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HereAreTheYoungMen

unread,
Jul 18, 2016, 2:15:07 PM7/18/16
to
Devo impregnate 30 metri di staccionata in castagno. Ho letto di trattamenti gasolio + olio di lino, sono validi oppure è meglio orientarsi verso prodotti commerciali? Avete dei consigli su qualche marca?

Ciao
H.

Soviet_Mario

unread,
Jul 18, 2016, 6:37:53 PM7/18/16
to
Il 18/07/2016 20.15, HereAreTheYoungMen ha scritto:
> Devo impregnate 30 metri di staccionata in castagno. Ho letto di trattamenti gasolio + olio di lino, sono validi oppure è meglio orientarsi verso prodotti commerciali? Avete dei consigli su qualche marca?

se trovi qualcuno compiacente (non sarebbe legale), dovresti
trovare dell'olio motore pesantemente usato di quello di
vecchio tipo (quindi non il "sint" ma quello idrocarburico),
eventualmente da allungare con un po' di gasolio. Intanto
l'olio motore lascia delle componenti a volatilità molto
minore, per cui durano anche più di dieci anni prima di
seccarsi. Poi tendono a essere più tossici del gasolio,
anche per la presenza di additivi.
L'olio di lino ha di buono che non è in sé tossico (anzi è
putrescibile), tuttavia alla luce e all'aria forma una
patina filmogena vagamente simile al flatting. Ma mi
perplime un po', perché un modesto potere filmogeno penso
che non aumenti particolarmente l'efficacia.
Anche se trovi del catrame puoi diluirlo nella mistura
(penetra poco però, perché quello che vendono oggi è
straricco di polimeri, quello antico, bandito, era catrame
di carbone, da distillazione secca ... che era anche
cancerogeno tra l'altro, e un conservante notevole. Del
resto non c'è palle, se vuoi qualcosa che faccia secchi gli
insetti, non lo troverai tra le misture che puoi spalmarti
addosso senza danno).

Chiaramente lo darai a pennello e non a spruzzo,
diversamente alla natura gli vuoi male.

Una cosa che si usava un tempo, ma non avrai tempo di
fartela apposta, era il distillato della legna tannica, una
mistura contenente un po' di tutto (acido acetico, alcool
metilico, acetone, fenolo, e molta acqua) che chiamavano col
nome di acido "pirolegnoso". E' molto efficace e meno
"impattante", ma la durata nel tempo è minore delle misture
a base di nafte pesanti e oli minerali vari.
Però c'è anche da dire che aveva effetto in profondità
perché molto penetrante, sicché uccide larve e parassiti
annidati in profondità. Gli oli non è detto che abbiano un
potere penetrante tanto elevato.

P.S. se è solo x i funghi anche usare il solfato di rame non
è male, ma non a pennello, dovrebbe starci in ammollo dentro

>
> Ciao
> H.
>


--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)


---
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nn

unread,
Jul 19, 2016, 2:38:38 AM7/19/16
to
l'olio di lino andrebbe bene, ma non e` una cosa pratica per una
staccionata in castagno, per il semplice fatto che devi darlo in piu`
mani per dargli il tempo di penetrare, senza abbondare (in genere si fa
con un tampone di stracci) per di piu` quando polimerizza, diventa
appiccicoso e gli rimangono attaccati tutta sorta di pelucchi/polvere e
non e` un bello spettacolo, alla fine sembra sporco ed opaco (esperienza
personale).

Se il legno e` castagno e` gia protetto dagli insetti per via del
tannino che contiene... quindi dovresti solo proteggerlo dagli agenti
atmosferici.

io eviterei il gasolio avrebbe una sua valenza contro i tarli... ma se e
castagno non serve.

bye

Teseo

unread,
Jul 19, 2016, 3:20:22 AM7/19/16
to
On 2016-07-19 08:38:36 +0200, nn said:

> io eviterei il gasolio

Mi hanno detto che in molti usano il gasolio al posto dell'olio perché
costa decisamente meno.

Al di là del discorso insetti, come semplice protettivo dalle
intemperie potrebbe andare bene o no?

