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Tempi accensione riscaldamento a pavimento

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Piotre

unread,
Jan 15, 2013, 1:51:45 AM1/15/13
to
Salve,
mi piacerebbe sapere da chi ce l'ha, quanto tempo prima deve
essere accesso per rendere l'ambiente confortevole, tenendo conto
che la casa è abitata sempre nel pomeriggio e un paio di mattine
a settimana (oltre che ovviamente la sera e notte).

----Android NewsGroup Reader----
http://www.piaohong.tk/newsgroup

felix...

unread,
Jan 15, 2013, 2:48:14 AM1/15/13
to
Piotre ha scritto:

> Salve,
> mi piacerebbe sapere da chi ce l'ha, quanto tempo prima deve
> essere accesso per rendere l'ambiente confortevole, tenendo conto
> che la casa � abitata sempre nel pomeriggio e un paio di mattine
> a settimana (oltre che ovviamente la sera e notte).

Premesso che molto dipende dal pavimento, questo tipo di impianto non
va utilizzato come il classico a convezione con radiatori quindi
niente
"schizofreniche" accensioni e spegnimenti ma solo modeste variazioni
della temperatura quindi nei periodi di inutilizzo o di bassa
temperatura (leggi notte)niente spegnimenti ma solo diminuzione della
richiesta di calore.
felix.

--
Video meliora proboque deteriora sequor.


questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ab...@newsland.it


primula

unread,
Jan 15, 2013, 3:29:18 AM1/15/13
to
Il 15/01/2013 7.51, Piotre ha scritto:
> Salve,
> mi piacerebbe sapere da chi ce l'ha, quanto tempo prima deve
> essere accesso per rendere l'ambiente confortevole, tenendo conto
> che la casa ᅵ abitata sempre nel pomeriggio e un paio di mattine
> a settimana (oltre che ovviamente la sera e notte).
>
> ----Android NewsGroup Reader----
> http://www.piaohong.tk/newsgroup
>
ciao
deve essere sempre acceso con minime variazioni tra notte e giorno
considera la massa del pavimento
ciao primula

Luca85

unread,
Jan 15, 2013, 5:03:22 AM1/15/13
to
On 15 Gen, 07:51, Piotre <pio...@gamil.com> wrote:
> Salve,
> mi piacerebbe sapere da chi ce l'ha, quanto tempo prima deve
>  essere accesso per rendere l'ambiente confortevole, tenendo conto
>  che la casa è abitata sempre nel pomeriggio e un paio di mattine
>  a settimana (oltre che ovviamente la sera e notte).

Dipende dal tipo di riscaldamento che è.
Se è uno di quelli moderni a temperatura di mandata estremamente bassa
modulata sulla temperatura esterna.... Temperatura costante giorno e
notte.
Se è uno di quelli un filo meno moderni con temperatura di mandata sui
40°C forse un po' di modulazione la puoi fare... Di sicuro non
lasciarlo spento tutto il giorno e poi sperare che in un'ora ti
riscaldi la casa.

Se è uno di quelli vecchi che arroventavano i piedi con mandate a
70°C.... Poco prima di quanto ti serve che faccia caldo!

Scroto

unread,
Jan 15, 2013, 7:16:15 AM1/15/13
to
Piotre scriveva il 15/01/2013 :
> Salve,
> mi piacerebbe sapere da chi ce l'ha, quanto tempo prima deve
> essere accesso per rendere l'ambiente confortevole, tenendo conto
> che la casa ᅵ abitata sempre nel pomeriggio e un paio di mattine
> a settimana (oltre che ovviamente la sera e notte).
>
> ----Android NewsGroup Reader----
> http://www.piaohong.tk/newsgroup

Da un paio di mesi sto sperimentando
questa tecnologia (del cazzo a mio modo
di pensare perche' fa male alla salute)

Tengo 19,5 dalle 6 alle 22 e 19 dalle 22 alle 6,
nella zona giorno.
19 dalle 8 alle 21 e 18,5 da 21 alle 8 zona notte.
Mai spegnere o abbassare troppo altrimenti
ci mette ore a riprendersi.
Comunque dipende anche da cosa hai sul pavimento.
Se ceramica i tempi di reazione sono piu' rapidi
rispetto al prquet.

