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Che diametro per cavi elettrici lampadari?

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John

unread,
Mar 3, 2014, 7:28:37 AM3/3/14
to
Dovrei cambiare tutti i cavetti dei lampadari, visto che devo rifare la soletta del solaio e i tubi (da 16mm) sono appoggiati proprio sul pavimento del solaio.
I cavetti che devo sostituire sono lì da 40 anni e sono di diametro 1mm. Si possono rimettere da 1 mm o devono essere da 1,5 mm ? Il fatto è che devono fare due curve da 45°con tubo da 16 quindi non so se ci passano bene 2 cavetti da 1,5.

Grazie

John

unread,
Mar 3, 2014, 7:31:31 AM3/3/14
to
Scusate volevo dire 2 curve da 90°...

Bernardo Rossi

unread,
Mar 3, 2014, 7:36:57 AM3/3/14
to
On Mon, 3 Mar 2014 04:28:37 -0800 (PST), John <gabbia...@yahoo.it>
wrote:

>I cavetti che devo sostituire sono lě da 40 anni e sono di diametro 1mm. Si possono rimettere da 1 mm o devono essere da 1,5 mm ?

Per i cavi elettrici si va in base alla sezione, non al diametro.
Il minimo sindacale per la illuminazione e' 1,5 mmquadri.

> Il fatto č che devono fare due curve da 45°con tubo da 16 quindi non so se ci passano bene 2 cavetti da 1,5.

E la terra non ce la metti?
--

Byebye from Verona, Italy

Bernardo Rossi b.r...@tin.it

br...@antoniani.it

unread,
Mar 3, 2014, 7:39:18 AM3/3/14
to
Ciao,
> I cavetti che devo sostituire sono lì da 40 anni e sono di diametro 1mm. Si possono rimettere da 1 mm o devono essere da 1,5 mm ? Il fatto è che devono fare due curve da 45°con tubo da 16 quindi non so se ci passano bene 2 cavetti da 1,5.
Probabilmente se il tutto e' stato posato 40 anni fa, i fili saranno stati rigidi e da 1 mmq, ma la traccia da 16 accetta tranquillamente i 3 (tre ci vuole anche il giallo/verde per la messa a terra, anche se il lampadario e' oggi di plastica, ma un domani...) fili da 1,5 flessibili.
Se, come dici, ci sono 2 curve a 45°, non avrai problemi fino a 5 fili, i problemi sorgono qualora il corrugato sia strozzato o piegato all'indietro (180°).
Se non possiedi la sonda guidacavi, puoi usare i cavi attuali, una volta scollegati!!!, per tirare la nuova terna, che sara' agevolata con una spalmata di detersivo per piatti o sapone liquido specie nel punto di aggancio cavi vecchi-nuovi.
Salutoni

e7o7

unread,
Mar 3, 2014, 7:40:31 AM3/3/14
to
il Mon, 3 Mar 2014 04:37 -0800 (PST), John <gabbia...@yahoo.it>
scrisse:

>Dovrei cambiare tutti i cavetti dei lampadari, visto che devo rifare la soletta del solaio e i tubi (da 16mm) sono appoggiati proprio sul pavimento del solaio.
>I cavetti che devo sostituire sono lě da 40 anni e sono di diametro 1mm. Si possono rimettere da 1 mm o devono essere da 1,5 mm ?
Il fatto č che devono fare due curve da 45°con tubo da 16 quindi non
so se ci passano bene 2 cavetti da 1,5.
>
>Grazie


se fai tutto nuovo, la sezione dei fili č 1.5+la messa a terra...
che 40anni fa non sempre c'era

le 2 curve a 90° sono sconsigliate...o cambi percorsi o metti una
cassetta in mezzo o infili i fili prima e ti fai piacere che
potresti non sfilarli piů...



e6...@yahoo.it ma cambia il sei in sette

br...@antoniani.it

unread,
Mar 3, 2014, 7:50:11 AM3/3/14
to
> le 2 curve a 90° sono sconsigliate...o cambi percorsi o metti una
Ovviamente a 90° secchi non va bene anche perche' se cosi' fosse si schiaccerebbe il tubo, ma ci sara' pur sempre un certo raggio di curvatura, basta che sia di 5-6 cm e i cavi scorrono.

John

unread,
Mar 3, 2014, 8:31:59 AM3/3/14
to
Per 90°intendo due curve come queste:
http://www.infobuild.it/infobuild/archive.img/f8da66ded4bca5b1eee2fe151d25119ecm.jpg.jpg

i cavetti sono solo due da 1mm e quindi dovrò sostituirli con tre da 1,5 massa compresa... Spero passino.

Bernardo Rossi

unread,
Mar 3, 2014, 8:49:00 AM3/3/14
to
On Mon, 3 Mar 2014 05:31:59 -0800 (PST), John <gabbia...@yahoo.it>
wrote:
Quelle sono fatte apposta per passarci.

Cordy

unread,
Mar 3, 2014, 9:19:36 AM3/3/14
to
Il 03/03/2014 13:28, John ha scritto:
> Dovrei cambiare tutti i cavetti dei lampadari, visto che devo rifare
> la soletta del solaio e i tubi (da 16mm) sono appoggiati proprio sul
> pavimento del solaio. I cavetti che devo sostituire sono lě da 40
> anni e sono di diametro 1mm. Si possono rimettere da 1 mm o devono
> essere da 1,5 mm ? Il fatto č che devono fare due curve da 45°con
> tubo da 16 quindi non so se ci passano bene 2 cavetti da 1,5.
>
> Grazie
>

Per rifare tutto a norma, non chiederesti a noi. Quindi: di che
lampadari stiamo parlando? E quanto sono lunghe le linee in questione?

--
Ciao!
Stefano

emilio

unread,
Mar 3, 2014, 11:35:00 AM3/3/14
to
John ha scritto:
> Dovrei cambiare tutti i cavetti dei lampadari, visto che devo rifare la soletta del solaio e i tubi (da 16mm) sono appoggiati proprio sul pavimento del solaio.
> I cavetti che devo sostituire sono lì da 40 anni e sono di diametro 1mm. Si possono rimettere da 1 mm o devono essere da 1,5 mm ? Il fatto è che devono fare due curve da 45°con tubo da 16 quindi non so se ci passano bene 2 cavetti da 1,5.
>
> Grazie
>

se devi rifare il tutto a "norma" devi metterci minimo 1.5 mm2...2 fili
+ la terra.....sperando che ci vadino! se fai una cosa senza dover avere
qualche tipo di certificazione puoi metterci tranquillamente 3 x 1 mm2
e se non superi una potenza di 500W sui lampadari,puoi stare tranquillo.

El_Ciula

unread,
Mar 3, 2014, 11:37:59 AM3/3/14
to
emilio ha scritto:

> qualche tipo di certificazione puoi metterci tranquillamente 3 x 1 mm2
> e se non superi una potenza di 500W sui lampadari,puoi stare
> tranquillo.

Si, anche perchè il 1,5mm2 è dato stando tranquilli per 10A cioè 2400W
continui in traccia.


unodiquelli

unread,
Mar 3, 2014, 12:01:30 PM3/3/14
to
> se devi rifare il tutto a "norma" devi metterci minimo 1.5 mm2...2 fili
> + la terra.....sperando che ci vadino!

Vadino, venghino...

El_Ciula

unread,
Mar 3, 2014, 12:03:28 PM3/3/14
to
unodiquelli ha scritto:

>> se devi rifare il tutto a "norma" devi metterci minimo 1.5 mm2...2
>> fili + la terra.....sperando che ci vadino!
>
> Vadino, venghino...

Piu' gente entra piu' bestie si vidono...


Valerio Vanni

unread,
Mar 3, 2014, 12:15:47 PM3/3/14
to
On Mon, 03 Mar 2014 13:36:57 +0100, Bernardo Rossi <b.r...@tin.it>
wrote:

>>I cavetti che devo sostituire sono lě da 40 anni e sono di diametro 1mm. Si possono rimettere da 1 mm o devono essere da 1,5 mm ?
>
>Per i cavi elettrici si va in base alla sezione, non al diametro.
>Il minimo sindacale per la illuminazione e' 1,5 mmquadri.

