Potreste ipotizzare quello che è accaduto?
E' possibile che due apparecchi di tipo professionale si brucino a distanza
di pochi minuti collegandoli a due prese differenti e che questo non abbia
nulla a che vedere con l'impianto elettrico?
Possibile che non scatti il salvavita?
L'idiota, con l'intenzione di scaricare la colpa, affermava che in ogni caso
doveva scattare il contatore e quindi dovevo prendermela con l'Enel. Ed io
ribattevo che IN OGNI CASO doveva scattare il salvavita.
Potreste darmi qualche delucidazione? E' possible che l'elettricista abbia
commesso qualche errore nella cablatura?
Dimenticavo, un grazie a chi vorrà rispondere al mio appello.
> Potreste darmi qualche delucidazione? E' possible che l'elettricista abbia
> commesso qualche errore nella cablatura?
Guarda, mi sembra oltremodo improbabile un errore di cablaggio o un
difetto dell'impianto, che in una casa normale e' veramente semplice.
Ritengo molto piu' probabile una serie di sfortunate coincidenze.
Quanto al salvavita, il fatto che non sia scattato puo' essere normale.
Dipende dal tipo di guasto che hanno subito gli apparecchi. E' piu'
probabile che salti il generale in quei casi, visti gli assorbimenti.
E' possibile che si sia verificata una sovratensione sulla linea, ma
questo lo sa solo l'enel. Inoltre e' improbabile che un phon o una
piastra saltino per sovratensioni, anche se di notevole entita'. In
quel caso avresti avuto altro "cadaveri" in casa.
Spero di esserti stato utile.
Ciao
cosa intendi per "si brucia" o "esplode" se fosse andato in corto il
magnetotermico o il differenziale sarebbe scattato
> Potreste darmi qualche delucidazione? E' possible che l'elettricista
> abbia commesso qualche errore nella cablatura?
io penso proprio di no, in un impianto come il tuo č praticamente
impossibile, e se poi ha fatto la prova con un tester ed ha verificato la
presena dei 220 v, č tutto a posto!!
filo
> Salve a tutti.
> Recentemente è intervenuto l'elettricista nel mio appartamento, ha rifatto
> l'intero impianto elettrico. Dopo circa due mesi succede una cosa alquanto
> strana. Collego un phon ad una presa e questo si brucia.
Probabilmente si è bloccato il motore.
L'asciugacapelli si può collegare a qualsiasi presa, anche dove ci siano
cavi da 1,5 mm di sezione.
>Dopo 5 minuti
> collego una piastra per capelli ad una presa diversa ma sempre nella >stessa
> camera e questa, la piastra, esplode.
Idem. Se esplode, la causa può essere interna (della piastra) o, al
limite, della tensione erogata. Ma non credo che ci siano problemi
all'impianto.
> che nello stesso momento era in funzione la lavatrice e che il salvavita >NON
> è scattato.
Perché avrebbe dovuto?
...
> nel pomeriggio ed effettua un test a sentir lui sufficiente. Collega un
> trapano alla stessa presa! Ovviamente non è accaduto nulla e questo gli è
> bastato per provare, sempre a sentir lui, che di difettoso c'erano solo la
> piastra e l'asciugacapelli!
Perché no? La presa e i cavi elettrici avrebbero dovuto essere danneggiati.
...
> Potreste ipotizzare quello che è accaduto?
Sfiga.
> E' possibile che due apparecchi di tipo professionale si brucino a >distanza
> di pochi minuti collegandoli a due prese differenti e che questo non abbia
> nulla a che vedere con l'impianto elettrico?
Sì.
> Possibile che non scatti il salvavita?
Sì.
...
--
http://hectorstravels.blogspot.com/
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ab...@newsland.it
>Recentemente è intervenuto l'elettricista nel mio appartamento, ha rifatto
>l'intero impianto elettrico.
Ti ha rilasciato la certificazione prevista dalla legge 46/90?
> Dopo circa due mesi succede una cosa alquanto
>strana. Collego un phon ad una presa e questo si brucia. Dopo 5 minuti
>collego una piastra per capelli ad una presa diversa ma sempre nella stessa
>camera e questa, la piastra, esplode. Premetto che ho un contratto da 3 KWh,
>che nello stesso momento era in funzione la lavatrice e che il salvavita NON
>è scattato.
Il "salvavita" è un interruttore differenziale, è normale che non
scatti per un corto circuito o un assorbimento abnorme tra i due fili
di alimentazione.
>Chiamo infuriato l'elettricista chiedendo un intervento urgente di verifica
>dell'impianto. Costui, risentito per l'accusa infamante che gli avrei
>rivolto, ovvero di aver fatto un impianto elettrico difettoso, si presenta
>nel pomeriggio ed effettua un test a sentir lui sufficiente. Collega un
>trapano alla stessa presa!
Non aveva un voltmetro con sé?
>Potreste ipotizzare quello che è accaduto?
>E' possibile che due apparecchi di tipo professionale si brucino a distanza
>di pochi minuti collegandoli a due prese differenti e che questo non abbia
>nulla a che vedere con l'impianto elettrico?
E' improbabile, ma non impossibile.
D'altra parte senza misurare la tensione delle prese non è possibile
fare ipotesi su eventuali responsabilità dell'Enel.
>Possibile che non scatti il salvavita?
Sì, vedi sopra.
>L'idiota, con l'intenzione di scaricare la colpa, affermava che in ogni caso
>doveva scattare il contatore e quindi dovevo prendermela con l'Enel. Ed io
>ribattevo che IN OGNI CASO doveva scattare il salvavita.
E sbagli. Scopri qui perché:
http://it.wikipedia.org/wiki/Interruttore_differenziale
>Potreste darmi qualche delucidazione? E' possible che l'elettricista abbia
>commesso qualche errore nella cablatura?
Ti consiglio di effettuare una misura con un tester, poi passiamo alle
ipotesi.
--
Bye, Yorgos
To send me an e-mail, please change antzhùya with alice
> Salve a tutti.
> Recentemente è intervenuto l'elettricista nel mio appartamento, ha
> rifatto l'intero impianto elettrico. Dopo circa due mesi succede
> una cosa alquanto strana. Collego un phon ad una presa e questo si
> brucia. Dopo 5 minuti collego una piastra per capelli ad una presa
> diversa ma sempre nella stessa camera e questa, la piastra,
> esplode. Premetto che ho un contratto da 3 KWh, che nello stesso
> momento era in funzione la lavatrice e che il salvavita NON è
> scattato. Il phon è da 2600 watt (ma non era a pieno regime) e la
> piastra non ricordo, ma di certo non meno di 1500 watt.
Sia il phon che la piastra per capelli sono apparecchi intrinsecamente
robusti: ammesso che non contengano elettronica di controllo sofistica
(ma non mi pare). Diciamo che entrambi possono sopportare
sovratensioni anche molto intense per parecchi minuti (!!); le piastre
per capelli poi hanno quasi sempre degli elementi riscaldanti PTC, che
possono funzionare virtualmente in un range di tensioni molto ampio.
Quindi escludere la sovratensione, anche perchè ti si sarebbero
guastati molti altri apparecchi in casa, ben più delicati!
Bisognerebbe analizzare gli apparecchi per capire la natura dei
guasti.
Il fatto che non sia scattato il salvavita potrebbe essere normale.
Entrambi gli apparecchi poi non hanno cavo di terra (sono a doppio
isolamento), quindi da escludere anche una messa a terra difettosa che
abbia "catturato" tensioni in fuga da altri apparecchi difettosi o per
esempio dalla lavatrice, la quale ha dei filtri che scaricano a terra
le spurie prodotte durante il funzionamento.
Insomma, senza l'esame degli apparecchi non si può dire niente.
Ciao
--
Giuliano
alias Giuli el Dabro
Togli "le mani dalla bocca"
se mi vuoi scrivere privatamente
e ricorda: "Prima de parlar tasi"
Spero solo per te che l'elettricista non legga questo ng sennò per te si
avvicinano giorni tristi.
