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Il sogno di una spina elettrica universale per uso domestico

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Roberto Deboni DMIsr

unread,
Jan 11, 2018, 6:05:39 PM1/11/18
to
Mi ricollego alla discussione: "Spina di riduzione" di
oggi di Stef (stefania ?):

Message-ID: <p37u17$j6$1...@gioia.aioe.org>

Noto che ormai quasi nessuno piu' si lamenta della nutrita
collezione di spine ed adattatori che abbiamo in quasi
ogni casa. Una specie di "sindrome di stoccolma" ?

Eppure una volta tanti si lamentavano ed a noi (non so
i piu' giovani) e' facilmente capitato "una volta" nella
nostra vita di perdere anche un ora perche' non si
trovava quella dannata spina o adattore richiesto
al momento.
Ma forse le prese universali (che seppure sono causa di
altri problemi) sono oggi cosi' diffuse da avere reso
trascurabile il problema ?
O forse una fatalistica rassegnazione, un cambiamento
culturale, porta ai piu' ad impegnarsi a rimediare, anche
con spesa non proprio minima, piu' che a chiedere cio'
che appare piu' ragionevole e razionale.

Voglio raccontarvi cosa abbiamo iniziato a fare durante
quel periodo di grande entusiamo rinnovatore degli
anni '70-'80, gli anni in cui sono stati costruiti i primi
impianti di generazione di energia elettrica da fonte
solare di taglia "industriale" (oltre 350 MW e non era
il fotovoltaico, che allora si vedeva solo nello spazio
ed in qualche oggetto da milliwatt per esperimenti di
fisica).

Ecco una storia che forse ad alcuni potrebbe interessare:

<http://www.iec.ch/worldplugs/history.htm>

<https://web.archive.org/web/20170214062906/http://www.iec.ch/worldplugs/history.htm>

Saltate pure in fondo, al paragrafo:

"The universal plug and socket system"

[Un sistema universale di spine e prese]

Vi trascrivo la traduzione risparmiandovi il riporto del
testo originale (che potete trovare agli "agganci" forniti):

---------------------------------------------------------------
Nei primi anni '70 si formò il [comitato] TC 64, "Installazioni
elettriche", ed era inevitabile che, nelle sue considerazioni
sulle installazioni di cablaggio domestico, avrebbe dovuto
affrontare il problema della pletora di spine e prese in uso.
Ciò ha fornito all'IEC un ulteriore impulso per trovare una
soluzione globale o, almeno, tentare di ridurre il numero di
varietà [di spine]. Tenendo presente questa prospettiva,
nel 1970 l'IEC ha creato il SC (sottocomitato) 23C, "Sistema
mondiale di spina e presa".

Le prime bozze di un sistema universale, considerate dal
[sottocomitato] SC 23C, proponevano tutti "poli a lama" e questo
fu perseguito per molti anni. Tuttavia, nella fase di votazione,
le obiezioni sono cresciute e molte NC [comitati nazionali] si
sono espresse maggiormente a favore di una soluzione a perno
tondo. L'altro serio problema riscontrato è stato nel cercare
di trovare una soluzione unica per i sistemi di distribuzione a
125 V e 250 V. Dopo lunghe e discussioni spesso acrimoniose, il
SC arrivò ad una soluzione accettabile, che fu finalmente
pubblicata nel 1986 come Norma Internazionale IEC 906-1
(ora IEC 60906-1) per installazioni a 250V usando poli rotondi
e nel 1992 come IEC 906-2 (ora IEC 60906-2) per installazioni
a 125 V utilizzando la familiare forma a polo a lama americano.

Più recentemente, negli anni '90, il CENELEC, in Europa, è stato
messo sotto pressione dalla Commissione europea per ideare un
sistema di spina e presa armonizzato per l'Europa. Per quanto
incredibile possa sembrare, le conseguenze economiche
dell'attuazione di un tale sistema universale non sono mai state
valutate (non in Europa, né altrove). La visione della
Commissione [europea] sembra essere stata interamente basata su
considerazioni politiche!

CENELEC ha preso come punto di partenza lo standard IEC del 1986
e ha speso migliaia di ore uomo per intraprendere il compito quasi
impossibile di modificare il progetto con l'obiettivo di garantire
il funzionamento del sistema al 100% privo di rischi quando
utilizzato insieme a tutta la spina esistente tipi in Europa.
Naturalmente, a parte le difficoltà tecniche, c'era lo scontro
tra i molti interessi commerciali e politici acquisiti e non
sorprende che, dopo tanto lavoro e molti incontri, il CENELEC
abbia dovuto ammettere la sconfitta e abbandonare i suoi sforzi,
con grande dispiacere per la Commissione [europea].

Tuttavia, come la IEC continua a sottolineare, le norma concordate
a livello internazionale per spine e prese domestiche per le
gamme 250V e 125V esistono e sono, ancora oggi, disponibili per
qualsiasi paese che si preoccupi di implementarli. Tuttavia,
finora solo il Brasile e il Sud Africa li hanno adottati.
----------------------------------------------------------------

Qui voglio proporvi un vero e proprio fai-da-te, in barba
di quel Gran Consiglio della Commissione e tutti i complotti
immaginabili. Segue ...

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Jan 11, 2018, 6:29:24 PM1/11/18
to
On 12/01/18 00:05, Roberto Deboni DMIsr wrote:
> Mi ricollego alla discussione: "Spina di riduzione" di
> oggi di Stef (stefania ?):
>
> Message-ID: <p37u17$j6$1...@gioia.aioe.org>

Prima di continuare, osservo che non si tratta di una
semplice fissima, ma e' sia una questione di maggiore
sicurezza che di risparmio energetico.
Infatti ogni adattatore aggiunto inserisce dei punti
di debolezza nella catenza della sicurezza elettrica
e, a causa delle resistenze di contatto, aumenta le
perdite elettriche. Un adattatore "tiepido" significa
energia sprecata.

> Ecco una storia che forse ad alcuni potrebbe interessare:
>
> <http://www.iec.ch/worldplugs/history.htm>

...snip...

> Le prime bozze di un sistema universale, considerate dal
> [sottocomitato] SC 23C, proponevano tutti "poli a lama" e questo
> fu perseguito per molti anni.

Chiaramente all'inizio era forze l'influenza americana.

> Tuttavia, nella fase di votazione,
> le obiezioni sono cresciute e molte NC [comitati nazionali] si
> sono espresse maggiormente a favore di una soluzione a perno
> tondo. L'altro serio problema riscontrato è stato nel cercare
> di trovare una soluzione unica per i sistemi di distribuzione a
> 125 V e 250 V. Dopo lunghe e discussioni spesso acrimoniose,

Sottolineo: "acrimoniose" ...

> il SC arrivò ad una soluzione accettabile, che fu finalmente
> pubblicata nel 1986 come Norma Internazionale IEC 906-1
> (ora IEC 60906-1) per installazioni a 250V usando poli rotondi
> e nel 1992 come IEC 906-2 (ora IEC 60906-2) per installazioni
> a 125 V utilizzando la familiare forma a polo a lama americano.

Di fatto sono due spine diverse per tensioni diverse, ma da usare
in tutto il mondo. Cioe' se in Italia si fa un impianto da 125V
si deve ("dovrebbe") usare la spina a lama (tipo quella USA),
mentre quella da 250V assomiglia a quella italiana, ovvero
una via di mezzo tra la italiana e quella svizzera (il polo
centrale in quella italiana e' allineata con gli altri poli,
in quella svizzera e' decisamente decentrata, nella 60906
invece e' una "via di mezzo").
L'uso di spine cosi' diverse evita il rischio di confusione
tra le 125V e le 250V (che da noi sarebbero 230V) e nel
contempo da agli industriali di sfruttare i macchinari
esistenti che producono spine a lama e quelli che producono
spine tonde (della serie: meta' mercato a testa, un
compromesso salomonico, che non intacca il concetto di una
spina unica per tutto il mondo, a parita' di tensione).

