Si tratta di un rifrattore della Meade, nota casa costruttrice di telescopi,
mod. ETX 70 AT con obiettivo del diametro d= 70 mm c.d. "acromatico" e di
lunghezza focale pari a 350 mm, quindi con apertura relativa F/d = 5.
Lo strumento non viene più importato in Italia da un po' di tempo mentre
compare ancora sul catalogo USA.
A suo tempo veniva venduto a 300 euro (ora è in offerta a 199).
Viene fornito con 3 oculari di tipo Kellner con focale 25 - 12 e 4 mm,
prisma raddrizzatore "di Amici" e lente di Barlow (ossia un moltiplicatore
di focale) che dimezza la lunghezza focale degli oculari raddoppiandone
quindi l'ingrandimento.
Lo strumento per tutta una serie di considerazioni che ora non sto a fare,
ma che eventualmente potrò spiegare in seguito, NON E' adatto
all'osservazione astronomica. Piuttosto può andare bene per delle
osservazioni naturalistiche (compresa la visione della vicina che la sera si
spoglia lasciando volutamente le tende aperte ...)
Intendiamoci, se lo puntate sulla Luna su Venere o su Giove certamente
qualcosa vedete, già ho dei dubbi che si riesca a distinguere Saturno.
Scordatevi nebulose e galassie (al limite l'ammasso di Ercole M 13, le
Pleiadi e la Nebulosa di Orione ...).
Lo schema ottico degli oculari è il minimo sindacale.
Di peggiori ci sono solo gli Huygens a 2 lenti ed un gradino sopra, ma
comunque già pià che sufficienti per un'osservazione dignitosa, gli
ortoscopici a 4 lenti.
Il range degli ingrandimenti utili va dai "14 x" con l'oculare da 25 mm ai
"58 x" con quello da 12 usato in abbinamento alla Barlow.
Scordatevi di usare l'oculare da 4 mm perchè l'immagine sarebbe troppo buia
e dovreste stare con l'occhio letteralmente incollato alla lente
dell'oculare a causa della ridotta "estrazione pupillare" tipica di quasi
tutti gli oculari con lunghezza focale inferiore ai 6 mm.
La meccanica parrebbe identica a quella del fratellino maggiore ETX 90 (che
però era un catadiottrico, ossia uno strumento misto lenti + specchio) e
quindi dovrebbe aver le stesse caratteristiche, ossia è stata costruita "al
risparmio".
Dispone di un sistema computerizzato di puntamento (Autostar) che può
tornare utile a chi non è avvezzo all'uso delle carte stellari. Praticamente
ha in memoria un database con la posizione di 1471 oggetti che possono
essere puntati mediante la funzione "GO TO" e inseguiti per un certo tempo,
in funzione di quanto accuratemente avete posizionato lo strumento.
L'obiettivo, previo acquisto di un adattatore, potrebbe essere usato anche
per la fotografia a lunga posa, ma considerata la sua qualità sicuramente le
foto verrebbero meglio se si riuscisse ad adattare sulla montatura una
normale macchina fotografica con un obiettivo da 100 mm f = 2,8
In definitiva per 199 euro non si può pretendere nulla di più, ma è anche
verò che con la stessa cifra sul mercato dell'usato si può trovare
senz'altro uno strumento con cui iniziare veramente a fare delle
osservazioni astronomiche.
Se invece volete uno strumento da mettere nello zaino e da usare senza
impegno e senza aspettarvi grosse cose può andare bene, ma ricordatevi che
se qualcuno cerca di vendervi un telescopio dicendo che va bene per ogni
tipo di osservazione vi sta cercando di tirare un bidone. Lo strumento
universale NON ESISTE (a meno di non comprare un Astro Physics o un
Takahashi da 10.000 euro, montatura esclusa)
Foto e caratteristiche dello strumento sono visibili qui:
http://www.meade.com/catalog/etx/etx70.html
ciao a tutti,
Piero
> Scrivo queste righe nella speranza che possano risultare utili a chi
> volesse
> acquistare questo strumento che la Lidl propone in questi giorni.
