On 12/01/18 05:16, Roberto Deboni DMIsr wrote:
...snip...
> Torniamo a noi poveri italiani: se volessimo anticipare
> i tempi, se abbiamo a casa placche e portafrutti della
> serie living della Bticino, ci basta sostituire tutti
> i frutti con la serie NBR 14.136 da 20A per potere
> essere perfettamente compatibili con le IEC 60906-1.
> Quindi, gia' oggi, potremo mandare al diavolo le varie
> lobby, come quella mascherata da indipendenti:
>
> <
https://ec.europa.eu/info/law/law-making-process/evaluating-and-improving-existing-laws/refit-making-eu-law-simpler-and-less-costly/refit-platform_en>
>
>
> e farci una casa con una presa che in futuro e' l'unica
> che potra' accettare le spine esistenti. Ovviamente
> anche le altre maggiori marche hanno prodotti secondo
> la norma brasiliana, ma anche quella sudafricana, vedi
> sotto.
Ho preso un adattatore semplice spina italiana a presa
schuko e l'ho pesata: 52 grammi. Facciamo l'ipotesi che
in ogni abitazione ci sia almeno un adattore del genere
(o in uso, oppure della serie "non si sa mai").
Nella Unione Europea ci sono circa 206'707'701 abitazioni
domestiche (residenze abitate), il che significa che in
caso di una uniformazione delle normative mondiali, ci
saranno 0,052 x 206'707'701 = 10'748'800 kg di addattori
da smaltire (piu' di 10'000 tonnellate), di cui anche
una interessante componente metallica.
Ed ora leggete questo documento:
<
https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/xii24a_plugs_and_sockets.pdf>
"The REFIT Platform has considered the submission by a
citizen suggesting that the Commission introduces rules
for a standard electrical plug for the whole EU, replacing
the wide range of plugs and sockets currently necessary."
[La Piattaforma (comitato) REFIT ha preso in considerazione
l'istanza da parte di un cittadino che suggerisce che
la Commissione introduca norme per una spina elettrica
normata per l'intera UE, sostituendo l'ampia gamma di
spine e prese che al momento è necessaria.]
Ebbene, questo comitato (che si atteggia di essere
"indipendente", ma non lo e'), rigetta l'ipotesi,
perche' (udite, udite):
* il forte impatto sociale ed economico sui cittadini
senza evidenza benefici in termini di sicurezza
* il fatto che l'UE e gli Stati membri possano attualmente
avere altre priorità legislative e di investimento
MA CHE REPLICA DEMENTE!!!
Non entro nel merito della falsita' della affermazione
che nega la maggiore sicurezza dell'eliminare la
necessita' degli adattatori (e' cosi' ovvio, che non
merita replica).
Ma che "forte impatto sociale ed economico" ???
Peggiore di quello attuale ? Ma fatevi il favore !!!
Prima di tutto, il richiedente non ha affatto preteso
che la conversione avvenga da un giorno all'altro!
Il fatto gia' di implicare che debba essere cosi'
e' la prova provata della malafede di chi si oppone.
In Brasile hanno iniziato negli anni '80,,e solo
dal 2010 la conversione e' in buona parte conclusa.
Non mi sembra che sia necessario un enorme sforzo
economico!!! E gli esempi che ho riportato dimostrano
che e' sufficiente cambiare i frutti e le spine, non
serve rivoluzionare tutto l'impianto elettrico,
specialmente considerando che la IEC e' da 16A ed
ormai nelle case si trovano quasi sempre le bipasso
da 16A con magnetotermico da 16A (deprecabile secondo
me, ma in questo caso va a favore della tesi di una
spina unificata).
Ma ancora piu' demente e' la seconda motivazione: che ci
siano altre priorita' legislative. De che' ?!!! Si tratta
di una azione a lungo termine, con costi individuali
modesti (il caso peggiore di cambiare 20 frutti, per chi
non vuole attendere una revisione periodica dell'impianto
elettrico, costa un centinaio di euro, una tantum) e che
ben possono essere affrontati nel giro di 30 anni!!!
(alla folle cifra di 5 euro all'anno ?)
A questo punto puo' essere interessante vedere chi sono
questi spassionati e disinteressati membri del comitato
REFIT:
<
https://ec.europa.eu/info/law/law-making-process/evaluating-and-improving-existing-laws/refit-making-eu-law-simpler-and-less-costly/refit-platform/refit-platform-members/refit-platform-members-stakeholder-group_en>
- executive vice president of the Federation of Finnish Technology
Industries ...
- executive deputy director at the Danish Chamber of Commerce
- director general of European Committee of Domestic Equipment
Manufacturers
- BusinessEurope
- the President of The Entrepreneurs Association of Slovakia
- European Trade Union Confederation
- European Centre of Employers and Enterprises Providing Public Services
- President of the Royal Dutch Association of Small and Medium-sized
Enterprises
(9 su 20 ...)
Ci sono anche alcuni rappresentanti dei consumatori,
ma sappiamo che spesso non e' che operano
nel reale interesse dei consumatori, piuttosto cercano
di catturare "voti" per una "parte" (in genere di sinistra).
A pagina 4 descrivono in parte lo status quo.
Notare come la spina senza terra (a due poli) e' perfettamente
compatibile con la presa IEC 60906-1 (non e' un caso visto
che ambedue si basano sulle spine italiane).
Notare a pagina 5 una argomentazione assolutamente non pertinente,
ma che fa capire interessi di parte sulla spine schuko-simile:
"compatible with the socket-outlets used in more than 100
countries in the world"
Ma chi se ne frega se 100 paesi del mondo la adottano. Non e'
la norma che e' stato concordata dopo 20 anni di dure ed
acrimoniose discussioni tra i tecnici di tutto il mondo.
