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diluizione vernici

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!max!

unread,
Jun 28, 2001, 7:03:34 AM6/28/01
to
Ciao a tutti,

stavo allegramente "flattinando" le mie finestre quando improvvisamente mi
accorgo di aver terminato l'acquaragia. Dovendo finire il lavoro ed essendo
Domenica ho pensato bene di diluire il flatting con diluente nitro al posto
che con l'acquaragia (condigliata da specifica). E' una cosa grave ??
Premetto che non ho notato nessuna differenza nella consistenza del flatting
rispetto a quello diluito con acquaragia e non ho avuto nessuna difficoltà
nell'utilizzo. Non ho mai capito che differenza ci sia tra diluente ed
acquaragia e nemmeno tra diluente nitro e sintetico, per non parlare degli
innumerevoli tipi di acquaragia esistenti (di pino, purissima, sintetica,
inodore.....AIUTO). Ogni volta che devo comprare una latta di diluente
divento matto e alla fine compro tutte le versioni disponibili per non
sbagliare !!! :((
C'è tra voi qualche chimico che ha volgia di spiegarmi, una volta per tutte,
quali sono le differenze e cosa bisogna usare in funzione della vernice ??

Grazie
--
Ciao
!max!

* Scarta gli operatori logici per rispondere *


@

unread,
Jun 28, 2001, 12:29:29 PM6/28/01
to

L' acquargia è il piu blando un tempo era ottenuto riacavandola non so bene
spremendo cosa ora è di sintesi quella inodore con un qualche sistema
eliminano le componenti aromatiche che si possono eliminare senza alterarne
le caratteristiche per cui alla fine puzza meno è consigliata per lavori
interni
Il sintetico si usa per diluire i normali smalti sintetici (tipicamente
alchidici o raramente gliceroftalici) che richiederebbero l' acqua ragia
quando si vuole una essicazione piu rapida e tipicamente per applicazioni a
spruzzo( è bene usarlo se tale possibilità è ammessa dal produttore del
colore)
Comunque a pennello è meglio l' acquaragia che permette maggiore dilatazione
dello smalto(ergo meno segni del pennello)
Nel tuo caso non dovresti aver fatto danni perchè il solvente ad essicazione
completa evepora tutto comunque a volte con certi smalti particolari non' è
sempre così per via di legami differenti che si creano nella formazione del
film
Comunque buona norma è seguire le indicazioni del produttore dello smalto
per il tipo e le percentuali di diluizione
Il nitro per gli smalti nitro e altri smalti che lo richiedono non
diluendosi con l' acquaragia es gli smalti al clorocaucciù e poi molti
prodotti per legno e fondi per carrozzeria
Per finire incasino ancora le tue idee dicendoti che esistono alche altri
tipi di diluenti es per epossidici poi quelli nitro piu o meno rapidi (per
certe finiture del legno)......


carlo zampogna

unread,
Jun 28, 2001, 6:28:40 PM6/28/01
to

!max! <Gibson_...@hotmailNOT.com> wrote in message
9hf22v$9pa$1...@fe1.cs.interbusiness.it...
...

> ho pensato bene di diluire il flatting con diluente nitro al posto
> che con l'acquaragia ...

hai pensato bene.
L'acquaragia è il prodotto della distillazione secca della resina di pino, o
di legni resinosi, che per ulteriore raffinazione dà la trementina. Bolle
intorno a 170-180 ° ed evapora lentamente.
Ragia minerale è una miscela di idrocarburi con caratteristiche simili,
inodore quando è priva di composti aromatici e solforati.
Il diluente nitro è anch'esso una miscela di idrocarburi, più bassobollente,
cioè evapora prima. Si chiama così - credo - perché usata come solvente
della nitrocellulosa, il legante più "classico" degli smalti. (che sono
fatti da pigmento più legante più solvente)

