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Valvoline sfiato termosifoni ko

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Archimede

unread,
Oct 7, 2013, 7:03:45 AM10/7/13
to
Su 7 termosifoni 5 hanno la valvolina che serve a sfiatare l'aria che non
funziona.
Mi spiego, aprendola non esce ne aria ne acqua.
Ho provato a infilare un ago nel forellino da dove dovrebbe uscire l'acqua
qaundo il rubiletto è aperto e questo vi entra tranquillamente, quindi non è
otturato da calcare.., mentre se lascio chiuso il rubiletto l'ago non entra.
Com'è possibile questa cosa?
Devo sostituire tutti i rubinetti?
Grazie....

Bernardo Rossi

unread,
Oct 7, 2013, 7:06:49 AM10/7/13
to
On Mon, 7 Oct 2013 13:03:45 +0200, "Archimede"
<archimede.b...@gmail.com> wrote:

>Mi spiego, aprendola non esce ne aria ne acqua.

Potrebbe essere che non ci sia alcuna pressione nell'impianto dei
termosifoni?
C'e' un manometro vicino alla caldaia che indichi tale pressione?
Oppure potresti aprire il rubinetto per caricare acqua nell'impianto.

--

Byebye from Verona, Italy

Bernardo Rossi b.r...@tin.it

Archimede

unread,
Oct 7, 2013, 7:12:19 AM10/7/13
to

>
> Potrebbe essere che non ci sia alcuna pressione nell'impianto dei
> termosifoni?
> C'e' un manometro vicino alla caldaia che indichi tale pressione?
> Oppure potresti aprire il rubinetto per caricare acqua nell'impianto.

Grazie per la tempestiva risposta:
Il manometro della caldaia indica 2 bar, il calorifero è caldo, pur chudendo
le mandate di tutti i caloliferi e lasciando aperta solo quella del
termosifone che prendo in esame, dallo sfiato non esce nulla, per tanto
escluderei problemi di pressine, visto che tutta l'acqua dell'impianto
spinge in quel punto....
Può essere che il rubinetto pur aprendo lasci la guarnizione appiccicata al
foro del termosifone?
Non sò come è fatto lo sfiatatore....

primula

unread,
Oct 7, 2013, 7:25:42 AM10/7/13
to
ciao
per mia esperienza le valvole di sfiato termosifoni son con apertura 90°
quindi del calcare o altro non fa passare aria o acqua.
Chiudi il termosifone sotto e sopra e smonta la valvola (meglio se la
cambi) e vedrai che esce acqua.

ciao primula


Bernardo Rossi

unread,
Oct 7, 2013, 7:36:54 AM10/7/13
to
On Mon, 7 Oct 2013 13:12:19 +0200, "Archimede"
<archimede.b...@gmail.com> wrote:

>Può essere che il rubinetto pur aprendo lasci la guarnizione appiccicata al
>foro del termosifone?

Alora svita lo sfiatatore e mettine uno nuovo.

Archimede

unread,
Oct 7, 2013, 7:43:02 AM10/7/13
to

>
> Alora svita lo sfiatatore e mettine uno nuovo.

E' quello che temo dovr� fare, anche se non sono idraulico....
Chiudendo sia la valvola termostatica che la valvola detentrice, pensate che
possa uscire parecchia acqua quando tolgo la valvolina?

Bernardo Rossi

unread,
Oct 7, 2013, 7:46:03 AM10/7/13
to
On Mon, 7 Oct 2013 13:43:02 +0200, "Archimede"
<archimede.b...@gmail.com> wrote:


>E' quello che temo dovrò fare, anche se non sono idraulico....

Non dirlo allo sfiatatore, anzi stampati da te un falso certificato di
mastro idraulico e faglielo vedere.

>Chiudendo sia la valvola termostatica che la valvola detentrice, pensate che
>possa uscire parecchia acqua quando tolgo la valvolina?