Per l'illuminazione (il tratto che va al lampadario) dovrebbe bastare
1 mmq.


--
Ci sono 10 tipi di persone al mondo: quelle che capiscono il sistema binario
e quelle che non lo capiscono.

John

unread,
Mar 3, 2014, 12:27:38 PM3/3/14
to
E' una casa indipendente in mezzo alla campagna e ci abito solo io e famiglia.
I lavori li faccio da me (elettricista, idraulico, muratore, ecc..), quindi niente certificazioni... ;-)
Si tratta di una decina di lampadari a soffitto da una a 5 lampade l'uno. Tra l'altro adesso con le lampade a risparmio d'energia la potenza delle lampadine è minima rispetto al passato quindi credo che il diametro dei conduttori sia in ogni caso sovradimensionato.

br...@antoniani.it

unread,
Mar 3, 2014, 1:02:18 PM3/3/14
to
Certo che anche l'1 mmq basta, ma se devi comprare i cavi , magari l'1,5 costa meno perche' e' standard.
> Si tratta di una decina di lampadari a soffitto da una a 5 lampade l'uno. Tra l'altro adesso con le lampade a risparmio d'energia la potenza delle lampadine è minima rispetto al passato quindi credo che il diametro dei conduttori sia in ogni caso sovradimensionato.
Se usi le lampade a risparmio al massimo assorbirai 100-125 W a lampadario, cioe' 0,5 A, per cui va bene quasi qualunque filo, lo dice anche El Ciula (ipse dixit).
La scelta dell'1,5 mi pare fosse anche per motivi di robustezza meccanica, tenuta alla piega (non si spezzano nelle connessioni) e di isolamento, i vecchi fili anni 70 avevano attorno poca "vipla", nome dell'isolante termoplastico, con parecchi difetti, bassa temperatura di fusione, per contro tendenza a cuocersi e diventare fragile.
Salutoni

El_Ciula

unread,
Mar 3, 2014, 1:10:53 PM3/3/14
to
br...@antoniani.it ha scritto:

> Certo che anche l'1 mmq basta, ma se devi comprare i cavi , magari
> l'1,5 costa meno perche' e' standard.
>> Si tratta di una decina di lampadari a soffitto da una a 5 lampade
>> l'uno. Tra l'altro adesso con le lampade a risparmio d'energia la
>> potenza delle lampadine č minima rispetto al passato quindi credo
>> che il diametro dei conduttori sia in ogni caso sovradimensionato.
> Se usi le lampade a risparmio al massimo assorbirai 100-125 W a
> lampadario, cioe' 0,5 A, per cui va bene quasi qualunque filo, lo
> dice anche El Ciula (ipse dixit).
> La scelta dell'1,5 mi pare fosse anche per motivi di robustezza
> meccanica, tenuta alla piega (non si spezzano nelle connessioni) e di
> isolamento, i vecchi fili anni 70 avevano attorno poca "vipla", nome
> dell'isolante termoplastico, con parecchi difetti, bassa temperatura
> di fusione, per contro tendenza a cuocersi e diventare fragile.
> Salutoni

Uč Ipse dixan, si leggono cazzate che non si contano sulle dita di una mano
nel tuo post sopra, comunque se l'OP non ha Comunisti di Merda come vicini,
faccia come Cazzo gli viene comodo che tanto va benissimo lo stesso, l'1,5
mm2 č una esagerazione, č messo SOLO per proteggere la linea dai
cortocircuiti e far saltare i magneto da 10A.


clanpb

unread,
Mar 3, 2014, 1:40:31 PM3/3/14
to


<br...@antoniani.it> ha scritto nel messaggio
news:b5561a15-95be-4c64...@googlegroups.com...
<cut>
> per tirare la nuova terna, che sara' agevolata con una spalmata di
> detersivo per piatti o sapone liquido specie nel punto di aggancio cavi
> vecchi-nuovi.

per agevolare le filature degli impianti elettrici esiste a poco prezzo
quello che si chiama in gergo "scivolante" (neutro)

ciao
marco

br...@antoniani.it

unread,
Mar 3, 2014, 1:56:29 PM3/3/14
to
Ciao,
> Uè Ipse dixan, si leggono cazzate che non si contano sulle dita di una mano
Non ho capito quali siano le 5+ cazzate nel mio post.
Comunque l'OP ha tutto lo spazio che vuole per ficcarci i suoi cavetti.
Salutoni

El_Ciula

unread,
Mar 3, 2014, 2:00:18 PM3/3/14
to
clanpb ha scritto:
Mai visto un elettricista usarlo (parlo di elettricisti, non Ricchioni )
usano tutti il sapone che abbiamo tutti o quasi sul lavandino nel bagno,
quello liquido.


br...@antoniani.it

unread,
Mar 3, 2014, 2:02:07 PM3/3/14
to
> > prezzo quello che si chiama in gergo "scivolante" (neutro)

> Mai visto un elettricista usarlo (parlo di elettricisti, non Ricchioni )
> usano tutti il sapone che abbiamo tutti o quasi sul lavandino nel bagno,
> quello liquido.
I ricchioni usano la vaselina!
le prime volte...

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 3, 2014, 3:29:46 PM3/3/14
to
On Mon, 03 Mar 2014 09:27:38 -0800, John wrote:

> E' una casa indipendente in mezzo alla campagna e ci abito solo io e
> famiglia.

Irrilevante. Il reato di omicidio colposo si ha anche se le vittime sono
dei famigliari.

> I lavori li faccio da me (elettricista, idraulico, muratore,
> ecc..), quindi niente certificazioni... ;-)

Ed allora perche' chiede:

"Si possono rimettere da 1 mm o devono essere da 1,5 mm ?"

Intendo scrivere, se non era sua intenzione avere informazioni sulla regola
d'arte, perche' ha fatto la domanda ?

> Si tratta di una decina di
> lampadari a soffitto da una a 5 lampade l'uno.

Irrilevante (per quanto riguarda la sicurezza).

> Tra l'altro adesso con le
> lampade a risparmio d'energia la potenza delle lampadine è minima
> rispetto al passato.

Se li mette anche con 5 lampadine puo' stare sotto i 20-30W.
Ma e' irrilevante.

> quindi credo che il diametro dei conduttori sia in
> ogni caso sovradimensionato.

Il diametro dei conduttori va tarato in base alla protezione esistente.
Motivo: occorre considerare il caso di guasto, in cui e' desiderabile
che scatti la protezione PRIMA che i cavetti provochino un principio
d'incendio (ed in ogni caso danni tale da dovere rifare i cavi).

Volendo insistere con 1 mmq, e' fattibile, almeno dal punto di vista
della regola d'arte, se utilizza un magnetotermico da 6A.

clanpb

unread,
Mar 3, 2014, 3:32:32 PM3/3/14
to
Al di là dei ricchioni, quello proposto, lo "scivolante", è un prodotto ad
hoc per elettricisti, poi nulla vieta di usare quello che uno vuole
(borotalco, detersivo piatti, shampoo, olio motore usato, ecc.).
Consiglio: la filatura funziona meglio se fatta in coppia (uno tira, l'altro
spinge).
honni soit qui mal y pense........
ciao
marco

"El_Ciula" <notesi...@notexist.it> ha scritto nel messaggio
news:5314d143$0$20699$5fc...@news.tiscali.it...

Daniele Orlandi

unread,
Mar 3, 2014, 7:59:07 PM3/3/14
to
Valerio Vanni wrote:
>
> Per l'illuminazione (il tratto che va al lampadario) dovrebbe bastare
> 1 mmq.

No, non "dovrebbero bastare", ci sono delle regole nel dimensionamento degli
impianti elettrici e vanno rispettate.