L'evaporazione lenta lascia alla vernice il tempo di distendersi e di
eliminare il segno della pennellata.
Se un solvente evapora con eccessiva rapidità, raffredda la superficie fino
a far condensare goccioline di umidità sulla vernice, con effetto deleterio,
o a spruzzo dà un effetto buccia di arancia; perciò i fabbricanti cercano
con miscele di solventi un equilibrio tra la rapidità di essicazione e
l'ugualizzazione della superficie.
Le cose si complicano con il moltiplicarsi delle resine e dei meccanismi di
essiccazione - reticolazione - ossidazione - polimerizzazione... per cui il
solvente partecipa o deve andarsene e basta. E qui trovi idrocarburi,
chetoni, composti clorurati, alcoli, esteri, eteri, nitroparaffine, ammine e
schifezze a non finire.
Poi, tra diluente e solvente, non saprei... il solvente scioglie e il
diluente diluisce... :o)
misteri commerciali.
Spero di averti diluito i dubbi; per scioglierli, chiedi al colorificio.
ciao
carlo

"corpora non agunt nisi soluta"


GPP

unread,
Jun 29, 2001, 3:53:01 AM6/29/01
to
Per non complicare troppo le cose posso fornirti poche indicazioni dal punto
di vista pratico.
- norma generale è sempre quella di utilizzare il solvente indicato dal
produttore della vernice
- come seconda scelta puoi utilizzare un solvente della stessa categoria,
anche se di marca diversa.
- per lavori in situazioni di emergenza io ho usato praticamente di tutto.
Il solvente nitro merita qualche indicazione in più
- in termini di diluizione può essere utilizzato praticamente per tutte le
vernici
- in termini di applicazione può darti dei problemi.
Il problema principale si verifica se lo utilizzi con vernici che richiedono
un solvente meno forte come ad es. acquaragia.
Infatti, essendo più aggressivo, è in grado di sciogliere anche la vernice
(non nitro) che appare già essicata o pronta per la seconda mano.
Se quindi stai applicando la seconda mano a pennello o rullo, avrai non
poche difficoltà perchè sciogliendo la prima mano non potrai aspettarti la
scorrevolezza a cui sei abituato
Se invece la stai applicando a spruzzo non ci sono certo problemi di
scorrevolezza, ma potresti ottenere dei risultati mediocri per le
"arricciature" localizzate o generalizzate che ti costringono a ripetere il
lavoro.
Quindi, in situazioni di emergenza, se hai a disposizione solo il solvente
nitro cerca di far essicare la prima mano per un tempo molto maggiore del
normale.
Qualcuno afferma che i problemi potrebbero insorgere anche in seguito, in
termini di resistenza e durata. Io dalla mia parte posso dire che non ho
riscontrato differenze importanti (salvo difetti durante l'applicazione)

Ciao Giuseppe


!max! <Gibson_...@hotmailNOT.com> wrote in message
9hf22v$9pa$1...@fe1.cs.interbusiness.it...

cactu...@libero.it

unread,
Jul 22, 2016, 7:38:01 PM7/22/16
to
Te dico cose per averle usate per molto tempo (proprio oggi ne stò usando, vedi in seguito).
L'acqua ragia è un diluente usato per vernici non alla nitro come quelle che usi per verniciare ringhiere, infissi in legno, ecc. Usato sia per sciogliere le vernici in modo da rendere il pennello più scorrevole ed evaporando lentamente stende meglio la vernice rendendo meno visibili i segni delle setole dei pennelli. Non va bene per le vernici alla nitro come quelle per dipingere lamierati di auto.
L'acqua ragia oggi è sintetica, prima si ricavava da essenze di alberi come ancora oggi si fa per la trementina (usata dai pittori di quadri).
Il diluente alla nitro invece è molto forte e scioglie tutti i tipi di vernici per cui se usato per diluire vernice normale, tipo ringhiere, rischi di sciogliere anche quella antiruggine già spennellata.
E' normale quindi che possa servire anche per diluire il flatting ma evapora subito per cui dopo poco il flatting nella lattina ritorna subito viscosa come all'origine.
In genere, il tipo antinebbia, viene usata nelle autocarrozzerie per diluire la vernice alla nitro che il carrozziere spruzza con la apposita pistola ad aria compressa. La facile evaporazione del diluente fa sì che la vernice depositata sul lamierato secchi in minor tempo indipendentemente dalla immissione della scocca nel forno di essiccazione.
Come dicevo oggi stò usando della vernice alla nitro diluita con il diluente alla nitro. Questo perchè essendo il tempo di essiccazione molto rapido faccio prima, ovviamente si vedranno un pò di più i segni delle setole ma diluendo di più la vernice si notano meno ed ho più tempo per spennellare prima che secchi tutto.
Il diluente alla nitro non contiene acido nitro come si potrebbe pensare (troppo comodo per i bombaroli) ma una miscela di varie composizioni, alcuni di tali componenti sono acetone (che scioglie lo smalto delle unghie molto simile alla vernice alla nitro), alcool isopropirlico, dicloroetano, ecc. in pratica in maggioranza tutti idrocarburi.
Da notare che l'acqua ragia essendo meno volatile è anche meno tossico mentre il diluente alla nitro essendo molto volatile è anche più pericoloso per la sua tossicità e più cancerogeno.
Per esperienza personale, malgrado che inzialmente il diluente alla nitro possa persino risultare gradevole, ne respirai abbastanza dipingendo in un posto angusto. Di conseguenza ebbi un senso di stanchezza, vertigini, e anche le capacità reattive si annebbiarono un poco per fortuna non tanto da farmi allontanare ma impiegai molti minuti per riavermi e riprendere il lavoro interrotto ma molto più intervallato da lunghe pause.
Ecco, spiegazioni ed esperienze.

