Google Groups no longer supports new Usenet posts or subscriptions. Historical content remains viewable.
Dismiss

Portata trave Castagno

1,934 views
Skip to first unread message

cugino.it

unread,
Oct 14, 2016, 3:18:59 PM10/14/16
to

supponiamo un trave 18x18
luce 4 m

da questa tabella http://www.legnosistem.it/il-dimensionamento.html

riporta 378Kg per m a 4 metri

cosa vuol dire?

che può sopportare 378Kg x 4m = 1512kg ???

uniformemente distribuiti

e il carico concentrato in mezzerie come si calcola?

saluti

Fabbrogiovanni

unread,
Oct 14, 2016, 5:34:12 PM10/14/16
to
cugino.it ha usato la sua tastiera per scrivere :
> supponiamo un trave 18x18
> luce 4 m

> da questa tabella http://www.legnosistem.it/il-dimensionamento.html

> riporta 378Kg per m a 4 metri

> cosa vuol dire?

> che può sopportare 378Kg x 4m = 1512kg ???

> uniformemente distribuiti

Esatto.

> e il carico concentrato in mezzerie come si calcola?

Esattamente la metà del totale uniformemente distribuito.

--
Fabbrogiovanni

cugino.it

unread,
Oct 15, 2016, 3:11:01 PM10/15/16
to
Perfetto, grazie mille

ora ipotizziamo un solaio 4x4 con 4 travi da 20x20 con portata a 4m di 576Kg

ora 4 travi da 4 m x 4 sono 16m x 576Kg = 9219Kg

Sopra tra moraletti 8x8 pianelle di cotto Soletta armata, massetto e pavimento stiamo a 250Kg/m^2 x 16m^2 = 4000Kg

9219-4000= 5219Kg di carico utile /16m^2= 326Kg/m^2

esatto come calcolo?

Soviet_Mario

unread,
Oct 15, 2016, 4:01:57 PM10/15/16
to
premesso che non so fare questi calcoli ...
se i moraletti o smezzole 8x8 sono incastrati a muro, non
solo non li definirei un peso morto sui travoni, ma anche se
poco imho aggiungono un po' di resistenza propria.
E' chiaro che è un contributo piccolo (anche se non so
quanto saranno fitti : più fitti sono, più contribuiscono) e
che la funzione primaria è solidarizzare le travone (se
avvitati o inchiodati) e distribuire eventuali carichi
concentrati su una sola trave anche un po' a quelle adiacenti.


Ovviamente se non poggiano bene incastrati a muro pure loro,
e gravano interamente sui travoni, allora sono peso morto.
Rimane solo il contributo di "distribuzione" dei carichi
concentrati parzialmente su più travi, cosa da non
sottovalutare cmq

Stesso discorso laddove parli di soletta ARMATA.
Se è armata bene (ad es. con due strati di rete
distanziati), ha una sua resistenza a flessione, stavolta
non trascurabile per niente.
Durante il getto e per qualche giorno è solo zavorra, ma una
volta dura già aggiunge della portanza, o meglio,
probabilmente porta una parte del peso proprio (forse non
tutto).

Sicché penso che il tuo calcolo sia estremamente prudente e
che il margine di sicurezza reale sia più ampio.


--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)


---
Questa e-mail è stata controllata per individuare virus con Avast antivirus.
https://www.avast.com/antivirus

Fabbrogiovanni

unread,
Oct 16, 2016, 2:00:09 AM10/16/16
to
>>> e il carico concentrato in mezzerie come si calcola?
>>
>> Esattamente la metà del totale uniformemente distribuito.


> ora ipotizziamo un solaio 4x4 con 4 travi da 20x20 con portata a 4m di 576Kg

Ok, ipotizziamo.

> ora 4 travi da 4 m x 4 sono 16m x 576Kg = 9219Kg

> Sopra tra moraletti 8x8 pianelle di cotto Soletta armata, massetto e
> pavimento stiamo a 250Kg/m^2 x 16m^2 = 4000Kg

> 9219-4000= 5219Kg di carico utile /16m^2= 326Kg/m^2

> esatto come calcolo?

Grossomodo ci siamo, ma il calcolo potrebbe non essere esattamente
preciso.

Dipende da dove mettiamo di preciso le 4 travi su 4 metri di luce.

Se le due esterne le metti alle estremità succede che ognuna della 4
sarà caricata con:
1/6 + 2/6 + 2/6 +1 /6

Per fare in modo che ogni trave svolga lo stesso lavoro dovresti
mettere le due esterne a 50 cm. dal muro.

--
Fabbrogiovanni

cugino.it

unread,
Oct 16, 2016, 3:44:59 AM10/16/16
to
Soviet è un piacere risentirti, grazie per i chiarimenti :-)

cugino.it

unread,
Oct 16, 2016, 3:45:48 AM10/16/16
to
Grazie mille e un salutone

Gianluca

unread,
Oct 16, 2016, 6:56:33 AM10/16/16
to
Il 15/10/2016 21:10, cugino.it ha scritto:
> esatto come calcolo?
>

Devi riferire il calcolo a metro lineare di trave, non a metro quadrato
di solaio.

Prima di tutto, come ti ha fatto notare Fabbrogiovani, devi definire la
geometria del solaio --> modalità di disposizione travi.

Se parti con due travi appoggiate al muro le due travi centrali hanno
interasse di 1,27 m per cui l'analisi dei carichi che hai fatto a mq -->
250 kg/mq riportata a metro lineare porta a 317,5 --> arrot. a 320 kg/m
A questo carico va aggiunto il peso proprio della trave che sono altri
20/25 kg/m per cui arrivi a 340 kg/m

Poi hai dimenticato un carico importante: il solaio lo userai per
qualcosa; se è un ambiente di abitazione devi aggiungere altri 200 kg/mq
che riportati a metro lineare sono altri 254 kg/m per cui sei già oltre
il carico di sicurezza.

Se invece disponi le 4 travi ad interasse 1 metro con quelle verso i
muri staccate di 40 cm (dal centro trave 50 cm) allora i calcoli (però
aggiungendo il peso proprio e i 200 kg/mq di accidentale) forniscono
sulla trave 470 kg/m e sei a posto.


Gianluca




--- news://freenews.netfront.net/ - complaints: ne...@netfront.net ---

Soviet_Mario

unread,
Oct 16, 2016, 7:14:56 AM10/16/16
to
cmq spero che non ti sia perso la precisazione di
FabbroGivoanni, sulla equa distribuzione e sul fatto di non
mettere mai le travi interne a centro campate e le due
esterne a fine campata (perché poi queste ultime sono
sottoutilizzate, e di conseguenza le centrali si spartiscono
l'ammanco addizionale).

Il problema è particolarmente grave in una struttura ibrida,
non totalmente lignea-elastica, ma integrata tra parte
lignea e getto rigido. Il legno sollecitato in modo diverso
(su 4 travi hai visto, addirittura il carico reale raddoppia
!), probabilmente nel tempo il legno più caricato vorrebbe
deformarsi in modo differenziale, ottima premessa per crepe
nel getto diciamo.

Ora è tanto che non ne leggo più (le prime volte appresi di
queste soluzioni con un certo "orrore"), ma avevo visto i
cosiddetti solai in wood-beton ibridi, dove cercavano (non
so con quali risultati A LUNGO TERMINE ... il legno è
paziente) di solidarizzare a forza fresando enormi tazze
nelle travi in modo da formare una chiodatura gettata in
opera con la soletta.