Se l'impianto è protetto da un magnetotermico dimensionato per 1,5 mm^2
allora non puoi avere delle tratte con cavo inferiore a 1,5 mm^2.

Cordy

unread,
Mar 4, 2014, 4:29:38 AM3/4/14
to
Il 03/03/2014 21:32, clanpb ha scritto:
> Al di là dei ricchioni, quello proposto, lo "scivolante", è un prodotto
> ad hoc per elettricisti, poi nulla vieta di usare quello che uno vuole

Il buon senso ne vieta alcuni, fra quelli che scrivi. Gli isolanti
automobilistici (giusto per fare un esempio) sono molto diversi da
quelli impiegati in ambito civile. Usare dell'olio motore usato per far
scivolare cavi per impianti elettrici civili significa minare già al
momento dell'installazione la durata dell'isolante. Idem il borotalco
(mentre il talco va bene), ecc. ecc.

> (borotalco, detersivo piatti, shampoo, olio motore usato, ecc.).

Giusto per evitare roghi involontari...


--
Ciao!
Stefano

Cordy

unread,
Mar 4, 2014, 4:30:45 AM3/4/14
to
Aggiungo che se i tubi sono quelli in plastica "tipo helios", ok.
Altrimenti andranno tolti e messi a norma.

--
Ciao!
Stefano

Valerio Vanni

unread,
Mar 4, 2014, 5:24:10 AM3/4/14
to
On Tue, 04 Mar 2014 01:59:07 +0100, Daniele Orlandi
<dan...@orlandi.com> wrote:

>No, non "dovrebbero bastare", ci sono delle regole nel dimensionamento degli
>impianti elettrici e vanno rispettate.
>
>Se l'impianto è protetto da un magnetotermico dimensionato per 1,5 mm^2
>allora non puoi avere delle tratte con cavo inferiore a 1,5 mm^2.

Dove si trova qualcosa di ufficiale?
Perché io facendo delle ricerche ho anche trovato documenti che
dicevano diversamente.

lupino

unread,
Mar 4, 2014, 5:34:14 AM3/4/14
to

"Daniele Orlandi"
> Se l'impianto è protetto da un magnetotermico dimensionato per 1,5 mm^2
> allora non puoi avere delle tratte con cavo inferiore a 1,5 mm^2.

tutto giusto in teoria,
ma nella pratica c'è di tutto.
Mi viene in mente una cosa, come si concilia tutto ciò con i cablaggi di un
utilizzatore (fisso)?,
ad esempio spessissimo ci sono lampadari che hanno un 0.75 o anche meno,
forse la corrente si accorge che secondo la norma questo va bene e quindi in
caso di corto
nel portalampada non fà danni? :-)





Bernardo Rossi

unread,
Mar 4, 2014, 5:43:21 AM3/4/14
to
On Tue, 04 Mar 2014 11:24:10 +0100, Valerio Vanni
<valeri...@inwind.it> wrote:

>Perché io facendo delle ricerche ho anche trovato documenti che
>dicevano diversamente.

Ci dai un link a questi?

lupino

unread,
Mar 4, 2014, 5:59:57 AM3/4/14
to

"Cordy"
> Il buon senso ne vieta alcuni, fra quelli che scrivi. Gli isolanti
> automobilistici (giusto per fare un esempio) sono molto diversi da quelli
> impiegati in ambito civile. Usare dell'olio motore usato per far scivolare
> cavi per impianti elettrici civili significa minare già al momento
> dell'installazione la durata dell'isolante. Idem il borotalco (mentre il
> talco va bene), ecc. ecc.
>
>> (borotalco, detersivo piatti, shampoo, olio motore usato, ecc.).
>
> Giusto per evitare roghi involontari...
>
vabbè, l'olio di motore usato forse si sarà usato nelle officine nel
dopoguerra, dai.....

comunque mi è capitato di usare il borotalco per tirare dei cavi Lan, vabbè
che
lì ci sono problemi relativi per quanto riguarda l'isolamento, ma mi citi
qualche fonte
in cui si spiega perchè non va bene in generale, o anche secondo la tua
esperienza...


Bernardo Rossi

unread,
Mar 4, 2014, 6:03:41 AM3/4/14
to
On Tue, 4 Mar 2014 11:34:14 +0100, "lupino"
<lupino...@CALDOmail.com> wrote:

>ad esempio spessissimo ci sono lampadari che hanno un 0.75 o anche meno,
>forse la corrente si accorge che secondo la norma questo va bene e quindi in
>caso di corto nel portalampada non fà danni?

Il concetto di "sicurezza" non dice che se succede il guasto x, ci
saranno sicuramente danni.
Dice che i danni potrebbero succedere.
Quindi si fa il possibile per evitare la eventualita' che qualcosa
possa succedere.

Poi tutti dicono "tanto non e' mai successo nulla". Pero' quella rara
volta che succede, il malcapitato non puo' nemmeno dire che e'
successo, poiche' e' finito al cimitero.
Sicuramente in Italia non siamo al massimo dell'applicazione del
proverbio "Prevenire e' meglio che curare".
Invece siamo molto bravi ad incularci da noi stessi, visto e'
interesse nostro personale che la nostra casa non vada a fuoco.

Valerio Vanni

unread,
Mar 4, 2014, 6:28:12 AM3/4/14
to
On Tue, 04 Mar 2014 11:43:21 +0100, Bernardo Rossi <b.r...@tin.it>
wrote:
>>Perché io facendo delle ricerche ho anche trovato documenti che
>>dicevano diversamente.
>
>Ci dai un link a questi?

Ho ritrovato solo questo:
http://www.itiomar.it/pubblica/Telecomunicaz/lezioni/3_anno/norme_el.pdf

Bernardo Rossi

unread,
Mar 4, 2014, 6:39:54 AM3/4/14
to
On Tue, 04 Mar 2014 12:28:12 +0100, Valerio Vanni
<valeri...@inwind.it> wrote:

>
>Ho ritrovato solo questo:
>http://www.itiomar.it/pubblica/Telecomunicaz/lezioni/3_anno/norme_el.pdf

Evidentemente quello e' errato, oppure vecchio e superato, visto che
dice anche che la tensione massima e' di 220 V, dove invece ora e' di
230 V.

Vedi cosa dice la norma attuale

http://www.voltimum.it/news/4606/cm/57---sezioni-minime-dei-conduttori-per-impianti-elettrici-secondo-la-norma-iec-60364-5-52.html

lupino

unread,
Mar 4, 2014, 9:00:37 AM3/4/14
to

"Bernardo Rossi"

> Il concetto di "sicurezza" non dice che se succede il guasto x, ci
> saranno sicuramente danni.
> Dice che i danni potrebbero succedere.
> Quindi si fa il possibile per evitare la eventualita' che qualcosa
> possa succedere.
>

indubbiamente,
ti ho solo fatto l'esempio di un fatto pratico,
per cui la norma non dovrebbe, ma di fatto in casi eccezzionali potrebbe
essere recepita con un pò di grano salis.


Cordy

unread,
Mar 4, 2014, 9:02:25 AM3/4/14
to
Il 04/03/2014 11:59, lupino ha scritto:
> "Cordy"
>> Il buon senso ne vieta alcuni, fra quelli che scrivi. Gli isolanti
>> automobilistici (giusto per fare un esempio) sono molto diversi da quelli
>> impiegati in ambito civile. Usare dell'olio motore usato per far scivolare
>> cavi per impianti elettrici civili significa minare già al momento
>> dell'installazione la durata dell'isolante. Idem il borotalco (mentre il
>> talco va bene), ecc. ecc.
>>
>>> (borotalco, detersivo piatti, shampoo, olio motore usato, ecc.).
>>
>> Giusto per evitare roghi involontari...
>>
> vabbè, l'olio di motore usato forse si sarà usato nelle officine nel
> dopoguerra, dai.....
>
> comunque mi è capitato di usare il borotalco per tirare dei cavi Lan, vabbè
> che
> lì ci sono problemi relativi per quanto riguarda l'isolamento, ma mi citi

Infatti: nei cavi LAN la tensione che gira difficilmente potrà provocare
un incendio. Anche perché salteranno prima i componenti dei
pc/router/bridge e compagnia varia.

