Il 08/10/2013 15.28, doc ha scritto:
> Il diametro dei tubi era, ed �, sempre lo stesso per ogni singolo appartamento,
vacca boia..... che ragionamneto... :)
a meno di cose strane. L'idraulico di allora, o anche di adesso, non
andr� ad acquistare
vero... verissimo...
tubi di diametri diversi in funzione del termosifone: costerrebbe troppo.
vacca boia... MUSICA.... MAESTRO :)
Piuttosto si prende il tubo sempre dello stesso spessore e poi ci si
regola con
le perdite di carico.
ESATTAMENTE COSI... ORA E SEMPRE.....
Il detentore, allora come adesso, serve ad inserire delle perdite di carico.
ESATTO.... E CON LE CONDENSING SI FANNO MIRACOLI
CONDENSAZIONI CON MANDATA A 75 HO VISTO FARE
> Il mio impianto risale al 1955 ed � fatto cos�. Le colonne di alita hanno un diametro
che va calando con l'altezza perch� l'impianto era a caduta e quindi
non serviva una
grande pompa per il ricircolo dell'acqua.
> E ogni termosifone ha il suo bel detentore in ottone, direi.
> Certo, una volta non veniva regolato. Si apriva e pace.
>
> Anche i progettisti sanno come funziona l'economia e sanno che l'idraulico che va
a comperare il tubo non chieder� mai al commesso "Dammi 5 metri di tubo da
10, 18 da 12, 3 da 8 e 20 da 24": impazzirebbe sia il commesso che
l'idraulico
che dopo deve montarsi una quantit� di raccordi fuori da ogni pensata
geniale.
>
VERO VERO
> La linea generale che si segue � utilizzare un diametro dal generatore di calore
fino al primo o secondo collettore ed un altro pi� piccolo per la
distribuzione
negli appartamenti.
> E quindi l'idraulico che va a fare la spesa si comprer� del tubo in rme tutto
uguale con conseguenti economie di scala che andranno ad impattare
positivamente
sul portafogli del committente e quindi dell'installatore.
> Oltretutto si evitano raccordi tra collettore e termosifone, o se vuoi essere
pignolo tra collettore e valvola del termosifone.
>
> Siccome insisti nelle tue lezioni pressapochiste sappi che mettere in
equilibrio un impianto non significa dare uguale temperature agli ambienti:
nei bagni per esempio la temperatura pu� esere maggiore che negli
altri ambienti.
>
no no.... MO LO PLONKO....
MI PUZZA
> Mettere in equilibrio un impianto significa riportarlo nelle condizioni ottimali
di funzionamento, dove ottimali riguardano la resa, i benefici e
l'economia
d'utilizzo dello stesso, pi� qualche altro parametro.
>
PERFETTO...
E PENSO AIME A QUANTI MILIONI DI ITALIANI NON HANNO L'IMPINATOO
IN EQUILIBRIO
DIREI 15 PERCENTO DI COMBUSTIBILE 80 MILIARDI DI METRI CUBI
BUTTATO NEL CESSO.....
> Per quanto riguarda l'intervento su un impianto gi� realizzato ma che deve
subire delle modifiche allora bisognerebbe operare con gran cautela e magari
con molta esperienza. Potrai conoscere i diametri dei tubi e tutte quste
elel cosette, ma l'esatto percorso degli stessi � solo da supporre:
ecco perch� parlavo di esperienza.
IO HO L'ESATTO PERCORSO ORDINE GRANDEZZA ETC ETC
QUANDO VUOI FARE UNA PROCA A RISETTARE, OVVIO ME LE CAMBIO
IO, VALVOLE E DETENTORI OTTONE.. COMPLETAMENTE ANDATI..
FAMMI UN FISCHIO... CHE PROVIAMO
> E' importante conoscere il percorso delle tubazioni perch� da questo si stima
una lunghezza e tutte le curve che seguono, che come � noto, producono delle
perdite di carico.
> Con qualche calcoletto si riuscirebbe a trovare come sistemare il tutto.
ESATTAMENTE TUTTO IN VESPAIO
A VISTA
> Dovendo intervenire su un impianto cos� delicato e soprattutto cosi importante
come il riscaldamento il ricorso ad un tecnico � cosa buona e giusta.
>
> Ovviamente ha un certo costo...
SI 9 VALVOLVE E 9 DETENTORI :)
>
> Saltando la parte del costo, ma io non saono d'accordo, si pu� intervenire
semplicemente cambiando valvole e detentori per metterne di nuovi e pi�
efficiente.
La regolazione verr� quindi fatta a naso e con una certa continuit� fino a
che non si trova un livello ottimale di comfort. Che probabilmente,
purtroppo, non � lo stesso che si pu� avere per un massimo rendimento.
>
SI ESATTO I FANKAZZISTI... e luridi lerci ciellunici che nella vita non
han fatto altro che avere i tubi del gas.....
pazzesco... vai al sito isopaema.. metti provincia di varese,,,
scorri i grasi giorno...
PAZZESCO... I GRADI GIORNO SONO MASSIMI SUELLA RETE DEL GAS...
CAZZO..... FANNO CONSUMARE GAS PERCHE SONO LORO I PROPRIETARI...
PAZZESCO... BALLANO 500 GRADI GIORNI... IN PIANURA.. CON DISTANZA
DI 2000 METRI TRA UNA CASA COMUNALE E L'ALTRA....
PAZZESCO....
> Il fatto di dire che una stanza non si utilizza pi� e quindi si chiude il radiatore
non � la soluzione ottimale.
> Anzitutto bisognerebbe considerare quanto incide quell'elemento complessivamente
sull'impianto. Il beneficio in termini generali dalla chiusura
dell'elemento �
� approssimabile in prima ipotesi ad una proporzionalit� diretta.
> il livello di comfort sar� per� minore.
>
CONCORDO
> Ipotizzi di avere un appartamento fatto da due stanze sole,
grandi uguali con stessa esposizione: condizioni al contorno uguali,
quindi.
> Se chiudi il radiatore in una stanza l'altro nell'altra stanza lavorer�
per fornire calore alla stanza rimasta aperta. Ma lavorer� anche per
forire un
po' di calore attraverso il muro di separazione delle due stanze:
se metti a contatto due corpi, uno caldo ed uno freddo, noterai che il
calore tende a uniformarsi ad un livello inferiore a quello del corpo
caldo
e uperiore a quello del corpo freddo.
>
> Piuttosto che chiuderlo conviene abbassarlo ad un livello minimo.
>
IO IPOTIZZO SEMPRE...
una casa bifamiliare... una parte i destra uguale superficie dell'altra
una realizzata in prov varese.. localit� cairate.. l'altra patte
localita fagnano....
http://www.isolparma.info/
TROVA I GRADI GIORNO
a parte isolamenti infissi norme...
una � destinata per merda legge a sprecare 25 per cento di comustibile
e costare una enormmit� in pi� di isalamnti e strutture....
pazzesco... con un detentore e poco buon senso.... ma siamo in ITALGLIA.