--
Io, i coglioni ce li ho davanti.


gaba...@tin.it

unread,
Jan 15, 2013, 7:41:34 AM1/15/13
to
Il 15/01/2013 07.51, Piotre ha scritto:



ciao, hai il passo delle canaline e i m2 di impianto installato
e la resa di watt per m2 alla temp di mandata resa.
DEVI avere la temp interna, quella estena e sapere cosa disperdi,
e sai il tempo che ci vuole per aumentare o diminuire la temperarura.

dopo questo , che ᅵ un conto di una equazione, devi osservare
il tempo di latenza tra l'interscambio canaline e pavimento...
un temosifone alluminio ᅵ immediato, uno a paviemnto ha un
certo tempo tra cui lavora e poi effettivmente rende.. ma
capito questo poi ri regoli.

poi farei un ragionamento se conviene scaldare con on off.. a pavimento
oppure tenere sempre acceso
ciao
mario

Albe V°

unread,
Jan 16, 2013, 3:04:46 AM1/16/13
to
Piotre ha detto questo martedᅵ :
> Salve,
> mi piacerebbe sapere da chi ce l'ha, quanto tempo prima deve
> essere accesso per rendere l'ambiente confortevole, tenendo conto
> che la casa ᅵ abitata sempre nel pomeriggio e un paio di mattine
> a settimana (oltre che ovviamente la sera e notte).

Se ragioniamo di risparmio energetico, l'abc ᅵ che un buon sistema deve
non opporsi al raffreddamento della casa quando questa non serve, ed
essere rapidissimo a re-riscaldarla quando serve.

Il sistema perfetto non esiste, ma diciamo che il riscaldamento a
pavimento da questo punto di vista ᅵ assolutamente sfigato.
Ha dalla sua un grandissimo vantaggio: avendo enormi superfici
radianti, rispetto ai termosifoni, puᅵ lavorare anche con temperature
di mandata estremamente basse, per cui consente alle caldaie a
condensazione di lavorare con molta maggior efficienza.
Quindi, il riscaldamento a pavimento riesce a compensare l'enorme
inefficienza data dalla sua inerzia, con una maggiore efficienza della
caldaia a condensazione.

Dico questo perchᅵ per ridurre i tempi di preaccensione del sistema, si
potrebbe essere tentati di alzare la temperatura di mandata, ma cosᅵ
facendo si arriverebbe al paradosso di avere comunque un sistema ad
alta inerzia e contestualmente di perdere i vantaggi della
condensazione.
Considerando che ci sono comunque anche dei pazzi che hanno il
riscaldamento a pavimento e la caldaia non a condensazione, non mi
stupirei di niente.

In sostanza, venendo al quesito dell'OP:
Per non opporsi al raffreddamento della casa, ᅵ necessario che
l'impianto sia libero di spegnersi quando non serve.
I tempi di preaccensione dovranno quindi essere piᅵ lunghi di un
sistema a radiatori, ma dare un valore ᅵ impossibile. Perchᅵ dipende da
che temperatura raggiunge la casa nella fase di spegnimento (e quindi
dipende da coibentazione, durata della fase 'notte', temperatura
esterna, ecc...), da che temperatura di mandata si vuole usare (piᅵ
bassa ᅵ e meglio ᅵ, perᅵ piᅵ bassa ᅵ e maggiori saranno i tempi), dalla
velocitᅵ delle pompe, ed altre cose, non ultima la nostra capacitᅵ di
tollerare un transitorio.
Quest'ultimo punto ᅵ importante: se io rientro a casa alle 16, e voglio
avere 19ᅵC per quell'orario, considerando che la potenza radiante
decresce all'avvicinarsi dell'obiettivo, dovrei accendere l'impianto
(ad esempio) alle 13. Questo perchᅵ la casa magari passa da 16ᅵ a 18ᅵ
dalle 13 alle 14, poi da 18ᅵC a 19ᅵC dalle 14 alle 16 (ᅵ un esempio,
capiamoci). Se io fossi disponibile ad accettare che al mio rientro,
alle 16, la casa non sia giᅵ a 19ᅵC, ma anche 18.5ᅵC mi sta bene e poi
entro le 17 arriviamo a 19ᅵC, potrei benissimo accendere alle 14
anzichᅵ alle 13, risparmiando parecchio (avendo lasciato la casa a 16ᅵC
un'ora in piᅵ).

E' chiaro che un sistema a pavimento ᅵ ideale per le case con bambini o
anziani (non entro nel merito del discorso salubritᅵ, parlo solo di
temperature), dove si chiede di avere temperature costanti per quasi
tutta la giornata, mentre ᅵ un sistema profondamente inefficiente per
le persone con lunghi abbandoni della casa (in cui un sistema veloce
consentirebbe enormi risparmi).
Cosᅵ come ᅵ un sistema assolutamente inadeguato alle persone che non
sono in grado di lavorare di fino sulla regolazione del
cronotermostato, delle mandate, delle velocitᅵ delle pompe, perchᅵ
essendo molto complesso ed avendo molta inerzia, il risultato finale
molto comune ᅵ di commettere l'imperdonabile errore di lasciarlo sempre
acceso.
Ed ᅵ l'errore a cui inducono gli installatori per un palese conflitto
di interessi: se si mettono a regolartelo di fino (cosa che comunque
richiede giorni e giorni di affinamenti successivi, arrivando al limite
di un parametro per poi modificarne un altro), dovrebbero dedicarci
moltissimo tempo, e poi comunque prima o poi si verifica qualche
situazione ambientale inattesa, il sistema non risponde come dovrebbe,
e tu li chiami incazzato perchᅵ "l'impianto nuovo non scalda!".