Fatto questa premessa... è stato solo un caso che si siano bruciati i due
apparecchi. Dovresti vedere cosa si è bruciata..
Da quello che mi è parso di capire.. sono due apparecchi dotati di
resistenza.... magari in quel momento avevi qualcosa in più in entrata e
soprattutto il tuo apparecchio era al limite.. e si è bruciata la
resistenza. L'elettricista non ha colpa:) (per sicurezza testa il
salvavita.. )
>Entrambi gli apparecchi poi non hanno cavo di terra
Mi sembra improbabile per apparecchi professionali, come dichiarato da
stremato.
>Ti consiglio di effettuare una misura con un tester, poi passiamo alle
>ipotesi.
Date le scarse conoscenze elettriche dell'interlocutore, č meglio che gli si spieghi quali prove fare.
Io ad esempio non lo saprei.
Certo che se fosse una misura di tensione, darei anche le specifiche dello strumento che deve usare.
--
Bye
OldVitt
>Date le scarse conoscenze elettriche dell'interlocutore, è meglio che gli si spieghi quali prove fare.
>Io ad esempio non lo saprei.
>Certo che se fosse una misura di tensione, darei anche le specifiche dello strumento che deve usare.
Hai ragione, forse è meglio che si faccia dare il certificato
dall'elettricista, se non l'ha già fatto.
Non č detto: esistono in commercio asciugacapelli di classe II e quindi
senza cavo di terra. Si riconoscono da un simbolo (un doppio quadrato) che
hanno stampigliato da qualche parte. Per questo tipo di apparecchi il
costruttore vieta espressamente il collegamento a terra, nel caso in cui a
qualcuno venisse in mente di farlo visto che non c'č!
--
Stefano
Cmq a me si è bruciato un tostapane e una macchina del caffè tutti e due
professionali . Capita;) mica me la sono preso con l'elettricista.. ;)) (ok
ok... dopo 3 ore avevo la macchina del caffè cambiata dal mio spacciatore
gratis.;P)
> Potreste darmi qualche delucidazione? E' possible che l'elettricista
> abbia commesso qualche errore nella cablatura?
Ciao, phon e piastra da quanto tempo non li usavi? Era la prima volta che li
collegavi al nuovo impianto?
Per il resto... hai un normale contratto MONOFASE 230 V?
Abiti in condominio o hai una abitazione singola?
Ciao.
Devo ringraziare tutti per le ipotesi fornite.
Dunque...
Il phon ha proprio quel simbolo che dici, un doppio quadrato, l'uno dentro
l'altro.
E questo cosa vorrebbe dire? Che è più facile che si sia guasti a seguito di
uno sbalzo di tensione?
Purtroppo sono più confuso che persuaso al momento.
C'è chi dice che tali apparecchi dovrebbero sostenere sbalzi di tensione
anche prolungati, c'è chi afferma che è plausibile che due elettrodomestici
saltino nel giro di pochi minuti l'uno dall'altro.
Purtroppo non ho le conoscenze tecniche per analizzare gli oggetti
incirminati e capire di che tipo di guasto si tratti. Ma con qualche
indicazione sarò lieto di procedere all'analisi.
Di fatto l'asciugacapelli ha cominciato a fare puzza di bruciato ed ha
smesso di funzionare. Mentre la piastra per capelli è proprio scoppiata, non
che sia andata in mille pezzi, ma c'è stato uno scoppio proveniente dalla
piastra accompaganto da una scintilla.
Bruiata a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro? Capita. è vero, ma
prima il phon e dopo pochissimo anche la piastra, tutto nell'arco di 2
minuti al massimo?
> Ciao, phon e piastra da quanto tempo non li usavi?
phon da un anno, piastra da 4 mesi.
> Era la prima volta che li
> collegavi al nuovo impianto?
No
> Per il resto... hai un normale contratto MONOFASE 230 V?
Sě
> Abiti in condominio o hai una abitazione singola?
Abitazione autonoma
> E questo cosa vorrebbe dire? Che è più facile che si sia guasti a seguito di
> uno sbalzo di tensione?
> Purtroppo sono più confuso che persuaso al momento.
> C'è chi dice che tali apparecchi dovrebbero sostenere sbalzi di tensione
> anche prolungati, c'è chi afferma che è plausibile che due elettrodomestici
> saltino nel giro di pochi minuti l'uno dall'altro.
Le affermazioni non sono in contraddizione e tutti ti confermano quello
che io stesso avevo scritto all'inizio, quindi non vedo dove puo' stare
la confusione.
Quello che e' certo e' che l'impianto elettrico non c'entra nulla.
> Purtroppo non ho le conoscenze tecniche per analizzare gli oggetti
> incirminati e capire di che tipo di guasto si tratti. Ma con qualche
> indicazione sarò lieto di procedere all'analisi.
> Di fatto l'asciugacapelli ha cominciato a fare puzza di bruciato ed ha
> smesso di funzionare. Mentre la piastra per capelli è proprio scoppiata, non
> che sia andata in mille pezzi, ma c'è stato uno scoppio proveniente dalla
> piastra accompaganto da una scintilla.
Sono sempre piu' convinto che sia stata una serie di sfortunate
coincidenze. Al massimo ci puo' entrare una sovratensione da parte
dell'enel. Ma e' difficile che ne sia la causa. Un phon e una piastra
sono oggetti intrinsecamente molto robusti, come anche qualcun'altro ha
messo in evidenza, e possono senz'altro sopportare sovratensioni
prolungate.
Prova ad attaccare un televisore a 260V e allontanati. Poi mi racconti
cosa succede.
Ciao
>Yorgos wrote:
>> Mi sembra improbabile per apparecchi professionali, come dichiarato da
>> stremato.
>
>Non è detto: esistono in commercio asciugacapelli di classe II e quindi
>senza cavo di terra. Si riconoscono da un simbolo (un doppio quadrato) che
>hanno stampigliato da qualche parte. Per questo tipo di apparecchi il
>costruttore vieta espressamente il collegamento a terra, nel caso in cui a
>qualcuno venisse in mente di farlo visto che non c'è!
Forse non hai ben letto cosa ho scritto. Ripeto.
Mi sembra improbabile per apparecchi *PROFESSIONALI*...
Conosco perfettamente cos'è la classe II, e ti garantisco che nel
campo degli apparecchi professionali è meno diffusa.
Quel 10% mi preoccupa.
Dunque, non so cosa sia successo elettricamente ai due elettrodomestici, ma
il phon ha cominciato a fare una gran puzza di bruciato. Attualmente
funziona solo l'aria fredda. La piastra invece ha fatto un vero e proprio
botto con scintilla annessa.
Il salvavita è stato testato e funziona.
> No
Non mi torna, scusa, ma hai detto che l'impianto ha 2 mesi...
>> Per il resto... hai un normale contratto MONOFASE 230 V?
> Sì
>> Abiti in condominio o hai una abitazione singola?
> Abitazione autonoma
Escludendo casini ai contatori (se hai una abitazione autonoma ci sarà solo
il tuo contatore), IMHO o l'ENEL ha mandato sovratensioni esagerate oppure
gli apparecchi erano difettosi...
In parte il fatto che era da tanto che non li usavi potrebbe avvalorare la
tesi... magari sono rimasti un ambiente troppo umido troppo a lungo o altro.
Se erano apparecchi di uso quotidiano era più difficile credere al guasto
"contemporaneo" ma così invece...
Ciao!
>Il phon ha proprio quel simbolo che dici, un doppio quadrato, l'uno dentro
>l'altro.
E questo giustifica anche perché non è intervenuto il differenziale.
Li usavo nel vecchio appartamento. E comunque li ho usati diverse volte
nella nuova abitazione
>>> Era la prima volta che li
>>> collegavi al nuovo impianto?
>
>> No
>
> Non mi torna, scusa, ma hai detto che l'impianto ha 2 mesi...
Vedi sopra.