Quindi non sara' affatto adottata da tutti i paesi,
specialmente ora che gia' due paesi hanno iniziato ad
allinearsi verso la IEC 60906-1. Considerando che la schuko
ha solo svantaggi (e non e' polarizzata, quindi non apporta
alcun vantaggio) non si capisce perche' Brasile e Sud Africa
dovrebbe tornare indietro sui loro passi.
La domanda e' stata fatta da un cittadino europeo alla
Commissione Europea che l'ha passata al comitato REFIT.
Il comitato quindi dovrebbe replicare in modo pertinente
alla problematrica "interna" della UE, non a cosa fanno
in 100 paesi del mondo. Tra l'altro, in nessuno di questi
paesi del mondo, mi risulta che l'adottamento sia
esclusivo, neanche in Germania, paese di origine, che oggi
si deve prendere anche le spine italiane.
A pagina 5 poi leggiamo (con riguardo ai turisti):
"While this may cause some inconvenience to the citizen
travelling abroad, this situation does not imply safety
issues, provided the right adaptors are used."
[Mentre questo può causare alcuni disagi al cittadino che
viaggia all'estero, questa situazione non fa implicare
problemi di sicurezza, a condizione che vengano utilizzati
gli adattatori giusti.]
Cioe' capite: per replicare alla esigenza di una norma
comune, si parano dietro alla tesi che "lo statu quo"
non sarebbe un problema di sicurezza ... a patto di
usare gli adattatori giusti. Classico esempio di linguaggio
da faina che ammette negando il problema.
E poi rimane il problema della scomodita' di portarsi
dietro un ulteriore gingillo e del costo (quelli
universali costano intorno ai 10 euro e se poi gli
acquistate all'ultimo momento, magari al confine,
li pagate anche 20 euro).
A pagina 8 scrivono che la conversione genera un "enorme"
impatto ambientale, perche' si generano 700'000 tonnellate
di rifiuti elettrici.
L'esempio che ho fatto all'inizio mostra come si puo'
arrivare a cifre del genere. Ad esempio, gia' solo
l'eliminazione di 1 adattatore dei piu' semplici in
ogni abitazione domestica nella sola UE implica quasi
11'000 tonnellate di materiale (riciclabile, e la
parte piu' pesante e' il metallo, perfettamente
riciclabile).
Le mie osservazioni sono che:
a) nessuno pretende che questa conversione avvenga in
un anno, ma 20 anni sarebbero gia' piu' probabili e
fattibili, quindi sarebbero 35'000 tonnellate da
riciclare (non da smaltire, ma "riciclare", e c'e'
piu' massa di metallo che plastica) ogni anno.
b) mi domando se nel calcolo hanno considerato
la sostituzione completa del kit
placca-portafrutti-frutti oppure solo il cambio del
frutto
c) in ogni caso, ogni dieci l'impianto elettrico va
revisionato, e l'esperienza insegna che in genere
dopo 10-20 anni, anche per ragioni estetiche dei nuovi
proprietari, o anche per guasti ed usura, gia' in
ogni caso una buona parte dei frutti-placche viene
ad essere rimpiazzata. Quello che appare logico e
ragionevole e chiedere che si deliberi che ogni
ristrutturazione prevede l'obbligo del passaggio
alla norma universale
A tale proposito sarebbe interessante conoscere
la quantita' di rifiuti elettrici attuale causata
solo per ristrutturazioni delle abitazioni o
anche dei soli impianti elettrici.
La cifra di 100 miliardi di euro va divisa per
206'707'701 ottenendo 484 euro per abitazione.
Come vedete, anche se probabilmente sono andati
giu' pesante (ripeto: hanno considerato solo il
cambio del frutto o di tutto il corpo presa-placca ?)
ripartita per famiglia e' una cifra "umana",
peraltro se divisa in 20 anni sono solo (ed e' il
caso peggiore) 24 euro all'anno.
Come sempre se i numeri si mettono in prospettiva,
le cose cambiano aspetto. Tra parentesi, 700'000
tonnellate sono 3,4 kg per abitazione (quindi
cosi' abbiamo una idea di che tipo di intervento
hanno considerato, mi pare ben piu' del cambio
del semplice frutto).
A pagina 9 leggiamo che la mozione avrebbe l'appoggio
di 16 stati membri (ma senza indicare a che livello:
un rappresentati di industria oppure un ministro o
una mozione parlamentare ?). Ma due stati membri
hanno di fatto appoggiato la richiesta:
"to investigate whether harmonisation standards within
the existing system are possible"
(si, e' possibile!) proponendo uno stimolo al libero
mercato:
"stimulating the process via private standardisation"
Tra parentesi, perche' non vengono identificati i
stati per posizione ? Chi e', ad esempio, MS8 ?
(member state 8)
Anche questa mancanza di trasparenza depone male sulle
ragioni dietro al rigetto.
Tra parentesi, come mai questo comunicato recente ?
Strana coincidenza che nel 2018, tra qualche mese
scade il termine che riapre la IEC 60906-1 a modifiche ...
E la normativa italiana ?
<
https://my.ceinorme.it/index.html?locale=it#detailsId=iec_42799>
ovviamente la norme e' valida anche in Italia.
Il che ci porta a noi ? Vogliamo subire queste mene ?
Personalmente, alla prima occasione di rifacimento
dell'impianto elettrico mi installo la serie Living,
e mi faccio mandare frutti e spine dal Brasile.
A costo di cambiare tutte le spine degli apparecchi
ed elettrodomestici (quelli con il cavo fissato, perche'
a quelli con il cavo intercambiabile basta cambiare il
cavo). Anche perche' in futuro ci saranno le prese
IEC 60906 trifase (a due moduli, 5 fori).