Oggi ero al Lidl e ci sono passato davanti un po' di volte, stavo quasi
pensando di regalarmelo ma poi ho fatto quattro conti e ho capito che non
c'è spazio nei mie impegni per aggiungere anche la passione per
l'astronomia.
Grazie anche alla tua dettagliata spiegazione ora sono ancora più convinto
che ho fatto bene a lasciarlo là.
--
Fabbrogiovanni
> Oggi ero al Lidl e ci sono passato davanti un po' di volte, stavo quasi
> pensando di regalarmelo ma poi ho fatto quattro conti e ho capito che non
> c'è spazio nei mie impegni per aggiungere anche la passione per
> l'astronomia.
> Grazie anche alla tua dettagliata spiegazione ora sono ancora più convinto
> che ho fatto bene a lasciarlo là.
25anni fa mi venne lo sghiribizzo di acquistare un telescopio,
ma non essendo di gran qualita' oltre la Luna e Marte non e' andato
quel che fu peggio che non potei neppure riciclarlo come canocchiale
da guardone poiche' era talmente sensibile che le sole vibrazioni
del solaio ne rendevano impossibile l'uso.
Feci felice un figlioccio alla sua prima comunione/cresima.
ciaofelix:-)
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ab...@newsland.it
> 25anni fa mi venne lo sghiribizzo di acquistare un telescopio,
A me capitň 5 anni fa.
La fortuna (o guaio) fu che un tizio mi chiese alcuni flauti. Scoprii poi
che era il redattore tecnico di una rivista di astronomia (il mio edicolante
la chiama caelům, cosě come l'ho scritto...). La mia nascente passione per
gli astri
Si fece il baratto: il suo Celestron C5 con tutto l'armamentario in cambio
di 3 strumenti.
La passione durň un anno, il tempo per capire che, a parte i pianeti, per il
cielo profondo ci vuole uno spirito di sacrificio non indifferente.
Scarpinate per raggiungere i 2000 m, notti al gelo, delusioni nel vedere le
foto delle riviste paragonate a quello che si vede con un attrezzo tutto
sommato decente.
Fa bene il nostro competente amico Piero a mettere in guardia: anch'io,
proprio oggi anch'io son passato dalla Lidl: ho visto l'oggetto e confermo
parola per parola quello che ha detto. Molti ci cascheranno: Meade č un nome
di prestigio.
Ciao
Giacomo
PS non č che per caso qualcuno vuole un bel Celestron C5? Si vedono gli
anelli di Saturno che č una meraviglia! La luna, non parliamone! Sembra di
esserci sopra a passeggiare.
> Fa bene il nostro competente amico Piero a mettere in guardia: anch'io,
> proprio oggi anch'io son passato dalla Lidl: ho visto l'oggetto e confermo
> parola per parola quello che ha detto. Molti ci cascheranno: Meade è un nome
> di prestigio.
Apprezzabile anche la cauta prudenza dell'oculato Fabbro! :-)
> PS non è che per caso qualcuno vuole un bel Celestron C5? Si vedono gli
> anelli di Saturno che è una meraviglia! La luna, non parliamone! Sembra di
> esserci sopra a passeggiare.
Vediamo, sei disposto a barattarlo?
Flauti non ne ho, ma tengo una pianola elettronica, usata pochissimo, ha
suonato solo Astro del Ciel e Fra Martino Campanaro.
--
Fabbrogiovanni
Io ho coltivato la passione per l'astronomia per parecchi anni, fino a
ricoprire qualche ruolo secondario presso quello che una volta era
l'osservatorio astronomico di Genova.
Non potendomi però permettere uno strumento nuovo mi ero rivolto al mercato
dell'usato acquistando un piccolo riflettore Newton che il precedente
proprietario non usava perchè gli specchi ....non erano collimati e quindi
non si vedeva niente !
Quello strumento c'è l'ho ancora, ma di originale è rimasto solo il tubo
ottico, poichè ho dovuto rifare di sana pianta il cavalletto, modificare la
montatura per poterla motorizzare, aggiungere un cannocchiale di puntamento,
contrappesi, filtro solare a tutta apertura, l'elettronica per poter
pilotare i motori e qualche oculare ricavato smembrando dei binocoli russi.
