Il 03/10/2011 04:28, Marco ha scritto:
> Leggevo su internet che esisto molti tipi di derivati del legno, vedi sotto,
> vorrei sapere quale e' il piu' facile da tagliare con il seghetto
> alternativo e quale
> viene con il bordo tagliato meglio, nel senso che non si frastaglia troppo
> il bordo ovvero
> viene un bel taglio netto e pulito, senza bisogno di passare lima o mola.
> Come prezzi quale/i e' il piu' economico?
>
>
> Legno impiallacciato= significa che è un pannello (dovrebbero dirti pure di
> che materiale è il pannello) ricoperto da uno strato di legno.
> L'impiallacciatura si ottiene sfogliando il vero legno in tanti piccoli
> strati... A lavoro finito sembrerà di massello (massello= vero legno)
>
> MDF sono pannelli di fibra di legno pressato.. si usa spesso per le
> laccature...
Si taglia da dio e si lavora con grande precisione (orrenda
la tenuta delle viti, quasi inesistente salvo viti lunghe
sul massiccio). Viene SPACCIATO (sottolineo la parola) per
imputrescibile e per insensibile all'umidità, e questo è
semplicemente falso. Gonfia come e peggio dell'altro, se
sottoposto a elevata umidità. E' per questo che viene
"nobilitato" in superficie, con masoniti lacche o laminati,
poco permeabili. Coi difetti che ha, è un materiale che mi
piace abbastanza per costruire cose dove fa da riempitivo
non portante, tipo accoppiato a ferro, per la precisione di
taglio e la pulizia di buchi e tutto.
>
> Tamburato=Il Tamburato è un materiale composto da un telaio realizzato in
> legno di Abete o Pioppo, che nel suo interno viene messo in fase di
> "pressaggio" un materiale chiamato "nido d'ape". (Si tratta di un cartone
> bucherellato come un nido di ape dello spessore del telaio che abbiamo
> realizzato, che può variare da cm 1,2 fino a cm 3,3 con tantissimi spessori
> intermedi). Si usa spesso per le porte.
questo non si può tagliare per definizione, dato che avresti
sempre i lati a cavallo del taglio senza "armatura"
massiccia, la cornice lignea, e in sua assenza quella parte
ha resistenza quasi trascurabile, la schiacci con le dita. I
setti in cartone incollati all'interno lavorano solo se
solidali alla cornice.
Il tamburato è usa e getta, e o te lo progettano a misura o
non serve a niente. E per progetto intendo che anche i punti
dove andranno viti, chiodi e inserti deve essere noto a
priori (devono cadere nei listelli massicci) : una vite
sulla cassa vuota la strappi con le pinzette giocattolo.
>
> Truciolato= è un pannello composto da trucioli di legno pressati e incollati
> insieme (sconsigliato)
E' l'unico economico, e ha i difetti del MDF senza averne i
pregi
Lo tagli bene solo con lame molto taglienti, a denti piccoli
(praticamente da ferro), e ad alta velocità. Per definizione
lame rotative (dato che l'alternativo ha pause a fine
corsa). Intendo se lo vuoi assolotamente non sgranato
>
> Laminato = sono delle lamine di plastica che possono avere svariati colori o
> anche copiare tinte di legni. Viene poi applicato su pannelli di truciolare
> o listellare...
questo sopra che c'entra col legno ? L'ideale è taglio a
denti fini, ma anche lento, se è proprio plastica e non
resina termoindurente, nel primo caso accelerando FONDE e fa
i groppi
>
> MASSELLO= è il vero e proprio legno, usato per fare bordi o ante, ma
> sconsiglaito vivamente per la struttura,
Uhm ... di che struttura parliamo ?
E chi ha detto che i derivati di legno non muovano ?
Il legno ha un difetto rispetto a tanti derivati : non è un
materiale OMOGENEO, e quindi implica che chi lo usa sappia
come usarlo, prevedere come imbarca e quanto. Non a caso
esistono i paniforti a listelli alternati, che non imbarca
in orizzontale. I legni (derivati in realtà, e costosi) con
ottimo compromesso tra facilità d'uso e resistenza sono i
"compensati", in cui fogli a nervature disposte in direzioni
ortogonali si alternano a strati di riempitivo-incollante.
E' ritenuto un materiale di scarse caratteristiche
meccaniche per la banalissima ragione che di norma si usano
spessori bassi. Ma una tavola di pari spessore di norma
regge poco di più, e in alcuni casi molto di meno, se
azzecchi nodi, spaccature etc. I compensati sono quasi senza
flaw.
Anche a levigarlo devi stare attento a non alzare il pelo.
E bisogna vedere se ha gravi difetti (nodi, crepe). Prese le
varie cautele, strutturalmente è notevole, anche legni
banali. Se uno vuole andare sul sicuro senza sbattersi,
compra il TOP del prezzo (tra i legni strutturali almeno),
ossia il lamellare (che è una sorta di compensato, ma
specializzato per lo sforzo alla flessione, per travi,
mentre l'altro compensato di cui dicevo prima è
specializzato alla resistenza a spanciamento, a deformazioni
a rombo e parallelogramma, quindi buono per tenerti in
squadra una struttura usandolo come dorso).
Nel lamellare puoi mettere viti in ogni direzione, nel
compensato stratificato solo perpendicolarmente alla faccia,
se la metti parallela scolli le lamine.
> in quanto essendo vero e proprio
> legno con il tempo tende a "muoversi"
Beh, deve essere dimensionato proporzionalmente allo sforzo.
Se è al limite della resistenza, si muove. Ma lo fa anche
l'MDF. Anzi, ho tenuto delle striscie di 3 m di MDF per
qualche anno su 3-4 sostegni, e le ho ritrovate ondulate,
sotto il solo peso proprio del materiale, non che ci fosse
del carico sopra.
Che ci devi fare ?
ciao
Soviet