No, ne uscira' poca. Metti uno straccio per terra e sara'
sufficiente. Magari per sicurezza tieni anche un secchio, ma
probabilmente non servira'.

doc

unread,
Oct 7, 2013, 7:52:53 AM10/7/13
to
Ma quanto tempo hanno queste valvoline?
E' solo per averne un'idea...

Per l'acqua che dovrebbe uscire... Ma le valvoline sono in alto o in basso? E' una domanda sciocca, ma a questo mondo tutto è possibile...
Comunque considera che il termosifone dovrebbe essere pieno d'acqua quindi mal che vada può uscire solo quella. Ammesso e non concesso che chiudendo valvola e detentore non circoli più acqua dall'impianto, dato che parli di valvoline impiantate...

Ultima cosa: dovresti annotarti il numero di giri, insomma la posizione, che ha il detentore. Questo perchè quando andrai a riaprire il tutto dopo aver sostituito lo sfiato dovresti riportarti alle condizioni iniziali (aka di progetto o meglio di installazione)

ginopilotino

unread,
Oct 7, 2013, 8:03:03 AM10/7/13
to
Prova ad aprire e chiudere piu' volte, magari si sblocca.

Ciao ... Dino

--
"professore chiama altro professore e insieme ridono di me" (cit. Maxdamage)

lupino

unread,
Oct 7, 2013, 8:43:04 AM10/7/13
to

"doc"
> Ma le valvoline sono in alto o in basso? E' una domanda sciocca, ma a
> questo mondo tutto è possibile...
posta pure la foto di un radiatore con valvoline in basso che ne facciamo un
quadro :-)

>Ultima cosa: dovresti annotarti il numero di giri, insomma la posizione,
>che ha il detentore. Questo perchè quando andrai a riaprire il tutto dopo
>aver sostituito lo sfiato dovresti riportarti alle condizioni iniziali
> >(aka di progetto o meglio di installazione)

Io li metterei tutti aperti, se è chiuso a metà di sicuro è stato qualche
faidateista in vena di ravanamenti :-)



Roger

unread,
Oct 7, 2013, 8:57:43 AM10/7/13
to
Archimede ha scritto:

>> Alora svita lo sfiatatore e mettine uno nuovo.

> E' quello che temo dovrò fare, anche se non sono idraulico....
> Chiudendo sia la valvola termostatica che la valvola detentrice,
> pensate che possa uscire parecchia acqua quando tolgo la valvolina?


Occhio che chiudendo la manopola della valvola termostatica,
non si chiude completamente l'entrata dell'acqua.

O sostituisci provvisoriamente la manopola termostatica
con una normale, oppure abbassi il libello dell'acqua.

Ciao,
Roger

Cordy

unread,
Oct 7, 2013, 8:58:48 AM10/7/13
to
Il 07/10/2013 13:03, Archimede ha scritto:
Se invece di un normale rubinetto hai delle valvole termostatiche,
potresti avere la valvola di mandata chiusa (in fondo, fa ancora
caldo...) e quindi la pressione dell'impianto che non "spinge"
all'interno del termosifone?
Inizierei svitando la testina termostatica.
Se invece hai un rubinetto tradizionale, potrebbero essere valvoline a
sfiato automatico. La prova del nove è semplice: accendi il
riscaldamento e controlli che il termosifone non rimanga freddo nella
parte alta. Deve scaldarsi in modo uniforme, partendo dall'alto. Un
altro sintomo di aria nel termo è il rumore che viene all'interno: come
se ci fosse dentro una cascatella... ;) accosta una punta di cacciavite
al termosifone e metti l'orecchio sul manico (lo stetoscopio dei non
medici...) e controlla. Il rumore della pompa e del circolo dell'acqua è
normale. Un gocciolio, no.

--

Ciao!

Stefano

doc

unread,
Oct 7, 2013, 10:37:49 AM10/7/13
to
> posta pure la foto di un radiatore con valvoline in basso che ne facciamo un
Mi sembra di aver visto una foto proprio qua sul NG...
Ho detto che tutto è possibile, quindi non mi stupirei.