> Escludendo casini ai contatori (se hai una abitazione autonoma ci sarà
> solo
> il tuo contatore),
Esatto, comunque mi trovo in un complesso residenziale dove si trovano altre
villette.
> IMHO o l'ENEL ha mandato sovratensioni esagerate oppure
> gli apparecchi erano difettosi...
> In parte il fatto che era da tanto che non li usavi potrebbe avvalorare la
> tesi...
No no, li usavo regolarmente ma era la prima volta che li collegavo a quell
prese. Ma forse questo è ininfluente.
> magari sono rimasti un ambiente troppo umido troppo a lungo o altro.
Su questo vedrò di indagare, visto che non ero a prendermene cura.
> Se erano apparecchi di uso quotidiano era più difficile credere al guasto
> "contemporaneo" ma così invece...
Uso quotidiano no, ma il phon di certo veniva usato almeno due volte a
settimana.
Domanda un po' banale: gli ex apparecchi (phon e piastra) sono a 220 V?
Non è che per caso sono a tensione più bassa (110 - 48 - 125) perchè
di provenienza estera o da utilizzo su impianti in b.t. ? La prova del
9 sarebbe semplice: prendi un abat-jour (spero si scriva così) o una
lampada portatile, o una serie di natale da presepe, (TUTTE
CERTIFICATAMENTE A 220 v) e provali in quelle prese. Se funzionano la
mia domanda iniziale non sara' stata banale !!! Saluti.
Flick ha scritto:
> Al 90% l'elettricista è innocente, e poi bruciare ed esplodere non sono
> parole che fanno capire cosa sia successo elettricamente. Cmq il tutto è
> successo ad una donna il che mi lascia molto da pensare.
> la presa è nera?
> il salvavita ha un test provalo!
> FLick
Domanda un po' banale: gli ex apparecchi (phon e piastra) sono a 220 V?
Ovviamente 220
Vebbè... mi fermo.
Comunque a me è capitato di sentire di peggio: "da quando mi hai
cambiato il tamburo nella laser non mi funziona più bene word!".
Certo, chi lo ha detto almeno non mi ha definito idiota: si è mostrato
privo di certo conoscenze, ma cortese.
Saluti, kr
>Vebbè... mi fermo.
>Comunque a me è capitato di sentire di peggio: "da quando mi hai
>cambiato il tamburo nella laser non mi funziona più bene word!".
>Certo, chi lo ha detto almeno non mi ha definito idiota: si è mostrato
>privo di certo conoscenze, ma cortese.
Io l'ho chiamato idiota in questa sede senza ovviamente fare nomi e cognomi.
Quando ho afforntato la questione con l'elettricista in persona non mi sono
permesso di offenderlo. La sua idiozia è stata provata durante la
conversazione. io ero infuriato ma non con lui. Ero semplicmeente inca**to
per aver mandato in fumo circa 80 euro nel giro di pochi minuti. Avevo
chiamato l'elettricisa chiedendo un semplice controllo, ma il solo sospetto
da parte mia che lo colpa potesse ricadere sul suo lavoro lo ha
indispettito. A quel punto la conversazione è degenerata.
Anche io lavoro e ho a chje fare con clienti a cui devo dare cponto e
ragione delmio operato. Se un cliente mi telefona per una verifica io la
vado ad effettuare senza battere ciglio. Non mi permetterei mai di escludere
A PRIORI un mio errore. Il mio caro elettrcisita invece lo aveva escluso già
dalla prima rtelefonata, e lo ha fatto con un tono scocciato, come dire "non
ti permettere di disturbarmi per certe sciocchezze".
Con questo elettricista tutto è possibile.
Ti faccio un piccolo esempio.
Avevo chiesto di collegare un varialuce sensoriale ee un pulsante unipolare
NA in modo da poter accendere/spegnere e variare l'intensità luminosa da due
punti della stanza. Mi risponde che non è possibile, serve un relè. premetto
che sapeva benissimo si trattava di varialuce elettronico della Relco. Ce
l'aveva tra le mani. Io avevo letto che invece era possibile, ma l'esperto
insisteva e allora umilmente mi zittisco.
Dopo pochi minuti va per collegare il varialuce. Oramai mi ero rassegnato ad
utilizzarlo con un deviatore (variatore sensoriale + deviatore). Quando di
fronte al foglietto illustrato con i vari schemi di collegamento noto una
configurazio che prevedeva proprio l'ipotesi anzidetta. La faccio notare al
professionista e resta interdetto. Ci sono voluti 10 minuti he era possibile
farlo anche senza relè, gli schemi illustrati parlavano chiari, ma non per
lui.
Poi finalmente si passa all'opera. Pur non convinto, comincia a cablare il
variatore e il pulsante. Ma non rispettaglo schema, glielo faccio notare ma
mi dice che è lo stesso. Io ero dubbioso ma se il professionista dice che è
lo stesso. Bene, finito di collegare il tutto passa all'accensiomne delle
luci. Dal lato pulsante tutto bene, dal lato variatore non succede un bel
niente. E come se non bastasse una lampadina alogena (trattavasi di faretti)
si fulima! Mi risponde che capita. Poi si rassegna a rispettare lo schema,
et voilà...tutto funziona perfettamente.
Alla fine dei conti, dovrebbe cambiare mestiere.
> Quanto al salvavita, il fatto che non sia scattato puo' essere normale.
> Dipende dal tipo di guasto che hanno subito gli apparecchi. E' piu'
> probabile che salti il generale in quei casi, visti gli assorbimenti.
un corto circuito dovrebbe far scattare il salvavita?
> E' possibile che si sia verificata una sovratensione sulla linea, ma
> questo lo sa solo l'enel. Inoltre e' improbabile che un phon o una
> piastra saltino per sovratensioni, anche se di notevole entita'. In
> quel caso avresti avuto altro "cadaveri" in casa.
Esatto. Ed io continuo a non credere alla conicidenza.
>> stremato ha scritto:
>>
>>> Potreste darmi qualche delucidazione? E' possible che l'elettricista
>>> abbia
>>> commesso qualche errore nella cablatura?
>>
>> Guarda, mi sembra oltremodo improbabile un errore di cablaggio
>
> Con questo elettricista tutto è possibile.
E se aggiungessi che mi ha fatto varie giunzioni tra cavi all'interno dei
portafrutti col nastro isolante? Mi sbaglio o l'impianto non è a norma se i
cavi sono giuntati in questo modo?
>Vebbč... mi fermo.
>Comunque a me č capitato di sentire di peggio: "da quando mi hai
>cambiato il tamburo nella laser non mi funziona piů bene word!".
forse tu sei un professionista serio e non commetti degli errori come quelli
di cui parlavo a James Tont poco piů su.
> Io l'ho chiamato idiota in questa sede senza ovviamente fare nomi e
> cognomi. Quando ho afforntato la questione con l'elettricista in persona
> non mi sono permesso di offenderlo.
Non so come la pensino gli elettricisti, come fabbro (e come uomo)
preferisco che un cliente che, a torto o a ragione, pensa che io sia idiota
e incapace venga a dirmelo in faccia e non lo vada a raccontare al bar,
anche senza fare nomi e cognomi.
--
Fabbrogiovanni
> Forse non hai ben letto cosa ho scritto. Ripeto.
Ho capito benissimo!
> Mi sembra improbabile per apparecchi *PROFESSIONALI*...
Improbabile non significa impossibile!
> Conosco perfettamente cos'è la classe II, e ti garantisco che nel
> campo degli apparecchi professionali è meno diffusa.
Sarà anche meno diffusa ma esiste... e infatti Stremato ha confermato che il
suo asciugacapelli *PROFESSIONALE* è un apparecchio di classe II.
--
Stefano
Assolutamente no, anzi... quel simbolo significa che il tuo phon è a doppio
isolamento e quindi non ha il cavo di terra. Questo scarta la possibilità
che il guasto si sia verificato per eventuali tensioni prodotte da altri
apparecchi guasti collegati allo stesso impianto, come ti ha giustamente
detto Giuli el Dabro.