Sinuhe

unread,
Jul 22, 2016, 7:50:59 PM7/22/16
to

<cactu...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:e8d91c3a-47e4-4f7f...@googlegroups.com...

> viene usata nelle autocarrozzerie per diluire la vernice alla nitro che il
> carrozziere spruzza

di quand'era sto post a cui stai rispondendo?
Chiedo perchè credo che delle vernici alla nitro in carrozzeria si sia ormai
persa la memoria...

Soviet_Mario

unread,
Jul 22, 2016, 11:35:27 PM7/22/16
to
Il 23/07/2016 01.37, cactu...@libero.it ha scritto:
> Te dico cose per averle usate per molto tempo (proprio oggi ne stò usando, vedi in seguito).
> L'acqua ragia è un diluente usato per vernici non alla nitro come quelle che usi per verniciare ringhiere, infissi in legno, ecc. Usato sia per sciogliere le vernici in modo da rendere il pennello più scorrevole ed evaporando lentamente stende meglio la vernice rendendo meno visibili i segni delle setole dei pennelli. Non va bene per le vernici alla nitro come quelle per dipingere lamierati di auto.
> L'acqua ragia oggi è sintetica, prima si ricavava da essenze di alberi come ancora oggi si fa per la trementina (usata dai pittori di quadri).
> Il diluente alla nitro invece è molto forte e scioglie tutti i tipi di vernici per cui se usato per diluire vernice normale, tipo ringhiere, rischi di sciogliere anche quella antiruggine già spennellata.
> E' normale quindi che possa servire anche per diluire il flatting ma evapora subito per cui dopo poco il flatting nella lattina ritorna subito viscosa come all'origine.
> In genere, il tipo antinebbia, viene usata nelle autocarrozzerie per diluire la vernice alla nitro che il carrozziere spruzza con la apposita pistola ad aria compressa. La facile evaporazione del diluente fa sì che la vernice depositata sul lamierato secchi in minor tempo indipendentemente dalla immissione della scocca nel forno di essiccazione.
> Come dicevo oggi stò usando della vernice alla nitro diluita con il diluente alla nitro. Questo perchè essendo il tempo di essiccazione molto rapido faccio prima, ovviamente si vedranno un pò di più i segni delle setole ma diluendo di più la vernice si notano meno ed ho più tempo per spennellare prima che secchi tutto.
> Il diluente alla nitro non contiene acido nitro come si potrebbe pensare (troppo comodo per i bombaroli) ma una miscela di varie composizioni, alcuni di tali componenti sono acetone (che scioglie lo smalto delle unghie molto simile alla vernice alla nitro), alcool isopropirlico,
> dicloroetano,

mmm, il dicloroetano non lo vedo più in etichetta nemmeno
negli smacchiatori a secco. E non l'ho mai visto in alcune
marche del nitro.
Ho visto invece (oltre all'acetone e alcool isopropilico che
dicevi), anche alcol metilico, e, credo molto etile acetato
(un estere profumato, il diluente del bostik) e abbastanza
toluene.