Il fatto è che il legno non è solo ELASTICO (cosa che tutti
sanno), ma in tempi lunghi è anche plastico, ossia, coglie
l'occasione di variazioni termiche e soprattutto
igrometriche per "scorrere" e deformarsi irreversibilmente,
sottraendosi allo sforzo. Per questo credo che un solaio
ibrido iper-solidarizzato possa funzionare solo se molto
sopradimensionato o laddove la parte in cemento sia
praticamente quasi autoportante, e il legno funga come
cassero de luxe e come margine di sicurezza aggiuntiva in
caso di eventi critici. Ma non so come si possa pensare di
accoppiare in modo davvero collaborativo un materiale rigido
che non scorre ed ha un modulo enorme (Cls) ad uno elastico
e lentamente plastico, con modulo basso.

Certo, a molti piace l'estetica di vedere il soffitto in
tavolato, ma vuole il pavimento di piastrelle immobile come
a piano terra, da cui l'idea del wood-beton.

Mah

Gianluca

unread,
Oct 16, 2016, 7:30:57 AM10/16/16
to
Il 16/10/2016 13:14, Soviet_Mario ha scritto:
> Il problema è particolarmente grave in una struttura ibrida, non
> totalmente lignea-elastica, ma integrata tra parte lignea e getto
> rigido. Il legno sollecitato in modo diverso (su 4 travi hai visto,
> addirittura il carico reale raddoppia !), probabilmente nel tempo il
> legno più caricato vorrebbe deformarsi in modo differenziale, ottima
> premessa per crepe nel getto diciamo.
>

Direi proprio il contrario.
Un solaio collaborante legno-cls è molto più rigido di un analogo solaio
con solo legno portante, come quello che vuol fare cugino.it

Ho trovato questo:
http://risponde.promolegno.com/domanda/data/come-si-calcola-un-solaio-misto-legno-calcestruzzo-con-interposte-tavelle-in-laterizio/

> Ora è tanto che non ne leggo più (le prime volte appresi di queste
> soluzioni con un certo "orrore"), ma avevo visto i cosiddetti solai in
> wood-beton ibridi, dove cercavano (non so con quali risultati A LUNGO
> TERMINE ... il legno è paziente) di solidarizzare a forza fresando
> enormi tazze nelle travi in modo da formare una chiodatura gettata in
> opera con la soletta.
>

Tra i vari sistemi di collegamento io preferisco senz'altro i connettori
con resina rispetto ai connettori avvitati perché, come giustamente
osservi, il legno è molto sensibile a temperatura e umidità e i
collegamenti a vite possono muoversi.
Ho avuto esperienze non positive in un caso.

Soviet_Mario

unread,
Oct 16, 2016, 9:55:47 AM10/16/16
to
Il 16/10/2016 13.30, Gianluca ha scritto:
> Il 16/10/2016 13:14, Soviet_Mario ha scritto:
>> Il problema è particolarmente grave in una struttura
>> ibrida, non
>> totalmente lignea-elastica, ma integrata tra parte lignea
>> e getto
>> rigido. Il legno sollecitato in modo diverso (su 4 travi
>> hai visto,
>> addirittura il carico reale raddoppia !), probabilmente
>> nel tempo il
>> legno più caricato vorrebbe deformarsi in modo
>> differenziale, ottima
>> premessa per crepe nel getto diciamo.
>>
>
> Direi proprio il contrario.
> Un solaio collaborante legno-cls è molto più rigido di un
> analogo solaio con solo legno portante, come quello che vuol
> fare cugino.it

non stai dicendo il contrario perché non ho detto quello che
mi fai dire.
Io volevo dire che l'accoppiamento è peggiore che non
soluzioni "uniformi" di pari portata, o tutta lignea, o
tutta in cls armato, specialmente nel tempo.
In altre parole che è una collaborazione non ben sinergica,
o "meno che additiva".
Intendo dire che se ad es. la componente in legno portasse X
e quella in cls Y, una soluzione tuttalegno o tutta cls
porterebbe X+Y, quella mista (secondo me) W < X+Y

Però non so impostare il discorso in modo preciso ossia non
so scegliere appropriati termini di paragone a pari (tipo lo
spessore, o il peso, o il costo, o boh).

Ero rimasto sconcertato quando ho demolito il vecchio tetto,
di trovare travoni imbarcati dall'età come veri e propri archi.
che peraltro è alleggerito, quindi non proprio
sovrapponibile al classico getto massiccio.
Con minore peso proprio sicuramente il legno andrà meno
soggetto allo scorrimento da fatica

>
>
>> Ora è tanto che non ne leggo più (le prime volte appresi
>> di queste
>> soluzioni con un certo "orrore"), ma avevo visto i
>> cosiddetti solai in
>> wood-beton ibridi, dove cercavano (non so con quali
>> risultati A LUNGO
>> TERMINE ... il legno è paziente) di solidarizzare a forza
>> fresando
>> enormi tazze nelle travi in modo da formare una chiodatura
>> gettata in
>> opera con la soletta.
>>
>
> Tra i vari sistemi di collegamento io preferisco senz'altro
> i connettori con resina rispetto ai connettori avvitati

in realtà non mi riferivo nemmeno ad ancoraggi avvitati, ma
a grossi incastri massicci fresati nel legno con tazzone. In
sezione il sistema somigliava a blocchi di lego incastrati

> perché, come giustamente osservi, il legno è molto sensibile
> a temperatura e umidità e i collegamenti a vite possono
> muoversi.
> Ho avuto esperienze non positive in un caso.

tipo ? Il legno è stato spaccato ?
Se la cosa non si vede da sotto lato soffitto, da cosa si
capisce la desolidarizzazione ? Crepe nella soletta sopra ?
Il cls "suona" diverso per la formazione di una cassa
armonica sotto ?

>
>
> Gianluca
>
>
> --- news://freenews.netfront.net/ - complaints:
> ne...@netfront.net ---


Gianluca

unread,
Oct 16, 2016, 1:31:06 PM10/16/16
to
Il 16/10/2016 15:55, Soviet_Mario ha scritto:
> Intendo dire che se ad es. la componente in legno portasse X e quella in
> cls Y, una soluzione tuttalegno o tutta cls porterebbe X+Y, quella mista
> (secondo me) W < X+Y
>

Faccio veramente fatica a seguire i tuoi ragionamenti.

Facciamo un esempio: supponiamo di avere una trave di legno di base 20 e
altezza 40 cm
Ipotizziamo che porti 100
Ora taglio la metà superiore della trave e la sostituisco con cls
collegato alla sottostante sezione 20x20 con connettori: ora porta 150
Se considero tutta la sezione di cls armato porterà 200
I numeri 100,150,200 sono a caso, ma è per far capire il concetto.

Altro aspetto da considerare è la deformabilità: la trave solo legno si
deforma di più della trave con sezione mista che si deforma di più di
quella di cls armato.


>
> in realtà non mi riferivo nemmeno ad ancoraggi avvitati, ma a grossi
> incastri massicci fresati nel legno con tazzone. In sezione il sistema
> somigliava a blocchi di lego incastrati

Li conosco, ma non li ho mai usati.
Continuo a preferire i connettori con resina.