--
Stefano
Bè ti assicuro che gliel'ho fatto capire senza dirglielo. D'altronde se si
passa agli insulti vis a vis il passo successivo non si sa quel potrebbe
essere. Ad esempio la querela o anche peggio. Non è uin problema di coraggio
ma è semplicemente un aquestione di opportunità, anzi di inutilità.
Perchè se tu pensi che una persona con cui parli è idiota glielo dici
chiaramente in faccia? A che pro? Io preferisco far funzionare la logica e
trovare un punto d'incontro ma se ritengo che il mio interlocutore non
capisce nulla (nonostante vari e ripetuti tentativi) vado via con
un'opinione ben chiara, ovvero che è un'idiota.
Poi se si cerca la rissa allora si può pure esplicitare il pensiero di cui
sopra. Ma servirebbe solo a questo.
Ovviamente il tutto senza polemica, stiamo dicendo la stessa cosa quindi non
occorre scaldarsi!
--
Stefano
No. Il salvavita salta se la corrente che scorre nel filo di "fase" è
superiore o inferiore di 30mA rispetto a quella che scorre nel filo di
"neutro". Il salvavita non si cura di quanta corrente lo attraversa. Per
questo va protetto da un magnetotermico (altrimenti interrompe si il
circuito oltre un certo valore di corrente, ma perché ha fatto le veci
di un fusibile e va buttato), che è sensibile all'intensità di corrente
che lo attraversa, ma non alle differenze tra corrente di fase e neutro.
Ovviamente se c'è una differenza tra la corrente di fase e quella di
neutro, per la seconda legge di kirchoff (o come si scrive)
questa corrente va verso terra, visto che non può scomparire nel nulla.
Per rispondere all'altra domanda giuntare i fili col nastro isolante è
una pessima abitudine di molti elettricisti. Queste giunzioni sono
pericolose perché col tempo il nastro si secca e può andarsene lasciando
scoperti i conduttori. Purtroppo lo fanno spesso perché nelle scatolette
elettriche non c'è posto per le morsettiere a cappuccio. Bisognerebbe
che montassero scatole di derivazione più grandi e la smettessero di
usare le scatole portafrutti come scatole di derivazione... ma vallo a
spiegare a tanti di loro.
--
- Oh!!! Ghe xe nesuni?
- Si! Sa vuto?
- Gavio na cariola da prestarme?
- La voto piena o la voto voda?
Continui a offendere un elettricista che ha l'unica colpa di non saper
montare un rele elettronico che magari non aveva mai visto in vita sua (ecco
perchč mettono gli schemi elettrici).
Prova ad attaccare un altro phon a quella presa.. se si fonde un problema ci
sta. sennň pura coincidenza.
questa č una porcata doppia... le giunte nelle scatole portafrutti + le
giunte con il nastro
per il resto, secondo me, l' elettricista non č il colpevole...
3 ipotesi:
- enel
- megasfiga
- il maggiordomo
>> un corto circuito dovrebbe far scattare il salvavita?
>
> No. Il salvavita salta se la corrente che scorre nel filo di "fase" è
> superiore o inferiore di 30mA rispetto a quella che scorre nel filo di
> "neutro". Il salvavita non si cura di quanta corrente lo attraversa. Per
> questo va protetto da un magnetotermico (altrimenti interrompe si il
> circuito oltre un certo valore di corrente, ma perché ha fatto le veci di
> un fusibile e va buttato), che è sensibile all'intensità di corrente che
> lo attraversa, ma non alle differenze tra corrente di fase e neutro.
> Ovviamente se c'è una differenza tra la corrente di fase e quella di
> neutro, per la seconda legge di kirchoff (o come si scrive)
> questa corrente va verso terra, visto che non può scomparire nel nulla.
Grazie mille per la chiarissima speigazione sulla funzione del salvavita.
Vorrei capire come riconoscere il magnetotermico, sempre che questo mi sia
stato installato. Come lo riconosco?
> Per rispondere all'altra domanda giuntare i fili col nastro isolante è una
> pessima abitudine di molti elettricisti. Queste giunzioni sono pericolose
> perché col tempo il nastro si secca e può andarsene lasciando scoperti i
> conduttori. Purtroppo lo fanno spesso perché nelle scatolette elettriche
> non c'è posto per le morsettiere a cappuccio. Bisognerebbe che montassero
> scatole di derivazione più grandi e la smettessero di usare le scatole
> portafrutti come scatole di derivazione... ma vallo a spiegare a tanti di
> loro.
Io ho le scatole portafrutti piene di nastro isolante!!! E le giunzioni col
nastro isolante non mancano neanche nelle cassette di derivazione.
Collego un phon ad una presa e questo si brucia. Dopo 5 minuti
> collego una piastra per capelli ad una presa diversa ma sempre nella stessa
> camera e questa, la piastra, esplode.
Sicuramente non è questo il caso ma mi è ritornato in mente il
vecchio post in cui si parlava di come far passare la voglia al vicino
di rubare corrente,attaccando un trasformatore per innalzare la
tensione.Gli effetti sembrano questi.:))
Saluti
E' un'offesa pensare che qualcuno è idiota?
Ho già spiegato (ma perchè dovrei farlo non lo so) che non penso che il
"professionista" in oggetto sia idiota perchè non sa fare il suo lavoro, ma
perchè si è permesso di prendermi in giro per il solo fatto di aver
sindacato sul suo lavoro facendo qualche domanda, senza insinuare nulla. Poi
scopro che il lavoro l'ha fatto pure male e quindi risulta pure che qualche
punto avevo pure ragione. Io sono il profano, io ti pago per un buon lavoro,
io ho diritto ad avere le spiegazioni del caso se ho qualche dubbio. E ti
assiuro che questi dubbi li ho espressi in modo educato. Poi se il
"professionista" pensa che nessuno ,e soprattutto chi lo ha pagato, possa
sindacare sulla bontà dell'impinato elettrico è meglio che cambi lavoro
davvero. Questa tua difesa mi fa pensare che fai parte della categoria. Per
favore non t'immedisimare nei panni dell'elettricista, il problerma non è
rappresentato dagli errori che ha commesso, ma dal non volerli ammettere.
Insomma, saccente fino all'osso.
> Prova ad attaccare un altro phon a quella presa.. se si fonde un problema
> ci sta. sennò pura coincidenza.
>
CMQ tornando a noi manda a spigolare un elettricista che ragiona cosi! Fra
l'altro gli bstava guardare il sito della relco per reperirei i simpatici
PDF con gli schemi tipo....
> Poi finalmente si passa all'opera. Pur non convinto, comincia a cablare il
> variatore e il pulsante. Ma non rispettaglo schema, glielo faccio notare
> ma
> mi dice che è lo stesso. Io ero dubbioso ma se il professionista dice che
> è
> lo stesso. Bene, finito di collegare il tutto passa all'accensiomne delle
> luci. Dal lato pulsante tutto bene, dal lato variatore non succede un bel
> niente. E come se non bastasse una lampadina alogena (trattavasi di
> faretti)
> si fulima! Mi risponde che capita. Poi si rassegna a rispettare lo schema,
> et voilà...tutto funziona perfettamente.
> Alla fine dei conti, dovrebbe cambiare mestiere.
E pagarti la lampadina che chissa cosà visto poverina....
> un corto circuito dovrebbe far scattare il salvavita?
No semmai il magneto, potrebbe semmai....
>
> E se aggiungessi che mi ha fatto varie giunzioni tra cavi all'interno dei
> portafrutti col nastro isolante? Mi sbaglio o l'impianto non è a norma se
> i
> cavi sono giuntati in questo modo?
siam sicuri che si aun elettricista non per sbaglio che ne so...un
netturbino? un adetto alla tumulazione post mortem?
Hai c'entrato il punto ma non credo di essere prevenuto ma di avere qualche
ragione di dubitare sulla sua onestà.
Ma qui si farebbe notte, dovrei dilungarmi un po' troppo.