> ecc. in pratica in maggioranza tutti idrocarburi.

Quella prevalentemente idrocarburica è la ragia che dicevi
prima, la sintetica (idrodesolforata, dearomatizzata : che
non vuol tanto dire che non ha odore, ma che contiene
pochissimi idrocarburi aromatici, cioè ciclici e insaturi,
alcuni dei quali cancerogeni).

> Da notare che l'acqua ragia essendo meno volatile è anche meno tossico mentre il diluente alla nitro essendo molto volatile è anche più pericoloso per la sua tossicità e più cancerogeno.

di cancerogeno non vendono più praticamente nulla (anche se
dai cinesi talvolta si trova ancora come smacchiatore del
tricloroetilene o trielina, e del "percloroetilene", che
sono in effetti moderatamente epatocancerogeni).
Il diluente nitro non lo è, cmq, non è alogenato.

Se uno sospetta che lo sia, magari non indicato in
confezione, può fare questa prova molto facile e sensibilissima
1) si procura una sottile striscia di rame da una gronda o
scossalina o altro, e la pulisce bene con la paglietta e
guanti di gomma senza toccarla, e la sciacqua. Mai toccarla
con le mani, il sudore interferisce. Poi la arroventa a
lungo sulla fiamma, verificando che faccia una fiamma non
colorata, indi con la striscia rovente la immerge in un
cucchiaino col solvente in questione, e poi la riaccosta
alla base della fiamma.
Se la fiamma si colora di sprazzi verdi o verdazzurri,
talvolta bluastri, il solvente contiene alogeni (cloro,
bromo), ma non è dato di stimare in che misura, il test è
trppo sensibile. Se invece la fiamma non si colora
apprezzabilmente, allora si può escludere la presenza di
solv. alogenati.

Non userei rame elettrico, perché la guaina in PVC lascia
tracce difficili da rimuovere (il cloro interferisce).

> Per esperienza personale, malgrado che inzialmente il diluente alla nitro possa persino risultare gradevole, ne respirai abbastanza dipingendo in un posto angusto. Di conseguenza ebbi un senso di stanchezza, vertigini, e anche le capacità reattive si annebbiarono un poco per fortuna non tanto da farmi allontanare ma impiegai molti minuti per riavermi e riprendere il lavoro interrotto ma molto più intervallato da lunghe pause.
> Ecco, spiegazioni ed esperienze.

eh beh, effetti simili "acuti" da alte dosi ci stanno, ma
non implicano cancerogenicità ! Se era cloroformio ti dava
una botta più marcata del malore avuto.

Ah : per chiarire questo nome, che giustamente hai detto non
avere niente a che vedere con l'acido nitrico, è rimasto dai
tempi in cui si usavano vernici alla celluloide (come
filmogeno), la stessa delle antiche pellicole, che
chimicamente è circa una "dinitro-cellulosa", un derivato
della cellulosa naturale, nitrato, mostruosamente
infiammabile e deflagrante. Bene, i solventi adatti alla
celluloide, venivano brevemente detti "nitro" :)


>


--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)


---
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Bernardo Rossi

unread,
Jul 23, 2016, 2:38:07 AM7/23/16
to
On Fri, 22 Jul 2016 16:37:55 -0700 (PDT), cactu...@libero.it wrote:

>pericoloso per la sua tossicità e più cancerogeno.

Di cancerogeno qui c'e' solo il tuo post, visto che rispondi ad un
discorso del 2001.


--

Byebye from Verona, Italy

Bernardo Rossi

cactu...@libero.it

unread,
Jul 24, 2016, 6:14:21 PM7/24/16
to
Guarda che molti carrozzieri usano ancora tali vernici alla nitro e relativo diluente alla nitro. Vernici e diluenti li compro regolarmente quando mi occorrono per cose casalinghe, in particolare il diluente alla nitro lo uso come sgrassatore o per rimuovere le vernici non alla nitro.
I carrozzieri, per quanto mi risulta possono utilizzare tali prodotti purchè con mascherina e tuta ed avre un impianto di filtraggio per evitare la dispersione in aria inquinando.
Poi se vogliamo essere pignoli ed evitare in assoluto pericolo ed inquinamento si possono usare vernici ad acqua già sperimentate dalla FIAT su una utilitaria. Queste vernici offrono il vantaggio di essere recuperate filtrando l'aria ambientale in acqua o conservando a lungo le vernici non usate in acqua in contenitori ben tappati.

