Quando il motore e' acceso consuma energia elettrica
per i vari servizi a bordo e la generazione delle "scintille",
se e' un ciclo otto, e nel caso del diesel abbiamo il consumo
della pompa di iniezione (che c'e' anche nelle auto a ciclo
otto a iniezione). Anzi, ormai c'e' cosi' tanta "roba" che
e' diventata elettrica (attuatori vari), che si parla da tempo
di portare la tensione di servizio a bordo da 12V a 48V per
evitare di ingrossare troppo i cavi e risparmiare cosi' peso
e rame.
Quindi, tranne che sia un alternatore in corto (con effetti
spettacolari sulla batteria), non e' l'alternatore che "scarica"
la batteria, bensi' tutta l'auto e la "colpa" dell'alternatore
e' solo quella di "non fare il suo compito".
In ogni caso, il risultato non cambia: quando il motore e'
acceso, il verso della corrente dovrebbere essere dall'auto
verso la batteria (ricarica). Se invece, con il motore a circa
2000 giri (regime a cui sicuramente un alternatore buono
ricarica) rileviamo che la corrente va dalla batteria verso
l'auto, allora sappiamo che o l'alternatore e' andato,
oppure il regolatore di carica si e' sregolato/andato.
In quanto ai consumi a motore fermo, c'e' sempre un piccolo
consumo (ad esempio l'orologio, ma anche gli antifurto,
specialmente con GPS a bordo, telecamera, etc.). E un assorbimento,
anche se piccolo, quando lavora 24h/24h consuma quantita' rispettabili
di energia, quindi non e' necessario un "carico difettoso" per
scaricare anche una batteria buona e carica.