...snip... (inutile ricordare quanto sono bastardi i politici)

> Tuttavia, come la IEC continua a sottolineare, le norma concordate
> a livello internazionale per spine e prese domestiche per le
> gamme 250V e 125V esistono e sono, ancora oggi, disponibili per
> qualsiasi paese che si preoccupi di implementarli.

Quindi, sia chiaro a tutti: la norma per una spina universale
"esiste", e' gia' stata "inventata". Dopo oltre 20 anni di
discussioni, fin dal 1986 per il 230V e dal 1992 per il 125V.

Magari qualcuno potrebbe anche replicare: ma perche' non ci
avete informati ? Beh..., la pagina del sito e' stata
fatta, ed ora lo siete anche qui :-)

Naturalmente a questo punto potreste replicare: e va bene,
ma dove si compera ? E questo e' ovviamente il problema.
Pero', la seguente riga ci porge una soluzione:

> Tuttavia, finora solo il Brasile e il Sud Africa li hanno adottati.

E questo significa che "esistono" realmente, non solo sulla
carta.

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Jan 11, 2018, 11:16:04 PM1/11/18
to
On 12/01/18 00:29, Roberto Deboni DMIsr wrote:

...snip...

>> il SC arrivò ad una soluzione accettabile, che fu finalmente
>> pubblicata nel 1986 come Norma Internazionale IEC 906-1
>> (ora IEC 60906-1) per installazioni a 250V usando poli rotondi
>> e nel 1992 come IEC 906-2 (ora IEC 60906-2) per installazioni

...snip...

>> Tuttavia, come la IEC continua a sottolineare, le norma concordate
>> a livello internazionale per spine e prese domestiche per le
>> gamme 250V e 125V esistono e sono, ancora oggi, disponibili per
>> qualsiasi paese che si preoccupi di implementarli.
>
> Quindi, sia chiaro a tutti: la norma per una spina universale
> "esiste", e' gia' stata "inventata". Dopo oltre 20 anni di
> discussioni, fin dal 1986 per il 230V e dal 1992 per il 125V.

Ma vediamola meglio:

<http://www.legrand.com.br/biblioteca/catalogos>

scarichiamoci la serie certamente nota in Italia, la Living:

<http://www.legrand.com.br/sites/default/files/arquivos/catalogo_livinglight_bx.pdf>

Placche, portafrutti ed interruttori sono identici a quelli
troviamo qui in Italia, ad esempio da Leroy & Merlin.

Ma andiamo a pagina 32 ed eccoli i frutti della spina
universale, codice SN4166S, da 10A di portata, che e'
la cugina stretta della IEC 60906-1.

Il Brasile ha anche normata una presa piu' grande sulla
stessa dimensionae, per grossi elettrodomestici, che
qui ha codice SN4165S, da 20A, usando poli piu' grossi
(come e' visibile dai fori maggiori). Ma attenzione, la
20A accetta anche spine da 10A (quindi non serve la
porcata delle spine bi-passo). E quindi ovviamente
ne segue che una IEC 60906-1 si infila comodamente
dentro una presa NBR 14.136 da 20A.

Chiarimento: la spina IEC 60906-1 ha poli da 4,5 mm ed e'
indicata per 16A (quindi l'idea era di imitare la schuko
tedesca di una taglia unica tutto fare, senza spine da 10A).
La spina brasiliana da 10A, anche se rispetta tutte le altre
misure della IEC 60906-1 (posizione dei fori, rientro della
presa, etc.) ha pero' i poli da 4 mm ed e' per questo che e'
indicata per 10A. La versione piu' grande invece ha i poli
da 4,8 mm e quindi indicata per 20A.

Noterete una cosa interessante: il catalogo brasiliano
della Legrand ha solo queste due prese. Punto. (quella
subito sotto e' telefonica)


Provate a guardare il catalogo, ad esempio, italiano:

<https://bticino.assetbank-server.com/bticino/action/browseItems?categoryId=2894&categoryTypeId=1>

<https://bticino.assetbank-server.com/bticino/action/downloadFile?CSRF=oM5jbviuPDdEaCbrL5G9&returnUrl=viewBrowserItem%3findex%3d2%26categoryId%3d2894%26categoryTypeId%3d1%26sortAttributeId%3d0%26sortDescending%3dfalse%26filterId%3d0&id=16738&b_downloadOriginal=true>

(un po' di pazienza, sono 38,05 MB)

A pagina 40 trovate le prese, tralasciando quelle
colorate per usi speciali (che ovviamente hanno
senso anche in Brasile, ma ovviamente nel formato
NBR 14.136), osservate che abbiamo a che fare con
ben 5 tipi diversi (senza contare quelle "plurime"
che ovviamente non sono un problema).

E considerate quanto spazio buttano via quelle
bastarde (nel senso letterale di "ibrido" di
due razze) cosidette "universali".

Ebbene, in Brasile, fino agli anni '80, si usavano
una pletora di tipi di prese (schuko, italiane - portate
dai veneti - ed USA) come oggi in Italia. Ma nel 1998
in Brasile, con la introduzione della NBR 14136, hanno
semplicemente vietato la vendita di prese e spine
non conformi.


Torniamo a noi poveri italiani: se volessimo anticipare
i tempi, se abbiamo a casa placche e portafrutti della
serie living della Bticino, ci basta sostituire tutti
i frutti con la serie NBR 14.136 da 20A per potere
essere perfettamente compatibili con le IEC 60906-1.
Quindi, gia' oggi, potremo mandare al diavolo le varie
lobby, come quella mascherata da indipendenti:

<https://ec.europa.eu/info/law/law-making-process/evaluating-and-improving-existing-laws/refit-making-eu-law-simpler-and-less-costly/refit-platform_en>

e farci una casa con una presa che in futuro e' l'unica
che potra' accettare le spine esistenti. Ovviamente
anche le altre maggiori marche hanno prodotti secondo
la norma brasiliana, ma anche quella sudafricana, vedi
sotto.

Il Sud Africa invece ha addottato dal 2013, come
"preferibile" una norma SANS 164-2 che pare aderire senza
modifiche alla IEC 60906-1.

Del modello sudafricano pero' non ho trovato produttori
europei (che sono preferibili per la loro cura e varieta'
di forme e colori delle placche). Ecco una americano:

<https://www.electronicproducts.com/Interconnections/Wire_and_Cable/Interpower_is_first_to_market_with_new_SANS_164_2_South_Africa_plug.aspx?id=139>

ma probabilmente e' perche' la norma e' recente (2013-2014)
e quindi si deve prima formare la domanda di placche di
moda basati su frutti della nuova normativa sudafricana.

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Jan 12, 2018, 12:41:24 AM1/12/18
to
On 12/01/18 05:16, Roberto Deboni DMIsr wrote:

...snip...

> Torniamo a noi poveri italiani: se volessimo anticipare
> i tempi, se abbiamo a casa placche e portafrutti della
> serie living della Bticino, ci basta sostituire tutti
> i frutti con la serie NBR 14.136 da 20A per potere
> essere perfettamente compatibili con le IEC 60906-1.
> Quindi, gia' oggi, potremo mandare al diavolo le varie
> lobby, come quella mascherata da indipendenti:
>
> <https://ec.europa.eu/info/law/law-making-process/evaluating-and-improving-existing-laws/refit-making-eu-law-simpler-and-less-costly/refit-platform_en>
>
>
> e farci una casa con una presa che in futuro e' l'unica
> che potra' accettare le spine esistenti. Ovviamente
> anche le altre maggiori marche hanno prodotti secondo
> la norma brasiliana, ma anche quella sudafricana, vedi
> sotto.

Ho preso un adattatore semplice spina italiana a presa
schuko e l'ho pesata: 52 grammi. Facciamo l'ipotesi che
in ogni abitazione ci sia almeno un adattore del genere
(o in uso, oppure della serie "non si sa mai").
Nella Unione Europea ci sono circa 206'707'701 abitazioni
domestiche (residenze abitate), il che significa che in
caso di una uniformazione delle normative mondiali, ci
saranno 0,052 x 206'707'701 = 10'748'800 kg di addattori
da smaltire (piu' di 10'000 tonnellate), di cui anche
una interessante componente metallica.