> Io li metterei tutti aperti, se è chiuso a metà di sicuro è stato qualche
> faidateista in vena di ravanamenti :-)

E tu sbaglieresti. Il detentore si regola al momento dell'intallazione e non va più toccato, se non per o a causa di lavori sull'impianto. Comunque dopo va ripristinato o corretto nella sua apertura, il cui calcolo deriva dal progetto.

Se la reinstalli tutta aperta, a prescindere da quanto prescritto, allora sei un faidaista ignorante.

gaba...@tin.it

unread,
Oct 7, 2013, 10:47:55 AM10/7/13
to
Il 07/10/2013 16.37, doc ha scritto:

> E tu sbaglieresti. Il detentore si regola al momento dell'intallazione

e non va più toccato, se non per o a causa di lavori sull'impianto.

Comunque dopo va ripristinato o corretto nella sua apertura,

il cui calcolo deriva dal progetto.
>
> Se la reinstalli tutta aperta, a prescindere da quanto prescritto,

allora sei un faidaista ignorante.

OH FINALMENTEE... MI CHIEDOVO.. .MA CON CHI A22O PARLA... DOC.....

E ALLA FINE L'HA CAPITA ...

SPEREM...

ALMENO....




martello

unread,
Oct 7, 2013, 11:11:50 AM10/7/13
to

> E tu sbaglieresti. Il detentore si regola al momento dell'intallazione e non va più toccato, se non per o a causa di lavori sull'impianto. Comunque dopo va ripristinato o corretto nella sua apertura, il cui calcolo deriva dal progetto.

Non mi risulta che la regolazione dei detentori venga prevista in fase
di progetto.
L'equilibrio dell'impianto si ottiene con il diametro dei tubi ed il
numero di elementi data la portata teorica di progetto.

Eventuali errori però possono essere corretti con i detentori.

Costas

unread,
Oct 7, 2013, 1:32:54 PM10/7/13
to
o hai delle valvole di sfiato automatiche otturare, qualcosa molto simile a queste (non sono automatiche ma la forma è simile):

http://www.univalsrl.it/unival/valvole/foto/560.jpg

o hai quelle classiche manuali del tipo:
http://www.univalsrl.it/unival/valvole/foto/528.jpg

Quelle mostrate sono le + diffuse; in entrambi i casi se otturate si sostituiscono, dato che è più il tempo del lavoro che il costo irrisorio delle stesse.
Basta chiudere manopola e detentore e l'acqua che esce sarà limitata alla parte alta del termosifone, sino al livello della valvolina (basta una bacinella sotto).

bye
Costas

gaba...@tin.it

unread,
Oct 7, 2013, 2:15:24 PM10/7/13
to
Il 07/10/2013 17.11, martello ha scritto:

>
> Non mi risulta che la regolazione dei detentori venga prevista in fase
> di progetto.


ciccio.... cosa ti risulta.. il termosifone... la resa dt 50
o dt 30 ?

CHIEDO E ATTENDO......

ciccioo ...cosa ti risult la temperatura di progetto ?

CHIEDO E ATTENDO .....




gaba...@tin.it

unread,
Oct 7, 2013, 2:17:16 PM10/7/13
to
Il 07/10/2013 19.32, Costas ha scritto:


> bye
> Costas
>


MENO MALE... QUALCUNO RAGIONA. .. NON VOLEVO
ATTIRARE IO ... RISPONDENDO... MERDACCE CAINE....
FANKAZZISTE TESTE DI CAZZO ROTTEINKULO FROCIE
E BASTARDE....................