> Hai ragione, forse è meglio che si faccia dare il certificato
> dall'elettricista, se non l'ha già fatto.
scusa eh...partendo pure dal presupposto che la 46/90 e le porcate
obbligatorie da 500euro per una firma non le ho mai digerite....però che
razza di certificazione può mai rilasciarti un "elettricista" che non sa
collegare 2 accidenti di interuttori sensoriali relco e che se canna un filo
ti dice che tanto è lo stesso? E uno che come prova tecnica periziatoria
oserei quasi dire dopo un casino col cliente attacca un trapano a una presa
e fà VRRRFFVRFFFF? Ma ancora!! che ti collega i fili col nastro isolante in
una cassetta (Inorridisscoooooo)?
L'unica certificazione che dovrebbe rilasciare è che quellìimpianto VA
RIFATTO E SUBITO prima che scappi un morto...
classe II e import non li hanno, apparecchi con chassis di plastica e doppio
isolamento interno poi....mica si sta parlando di una pompa per una vasca
idromassaggio :)
Oltre a non essere a norma č una maialata, anche se fino a 20-25 anni fa lo
facevano quasi tutti (e sempre maialata era, anche se le norme non
esistevano).
--
Stefano
>Bruiata a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro? Capita. è vero, ma
>prima il phon e dopo pochissimo anche la piastra, tutto nell'arco di 2
>minuti al massimo?
Non e' che magari c'era un temporale che ha fatto danni alle linee
elettriche?
--
Byebye from Verona, Italy
Bernardo Rossi b.r...@tin.it
Mi ha spiegato che non ha mai studiato per diventare radiotecnico, è un
autodidatta ma guaui a contestargli che ha sbagliato qualcosa. Ha imparato
il mestiere grazie ad una lunga pratica accanto ad un vero professionista
sin dalla tenera età di 15 anni. Non ha p.iva, quindi non può rilasciare
fattura nè dichiarazioni di conformità. Per queste si rivolge ad un amico.
Ho capito. Provvederò a porvi rimedio!
Che bella notizia che mi hai dato :(
E pensare che sempre il grandissimo elettricista (ma guai a parlarne male)
non mi ha montato i fusibili come consigliato dalla Relco e a quanto pare da
tutti i produttori di variatori.
Ho dovuto fare di necessità di virtù e tutto qwuello che so l'ho imparato
nelle ultime 3 settimane. Prima di allora per me l'elettricità era sinonimo
di luce e basta.
> CMQ tornando a noi manda a spigolare un elettricista che ragiona cosi! Fra
> l'altro gli bstava guardare il sito della relco per reperirei i simpatici
> PDF con gli schemi tipo....
Il bello è che gli schemi c'erano nella confezione. Ed erano piuttosto
chiari anche per me.
>> Poi finalmente si passa all'opera. Pur non convinto, comincia a cablare
>> il
>> variatore e il pulsante. Ma non rispettaglo schema, glielo faccio notare
>> ma
>> mi dice che è lo stesso. Io ero dubbioso ma se il professionista dice che
>> è
>> lo stesso. Bene, finito di collegare il tutto passa all'accensiomne delle
>> luci. Dal lato pulsante tutto bene, dal lato variatore non succede un bel
>> niente. E come se non bastasse una lampadina alogena (trattavasi di
>> faretti)
>> si fulima! Mi risponde che capita. Poi si rassegna a rispettare lo
>> schema,
>> et voilà...tutto funziona perfettamente.
>> Alla fine dei conti, dovrebbe cambiare mestiere.
> E pagarti la lampadina che chissa cosà visto poverina....
Mi ha risposto che capita. Insomma non era colpa sua (e te pareva).
Tanto per dimostrare che non racconto baggianate, domani faccio delle foto a
queste mirabolanti giunzioni e ve le mostro.
Assolutamente no. Bel tempo
> Mi ha spiegato che non ha mai studiato per diventare radiotecnico, è un
> autodidatta ma guaui a contestargli che ha sbagliato qualcosa. Ha imparato
> il mestiere grazie ad una lunga pratica accanto ad un vero professionista
> sin dalla tenera età di 15 anni. Non ha p.iva, quindi non può rilasciare
> fattura nè dichiarazioni di conformità. Per queste si rivolge ad un amico.
E quanto prenderebbe all'ora questo galantuomo senza partita
iva?
--
Pagine inutili
http://digilander.libero.it/jorges/
io credo che l'elettricista sia innocente al 100%
non riesco ad immaginnare nessun caso di errata installazione in cui
capiti un problema del genere.
L'nterruttore generale non è scattatto in quanto non vi è stato ne
sovraccarico, ne cortocircuitob ne guasto di terra.
Saluti
ottavo nano ha scritto:
> Flick ha scritto:
>
> > Al 90% l'elettricista è innocente, e poi bruciare ed esplodere non sono
> > parole che fanno capire cosa sia successo elettricamente. Cmq il tutto è
> > successo ad una donna il che mi lascia molto da pensare.
> > la presa è nera?
> > il salvavita ha un test provalo!
> > FLick
>
> Domanda un po' banale: gli ex apparecchi (phon e piastra) sono a 220 V?
> Non è che per caso sono a tensione più bassa (110 - 48 - 125) perchè
> di provenienza estera o da utilizzo su impianti in b.t. ? La prova del
> 9 sarebbe semplice: prendi un abat-jour (spero si scriva così) o una
> lampada portatile, o una serie di natale da presepe, (TUTTE
> CERTIFICATAMENTE A 220 v) e provali in quelle prese. Se funzionano la
> mia domanda iniziale non sara' stata banale !!! Saluti.
Regola numero 1 del professionista:
Mai ammettere di aver sbagliato, specialmente se hai davanti
un cliente furbo che non vuol pagare.
http://www.conozcasuhardware.com/gfx/magnetot.jpg
http://www.pix8.net/pro/pic.php?u=22789559fq&i=891874
http://digilander.libero.it/mikimoni/immagini/termiche5.jpg
> Io ho le scatole portafrutti piene di nastro isolante!!! E le giunzioni col
> nastro isolante non mancano neanche nelle cassette di derivazione.
La colpa è del primo che ti ha fatto l'impianto vecchio, supponendo che
questo non sia un impianto esterno, ma murato.
Se l'elettricista avesse voluto metterlo a posto veramente come Dio
comanda, ti avrebbe dovuto dire di chiamare un muratore per installare
nuove scatole di derivazione più grandi. A quel punto non avresti più
avuto giunzioni col nastro, ma non credo siano molti disposti ad una
simile trafila: muratore, elettricista, imbianchino e/o piastrellista.
Questa parte interesserebbe molto la guardia di finanza.
Certo che anche tu rivolgerti proprio ad un soggetto simile...
Ti crediamo sulla parola... sai quante bestemmie da tirar giù il
signore, i dodici apostoli e tutti i santi tiro io quando in barba alla
46/90 (per altro ho i requisiti che sarebbero richiesti per rilasciare
la dichiarazione di conformità
(diploma in una disciplina tecnica inerente e almeno due o tre anni di
esperienza in una ditta installatrice oppure laurea in disciplina
tecnica inerente anche senza esperienza. Io ho diploma E laurea, ma non
la p.iva né l'iscrizione all'albo dei periti)
metto mano e modifico l'impianto elettrico montato da una coppia di
cialtroni in successione?
Mi è capitato di vederne di tutti i colori: fili di meno di 1mmq di
sezione che alimentano fili di 2,5 mmq di sezione, assenza totale
dell'impianto di messa a terra, cavi da 6mmq che per essere inseriti in
dei morsetti, siccome non ci stavano, hanno stimolato la fantasia del
cialtrone che ha spellato il filo, rigirato all'indietro gran parte dei
filini interni e poi infilato e serrato nel morsetto. Inutile dire che
nel morsetto adiacente c'era l'altro cavo da 6mmq innestato nello stesso
modo. Cioè rischio incendio alle stelle!!! Che succede se due di questi
filini interni vanno in corto?
Continuo?