Ed ora leggete questo documento:

<https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/xii24a_plugs_and_sockets.pdf>

"The REFIT Platform has considered the submission by a
citizen suggesting that the Commission introduces rules
for a standard electrical plug for the whole EU, replacing
the wide range of plugs and sockets currently necessary."

[La Piattaforma (comitato) REFIT ha preso in considerazione
l'istanza da parte di un cittadino che suggerisce che
la Commissione introduca norme per una spina elettrica
normata per l'intera UE, sostituendo l'ampia gamma di
spine e prese che al momento è necessaria.]

Ebbene, questo comitato (che si atteggia di essere
"indipendente", ma non lo e'), rigetta l'ipotesi,
perche' (udite, udite):

* il forte impatto sociale ed economico sui cittadini
senza evidenza benefici in termini di sicurezza

* il fatto che l'UE e gli Stati membri possano attualmente
avere altre priorità legislative e di investimento

MA CHE REPLICA DEMENTE!!!

Non entro nel merito della falsita' della affermazione
che nega la maggiore sicurezza dell'eliminare la
necessita' degli adattatori (e' cosi' ovvio, che non
merita replica).

Ma che "forte impatto sociale ed economico" ???
Peggiore di quello attuale ? Ma fatevi il favore !!!
Prima di tutto, il richiedente non ha affatto preteso
che la conversione avvenga da un giorno all'altro!
Il fatto gia' di implicare che debba essere cosi'
e' la prova provata della malafede di chi si oppone.
In Brasile hanno iniziato negli anni '80,,e solo
dal 2010 la conversione e' in buona parte conclusa.
Non mi sembra che sia necessario un enorme sforzo
economico!!! E gli esempi che ho riportato dimostrano
che e' sufficiente cambiare i frutti e le spine, non
serve rivoluzionare tutto l'impianto elettrico,
specialmente considerando che la IEC e' da 16A ed
ormai nelle case si trovano quasi sempre le bipasso
da 16A con magnetotermico da 16A (deprecabile secondo
me, ma in questo caso va a favore della tesi di una
spina unificata).

Ma ancora piu' demente e' la seconda motivazione: che ci
siano altre priorita' legislative. De che' ?!!! Si tratta
di una azione a lungo termine, con costi individuali
modesti (il caso peggiore di cambiare 20 frutti, per chi
non vuole attendere una revisione periodica dell'impianto
elettrico, costa un centinaio di euro, una tantum) e che
ben possono essere affrontati nel giro di 30 anni!!!
(alla folle cifra di 5 euro all'anno ?)

A questo punto puo' essere interessante vedere chi sono
questi spassionati e disinteressati membri del comitato
REFIT:

<https://ec.europa.eu/info/law/law-making-process/evaluating-and-improving-existing-laws/refit-making-eu-law-simpler-and-less-costly/refit-platform/refit-platform-members/refit-platform-members-stakeholder-group_en>

- executive vice president of the Federation of Finnish Technology
Industries ...
- executive deputy director at the Danish Chamber of Commerce
- director general of European Committee of Domestic Equipment
Manufacturers
- BusinessEurope
- the President of The Entrepreneurs Association of Slovakia
- European Trade Union Confederation
- European Centre of Employers and Enterprises Providing Public Services
- President of the Royal Dutch Association of Small and Medium-sized
Enterprises
(9 su 20 ...)
Ci sono anche alcuni rappresentanti dei consumatori,
ma sappiamo che spesso non e' che operano
nel reale interesse dei consumatori, piuttosto cercano
di catturare "voti" per una "parte" (in genere di sinistra).

A pagina 4 descrivono in parte lo status quo.
Notare come la spina senza terra (a due poli) e' perfettamente
compatibile con la presa IEC 60906-1 (non e' un caso visto
che ambedue si basano sulle spine italiane).

Notare a pagina 5 una argomentazione assolutamente non pertinente,
ma che fa capire interessi di parte sulla spine schuko-simile:

"compatible with the socket-outlets used in more than 100
countries in the world"

Ma chi se ne frega se 100 paesi del mondo la adottano. Non e'
la norma che e' stato concordata dopo 20 anni di dure ed
acrimoniose discussioni tra i tecnici di tutto il mondo.
Quindi non sara' affatto adottata da tutti i paesi,
specialmente ora che gia' due paesi hanno iniziato ad
allinearsi verso la IEC 60906-1. Considerando che la schuko
ha solo svantaggi (e non e' polarizzata, quindi non apporta
alcun vantaggio) non si capisce perche' Brasile e Sud Africa
dovrebbe tornare indietro sui loro passi.

La domanda e' stata fatta da un cittadino europeo alla
Commissione Europea che l'ha passata al comitato REFIT.
Il comitato quindi dovrebbe replicare in modo pertinente
alla problematrica "interna" della UE, non a cosa fanno
in 100 paesi del mondo. Tra l'altro, in nessuno di questi
paesi del mondo, mi risulta che l'adottamento sia
esclusivo, neanche in Germania, paese di origine, che oggi
si deve prendere anche le spine italiane.

A pagina 5 poi leggiamo (con riguardo ai turisti):

"While this may cause some inconvenience to the citizen
travelling abroad, this situation does not imply safety
issues, provided the right adaptors are used."

[Mentre questo può causare alcuni disagi al cittadino che
viaggia all'estero, questa situazione non fa implicare
problemi di sicurezza, a condizione che vengano utilizzati
gli adattatori giusti.]

Cioe' capite: per replicare alla esigenza di una norma
comune, si parano dietro alla tesi che "lo statu quo"
non sarebbe un problema di sicurezza ... a patto di
usare gli adattatori giusti. Classico esempio di linguaggio
da faina che ammette negando il problema.
E poi rimane il problema della scomodita' di portarsi
dietro un ulteriore gingillo e del costo (quelli
universali costano intorno ai 10 euro e se poi gli
acquistate all'ultimo momento, magari al confine,
li pagate anche 20 euro).

A pagina 8 scrivono che la conversione genera un "enorme"
impatto ambientale, perche' si generano 700'000 tonnellate
di rifiuti elettrici.

L'esempio che ho fatto all'inizio mostra come si puo'
arrivare a cifre del genere. Ad esempio, gia' solo
l'eliminazione di 1 adattatore dei piu' semplici in
ogni abitazione domestica nella sola UE implica quasi
11'000 tonnellate di materiale (riciclabile, e la
parte piu' pesante e' il metallo, perfettamente
riciclabile).

Le mie osservazioni sono che:

a) nessuno pretende che questa conversione avvenga in
un anno, ma 20 anni sarebbero gia' piu' probabili e
fattibili, quindi sarebbero 35'000 tonnellate da
riciclare (non da smaltire, ma "riciclare", e c'e'
piu' massa di metallo che plastica) ogni anno.

b) mi domando se nel calcolo hanno considerato
la sostituzione completa del kit
placca-portafrutti-frutti oppure solo il cambio del
frutto

c) in ogni caso, ogni dieci l'impianto elettrico va
revisionato, e l'esperienza insegna che in genere
dopo 10-20 anni, anche per ragioni estetiche dei nuovi
proprietari, o anche per guasti ed usura, gia' in
ogni caso una buona parte dei frutti-placche viene
ad essere rimpiazzata. Quello che appare logico e
ragionevole e chiedere che si deliberi che ogni
ristrutturazione prevede l'obbligo del passaggio
alla norma universale

A tale proposito sarebbe interessante conoscere
la quantita' di rifiuti elettrici attuale causata
solo per ristrutturazioni delle abitazioni o
anche dei soli impianti elettrici.

La cifra di 100 miliardi di euro va divisa per
206'707'701 ottenendo 484 euro per abitazione.
Come vedete, anche se probabilmente sono andati
giu' pesante (ripeto: hanno considerato solo il
cambio del frutto o di tutto il corpo presa-placca ?)
ripartita per famiglia e' una cifra "umana",
peraltro se divisa in 20 anni sono solo (ed e' il
caso peggiore) 24 euro all'anno.