>> Ho avuto esperienze non positive in un caso.
>
> tipo ? Il legno è stato spaccato ?
> Se la cosa non si vede da sotto lato soffitto, da cosa si capisce la
> desolidarizzazione ? Crepe nella soletta sopra ? Il cls "suona" diverso
> per la formazione di una cassa armonica sotto ?
>

Un solaio legno-cls collaborante si deforma molto meno di un solaio solo
in legno (le travi del solaio di cugino.it sotto il carico di 576 kg/m
fanno una freccia di circa 2 cm mentre se fosse fatto con cappa
collaborante la freccia sarebbe solo di qualche mm).
Ho incontrato un caso in cui, in una ristrutturazione con connettori a
secco, un solaio presentava una freccia comparabile con quella di un
semplice solaio in legno. Solo quel solaio, gli altri non presentavano
flessione anomala per essendo fatti allo stesso modo.

Soviet_Mario

unread,
Oct 16, 2016, 7:16:56 PM10/16/16
to
Il 16/10/2016 19.31, Gianluca ha scritto:
> Il 16/10/2016 15:55, Soviet_Mario ha scritto:
>> Intendo dire che se ad es. la componente in legno portasse
>> X e quella in
>> cls Y, una soluzione tuttalegno o tutta cls porterebbe
>> X+Y, quella mista
>> (secondo me) W < X+Y
>>
>
> Faccio veramente fatica a seguire i tuoi ragionamenti.

beh, mi spiego male e la metafora era canina :)

>
> Facciamo un esempio: supponiamo di avere una trave di legno
> di base 20 e altezza 40 cm
> Ipotizziamo che porti 100
> Ora taglio la metà superiore della trave e la sostituisco
> con cls collegato alla sottostante sezione 20x20 con
> connettori: ora porta 150
> Se considero tutta la sezione di cls armato porterà 200

il cls porta più del legno quindi ?

> I numeri 100,150,200 sono a caso, ma è per far capire il
> concetto.

non so, a me qualcosa non torna, perché a causa dei
diversissimi moduli (e del diverso allungamento), uno dei
due materiali si troverà già prossimo a schiantarsi quando
l'altro sta appena appena cominciando a sentire una
sollecitazione. Intendo che prima che il legno sviluppi una
reazione decorosa (dopo essersi piegato sensibilmente) il
cls dovrebbe essere già crepato.

>
> Altro aspetto da considerare è la deformabilità: la trave
> solo legno si deforma di più della trave con sezione mista
> che si deforma di più di quella di cls armato.

mah ... direi che, salvo spessori veliformi, le due travi
contenenti CLS siano qualitativamente costrette a deformarsi
di spessori comparabili.

Es.
solo cls : 0,8 cm di freccia
mista : 1,2 cm di freccia
solo legno : 10 cm di freccia

(numeri sparati a cazzo)

se invece la trave mista si piegasse di 5,5 (una media),
allora semplicemente il cls si sarebbe già rotto.
Quel che voglio dire è che se la freccia, limitata dall'alto
modulo del calcestruzzo e dalla sua elasticità pure ridotta
(nel senso di allungamento), il legno avrà appena appena
iniziato a reagire.


Ovviamente una parte del mio ragionamento è bacata perché
varrebbe solo se avessi fatto la gettata con PUNTELLI sotto.
Se invece il legno fa anche da cassero, ecco che viene
"pre-sollecitato", così incorpora già la sua quota quando
ancora è l'unico a portare il peso.
Solo che (temo, e penso), entro alcuni anni, questa
pre-sollecitazione si auto-annealerà per scorrimento
plastico, e si ricadrà nel caso della gettata col
puntellamento sotto.



>
>
>>
>> in realtà non mi riferivo nemmeno ad ancoraggi avvitati,
>> ma a grossi
>> incastri massicci fresati nel legno con tazzone. In
>> sezione il sistema
>> somigliava a blocchi di lego incastrati
>
> Li conosco, ma non li ho mai usati.
> Continuo a preferire i connettori con resina.


Immagino, quelli a cilindri sembrano piuttosto invasivi per
la struttura di legno

>
>>> Ho avuto esperienze non positive in un caso.
>>
>> tipo ? Il legno è stato spaccato ?
>> Se la cosa non si vede da sotto lato soffitto, da cosa si
>> capisce la
>> desolidarizzazione ? Crepe nella soletta sopra ? Il cls
>> "suona" diverso
>> per la formazione di una cassa armonica sotto ?
>>
>
> Un solaio legno-cls collaborante si deforma molto meno di un
> solaio solo in legno (le travi del solaio di cugino.it sotto
> il carico di 576 kg/m fanno una freccia di circa 2 cm mentre
> se fosse fatto con cappa collaborante la freccia sarebbe
> solo di qualche mm).
> Ho incontrato un caso in cui, in una ristrutturazione con
> connettori a secco, un solaio presentava una freccia
> comparabile con quella di un semplice solaio in legno. Solo
> quel solaio, gli altri non presentavano flessione anomala
> per essendo fatti allo stesso modo.
>

hai saputo se per caso i getti siano stati eseguiti tutti
con o tutti senza puntelli, o alcuni con e alcuni senza ?
Ho la sensazione che, almeno per qualche anno, la
pre-sollecitazione del legno tolga inizialmente allo strato
in CLS la flessione dovuta al peso proprio.

Cosa ne pensi di questa considerazione ?

>
> Gianluca
>
>
>
>
>
> --- news://freenews.netfront.net/ - complaints:
> ne...@netfront.net ---


Apteryx

unread,
Oct 17, 2016, 3:29:30 AM10/17/16
to
Il 14/10/2016 21:18, cugino.it ha scritto:

> cosa vuol dire?

un cazzo

perché il castagno (italiano) ha portate molto variabili a seconda della
qualità se parliamo di flessione andiamo dai 180 kg/cmq ai 240 kg/cmq

Gianluca

unread,
Oct 17, 2016, 4:43:50 AM10/17/16
to
Il 17/10/2016 01:16, Soviet_Mario ha scritto:
>> Se considero tutta la sezione di cls armato porterà 200
>
> il cls porta più del legno quindi ?

Cls armato, o cemento armato: ovvio che sì perché calcestruzzo e acciaio
lavorano con tensioni molto maggiori del legno.

>
>> I numeri 100,150,200 sono a caso, ma è per far capire il
>> concetto.
>
> non so, a me qualcosa non torna, perché a causa dei diversissimi moduli
> (e del diverso allungamento), ...

Sei un tipo tosto.
Vedi sotto.

> Quel che voglio dire è che se la freccia, limitata dall'alto modulo del
> calcestruzzo e dalla sua elasticità pure ridotta (nel senso di
> allungamento), il legno avrà appena appena iniziato a reagire.
>

Gli studi sulle connessioni legno-calcestruzzo sono iniziate negli anni
80 (prof. Turrini, mio Professore).
Da allora ci sono una miriade di pubblicazioni che trattano il
comportamento della connessione mista.
Ho trovato nel pc un articolo tecnico del 1998: se ti interessa e mi dai
una mail valida te lo mando, così ti convinci (sono solo poche pagine).



>> Ho incontrato un caso in cui, in una ristrutturazione con
>> connettori a secco, un solaio presentava una freccia
>> comparabile con quella di un semplice solaio in legno.
>>
>
> hai saputo se per caso i getti siano stati eseguiti tutti con o tutti
> senza puntelli, o alcuni con e alcuni senza ?
> Ho la sensazione che, almeno per qualche anno, la pre-sollecitazione del
> legno tolga inizialmente allo strato in CLS la flessione dovuta al peso
> proprio.
>
> Cosa ne pensi di questa considerazione ?
>


Purtroppo non seguivo direttamente il cantiere, anzi, diciamo che era un
po' /scoperto/ perché il geometra lo gestiva insieme ad altri cantieri.
Io sospetto che ci siano stati problemi con la manovalanza
nell'esecuzione dei fori: magari hanno usato una punta della stessa
dimensione del gambo del connettore invece di 2 mm più piccola.
Comunque la deformazione ormai era avvenuta e non era più recuperabile.

