Inoltre volevo occultare lo stesso alla vista e recuperare spazio
sfruttabile.
L'idea che ho avuto e' di realizzazione semplicissima ma non sono
sicuro che funzioni.
Vorrei intubare il calorifero con tre semplici tavole di legno
truciolare, diciamo due strette da 30x200 cm e una larga poco piu' del
termosifone, diciamo 120x200.
Le tavole dovrebbero essere montate tra loro e tassellate alla parete
in modo di lasciare luce sia sotto il termosifone che sopra.
L'idea e' di realizzare una specia di camino. L'aria entra da sotto,
viene scaldata dal termosifone e quindi esce in alto.
L'effetto camino non dovrebbe essere trascurabile, e dovrebbe
aumentare significativamente lo scambio di calore aria/termosifone.
Inoltre posso dipingere/decorare come le pareti la colonna cosi'
realizzata, occultando il termosifone ed eventualmente guadagnando
spazio per mensole e mobili. Ovviamente non deve essere tappata la
luce inferiore da cui entra l'aria.
Sicuramente c'e' da aspettarsi un aumento della polvere sollevata e
delle macchie su pareti e soffitto in alto, dove esce l'aria calda.
Se il flusso d'aria e' sufficiente spero che il calore non si
stratifichi: nella stanza si dovrebbe creare un movimento di
circolazione dall'alto in basso.
Ho anche ipotizzato di lasciare davanti al termosifone una "finestra"
vetrata per non perdere il calore per irraggiamento. Ma tutto sommato
non penso ne valga la pena.
Mi ero ripromesso di rintracciare le formule per calcolare il tiraggio
naturale dovuto all'effetto camino, quelle per stimare la velocita'
dell'aria in base a questo e alle perdite di carico, nonche' la
formula dello scambiatore di calore per provare a fare un calcolo
teorico sull'aumento di scambio termico in base all'aumento di
velocita'. Devo essere sincero, sono troppo arrugginito e dovrei
investire molto tempo con risultati di affidabilita' incerta....
Comunque la realizzazione e' talmente semplice che il prossimo inverno
potrei anche provare con il metodo sperimentale.... Forse cosi' si fa
prima :-)
Secondo voi puo' funzionare? Qualcuno ha fatto qualcosa del genere?
Vedete altri problemi? Troppi "se" nel mio ragionamento?
> Vorrei intubare il calorifero con tre semplici tavole di legno
> truciolare, diciamo due strette da 30x200 cm e una larga poco piu' del
> termosifone, diciamo 120x200.
>
> Le tavole dovrebbero essere montate tra loro e tassellate alla parete
> in modo di lasciare luce sia sotto il termosifone che sopra.
>
> L'idea e' di realizzare una specia di camino. L'aria entra da sotto,
> viene scaldata dal termosifone e quindi esce in alto.
Temo che peggioreresti la situazione.
Anche senza camino il termosifone cede calore all'ambiente, in buona parte,
per convezione.
Mi sembra che una stanza con un termosifone possa essere paragonata ad un
camino con una grande sezione, e quindi con poche perdite di carico.
Se costruisci un camino a sezione più ridotta, le perdite di carico
aumenteranno e diminuirà lo scambio termico.
Se mettessi un ventilatore dentro al camino, invece, avresti una maggiore
circolazione d'aria e lo scambio termico potrebbe migliorare.
Oltre alla soluzione suggerita da Felix, potresti migliorare le cose
mettendo una superficie isolante e riflettente tra camino e parete
retrostante.
Se poi vuoi migliorare anche lo scambio per irraggiamento, e se mi ricordo
bene quello che mi hanno insegnato a scuola, potresti dipingere il
termosifone di nero !
Adesso vediamo se arriva qualche altro suggerimento
ciao
federicop
> Se poi vuoi migliorare anche lo scambio per irraggiamento, e se mi ricordo
> bene quello che mi hanno insegnato a scuola, potresti dipingere il
> termosifone di nero !