Come sempre se i numeri si mettono in prospettiva,
le cose cambiano aspetto. Tra parentesi, 700'000
tonnellate sono 3,4 kg per abitazione (quindi
cosi' abbiamo una idea di che tipo di intervento
hanno considerato, mi pare ben piu' del cambio
del semplice frutto).

A pagina 9 leggiamo che la mozione avrebbe l'appoggio
di 16 stati membri (ma senza indicare a che livello:
un rappresentati di industria oppure un ministro o
una mozione parlamentare ?). Ma due stati membri
hanno di fatto appoggiato la richiesta:

"to investigate whether harmonisation standards within
the existing system are possible"

(si, e' possibile!) proponendo uno stimolo al libero
mercato:

"stimulating the process via private standardisation"


Tra parentesi, perche' non vengono identificati i
stati per posizione ? Chi e', ad esempio, MS8 ?
(member state 8)
Anche questa mancanza di trasparenza depone male sulle
ragioni dietro al rigetto.

Tra parentesi, come mai questo comunicato recente ?
Strana coincidenza che nel 2018, tra qualche mese
scade il termine che riapre la IEC 60906-1 a modifiche ...


E la normativa italiana ?

<https://my.ceinorme.it/index.html?locale=it#detailsId=iec_42799>

ovviamente la norme e' valida anche in Italia.


Il che ci porta a noi ? Vogliamo subire queste mene ?
Personalmente, alla prima occasione di rifacimento
dell'impianto elettrico mi installo la serie Living,
e mi faccio mandare frutti e spine dal Brasile.
A costo di cambiare tutte le spine degli apparecchi
ed elettrodomestici (quelli con il cavo fissato, perche'
a quelli con il cavo intercambiabile basta cambiare il
cavo). Anche perche' in futuro ci saranno le prese
IEC 60906 trifase (a due moduli, 5 fori).

Roberto

unread,
Jan 12, 2018, 5:49:30 AM1/12/18
to

"Roberto Deboni DMIsr" <ne...@analisienergie.it> ha scritto nel messaggio
news:zMGdnYCFZ7gicMrH...@giganews.com...
> Mi ricollego alla discussione: "Spina di riduzione" di
> oggi di Stef (stefania ?):
>
> Message-ID: <p37u17$j6$1...@gioia.aioe.org>
>
> Noto che ormai quasi nessuno piu' si lamenta della nutrita
> collezione di spine ed adattatori che abbiamo in quasi
> ogni casa. Una specie di "sindrome di stoccolma" ?

Lamentarsi? Io le vendo!


Roberto Deboni DMIsr

unread,
Jan 12, 2018, 6:13:47 AM1/12/18
to
Questo l'avevamo gia' capito ...

In ogni caso, per una decina d'anni, il passaggio
alla norma unificata crea sicuramente un notevole
mercato aggiuntivo. Lei ipotizza di essere ancora
sulla breccia del commercio nel 2040, ovvero
quando il passaggio dovrebbe essere terminato e
la vendita di articoli di quel genere calera' ?


Giacobino da Tradate

unread,
Jan 12, 2018, 7:16:03 AM1/12/18
to
Il 12/01/2018 00:29, Roberto Deboni DMIsr ha scritto:

> osservo che non si tratta di una semplice fissima, ma

una fisima

= fissazione personale su un dettaglio oggettivamente minore


--
la cricca dei giacobini (C) M.G.

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Jan 12, 2018, 8:53:47 AM1/12/18
to
On 12/01/18 13:15, Giacobino da Tradate wrote:
> Il 12/01/2018 00:29, Roberto Deboni DMIsr ha scritto:
>
>> osservo che non si tratta di una semplice fissima, ma
>
> una fisima
>
> = fissazione personale su un dettaglio oggettivamente minore

Talmente minore che e' stata presa in considerazione
anche dall'Europa:

<https://ec.europa.eu/info/files/refit-platform-recommendations-internal-market-xii24a-plugs-and-sockets_en>

Roberto

unread,
Jan 12, 2018, 2:28:13 PM1/12/18
to

"Roberto Deboni DMIsr" <ne...@analisienergie.it> ha scritto nel messaggio
news:WNudnSV-5ZD1BcXH...@giganews.com...
Io ipotizzo di essere deceduto nel 2040, a giugno vado in pensione.


El_Ciula

unread,
Jan 12, 2018, 2:49:56 PM1/12/18
to
Roberto ha scritto:


> Io ipotizzo di essere deceduto nel 2040, a giugno vado in pensione.


Figurati, i comunisti poi statali chi li ammazza, hanno fatto di tutto per
non fare un cazzo tutta la vita, camperai sino al 2099!


El_Ciula

unread,
Jan 12, 2018, 2:50:25 PM1/12/18
to
El_Ciula ha scritto:
Errata corrige, pensavo fossi il chimico.


Apteryx

unread,
Jan 13, 2018, 5:31:13 AM1/13/18
to
Il 12/01/2018 20:28, Roberto ha scritto:
> Io ipotizzo di essere deceduto nel 2040, a giugno vado in pensione.

su su ingegnere non sia così pessimista!

Roberto

unread,
Jan 13, 2018, 5:35:45 AM1/13/18
to

"Apteryx" <apt...@k12.au> ha scritto nel messaggio
news:p3cn5f$1184$2...@gioia.aioe.org...
> Il 12/01/2018 20:28, Roberto ha scritto:
>> Io ipotizzo di essere deceduto nel 2040, a giugno vado in pensione.
>
> su su ingegnere non sia cosě pessimista!

ingegnere tua madre!


Roberto

unread,
Jan 13, 2018, 5:36:17 AM1/13/18
to

"El_Ciula" <notexi...@notexist.it> ha scritto nel messaggio
news:p3b3ht$vbd$1...@gioia.aioe.org...
No, il fisico.


Franz_aRTiglio

unread,
Jan 13, 2018, 6:02:54 AM1/13/18
to
Roberto Deboni DMIsr ha usato la sua tastiera per scrivere :

[merdacut]

35k di paranoie e malattia mentale divisa in 4 post: in farmacia
avevano
finito il valium o stai _di nuovo_ sniffando il viakal ?

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Jan 14, 2018, 12:11:26 AM1/14/18
to
Per essere una paranoia, 48 persone di alta rappresentanza
(associazioni ed interessi a livello nazionale o comunitario)
si sono riunite per studiare una raccomandazione rivolta al
Parlamento Europeo ed alla Commissione del fasc... (ops, mi
e' scappata), si sono messi a fare calcoli tirando fuori un
numero di 700 mila tonnellate, una cifra e una motivazione
che sotto commentero'.

Una organizzazione internazionale che coinvolge il fior fiore
dei tecnici ed esperti di tutto il mondo, espone una
paginetta con una severa critica verso la politica europea
passata, chiaramente a favore della "paranoia".

Pare che a certe persone, l'idea di eliminare "persecuzioni"
dei cittadini, come la pletora di spine o l'ora legale,
dia cosi' tanto fastidio, da farsi il nodo ad intervenire nel
modo piu' volgarmente insultante possibile, con l'evidente
intento di stroncare in partenza ogni tentativo di dialogo.

E queste persone hanno evidentemente anche l'assist oppure
sono gli stessi, della politica e di interessenze industriali
o in altro modo incombenti, ed infatti, la citata motivazione
di cui sopra, usa un linguaggio che altrove definerebbero "da
faina" per negare l'evidenza come l'esperienza (che hanno
fatto in modo di accuratamente evitare di citare) del Brasile.

Il calcolo dei 52 grammi e' fatto per mettere certi "numerazzi"
in prospettiva, come il numero di abitazioni domestiche per
evidenziare quanto significa "a testa" il costo che con parole
da faina si voleva indicare come improponibile.

Questa replica vuole solo cogliere l'assonanza di certi
"bulli della rete" con le posizioni peggiori della politica
ed una difesa vergognosa di interessi privati a scapito
del vantaggio collettivo. Assonanza che alla lunga comincia
ad essere sospettosa, magari si tratta di uno dei tanti
politici pronti a farci lezioncine alla televisione, e che qui,
mascherato, si esternarsi per quello che e' veramente.