Il cortile è alimentato tramite una prolunga bipolare con cavetti da
1mmq CEMENTATA nel muro senza un cazzo di corrugato e che segue un
percorso tutt'altro che rettilineo. In cortile ci sono compressore,
lavatrice, idropulitrice.
Senza parlare delle innumerevoli matasse di fili in disordine, delle
piattine inchiodate ai muri, ecc. ecc. ecc.
Appena mio padre mi darà il via rifaccio tutto, non certifico niente ma
di sicuro la sicurezza aumenterà di molto. Un elettricista non lo chiamo
neanche sotto tortura per vederlo rifare gli stessi errori dei due
cialtroni di cui sopra.
Chissà quando si capirà che voler risparmiare a tutti i costi (per altro
truffando lo stato con evasione fiscale) non è produttivo per nessuno...
--
GenTLe ...di Varese, provincia.
TL1000S + Mito 125 per la pista
La mia HP: http://digilander.iol.it/thegentle/index.htm
Esistono bionde intelligenti? Si', le birre.
> Mi ha spiegato che non ha mai studiato per diventare radiotecnico, è un
> autodidatta ma guaui a contestargli che ha sbagliato qualcosa. Ha imparato
> il mestiere grazie ad una lunga pratica accanto ad un vero professionista
> sin dalla tenera età di 15 anni. Non ha p.iva, quindi non può rilasciare
> fattura nè dichiarazioni di conformità. Per queste si rivolge ad un amico.
Siamo partiti dalla questione, "un asciugacapelli può bruciarsi a causa di
un errore tecnico nel cablaggio dell'impioanto elettrico" e man mano che vai
avanti con il racconto si sta scoperchiando un vaso in confronto al quale
quello di Pandora conteneva violette:-)
Scatole di derivazione con fili nastrati
Operatore che non ha studiato da radiotecnico
E non ha studiato nemmeno da elettricista
Poi abbiamo l'amico che firma false dichiarazioni
Tu ti sei tenuto in tasca il 20 % dell'importo dei lavori (l'Iva) invece di
versarli all'erario
Lui si è tenuto in tasca un 17 % di contributi previdenziali + un 5 % di
contributi Inail + almeno un 30 % di Irpef e addizionali regionali e
comunali.
Con questo non voglio fare il moralista, lo so che la trave nel mio occhio
è molto grande per cui meglio che non vado a guardare le pagliuzze degli
altri:-)
--
Fabbrogiovanni
Dunque, dovrei spiegarti il lavoro che ha svolto.
Ha cambiato i cavi di tutto l'impianto. Si tratta di un piccolo appartamento
di 50mq. Diceva tutti poi scopro personalmenteche la linea luci l'ha
lasciata intatta almeno in una camera (24mq). Ovvero ha mantenuto i cavi da
1,5mm. So che poer la linea luci questa sezione è più che sufficiente ma
avrei voluto saperlo da lui visto che ho mpagato tre matasse di cavi di non
ricordo quanti metri e che, guardacaso, non ne è rimasto neanche un
centimetro.
Poi tutti i portafrutti, mi pare fossero 17 o 19 (adesso non ricordo), e
relative mascherine (prese/deviatori, pulsanti etc). Serie economicissima,
praticamente la più economica esistente. Due varialuce tradizionali
(variatori/deviatori con rotellina - costo 15 euro). Ne fu acquistato uno
solo (anche se sono stati pagati entrambi) e l'ho sostituio con uno
sensoriale da me acquistato e da me montato. Collegamento del piano cottura
(con nastro isolante passante dietro i cassetti che si trovano sotto il
piano stesso), collegamento della cappa (sempre con nastro isolante),
collegamento dello scaldabagno elettrico. Montaggio a soffitto si due barra
di faretti alogeni.
Il primo giorno si è fatto assistere da un aiutante, poi ha prosegutio per
altri due da solo. E' ritornato dopo il montaggio della cucina per i lavori
di cui sopra (ha anche fatto due piccole tracce su una parete della cucina
per ricavare una presa/interruttore sopra il top e per cablare piano cottura
e cappa.
Costo 400 euro. Se il lavoro fosse stato fatto a regola d'arte non mi
lamenterei. Comunque ecco una foto piuttosto eloquente http://xrl.us/t45o
non lo sapevo. Mi era stato consigliato da un amico, mi era stato detto che
era una persona preparata e onesta.
Ho scattato due foto ad un portafrutti qualunque.
http://xrl.us/t45o
> Siamo partiti dalla questione, "un asciugacapelli può bruciarsi a causa
di
> un errore tecnico nel cablaggio dell'impioanto elettrico" e man mano che
> vai avanti con il racconto si sta scoperchiando un vaso in confronto al
> quale quello di Pandora conteneva violette:-)
>
> Scatole di derivazione con fili nastrati
> Operatore che non ha studiato da radiotecnico
> E non ha studiato nemmeno da elettricista
> Poi abbiamo l'amico che firma false dichiarazioni
> Tu ti sei tenuto in tasca il 20 % dell'importo dei lavori (l'Iva) invece
> di versarli all'erario
Io la fattura me la sarei pure scaricata, il fatto è che lui non aveva
partita iva ed io non lo sapevo. Quindi per me fattura o meno, il risparmio
IVA non esisteva.
> Lui si è tenuto in tasca un 17 % di contributi previdenziali + un 5 % di
> contributi Inail + almeno un 30 % di Irpef e addizionali regionali e
> comunali.
Ha cominciato a raccontarmi quanto è difficile tirare avanti e che è stato
costretto a prendere questa scelta. Io non me la sono sentita di giudicarlo
per questo o di fargli la morale.
> Con questo non voglio fare il moralista, lo so che la trave nel mio
> occhio è molto grande per cui meglio che non vado a guardare le pagliuzze
> degli altri:-)
Saggia conclusione ;)
Vedo che c'è chi sta peggioi allora. Non so se questa possa essere una
consolazione per me.
Comunque la foto l'ho postata, http://xrl.us/t45o
Infatti non l'ho incolpato, per questo sono venuto a chiedere qui. Ed
infatti i miei sospetti pare fossero infondati.
Pensa che io sono uno di quelli che NON batte ciglio di fronte alla fattura.
Non faccio come il 99% delle persone che conosco che tentanto di trattare
sempre e comunque.
Ma io non mi sono lamentato del prezzo!!!!
Mi lamento del fatto che il lavoro è stato fatto alla ca**o di cane. Il
costo bassissimo mica giustifica un lavoro pessimo!
Buona notte.
> Io la fattura me la sarei pure scaricata, il fatto è che lui non aveva
> partita iva ed io non lo sapevo. Quindi per me fattura o meno, il
> risparmio IVA non esisteva.
Spetta, premesso che chi mi conosce bene sa che non sono polemico e che mi
piace chiaccherare per il solo gusto di farlo, però se fossimo in un
telefilm americano qualcuno dovrebbe avvisarti che hai il diritto di
rimanere in silenzio e che se parli quello che dici potrebbe venire usato
contro di te:-)
Hai scritto in un'altra risposta che "Si tratta di un piccolo appartamento
di 50mq."
Ora dici che non sapevi che il tizio non ha la partita iva, e qui non metto
in dubbio la tua buona fede, non lo sapevi.
Però aggiungi che l'eventuale fattura avresti potuto registrarla nella
contabilità e dedurre la relativa iva, per cui possiamo ragionevolmente
supporre che l'appartamento sia intestato a una azienda immobiliare oppure
sia un bene strumentale di una azienda qualsiasi.
Hai presente se per un motivo qualsiasi il suddetto lavoratore irregolare
fosse stato scoperto mentre eseguiva il lavoro?
Un solerte ispettore dell'Inps, o dell'Inail, o dell'Ispettorato del Lavoro
avrebbe prontamente verbalizzato che tu non ti stavi avvalendo dell'opera di
un artigiano abusivo ma bensì il tuo reato sarebbe stato quello di aver
assunto un dipendente e di non averlo messo in regola.
