On 04/05/2017 10.53, Cordy wrote:
> Il 04/05/2017 10:37, Gianluca ha scritto:
>> Il 03/05/2017 19:07, Soviet_Mario ha scritto:
>>> dunque : cosa usano a tal fine ? Tappa-pori o proprio
>>> reattivi specifici
>>> ? Non mi viene in mente molto come precipitanti (salvo
>>> sali di piombo,
>>> argento, roba inapplicabile). I tappabuchi agirebbero con
>>> meccanismo
>>> fisico, contro la capillarità e quindi l'efflorescenza.
>>> Come dire che
>>> sigillano i sali dove si trovano e ahmen
>>
>> Questa è una cosa misteriosa.
>> In effetti tutti gli antisale in commercio non riportano
>> la composizione per cui è difficile, se non impossibile,
>> capire la loro azione di fondo.
>> L'ultimo rappresentante è passato l'altro ieri in cantiere
>> e anche lui ha IL prodotto migliore; sono riuscito solo a
>> scucirgli qualche informazione: l'antisale agisce creando
>> una barriera (quindi tura i fori) al passaggio della
>> soluzione salina mentre lascerebbe passare il vapore.
>> Praticamente i sali restano in soluzione dentro il muro.
>
> In effetti, non proprio in soluzione, dato che l'acqua
> passa... ;-)
mmm, non proprio : passa il vapore.
Praticamente è una resina tipo OSMOTICO che funge come la
pergamena o la pelle, ma con meccanismo diverso.
Hai presente il gore-tex ? se ci piove sopra l'acqua non
entra, eppure il sudore traspira. Perché la diffusività
dell'acqua liquida e del vapore è piuttosto diversa, e non
solo per lo stato fisico.
>
> Diciamo che il meccanismo è abbastanza semplice e facilmente
> comprensibile. Ha un principio di funzionamento che è simile
> a quello del film Gore-tex: il film GT presenta una serie di
> micropori abbastanza piccoli da fermare le gocce d'acqua, ma
> comunque talmente fitti da consentire un certo passaggio
> d'aria, per garantire una minima ventilazione interna.
ah ... ops, che pirla, l'avevi scritto pure tu :-)
Vabbè, se semo capiti
>
> Tutti i prodotti risananti per l'edilizia, usano un
> principio simile: sono malte che (grazie a precise quantità
> di particolari additivi), se perfettamente miscelate ed
> applicate, consentono all'acqua presente nelle murature di
> uscire (ma NON entrare!), mentre i vari inquinanti (sali,
> muffe, ecc.) rimangono confinati all'interno, perché i pori
> sono più piccoli delle molecole complesse dell'acqua
> inquinata, ma non dell'acqua.
diciamo che chi viene escluso, setacciato via, sono gli ioni
idrati, molto più grandi. Per questo ho usato la parola
"osmotica".
Ad ogni modo ribadisco la perplessità per i casi gravi, nel
senso che confinare i sali (DANNOSI) non è una soluzione
eccessivamente valida, se non per l'occhio.
Ad es. questa soluzione è completamente inapplicabile, se
non nociva, al calcestruzzo armato, o a un intonaco armato
(A meno che non sia fibra di vetro o rete di plastica). Se
dentro hai una rete di ferro, anche zincata, la trasformi in
una massa rigonfia di ruggine segregandola in salamoia.
> Questo il principio di base, grossolanamente.
> La realizzazione è ciò che fa la differenza, di qui la
> comprensibile ritrosia a svelare i componenti da parte dei
> produttori. Ognuno ha la sua ricetta, ma immagino che le
> differenze dipendano più dalle materie prime che i vari
> produttori hanno facilmente ed economicamente disponibili
> nella zona di produzione, che non dai particolari vantaggi
> offerti.
> Credo che un fattore chiave sia la costanza della
> composizione (e l'omogeneità) dell'impasto, di qui
> l'importanza di usare prodotti di aziende che da anni hanno
> un buon sistema Qualità. Per fare il verso alla pubblicità:
> non roba, "tipo..." :-)