Non ha colto il punto chiave: blocco per 36 mesi.
E grazie al fatto che puo' disdirre quando vuole, significa
tenere il piede in due staffe :-)
Naturalmente c'e' l'opzione di farsi il fotovoltaico
su qualsiasi parete a est, sud e ovest e ridurre cosi'
il "dolore" a livelli tollerabili:
<
https://elemex.com/news/solar-panels-move-off-the-roof-on-to-exterior-walls-with-solstex/>
<
https://freedomsolarpower.com/blog/guide-to-wall-mounted-solar-panels>
Se "don’t want to penetrate your roof or use vacant yard space"
"rain washes any dirt away, and gravity keeps leaves and more
from piling up. This leads to an easier cleaning routine"
La posa sui muri rende piu' complicato l'accesso alla
manutenzione (salvo forse al primo piano) ma la necessita'
di manutenzione viene ridotta grazie alla "verticalita'"
che non agevola l'accumulo dello sporco.
Oggi con tecniche di edilizia acrobatica (cioe' usando corde
calate dall'alto) e' possibile fare interventi semplici, come
passare una volta all'anno la spugna (nelle citta', ad esempio,
dove l'aria piena di paricolato dei motori diesel deposita un
sottile strato di nerofumo colloso su tutto) con costi
relativamente bassi (rispetto a piattaforme mobili o, peggio
ancora, ponteggi).
Questo e' il futuro perche' il fotovoltaico verticale
produce al massimo d'inverno, di piu' del fotovoltaico
sui tetti. Ed all'aumentare del fotovoltaico installato,
la produzione invernale diventa sempre piu' critica.
Ci sono anche soluzioni estetiche:
<
https://www.dezeen.com/2022/09/07/ten-buildings-creative-solar-panels-roundup/#>
Ma tornando al gas, se il consumo mondiale di gas naturale non cala
(la guerra in Ucraina non c'entra e neanche Nordstream e altre
beghe tra russi e paesi europei) ma anzi esplode nei prossimi
anni, potrebbe accadere che il prezzo di 0,60 diventi stabile
e non e' detto che il successivo rinnovo di Iren sia parimenti
buono. Purtroppo non ci sono certezze, e quindi nel decidere
si va un po' di pancia e un po' per fatalismo. Chi ha avuto
ragione lo si sara' solo alla fine e convengo che oggi giorno
gioca anche una buona dose di fortuna, perche', a causa della
imbecillita' della Commissione Europea (che poi ci riporta ai
singoli governi nazionali), capire il futguro e' un terno al
lotto.
L'unica certezza sono i fattori internazionali (cioe'
l'UE non puo' impedire, ad esempio, alla Cina, che oggi e'
ricca e puo' permetterselo, di convertire rapidamente il
carbone in gas naturale per rendere le sue citta' meno
"irrespirabili", nella sua transazione che prevede di
convertire praticamente tutte le centrali a carbone in
centrali alimentate da mini-atomiche, sostituendo le
caldaie a carbone con reattori a gas ad alta temperatura.
Pare inoltre che la Cina abbia puntato anche con decisione
sul solare termodinamico, per diventare a breve il paese
con il maggiore installato del mondo, stracciando gli
Stati Uniti e superando la Spagna. Quindi, tra 20 anni,
probabilmente il gas naturale tornera' sottocosto ... ma
nel frattempo ?