DETTO TUTTO

Xilofilo

unread,
Oct 7, 2013, 2:28:41 PM10/7/13
to
martello ha spiegato il 07/10/2013 :
Sono assolutamente d'accordo, qui si fa un gran
confusione e utenti sprovveduti traggono
conclusioni errate.
Ma quando mai un progettista si mette a definire
l'apertura della valvola di un radiatore?


lupino

unread,
Oct 7, 2013, 2:51:59 PM10/7/13
to

"Xilofilo"
> Ma quando mai un progettista si mette a definire
> l'apertura della valvola di un radiatore?
>
guarda che i faidateisti quando si mettono sono più precisi di un
progettista :-)


doc

unread,
Oct 8, 2013, 6:08:32 AM10/8/13
to
> > Ma quando mai un progettista si mette a definire
> > l'apertura della valvola di un radiatore?

Non è colpa mia se non sai come si faccia.

Il detentore è regolabile per ottenere esattamente quanto richiesto dall'ambiente in cui è posizionato l'elemento scaldante.
Non puoi ottenere la regolazione "di fino" con la sola installazione di caldaia e tubi, dato che sono vincolati da quanto esistente in commercio.
Poi, per carità, è possibile con l'uso di qualche stratagemma di dubbia convenienza! Puoi benissimo aggiungere un radiatore in serie in un altra stanza, oppure introdurre delle perdite di carico in qualche maniera contorta con curve e raccordi particolari...

Sul progetto, se fatto bene, viene indicata marca e modolle di tutti gli elementi, con conseguente regolazione.
Nel caso dei detentori viene indicato all'installatore di installare, per esempio, il modello Tal dei Tali della Calfeffi regolato al 50% o al 75. O quanto è.

gaba...@tin.it

unread,
Oct 8, 2013, 6:24:37 AM10/8/13
to
Il 08/10/2013 12.08, doc ha scritto:

> Il detentore � regolabile per ottenere esattamente quanto richiesto dall'ambiente



oh... finalmente un doc... che parla :)


CONFERMO... il detentore , abbinato stessa marca e modello della valvola
� il vero rendimento principe della casa.. .. dalla sua regolazione
di ottengono :

i watt progetto dei radiatori;
la velocit� della pompa e del consumo inutire della pompa ;
la temperatura di ritorno e ;

DI RIFLESSO
si ottengono condensazioni con mandate a 70 75 gradi
grazie ai ritorni a 45 e quindi CONDENSAZIONI PIENE
ANCHE CON RADIATORI ALTA TEMPERATURA... che abbinati
alla modulazione della circolazione e della temp esterna
con sonda... PERMETTONO UN VERO IMPIANTO....

io AGGIUNGO CHE IL DETENTORE � l'antisignano della
valvola termostatica...
SOLO CHE CIULLINICI FASCISTI LOBBISTI DEL GAS.... VOGLIONO
LASCIARE I CONSUMI ESAGERATI E NON OTTIMIZZATI SENZA SBATTERSI
E COMPIERE IL LORO LAVVORO ISTITUZIONALE... demandono il tutto
alle termostatiche... sti ciellunici bastardi....


cmq approvo il ragionamento


io non ho detetentori... non ho niente.... cosa pagherei
per averli.... non hai idea... solo che son in miseria
e vorrei aumentare l''efficenza realizzando un riscaldamento
a zona ... mah... chi vivr� vedr�...

ciao


mario



> Sul progetto, se fatto bene, viene indicata marca e modolle di tutti gli elementi,

con conseguente regolazione.


NON MI � MAI CAPITATO.... PERO... SPERO CHE A QUALCUNO SI.....

VERAMENTE...


> Nel caso dei detentori viene indicato all'installatore di installare,

per esempio, il modello Tal dei Tali della Calfeffi regolato al 50% o
al 75.