Ora l'ho un po' messa da parte perchè in effetti se non si va ad almeno 1000
m di quota e non si è in un posto buio non si vede quasi più niente, ma ogni
tanto mi carico tutto in macchina e mi vado a rivedere un po' di cose.
Ti assicuro che la visione di Saturno con i suoi anelli che si staglia nel
cielo è una cosa che lascia sempre a bocca aperta.
ciao,
Piero
P.S. ho scoperto che qualche mia foto è anche finita su internet !
queste due ad esempio
http://www.miki2000.it/Miki%20space/Data/Eclissi2.html
Mi ricordo del C5, è stato uno dei primi catadiottrici ad essere messo in
commercio.
Rivaleggiava con i vari MTO russi. Tutto sommato era, come dici te, uno
strumenti discreto, ma come quasi tutti gli strumenti di quel tipo non
adatto alle riprese fotografiche di oggetti deboli a causa della sua scarsa
luminosità che avrebbe reso necessari tempi di esposizione dell'ordine di
qualche ora.
Oggigiorno con i CCD, ma anche con le ben più modeste webcam in abbinamento
a programmi di fotoritocco si possono ottenere risultati che solo vent'anni
fa erano appannaggio di osservatori professionali.
ciao,
Piero
> Vediamo, sei disposto a barattarlo?
Barattare, acquistare ? Ma che succede ! : 0
Questo e' o non e' il NG dei fai-da-te ? ;-)
Se c'e' una cosa che conviene farsi da se (per l'alto prezzo di uno valido)
e' proprio il telescopio rifrattore. Si tratta di un lavoro di pazienza, ma
nelle possibilita' di un hobbista. Anzi se ci si sa fare si ottiene un
risultato a livello di costosi strumenti professionali. Ma la cosa
interessante e' che poi, quando si impara, non c'e' piu' limite
all'ambizione (specchio da 30 cm ? da 40 cm ! da 50 cm ... eheheh :)
Una volta uno specchio costava cosi' tanto che era normale costruirselo da
se. Oggi per i piu' piccoli, il prezzo di quelli commerciali e' tale da
invogliare i piu' pigri all'acquisto dello specchio finito. Ma per specchi
grossi, farselo da se e' ancora conveniente. Ed uno specchio grande vuol
dire un telescopio che "vede" molte piu' nebulose di quelli commerciali.
Molti diranno: ma e' uno strumento di precisione, e' difficile fare a mano
uno specchio concavo abbastanza preciso ! Primo: non e' vero, e' solo
questione di pazienza. Secondo: piccoli errori sono tollerabili, lo
strumento non potra' essere usato ai limiti, ma per ingrandimenti intermedi
si hanno ugualmente immagini decenti. Ricordate l'errore pacchiano nella
costruzione dell'Hubble ? Eppure hanno potuto fare osservazioni utili,
anche prima della installazione degli occhiali di "correzione" :)
Pero' non e' un per impazienti. Il risultato si ottiene per piccoli
incrementi: si "macina" e si misura ... si "macina" ancora un pochino e si
misura e cosi' via, finche' non si raggiunge la forma richiesta. L'unico
consiglio: cominciate con un 14 cm.
La costruzione di un buon telescopio puo' ancora essere un'arte artigianale
di grande soddisfazione :)
Ma il massimo e' combinare la moderna elettronica. Con un buon sensore CCD
potete scaricare le immagini sul PC. Anzi per i piu' ambiziosi, se
motorizzate i due movimenti e la messa a fuoco, potete anche dimenticare le
gelate notturne, lavorando al comodo calduccio usando uno stick per la
visione dallo schermo del PC.
Insomma con il fai-da-te ed una spesa di un migliaio di euro (da fare
gradualmente e non tutto di colpo) potete costruirvi uno strumento che
chiavi in mano non potreste acquistare per meno di 10'000-20'000 euro :)
Chi vuole provarci, una introduzione:
http://gap.pv.it/telescopio.html
e la pratica:
http://digilander.libero.it/andromedda/I%20telescopi%20-%20Come%20lavorare%20uno%20specchio.htm
Pekilan
> P.S. ho scoperto che qualche mia foto č anche finita su internet !