Sinuhe

unread,
Jul 24, 2016, 6:58:39 PM7/24/16
to

<cactu...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:3fc34647-6091-4686...@googlegroups.com...
>Guarda che molti carrozzieri usano ancora tali vernici alla nitro e
>relativo diluente alla nitro. Vernici e diluenti li compro regolarmente
>quando >mi occorrono per cose casalinghe, in particolare il diluente alla
>nitro lo uso come sgrassatore o per rimuovere le vernici non alla nitro.
>I carrozzieri, per quanto mi risulta possono utilizzare tali prodotti
>purchè con mascherina e tuta ed avre un impianto di filtraggio per evitare
>la >dispersione in aria inquinando.
>Poi se vogliamo essere pignoli ed evitare in assoluto pericolo ed
>inquinamento si possono usare vernici ad acqua già sperimentate dalla >FIAT
>su una utilitaria.

------------------------------------
Boh, sarà... ammetto di essere fuori dal giro da un po' ma la vernice alla
nitro (nitrocellulosa) già era in estinzione quando lavoravo in una
mesticheria oltre 30 anni fa, e non credo sia stata riesumata.
Tu chiami nitro lo smalto nitroacrilico o il nitrosintetico che hanno una
composizione diversa dalla nitro.
E il problema della vera nitro non sarebbe solo il filtraggio delle polveri,
ma anche e soprattutto il fatto che la nitro "vera" ha bisogno di essere
lucidata.
"già sperimentate dalla FIAT".... più che sperimentate, di normale uso pure
da altri e su qualsiasi auto...
Inoltre la carrozzeria delle auto moderne è all'acqua, e non sarei sicuro
che spruzzarci sopra della nitro sarebbe una buona idea...

Soviet_Mario

unread,
Jul 24, 2016, 9:21:26 PM7/24/16
to
Il 25/07/2016 00.58, Sinuhe ha scritto:
>
> <cactu...@libero.it> ha scritto nel messaggio
> news:3fc34647-6091-4686...@googlegroups.com...
>> Guarda che molti carrozzieri usano ancora tali vernici
>> alla nitro e relativo diluente alla nitro. Vernici e
>> diluenti li compro regolarmente quando >mi occorrono per
>> cose casalinghe, in particolare il diluente alla nitro lo
>> uso come sgrassatore o per rimuovere le vernici non alla
>> nitro.
>> I carrozzieri, per quanto mi risulta possono utilizzare
>> tali prodotti purchè con mascherina e tuta ed avre un
>> impianto di filtraggio per evitare la >dispersione in aria
>> inquinando.
>> Poi se vogliamo essere pignoli ed evitare in assoluto
>> pericolo ed inquinamento si possono usare vernici ad acqua
>> già sperimentate dalla >FIAT su una utilitaria.
>
> ------------------------------------
> Boh, sarà... ammetto di essere fuori dal giro da un po' ma
> la vernice alla nitro (nitrocellulosa) già era in estinzione
> quando lavoravo in una mesticheria oltre 30 anni fa, e non
> credo sia stata riesumata.
> Tu chiami nitro lo smalto nitroacrilico o il nitrosintetico
> che hanno una composizione diversa dalla nitro.

la nomenclatura è molto confondente, in effetti :)
Questo aggettivo, nitro, originariamente era del filmogeno,
poi è stato contagiato al solvente (la miscela generica),
poi si è contagiato ad altri filmogeni, senza
nitrocellulosa, perlappunto acrilici, grazie alla stessa mix
di solventi che scioglie bene l'acrilico.