Va detto che un sistema del genere funziona molto meglio se ha a
disposizione una centralina con sonda esterna (che quindi fornisce un
dato aggiuntivo utilissimo per ottimizzare il funzionamento) e con
temperatura di mandata e velocitᅵ delle pompe modulabili secondo curve
programmabili in funzione della temperatura esterna, interna e "dei
muri" (che ᅵ poi una integrazione/derivazione delle due precedenti).

Ciao

Alberto


noquarter

unread,
Jan 16, 2013, 3:23:09 AM1/16/13
to
Il giorno martedì 15 gennaio 2013 07:51:45 UTC+1, Piotre ha scritto:
> Salve,
>
> mi piacerebbe sapere da chi ce l'ha, quanto tempo prima deve
>
> essere accesso per rendere l'ambiente confortevole...

ci sono tipologie molto diverse con massetti "robusti" e inerzia alta (4-5h) e sistemi a bassa inerzia con piastrelle o parquet posati sui moduli isolante-tubo-dissipatore con inerzie nell'ordine dell'ora

Questo non per esperienza diretta ma per informazioni tecniche che ho trovato in forum e siti dei produttori. Anzi se qualcuno ha esperienze dirette con i sistemi a basso spessore porti la sua esperienza :)

A.

gaba...@tin.it

unread,
Jan 16, 2013, 4:29:00 AM1/16/13
to
Il 16/01/2013 09.04, Albe Vᅵ ha scritto:
il risultato finale molto comune ᅵ di
> commettere l'imperdonabile errore di lasciarlo sempre acceso.
> Ed ᅵ l'errore a cui inducono gli installatori per un palese conflitto di
> interessi: se si mettono a regolartelo di fino (cosa che comunque
> richiede giorni e giorni di affinamenti successivi, arrivando al limite
> di un parametro per poi modificarne un altro), dovrebbero dedicarci
> moltissimo tempo, e poi comunque prima o poi si verifica qualche
> situazione ambientale inattesa, il sistema non risponde come dovrebbe, e
> tu li chiami incazzato perchᅵ "l'impianto nuovo non scalda!".


vuoi dire che non prendono soldi ? regalie , tangenti ? fraessenze
con i signorei del gas?

paghiamo gi allacci, spesso un contributo per la stesura del tubo...
eppure la rete che porta il gas a casa nelle caldaie ᅵ privata, dei
distributori... della lambro gas, della madunnina gas, del circolo
populi gazccpp...... e i prezzi che paghiamo il metano oltre alle tasse,
danno
un immenso vantaggio ai proprietari delle rete, si fan pagare il
gas sul transito , sullo stoccaggio e comunque che copre gli
investimenti ...... come la pedemontana, soldi pubblici finora e soci
privati che prenderanno il 10 per cento sugli investimenti , come rendita,

i signoi del gas... offrono caldaie potenti , sovradimensionate, con
sconti a installatori enormi ma che poi per una vita portano consumi
e transiti di gas enormi...

paese di merda... barano persiono sul freddo, sui gradi giorno.



Luca85

unread,
Jan 16, 2013, 5:53:16 AM1/16/13
to
On 16 Gen, 09:04, Albe V° <vac-cariTOGL...@hotmail.com> wrote:

> Così come è un sistema assolutamente inadeguato alle persone che non
> sono in grado di lavorare di fino sulla regolazione del
> cronotermostato, delle mandate, delle velocità delle pompe, perchè
> essendo molto complesso ed avendo molta inerzia, il risultato finale
> molto comune è di commettere l'imperdonabile errore di lasciarlo sempre
> acceso.

Io ho il riscaldamento a pavimento a bassa temperatura ed è sempre
acceso. Mi indichi come potrei fare diversamente?
La caldaia è centralizzata e la temperatura di mandata è regolata da
centralina con sonda esterna.
La pompa è di tipo "on-off". (e non saprei comunque come regolarle).
Adesso che fuori fa freddo e la mandata è a 35°C a tirar su la casa di
1°C ci mette 2-3 ore. Quando è la mezza stagione e la mandata è a 26°C
ce ne mette comodamente 6-7.
Quindi come potrei gestire modulazioni della temperatura di 3-4 °C
sulla giornata??

(fai anche conto che adesso che fuori ci sono 0°C la casa ci mette un
5-6 ore a raffreddarsi di 1°C)
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