Ho omesso di dire che li ho dipinti *antracite* P
ciaofelix:-)
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ab...@newsland.it
Assolutamente no... o meglio la convezione ci sarebbe comunque ma sarebbe
inferiore al calorifero lasciato scoperto.
L'unico modo per far si che il sistema funzioni meglio di quello naturale,
consisterebbe nell'inserire un ventilatore che forzi l'aria a passare ...
una sorta di ventilconvettore.
> Vedete altri problemi? Troppi "se" nel mio ragionamento?
Il tuo ragionamento parte dal presupposto sbagliato che l' effetto camino si
instauri solamente in un tubo chiuso....
Tale effetto, dovuto alla convezione, si instaura maggiormente lasciando il
calorifero scoperto.
F.
Non vorrei dire una fesseria, ma credo che la vernice nera o scura nei
termosifoni non aumenti il rendimento.
Cioe' il nero assorbe piu' calore rispetto al bianco, dalla luce del sole o
dai raggi infrarossi. Al calore emesso dai termo per convezione non importa
niente del colore della vernice; invece lo spessore della vernice stessa
puo' fare da isolante termico.
Ciao Vittorio
--
Nella risposta privata elimina TAGLIAVIA dall'e-mail
> > > Se poi vuoi migliorare anche lo scambio per irraggiamento, e se mi
> ricordo
> > > bene quello che mi hanno insegnato a scuola, potresti dipingere il
> > > termosifone di nero !
> >
> > Ho omesso di dire che li ho dipinti *antracite* P
> > ciaofelix:-)
> Non vorrei dire una fesseria, ma credo che la vernice nera o scura nei
> termosifoni non aumenti il rendimento.
> Cioe' il nero assorbe piu' calore rispetto al bianco, dalla luce del sole o
> dai raggi infrarossi. Al calore emesso dai termo per convezione non importa
> niente del colore della vernice; invece lo spessore della vernice stessa
> puo' fare da isolante termico.
Il colore e' stato scelto esclusivamente per motivi estetici,
mai saputo di quanto accennato da Federico P.
> Non vorrei dire una fesseria, ma credo che la vernice nera o scura nei
> termosifoni non aumenti il rendimento.
> Cioe' il nero assorbe piu' calore rispetto al bianco, dalla luce del
sole o
> dai raggi infrarossi. Al calore emesso dai termo per convezione non
importa
> niente del colore della vernice; invece lo spessore della vernice
stessa
> puo' fare da isolante termico.
> Ciao Vittorio
Aggiungo una mia considerazione, tutta personale e magari sbagliata: a
parità di spessore è meglio una vernice molto ruvida, rispetto a una
molto liscia dovrebbe aumentare la superficie di scambio termico?
Fabbrogiovanni.
>credo che la vernice nera o scura nei
> termosifoni non aumenti il rendimento.
> Cioe' il nero assorbe piu' calore rispetto al bianco, dalla luce del sole
o
> dai raggi infrarossi. Al calore emesso dai termo per convezione non
importa
> niente del colore della vernice; invece lo spessore della vernice stessa
> puo' fare da isolante termico.
Un termosifone cede calore all'ambiente per convezione, conduzione e
irraggiamento.
Ovviamente convezione e conduzione non sono influenzate dal colore esterno
del termosifone.
Ma (e qui sono andato a rinfrescarmi i miei ricordi scolastici), esiste la
legge di Kirchhoff : ELambda / ELambdaNC = AlfaLambda.
Nel caso la formula non sia abbastanza chiara, dice che un corpo emette
tanto più calore per irraggiamento quanto più è capace di assorbirne; al
*corpo nero* spetta quindi la massima emissione.
E' chiaro che lo spessore della vernice, se eccessivo, potrà anche
influenzare le altre vie di scambio, ma di qualche colore dovrà pure
dipingerlo quel belin di termosifone !
ciao
federicop
> a parità di spessore è meglio una vernice molto ruvida, rispetto a una
> molto liscia dovrebbe aumentare la superficie di scambio termico?