Soviet_Mario

unread,
Jul 19, 2016, 4:15:29 AM7/19/16
to
Il 19/07/2016 08.38, nn ha scritto:
> Il 18/07/2016 20:15, HereAreTheYoungMen ha scritto:
>> Devo impregnate 30 metri di staccionata in castagno. Ho
>> letto di trattamenti gasolio + olio di lino,
>> sono validi oppure è meglio orientarsi verso prodotti
>> commerciali?
>> Avete dei consigli su qualche marca?
>>
>
> l'olio di lino andrebbe bene, ma non e` una cosa pratica per
> una staccionata in castagno, per il semplice fatto che devi
> darlo in piu` mani per dargli il tempo di penetrare, senza
> abbondare (in genere si fa con un tampone di stracci) per di
> piu` quando polimerizza, diventa appiccicoso e gli rimangono
> attaccati tutta sorta di pelucchi/polvere e non e` un bello
> spettacolo, alla fine sembra sporco ed opaco (esperienza
> personale).

vero, prima di "seccarsi" ha una fase in cui diventa colla
moschicida e in teoria andrebbe tenuto "fuori polvere" (e
fuori insetto.

>
> Se il legno e` castagno e` gia protetto dagli insetti per
> via del tannino che contiene... quindi dovresti solo
> proteggerlo dagli agenti atmosferici.

beh, è vero, ma non è imputrescibile, è solo più durevole
degli altri.

>
> io eviterei il gasolio avrebbe una sua valenza contro i
> tarli... ma se e castagno non serve.

mah ... in ogni caso gli allunghi la vita con poca spesa,
perché no ?
In una sorta di pedana (contro terra) mi è muffita della
conifera IMPREGNATA, oltre a essere resinosa di suo. I
funghi sono di bocca buona.

>
> bye

Soviet_Mario

unread,
Jul 19, 2016, 4:28:39 AM7/19/16
to
Il 19/07/2016 09.20, Teseo ha scritto:
> On 2016-07-19 08:38:36 +0200, nn said:
>
>> io eviterei il gasolio
>
> Mi hanno detto che in molti usano il gasolio al posto
> dell'olio perché costa decisamente meno.

è anche più efficace, il lino è solo un filmogeno, il
gasolio contiene composti tossici (ad es. del naftalene, il
naftalene è un tarmicida che un tempo usavano anche in
palline ... P.S. potresti pure comprarti una confezione di
palline, al p-diclorobenzene, dai cinesi, e scioglierle nel
gasolio prima di darle : potenzi l'azione tarmicida)

>
> Al di là del discorso insetti, come semplice protettivo
> dalle intemperie potrebbe andare bene o no?

le intemperie in sé al legno non ci fanno un baffo, se ne
scrosta giusto un mm. Sono le muffe, funghi, e certi
xilofagi che lo massacrano. Normalmente cmq anche gli
xilofagi preferiscono aggredire legno che è già stato
indebolito da muffe, non per forza evidenti e un po' frollo,
e da cui magari la pioggia ha dilavato il tannino (in questo
senso un flatting al lino o altro o catrame o bitume può
avere un senso, perché rallenta il dilavamento dei
preservativi naturali del legno).
Cmq fare una barriera acqua assoluta non è quasi mai
un'ottima idea, io la riserverei alla parte da interro più
un colletto. Questo perché in qualche modo l'acqua trova
sempre il modo di penetrare, solo che poi se quando viene
asciutto non riesce a evaporare, resta bloccata dentro e la
cosa non va bene. La parte che non resta vicina al suolo è
meglio se traspira, così il legno asciuga prima.
E' una guerra persa, in cui bisogna veder la pena quanto
sbattersi per quanto prolungare la durata, diciamo (e quanto
uno si picca dell'estetica)

Ghost Dog

unread,
Jul 19, 2016, 4:45:08 AM7/19/16
to
Il 18/07/2016 20:15, HereAreTheYoungMen ha scritto:
Dalle mie parti si usano pali in legno di castagno scortecciato (è
importante, questo dettaglio) per le vigne.
Non proteggono la parte interrata, perchè è inutile. Le vigne hanno vita
utile di almeno 20-30 anni prima dell'estirpo e del reimpianto e, tolti
i pali di testa più soggetti ad urti, la maggior parte dei pali in legno
durano tanto quanto la vigna, e spesso molti vengono riutilizzati.
Se il legno è buono, non dovresti dargli nessun trattamento.
GD

nn

unread,
Jul 19, 2016, 5:57:04 AM7/19/16
to
Il 19/07/2016 09:20, Teseo ha scritto:

> Mi hanno detto che in molti usano il gasolio al posto dell'olio perché
> costa decisamente meno.

ma non polimerizza... evapora eventualmente lascia delle paraffine tra
le fibre del legno

> Al di là del discorso insetti, come semplice protettivo dalle intemperie
> potrebbe andare bene o no?