Oltre alla pena pecuniaria il verbale sarebbe finito sulla scrivania di un
giudice, ti rendi conto di come si sarebbe complicata tutta la storia?
--
Fabbrogiovanni
Tranquillo vai pure. Se vuoi mi metto pure sul banco degli imputati. Mica ho
detot di essere senza macchia ;)
> Hai scritto in un'altra risposta che "Si tratta di un piccolo
> appartamento di 50mq."
> Ora dici che non sapevi che il tizio non ha la partita iva, e qui non
> metto in dubbio la tua buona fede, non lo sapevi.
> Però aggiungi che l'eventuale fattura avresti potuto registrarla nella
> contabilità e dedurre la relativa iva, per cui possiamo ragionevolmente
> supporre che l'appartamento sia intestato a una azienda immobiliare oppure
> sia un bene strumentale di una azienda qualsiasi.
il contratto di affitto è intestato a me ed è per uso personale, ma
deducibile in quanto anche sede della mia ditta.
> Hai presente se per un motivo qualsiasi il suddetto lavoratore irregolare
> fosse stato scoperto mentre eseguiva il lavoro?
> Un solerte ispettore dell'Inps, o dell'Inail, o dell'Ispettorato del
> Lavoro avrebbe prontamente verbalizzato che tu non ti stavi avvalendo
> dell'opera di un artigiano abusivo ma bensì il tuo reato sarebbe stato
> quello di aver assunto un dipendente e di non averlo messo in regola.
Ovvero la mia ditta che è un minuscolo studio grafico avrebbe assunto un
elettricista come dipendente. La vedo dura ;)
> Oltre alla pena pecuniaria il verbale sarebbe finito sulla scrivania di un
> giudice, ti rendi conto di come si sarebbe complicata tutta la storia?
Bè allora ti metto un caso ancora più catastrofico. Mettiamo che il tizio
cadeva dalla scala e moriva. Nessuna copertura assicurativa! Praticamente mi
sarei ritrovato il cadavere di un poveraccio che lavorava in nero presso il
mio apaprtamento.
Comunque per rendere chiare le cose, questo elettricista ha effettuato i
lavori a casa mia (ecco dove si è verificato il guasto del phon/pistra) e
presso la sede della mia ditta.
Scusa Giovanni... mi sembri esperto di queste normative essendo stato
datore di lavoro. Secondo te se io, che come dicevo ho i requisiti
tecnici per installare un impianto elettrico in base alla 46/90, ma non
quelli fiscali (partita iva ed iscrizione all'albo)mi facessi assumere
con un contratto a tempo determinato, a progetto, dalla ditta di mio
padre per rifare l'impianto elettrico del suo esercizio commerciale e
rilasciassi delle dichiarazioni di conformità sarebbe un lavoro a norma?
Sarebbe tutto ok per quanto riguarda il lato fiscale? Vorrei evitare due
cose:
- farmi la partita iva
- chiamare un elettricista perché lavoro meglio e più velocemente io e
non bado al risparmio sui componenti.
Non me ne vogliano gli elettricisti presenti, ma ho sempre avuto a che
fare con cialtroni e siccome non ho la palla di cristallo non mi fido
più dell'intera categoria.
>
> Pensa che io sono uno di quelli che NON batte ciglio di fronte alla
> fattura. Non faccio come il 99% delle persone che conosco che tentanto di
> trattare sempre e comunque.
non sono un elettricista... e non difendo la categoria.
Ma posso dire che qui hai fatto una pessima figura offendendo un
elettricista accusandolo di cose improbabili.
Ti dico che se per sbaglio l'elettricista fa una ricerca con google e ti
trova io la vedo dura... molto dura:)
Lusernetta fa 491 abitanti...non è tanto remota come possibilità;)
stremato ha scritto:
Collego un phon ad una presa e questo si brucia. Dopo 5 minuti
> collego una piastra per capelli ad una presa diversa ma sempre nella
> stessa
> camera e questa, la piastra, esplode.
Sicuramente non è questo il caso ma mi è ritornato in mente il
vecchio post in cui si parlava di come far passare la voglia al vicino
di rubare corrente,attaccando un trasformatore per innalzare la
tensione.Gli effetti sembrano questi.:))
Saluti
___________________________________________________
Mauro.. è la stessa cosa che mi era venuta in mente a me:)
L'idea che è idiota purtroppo me la sono fatta sulla sua persona e non sul
modo in cui lavora.
> Ti dico che se per sbaglio l'elettricista fa una ricerca con google e ti
> trova io la vedo dura... molto dura:)
> Lusernetta fa 491 abitanti...non è tanto remota come possibilità;)
Cavolo, sgamato! E ora come faccio? ;)
Ah, e mi diresti cosa potrebbe succedermi se si verificasse questa infausta
evenienza?
> Scusa Giovanni... mi sembri esperto di queste normative essendo stato
> datore di lavoro. Secondo te se io, che come dicevo ho i requisiti tecnici
> per installare un impianto elettrico in base alla 46/90, ma non quelli
> fiscali (partita iva ed iscrizione all'albo)mi facessi assumere con un
> contratto a tempo determinato, a progetto, dalla ditta di mio padre per
> rifare l'impianto elettrico del suo esercizio commerciale e rilasciassi
> delle dichiarazioni di conformità sarebbe un lavoro a norma?
> Sarebbe tutto ok per quanto riguarda il lato fiscale?
Non sono così esperto in materia di lavoro, posso solo fare qualche
ragionamento secondo logica, tuto da approfondire.
1- non conosco le normative sugli impianti elettrici, partiamo dal
presupposto che tu abbia i requisiti per operare e per firmare
dichiariazioni.
2- che io sappia non dovrebbe essere vietato che un genitore assuma il
proprio figlio nella sua azienda.
Una veloce telefonata alla sua associazione di categoria e si chiarisce
subito.
Appurato che si possa fare io direi meglio "contratto a tempo determinato",
i contratti a progetto sono sempre fonti di possibili contestazioni.
Mansione, visto lo scopo, "elettricista", o quello che è la definizione
esatta.
3- ai fini fiscali credo dipenda un po' dall'importo dei lavori e dal tipo
di contabilità aziendale.
--
Fabbrogiovanni
Secondo me niente perché uno che lavora in nero, non rilascia
dichiarazioni di conformità, non ha le qualifiche per svolgere il suo
lavoro cerca di stare il più lontano possibile da un tribunale.
Se anche lo denuncia per diffamazione bisogna ricordare un fatto
semplicissimo: le denunce non camminano da sole, bisogna pagare un
avvolt... ops avvocato e portarle in tribunale.
> Tranquillo vai pure. Se vuoi mi metto pure sul banco degli imputati. Mica
> ho detot di essere senza macchia ;)
> il contratto di affitto è intestato a me ed è per uso personale, ma
> deducibile in quanto anche sede della mia ditta.
> Ovvero la mia ditta che è un minuscolo studio grafico avrebbe assunto un
> elettricista come dipendente. La vedo dura ;)
> Bè allora ti metto un caso ancora più catastrofico. Mettiamo che il tizio
> cadeva dalla scala e moriva. Nessuna copertura assicurativa! Praticamente
> mi sarei ritrovato il cadavere di un poveraccio che lavorava in nero
> presso il mio apaprtamento.
>
> Comunque per rendere chiare le cose, questo elettricista ha effettuato i
> lavori a casa mia (ecco dove si è verificato il guasto del phon/pistra) e
> presso la sede della mia ditta.
Se una cosa del genere dovesse succedere realmente, basterebbe una
dichiarazione della vedova, accompagnata magari da bimbi piccoli che fanno
sempre tenerezza, che dice che il povero marito le aveva raccontato che lo
avresti assunto e non saliresti neanche sul banco degli imputati ma andresti
diritto diritto in cella e butterebbero via la chiave.