Il principio mi sembra corretto, ma devi anche valutare il maggior
isolamento termico costituito dalla vernice ruvida che sarà più spessa in
alcuni punti.
Ma qui andiamo un po' troppo nel difficile, mi arrendo.
ciao
federicop
> Ovviamente convezione e conduzione non sono influenzate dal colore esterno
> del termosifone.
> Ma (e qui sono andato a rinfrescarmi i miei ricordi scolastici), esiste la
> legge di Kirchhoff : ELambda / ELambdaNC = AlfaLambda.
> Nel caso la formula non sia abbastanza chiara, dice che un corpo emette
> tanto più calore per irraggiamento quanto più è capace di assorbirne; al
> *corpo nero* spetta quindi la massima emissione.
Evviva Federico! :-)) Sapessi le critiche per i miei due radiatori
*antracite* :-))))
> L'unico modo per far si che il sistema funzioni meglio di quello naturale,
> consisterebbe nell'inserire un ventilatore che forzi l'aria a passare ...
> una sorta di ventilconvettore.
--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Per me ci perdi e tanto a chiuderlo, in particolare tutto quello che va per
irraggiamento, inoltre se lo chiudi male riduci pure lo scambio convettivo.
In definitiva, potresti mettere un pannello riflettente dietro al
termosifone e forse ottenre di più.
> E' chiaro che lo spessore della vernice, se eccessivo, potrà anche
> influenzare le altre vie di scambio, ma di qualche colore dovrà pure
> dipingerlo quel belin di termosifone !
Beh mo non esageriamo il concetto di corpo nero non c'entra nulla col colore
nero di un corpo.
Anzi no qlc c'entra fa fare delle grasse risate a chi come me legge ;-P
> Beh mo non esageriamo il concetto di corpo nero non c'entra nulla col
colore
> nero di un corpo.
Un *corpo nero* mi risulta essere un corpo (assolutamente teorico e non
esistente in natura) che assorbe il 100% delle radiazioni, di tutto lo
spettro elettromagnetico e non solo del visibile, che lo colpiscono.
E' chiaro che non basta dipingersi la faccia di nero per diventare un corpo
nero.
Forse non mi sono spiegato bene, ma il concetto era che un corpo emette
tanto più calore per irraggiamento quanto più è capace di assorbirne.
Quindi il termosifone di Indaco1, che comunque lui lo voglia dipingere
resterà sempre un *corpo grigio*, emetterà più calore per irraggiamento se
sarà di un colore scuro e non bianco.
O no ?
federicop
Credo di no.
Il colore esterno influenza ben poco le caratteristiche del corpo radiante.
Il colore di un oggetto e' solo una caratteristica di come appare ai nostri
occhi
lo stesso in funzione di come assorbe/riflette la luce visibile.
Per esempio un oggetto per noi rosso potrebbe esser verde o invisibile per
un insetto che
ha occhi diversi.
Il termine corpo nero per indicare un oggetto teorico che assorbe
radiazioni crea un malinteso. Resta il fatto che un colore scuro assorbe
piu' luce e calore
di un corpo chiaro.
In ogni caso un radiatore scambia calore con l'ambiente quasi esclusivamente
per convezione,
per cui il colore non e' cosi' significativo.
Lo spessore della vernice sarebbe significativo se la stessa fosse di
qualche millimetro.
Interessante l'idea che una superficie rugosa per il fatto di essere
maggiore di una superficie
liscia possa aumentare l'efficienza termica. Come controparte il fatto che
essendo rugosa
si opporrebbe al movimento di contatto tra aria e radiatore (cioe' l'aria
lambirebbe solo
le punte della superficie). Credo pero' che uno studio sul tema non l'abbia
fatto ancora nessuno.
ciao
alberto
e come va a finire quando il termosifone lavora al buio........?
> e come va a finire quando il termosifone lavora al buio........?
L'esistenza di una situazione di luce o meno non ha nessuna influenza sulla
capacità di un corpo di emettere calore per irraggiamento.
