Piotre ha detto questo martedᅵ :
> Salve,
> mi piacerebbe sapere da chi ce l'ha, quanto tempo prima deve
> essere accesso per rendere l'ambiente confortevole, tenendo conto
> che la casa ᅵ abitata sempre nel pomeriggio e un paio di mattine
> a settimana (oltre che ovviamente la sera e notte).
Se ragioniamo di risparmio energetico, l'abc ᅵ che un buon sistema deve
non opporsi al raffreddamento della casa quando questa non serve, ed
essere rapidissimo a re-riscaldarla quando serve.
Il sistema perfetto non esiste, ma diciamo che il riscaldamento a
pavimento da questo punto di vista ᅵ assolutamente sfigato.
Ha dalla sua un grandissimo vantaggio: avendo enormi superfici
radianti, rispetto ai termosifoni, puᅵ lavorare anche con temperature
di mandata estremamente basse, per cui consente alle caldaie a
condensazione di lavorare con molta maggior efficienza.
Quindi, il riscaldamento a pavimento riesce a compensare l'enorme
inefficienza data dalla sua inerzia, con una maggiore efficienza della
caldaia a condensazione.
Dico questo perchᅵ per ridurre i tempi di preaccensione del sistema, si
potrebbe essere tentati di alzare la temperatura di mandata, ma cosᅵ
facendo si arriverebbe al paradosso di avere comunque un sistema ad
alta inerzia e contestualmente di perdere i vantaggi della
condensazione.
Considerando che ci sono comunque anche dei pazzi che hanno il
riscaldamento a pavimento e la caldaia non a condensazione, non mi
stupirei di niente.
In sostanza, venendo al quesito dell'OP:
Per non opporsi al raffreddamento della casa, ᅵ necessario che
l'impianto sia libero di spegnersi quando non serve.
I tempi di preaccensione dovranno quindi essere piᅵ lunghi di un
sistema a radiatori, ma dare un valore ᅵ impossibile. Perchᅵ dipende da
che temperatura raggiunge la casa nella fase di spegnimento (e quindi
dipende da coibentazione, durata della fase 'notte', temperatura
esterna, ecc...), da che temperatura di mandata si vuole usare (piᅵ
bassa ᅵ e meglio ᅵ, perᅵ piᅵ bassa ᅵ e maggiori saranno i tempi), dalla
velocitᅵ delle pompe, ed altre cose, non ultima la nostra capacitᅵ di
tollerare un transitorio.
Quest'ultimo punto ᅵ importante: se io rientro a casa alle 16, e voglio
avere 19ᅵC per quell'orario, considerando che la potenza radiante
decresce all'avvicinarsi dell'obiettivo, dovrei accendere l'impianto
(ad esempio) alle 13. Questo perchᅵ la casa magari passa da 16ᅵ a 18ᅵ
dalle 13 alle 14, poi da 18ᅵC a 19ᅵC dalle 14 alle 16 (ᅵ un esempio,
capiamoci). Se io fossi disponibile ad accettare che al mio rientro,
alle 16, la casa non sia giᅵ a 19ᅵC, ma anche 18.5ᅵC mi sta bene e poi
entro le 17 arriviamo a 19ᅵC, potrei benissimo accendere alle 14
anzichᅵ alle 13, risparmiando parecchio (avendo lasciato la casa a 16ᅵC
un'ora in piᅵ).
E' chiaro che un sistema a pavimento ᅵ ideale per le case con bambini o
anziani (non entro nel merito del discorso salubritᅵ, parlo solo di
temperature), dove si chiede di avere temperature costanti per quasi
tutta la giornata, mentre ᅵ un sistema profondamente inefficiente per
le persone con lunghi abbandoni della casa (in cui un sistema veloce
consentirebbe enormi risparmi).
Cosᅵ come ᅵ un sistema assolutamente inadeguato alle persone che non
sono in grado di lavorare di fino sulla regolazione del
cronotermostato, delle mandate, delle velocitᅵ delle pompe, perchᅵ
essendo molto complesso ed avendo molta inerzia, il risultato finale
molto comune ᅵ di commettere l'imperdonabile errore di lasciarlo sempre
acceso.
Ed ᅵ l'errore a cui inducono gli installatori per un palese conflitto
di interessi: se si mettono a regolartelo di fino (cosa che comunque
richiede giorni e giorni di affinamenti successivi, arrivando al limite
di un parametro per poi modificarne un altro), dovrebbero dedicarci
moltissimo tempo, e poi comunque prima o poi si verifica qualche
situazione ambientale inattesa, il sistema non risponde come dovrebbe,
e tu li chiami incazzato perchᅵ "l'impianto nuovo non scalda!".
Va detto che un sistema del genere funziona molto meglio se ha a
disposizione una centralina con sonda esterna (che quindi fornisce un
dato aggiuntivo utilissimo per ottimizzare il funzionamento) e con
temperatura di mandata e velocitᅵ delle pompe modulabili secondo curve
programmabili in funzione della temperatura esterna, interna e "dei
muri" (che ᅵ poi una integrazione/derivazione delle due precedenti).
Ciao
Alberto