ho fatto alcune prove, mettendo la mattina la temperatura
> dell'acqua a 50ᅵ e mi pare che in casa ci si stia bene come prima... anzi
> meglio. Ad intuito sarei per dire che, oltre a stare meglio noi, dovrebbe
> star meglio anche il portafoglio... C'ᅵ qualcuno che ha giᅵ fatto dei conti
> precisi in proposito? E poi: non ᅵ che adesso, magari, le caldaie piᅵ moderne
> hanno giᅵ la possibilitᅵ di programmare in modo automatico la temperatura
> dell'acqua, come adesso faccio manualmente?
>
>
> Giovanni
Non c'e' una risposta semplice al tuo problema.
Bisogna capire quanto disperde il tuo ambiente
e quindi di conseguenza di quante calorie abbisogna.
Bisogna sapere di che materiale sono i tuoi radiatori,
come sono dimensionati e quindi di conseguenza
quante calorie possono dare.
Ovviamente la quantita' di calore ceh un corpo
radiante puo' dare e' maggiore, nell'unita' di tempo,
quanto maggiore e' il delta di temperatura.
Se non hai in mano i dati progettuali, come
quasi sempre succede, devi fare prove empiriche.
Devi ottenere il massimo del confort con la minima spesa
di gas o gasolio.
Quindi fai una settimana con un certo regime, poi un'altra
con un altro e verifica i consumi.
Ovviamente condizioni meteo paragonabili.
Negli impianti moderni, dove si usano caldaie a condensazione
e radiatori surdimensionati si preferisce mantenere
l'acqua sui 50-60 gradi per un tempo maggiore.
Negli impianti con riscladamento a pavimento si ha acqua
a 30-40 gradi e 24 ore continue.
In vecchi impianti con radiatori in alluminio puo'
risultare piu' efficiente avere 70-75 gradi ed un tempo
di riscaldamento lo stretto necessario quando ci si abita.