Un corpo qualunque, solo per il fatto di essere a temperatura superiore allo
zero assoluto, emette calore per irraggiamento, anche al buio e anche se lo
metti sottovuoto.
Se passi accanto a tubi molto caldi, per esempio tubi di trasporto vapore,
il caldo per irraggiamento lo senti anche al buio, eccome :-)
cioa
federicop
> Il colore esterno influenza ben poco le caratteristiche del corpo
radiante.
Povero Kirchhoff, tutta la vita a studiare una formula per rendersi utile
all'umanità e adesso nessuno lo considera :-)
Se è vero che un corpo emette radiazioni elettromagnetiche quanto più è in
grado di assorbirne, mi sembra che un corpo chiaro lucido (che riflette una
buona quantità di onde del visibile e altre) si debba comportare in maniera
diversa da uno scuro opaco (che invece ne assorbe una buona quantità).
> Il colore di un oggetto e' solo una caratteristica di come appare ai
nostri
> occhi lo stesso in funzione di come assorbe/riflette la luce visibile.
> Per esempio un oggetto per noi rosso potrebbe esser verde o invisibile per
> un insetto che ha occhi diversi.
Qui stiamo parlando della capacità di emissione di onde elettromagnetiche,
soprattutto quelle dell'infrarosso nelle quali si concentra il grosso del
trasporto energetico. Questa non è una sensazione soggettiva di chi guarda
l'oggetto, ma oggettiva che riguarda l'emissione di onde elettromagnetiche.
Anche una persona daltonica può essere scaldata per irraggiamento :-)
> Il termine corpo nero per indicare un oggetto teorico che assorbe
> radiazioni crea un malinteso.
Me ne sono accorto, anche se quotato tra due asterischi !
> In ogni caso un radiatore scambia calore con l'ambiente quasi
esclusivamente
> per convezione,
> per cui il colore non e' cosi' significativo.
Hai ragione, se fosse così importante tutti i termosifoni sarebbero scuri,
ma qui si trattava di spremere al massimo il calore da un calorifero e ci
siamo lasciati un po' andare.
Resta il fatto che nell'aula dove studiavo fisica tanti anni fa i
termosifoni erano dipinti di scuro per poterci parlare dell'irraggiamento, e
che io me lo ricordo ancora adesso :-)
ciao
federicop
> Un corpo qualunque, solo per il fatto di essere a temperatura superiore allo
> zero assoluto, emette calore per irraggiamento, anche al buio e anche se lo
> metti sottovuoto.
sante parole ma forse troppo semplici.....!
>
>
> Se passi accanto a tubi molto caldi, per esempio tubi di trasporto vapore,
> il caldo per irraggiamento lo senti anche al buio, eccome :-)
quindi non gliene frega assolutamente nulla di come è dipinto , in
quanto di fatto ,potrebbe sempre lavorare al buio e scaldare
ugualmente, e allora perchè si parla di pittura...?
questa , dovrebbe fare solo parte del lato estetico e non di quello
pratico in quanto il principio è scaldare,e lo fa solo se gli circola
aria intorno ,he a sua volta , scalda altra aria, e rende l'ambiente
gradevole...tutto li, se volgio una resa maggiore accelero il
movimento dell'aria con qualche mezzo che potrebbe essere un
ventilatore o un venturi.
se non fosse perchè sto scrivendo in it.hobby.fai-da-te mi verrebe
da pensare che stanno raccontando le barzellette con quello stile
ironico che tende a confondere il malcapitato.
ma quello che sovente mi chiedo... è se il concetto fai da te .è
associato all'UCAS
e al rendersi la vita difficile
ciao thomas
molto tempo fa si usava dipingere le marmitte, i collettori di
scarico, dei mezzi da competizione in nero........
poi qualcuno ha deciso che forse era meglio dipingerli di bianco
perchè il calore solare li scaldava meno, e quindi i gas di scarico
in uscita si raffreddavano di più e avevano un effetto estrattivo
maggiore nella camera di combustione nell'istante in cui le valvole
avevano un apertura incrociata.
ma queste finezze da GP di formula uno , cosa c'entrano con i
temosifoni me lo spieghi per cortesia
ciao thomas
Grazie a tutti.