> queste due ad esempio
>
> http://www.miki2000.it/Miki%20space/Data/Eclissi2.html
Molto belle.
--
Fabbrogiovanni
A mio avviso realizzare un obiettivo per un rifrattore è una cosa
estremamente complicata.
Considera infatti che un obiettivo è formato almeno da due lenti, motivo
per cui le superfici da lavorare saranno 4 !
Sorvolo sui calcoli da effettuare e sui controlli snervanti che bisogna
fare nel corso della lavorazione.
Un mio amico alcuni lustri fa aveva realizzato un rifrattore da ben 18
cm di diametro, ma aveva anche realizzato una camera Schimdt, degli
Schmidt-Cassegrain, dei Matsukov e dei Newton di 40 cm.
Ben diverso è il caso in cui si voglia tentare la costruzione di un
specchio per un Newton con rapporto F/d non inferiore a 8.
La sbozzatura della superficie e la successiva lucidatura va fatta
comunque seguendo dei procedimenti ben codificati ed anche così le
probabilità che al primo tentativo si riesca ad ottenere uno specchio
utilizzabile sono pressochè nulle.
Senza parlare poi della questione relativa alla meccanica ...
> Anzi se ci si sa fare si ottiene un
> risultato a livello di costosi strumenti professionali. Ma la cosa
> interessante e' che poi, quando si impara, non c'e' piu' limite
> all'ambizione (specchio da 30 cm ? da 40 cm ! da 50 cm ... eheheh :)
> Una volta uno specchio costava cosi' tanto che era normale costruirselo da
> se. Oggi per i piu' piccoli, il prezzo di quelli commerciali e' tale da
> invogliare i piu' pigri all'acquisto dello specchio finito. Ma per specchi
> grossi, farselo da se e' ancora conveniente. Ed uno specchio grande vuol
> dire un telescopio che "vede" molte piu' nebulose di quelli commerciali.
In linea di principio hai ragione, ma a livello del mare o in pianura e
in presenza di inquinamento luminoso uno strumento con diametro non
superiore ai 20 cm sarà sicuramente avvantaggiato rispetto a quelli di
diametro maggiore, anche se questi fossero qualitativamente migliori.
> Molti diranno: ma e' uno strumento di precisione, e' difficile fare a mano
> uno specchio concavo abbastanza preciso ! Primo: non e' vero, e' solo
> questione di pazienza. Secondo: piccoli errori sono tollerabili, lo
> strumento non potra' essere usato ai limiti, ma per ingrandimenti intermedi
> si hanno ugualmente immagini decenti. Ricordate l'errore pacchiano nella
> costruzione dell'Hubble ? Eppure hanno potuto fare osservazioni utili,
> anche prima della installazione degli occhiali di "correzione" :)
Mi sembra che tu ti contraddica un pochino.
Se già in partenza so di non riuscire ad ottenere uno specchio
suffcientemente preciso per quale motivo non dovrei comprarne uno già
lavorato?
E' più probabile invece che gli scarsi risultati ottenuti facciano
rapidamente decadere il nascente interesse e così si è solo perso tempo
e soldi.
> Pero' non e' un per impazienti. Il risultato si ottiene per piccoli
> incrementi: si "macina" e si misura ... si "macina" ancora un pochino e si
> misura e cosi' via, finche' non si raggiunge la forma richiesta. L'unico
> consiglio: cominciate con un 14 cm.
Per il solo specchio mettete in cantiere circa 100 ore effettive di
lavoro ...
> La costruzione di un buon telescopio puo' ancora essere un'arte artigianale
> di grande soddisfazione :)
> Ma il massimo e' combinare la moderna elettronica. Con un buon sensore CCD
> potete scaricare le immagini sul PC. Anzi per i piu' ambiziosi, se
> motorizzate i due movimenti e la messa a fuoco, potete anche dimenticare le
> gelate notturne, lavorando al comodo calduccio usando uno stick per la
> visione dallo schermo del PC.