un po' poco a mio avviso
a meno che non ripassare una mano ogni anno

bye


nn

unread,
Jul 19, 2016, 6:01:16 AM7/19/16
to
Il 19/07/2016 10:28, Soviet_Mario ha scritto:

> è anche più efficace, il lino è solo un filmogeno,

mi spiace ma non credo proprio, viene usato per saturare il legno delle
pialle ed a seconda delle mani si riescono ad avere profondita di
penetrazione dell'ordine del cm.

come farebbe a formare un filmare se per polimerizzare ci mette un mese?
naturalmente si parla di olio crudo perche il cotto e` piu` vernice che
un impregnante, anche se penetra lo stesso nel legno, basta diluirlo
contrementina e dare mani leggere... e` per questo che non e` indicato
per un lavoro su una staccionata.

bye



nn

unread,
Jul 19, 2016, 6:08:42 AM7/19/16
to
Il 19/07/2016 10:15, Soviet_Mario ha scritto:

>> Se il legno e` castagno e` gia protetto dagli insetti per
>> via del tannino che contiene... *quindi dovresti solo
>> proteggerlo dagli agenti atmosferici.*
>
> beh, è vero, ma non è imputrescibile, è solo più durevole degli altri.

mi pare che l'avessi detto pure io..:-)


> mah ... in ogni caso gli allunghi la vita con poca spesa, perché no ?
mah.. secondo me non dura tanto... il gasolio evapora e lascia solo le
frazioni non volatili come le paraffine... bastano secondo te quelle
poche a proteggere il legno?

a meno di non ripassarci ogni anno, impegno che il nostro amico immagino
voglia declinare... :-)

> In una sorta di pedana (contro terra) mi è muffita della conifera
> IMPREGNATA, oltre a essere resinosa di suo. I funghi sono di bocca buona.

Ovviamente il discorso contro terra cambia... quando i pali erano di
castagno oltre all'impregnamento in autoclave con creosoto (altro che
olio di lino o gasolio) li immergevano alla base nel catrame in modo da
fargli una ricopertura spessa e resistente.

bye


El_Ciula

unread,
Jul 19, 2016, 6:35:58 AM7/19/16
to
nn ha scritto:

> Il 19/07/2016 10:28, Soviet_Mario ha scritto:
>
>> è anche più efficace, il lino è solo un filmogeno,
>
> mi spiace ma non credo proprio, viene usato per saturare il legno
> delle pialle ed a seconda delle mani si riescono ad avere profondita
> di penetrazione dell'ordine del cm.

Sto soviet mi appare sempre piu' come un gran teorico ma che all'atto
pratico non sa fare e come fare un cazzo...


El_Ciula

unread,
Jul 19, 2016, 6:37:25 AM7/19/16
to
Ghost Dog ha scritto:

> Se il legno č buono, non dovresti dargli nessun trattamento.
> GD

Si, ma parte interrata viene bruciata prima della posa, altrimenti non
durerebbe cosě, fonte ho visto sia farlo che cambiarli perchč non fatto.


Soviet_Mario

unread,
Jul 19, 2016, 11:23:03 AM7/19/16
to
Il 19/07/2016 10.45, Ghost Dog ha scritto:
> Il 18/07/2016 20:15, HereAreTheYoungMen ha scritto:
>> Devo impregnate 30 metri di staccionata in castagno. Ho
>> letto di trattamenti
>> gasolio + olio di lino, sono validi oppure è meglio
>> orientarsi verso
>> prodotti commerciali? Avete dei consigli su qualche marca?
>>
>> Ciao
>> H.
>>
>
> Dalle mie parti si usano pali in legno di castagno
> scortecciato (è importante, questo dettaglio) per le vigne.
> Non proteggono la parte interrata, perchè è inutile.

uhm, il contesto vigna è molto diverso da una staccionata.
Hai presente i (vari) trattamenti pesticidi, a base zolfo e
rame, che si becca la vite ? Bene, quando la pioggia li
dilava, dove vanno a finire ? In terra, lì vicino.
Quindi c'è un po' di rame (e zolfo) a spasso nei paraggi, e
un po' di protezione antifungina al legno la danno eccome.
Senza contare che dando pure diserbi e altro, sotto terra
c'è pure poco da magnare, per cui non possono esserci
infestazioni di larve xilofaghe. La vigna è un ambiente
molto ostile per i parassiti, ma è artificiale.

