On 29/09/22 15:13, Archaeopteryx wrote:
> Ciao NG,
>
> L'altro giorno alla LIDL c'era la Parkside PDOS 200 C2 a
> 23 euro e dato che non ne ho alcuna a quel prezzo l'ho
> presa comunque. Ogni tanto in qualche lavoretto mi dicevo
> "quanto mi farebbe comodo" e ora ce l'ho.
>
> Come avrò detto ho una scarsa manualità e ho sempre un po'
> di timore per attrezzi mai usati prima.
di un disco abrasivo che ruota a 12000 giri a vuoto è giusto
avere il dovuto rispetto.
Giustamente Il Fabbro ti ha consigliato gli occhiali (quelli
flessibili belli fascianti oppure anche la visiera). Circa i
guanti, bene quelli aderenti gomma al nitrile, quelli laschi
e con poca presa tipo quelli di crosta inizialmente lassali
pèrde (sono il livello successivo :D), anche se chiaramente
la parte in cotone o poliestere non gommata viene usurata
dai lapilli a velocità warp.
> C'è qualcosa che devo sapere prima di adoperarla?
sì, ma è un po' difficile da spiegare.
C'è un post su un altro NG di un utente (Leonardo Serni) che
spiega benissimo cosa succederebbe ad avere un'acceleratore
a leva (che tiri) o un freno pure a leva (che tiri) e sulla
facilità di controllo. Che imho ti farebbe intuire bene
anche il punto sotto.
Ora a parte questa interessante dinamica sulle retroazioni
positive o negative e la loro influenza sulla stabilità e
controllo del sistema, prima partiamo con un'altra osservazione.
Tutti abbiamo molta più forza nel TIRARE verso di sé (tipo
remare : perché si rema di schiena anche se non vedi dove
vai ?) che non a SPINGERE (diatriba sui denti kanzawa delle
seghe giapponesi : o le ami o le odi, io le amo !)
>
> In particolare mi perplime il verso di rotazione verso il
> basso.
guarda talvolta per vincoli oggettivi connessi col lavoro da
fare e/o col fatto di essere destri o mancini, mi è capitato
di dover invertire l'impugnatura e lavorare "a spinta"
invece che a tiro : è un equilibrio delicatissimo e la
probabilità di piantoni è infinitamente superiore.
Famo un passo indietro.
Così com'è congegnata, in caso di grippone improvviso (ad
es. barra sospesa su due appoggi estremi : che non si fa !!!
è un esempio per capire, quando arrivi vicino a fine taglio
flette e pinza il disco di brutto ... con alberi caduti di
traverso al torrente capita lo stesso al punto che, pur
essendo molto faticoso, conviene tagliarli solo un po' da
sopra e poi completare da sotto al tronco, anche se bestemmi
turco e ti si incendiano le spalle, però almeno il tronco
non ti pinza la catena), dicevo se per qualsiasi ragione
prendi un grippone, ti scappa la moletta lontana dal corpo,
e facendo perno sulla spalla tende a sollevarsi dal pezzo,
alleggerisce la pressione. Lo scavalca e si sblocca un po'
da sé.
Se invece lavori a spinta, in caso di grippone la moletta
viene spinga verso di te e verso il basso, "ti comprimi" le
articolazioni e aumenti la pressione sul taglio. È una
situazione di retroazione positiva poco controllabile. Come
quando ti scappa il trapano e non riesci a staccare l'indice
dal "grilletto" perché serri istintivamente la presa,
volente o nolente.
> Immaginavo che col verso opposto l'oggetto avrebbe potuto
> alle brutte essere lanciato lontano mentre così andrebbe
> in zona piedi.
il problema non è quasi mai l'oggetto : è la moletta che ha
immagazzinata la stragrandissima parte di energia cinetica e
che taglia. Poi normalmente la moletta si usa o per tagliare
roba pesante che sta ferma di suo, o se è roba leggera la
tieni con l'altra mano o persino in una morsa.
> Ma se è così deve esserci un motivo quindi sicuramente
> sarebbe bene che io sappia come si adopera questo attrezzo.
non so se sono riuscito a spiegare la dinamica
dell'incidente tipico : l'inchiodatona (che è anche il caso
in cui puoi rompere il disco in modi pessimi, altrimenti
tutto liscio).
>
> Piuttosto, per uso "una tantum" è un oggetto decente?
i motori elettrici sono tutti "buoni", per oggettini simili.
L'unica cosa che è più o meno valida è : 1) l'elettronica di
supporto che interviene in caso di blocco o di lavoro troppo
intenso, che se è furba da una certa protezione
all'avvolgimento (es. il Makita sinora ha sopportato
innumerevoli grippaggi o lavoro eccessivo con punte
sproporzionatamente grandi per la sua potenza, senza
bruciarsi, un motore sincrono crudo si sarebbe già
incendiato), e soprattutto la generosità degli ingranaggi
nella testa. Tutte cose che per uso sporadico van bene lo
stesso.
Se la usi in modo leggero, capace che duri più di te, se
sforzi poco né il motore si scalda né la trasmissione si
usura in fretta.
Invecchiano male quando hai tanta roba di tagliare e dopo
tot ore ti scazzi e prende la frenesia di far prima e quindi
schiacci sempre più.
cmq il taglio più facile e controllabile è (per un destro),
con l'impugnatura aggiuntiva SOTTO il disco presa col destro
e il corpo "in coda" tenuto col sinistro. Se sei mancino
pure, anche se meno agevole : imho è cmq meglio che
incrociare le braccia. L'impugnatura aggiuntiva montata
sopra è un pochino a minore sicurezza passiva. Fa delle
prove su oggetti duri e inamovibili.
Ah non fare come me, che sono allergico alla mezzaluna di
protezione e la prima cosa che faccio appena comprata è
levare quel carterino. In genere serve a poco, ma quando il
disco si frantuma allora la sua presenza è una garanzia di
non prendere schegge in faccia.
P.S. mai mai mai mai mai risparmiare sui dischi,
specialmente da taglio (quelli da molare non si rompono a
meno di non prenderli a martellate). I dischi buoni li
riconosci dal fatto di avere un'armatura di fibra molto
fitta e a maglie strette (e dal prezzo). E si vede come si
rompono : raramente scagliano pezzi grossi o non lanciano
nulla manco se cedono. Mi è capitato più di una volta che si
tranciasse una circonferenza adiacente al collarino in
ferro. Probabilmente sono progettati per cedere così, e poi
vanno "in folle".
Altra cosa da NON fare per pigrizia : non usare un disco da
taglio per molare anche per la non voglia di cambiare disco.
Il contrario è quasi impossibile.
>
> grazie!
>
> Apx
>
>