Vi riassumo quello che ho capito:
Per quanto riguarda la convezione: ho capito che probabilmente
intubare il calorifero e contare sul tiraggio naturale non e' una
buona idea.
Mettere una ventola, e/o saldare qualche lamella di rame funzionerebbe
molto di piu' ma "non vale": in pratica trasformo il calorifero in un
fan-coil, tantovale cambiarlo :-)
Per quanto riguarda l'irraggiamento, ho capito che e' importantissimo
(e'il principale motivo per non intubare e, come qualcuno ha
consigliato, e' meglio mettere dietro il termosifone un foglio
riflettente). La sensazione di calore dipende quasi piu' al calore
irraggiato e dalla temperatura delle pareti che dalla temperatura
dell'aria.
Spulciando nei ricordi di Fisica II e Fisica Tecnica, direi che il
lavoro di Kirchhoff e Planck non sono cazzabubole, ma penso che nel
caso del calorifero la cosa si faccia complicata perche' bisogna
ragionare solo nell'infrarosso.
Una vernice puo' essere nerissima in luce visibile ed emettere
pochissimo calore radiante (infrarosso). Vernici cosi' esistono, si
chiamano basso-emissive, e si usano per i pannelli solari termici:
tali pannelli sono neri su piu' spettro possibile per assorbire
energia dal sole, soprattutto luce visibile. E poi devono irraggiare
meno infrarosso possibile.
Quindi dipingere un calorifero con vernice basso-emissiva per pannelli
solari sarebbe una vaccata. Per fortuna pare che gran parte dei
materiali da costruzione abbiano un coefficiente di emissione molto
alto, non ho trovato una vernice alto-emissiva..... per cui per quanto
ne so non conta il colore della vernice in luce visibile: possiamo
scegliere il colore preferito per l'estetica
Inoltre qualcuno consiglia di andare oltre al pannello riflettente:
esistono vernici basso emissive PER LE PARETI i soffitti, che di fatto
riflettono il calore radiante in modo di scaldare di piu'.
http://www.ips-innovations.com/html/spectrally_selective_coatings.html
Grazie a tutti.
Vi riassumo quello che ho capito:
Per quanto riguarda la convezione: ho capito che probabilmente
intubare il calorifero e contare sul tiraggio naturale non e' una
buona idea.
Mettere una ventola, e/o saldare qualche lamella di rame funzionerebbe
molto di piu' ma "non vale": in pratica trasformo il calorifero in un
fan-coil, tantovale cambiarlo :-)
Per quanto riguarda l'irraggiamento, ho capito che e'
importantissimo (e questo e' il principale motivo per non intubare e,
come qualcuno ha consigliato, e' meglio mettere dietro il termosifone
un foglio riflettente). La sensazione di calore dipende quasi piu' al
calore irraggiato e dalla temperatura delle pareti che dalla
temperatura dell'aria.
Spulciando nei ricordi di Fisica II e Fisica Tecnica, direi che il
lavoro di Kirchhoff e Planck non sono cazzabubole, ma penso che nel
caso del calorifero la cosa si faccia complicata perche' bisogna
ragionare solo nell'infrarosso.
Una vernice puo' essere nerissima in luce visibile ed emettere
pochissimo calore radiante (infrarosso). Vernici cosi' esistono, si
chiamano basso-emissive, e si usano per i pannelli solari termici:
tali pannelli sono neri su piu' spettro possibile per assorbire
energia dal sole, soprattutto luce visibile. E poi devono irraggiare
meno infrarosso possibile.
Quindi dipingere un calorifero con vernice basso-emissiva per pannelli
solari sarebbe una vaccata. Per fortuna pare che gran parte dei
materiali da costruzione abbiano un coefficiente di emissione molto
alto, non ho trovato una vernice alto-emissiva..... per cui per quanto
ne so non conta il colore della vernice luce visibile: possiamo