> Le
> vigne hanno vita utile di almeno 20-30 anni prima
> dell'estirpo e del reimpianto e, tolti i pali di testa più
> soggetti ad urti, la maggior parte dei pali in legno durano
> tanto quanto la vigna, e spesso molti vengono riutilizzati.
> Se il legno è buono, non dovresti dargli nessun trattamento.
> GD


Soviet_Mario

unread,
Jul 19, 2016, 11:48:17 AM7/19/16
to
Il 19/07/2016 12.01, nn ha scritto:
> Il 19/07/2016 10:28, Soviet_Mario ha scritto:
>
>> è anche più efficace, il lino è solo un filmogeno,
>
> mi spiace ma non credo proprio, viene usato per saturare il
> legno delle pialle ed a seconda delle mani si riescono ad
> avere profondita di penetrazione dell'ordine del cm.

ho usato la dicitura classica, ma in effetti nel contesto
non è adatta.
Cmq confermo che non è tossico e in quanto tale non è un
consolidante.

Se lo stendi su una superficie inassorbente, le singole
molecole possono polimerizzare e legarsi in un film.
Se penetra tanto (cosa su cui non discuto, il legno assorbe
ogni olio senza problemi, avendo struttura vascolare),
potrebbe anche darsi che non raggiunga una concentrazione
sufficiente a polimerizzare proprio

>
> come farebbe a formare un filmare se per polimerizzare ci
> mette un mese?

su questo hai ragione, è un filmogeno ma nel contesto
specifico probabilmente non filma per niente perché viene
succhiato dentro prima che possa

> naturalmente si parla di olio crudo perche il cotto e` piu`
> vernice

si è già grossomodo polimerizzato, deve solo concludere, per
cui non penetra più molto.
Non mi pare manco lui un additivo efficace

> che un impregnante, anche se penetra lo stesso nel
> legno, basta diluirlo contrementina e dare mani leggere...
> e` per questo che non e` indicato per un lavoro su una
> staccionata.
>
> bye
>
>
>


Soviet_Mario

unread,
Jul 19, 2016, 11:49:51 AM7/19/16
to
lo so che ti sono simpatico semplicemente per il nick

El_Ciula

unread,
Jul 20, 2016, 1:47:35 AM7/20/16
to
Soviet_Mario ha scritto:

> lo so che ti sono simpatico semplicemente per il nick

No, no, il nick non c'entra, dicevo seriamente.


nn

unread,
Jul 20, 2016, 3:02:25 AM7/20/16
to
Il 19/07/2016 17:48, Soviet_Mario ha scritto:

> Se lo stendi su una superficie inassorbente, le singole molecole possono
> polimerizzare e legarsi in un film.

eh grazie... lo farebbe anche la salsa di pomodoro :-)

Questo accade anche nell'uso normale, specie verso la fine delle
numerose mani del trattamento, tramandato dalla regola dell'arte...
tanto che la procedura e` quella di ripassare dopo un paio d'ore, uno
straccio a togliere il sovrappiu` rimasto in superficie, altro motivo
per cui la metodica non e` adatta ad una staccionata, ma ad un mobile.

bye

Ghost Dog

unread,
Jul 20, 2016, 3:40:45 AM7/20/16
to
Il 19/07/2016 12:37, El_Ciula ha scritto:
> Ghost Dog ha scritto:
>
>> Se il legno è buono, non dovresti dargli nessun trattamento.
>> GD
>
> Si, ma parte interrata viene bruciata prima della posa, altrimenti non
> durerebbe così, fonte ho visto sia farlo che cambiarli perchè non fatto.
>
>

Assolutamente no.
Il castagno ha una resistenza elevata.
GD

Ghost Dog

unread,
Jul 20, 2016, 3:45:24 AM7/20/16
to
Il 19/07/2016 17:23, Soviet_Mario ha scritto:
> Il 19/07/2016 10.45, Ghost Dog ha scritto:
>> Il 18/07/2016 20:15, HereAreTheYoungMen ha scritto:
>>> Devo impregnate 30 metri di staccionata in castagno. Ho
>>> letto di trattamenti
>>> gasolio + olio di lino, sono validi oppure è meglio
>>> orientarsi verso
>>> prodotti commerciali? Avete dei consigli su qualche marca?
>>>
>>> Ciao
>>> H.
>>>
>>
>> Dalle mie parti si usano pali in legno di castagno
>> scortecciato (è importante, questo dettaglio) per le vigne.
>> Non proteggono la parte interrata, perchè è inutile.
>
> uhm, il contesto vigna è molto diverso da una staccionata.
> Hai presente i (vari) trattamenti pesticidi, a base zolfo e rame, che si
> becca la vite ? Bene, quando la pioggia li dilava, dove vanno a finire ?
> In terra, lì vicino.
> Quindi c'è un po' di rame (e zolfo) a spasso nei paraggi, e un po' di
> protezione antifungina al legno la danno eccome.
> Senza contare che dando pure diserbi e altro, sotto terra c'è pure poco
> da magnare, per cui non possono esserci infestazioni di larve xilofaghe.
> La vigna è un ambiente molto ostile per i parassiti, ma è artificiale.