O quanto �.

posso... nel caso... ripartendo da una situazione... esistente... avendo
io... coppie ... senza regolazione... in qunato sia valvole che
detentori hanno 50 anni... se li muovo... scoppiano... dovrei CAMBIARLI
MUOVENDOLI INTESO COME RIMUOVENDOLI E SOSTITUITLI...ECCO.. RIPARTENDO
DA SITUAZIONE... SO I KWH TERMICI PROGETTO 70 GRADI... SO ELEMENTI ,
INTERASSE ESATTAMENTE I DIAMETRI E ESATTAMENT IL PRIMO SECONDO TERZO
E L'ULTIMO E I TUBI TUTTOO....

posso ricrearmi ... un progetto moderno... partendo da rafiatori
installati ?

ciao

mario
>

martello

unread,
Oct 8, 2013, 6:31:09 AM10/8/13
to

> Non � colpa mia se non sai come si faccia.
>
> Il detentore � regolabile per ottenere esattamente quanto richiesto dall'ambiente in cui � posizionato l'elemento scaldante.
> Non puoi ottenere la regolazione "di fino" con la sola installazione di caldaia e tubi, dato che sono vincolati da quanto esistente in commercio.
> Poi, per carit�, � possibile con l'uso di qualche stratagemma di dubbia convenienza! Puoi benissimo aggiungere un radiatore in serie in un altra stanza, oppure introdurre delle perdite di carico in qualche maniera contorta con curve e raccordi particolari...
>
> Sul progetto, se fatto bene, viene indicata marca e modolle di tutti gli elementi, con conseguente regolazione.
> Nel caso dei detentori viene indicato all'installatore di installare, per esempio, il modello Tal dei Tali della Calfeffi regolato al 50% o al 75. O quanto �.
>

Premesso che parliamo di progettazione del passato ... perch� adesso con
contabilizzazione, caldaie a condensazione e valvole termostatiche le
condizioni di progetto sono un po' cambiate ... in particolare per quel
che riguarda un desiderato aumento della superficie radiante e quindi
del delta T del singolo radiatore, la disponibilit� di regolatori di
flusso ecc. ecc..
Allora ... bilanciare l'impianto non vuol dire necessariamente avere
portata costante in tutti i radiatori ma temperatura costante ed uguale
nei vari ambienti.

Ovviamente non � vietato progettare considerando anche la eventuale
regolazione dei detentori ma questo � un brutto modo di procedere.

E' brutto perch�: gli installatori spesso non effettuano correttamente
la regolazione, la regolazione va a pallino al primo intervento di
manutenzione effettuato sul radiatore, una regolazione sballata si
ripercuote su tutto l'impianto, nei condomini (centralizzati) � un
sistema troppo semplice per gabbare i restanti condomini (squilibrando
l'impianto senza controllo), gli impianti di riscaldamento hanno una
vita molto lunga e quindi la documentazione iniziale spesso non risulta
pi� disponibile ecc. ecc.

Quindi � sempre stato preferibile calcolare l'impianto giocando sul
diametro dei tubi e sul corretto posizionamento del collettore (nel
baricentro idraulico).
Poich� giustamente il diametro dei tubi disponibili � limitato per
problemi commerciali si equilibra l'impianto variando il numero degli
elementi radianti in base alla portata e quindi al salto termico previsto.
Il limite principale � la portata dei tubi ... poich� se la velocit� �
eccessiva subentrano problemi di rumorosit� ecc. ecc.
Ovviamente nei casi limite la regolazione del detentore pu� risultare
indispensabile ... ma un progetto totalmente basato sulla regolazione
dei detentori � per me un 'non progetto'.