Tizio.8020

unread,
Oct 17, 2016, 5:49:45 AM10/17/16
to

BArrYZ

unread,
Oct 17, 2016, 6:18:15 AM10/17/16
to
Ok, la variabilita' delle caratteristiche strutturali del legno (come
materiale da costruzione) massiccio e' implicito, ma su una trave,
insomma, chi te la vende, appunto, per uso strutturale, ti da pure
(dovrebbe) la conformita' ad una classe di resistenza (diciamo almeno C27?).

Certo che se uno va in un'azienda boschiva primitiva, che vende legna da
ardere o poco piu', e si fa dare il primo trave, magari di pianta verde
senza stagionatura, che esce dal banco dopo averlo squadrato fresco,
senza un minimo di pezzi di carta che certifichino o quantomeno
dichiarino qualcosa sulle caratteristiche di quel trave/legno venduto,
penso sia proprio autolesionista (e pure vietato, per costruire, intendo).

Uno dira': ma la ditta che ti vende legno massiccio certificato per uso
strutturale, ti fa pagare il legno il doppio se non il triplo rispetto
alle aziende boschive "casarecce".

Ma se uno ci pensa bene, un motivo ci sara'...

--
BArrYZ

cugino.it

unread,
Oct 17, 2016, 3:59:14 PM10/17/16
to
http://bonarrigo.altervista.org/AnalisiPrezzi/strutture/Predimensionamento_travi.xls

ho trovato questo foglio Excel per il calcolo dei travi solai

e mettendo i miei dati mi da 180 x 188 come trave per cui penso di esserci se non ho interpretato male il programmino

Fabbrogiovanni

unread,
Oct 18, 2016, 1:21:53 AM10/18/16
to
> http://bonarrigo.altervista.org/AnalisiPrezzi/strutture/Predimensionamento_travi.xls

> ho trovato questo foglio Excel per il calcolo dei travi solai

> e mettendo i miei dati mi da 180 x 188 come trave per cui penso di esserci
> se non ho interpretato male il programmino

Direi che l'hai usato nel modo giusto.

Bisogna solo fare attenzione e considerarlo come un'arma in mano a un
inesperto, può essere pericolosa:-)

Ad esempio, permette di modificare la casella "base della trave", e
questo può portare a risultati strani.

--
Fabbrogiovanni

Apteryx

unread,
Oct 18, 2016, 3:24:35 AM10/18/16
to
Il 17/10/2016 12:18, BArrYZ ha scritto:
> k, la variabilita' delle caratteristiche strutturali del legno (come
> materiale da costruzione) massiccio e' implicito, ma su una trave,
> insomma, chi te la vende, appunto, per uso strutturale, ti da pure
> (dovrebbe) la conformita' ad una classe di resistenza (diciamo almeno
> C27?).


> Certo che se uno va in un'azienda boschiva primitiva,

non è così

(lo dico solo a scopo divulgativo non mi interessa nè voglio fare polemica)

innanzi tutto la scheda che è stata linkata è riferita a travi uso
trieste cioè i tronchi senza corteccia che non hanno impiego
strutturale, l'impiego strutturale parte da uso fiume

ora anche ammettendo che il sito faccia confusione fra trieste e fiume,
cè da dire questo

il legno massiccio uso fiume di provenienza italiana NON HA
CLASSIFICAZIONE perchè il legno italiano ha caratteristiche conosciute
ed affidabili, il legno straniero deve invece possederla e qui cadiamo
nel regno del caos perché sul massiccio uso fiume non esiste una
codificazione, ci sono solo consorsi

diverso il discorso sul legno massiccio a spigolo vivo, qui c'è la
certificazione CE

circa le resitenze se è castagno abbiamo latifoglie quindi la
classificazione strutturale parte da D18 e arriva a D24 occorre sempre
diffidare da chi vanta resistenze superiroi es D30 perché la
classificazioen del legname - tutto - è fatta a vista, le conifere hanno
la C

circa i venditori di legname

al 90% si tratta di negozi tipo ferramenta, uno va lì e si porta il
pezzo a casa e son cazzi suoi, solo il 10% è autorizzato a trasformare
il legno in legno strutturale ed ha la "patente" di centro di
trasformazione rilasciata dal ministero, ora finché si tratta di fai da
te abusivo qualuqnue cosa va bene ma se uno deve farci una struttura coi
permessi e documenti in regola diventa poi una croce star lì a reperire
il tutto

detto questo le portate non ce le da il produttore di legno ma si
calcolano anche in modo molto semplice e nel legno quello che conta nel
dimensionamento non è la portata ma la freccia cioè la deformazione
sotto carico, perché è predominante


Gianluca

unread,
Oct 18, 2016, 10:50:04 AM10/18/16
to
Il 18/10/2016 09:24, Apteryx ha scritto:
> innanzi tutto la scheda che è stata linkata è riferita a travi uso
> trieste cioè i tronchi senza corteccia che non hanno impiego
> strutturale, l'impiego strutturale parte da uso fiume
>

(Chiedo scusa ai frequentatori del ng perché è una questione puramente
tecnica, ma visto che il trhead è aperto...)


Sicuro di questo?
Secondo il Cap. 4.4 del D.M. 2008 si possono adoperare per uso strutturale
"Formano oggetto delle presenti norme le opere costituite da strutture
portanti realizzate con elementi di legno strutturale (legno massiccio,
segato, squadrato oppure tondo).

Hai qualche riferimento ulteriore a riguardo?
Non è che ti riferisce al fatto che le sezioni tonde non rientrano nelle
norme UNI EN 14081? --> però si possono usare secondo il citato Cap. 4.4
nel rispetto del 11.7.10.1


>
> il legno massiccio uso fiume di provenienza italiana NON HA
> CLASSIFICAZIONE perchè il legno italiano ha caratteristiche conosciute
> ed affidabili, il legno straniero deve invece possederla e qui cadiamo
> nel regno del caos perché sul massiccio uso fiume non esiste una
> codificazione, ci sono solo consorsi

Non mi è per nulla chiaro...

>
> diverso il discorso sul legno massiccio a spigolo vivo, qui c'è la
> certificazione CE

Qui ok

Apteryx

unread,
Oct 18, 2016, 12:31:44 PM10/18/16
to
Il 18/10/2016 16:50, Gianluca ha scritto:
> Sicuro di questo?
[...]
> Hai qualche riferimento ulteriore a riguardo?

parliamo di castagno

la mia è una sintesi cioè non si impiega non perché è esplicitamente
vietato ma perché è estremamente complicato farlo (e ovviamente mi
riferisco a strutture finite con i documenti in regola, ecc ecc no alla
capanna dello zio tom, o al soppalco in fai da te, di zia mariuccia)

dal punto di vista del calcolo è complicato per via degli smussi e delle
rastremature, cioè ipoteticamente si potrebbe seguire quanto indicato
nella circolare del decreto che prescrive che nel calcolo occorre tenere
conto dell'effettiva geometria delle sezioni trasversali, ma di fatto
come? per quello che so io le istruzioni su come e dove prendere le
sezioni esistono per il solo abete (per le trieste rettangolo
circoscritto alla sezione massima e/o media)

dal punto di vista delle certificazioni, sono difficili da ottenere
perché commercalemnte l'impiego delle trieste è prettamente non strutturale