> qualche fonte
> in cui si spiega perchè non va bene in generale, o anche secondo la tua
> esperienza...
>
>

Secondo la mia esperienza nel "borotalco", nome commerciale di un
composto a base di talco e sostanze varie profumanti e/o con altre
funzioni, le sostanze "varie" a volte sono MOLTO aggressive nei
confronti di gomma, plastica e polimeri vari.
Mio padre era importatore di talco sul mercato italiano... ;)
Palmieri ad esempio infilava DI TUTTO nel borotalco. Ottimo per la
pelle, un po' meno per gomma e plastica.

--
Ciao!
Stefano

Cordy

unread,
Mar 4, 2014, 9:04:15 AM3/4/14
to
Il 04/03/2014 15:02, Cordy ha scritto:

> Infatti: nei cavi LAN la tensione che gira difficilmente potrà provocare

Ussignùr... CORRENTE che gira... :)




--
Ciao!
Stefano

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 4, 2014, 10:25:34 AM3/4/14
to
On Tue, 04 Mar 2014 12:28:12 +0100, Valerio Vanni wrote:

> On Tue, 04 Mar 2014 11:43:21 +0100, Bernardo Rossi <b.r...@tin.it>
> wrote:
>>>Perché io facendo delle ricerche ho anche trovato documenti che
>>>dicevano diversamente.
>>
>>Ci dai un link a questi?
>
> Ho ritrovato solo questo:
> http://www.itiomar.it/pubblica/Telecomunicaz/lezioni/3_anno/norme_el.pdf

"La tensione di alimentazione negli impianti monofasi non deve essere
superiore a 220V" ??? E la tolleranza (senza menzionare che le tensioni
oggi sono salite) ?

"Le sezioni dei cavi devono essere quelle unificate, calcolate in
relazione al carico (punto 2) e alla lunghezza del circuito."

Derivazioni a 1 mm2 e 0,75 mm2 ?

In apparenza l'autore pare essere coerente perche' a pagina 5 riporta
una protezione dei conduttori da 1 mmq con interruttore da 10A (un po'
eccessivo, perche' un flusso continuo al limite dello scatto di
quella corrente fa sciogliere l'isolante del cavetto), ma non ci dice
nulla cosa accade per i cavetti da 0,75 mm2

Lo schema poi a pagina 3 e' un esempio di "regola dell'arte" degli
anni '50. Ma non ha riferimento con la normativa CEI in vigore.

E la disposizione con sezioni a scendere, come un impianto idraulico,
non ha alcun senso. Se la corrente massima che passa dal conduttore
della presa da 10A e' protetta da un interruttore da 16A, a cosa
serve una "dorsale principale" da 6 mm2, visto che non sarai mai percorsa
da una corrente superiore a 16A ?

L'utilizzo poi del colore ROSSO per la fase ... no comment.

"Tubi in acciaio smaltato a bordi saldati ..." ?
Si', direi che sono proprie regole empiriche anni '50.

Diametro interno 11 mm ?
Si', direi che sono proprie regole pratiche anni '50.

Pero', questa pare piu' recente:

"Le giunzioni fra conduttori devono essere effettuate tramite morsetti.
Non sono ammesse giunzioni effettuate per attorcigliamento ricoperte
da nastro isolante."


Dunque, Istituto Tecnico Industriale "Giuseppe Omar" di Novara

http://www.itiomar.it/pubblica/pubblica.shtm?PHPSESSID=a78cd6a94dca23553fb075ac5be38863

Lezioni di telecomunicazioni ? Siamo messi bene, siamo nel 2014.
Volevo scrivere direttamente all'insegnante, ma dal sito non si trova.
Se qualcuno li conosce, segnali il problema.


Carina (nel senso che e' una buona regola) questa:

"Per carichi di potenza superiore a 2KW debbono essere previste prese
da 25A con interruttore automatico di tipo magnetotermico."

in sostanza le lavatrici (hanno una resistenza da 2 kW che se poi si
aggiunge il motore ...) non potrebbero essere collegate come oggi fanno
abitualmente ...

E questa:

"Le prese con portata superiore ai 16A e quelle destinate ad apparecchi di
oltre 2.2 KW devono possedere a monte organi di interruzione per il comando
della spina a circuito aperto."

che ovviamente vale anche per la lavatrice sopra menzionata.

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 4, 2014, 10:44:31 AM3/4/14
to
On Tue, 04 Mar 2014 11:34:14 +0100, lupino wrote:

> "Daniele Orlandi"
>> Se l'impianto è protetto da un magnetotermico dimensionato per 1,5 mm^2
>> allora non puoi avere delle tratte con cavo inferiore a 1,5 mm^2.
>
> tutto giusto in teoria,
> ma nella pratica c'è di tutto.

Eppure le norme CEI sono lineari.

> Mi viene in mente una cosa, come si concilia tutto ciò con i cablaggi di
> un utilizzatore (fisso)?,
> ad esempio spessissimo ci sono lampadari che hanno un 0.75 o anche meno,
> forse la corrente si accorge che secondo la norma questo va bene e
> quindi in caso di corto
> nel portalampada non fà danni? :-)

Semplice, quei lampadari non sono a norma CEI se collegati IN MODO FISSO
ad un magnetotermico da 10A. Esistono anche magnetotermici da 6A.
Il fatto che siano venduti non significa che si possono collegare come
si vuole.
Ed un elettricista che colleghi un tale lampadario alla SUA installazione
elettrica, rischia grosso se poi la costa risultasse dalla documentazione.
Naturalmente non lo dichiara (i "lampadari" sono stati collegati dal
cliente ...) e cosi' si risolve tutto con il solito metodo italiano.

C'e' pero' una attenuante "pratica" (la scrivo con la lingua tra i denti).
Nel caso che il danno avviene nel lampadario, piuttosto che all'interno
di una canalina, la probabilita' che il danno sia visibile, ovvero notato
(e' "odorato") dal cliente e' piu' probabile.
Infatti i problemi per il tipo di sovvraccarico descritto, che piu' che
un evento disastroso improvviso e' una lenta "cottura" dei cavi fino al
deterioramento finale, avviene in certo periodo di tempo, anche mesi
e quindi odori, scolorimenti ed annerimenti, fino alla scintille finali
dovrebbero essere visibili e notate. Chiaramente pero' non dovrebbe
accadere cio'.

Purtroppo non c'e' una certezza che cio' avvenga, e qualche volta capita
che se il lampadario e' metallico, uno si prende la scossa durante il
cambio lampadine. Ora, la tesi e': ma oggi con le CFL da 20W o poco piu'
non arriveremo mai vicini alla portata del 0,75 mmq (o 1 mmq) !!!
Sbagliato, perche' nella CFL c'e' un alimentatore che guastandosi potrebbe
non fare ne un corto-circuito, ne un circuito aperto, ma una resistenza
equivalente a quella che fa passare una corrente ai limiti dell'intervento
della protezione, magari solo per un'ora, poi alla fine i componenti
in oggetto si "cuocciono" del tutto ed abbiamo finalmente il circuito
aperto. Il problema e' che nel frattempo l'isolamento di uno o di tutti e
due i cavetti e' andato:
- puo' essersi fuso ed ora la fase tocca la carcassa metallica (che se messa
a terra fa scattare il differenziale)
- puo' essersi biscottato e in tal caso tende a creparsi, interrompendo la
continuita' della protezione

L'ultimo caso e' la causa degli scatti "misteriosi" del differenziale.
Infatti, una episodica formazione di umidita' all'interno del lampadario,
infiltrandosi nelle crepe, crea un ponte transitorio tra il conduttore
del cavo e la carcassa metallica del lampadario, faccendo scattare il
differenziale. L'umidita' poi evapora e chi torna a casa puo' riarmare
senza problemi il differenziale. Normalmente l'umidita' si forma quando
il cliente e' fuori casa ed il riscaldamento viene abbassato. Poi
quando il cliente torna a casa, esso evapora. Viceversa, se il lampadario
e' un cucina, durante la cottura, la formazione di vapore puo' fare
scattare il differenziale. E nuovamente si ha questo misterioso scatto.