Se così fosse le viti continuerebbero ad assorbire i prodotti chimici
anche per molto tempo dopo i trattamenti e il vino prodotto sarebbe
troppo contaminato per poterlo commercializzare.
La realtà è più semplice:i tannini sono un protettivo naturale.
http://www.vallidelverbano.va.it/allegati/article/896/Il%20legno%20di%20castagno%20confronto%20con%20altri%20legni--.pdf
GD

Soviet_Mario

unread,
Jul 20, 2016, 9:18:02 AM7/20/16
to
Si dicevi seriamente.
A causa del nick

Soviet_Mario

unread,
Jul 20, 2016, 9:34:40 AM7/20/16
to
ma figuriamoci, i trattamenti sono scelti appositamente per
risultare inassorbibili (se no morirebbe la pianta stessa).
Per lo zolfo non c'è problema, è insolubile.
Per lo ione rame il discorso è diverso : mescolato alla
calce forma carbonati basici pure insolubili, e con bassa
diffusione nel suolo. D'altra parte la vite succhia a
notevole profondità (ma come tutte le piante arboree,
infatti i diserbanti TOTALI, come il RoundUp della Mon$anto,
che uccide qualsiasi cellula vegetale, è tranquillamente
spruzzato tra alberi da frutta, stermina ogni erbacea, e gli
alberi se ne fanno un baffo. Il fatto è che penetra per
20-30 cm, ma le piante "bevono" a metri sotto. La radice
legnosa, grossa, è solo il supporto, la parte da cui beve
sono i peli radicali che rivestono le radici piccole, profonde)

> La realtà è più semplice:i tannini sono un protettivo naturale.

ma non ho mai detto il contrario, che il tannino non sia
cosa utile ! Dico solo che non è una protezione assoluta, e
che non è vero che impregnare, specie con antifungini, non
prolunghi la vita.


> http://www.vallidelverbano.va.it/allegati/article/896/Il%20legno%20di%20castagno%20confronto%20con%20altri%20legni--.pdf
>
> GD

Nei nostri climi gli unici legni quasi imputrescibili per
gli usi normali sono quelli nati nelle foreste pluviali (che
grazie a Dio costano di più ora), tipo il Mogano, Soqupira,
Palissandro e altro. A casa loro marciscono (lentamente) ma
li piove tutti i giorni e ci sono 25-30 gradi costanti, per
i funghi è il paradiso. Spostati al nostro clima si trovano
con delle protezioni diciamo sovradimensionate. Una decina
d'anni fa, quando smantellai il tetto, misto, fatto di legni
di ogni genere, trovai che le travi in pioppo erano camolate
o frolle per l'intero spessore, pur essendo enormi (sui 35
di diametro).
La quercia era camolata per un 3 cm, l'interno ancora buono,
il castagno era camolato solo vicino alle fenditure (ne
aveva parecchie, è un legno poco legato trasversalmente,
infatti lo spacca anche un bambino). Poi ogni tanto c'erano
dei listelli trasversali rossicci, con una trama a
scagliette lucide, di mogano massiccio, che malgrado fossero
solo listelli di 2-2,5 cm, non avevano una camola che fosse
1, e i chiodi arrugginiti piuttosto che farsi sradicare col
piede di porco, si strappava via la testa (anche dalla
quercia, le grappe forgiate si spezzavano in alta
percentuale), segno che il legno era ancora compatto come un
secolo prima, e la ruggine del chiodo aveva aumentato la
tenuta. Dal pioppo si levavano a volte a mano.
Il castagno era in effetti in ottimo stato, ma un tetto è
asciutto, non è il terreno. Dove perdeva insomma, così così.
Nella soqupira non ci pianti un chiodo che non sia acciaio
temprato spesso 4 o 5 mm, da muro, oppure facendo il foro
col trapano in modo che sia appena 1 mm sotto il diametro
del chiodo o della vite. Qualche volta mi ha dato sgradite
sorprese cercando di rompere i listelli con la mazzetta :
rimbalzava indietro come se colpissi una molla.