>> il legno massiccio uso fiume di provenienza italiana NON HA
>> CLASSIFICAZIONE perchè il legno italiano ha caratteristiche conosciute
>> ed affidabili, il legno straniero deve invece possederla e qui cadiamo
>> nel regno del caos perché sul massiccio uso fiume non esiste una
>> codificazione, ci sono solo consorsi

> Non mi è per nulla chiaro...

le attuiali norme sulla classificazione non si applicano al legno
massiccio uso fiume perché non esiste una norma armonizzata

se il legname è di provenienza italiana fa fede la qualificazione
italiana e basta quello

se invece il legname è di provenienza francesce (il 70% del castagno in
commercio) occorre conformità ad un benestare tecnico europeo ETA, a tal
fine moltissime aziende italiane si sono consorziate (mi pare si chiami
"conlegno" ma non ne sono sicuro) e in riferimeno a quel benestare sono
in grado di marchiare CE anche l'uso fiume


in sintesi

impieghi strutturali

castagno: solo uso fiume

abete: uso fiume e uso trieste

cugino.it

unread,
Oct 19, 2016, 3:25:13 AM10/19/16
to
Tra Castagno e Abete come portata c'è differenza???

Apteryx

unread,
Oct 19, 2016, 5:36:45 AM10/19/16
to
Il 19/10/2016 09:25, cugino.it ha scritto:
> Tra Castagno e Abete come portata c'è differenza???

ma il legno non si sceglie solo per la resistenza ma anche per le
proprie caratteristiche, per le possibilità di approvvigionamento ecc ecc

premetto che scrive uno dal lazio quindi è probabile che in altre realtà
magari qeulle del nord est la cosa sia completamente diversa (qui si va
di castagno perché si pensa che non si tarli, perché ha una maggiore
durabilità, perchè è facile l'approvvigionamento e perché per il nostro
modo di costruire permette giunti di carpenteria più piccoli)

qui come legno massiccio, l'abete in senso stretto non ha impieghi
strutturali, cioè si usa per morali, sostegni e puntelli, tavolame per
casseforme ecc ecc

è il larice quello utilizzato per impieghi strutturali

(l'abete è invece utilizzato per il lamellare)

detto questo come essenza, essendo le conifere molto più studiate
(perchè diffuse in tutta europa) si può avere abete con caratteristiche
superiori a quelle di un castagno, ma commercialmente parlando, a
piazzale il castagno si trova D24 e l'abete C24 dove il numereto dopo la
virgola sta per la resistenza caratteristica a flessione,

in definitiva hanno resistenze simili con il castagno che si fa
preferire perché resiste di più a taglio


Gianluca

unread,
Oct 19, 2016, 10:59:04 AM10/19/16
to
Il 18/10/2016 18:31, Apteryx ha scritto:
>
> in sintesi
>
> impieghi strutturali
>
> castagno: solo uso fiume
>
> abete: uso fiume e uso trieste
>

Ho capito le tue argomentazioni.
Resto convinto però che siano utilizzabili strutturalmente anche le
sezioni uso fiume e trieste di castagno in quanto applicabili le
prescrizioni del punto 11.7 (applicabile anche a legnami di provenienza
estera).

Siccome qui siamo OT, se vuoi possiamo riprendere il discorso su
i.d.i.civile, almeno lo ravviviamo un po'.

Fabbrogiovanni

unread,
Oct 19, 2016, 11:18:18 AM10/19/16
to
> uso fiume e trieste di castagno in quanto applicabili le prescrizioni del
> punto 11.7 (applicabile anche a legnami di provenienza estera).

> Siccome qui siamo OT, se vuoi possiamo riprendere il discorso su
> i.d.i.civile, almeno lo ravviviamo un po'.


Spetta, prima che ve ne andiate, gradirei togliermi una curiosità che
ho da tempo e che, per pigrizia, non mi sono mai impegnato a
soddisfare.

Sappiamo che Fiume e Trieste sono due città.
Come, quando e perchè si sono gemellate con i due tipi di travi di
legno?

Ringrazio per l'attenzione e porgo cordiali saluti.

--
Fabbrogiovanni

Gianluca

unread,
Oct 19, 2016, 11:50:17 AM10/19/16
to
www.traviuf.it/files/content/...2.../manuale-tecnico-uso-fiume-uso-trieste-2013.pdf

Qui trovi un cenno, a pagina 3
Prendono il nome dal tipo di taglio che veniva comunemente usato a Fiume
e Trieste.
Di più non so, dovrei approfondire.

Soviet_Mario

unread,
Oct 19, 2016, 1:36:03 PM10/19/16
to
ho una curiosità relativa ad una resistenza del legno che
non mi risulta pertinente per altri materiali da costruzione
: la resistenza all'estrazione di corpo infisso/incastrato
(ritenuto non rompibile, cosa mica sempre vera)


Mi spiego meglio : ho demolito un tetto misto e sovente
demolisco bancali, riciclo casseri e roba simile, e mi tocca
strappare via dei chiodi anche con superficie anellata, o
spiralata, ma il discorso si può generalizzare a viti (anche
se spesso la vite preferisce strapparsi che farsi strappare
senza svitamento, per lo meno se è avvitata per una
lunghezza sufficiente, e il materiale non è il truciolare).

Ebbene, ho notato che i cosiddetti legni molto coesi (tipo
la quercia), ma anche no, tipo il castagno e la stessa
acacia, che però sono piuttosto duri, sono molto resistenti
allo strappo dell'inserto metallico.
Le conifere da costruzione (e anche altra roba tenera, tipo
il pioppo), sensibilmente meno.

Mi chiedevo quindi se fosse una caratteristica apprezzata
e/o soggetta a qualche saggio tecnico, tipo che so : la
forza necessaria a strappare per trazione pura un chiodo
standard immerso per una profondità standard etc.

Siccome in non pochi tipi di costruzioni lignee le giunzioni
fatte da inserti metallici, con o senza piastre e scatoli
vari e fasce, sono un aspetto imho saliente (ma non so se
possano essere limitante), mi chiedevo se fosse stato
studiato quantitativamente l'aspetto.

Ad es. le vecchie travi annegate nei muri che portavano le
bandelle fissate a grappe a cui erano attaccate le chiavi,
erano diventate totalmente inutili : alcune grappe si sono
staccate a mano, perché le avevano piantate sicuramente
senza preforo, e negli anni il legno s'era spaccato.

Fabbrogiovanni

unread,
Oct 19, 2016, 2:02:48 PM10/19/16
to
>> Sappiamo che Fiume e Trieste sono due città.
>> Come, quando e perchè si sono gemellate con i due tipi di travi di legno?
>>
>> Ringrazio per l'attenzione e porgo cordiali saluti.
>>

> www.traviuf.it/files/content/...2.../manuale-tecnico-uso-fiume-uso-trieste-2013.pdf

> Qui trovi un cenno, a pagina 3
> Prendono il nome dal tipo di taglio che veniva comunemente usato a Fiume e
> Trieste.
> Di più non so, dovrei approfondire.

Visto. grazie.
Intanto ho capito la differenza fra i due tipi di trave.

Stasera, invece di mettermi davanti alla TV, navigo alla ricerca di
informazioni e cenni storici.