Franz_aRTiglio

unread,
Jan 14, 2018, 5:06:11 AM1/14/18
to
Sembra che Roberto Deboni DMIsr abbia detto :
> On 13/01/18 12:04, Franz_aRTiglio wrote:
>> Roberto Deboni DMIsr ha usato la sua tastiera per scrivere :
>>
>> [merdacut]
>>
>> 35k di paranoie e malattia mentale divisa in 4 post: in farmacia avevano
>> finito il valium o stai _di nuovo_ sniffando il viakal ?
>
> Per essere

[merdacut #2]

Per essere un paranoide malato di mente ti agiti troppo: prendi le
medicine, trova un cantiere da infestare ma piantala di ammorbare
il NG con il prodotto della tua (inutile) perversione logorroica.

Max max

unread,
Jan 14, 2018, 9:09:28 AM1/14/18
to
Il 12/01/2018 00.05, Roberto Deboni DMIsr ha scritto:

> Noto che ormai quasi nessuno piu' si lamenta della nutrita
> collezione di spine ed adattatori che abbiamo in quasi
> ogni casa.

? Io sulle prese elettriche ho tutte prese bipasso, tranne per lavatrice
e lavastoviglie la presa siemens. Nessun adattatore, casomai cambio le
spine incompatibili con le italiane bipasso.

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Jan 14, 2018, 6:23:24 PM1/14/18
to
On 14/01/18 15:09, Max max wrote:
> Il 12/01/2018 00.05, Roberto Deboni DMIsr ha scritto:
>
>> Noto che ormai quasi nessuno piu' si lamenta della nutrita
>> collezione di spine ed adattatori che abbiamo in quasi
>> ogni casa.
>
> ? Io sulle prese elettriche ho tutte prese bipasso,

Che non risolve il problema se le arriva un apparecchio con
la schuko.

> tranne per lavatrice e lavastoviglie la presa siemens.

"siemens" ?

> Nessun adattatore, casomai cambio le spine incompatibili con
> le italiane bipasso.

Appunto, lei e' un "rassegnato", che affronta il cambio spine,
etc. esattamente come affronta i fastidi, due volte all'anno
dello spostamento delle lancette dell'orologio.

Si puo' anche vivere cosi', evitare di migliorare qualsiasi
cosa (e probabilmente vivere ancora nella caverne ...).

liftman

unread,
Jan 15, 2018, 2:37:46 AM1/15/18
to
nel lontano 15/01/2018 08:21:14 messer Roberto Deboni Dmisr sproloquiava
a proposito di ' Re: Il sogno di una spina elettrica universale per uso
domestico '


>> Nessun adattatore, casomai cambio le spine incompatibili con
> > le italiane bipasso.
>
> Appunto, lei e' un "rassegnato", che affronta il cambio spine,
> etc. esattamente come affronta i fastidi, due volte all'anno
> dello spostamento delle lancette dell'orologio.

io confesso di non aver seguito tutto il thread, ma mi chiedo comunque
come si dovrebbe affrontare il "cambio spine".

Mi spiego... uno acquista o affitta un appartamento, che ha il suo bravo
impiano elettrico. Quando acquista il mobilio e gli elettrodomestici (ed
altre apparecchiature), si accorge che in cucina servirebbe una seconda
(o terza o quarta...) presa, poi scopre pure che la macchina del caffè,
che ha un consumo max ben al di sotto dei 10A che ha la sua brava spina
schuko.

Cosa deve fare? chiamare mobiliere ed elettricista (ed eventuale
muratore) per integrare le prese ove mancanti o non idonee?

Usare degli adattatori e/o prese multiple?

Sostituire (o far sostituire) le spine agli apparecchi, compatibilmente
con l'assorbimento dei medesimi, e sfanculizzare il ldemente che le
schuko le ha concepite?

Perchè la prima soluzione è inattuabile per costi e disagio, la seconda
è alla portata della "massaia di Voghera" (cit.) anche se presenta
"rischi" se non si conoscono almeno pochi rudimenti riguardo a
volt/ampere, e la terza è si, alla portata di quasi tutti (ammesso di
trovare un elettricista disposto a fare questo tipo di lavoro) ma
evidentemente secondo una logica che non colgo, così facendo si è in
qualche modo "rassegnati".

Lasciamo perdere il non trascurable fatto che sostituire delle prese 16A
o bipasso con delle schuko limita il numero di prese installabili nella
singola scatola (tipicamente una 503 che porta max 3 frutti).

Alla fine, salvo che si abbiano infinite risosrse monetarie, che si
abbia pure un posto dove vivere mentre elettricisti, muratori e
falegnami lavorano nell'abitazione principale e non si voglia fare i
giocolieri con le spine a furia di attaccare/staccare un apparecchio per
lasciare il posto ad un altro, le triple e gli adattatori, se usati
ovviamente con coscienza sono l'unica soluzione possibile.

Bisognerebbe domandarsi perchè una schuko è migliore di una "banale"
16A italiana, e stabilito che non esiste un perchè bandirla dal mercato.

> Si puo' anche vivere cosi', evitare di migliorare qualsiasi
> cosa (e probabilmente vivere ancora nella caverne ...).

Deboni... la gente non lavora gratis, se uno "vive nelle caverne" non è
certo per autolesionismo...





Fri(END), Boyfri(END), Girlfri(END), Bestfri(END). Everything has an END
except...Fam(ILY)! It Has 3 Letters that say I LOVE YOU

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Jan 15, 2018, 3:17:40 AM1/15/18
to
On 15/01/18 08:37, liftman wrote:
> nel lontano 15/01/2018 08:21:14 messer Roberto Deboni Dmisr sproloquiava
> a proposito di ' Re: Il sogno di una spina elettrica universale per uso
> domestico '

Perche' essere cosi' insultanti ?

>>> Nessun adattatore, casomai cambio le spine incompatibili con
>> > le italiane bipasso.
>>
>> Appunto, lei e' un "rassegnato", che affronta il cambio spine,
>> etc. esattamente come affronta i fastidi, due volte all'anno
>> dello spostamento delle lancette dell'orologio.
>
> io confesso di non aver seguito tutto il thread, ma mi chiedo comunque
> come si dovrebbe affrontare il "cambio spine".
>
> Mi spiego... uno acquista o affitta un appartamento, che ha il suo bravo
> impianto elettrico. Quando acquista il mobilio e gli elettrodomestici (ed
> altre apparecchiature), si accorge che in cucina servirebbe una seconda
> (o terza o quarta...) presa, poi scopre pure che la macchina del caffè,
> che ha un consumo max ben al di sotto dei 10A che ha la sua brava spina
> schuko.
>
> Cosa deve fare? chiamare mobiliere ed elettricista (ed eventuale
> muratore) per integrare le prese ove mancanti o non idonee?
>
> Usare degli adattatori e/o prese multiple?

Lei sta descrivendo la situazione attuale. Se vi arriva
una schuko e non avete prese schuko, etc.

Il passaggio alla IEC 60906-1 per i primi dieci anni non
farebbe altro che offrire un simile scenario.
Di fatto e' come sempre un ragionamento fatto per i posteri,
Ad esempio, oggi in Brasile, negli appartamenti trovate
quasi sempre le NBR ed e' terminato il balletto delle
italiane, schuko (ed avevano anche quelle USA).

Per capire lo scenario, basta leggere l'impressione riportata
da un italiano emigrato nel Regno Unito:

"Good evening! I'm XXX, an Italian citizen, and I've just moved to the
UK. One of the first things I noticed here was the presence of one and
only of plugs and sockets for everything, which I think it helps a lot
in terms of convenience, but above all security. Indeed, in Italy,
which is one of the central states of the EU, we constantly come
across loads of different types of plugs, and, since there is no
European common law about electric standards, in our houses we still
have the old socket types, which merchants keep selling, and a kind of
new universal socket, which can accept the principal European plug
types, but is objectively not very safe and unstable."