--
Fabbrogiovanni
La mia domanda era retorica. Non potrebbe neanche denunciarmi per
diffamazione visto che non c'è offesa della reputazione altrui. La
reputazione di chi? Dell'elettricista? Chi? Nome, cognome? Se mai leggesse
questi messaggi e dovesse riconoscersi nei miei commenti, la sua reputazione
sarebbe salva dato che i miei posts non sono ricondibili ad una persona
identificabile.
Grazie ancora.
> Se una cosa del genere dovesse succedere realmente, basterebbe una
> dichiarazione della vedova, accompagnata magari da bimbi piccoli che fanno
> sempre tenerezza, che dice che il povero marito le aveva raccontato che
> lo avresti assunto e non saliresti neanche sul banco degli imputati ma
> andresti diritto diritto in cella e butterebbero via la chiave.
Anche io ho i miei assi nella manica. Le decine di persone che conosco o a
cui posso giungere a cui ha svolto lavori di ammodernamento dell'impianto
elettrico nell'ultimo anno. Alcuni testimoni li raccimolo pure io. Magari
faccio piagnucolare pure loro cos' inteneriscono il giudice ;)
> Perché dovrebbe dipendere dal totale? Se il materiale elettrico viene
> acquistato direttamente dalla ditta che problema c'č?
Piů che altro stabilire se il costo del rifacimento del'impianto elettrico
č ammortizzabile in unica soluzione oppure va suddiviso in piů anni, ma qui
chi si occupa della parte fiscale dell'azienda lo sa sicuramente.
> Altra cosa... essendo io un tecnico di classe 5 lo stipendio minimo
> sindacale dovrebbe essere circa 1300 euro al mese netti. Mio padre li puň
> scaricare come spese?
Questi direi di si, sei un dipendente a tutti gli effetti e gli stipendi con
annessi e connessi sono un costo aziendale.
Volendo risparmiare su contributi ecc. esisterebbe anche il contratto
part-time.
--
Fabbrogiovanni
> La mia domanda era retorica. Non potrebbe neanche denunciarmi per
> diffamazione visto che non c'è offesa della reputazione altrui. La
> reputazione di chi? Dell'elettricista? Chi? Nome, cognome? Se mai leggesse
> questi messaggi e dovesse riconoscersi nei miei commenti, la sua
> reputazione sarebbe salva dato che i miei posts non sono ricondibili ad
> una persona identificabile.
E' identificabilissimo .. e ti può causare una bella rogna..;) Anche se ti
fa semplicemente causa.. tu devi mettere in mano almeno 1000 euro ad un
avvoltoio per difenderti:))..
Spera solo che per i prossimi 10 anni non faccia nessuna ricerca su
google:)))
Identificabile da chi? Spero non mi dirai da se stesso?
E poi dovrei essere identificabile pure io. Non ho fatot nome di luoghi, di
persone, solo di un costo e di un lavoro svolto e di un altgerco verbale.
Caro mio, non c'è reato.
> Anche se ti fa semplicemente causa.. tu devi mettere in mano almeno 1000
> euro ad un avvoltoio per difenderti:))..
Mia moglie è avvocato.
>> Anche se ti fa semplicemente causa.. tu devi mettere in mano almeno 1000
>> euro ad un avvoltoio per difenderti:))..
>
> Mia moglie è avvocato.
Anzi, mia moglie è l'avvoltoio. Attento che potrei querelarti per
diffamazione. ;)))))))))))))
> Anzi, mia moglie è l'avvoltoio. Attento che potrei querelarti per
> diffamazione. ;)))))))))))))
Se tua moglie è avvocato fatto spiegare come funge senza chiedere a noi.
Caro, giusto per curiosita' ti chiami Andrea?
>
> "stremato" <str...@timoteo.it> ha scritto ...
>
>> Anzi, mia moglie è l'avvoltoio. Attento che potrei querelarti per
>> diffamazione. ;)))))))))))))
>
> Se tua moglie è avvocato fatto spiegare come funge senza chiedere a noi.
> Caro, giusto per curiosita' ti chiami Andrea?
già fatto, però basta anche un codice civile commentato e qualche trascorso
in facoltà di Giurisprudenza.
> Caro, giusto per curiosita' ti chiami Andrea?
No. Duilio.
strano, parlando circa 10 anni fa (l' ultima volta che ho usato materiale di
quella marca), con un tecnico della relco, mi era stato detto che ero l'
unico nell' universo ad avere problemi con i loro dimmer, mi sa che siamo
almeno in 2.
per la cronaca anch' io sono passato ad una marca teteska (eltako per non
fare nomi)
>classe II e import non li hanno, apparecchi con chassis di plastica e doppio
>isolamento interno poi....mica si sta parlando di una pompa per una vasca
>idromassaggio :)
>
I phon professionali, di notevole potenza, hanno diverse parti
metalliche accessibili e, essendo usati in ambienti con presenza
d'acqua (spesso il lavandino del barbiere č a pochi cm
dall'apparecchio), hanno bisogno di presa di terra.
Questo nella mia esperienza. Ovviamente non escludo che la tua sia
diversa, perņ a questo punto vorrei che stremato, che non risponde ai
miei post, mi dicesse marca e modello del suo phon "professionale".
--
Bye, Yorgos
To send me an e-mail, please change antzhłya with alice
Scusa, sono arrivati così tanti posts che qualcuno l'ho dimenticato.
Avevo scritto che il simbolo col doppio quadrato era prensete sul phon
incriminato.
Il phon è un Megaturbo Super 2600, mod. 1001/2006. Sulla confezione è
riportato quanto segue.
220/240v - 50-60 Hz - 1800 W (non 2006, il nome mi aveva tratto in
inganno) - cavo 3 metri - con termostato di sicurezza - portata d'aria
75m3/h - rumore 73dba - peso 350g - motore lungavita superpotente
Ma sono sensoriali? Spero di non avere i problemi di Marco.
>Io la fattura me la sarei pure scaricata,
Come, come? La cosa mi interessa: si possono scaricare prese per cucina, asciugacapelli, lampade con variluce, piastre
per capelli jn un appartamento privato?
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Bye
OldVitt
No, mi sa che siete (eravate?) in tanti: alle fiere mi capita
spessissimo di ravanare alla'interno di cassoni pieni zeppi di dimmer di
quella marca: li compro (rotti) a 1 euro l'uno; ormai li conosco bene, e
riesco a individuare a colpo d'occhio quelli riparabili.
no, non erano sensoriali.... bè .... a dire il vero in un certo senso lo
erano... dopo averli montati dovevi rimanere con una mano su una parte
"sensibile" del corpo
Da quel che vedo la situazione è quella che ipotizzavo all'inizio:
impianto elettrico sotto traccia. Alla fine non ha neanche tutte le
colpe questo elettricista. Ci sono situazioni in cui non è fisicamente
possibile fare un lavoro pulito con i morsetti perché non ci stanno,
l'impianto a stella (cioè partire da un punto in cui si arriva con cavi
di dimensioni generose per poi diramarsi con una lina separata per ogni
portafrutti, idealmente per ogni presa, ma ci vorrebbero km di cavo in
più e corrugati enormi); realizzare un impianto di diramazione della
messa a terra indipendente dalla distribuzione della tensione con tanto
di scatole dedicate ai collegamenti equipotenziale.
Quando si va a rifare un impianto esistente e si vogliono/devono
mantenere le stesse infrastrutture murate è così!
Colpa dell'elettricista precedente che ha lavorato come lavoravano tutti
anni fa: COL CULO e senza un'idea di quel che stavano facendo.
Poi ci sono alcuni che in impianti sotto traccia ex-novo fanno delle
schifezze assurde ugualmente anche ai giorni nostri. Per esempio
nell'appartamento dove abito l'impianto elettrico lo ha rifatto il
figlio del proprietario e lo ha fatto con le terga! Non c'è una scatola
di derivazione che sia una! Ha collegato tutte le scatole portafrutti in
fila indiana: se lavori su una lasci senza tensione le successive per
non parlare del macello di cavi che ci sono in queste disgraziate di
portafrutti... sono incastrate a pressione. Almeno i cavi sono da 2,5 mmq.