Un elettricista, chiamato, fa molta fatica ad individuare la fonte, perche'
il corto a terra non e' permanente ed i lampadari non sono comodi da
staccare al volo come invece si puo' fare con gli elettrodomestici.

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 4, 2014, 10:49:01 AM3/4/14
to
On Mon, 03 Mar 2014 21:32:32 +0100, clanpb wrote:

> Al di là dei ricchioni, quello proposto, lo "scivolante", è un prodotto
> ad hoc per elettricisti, poi nulla vieta di usare quello che uno vuole
> (borotalco, detersivo piatti, shampoo, olio motore usato, ecc.).
> Consiglio: la filatura funziona meglio se fatta in coppia (uno tira,
> l'altro spinge).

Il problema della scelta dello scivolante e' domandarsi cosa succede
nel tempo. Certi prodotti, una volta lasciati li' "incollano" i cavetti
tra di loro oppure lasciano residui "ruvidi".

Personalmente preferisco utilizzare un grasso al teflon: costa una cifra
e poi scivola tutto quello che si tocca, ma il cavetto trattato resta
scivoloso anche dopo anni, ovvero diventa facile sfilarlo o farci scorrere
di fianco un ulteriore cavetto.

clanpb

unread,
Mar 4, 2014, 1:35:52 PM3/4/14
to
Vero talco e non borotalco, ovviamente tutti gli altri "lubrificanti" citati
erano una provocazione.
Con lo "scivolante" mi sono sempre trovato bene, poi non so se nel tempo si
impasti ecc., comunque quante mai volte si pensa di cambiare l'impianto
elettrico? normalmente si fa in sede di ristrutturazione e quindi è facile
posare nuovo corrugato.
ciao
marco

"Roberto Deboni DMIsr" <ne...@analisienergie.it> ha scritto nel messaggio
news:sO2dnTJsW45waIjO...@giganews.com...

Valerio Vanni

unread,
Mar 4, 2014, 5:57:45 PM3/4/14
to
On Tue, 04 Mar 2014 09:25:34 -0600, Roberto Deboni DMIsr
<ne...@analisienergie.it> wrote:

>In apparenza l'autore pare essere coerente perche' a pagina 5 riporta
>una protezione dei conduttori da 1 mmq con interruttore da 10A (un po'
>eccessivo, perche' un flusso continuo al limite dello scatto di
>quella corrente fa sciogliere l'isolante del cavetto), ma non ci dice
>nulla cosa accade per i cavetti da 0,75 mm2

Di questi ne ho visti parecchi nei cavi delle prolunghe e delle
ciabatte.

lupino

unread,
Mar 5, 2014, 2:35:32 AM3/5/14
to

"Roberto Deboni DMIsr"

>> Mi viene in mente una cosa, come si concilia tutto ciò con i cablaggi di
>> un utilizzatore (fisso)?,
>> ad esempio spessissimo ci sono lampadari che hanno un 0.75 o anche meno,
>> forse la corrente si accorge che secondo la norma questo va bene e
>> quindi in caso di corto
>> nel portalampada non fà danni? :-)
>
> Semplice, quei lampadari non sono a norma CEI se collegati IN MODO FISSO
> ad un magnetotermico da 10A. Esistono anche magnetotermici da 6A.
> Il fatto che siano venduti non significa che si possono collegare come
> si vuole.
> Ed un elettricista che colleghi un tale lampadario alla SUA installazione
> elettrica, rischia grosso se poi la costa risultasse dalla documentazione.
> Naturalmente non lo dichiara (i "lampadari" sono stati collegati dal
> cliente ...) e cosi' si risolve tutto con il solito metodo italiano.

In linea teorica non fa una piega, compresa l'ultima riga.
Provo a buttargliela lì a qualcuno ai prossimi convegni tuttonormel

>
> C'e' pero' una attenuante "pratica" (la scrivo con la lingua tra i denti).
> Nel caso che il danno avviene nel lampadario, piuttosto che all'interno
> di una canalina, la probabilita' che il danno sia visibile, ovvero notato
> (e' "odorato") dal cliente e' piu' probabile.

Infatti,
magari il lampadario secondo i legulei è considerato "accessorio" o
"utilizzatore mobile" e quindi non fa parte dell'impianto,
tanto basta per dire che invece secondo la corrente tutte le case sono fuori
norma eh eh


lupino

unread,
Mar 5, 2014, 2:51:32 AM3/5/14
to

"Cordy"
> Palmieri ad esempio infilava DI TUTTO nel borotalco. Ottimo per la pelle,
> un po' meno per gomma e plastica.
>
non ce l'ho sotto mano.
Ma era quallo classico? (di solito avevo quello con la busta verde).
Ma in etichetta c'erano gli ingredienti?
No, nč.


Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 5, 2014, 7:37:22 PM3/5/14
to
On Tue, 04 Mar 2014 19:35:52 +0100, clanpb wrote:

> Vero talco e non borotalco, ovviamente tutti gli altri "lubrificanti"
> citati erano una provocazione.
> Con lo "scivolante" mi sono sempre trovato bene, poi non so se nel tempo
> si impasti ecc., comunque quante mai volte si pensa di cambiare
> l'impianto elettrico?

Della serie: beati gli ultimi, se i primi ...

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 6, 2014, 7:33:54 PM3/6/14
to
On Tue, 04 Mar 2014 23:57:45 +0100, Valerio Vanni wrote:

> On Tue, 04 Mar 2014 09:25:34 -0600, Roberto Deboni DMIsr
> <ne...@analisienergie.it> wrote:
>
>>In apparenza l'autore pare essere coerente perche' a pagina 5 riporta
>>una protezione dei conduttori da 1 mmq con interruttore da 10A (un po'
>>eccessivo, perche' un flusso continuo al limite dello scatto di quella
>>corrente fa sciogliere l'isolante del cavetto), ma non ci dice nulla
>>cosa accade per i cavetti da 0,75 mm2
>
> Di questi ne ho visti parecchi nei cavi delle prolunghe e delle
> ciabatte.

Vero, ed in mancanza di fusibili nella spina, avrei dei problemi.

A favore gioca che si tratta di cavi volanti, quindi esposti all'aria
aperta ed in teoria dovrebbere godere di un raffreddamento migliore
dei cavetti in una tubo chiuso.

Inoltre, l'eventuale surriscaldamento si dovrebbe notare prima che si
arrivi al danno totale.

In ogni caso, questo e' un anello aperto nella catena della sicurezza.

Valerio Vanni

unread,
Mar 6, 2014, 11:48:18 PM3/6/14
to
On Thu, 06 Mar 2014 18:33:54 -0600, Roberto Deboni DMIsr
<ne...@analisienergie.it> wrote:

>>>cosa accade per i cavetti da 0,75 mm2
>>
>> Di questi ne ho visti parecchi nei cavi delle prolunghe e delle
>> ciabatte.
>
>Vero, ed in mancanza di fusibili nella spina, avrei dei problemi.

Ci ho guardato anche oggi, in un brico. Salivano a 1 mm per le
prolunghe con spine / prese da 16A (a 1.5 per quelli da 20-30 metri).

>A favore gioca che si tratta di cavi volanti, quindi esposti all'aria
>aperta ed in teoria dovrebbere godere di un raffreddamento migliore
>dei cavetti in una tubo chiuso.