--
Fabbrogiovanni

Gianluca

unread,
Oct 20, 2016, 4:15:07 AM10/20/16
to
Il 19/10/2016 19:36, Soviet_Mario ha scritto:
> Mi chiedevo quindi se fosse una caratteristica apprezzata e/o soggetta a
> qualche saggio tecnico, tipo che so : la forza necessaria a strappare
> per trazione pura un chiodo standard immerso per una profondità standard
> etc.
>

Ovviamente sì; quanto voglia/tempo hai per studiare? ;)

Guarda qui:
http://www.promolegno.com/tecnologia/connessioni/?no_cache=1&L=..%2F..%2F..%2F..%2F..%2F..%2F..%2F..%2F..%2F..%2Fproc%2Fself%2Fenviron%00&cid=13139&did=23508&sechash=2ca696f7

Trovi quel che ti interessa a pag. 49

Sono comunque argomenti da iper specializzati nel calcolo del legno.

Soviet_Mario

unread,
Oct 20, 2016, 6:23:00 AM10/20/16
to
Il 20/10/2016 10.15, Gianluca ha scritto:
> Il 19/10/2016 19:36, Soviet_Mario ha scritto:
>> Mi chiedevo quindi se fosse una caratteristica apprezzata
>> e/o soggetta a
>> qualche saggio tecnico, tipo che so : la forza necessaria
>> a strappare
>> per trazione pura un chiodo standard immerso per una
>> profondità standard
>> etc.
>>
>
> Ovviamente sì; quanto voglia/tempo hai per studiare? ;)
>
> Guarda qui:
> http://www.promolegno.com/tecnologia/connessioni/?no_cache=1&L=..%2F..%2F..%2F..%2F..%2F..%2F..%2F..%2F..%2F..%2Fproc%2Fself%2Fenviron%00&cid=13139&did=23508&sechash=2ca696f7
>

meravigliosa raccolta !!! Fonte di ispirazioni utilissime.

>
> Trovi quel che ti interessa a pag. 49
>
> Sono comunque argomenti da iper specializzati nel calcolo
> del legno.
>
>
> Gianluca
>
>
>
> --- news://freenews.netfront.net/ - complaints:
> ne...@netfront.net ---


Apteryx

unread,
Oct 20, 2016, 9:15:17 AM10/20/16
to
Il 19/10/2016 16:59, Gianluca ha scritto
> Resto convinto però che siano utilizzabili strutturalmente anche le
> sezioni uso fiume e trieste di castagno in quanto applicabili le
> prescrizioni del punto 11.7

ok

l'uso fiume come te la calcoli? che la norma uni qualcosa prevede solo
per l'abete?

ti prendi tu responsabilità?

inventi il calcolo?

stai li a misirre le travi una ad una?

senza contare che quando arriva in cantiere magari non è solo durame ma
c'è anche alburno ecc ecc

io come professionista il problema lo elimino alla fonte e no faccio
principalmente per parami il culo (senza considerare che in realtà l'uso
fiume certificato strutturale non lo troverei da queste parti)

anche se a dirla tutta per come si sta mettendo la cosa, il legno
massiccio è consigliabile utilizzarlo solo a spigolo vivo

Apteryx

unread,
Oct 20, 2016, 9:47:21 AM10/20/16
to
Il 19/10/2016 19:36, Soviet_Mario ha scritto:
> ho una curiosità relativa ad una resistenza del legno che non mi risulta
> pertinente per altri materiali da costruzione : la resistenza
> all'estrazione

> Mi chiedevo quindi se fosse una caratteristica apprezzata e/o soggetta a
> qualche saggio tecnico, tipo che so : la forza necessaria a strappare
> per trazione pura un chiodo standard immerso per una profondità standard
> etc.

si se ne tiene conto quando si progettano le connessioni, ovviamente non
il semplice chiodo da 10 che ferma il moraletto sulla trave, ma
piuttosto la piastra che collega due o più elemeneti

ovviemnte è un'aspetto studiato e codificato addirittura la resistenza
varia se la cite p il chiodo è conficcato parallelamente alle venature
del legno o in senso irtogonale

se ne parla poco fra i non adetti ai lavori, perchè di media quello che
conta è la resistenza quando "ci si sta sopra". le chiodature proprio
per come sono fatte, offrono resistenze ampiamente superiori cioè è
molto difficile che possa aversi un crollo perché un chiodo se ne è
uscito dalla sede

Apteryx

unread,
Oct 20, 2016, 9:47:31 AM10/20/16
to
Il 19/10/2016 17:20, Fabbrogiovanni ha scritto:
> Sappiamo che Fiume e Trieste sono due città.
> Come, quando e perchè si sono gemellate con i due tipi di travi di legno?

sono denominazioni che richiamano la modalità della lavorazione,
infatti, ai tempi in cui l'italia non era unita e/o globalizzata, i
luoghi isolati contribuivano a formare maestranze che lavoravano solo ad
una maniera, quella che conoscevano e che veniova tramandata di
generazione in generazione

queste cose sono rimaste per descrivere determinate lavorazioni es
abbiamo i tetti alla piemontese, le coperture alla lombarda

Gianluca

unread,
Oct 20, 2016, 1:01:47 PM10/20/16
to
Il 20/10/2016 15:15, Apteryx ha scritto:
> l'uso fiume come te la calcoli? che la norma uni qualcosa prevede solo
> per l'abete?
>

Quando il produttore, riconosciuto dal Servizio Tecnico Centrale, ti
certifica geometria e parametri meccanici del legno, calcolare una trave
ad inerzia variabile in semplice appoggio è complicato? ;)
Serve una norma?
Per me è sufficiente la Scienza delle Costruzioni.
Se poi uno è pigro può anche dividere la trave in tronchi di diversa
sezione e usare un programmino: chi lo vieta?


> ti prendi tu responsabilità?
>

Ogni professionista, per qualsiasi cosa che fa, si assume la
responsabilità; indipendentemente dal fatto che la norma ci sia o no.


> inventi il calcolo?
>

Vedi sopra.

> stai li a misirre le travi una ad una?

Vedi sopra.

>
> io come professionista il problema lo elimino alla fonte e no faccio
> principalmente per parami il culo (senza considerare che in realtà l'uso
> fiume certificato strutturale non lo troverei da queste parti)

È una tua libera scelta.

>
> anche se a dirla tutta per come si sta mettendo la cosa, il legno
> massiccio è consigliabile utilizzarlo solo a spigolo vivo

Questo è un altro discorso.
Ma se il cliente vuole quel tipo di legno e sezioni, che fai?

Rinnovo l'invito a spostarsi sul ng di ingegneria.

Soviet_Mario

unread,
Oct 20, 2016, 2:24:06 PM10/20/16
to
chiedo venia se da sprovveduto tento di intromettermi.
Ma se non ho capito male, e potrei ben averlo fatto, il
problema del tronco non squadrato non sia tanto nel non
avere spigoli vivi (chi se ne fotte ? L'area e il momento
resistente di un cerchio è calcolabile quanto di un quadrato
no?) quanto il fatto di essere un tronco intero e quindi di
sezione non costante.
Se ho capito giusto : cosa preclude dal considerare la
sezione MINIMA nel dimensionamento ?
Forse che l'eccesso di volume della parte larga, non
contribuisce alla resistenza, ma porta un po' di carico
"proprio" ? Anche fosse, non è trascurabile rispetto al
carico esterno che poi portano le travi ?

Fatemi capire in sommi capi che problema hanno le travi "a
cono" tipiche dei tronchi interi appena rifilati ...