> Insomma con il fai-da-te ed una spesa di un migliaio di euro (da fare
> gradualmente e non tutto di colpo) potete costruirvi uno strumento che
> chiavi in mano non potreste acquistare per meno di 10'000-20'000 euro :)
>
> Chi vuole provarci, una introduzione:
>
> http://gap.pv.it/telescopio.html
>
> e la pratica:
>
> http://digilander.libero.it/andromedda/I%20telescopi%20-%20Come%20lavorare%20uno%20specchio.htm
>
I siti sono interessanti, però penso che senza un aiuto da parte di
qualcuno più esperto il neofita non sarebbe comunque in grado di portare
a termine la realizzazione.
ciao,
Piero
--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
> A mio avviso realizzare un obiettivo per un rifrattore è una cosa
> estremamente complicata.
Arrgh !!! Hai ragione, volevo dire "riflettore". E quindi c'e' solo da fare
lo specchio in casa (oculare e prismi si comprano).
> Mi sembra che tu ti contraddica un pochino.
> Se già in partenza so di non riuscire ad ottenere uno specchio
> suffcientemente preciso per quale motivo non dovrei comprarne uno già
> lavorato?
Perche' quello lavorato di grandi dimensioni mi costa come un'utilitaria :-)
> E' più probabile invece che gli scarsi risultati ottenuti facciano
> rapidamente decadere il nascente interesse e così si è solo perso tempo
> e soldi.
???
> Per il solo specchio mettete in cantiere circa 100 ore effettive di
> lavoro ...
Concordo :-)
> I siti sono interessanti, però penso che senza un aiuto da parte di
> qualcuno più esperto il neofita non sarebbe comunque in grado di portare
> a termine la realizzazione.
Puo' chiedere qui .... :-)
Pekilan
Il senso della frase era:
" se so già in partenza che lo specchio mi verrà da schifo allora è
meglio che i soldi che dovrei spendere li impieghi per cercarmi un buon
usato, magari ridimensionando le mie pretese"
> Fabbrogiovanni wrote:
>
>> Vediamo, sei disposto a barattarlo?
>
Di tastiere ne ho già un paio, peccato...
Non è che hai una mtb tipo Olympia Stealth team?
> Barattare, acquistare ? Ma che succede ! : 0
> Questo e' o non e' il NG dei fai-da-te ? ;-)
Hai ragione da vendere!
Se qualcuno qui è interessato all'oggetto, meglio che se lo costruisca con
le sue manine.
ciao
Giacomo
> Se c'e' una cosa che conviene farsi da se (per l'alto prezzo di uno
> valido)
> e' proprio il telescopio rifrattore.
> (specchio da 30 cm ? da 40 cm ! da 50 cm ... eheheh :)
Se e' rifrattore non ha lo specchio ma le lenti (doppietto acromatico o
tripletto apocromatico).
Un conto e' lavorare una superficie ottica di uno specchio, un conto
lavorarne 4 di due lenti, oltretutto a una precisione maggiore.
In effetti l' ETX70 rifrattore ultracompatto (F5) visto da fuori assomiglia
all' ETX90 che invece era un riflettore (schema ottico Maksutov). I
rifrattori tradizionali devono avere a focale adeguatamente lunga, ormai
dalla cina ne arrivano di acromatici F9 o F11 da 120 e 150 mm di diametro e
prestazioni decorose. Una volta a quei diametri non ci si arrivava, gli
stessi costosissimi astrophysics classici erano da 130 mm.
Io ho un vecchio Meade rifrattore mod. 395 da 90 mm, ormai convertito ad uso
terrestre con montatuta altazimutale, legge le targhe delle macchine
dall'altra parte della valle :-). Otticamente e' ed era dignitoso, ma la
montatura equatoriale era pessima. il colpo di grazia gliel'ha dato l'Enel
quando, non richiesta, mi ha messo a tutti i costi 5 lampioni in strada.
P> Se c'e' una cosa che conviene farsi da se (per l'alto prezzo di uno
P> valido) e' proprio il telescopio rifrattore. Si tratta di un lavoro
P> di pazienza, ma nelle possibilita' di un hobbista. [...]