Alcuni col raccoglitore avevano sopra una doppia indicazione: watt
massimi a cavo steso e a cavo arrotolato.

lupino

unread,
Mar 7, 2014, 5:23:43 AM3/7/14
to

"Roberto Deboni DMIsr"
>
> L'utilizzo poi del colore ROSSO per la fase ... no comment.
>

Non č un errore perchč NON č vietato.


clanpb

unread,
Mar 7, 2014, 12:44:46 PM3/7/14
to


"Roberto Deboni DMIsr" <ne...@analisienergie.it> ha scritto nel messaggio
news:BP2dnXix_ZXfXorO...@giganews.com...
son discreti? non vedo il nesso: citazione errata!
ciao
marco



Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 7, 2014, 4:01:26 PM3/7/14
to
On Fri, 07 Mar 2014 11:23:43 +0100, lupino wrote:

> "Roberto Deboni DMIsr"
>>
>> L'utilizzo poi del colore ROSSO per la fase ... no comment.
>>
>>
> Non è un errore perchè NON è vietato.

Se e' per questo non e' espressamente vietato nulla, la legge scrive
semplicemente che gli impianti elettrici e le apparecchiature devono
essere realizzate "a regola d'arte". Cioe', e' vietato fare le cose
"non in regola".

La domanda e' quindi: in base a quale "regola dell'arte" potrebbe
utilizzare il rosso per la fase ?

Secondo le norme CEI, non di certo.
La CEI 64-8/5 al punto 514.3.7 raccomanda di identificare i conduttori
di fase nei cavetti unipolari con i colori marrone, nero e grigio. Non
vedo il rosso. L'ordine colori delle codifica precedentemente indicata,
poi e' "preferenziale" se ci si basa sulla tabella CEI-UNEL 00722, ovvero:

Linea con solo 3 cavi, protezione inclusa:

PE = Giallo/Verde
Neutro = Blue o azzurro (a seconda di quanto siete daltonici)
Fase = Marrone o bruno (idem)

Se pero' vi fa piu' comodo (ad esempio, perche' volete distinguere
un tratto di circuito), potete sostituire al marrone il nero o il grigio.
Ma non vedo il rosso.

Percio', ci scriva quale normativa consente l'uso del rosso per la fase ?

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 8, 2014, 8:31:08 AM3/8/14
to
Beati gli ultimi, se i primi ... avran giudizio.

Mettiamola cosi', gli impianti da me fatti erano impianti dove poi ero
ragionevolmente certo di dovere fare la manutenzione. Che poteva
significare:
- aggiungere nuove sezioni
- aggiungere nuovi impianti
- cambiare dimensioni (maggiore potenza)
e cosi' via.

Ma il bello e' che il tutto e' anche previsto dalla norma CEI 64-8

Si denomina: "prova della sfilabilita'"

Dal punto 61.3.1 Prove

"... consiste nell'estrarre uno o piu' cavi dal tratto di tubo protettivo
compreso tra due cassette o scatole successive, e nell'osservare che questa
operazioni non abbia danneggiato il cavo stesso."

Ora, quando i cavi si "bloccano", e se la tratta e' di almeno una decina
di metri con un paio di curve, il cavo estratto mostra evidenti
deformazioni e striature. Naturalmente dipende al verificatore, ma
personalmente non vado certo a scegliere due cassette collegate da un
tratto rettilineo per fare le prove.

Aggiungiamo che magari la prova avviene un anno dopo che la tratta e' stata
posata ...



clanpb

unread,
Mar 8, 2014, 2:26:39 PM3/8/14
to


"Roberto Deboni DMIsr" <ne...@analisienergie.it> ha scritto nel messaggio
news:3uSdnYUbleEBhobO...@giganews.com...
> On Fri, 07 Mar 2014 18:44:46 +0100, clanpb wrote:
>
>> "Roberto Deboni DMIsr" <ne...@analisienergie.it> ha scritto nel messaggio
>> news:BP2dnXix_ZXfXorO...@giganews.com...
>>> On Tue, 04 Mar 2014 19:35:52 +0100, clanpb wrote:
>>>
>>>> Vero talco e non borotalco, ovviamente tutti gli altri "lubrificanti"
>>>> citati erano una provocazione.
>>>> Con lo "scivolante" mi sono sempre trovato bene, poi non so se nel
>>>> tempo si impasti ecc., comunque quante mai volte si pensa di cambiare
>>>> l'impianto elettrico?
>>>
>>> Della serie: beati gli ultimi, se i primi ...
>>
>> son discreti? non vedo il nesso: citazione errata!
>
> Beati gli ultimi, se i primi ... avran giudizio.
>
> Mettiamola cosi', gli impianti da me fatti erano impianti dove poi ero
> ragionevolmente certo di dovere fare la manutenzione. Che poteva
> significare:
> - aggiungere nuove sezioni
> - aggiungere nuovi impianti
> - cambiare dimensioni (maggiore potenza)
> e cosi' via.

questa non è "manutenzione"

> Ma il bello e' che il tutto e' anche previsto dalla norma CEI 64-8
>
> Si denomina: "prova della sfilabilita'"
>
> Dal punto 61.3.1 Prove
>
> "... consiste nell'estrarre uno o piu' cavi dal tratto di tubo protettivo
> compreso tra due cassette o scatole successive, e nell'osservare che
> questa
> operazioni non abbia danneggiato il cavo stesso."
>
> Ora, quando i cavi si "bloccano", e se la tratta e' di almeno una decina
> di metri con un paio di curve, il cavo estratto mostra evidenti
> deformazioni e striature. Naturalmente dipende al verificatore, ma
> personalmente non vado certo a scegliere due cassette collegate da un
> tratto rettilineo per fare le prove.

dieci metri più due curve possono essere problematici anche a filarli

lupino

unread,
Mar 8, 2014, 6:20:35 PM3/8/14
to

"Roberto Deboni DMIsr"
> Percio', ci scriva quale normativa consente l'uso del rosso per la fase ?

normativa? se la trovo la posto, siccome non sono in tribunale non ci perdo
più di tanto tempo.
Avevo questa convinzione, supportata anche da questa e da 10.000 altre
pubblicazioni,
in ogni caso posso anche cambiarla, non sono di certo la bocca della verità,
a differenza di alcuni qua,
difatti io ho detto che non è consigliato, ma non è espressamente vietato.
http://www.elektro.it/colori_elettrici/colori_elettrici_03.htm
3.2 Cavi unipolari

La colorazione dell'isolamento dei cavi unipolari senza guaina deve
presentare i seguenti colori:

a.. giallo/verde per il conduttore di protezione;
b.. blu per il conduttore di neutro.
I colori marrone, nero o grigio sono consigliati per i conduttori di fase.
Se il conduttore di fase è ben identificato si possono utilizzare anche
altri colori ( arancione, rosa, rosso, turchese, violetto, bianco )


Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 8, 2014, 9:02:32 PM3/8/14
to
On Sun, 09 Mar 2014 00:20:35 +0100, lupino wrote:

> "Roberto Deboni DMIsr"
>> Percio', ci scriva quale normativa consente l'uso del rosso per la fase
>> ?
>
> normativa? se la trovo la posto, siccome non sono in tribunale non ci
> perdo più di tanto tempo.
> Avevo questa convinzione, supportata anche da questa e da 10.000 altre
> pubblicazioni,
> in ogni caso posso anche cambiarla, non sono di certo la bocca della
> verità, a differenza di alcuni qua,
> difatti io ho detto che non è consigliato, ma non è espressamente
> vietato.
> http://www.elektro.it/colori_elettrici/colori_elettrici_03.htm

Temo che abbiano letto male la normativa.

> 3.2 Cavi unipolari
>
> La colorazione dell'isolamento dei cavi unipolari senza guaina deve
> presentare i seguenti colori:
>
> a.. giallo/verde per il conduttore di protezione;
> b.. blu per il conduttore di neutro.
> I colori marrone, nero o grigio sono consigliati per i conduttori di
> fase.

E fin qui ci siamo.

> Se il conduttore di fase è ben identificato si possono utilizzare
> anche altri colori ( arancione, rosa, rosso, turchese, violetto, bianco )

E questa parte non la trovo nella CEI-UNEL 00722.