Circa l'uso, il punto è che sono facili da stendere per fare
rappezzi, ma a differenza delle vernici industriali a
polvere, da cuocere a caldo, le vernici nitro bastano
schizze di solventi, lavavetri scelti male, scongelante a
base alcool isopropilico, talvolta persino perdite di
carburante, che causano rammollimento della vernice. Quelle
a polvere invece sono indistruttibili.


> E il problema della vera nitro non sarebbe solo il
> filtraggio delle polveri, ma anche e soprattutto il fatto
> che la nitro "vera" ha bisogno di essere lucidata.

questo non lo sapevo

> "già sperimentate dalla FIAT".... più che sperimentate, di
> normale uso pure da altri e su qualsiasi auto...
> Inoltre la carrozzeria delle auto moderne è all'acqua, e non
> sarei sicuro che spruzzarci sopra della nitro sarebbe una
> buona idea...

se non è verniciata al forno, nemmeno io userei il solvente
nitro. Sul bianco di una vecchia suzuki SJ del 1985 ricordo
che il solvente nitro mi aveva proprio sciolto una parte
della vernice, quella della casa. Anche guarnizioni di gomma
e tubetti vari portaacqua o sfiati aria (non quelli da
carburante) potrebbero non gradire troppo il solvente, tra
l'altro

unodiquelli

unread,
Jul 25, 2016, 10:56:55 AM7/25/16
to
Con le nitro, i carrozzieri moderni non ci verniciano nemmeno un
attrezzo agricolo.
Dalla poliuretanica sono passati alla acrilica, dalla acrilica sono
passati a quella all'acqua. Se non ricordo male, c'é pure una direttiva
che impone loro di usare quest'ultima.

Quanto al problema inquinamento, quelle ad acqua sono peggio. Perché
prima erano costretti a raccogliere vernici di scarto e solventi di
pulizia, attraverso l'apposito banco, nel bidone, con registro di carico
e scarico.
Adesso li vedi che sciacquano la pistola in acqua e buttano nel cortile
o nel tombino...

Soviet_Mario

unread,
Jul 25, 2016, 12:25:51 PM7/25/16
to
Il 25/07/2016 16.56, unodiquelli ha scritto:
> El 24/07/2016 a las 17:14, cactu...@libero.it escribió:
>> Guarda che molti carrozzieri usano ancora tali vernici
>> alla nitro e relativo diluente alla nitro. Vernici e
>> diluenti li compro regolarmente quando mi occorrono per
>> cose casalinghe, in particolare il diluente alla nitro lo
>> uso come sgrassatore o per rimuovere le vernici non alla
>> nitro.
>> I carrozzieri, per quanto mi risulta possono utilizzare
>> tali prodotti purchè con mascherina e tuta ed avre un
>> impianto di filtraggio per evitare la dispersione in aria
>> inquinando.
>> Poi se vogliamo essere pignoli ed evitare in assoluto
>> pericolo ed inquinamento si possono usare vernici ad acqua
>> già sperimentate dalla FIAT su una utilitaria. Queste
>> vernici offrono il vantaggio di essere recuperate
>> filtrando l'aria ambientale in acqua o conservando a lungo
>> le vernici non usate in acqua in contenitori ben tappati.
>>
>
> Con le nitro, i carrozzieri moderni non ci verniciano
> nemmeno un attrezzo agricolo.
> Dalla poliuretanica sono passati alla acrilica, dalla
> acrilica sono passati a quella all'acqua.

quest'ultima frase cosa significa ? Una vernice acrilica può
benissimo essere all'acqua (ne ho un bel po' di taniche di
scorta del LIDL, la chiamano plastica liquida), e può essere
al solvente.
L'essere all'acqua o meno riguarda il solvente (o mezzo
emulsionante), l'altro aspetto che citavi (poliuretanica,
alchidica, acrilica, polivinilica etc) riguarda invece il
filmogeno in sé, a presindere dal solvente.

A parità di altro, una vernice all'acqua è quasi sempre
preferibile, per costo, per la salute del verniciatore,
perché puoi darla fresco su fresco (bagnato),
ininfiammabile, etc. Anche molto più facile da filtrare
negli aeratori, ha basse emissioni VOC.