P.S.
non esiste una macchina, che so tipo una raspatrice, che
rettifica una sezione al cerchio minimo facendo uscire un
tronco non conico ma perfettamente cilindrico (tanto la
segatura si ricicla in pellet ...). Ovviamente ho scritto
cerchio, ma sono sicuro che una serie di lime cilindriche
rotanti contrapposte, in numero sufficiente di coppie, tali
che so, da creare un dodecagono, sarebbe a tutti gli effetti
equivalente a un cerchio, presumo





>
> --- news://freenews.netfront.net/ - complaints:
> ne...@netfront.net ---


Tizio.8020

unread,
Oct 20, 2016, 2:49:20 PM10/20/16
to
Cit:
<queste cose sono rimaste per descrivere determinate lavorazioni es
abbiamo i tetti alla piemontese, le coperture alla lombarda >



..le melanzane alla Parmigiana...


Qundo l'architetto che aveva progettato il tetto mi chiese se le travi le volevo "uso Fiume" , io cascai dalle nuvole.
Poi mi informai, e mi resi conto che l'unica differenza era estetica.
Ed erano anche più brutte.

Fabbrogiovanni

unread,
Oct 20, 2016, 3:05:09 PM10/20/16
to
> Cit:
> <queste cose sono rimaste per descrivere determinate lavorazioni es
> abbiamo i tetti alla piemontese, le coperture alla lombarda >



> ..le melanzane alla Parmigiana...

Le Cremonesi ...
http://sa.isetweb.com/CREMONESE-A-LEVA-CROMATA-UNIBLOCK_

--
Fabbrogiovanni

Soviet_Mario

unread,
Oct 20, 2016, 4:39:37 PM10/20/16
to
e come non citare le mantovane :)

Soviet_Mario

unread,
Oct 20, 2016, 4:40:01 PM10/20/16
to
Il 20/10/2016 21.07, Fabbrogiovanni ha scritto:
(o persiane vs veneziane)

Fabbrogiovanni

unread,
Oct 20, 2016, 4:43:42 PM10/20/16
to
Sembra che Soviet_Mario abbia detto :
> Il 20/10/2016 21.07, Fabbrogiovanni ha scritto:
>>> Cit:
>>> <queste cose sono rimaste per descrivere determinate
>>> lavorazioni es
>>> abbiamo i tetti alla piemontese, le coperture alla lombarda >
>>
>>
>>
>>> ..le melanzane alla Parmigiana...
>>
>> Le Cremonesi ...
>> http://sa.isetweb.com/CREMONESE-A-LEVA-CROMATA-UNIBLOCK_
>>

> e come non citare le mantovane :)

Posso agiungere le Fiorentine?

--
Fabbrogiovanni

Soviet_Mario

unread,
Oct 20, 2016, 7:34:40 PM10/20/16
to
le Fiorentine sono anche una cosa che i profumieri usano per
separare gli oli essenziali insolubili in acqua dalla
condensa (idrolato), in seguito alla distillazione in
corrente di vapore. Credo che vi venga accennato anche nel
film Profumo, storia di un assassino.

Apteryx

unread,
Oct 21, 2016, 4:42:02 AM10/21/16
to
Il 20/10/2016 19:01, Gianluca ha scritto:

> Quando il produttore, riconosciuto dal Servizio Tecnico Centrale, ti
> certifica geometria e parametri meccanici del legno, calcolare una trave
> ad inerzia variabile in semplice appoggio è complicato? ;)
> Serve una norma?
> Per me è sufficiente la Scienza delle Costruzioni.
> Se poi uno è pigro può anche dividere la trave in tronchi di diversa
> sezione e usare un programmino: chi lo vieta?

mi sa che parliamo di cose diverse o molto più semplicemente sono
differenti le esperienze

castagno (perché di qeullo parliamo)

l'uso fiume se è italiano ti arriva solo con l'attestazione di centro di
trasformazione rilasciata dal cslp alla ditta

punto, non ti danno altro perché la legge non lo prevede

se è francese oltre all'attestato ti danno la confomità e solo se la
ditta appartiene ad un consorzio privato tipo conlegno ti danno la la
DOP e la CE

se è uso triste non ti danno nulla, ma qualora te lo dessero non hai
alcun riferimento rispetto al quale basare il calcolo pervhé le norme
sono solo per le conifere e in definitiva ti assumi responsabilità che
non ti competono

insomma per farla breve è come per il tavolato, se ti arriva certificato
come PERLINATO non ha alcun impiego strutturale

per il resto non ha molto senso quello che dici, perché tu non sai cosa
arriva in cantiere e soprattutto non sai come la ditta te lo fornisce
anche perché la ditta su castagno uso trieste non è tenuta a fare nessun
tipo di controllo, circa il cliente si spiega e si fa anche capire che
infilarsi dentro casa un tronco scortecciato non è il massimo della vita
dal punto costruttivo e conseguentemente estetico (immagina solo le
zeppe da inserire per ottenere appoggi complanari dell'orditura secondaria)

quello che avevo da dire l'ho detto e i miei due cents l'ho spesi tutti



Apteryx

unread,
Oct 21, 2016, 4:59:08 AM10/21/16
to
Il 20/10/2016 20:24, Soviet_Mario ha scritto:
> chiedo venia se da sprovveduto tento di intromettermi.

più siamo e meglio stiamo

> Fatemi capire in sommi capi che problema hanno le travi "a cono" tipiche
> dei tronchi interi appena rifilati ...


premessa

la normativa italiana nel caso di legno massiccio è molto lacunosa,
questo da adito a fraintedimenti perché c'è chi pensa che si possa fare
"tutto quello che è non è esplicitamente vietato" e chi pensa
esattamente il contrario

allora vengono in aiuto le normative UNi ecc che QUASI MAI sono leggi
dello stato ma rappresentano una sorta di raccomandazione da seguire,
queste raccomandazioni tornano molto utili per riempire i vuoti
legislativi, di fatto permettono al progettista (e anche al
fabbricatore) di seguire un percorso che abbia una validità scientifica
(ovviamente il progettista puà anche inventarsi un modo non
convenzionale per risolvere il tutto, ma siccome poi queste cose vanno
spiegate davanti ad un giudice avendo contro un ctu, è preferibile
scegliere strade consolidate da studi e approvate sovranazionalmente)

le travi "a cono" in castagno non sono formalmente classificate per
impieghi strutturali come invece accade per l'abete "a cono" e non lo
sono perché non c'è una norma UNi che abbia affrontato l'argomento (il
castagno di fatto è rilegato in poche regioni in italia e all'estero
nella parte di europa che conta e che fa le norme, praticamente non si usa)

questo sta a significare che ogni elemento è unico, non solo, ma non
essendoci classificazione non è chiaro bene se quello che arriva è solo
durame ecc ecc praticamente ci si mette nelle mani di una ditta, che
spesso neppure si consoce perché l'impresa si rifornisce dove meglio
crede e questo dal punto di vista di chi deve accettare il materiale,
peggiora le cose

fine premessa

> non esiste una macchina, che so tipo una raspatrice, che rettifica una
> sezione al cerchio minimo facendo uscire un tronco non conico ma
> perfettamente cilindrico (tanto la segatura si ricicla in pellet ...).

sicuramente la macchina esiste, magari la utilizzano per le strutture in
legname di quelle casette "blockbau", ma per impieghi più tradizionali
tipo solai si preferisce la sezione quadrata o squadrata perchè le facce
piane permettono migliori assemblaggi

Gianluca

unread,
Oct 21, 2016, 4:59:54 AM10/21/16
to
Il 20/10/2016 20:24, Soviet_Mario ha scritto:
> chiedo venia se da sprovveduto tento di intromettermi.
> Ma se non ho capito male, e potrei ben averlo fatto, il problema del
> tronco non squadrato non sia tanto nel non avere spigoli vivi (chi se ne
> fotte ? ... quanto il fatto di essere un tronco intero e
> quindi di sezione non costante.
> Se ho capito giusto : cosa preclude dal considerare la sezione MINIMA
> nel dimensionamento ?