Rispondo a te e ne approfitto per inserirmi nel thread per aggiungere
anche la mia non-cosi`-umile :-) (e non-cosi`-breve...) opinione.
Non sono d'accordo sulla convenienza dell'autocostruzione (soddisfazione
personale e possibilita` di realizzare configurazioni particolari sono
invece un altro discorso): da quando sul mercato sono arrivati i cinesi,
in particolare la Synta/SkyWatcher che copre il 90% del mercato (anche
le ottiche dei due telescopi Meade proposti da LIDL sono Synta), i
prezzi "entry level" per i telescopi sono letteralmente crollati.
Purtroppo, specie nei primi anni, anche la qualita` era finita in
cantina, che e` poi il luogo appropriato per dei fondi di bottiglia
quali erano i primi strumenti e quali sono ancora alcuni di quelli che
si trovano in giro, magari su eBay & Co. (in pratica acquistano a prezzo
di realizzo gli scarti del controllo qualita` della Synta).
Oggi, fatte salve le precisazioni sopra, la qualita` media dell'entry-
level e` piuttosto buona, e cominciano ad apparire strumenti non proprio
di base (ad es. l'americana Celestron e` stata acquistata dalla Synta,
con cui aveva gia` collaborato in passato e acquistato le ottiche), e
nell'ambiente c'e` sia timore (gli americani) che aspettativa (quasi
tutti gli altri :-)) per cosa i cinesi saranno capaci di mettere in
commercio entro due/tre anni, magari a prezzi "popolari" (ohe', e` o non
e` la Repubblica *Popolare* di Cina ? Ci vuole un minimo di coerenza,
perbacco ! :-)).
Quindi, farsi uno strumento da se' non e` quasi piu` economicamente
valido. Anche passando ai gioielli dell'ottica come AstroPhysics, TMB,
Takahashi, Pentax, Intes, ecc. il fai-da-te e` quasi improponibile: i
tipi di vetri usati, le tolleranze di lavorazione (< 1/20 di micron per
le superfici ottiche e < 1 micron per il posizionamento e le distanze) e
i materiali "di contorno" (tubi in fibra di carbonio per rigidita` e
scarsa dilatazione termica, o parti in alluminio, bronzo o acciaio
lavorate in CNC dal pieno) collocano questi "mostri" fuori della portata
di chi gia` di suo non fa lavorazioni del genere tutti i giorni.
Un discorso a se' lo fanno i "dobson" (dal nome di John Dobson che li ha
inventati e "predicati" con i suoi "Sidewalk Astronomers": cfr. il loro
sito http://www.sidewalkastronomers.com/), che sono stati concepiti
proprio come strumenti "di arte povera" e per il fai-da-te, anche se se
ne possono trovare di commerciali che rispetto al concetto originale
stanno come una Ferrari sta alla Ford T.
Quanto all'ETX-70, ci avevo fatto un pensierino (non l'ho preso perche'
ho gia tre telescopi e un binocolo 15x70, per tacer del resto) perche'
e` il classico telescopio "in piu`" da portarsi dietro in luoghi bui e
remoti, dove anche 70 mm possono dare grandi soddisfazioni (magari con
oculari migliori): in montagna il mio binocolo 15x70 fornisce panorami
mozzafiato della Via Lattea (specie estiva) e fa passare bene il tempo
mentre il resto dell'attrezzatura supercomputerizzata e automatizzata
procede a far foto. E' anche un modo per restare in contatto "fisico"
con il cielo, che altrimenti uno rischia di vedere ormai solo sullo
schermo di un PC.
Forse non e` molto adatto come primo e/o unico telescopio, proprio
perche' in quel caso le aspettative sono decisamente piu` alte di quanto
il povero ETX possa fornire: personalmente io consiglio di non scendere
sotto i 15-20 cm di apertura (a seconda del budget, dell'eta` del
destinatario, del suo grado di interesse, ecc.), che possono mostrare
gia` moltissimi oggetti in maniera soddisfacente (ah, non aspettatevi
MAI di vedere galassie e nebulose come nelle foto: l'occhio non fa come
CCD e pellicole che *accumulano* fotoni per ore, ma li "consuma" man
mano che riceve le immagini) e molti dettagli su Luna e pianeti, pur
restando entro costi accettabili, ma NON trascurabili.