In pratica questo cittadino italiano ha scoperto quanto e' comodo avere
in casa una sola "forma" di presa/spina (e notare che le differenza di
"portata" delle varie spine, dalla radiolina alla lavatrice sono gestite
internamente alla spina grazie ad un fusibile, ma questo e' un altro
discorso". Le parole sopra citate sono state presentate proprio alla
Commissione Europea (no, non sono io, io vivo in Italia).

> Sostituire (o far sostituire) le spine agli apparecchi, compatibilmente
> con l'assorbimento dei medesimi, e sfanculizzare il ldemente che le
> schuko le ha concepite?

Che proposta fa per finirla con questo calvario ?

> Perchè la prima soluzione è inattuabile per costi e disagio, la seconda
> è alla portata della "massaia di Voghera" (cit.) anche se presenta
> "rischi" se non si conoscono almeno pochi rudimenti riguardo a
> volt/ampere, e la terza è si, alla portata di quasi tutti (ammesso di
> trovare un elettricista disposto a fare questo tipo di lavoro) ma
> evidentemente secondo una logica che non colgo, così facendo si è in
> qualche modo "rassegnati".

Si e' rassegnati perche' non si fa alcuna richiesta alle autorita',
ai politici, La IEC ha fatto notevoli sforzi, baruffando per anni,
ma senza il sostegno della "plebe", il sudato risultato finisce
per essere tenuto in una specie di limbo. Ora, visto che il cittadino
medio ci perde con questo status quo, come si evidenzia dalla
"meraviglia" dell'italiano che per la prima volta vede un mondo
diverso, ma cosi' migliore, da spingerlo a scrivere una lettera
in inglese alla Commissione Europea, l'unica ragione per cui
si continua con questo andazzo in Italia (notare che l'Italia
e' uno dei paesi piu' tartassati, perche' tendenzialmente
esterofilo) e' una evidente "rassegnazione".

> Lasciamo perdere il non trascurable fatto che sostituire delle prese 16A
> o bipasso con delle schuko limita il numero di prese installabili nella
> singola scatola (tipicamente una 503 che porta max 3 frutti).

Appunto, le schuko portano via due moduli.
Perche' non immaginarsi un mondo con le IEC 60906-1 che peraltro
assomigliano cosi' tanto alle italiane che esteticamente non
dovete neanche abituarvi alla diversita' ?
Sarebbero i tedeschi a dovere mandare giu' un rospo
campanilistico, seguito dai francesi.

> Alla fine, salvo che si abbiano infinite risosrse monetarie,

E' questo proprio il punto. Il passaggio, come si e' visto in
Brasile, fatto gradualmente nel giro di 10-20 anni, costa una
cifra simile a quella che gia' affrontiamo. Solo che alla fine
di questo "tunnel" c'e' la luce di un giorno senza piu'
sistemi misti. Invece attuamente il tunnel degli adattori
e' senza fine ...

> che si
> abbia pure un posto dove vivere mentre elettricisti, muratori e
> falegnami lavorano nell'abitazione principale

Chi propugna lo scenario della sostituzione entro un anno sono
quei fascisti che si stanno opponendo con motivazioni ridicole.
Nessuno di noi vuole uno scenario del genere!

> e non si voglia fare i
> giocolieri con le spine a furia di attaccare/staccare un apparecchio per
> lasciare il posto ad un altro, le triple e gli adattatori, se usati
> ovviamente con coscienza sono l'unica soluzione possibile.

Ma si rende conto che in giro spesso si vedono triple con adattatori
infilati dentro ? (e notare che le norme CEI ovvero IEC, lo proibiscono
ma quando mai un utente legge le norme CEI ? e gli elettricisti
puntano il dito verso i clienti, anche se sono le loro scelte
impiantistiche poi a spingere all'utente a cercare rimedi con
spine triple e adattatori)

> Bisognerebbe domandarsi perchè una schuko è migliore di una "banale"
> 16A italiana, e stabilito che non esiste un perchè bandirla dal mercato.

La IEC dopo un lungo calvario ha concluso che la spina migliore
in assoluto e che quindi merita di essere la spian valida per tutto
il mondo e' la IEC 60906-1 che non assomiglia per niente alla schuko.

Tra parentesi e' una vittoria ennesima della precisione genialita'
svizzera, che hanno considerato ogni aspetto, scegliendo il modello
italiano, come "base", ma poi con aggiunte e modifiche che aggiungono
ulteriori vantaggi tecnici. Infatti la IEC 60906-1 perche' ci
assomiglia moltissimo. Probabilmente il fattore piu' pesante contro
la IEC 60906-1 e' che non va giu' a francesi e tedeschi ed a
quanto pare in Europa sono loro a comandare. L'esterofilo
italiano non l'ha ancora capito ...

>> Si puo' anche vivere cosi', evitare di migliorare qualsiasi
>> cosa (e probabilmente vivere ancora nella caverne ...).
>
> Deboni... la gente non lavora gratis, se uno "vive nelle caverne" non è
> certo per autolesionismo...

Invece si, vedi la vicenda studiata dal Banfield.

...snip...

Erasmo da Rotterdam

unread,
Jan 15, 2018, 3:58:16 AM1/15/18
to
Max max <max...@nomail.it.invalid> ha scritto:
Per fare un lavoro fatto bene, si adattano le prese alle spine e non
viceversa.

Ci vuole poco, basta cambiare tutte le prese di casa con delle
universali 3 in uno.

A casa ho tutte queste:
https://www.emmebistore.com/materiale_elettrico_online/331-
large_default/presa-schuko-bipasso-ave-domus-universale-2pt-1016a-
44109015ts.jpg

E, dietro la TV, queste:
https://www.emmebistore.com/materiale_elettrico_online/11371-
thickbox_default/presa-bipasso-e-schuko-side-bianca-per-bticino-matix-
4box-4bamh21.jpg

Qualche bipasso in aggiunta in giro.
Fine dei pericolosi adattatori.



Erasmo da Rotterdam

unread,
Jan 15, 2018, 4:04:23 AM1/15/18
to
Roberto Deboni DMIsr <ne...@analisienergie.it> ha scritto:

..

> Eppure una volta tanti si lamentavano ed a noi (non so
> i piu' giovani) e' facilmente capitato "una volta" nella
> nostra vita di perdere anche un ora perche' non si
> trovava quella dannata spina o adattore richiesto
> al momento.
> Ma forse le prese universali (che seppure sono causa di
> altri problemi) sono oggi cosi' diffuse da avere reso
> trascurabile il problema ?

..

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Jan 15, 2018, 8:23:05 AM1/15/18
to
On 15/01/18 10:04, Erasmo da Rotterdam wrote:
> Roberto Deboni DMIsr <ne...@analisienergie.it> ha scritto:
>
> ..
>
>> Eppure una volta tanti si lamentavano ed a noi (non so
>> i piu' giovani) e' facilmente capitato "una volta" nella
>> nostra vita di perdere anche un ora perche' non si
>> trovava quella dannata spina o adattore richiesto
>> al momento.
>> Ma forse le prese universali (che seppure sono causa di
>> altri problemi) sono oggi cosi' diffuse da avere reso
>> trascurabile il problema ?
>
> ..
>
> Per fare un lavoro fatto bene, si adattano le prese alle
> spine e non viceversa.

Perche' sarebbe solo cosi' un "lavoro fatto bene" ?

In ogni caso ecco le ragioni del primo paese che si
avvia verso una fedele riproduzione della IEC 60906-1

<https://mybroadband.co.za/news/energy/176069-new-south-african-plug-standard-6-reasons-it-is-better-than-our-old-plugs.html>

<https://web.archive.org/web/20160918174219/http://mybroadband.co.za/news/energy/176069-new-south-african-plug-standard-6-reasons-it-is-better-than-our-old-plugs.html>

* "Any standard Europlug will fit into our new sockets." [x]
* "We can get rid of infuriating adapters like these" [?]
* "No more multi-plugs that are not fully utilised" [-]
* "Where old wall sockets could fit two plugs, new ones
can fit many more [-]
* Children’s fingers and small objects will no longer
fit into wall sockets [?]
* Power plugs take up less space in a bag [-]

Le "ibride" da lei scelte perdono su 3 punti e lasciano
dubbi su 2 punt. Hanno solo un vantaggio.