Come ha scritto qualcun altro, carbonizzare il legno
superficialmente aiuta, se è fatto bene. Bisogna usare una
fiamma molto calda e ruotare rapidamente la punta, in modo
che carbonizzi solo la superficie. Il carbonio di per sé è
imputrescibile in assoluto, e anche uno strato non spesso
rallenta la penetrazione delle spore dei funghi. Ma non si
deve "bruciare" il legno, se no si dirada e resta poroso.
Inoltre se carbonizzi e poi catrami, il catrame da
un'adesione magnifica sul carbone, sono entrambi idrofobi e
si amano

Ghost Dog

unread,
Jul 20, 2016, 10:32:01 AM7/20/16
to
http://www.ilfattoalimentare.it/erbicida-roundup-soia-ogm.html

Poi tu mi linkerai degli articoli in cui si sostiene che il Glifosate è
innocuo.
Attorno a casa mia lo irrorano a etotlitri, e te lo assicuro:è una vera
merda.
>> La realtà è più semplice:i tannini sono un protettivo naturale.
>
> ma non ho mai detto il contrario, che il tannino non sia cosa utile !
> Dico solo che non è una protezione assoluta, e che non è vero che
> impregnare, specie con antifungini, non prolunghi la vita.
beh, ovvio che un tarttamento migliora la prestazione, ma IMHO è quasi
inutile, vista la già elevata durata del prodotto non trattato
[...]
> Come ha scritto qualcun altro, carbonizzare il legno superficialmente
> aiuta, se è fatto bene. Bisogna usare una fiamma molto calda e ruotare
> rapidamente la punta, in modo che carbonizzi solo la superficie. Il
> carbonio di per sé è imputrescibile in assoluto, e anche uno strato non
> spesso rallenta la penetrazione delle spore dei funghi. Ma non si deve
> "bruciare" il legno, se no si dirada e resta poroso. Inoltre se
> carbonizzi e poi catrami, il catrame da un'adesione magnifica sul
> carbone, sono entrambi idrofobi e si amano

Nella mia zona non si è mai fatto, e i pali vengono piantati a migliaia
ogni anno.
ma è anche vero che sono consuetudini che cambiano da regione a regione.
GD


Soviet_Mario

unread,
Jul 20, 2016, 7:11:44 PM7/20/16
to
aspetta, non facciamone una crociata pro-contro.
Tutto sta nel verificare intanto pro vs. contro, poi se ci
sono alternative e via dicendo.
Stavo solo dicendo che è una delle sostanze a bassa
penetrazione nel suolo, perché è un fosfonato-carbossilato
molto affine al calcio.
La scala di uso mondiale è colossale, e questo ha di certo i
suoi lati negativi, d'altra parte se una sostanza usata da
così tanto e in quella scala si sta ancora a discutere se,
quali e quanti danni collaterali faccia, forse significa che
quantomeno è meno peggio di tanti altri che lo avevano
preceduto. In India ancora usano il bromometano, come
pesticida per le sementi, ad es.
Lo dico tra i denti, perché odio visceralmente l'approccio
della Mon$anto all'agricoltura.

Il punto era questo : RoundUp a parte, nel suolo della vigna
si susseguono ciclicamente ogni santo anno fior di
fitofarmaci dilavati, e di sicuro il terreno attorno alla
vite non è dei più congegnali per i parassiti del legno.

> Attorno a casa mia lo irrorano a etotlitri, e te lo
> assicuro:è una vera merda.

lo so, vivo circondato da vigne pure io. Quando sciacquano
le botti il torrente diventa color caffelatte
dipenderà anche dal clima, tipo quanto piove, e dalla terra,
se è argillosa oppure "sfusa", ghiaiosa o sabbiosa.
Ad es. qui nel basso monferrato, TUTTE (ma davvero, tutte)
le vigne stanno levando proprio i pali di legno, persino
quelli di testa tendifilo, sostituendoli, rispettivamente,
con i paletti in calcestruzzo preforati per le vigne alte
all'italiana, e con semplici tondini da muratore per le viti
basse alla francese.
Ora non so se sia una questione di durata o di facilità di
posa o di facilità di operatività con macchine. O magari
boh, danno semplicemente incentivi per farlo e la gente ci
si butta. Forse proprio per il fatto che non si contamina
più il suolo con gli impregnanti : i tondini e il
calcestruzzo li mettono al grezzo