Un esempio e`
http://www.teleskop-service.de/CTeleskope/CTeleskopeNewton.htm#SKN200
(ci sono anche in Italia, ma mancavano i listini, in aggiornamento): e`
un riflettore in configurazione "newton", 200 mm di apertura e 1000 di
focale, quindi senza aberrazione cromatica (soffre di "coma" ai bordi
del campo, ma non in maniera fastidiosa: e` un difetto insito nello
schema ottico, non del modello in se'), ed e` un "tuttofare" se lo si
dota di quei due/tre oculari e di una lente di barlow di buona qualita`
(200-250 Euro complessivamente).
Con una montatura sufficientemente robusta viene poco meno di 500 Euro,
oppure circa 800 con la montatura piu` grossa e robusta, motorizzata,
ecc. Aggiungendo un po' di "necessori" si resta comunque entro i 1000
Euro: non e` poco, ma e` anche uno strumento che puo` dare soddisfazione
per anni. Se ci si limita ad un 150 mm, si puo` avere uno strumento
completo con 500-600 Euro (in entrambi i casi NON c'e` il puntamento
automatico, che costa qualcosa di piu`: in pratica per l'ETX-70 a 200
Euro si pagano a malapena i materiali...) e, di nuovo, si ha in mano
qualcosa che puo` durare per anni e rimanere anche se si passa ad uno
strumento piu` grosso (ma meno pratico e maneggevole).
Last but not least, si possono fare buoni acquisti anche nell'usato, ma
li` o ne sai, o devi avere vicino uno che ti consiglia; oddio, il
consiglio vale anche per l'acquisto del nuovo, motivo per cui io
suggerisco sempre di aspettare a comprare e di rivolgersi e frequentare
(se possibile) qualche associazione astrofili del posto, cosi` uno si fa
un'idea, capisce se si tratta di vera passione o se solo di uno sfizio
momentaneo, vede che strumenti girano e come sono fatti dal vero, e puo`
ricevere molti consigli (e magari trovare un buon usato con la
possibilita` di provarlo, o anche di prendere in prestito qualche stru-
mento sociale, con le dovute cautele).
Per inciso, ho acquistato usati i due miei telescopi maggiori, le camere
CCD e alcuni altri accessori, sempre da privati che erano passati ad
altri strumenti e non me ne sono mai pentito, per cui il consiglio di
rivolgersi al mercato dell'usato non lo do` solo per dire qualcosa;
ripeto, pero`, che occorre essere bene *informati* e *sicuri* di quello
che si vuole: quindi mettetevi in contatto con persone esperte e fidate
o con le associazioni astrofili!
E preparatevi a diventare viaggiatori in cerca di luoghi bui...
Saluti,
Luca Polo.
--
/Luca Polo : Luca...@gest.unipd.it || Dipartimento di Tecnica e \
| System & network administrator || Gestione dei Sistemi Industriali |
\http://www.gest.unipd.it/~jake || Universita` di Padova -- Italy /
E' sempre così: strumenti anche discreti penalizzati da montature che
vibrano solo a guardarle.
Il mio treppiede era fatto con un legno tenero, ma da quando lo
sostituito con dello scatolato di alluminio è tutta un'altra cosa !.
Il problema delle luci parassite l'ho risolto abbastanza bene adottando
un filtro della Lumicon che taglia selettivamente la luce proveniente
dalle lampade a vapori di sodio e di mercurio.
Si perde circa una magnitudine, ma almeno si può usare lo strumento
anche in città.
> Non č che hai una mtb tipo Olympia Stealth team?
Avrei una vecchia bici da donna, di quelle nere classiche, molto vecchia e
spelacchiata, mancano un paio di denti al pignone e quando pedali devi
accordare il movimento per non provocare salti catena, la sella punge da una
parte ma se stai seduto un po' di traverso non ci sono problemi, cerchioni
che una volta erano cromati..... ma sono troppo onesto per proporti il
baratto:-)
--
Fabbrogiovanni