In qualche caso quella al solvente morde meglio. Tipicamente
sul legno secco (è più penetrante), o su materiali che dopo
essere stati unti (ingrassati, incerati etc) sono stati si
puliti, ma magari hanno ancora una marginale untuosità.
Quella all'acqua sulla patina untuosa anche minima attacca
malissimo o zero, quella al solvente se la cavicchia,
perlomeno A PENNELLO, se la tiri e ritiri avanti e indietro,
a spruzzo non saprei. Anche sulla zincatura nuova (che non
bisognerebbe manco verniciare) al solvente attacca un filo
meglio. Ovviamente ci vuole un filmogeno di alta qualità per
fare quel minimo di ventosa su una superficie molto
antiaderente.

> Se non ricordo
> male, c'é pure una direttiva che impone loro di usare
> quest'ultima.

Ovunque possibile si, o all'acqua o al forno. In particolare
se si vernicia in interni, al solvente è sconsigliabilissimo

>
> Quanto al problema inquinamento, quelle ad acqua sono
> peggio.

di per sé NO, anzi sarebbero meglio. Se però sono normate in
modo meno restrittivo e/o si usano prassi meno pulite,
allora il problema è quello.

> Perché prima erano costretti a raccogliere vernici
> di scarto e solventi di pulizia, attraverso l'apposito
> banco, nel bidone, con registro di carico e scarico.
> Adesso li vedi che sciacquano la pistola in acqua e buttano
> nel cortile o nel tombino...

Eh, questo è un aspetto del problema difficile. Salvo che il
pigmento / colorante sia molto tossico in sé (dovrebbero
averli esclusi), o lo siano additivi (es. protezione UV),
normalmente il filmogeno in sé stesso non ha nessuna
tossicità, è plastica in dispersione, l'unico problema è che
potrebbe essere di biodegradabilità lenta. Sempre cmq più
rapida della plastica da imballi dispersi.

Le resine alchidiche (sono poliesteri) sono le più rapide a
biodegradarsi, anche le poliviniliche (PVA), acriliche più
lente, uretaniche non saprei, sono abbastanza variegate. Cmq
sono gli "extra" che sono al limite pericolosi.

Ma ad es. non hanno VOC (solventi volatili che si
disperdono). La pericolosità della roba volatile / solubile
è in genere maggiore dei polimeri. Alcuni sono persino
adatti a impianti, protesi, pasticche da ingerire.

Sinuhe

unread,
Jul 26, 2016, 4:29:40 PM7/26/16
to
"Soviet_Mario" <Sovie...@CCCP.MIR> ha scritto nel messaggio
news:nn3pil$9v0$1...@dont-email.me...
Il 25/07/2016 00.58, Sinuhe ha scritto:
> ------------------------------------
>> Tu chiami nitro lo smalto nitroacrilico o il nitrosintetico
>> che hanno una composizione diversa dalla nitro.

>la nomenclatura è molto confondente, in effetti :)

> E il problema della vera nitro non sarebbe solo il
> filtraggio delle polveri, ma anche e soprattutto il fatto
> che la nitro "vera" ha bisogno di essere lucidata.

>questo non lo sapevo

La nitro vera seccava in fretta (costava meno della catalizzata, quindi
"economia di scala"), diventava durissima, e in genere la riconoscevi perchè
invecchiando si screpolava. Ricordo le Giulia super, le Simca, qualche 600
poco mantenute, con un reticolo da quadro ad olio del '600...
Molti ritocchi, finchè la nitro era di uso comune, si facevano addirittura a
pennello, poi si andava (era il lavoro del ragazzo di bottega, da noi non a
caso denominato "al sfarghin", lo sfregatore), di pietra pomice per
levigarla, e poi si lucidava.
E per lucidare si usava la Pullmans cream, pasta abrasiva a solvente, che in
virtù della succitata "economia di scala" spesso era benzina super, che
costava un po' meno del diluente... (e quando era nel serbatoio della
macchina in riparazione, costava niente... :-O )
Le vernici nuove ho imparato poco tempo fa che non vengono lucidate, ma per
averle ancora più brillanti di come diventano naturalmente, viene steso un
velo di prodotto, come quando si incera, che seccando diventa lucido, come
e meglio di prima...

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