Guardi, le faccio una domanda che dovrebbe da solo chiarire chi i tizi
sono un po' confusi:

"Cosa significa >ben identificato< ?"

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 8, 2014, 9:06:14 PM3/8/14
to
On Sat, 08 Mar 2014 20:26:39 +0100, clanpb wrote:

> "Roberto Deboni DMIsr" <ne...@analisienergie.it> ha scritto nel messaggio
> news:3uSdnYUbleEBhobO...@giganews.com...
>> On Fri, 07 Mar 2014 18:44:46 +0100, clanpb wrote:
>>
>>> "Roberto Deboni DMIsr" <ne...@analisienergie.it> ha scritto nel
>>> messaggio news:BP2dnXix_ZXfXorO...@giganews.com...

...snip...

>> deformazioni e striature. Naturalmente dipende dal verificatore, ma
>> personalmente non vado certo a scegliere due cassette collegate da un
>> tratto rettilineo per fare le prove.
>
> dieci metri più due curve possono essere problematici anche a filarli

Non se si rispettano i criteri di limitare il riempimento al massimo a
2/3 della sezione e si utilizza il teflon.

Se ha pieno attrito, il risultato e' quello che si immagina. Se i cavi
sono "scivolosi" (non bagnati, non unti), le assicuro che scorrono come
oliati.

lupino

unread,
Mar 9, 2014, 4:44:27 AM3/9/14
to

"Roberto Deboni DMIsr"
>
> "Cosa significa >ben identificato< ?"
che se in una cassetta di derivazione ho un blu e un rosso sono sicuro che
il blu è il neutro e il rosso la fase.
Ulteriore conferma anche da wikipedia, anche se a volte vale zero, però vari
indizi fanno la prova :-)
http://it.wikipedia.org/wiki/Colori_dei_cavi_elettrici



Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 9, 2014, 7:48:47 PM3/9/14
to
On Sun, 09 Mar 2014 09:44:27 +0100, lupino wrote:

> "Roberto Deboni DMIsr"
>>
>> "Cosa significa >ben identificato< ?"
> che se in una cassetta di derivazione ho un blu e un rosso sono sicuro
> che il blu è il neutro e il rosso la fase.

Se bastasse usare un colore diverso dal blu e dal giallo/verde per
"bene identificare" il conduttore di fase, perche' citare i colori
bruno, nero e grigio ? Perche' non scrivere semplicemente:
- conduttore di terra = giallo/verde
- conduttore neutro = azzurro
e per il resto usato i coloro che volete voi ?

> Ulteriore conferma anche da
> wikipedia, anche se a volte vale zero, però vari indizi fanno la prova
> :-)
> http://it.wikipedia.org/wiki/Colori_dei_cavi_elettrici

La quantita' non fa MAI la qualita'. E cento stupidi hanno torto quanto
dieci stupidi.

Forse le e' sfuggito che piu' volte ho spiegato (cercato ?) che Wikipedia
e' una fonte di terzo livello, ovvero, come tutte le enciclopedie NON e'
una bibbia. Il che significa che Wikipedia e' utile a rinviare il lettore
alle fonti primarie (o almeno secondarie, che sono le enciclopedie edite
da un gruppo di esperti reputabili). Questo non lo affermo io, ma bensi'
il fondatore di Wikipedia.

Del resto sapra' che qualunque vandalo puo' modificare i contenuti di
Wikipedia, finche' non interviene un editore diligente, anche per mesi
puo' esserci scritto una castronata. Per capire se si tratta di una
castronata, dovete seguire le citazioni e leggere la "fonte" della
descrizione. Naturalmente anche la fonte puo' essere una castronata, ma
comincia gia' piu' difficile, ovvero un vandalo deve darsi la briga di
inventare un sito web apposito.

Ma la questione e' che l'oggetto di questa discussione sono i colori
negli impianti elettrici. Ebbene, la CEI-UNEL 00722 non e' una normativa
relativa agli >impianti elettrici<. E ripeto, la norma CEI relativi agli
impianti nelle abitazioni e' la CEI 64-8 e non raccomanda colori diversi
dal bruno, nero o grigio per la fase.

Se lei vuole fare a modo suo, senza aderire alla normativa CEI (o VDE, o
una qualsiasi di quelle di un altro paese UE), e' liberissimo di farlo.
A patto poi di fare asseverare da un professionista la regolarita' allo
"stato dell'arte" del suo impianto.

Naturalmente, puo' anche giocare al lotto (non e' questa l'Italia ?) ovvero
fare come vuole e sperare, con tanto di cornetti rossi, che non accada mai
nulla che possa interessare ad un giudice.

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 10, 2014, 1:06:39 PM3/10/14
to
On Sun, 09 Mar 2014 18:48:47 -0500, Roberto Deboni DMIsr wrote:

...snip...

> Se lei vuole fare a modo suo, senza aderire alla normativa CEI (o VDE, o
> una qualsiasi di quelle di un altro paese UE), e' liberissimo di farlo.
> A patto poi di fare asseverare da un professionista la regolarita' allo
> "stato dell'arte" del suo impianto.
>
> Naturalmente, puo' anche giocare al lotto (non e' questa l'Italia ?)
> ovvero fare come vuole e sperare, con tanto di cornetti rossi, che non
> accada mai nulla che possa interessare ad un giudice.

Aggiungo per vostra informazione che, a causa della litigiosita' italiana
ed il combinato disposto di una totale incapacita' della maggioranza dei
periti nelle liste dei tribunali (pare che ci sia il "mestiere" di perito
di tribunale, al pari del "mestiere" di politico, riservato ai "falliti"
o "incapaci" di ogni settore), gli stessi tecnici professionisti, che in
teoria potrebbero avere la massima liberta' nella implementazione
tecnologica (avendo le giuste competenze), alla fine, per quieto vivere
siamo costretti ad utilizzare le norme CEI come se fossero una bibbia,
ovvero una legge inderogabile (eppure non sarebbe cosi').

Per esempio, potrei benissimo scegliere il rosso per la fase, allegando
una dichiarazione dello stato dell'arte della progettazione ed
implementazione nell'impianto elettrico, con chiara indicazione della
funzione di ogni colore fornito con allegata "guida per la manutenzione"
dell'impianto. Sarebbe una cosa che va ben oltre cio' che fornisce
l'impiantista medio al cliente.
Eppure, se qualche elettricista un giorno si fulmina toccando un filo rosso,
in primo grado e' facile essere condannati perche' un CTU afferma, da una
lettura pedisqua della CEI 64-8, che lo stato dell'arte deve essere
omogenea alla norma CEI e che il mancato utilizzo di uno dei colori
bruno-nero-grigio per la fase non ha permesso al malcapitato di sapere
che si trattava della fase.
Sorvolando eventuali commenti che la manutenzione si dovrebbe fare a
interruttore generale staccati, il problema (la spaventosa lentezza della
giustizia in Italia) e' che per anni, il tecnico si trovera' con
l'accusa di omicidio colposo, oltre alle spese per andare in appello e
fare ribaltare la sentenza. Nota: quei ribaltamenti che avvengono in
appello non sono spesso indicazione di corruzione o insabbiature, come
il popolino crede, bensi' il fatto che i giudici di primo grado lavorano
con una professionalita' scadente dei CTU (un giudice DEVE affidarsi alla
perizie, non essendo certamente un esperto di tecnologia). E poi c'e'
sempre il rischio della conferma anche in appello e quindi il carcere,
oltre al fallimento economico a causa dei risarcimenti.
Quindi, "di prassi", le norme CEI sono considerati da molti professionisti
come se fossero la *BIBBIA* della impiantistica elettrica. Sorvoliamo poi
sul problema che gli elettricisti non le conoscono tutte (le CEI 64-8 non
costano tanto, solo 100 Euro, ma sono quasi 700 pagine di "concentrato"
ovvero non diluite come un libro, occorre leggere tutto con attenzione).