In effetti è una questione di lana caprina, puramente tecnica, per
questo mi sembrava OT parlarne qui...

Riassumo brevemente:
1)
Apt. dice: non c'è una norma che /preveda/ esplicitamente l'uso e il
calcolo di travi in castagno tipo trieste, quindi non lo si può fare.
Io dico: non c'è una norma che /vieti/ esplicitamente... quindi lo si
può fare.

2)
Apt. dice: come calcoli una trave con sezione variabile in castagno se
la norma c'è per l'abete?
Io dico: con la normale teoria di S.d.C

3)
Apt. dice: il calcolo, se vuoi comunque farlo, è un casino. Come fai a
farlo?
Io dico: posso scegliere tanti modi.
Se voglio spaccare il capello in 4 considero la trave ad inerzia
variabile, esprimo il modulo di resistenza in funzione della distanza da
un appoggio, trovo la funzione che esprime la tensione al lembo estremo,
trovo il massimo della funzione, verifico la tensione.
Partendo dal diagramma di curvatura trovo poi la freccia massima.
Oppure: divido la trave in tratti di sezione costante (Apt. dirà: ma in
che modo, se la norma non c'è? --> io dico: a buon senso, a piacimento,
come mi pare --> nessuno me lo vieta!) calcolo tensioni e deformazioni
per i singoli tratti.

Detto questo, NESSUN ingegnere farebbe una cosa del genere, se non per
diletto personale.

Il calcolo, spudoratamente, scommetto che chiunque lo farebbe così:
prende la sezione minima, come dici tu, e fa il calcolo considerando la
trave di sezione costante, tanto si sovradimensiona.


> P.S.
> non esiste una macchina, che so tipo una raspatrice, che rettifica una
> sezione al cerchio minimo facendo uscire un tronco non conico ma
> perfettamente cilindrico (tanto la segatura si ricicla in pellet ...).

E certo che c'è, altrimenti come faresti ad ottenere una trave uso fiume?


Gianluca

Apteryx

unread,
Oct 21, 2016, 5:03:32 AM10/21/16
to
Il 20/10/2016 20:49, Tizio.8020 ha scritto:
> Qundo l'architetto che aveva progettato il tetto mi chiese se le travi le volevo "uso Fiume" , io cascai dalle nuvole.
> Poi mi informai, e mi resi conto che l'unica differenza era estetica.
> Ed erano anche più brutte.

dipende dalla tipologia edilizia

se si ristruttura la classica cascina di campagna dell'800 con i muri a
sasso

e si vuole un aspetto country finiture comprese, allora un solaio uso
fiume è quanto di meglio ci possa stare

se invece l'aspetto vuiole essere moderno ma ancora legato alla
tradizione allora meglio lo spigolo vivo

se invece andiamo sul design, magari ci mettiamo in mezzo anche un po'
di acciaio, vetro ecc ecc alora lamellare

Apteryx

unread,
Oct 21, 2016, 5:25:38 AM10/21/16
to
Il 20/10/2016 22:45, Fabbrogiovanni ha scritto:

> Posso agiungere le Fiorentine?

voi ci scherzate

ma è così

e accade non solo per le zone di provenienza ma anche per il nome della
famiglia (un tempo dove le cose si tramadavano da padre in figlio e
s'era gelosi delle tecniche e delle tecnologie)

esempio i pavimenti cosmateschi li sapevano fare solo i cosmati

Fabbrogiovanni

unread,
Oct 21, 2016, 8:20:14 AM10/21/16
to
> voi ci scherzate

> ma è così

> e accade non solo per le zone di provenienza ma anche per il nome della
> famiglia (un tempo dove le cose si tramadavano da padre in figlio e s'era
> gelosi delle tecniche e delle tecnologie)

> esempio i pavimenti cosmateschi li sapevano fare solo i cosmati

Non ho ancora finito di fare ricerche su Fiume e Trieste e ora mi tocca
indagare anche su questi, per me sconosciuti, Cosmati.

--
Fabbrogiovanni

Tizio.8020

unread,
Oct 21, 2016, 3:16:02 PM10/21/16
to
Esatto, come mi spiegò poi era una questione di "mantenimento dell'estetica originaria".

cugino.it

unread,
Oct 24, 2016, 1:24:36 PM10/24/16
to
Il giorno venerdì 14 ottobre 2016 21:18:59 UTC+2, cugino.it ha scritto:
> supponiamo un trave 18x18
> luce 4 m
>
> da questa tabella http://www.legnosistem.it/il-dimensionamento.html
>
> riporta 378Kg per m a 4 metri
>
> cosa vuol dire?
>
> che può sopportare 378Kg x 4m = 1512kg ???
>
> uniformemente distribuiti
>
> e il carico concentrato in mezzerie come si calcola?
>
> saluti


https://www.youtube.com/watch?v=E-codga--2s

Interessantissimi serie di Video sui calcoli strutturali, da non perdere!

Apteryx

unread,
Oct 25, 2016, 3:42:17 AM10/25/16
to
Il 24/10/2016 19:24, cugino.it ha scritto:
> https://www.youtube.com/watch?v=E-codga--2s
>
> Interessantissimi serie di Video sui calcoli strutturali, da non perdere!

ho visto solo la copertina ma il metodo indicato non si applica più dal
2009, credo si possa fare solo in qualche zona 4 cioè non sismica e
penso lo insegnino ancora ai geometri

cugino.it

unread,
Oct 29, 2016, 4:05:32 AM10/29/16
to
Poi mi chiedevo:

-ma la soletta di CLS alleggerito 5-6 cm armata con rete filo 5 20x20 sopra alla struttura di legno, soletta non collaborante
-come si comporta?
-hanno elasticità molto diverse suppongo

m.ditu...@gmail.com

unread,
Jun 25, 2019, 2:51:09 PM6/25/19
to
Quanto pesa una trave in castagno stagionato dimensione 20cmx20cm lunghezza 4m ?

Fabbrogiovanni

unread,
Jun 25, 2019, 3:17:55 PM6/25/19
to
m.ditu...@gmail.com ha detto questo martedì :
> Quanto pesa una trave in castagno stagionato dimensione 20cmx20cm lunghezza
> 4m ?

580 chili barra metro cubo.

--
Fabbrogiovanni

Con 24 mila lireeeeee
Mi compro un paio di bluejeans
Una camicia tutta ro-osaaaa
E una puttana per moro-osaaaaa

Giacobino da Tradate

unread,
Jun 25, 2019, 4:56:05 PM6/25/19
to
Il 25/06/2019 20:51, m.ditu...@gmail.com ha scritto:

> Quanto pesa una trave in castagno stagionato dimensione 20cmx20cm lunghezza 4m ?

un po' piu' di un quintale



--
la cricca dei giacobini (C) M.G.

Apteryx

unread,
Jun 26, 2019, 3:30:42 AM6/26/19
to
Il 25/06/2019 20:51, m.ditu...@gmail.com ha scritto:
> Quanto pesa una trave in castagno stagionato dimensione 20cmx20cm lunghezza 4m ?

0.20x0.20x4.00x600



0 new messages