> GD

Giampaolo Natali

unread,
Jul 21, 2016, 1:24:25 AM7/21/16
to
Soviet_Mario wrote:
> Il 20/07/2016 16.31, Ghost Dog ha scritto:
>>>> http://www.ilfattoalimentare.it/erbicida-roundup-soia-ogm.html
>>
>> Poi tu mi linkerai degli articoli in cui si sostiene che il
>> Glifosate è innocuo.
>
> aspetta, non facciamone una crociata pro-contro.
> Tutto sta nel verificare intanto pro vs. contro, poi se ci
> sono alternative e via dicendo.
> Stavo solo dicendo che è una delle sostanze a bassa
> penetrazione nel suolo, perché è un fosfonato-carbossilato
> molto affine al calcio.
> La scala di uso mondiale è colossale, e questo ha di certo i
> suoi lati negativi, d'altra parte se una sostanza usata da
> così tanto e in quella scala si sta ancora a discutere se,
> quali e quanti danni collaterali faccia, forse significa che
> quantomeno è meno peggio di tanti altri che lo avevano
> preceduto. In India ancora usano il bromometano, come
> pesticida per le sementi, ad es.
> Lo dico tra i denti, perché odio visceralmente l'approccio
> della Mon$anto all'agricoltura.
>

Aggiungo solamente che la ricerca citata dal fatto alimentare dichiara il
glifosate "forse cancerogeno" e aggiunge pure che il rischio è di tipo 2,
cioè lo stesso rischio potenziale delle patatine fritte.

Per i nemici del glifosate, siamo sicuri che l'utilizzo di altri erbicidi
sarebbe da preferire?

--
Giampaolo Natali
giampaol...@alice.it


nn

unread,
Jul 21, 2016, 2:51:19 AM7/21/16
to
Il 21/07/2016 07:23, Giampaolo Natali ha scritto:

> Aggiungo solamente che la ricerca citata dal fatto alimentare dichiara il
> glifosate "forse cancerogeno" e aggiunge pure che il rischio è di tipo 2,
> cioè lo stesso rischio potenziale delle patatine fritte.
>
> Per i nemici del glifosate, siamo sicuri che l'utilizzo di altri erbicidi
> sarebbe da preferire?

scusate se mi intrometto ma in tutta questa storia ci sono un paio di
particolari che forse sfuggono al senso comune... il "forse cancerogeno"
e "ha lo stesso stesso rischio potenziale delle patatine fritte".

Ora io le patatine fritte posso anche scegliere di non mangiarle o
limitare la loro assunzione... sul glifosante come altri "forse
cancerogeni" non ho nessun controllo se non il chiedere il bando,
Questo perche c'e` sempre qualcuno che con argomenti "tecnici" cerca di
avvalorare le ragioni di chi ha tutto l'interesse alla diffusione del
prodotto visto che se lo fa e` per lucrare di piu`, non solo gli
eventuali cosi (e non quasi costi) vengono scaricati sulla comunita`
cioe` di chi paga le tasse...

bye

Ghost Dog

unread,
Jul 21, 2016, 2:56:15 AM7/21/16
to
Magari fosse solo la sciacquatura delle botti!
Nella mia zona non si è mai fatto, e i pali vengono piantati
>> a migliaia ogni anno.
>> ma è anche vero che sono consuetudini che cambiano da
>> regione a regione.
>
> dipenderà anche dal clima, tipo quanto piove, e dalla terra, se è
> argillosa oppure "sfusa", ghiaiosa o sabbiosa.
> Ad es. qui nel basso monferrato, TUTTE (ma davvero, tutte) le vigne
> stanno levando proprio i pali di legno, persino quelli di testa
> tendifilo, sostituendoli, rispettivamente, con i paletti in calcestruzzo
> preforati per le vigne alte all'italiana, e con semplici tondini da
> muratore per le viti basse alla francese.
> Ora non so se sia una questione di durata o di facilità di posa o di
> facilità di operatività con macchine. O magari boh, danno semplicemente
> incentivi per farlo e la gente ci si butta. Forse proprio per il fatto
> che non si contamina più il suolo con gli impregnanti : i tondini e il
> calcestruzzo li mettono al grezzo

Torneranno indietro presto:nell'astigiano e nelle langhe hanno usato
massicciamente cemento e ultimamente ferro, ma i pali di cemento si
rompono più facimelmente al contatto con le macchine agricole (quelli di
ferro invece si deformnano anche solo epr la tensione del filo) e i pali
di testa ancora di più, inoltre sono brutti.
Il palo legno sta(per fortuna) tornando alla grande.