> Ci vuole poco, basta cambiare tutte le prese di casa con delle
> universali 3 in uno.
>
> A casa ho tutte queste:
> <https://www.emmebistore.com/materiale_elettrico_online/331-large_default/presa-schuko-bipasso-ave-domus-universale-2pt-1016a-44109015ts.jpg>
>
> E, dietro la TV, queste:
> <https://www.emmebistore.com/materiale_elettrico_online/11371-thickbox_default/presa-bipasso-e-schuko-side-bianca-per-bticino-matix-4box-4bamh21.jpg >
>
> Qualche bipasso in aggiunta in giro.
> Fine dei pericolosi adattatori.

L'adattatore c'e' ancora, solo che e' inglobato
nella presa e non e' per quello piu' sicuro.


Fritz

unread,
Jan 15, 2018, 11:07:40 AM1/15/18
to
Il Fri, 12 Jan 2018 00:05:36 +0100, Roberto Deboni DMIsr
<ne...@analisienergie.it> ha scritto:

>Mi ricollego alla discussione: "Spina di riduzione" di
>oggi di Stef (stefania ?):
>
>Message-ID: <p37u17$j6$1...@gioia.aioe.org>
>
>Noto che ormai quasi nessuno piu' si lamenta della nutrita
>collezione di spine ed adattatori che abbiamo in quasi
>ogni casa. Una specie di "sindrome di stoccolma" ?
>

A me capita spesso il problema di avere una presa 10A a cui collegare
una presa 16A di una ciabatta (semplicemente perchè le ciabatte con
prese piccole si trovano di meno e in genere sono meno sfruttabili
dove magari te ne serve una grande). Casualmente ho trovato nella
grande distribuzione delle multiple con spina 10A e prese bipasso (che
sapevo essere fuori legge), la manna dal cielo per il mio problema
:-), ovviamente evito di collegarci forno e lavastoviglie.


Ciao

--
Fritz

Togli *ERASE* per rispondere in e-mail.

liftman

unread,
Jan 15, 2018, 12:37:34 PM1/15/18
to
nel lontano 15/01/2018 18:32:42 messer Fritz sproloquiava a proposito di
' Re: Il sogno di una spina elettrica universale per uso domestico '


> A me capita spesso il problema di avere una presa 10A a cui collegare
> una presa 16A di una ciabatta (semplicemente perchè le ciabatte con
> prese piccole si trovano di meno e in genere sono meno sfruttabili
> dove magari te ne serve una grande). Casualmente ho trovato nella
> grande distribuzione delle multiple con spina 10A e prese bipasso (che
> sapevo essere fuori legge), la manna dal cielo per il mio problema
> :-), ovviamente evito di collegarci forno e lavastoviglie.

ed è quello che intendo io per uso "ragionato" di ciabatte e/o
adattatori. L'esempio più classico è la TV, il decoder, il VCR e quano
di altro si possa collegare ai suddetti, con presa rigorosamente dietro
ad un mobile.

Meglio di una ciabatta non c'è nulla, senza contare che spesso i cavi
non arriverebbero e servirebbe comunque una prolunga (cosa è peggio, una
ciabatta con 3-4 apparecchi che non arrivano assieme a 250W, o 3-4
prolunge annegate dietro ad un mobile di legno?). Il problema è che le
case, anche quelle "moderne" sono ancora concepite da dei dementi, e
l'ansia di risparmiare il centesimo, rende tutti gli impianti obsoleti
e/o inadeguati già da nuovi.

liftman

unread,
Jan 15, 2018, 6:02:37 PM1/15/18
to
nel lontano 15/01/2018 23:42:34 messer Roberto Deboni Dmisr sproloquiava
a proposito di ' Re: Il sogno di una spina elettrica universale per uso
domestico '

> On 15/01/18 08:37, liftman wrote:
>> nel lontano 15/01/2018 08:21:14 messer Roberto Deboni Dmisr sproloquiava
>> a proposito di ' Re: Il sogno di una spina elettrica universale per uso
>> domestico '
>
> Perche' essere cosi' insultanti ?

l'incipit è automatico e vorrebbe essere spiritoso...

> Si e' rassegnati perche' non si fa alcuna richiesta alle autorita',
> ai politici, La IEC ha fatto notevoli sforzi, baruffando per anni,

Ma stra-LOL :-D qui c'è chi si è ammazzato perchè lo stato è assente in
tutto (fuorchè dove c'è da rubare..), la sanità è sempre peggio, il
lavoro ormai è diventato irraggiungibile come il santo GRAL, le città
sono immensi posteggi a pagamento, i mezzi pubblici fanno pena e non
parliamo della spazzatura, e dovremmo pensare che basterebbe "una
richiesta alle autorità" per risolvere il problema delle prese?

> Perche' non immaginarsi un mondo con le IEC 60906-1 che peraltro
> assomigliano cosi' tanto alle italiane che esteticamente non
> dovete neanche abituarvi alla diversita' ?

ma si, io sarei favorevolissimo, ma io sono capace di sostituirle da
solo e di giudicare se i cavi a cui le collego sono in buono stato o di
sezione sufficiente, e gli altri? non è che si possa chiamare un
elettricista a cambiare una presa ogni tanto, quindi anche se suggestiva
l'ipotesi di usare un unico standard bane fatto, si scontra con molti
problemi oggettivi.

Alla fine sarebbe probabile che l'adeguamento "globale" non finirebbe
mai, perchè col tempo il progresso porterebbe a nuove apparecchiature,
nuove tecnologie e così via.

Alla fine, se anche si riuscisse ad andare in questo enso, ci sarebbe
chi, squattrinato, farebbe il lavoro a "segugio penis" autonomamente, o
fatto fare, rigorosamente "a nero" dall'amico dell'amico del gucino ecc.
ecc. rendendo del tutto vana la ricerca della sicurezza elettrica nelle
abitazioni.

> Sarebbero i tedeschi a dovere mandare giu' un rospo
> campanilistico, seguito dai francesi.

su questo concordo al 100%, ma con i politici italiani non succederebbe
mai...


> Ma si rende conto che in giro spesso si vedono triple con adattatori
> infilati dentro ? (e notare che le norme CEI ovvero IEC, lo proibiscono
> ma quando mai un utente legge le norme CEI ?

non dovrebbere essere l'utente a leggere le norme, dovrebbero essere gli
impianti in primis ad essere fatti in maniera diversa, e le
apparecchiature dovrebbero avere un'unica spina, e si ritorna alla IEC
60906-1.

Mettiamoci pure la strana mania di voler nascondere alla vista cavi e
prese, come se fosse una vergogna averli per casa...

Erasmo da Rotterdam

unread,
Jan 16, 2018, 3:17:53 AM1/16/18
to
Roberto Deboni DMIsr <ne...@analisienergie.it> ha scritto:

> On 15/01/18 10:04, Erasmo da Rotterdam wrote:
> > Roberto Deboni DMIsr <ne...@analisienergie.it> ha scritto:
> >
> > ..
> >
> >> Eppure una volta tanti si lamentavano ed a noi (non so
> >> i piu' giovani) e' facilmente capitato "una volta" nella
> >> nostra vita di perdere anche un ora perche' non si
> >> trovava quella dannata spina o adattore richiesto
> >> al momento.
> >> Ma forse le prese universali (che seppure sono causa di
> >> altri problemi) sono oggi cosi' diffuse da avere reso
> >> trascurabile il problema ?
> >
> > ..
> >
> > Per fare un lavoro fatto bene, si adattano le prese alle
> > spine e non viceversa.
>
> Perche' sarebbe solo cosi' un "lavoro fatto bene" ?

Perché non usi più adattatori, multiple, ciabatte, prolunghe.

..


> L'adattatore c'e' ancora, solo che e' inglobato
> nella presa e non e' per quello piu' sicuro.