Come potete vedere, un misto tra incompentenza media (minimo comune
denominatore) e inefficienza giudiziaria crea una situazione di fatto
dove pochi si azzardano ad alzare la testa, anche se avesse ricevuto un
premio Nobel per le sue competenze.

La beffa e' che in mezzo a questo marasma, gli impianti elettrici in
Italia mediamente sono pericolosi. In massa. Punto. Anche questa e'
comune storia italiana: si salva la forma, si punta tutto sui pezzi di
carta (l'unica difesa in tribunale, visto che gli interlocutori, i CTU,
non hanno competenze), per il resto l'utilizzatore si deve arrangiare
(come sapere che non deve usare le spine da 10A sulle prese 16A/10A
se l'apparecchio non ha fusibili o protezioni addizionali).
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Cordy

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Mar 11, 2014, 3:06:15 AM3/11/14
to
Il 10/03/2014 18:06, Roberto Deboni DMIsr ha scritto:
> On Sun, 09 Mar 2014 18:48:47 -0500, Roberto Deboni DMIsr wrote:
> Per esempio, potrei benissimo scegliere il rosso per la fase, allegando
> una dichiarazione dello stato dell'arte della progettazione ed
> implementazione nell'impianto elettrico, con chiara indicazione della
> funzione di ogni colore fornito con allegata "guida per la manutenzione"
> dell'impianto. Sarebbe una cosa che va ben oltre cio' che fornisce
> l'impiantista medio al cliente.

Tralascio tutto il resto, che mi pare un po' ingeneroso. A far poco.

Ma proviamo a metterci nei panni del cliente?

Da una parte ha un preventivo per "rifacimento e messa a norma" per
5.000 euro.
Dall'altra ho un preventivo per "rifacimento e messa a norma" per 5.001
euro, perché fornire la "guida per la manutenzione", scrivendosela da sé
ed indicando la funzione di ogni colore è una cosa che comunque, ogni
volta, richiede tempo. Che è giusto che venga retribuito, no? ALMENO 1
euro in più di costo ci sarà? Bene...

Indoviniamo il committente che cosa sceglie?

A QUESTO SERVONO LE NORME DI BUONA TECNICA!
Né a "farne leggi". Né a reinventare l'acqua calda ogni volta.

Tant'è vero che, in caso di innovazioni, una volta appurato che sono
utili ed economiche (mmm... beh, non sempre...), vengono incorporate
nelle nuove versioni delle norme.

Dura, far passare questo messaggio, se anche chi sembra appassionato
come Lei, caro Deboni, si mette a scrivere di tutto un po'.
Ci pensi.

--
Ciao!
Stefano

Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 11, 2014, 7:13:34 PM3/11/14
to
Lei non ha capito proprio nulla. Per quale motivo crede che per 3 volte
replico in sequenza di limitarsi al bruno (preferenziale), nero e grigio
(ammessi) ? Perche' condivido la preoccupazione di mettere in grado i
tecnici di sapere sempre dove sta la fase. Anzi, sono favorevole
all'introduzione della spina polarizzata (definita a livello Europeo ed
oggi stranamente usata solo in ... Brasile! a dimostrare che in Europa
- non solo gli italiani - e' pieno di gentaglia che vuole capire quello
che vuole - sordi come i commercianti, ovvero "finti tonti" - per mediocri,
piccoli interessi di bottega). Muore gente ? Senza scrupoli, fascisti per
cui il "me ne frego" e' un motivo di vita.

Magari Art ha la pazienza a spiegarle la questione (e' di "flessibilita'"
ad ottenere la massima sicurezza a parita' di mezzi).
Io sono stufo di abbassarmi al vostro livello. Anche lei una volta era piu'
serio, ma si sta faccendo affossare dalla marmaglia che oggi impreversa
seminando cacciara in questo storico gruppo.
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Cordy

unread,
Mar 12, 2014, 4:25:38 AM3/12/14
to
Il 12/03/2014 08:35, Art ha scritto:
> On Tue, 11 Mar 2014 18:13:34 -0500, Roberto Deboni DMIsr

>> ma si sta faccendo affossare dalla marmaglia che oggi impreversa
>> seminando cacciara in questo storico gruppo.
> È il problema della massima entropia.
> Google gruppi da una bella botta in questo senso, permettendo a gente
> che non sà cosa sia usenet di postare sul NG in thread vecchi di
> decenni o per spammare a raffica.

:)
Ma state parlando di me? :-D
Beh, mica male. Uno (Deboni) per scrivere che è d'accordo con me scrive
altre 30 righe (usenet prevederebbe la sintesi...).
Tu mi tacci di cattive frequentazioni... (google...). Non mi sorprende
l'ubiquità di facebook... :(


--
Ciao!
Stefano
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HaiRotto

unread,
Mar 12, 2014, 6:41:11 AM3/12/14
to

"Roberto Deboni DMIsr" <ne...@analisienergie.it> ha scritto nel messaggio
news:B9adnZl1xu0DBYLO...@giganews.com...
> On Tue, 11 Mar 2014 08:06:15 +0100, Cordy wrote:
>
cut
> Io sono stufo di abbassarmi al vostro livello.
cut

Ma vai a cagare!!! logorroico, pedissequo, prolisso, incompetente, montato
di testa!!!
Hai rotto i coglioni con la tua prosopopea.


Roberto Deboni DMIsr

unread,
Mar 12, 2014, 8:41:53 PM3/12/14
to
On Wed, 12 Mar 2014 08:35:40 +0100, Art wrote:

> On Tue, 11 Mar 2014 18:13:34 -0500, Roberto Deboni DMIsr
> <ne...@analisienergie.it> wrote:
>
>>Anzi, sono favorevole
>>all'introduzione della spina polarizzata (definita a livello Europeo ed
>>oggi stranamente usata solo in ... Brasile!
> La spina polarizzata è una gran cosa. Se mi guardo intorno però, vedo 4
> spine diverse: italiana 10A
> italiana 16A
> schuko
> iec (quelle dei pc)
>
> Facciamo un quinto standard ?

Esiste gia' uno standard mondiale reso pubblico nel 1986 dalla Commissione
Elettrotecnica Internazionale:

https://it.wikipedia.org/wiki/IEC_60906-1

Ad oggi solo il Brasile l'ha addottato (ma ripetendo l'errore italiano:
ovvero una versione da 10A ed una da 20A - invece di 16A, ma essendo
il diametro lo stesso e' in realta' un 16A).
E' evidente che francesi, italiani e tedeschi non lo fanno per motivi di
bottega o pura idiozia campanilistica.
In quanto agli inglesi, sono gli unici "giustificabili", perche' il loro
approccio del fusibile in ogni spina e' superiore (oltre ad essere gia'
polarizzata). Ma sono certo che se in tutta Europa si addotta finalmente la
ICE-60906-1, anche gli inglesi usciranno, seppure con la variante del
fusibile.

Notare, ancora una volta, come lo standard IEC 60906-1 e' previsto solo
in un taglio, cioe' 16A, il che da solo risolve tutta una serie di
problemi del sistema italiano. Se poi uno vuole utilizzare una presa da
16A con solo 10A (e cavetti da 1,5 mmq e MGT da 10A) liberissimo, non
viola alcuna regola d'arte, anzi, ha una maggiore robustezza. Se poi
collega un apparecchio da 16A, interviene la protezione, evitando errori.

Daniele Orlandi

unread,
Mar 14, 2014, 7:11:17 AM3/14/14
to
lupino wrote:
>
> tutto giusto in teoria,
> ma nella pratica c'� di tutto.

Limitiamoci a cosa è giusto e non giusto fare. In questo caso si risolve
semplicemente: metti pure tutti i conduttori da 0.75 mm^2 che vuoi ma
mettici in serie un fusibilino da un paio d'euri che non si brucerà mai ma
ti darà la sicurezza che anche quel pezzo di impianto sia protetto.

Ciao,
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