GD

Ghost Dog

unread,
Jul 21, 2016, 2:58:45 AM7/21/16
to
Il 21/07/2016 07:23, Giampaolo Natali ha scritto:
Ne parlo spesso con imprenditori agricoli, per la maggior parte del
settore vitivinicolo (ma alcuni con diversificazioni). I più giovani e
quelli che lavorano con qualità sono tutti d'accordo che è una merda
immane, e che l'inerbimento, la fresatura e trinciatura interceppo e,
qualcuno (ma non sono concordi) il pirodiserbo siano economcamente,
ecologicamente e paesaggisticamente alternative migliori.
GD

Giampaolo Natali

unread,
Jul 21, 2016, 5:20:08 AM7/21/16
to
Concordo con te.
Ma poichè gli erbicidi, glifosate o meno, vengono e verranno sempre usati,
forse è opportuno fare bene mente locale e cercare di capire cosa è meglio
fare. Bada, non cosa SAREBBE meglio fare, la risposta sarebbe allora di
estrema facilità e semplicità.
Ora, premesso che il glifosate non è una vitamina :-) ma considerato che è
usato in agricoltura da 50 anni e tutt'ora non c'è alcuna evidenza della sua
supposta cancerosità, allora io preferisco usare il glifosate piuttosto che
qualche nuovo erbicida del quale non si ha nessunissimo deleterio effetto
sulla salute.
Insomma, dei due mali scelgo il minore :-)
Tutto qui.



--
Giampaolo Natali
giampaol...@alice.it


Ghost Dog

unread,
Jul 21, 2016, 5:24:52 AM7/21/16
to
pensa che un enologo mi ha spiegato che il problema è che sono molecole
"vecchie" e quindi molto più dannose di quelle "nuove" sviluppate
cercando di ridurne gli effetti collaterali.
però i costi di sviluppo sono alti, e quindi prima di pensionare
qualcosa lo sfruttano fino all'ultimo.
GD

nn

unread,
Jul 21, 2016, 10:37:09 AM7/21/16
to
Il 21/07/2016 11:20, Giampaolo Natali ha scritto:

> Concordo con te.
> Ma poichè gli erbicidi, glifosate o meno, vengono e verranno sempre usati,
> forse è opportuno fare bene mente locale e cercare di capire cosa è meglio
> fare.
in teoria si, ma ne tu ne io sappiamo quale sia la soluzione migliore...
sono solo le nostre opinioni, ma la mia e` dalla parte del principio di
cautela... che poi, tradotto in istinto e` quello che ha permesso al
genere umano di sopravvivere... la tua e` una presa di posizione, come
una fazione :-)

> Ora, premesso che il glifosate non è una vitamina :-) ma considerato che è
> usato in agricoltura da 50 anni e tutt'ora non c'è alcuna evidenza della sua
> supposta cancerosità,

Capisco quindi chi mette in giro queste voci lo fa a mezzo giornali
scandalistici? io non credo... credo invece sia sempre la solita
storia... chi fa le ricerche perche le fa e chi le controlla (se lo
faccia qualcuno)... mica le hanno inventate oggi le ricerche "ad causam"
guarda quello che e` successo negli States, col tabacco e gli additivi
per aumentare l'assunzione nei fumatori la quantita di nicotina...
quindi quando qualcuno con una certa non chalance mi dice:"ma per
carita`... non diciamo stupidaggini... sono 50 anni che lo usiamo (come
il DDT) e non e` successo niente" a me si drizza il pelo sulla schiena e
suonano tanti campanelli d'allarme.

> allora io preferisco usare il glifosate piuttosto che
> qualche nuovo erbicida del quale non si ha nessunissimo deleterio effetto
> sulla salute.
> Insomma, dei due mali scelgo il minore :-)
> Tutto qui.

per me te lo potresti anche iniettare il glifosante... il punto e` che
nonostante il tuo atteggiamento positivo, non sai se quello che dici sia
vero o no, non hai prove... altro che male minore.

con simpatia :-)

Giampaolo Natali

unread,
Jul 21, 2016, 12:56:43 PM7/21/16
to
Aspetta un attimo, poi la finiamo qui :-)

Io penso sia meglio usare un erbicida i cui effetti sono ormai abbastanza
noti e consolidati piuttosto che avventurarci nell'uso di nuovi erbicidi i
cui effetti abbastanza noti e consolidati li sapremo fra 50 anni.
Spero di averti meglio chiarito il mio pensiero.

Altrettanta simpatia, sia ben chiaro :-) :-)



--
Giampaolo Natali
giampaol...@alice.it


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