Se hai voglia di scherzare, scherziamo.
Senza adattatore hai un pezzo in meno, ovvero un punto di contatto. Per cui, la connessione è
intrinsecamente più sicura. Senza contare che tutte le prese universali sono a 16A e non si
pone più l'ambiguità di alcune prese inspiegabilmente cablate col cavo da 1,5 mmq.

Se poi aggiungiamo il fatto che gli adattatori in commercio hanno spesso una qualità dei
contatti decisamente scadente...




Erasmo da Rotterdam

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Jan 16, 2018, 3:23:11 AM1/16/18
to


..

> Meglio di una ciabatta non c'è nulla, senza contare che spesso i cavi
> non arriverebbero e servirebbe comunque una prolunga (cosa è peggio, una
> ciabatta con 3-4 apparecchi che non arrivano assieme a 250W, o 3-4
> prolunge annegate dietro ad un mobile di legno?). Il problema è che le
> case, anche quelle "moderne" sono ancora concepite da dei dementi, e
> l'ansia di risparmiare il centesimo, rende tutti gli impianti obsoleti
> e/o inadeguati già da nuovi.

È tanto vero che ho fatto due impianti nelle mie due ristrutturazioni, fatti proprio da me.
In effetti, ho almeno 2 prese per parete, in sala 504, oltre a 2 506 dietro la TV. E qualche presa in
alto per telecamere di sorveglianza, ripetitore wifi, campanello, antifurto, ecc.
Ovviamente, ho previsto anche alcune prese LAN e telefono dove potrebbero servire.

Fosse stato per l'elettricista, avrei la metà delle prese.
"Chi fa da sé..."

liftman

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Jan 16, 2018, 5:12:42 AM1/16/18
to
nel lontano 16/01/2018 11:04:11 messer Erasmo Da Rotterdam sproloquiava
a proposito di ' Re: Il sogno di una spina elettrica universale per uso
domestico '
>>> Per fare un lavoro fatto bene, si adattano le prese alle
>> > spine e non viceversa.
>>
>> Perche' sarebbe solo cosi' un "lavoro fatto bene" ?
>
> Perché non usi più adattatori, multiple, ciabatte, prolunghe.

Va bene per gli adattatori, anche se non vedo cosa ci sia di scostumato
nel tagliar via la spina "aliena" in favore di un'altra di amperaggio
equivalente. Concordo sulle triple, ma con riserva (hai una sola presa
in cucina e ci tieni la macchina del caffè, ma saltuariamente usi un
frullatore ad immersione o altro piccolo elettrodomestico..), non
concordo sulle ciabatte (ho già espresso in altro post) e sulle
prolunghe, perchè ci sono situazioni in cui le prese non le puoi
spostare a piacimento (indipendentemente dal costo del lavoro da fare
per effettuarlo), e se la montagna non va a Maometto...

Ovviamente fermo restando che si rispettino i carichi, anche se per la
persona comune, volt, ampere, sezioni di filo, 10A, 16A sono considerati
ideogrammi ginesi, quindi chi ne capisce, non avrà mai problemi anche se
"stiracchia" le regole per adattarle alla propria situazione, al
contrario gli altri continueranno a collegare la cose più disparate
senza aver la minima idea delle conseguenze.. Sono in genere quelle
stesse persone che si asciugano i capelli stando scalzi sul tappetino
del bagno eh..

liftman

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Jan 16, 2018, 5:20:57 AM1/16/18
to
nel lontano 16/01/2018 11:13:07 messer Erasmo Da Rotterdam sproloquiava
a proposito di ' Re: Il sogno di una spina elettrica universale per uso
domestico '

> È tanto vero che ho fatto due impianti nelle mie due ristrutturazioni, fatti proprio da me.
> In effetti, ho almeno 2 prese per parete, in sala 504, oltre a 2 506 dietro la TV. E qualche presa in
> alto per telecamere di sorveglianza, ripetitore wifi, campanello, antifurto, ecc.
> Ovviamente, ho previsto anche alcune prese LAN e telefono dove potrebbero servire.
>
> Fosse stato per l'elettricista, avrei la metà delle prese.
> "Chi fa da sé..."

anche io in passato ho potuto farmi un impianto con i controfiocchi, ma
avevo un appartamento vuoto, tempo libero e soldi da spendere. Mi sono
trovato alla fine con un quadro a 36 moduli completamente pieno di MT,
con tutte le linee separate per luce, prese 10A, 16A, elettrodomestici
(sezionati singolarmente), cantina, luci d'emergenza, telefono,
altoparlanti ecc. ecc.

Mano d'opera 0, materiale acquistato in un magazzino all'ingrosso con
sconto per installatore. Se avessi dovuto far fare i lavori ex novo da
muratore ed elettricista, ancora starei pagando le rate a distanza di
quasi 30 anni.. (impianto completamente nuovo a partire dal contatore ENEL).

Adesso se avessi bisogno di spostare una presa, avrei come unica
alternativa le canalette esterne, e non sono certo belle da vedere..

Erasmo da Rotterdam

unread,
Jan 16, 2018, 8:58:17 AM1/16/18
to
liftman <liftman_...@moredifficult.org> ha scritto:
Hai ragione tu quando sei tu a tagliare e sostituire la spina o a utilizzare ciabatte decenti,
triple per carichi non eccessivi, ecc.

Quello che mi chiedo è perché in fase di ristrutturazione l'elettricista (vero o abusivo come
me) non preveda dei frutti universali spiegando all'utente i vantaggi rispetto al maggior
costo. O perché comunque non si rivedano le prese esistenti, cambiando quelle che si possono
con le universali.
L'utilizzatore medio non distingue i carichi, compra prese e ciabatte dal cinese sotto casa e
utilizza l'energia elettrica come se non ci fosse un domani.









noquarter

unread,
Jan 16, 2018, 9:07:12 AM1/16/18
to
Il giorno venerdì 12 gennaio 2018 00:05:39 UTC+1, Roberto Deboni DMIsr ha scritto:
> Mi
...
> Segue ...

boh io ho solo multipresa

Fritz

unread,
Jan 17, 2018, 5:05:16 AM1/17/18
to
Il Tue, 16 Jan 2018 11:20:53 +0100, liftman
<liftman_...@moredifficult.org> ha scritto:

>anche io in passato ho potuto farmi un impianto con i controfiocchi, ma
>avevo un appartamento vuoto, tempo libero e soldi da spendere. Mi sono
>trovato alla fine con un quadro a 36 moduli completamente pieno di MT,
>con tutte le linee separate per luce, prese 10A, 16A, elettrodomestici
>(sezionati singolarmente), cantina, luci d'emergenza, telefono,
>altoparlanti ecc. ecc.

Anche io avevo progettato il quadro elettrico (sempre 36 moduli per
una appartamento da 50mq) e la posizione delle prese 16 anni fa ma poi
le esigenze cambiano e arrivi sempre al problema che ti manca una
presa fondamentale :-). Col senno di poi avrei messo solo prese
bipasso e schuko universali e qualche punto presa in più. Molti
problemi di progettazione nati nel tempo li ho risolti con le prese
comandate e relativo telecomando, non avrei mai pensato che potevano
essere tanto comode. In sala/cucina ci comando la striscia led sopra
l'armadio e la lampada a piantana convertita da algena a LED oltre
all'accensione del Presepe nel periodo natalizio. In estate le uso per
accendere i ventilatori nella zona notte per rinfrescare un pò e
spegnerli comodamente dopo un pò che siamo a letto.

Max max

unread,
Jan 20, 2018, 1:58:40 PM1/20/18
to
Il 15/01/2018 00.23, Roberto Deboni DMIsr ha scritto:

> Che non risolve il problema se le arriva un apparecchio con
> la schuko.

O si cambia la spina o quei cavi da 20 cm, spina - presa schuko


>> tranne per lavatrice e lavastoviglie la presa siemens.

schuko, scusa

> Appunto, lei e' un "rassegnato", che affronta il cambio spine,
> etc. esattamente come affronta i fastidi, due volte all'anno
> dello spostamento delle lancette dell'orologio.

Molto più fastidiosa la seconda cosa. La prima capita molto ma molto più
di rado.

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