Xilofilo

unread,
Oct 8, 2013, 7:08:06 AM10/8/13
to
martello ci ha detto :
>> Non è colpa mia se non sai come si faccia.
>>
>> Il detentore è regolabile per ottenere esattamente quanto richiesto
>> dall'ambiente in cui è posizionato l'elemento scaldante.
>> Non puoi ottenere la regolazione "di fino" con la sola installazione di
>> caldaia e tubi, dato che sono vincolati da quanto esistente in commercio.
>> Poi, per carità, è possibile con l'uso di qualche stratagemma di dubbia
>> convenienza! Puoi benissimo aggiungere un radiatore in serie in un altra
>> stanza, oppure introdurre delle perdite di carico in qualche maniera
>> contorta con curve e raccordi particolari...
>>
>> Sul progetto, se fatto bene, viene indicata marca e modolle di tutti gli
>> elementi, con conseguente regolazione.
>> Nel caso dei detentori viene indicato all'installatore di installare, per
>> esempio, il modello Tal dei Tali della Calfeffi regolato al 50% o al 75. O
>> quanto è.
>>
>
> Premesso che parliamo di progettazione del passato ... perchè adesso con
> contabilizzazione, caldaie a condensazione e valvole termostatiche le
> condizioni di progetto sono un po' cambiate ... in particolare per quel che
> riguarda un desiderato aumento della superficie radiante e quindi del delta T
> del singolo radiatore, la disponibilitò di regolatori di flusso ecc. ecc..
> Allora ... bilanciare l'impianto non vuol dire necessariamente avere portata
> costante in tutti i radiatori ma temperatura costante ed uguale nei vari
> ambienti.
>
> Ovviamente non è vietato progettare considerando anche la eventuale
> regolazione dei detentori ma questo è un brutto modo di procedere.
>
> E' brutto perchè: gli installatori spesso non effettuano correttamente la
> regolazione, la regolazione va a pallino al primo intervento di manutenzione
> effettuato sul radiatore, una regolazione sballata si ripercuote su tutto
> l'impianto, nei condomini (centralizzati) è un sistema troppo semplice per
> gabbare i restanti condomini (squilibrando l'impianto senza controllo), gli
> impianti di riscaldamento hanno una vita molto lunga e quindi la
> documentazione iniziale spesso non risulta più disponibile ecc. ecc.
>
> Quindi è sempre stato preferibile calcolare l'impianto giocando sul diametro
> dei tubi e sul corretto posizionamento del collettore (nel baricentro
> idraulico).
> Poichè giustamente il diametro dei tubi disponibili è limitato per problemi
> commerciali si equilibra l'impianto variando il numero degli elementi
> radianti in base alla portata e quindi al salto termico previsto.
> Il limite principale è la portata dei tubi ... poiché se la velocità è
> eccessiva subentrano problemi di rumorosità ecc. ecc.
> Ovviamente nei casi limite la regolazione del detentore può risultare
> indispensabile ... ma un progetto totalmente basato sulla regolazione dei
> detentori è per me un 'non progetto'.

Finalmente una risposta sensata.


gaba...@tin.it

unread,
Oct 8, 2013, 7:28:22 AM10/8/13
to
Il 08/10/2013 12.31, martello ha scritto:

> Premesso che parliamo di progettazione del passato ... perch� adesso con
> contabilizzazione, caldaie a condensazione e valvole termostatiche le
> condizioni di progetto sono un po' cambiate ... in particolare per quel
> che riguarda un desiderato aumento della superficie radiante e quindi
> del delta T del singolo radiatore, la disponibilit� di regolatori di
> flusso ecc. ecc..



secondo me.. non tanto giusto questo premesso... perch� anzi a maggior
ragione il passato � presente.... metti che uno ha la moglie che lo
lascia e dorme sul divano... chiude la camera...e sbilancia... oppure
metti che uno cambia caldaia... una caldaia di 50 anni prima... 30 anni
prima... qui sul ng... ci sono recenti due esempi.... ilfrizz, il fuzzy
e la elena... pure io ho preso una caldaia diversa e l'hoo adattata....
non tutti posso cambiar casa , per la stagione della vita che affrontano
anzi.. si spera... almeno io speravo.. che mi durasse per sempre una...

una seconda casa... io col cazzo che l'ho mai potuta soognare...
l'ho dinito il muoto 16.75 pervento nel 92 ...... che volevi
che ne prendessi un altro per il 2022 al 10 per tento ? col cazzo....
mai piu....


> Allora ... bilanciare l'impianto non vuol dire necessariamente avere
> portata costante in tutti i radiatori ma temperatura costante ed uguale
> nei vari ambienti.
>


quindi negli impinati come si facevano una olta... dimensionando i
caloriferi... tra notte e giorno... tra sud e nord... come si risolve
un cambio caldia ? o una crisi energetica ? o un cambio di vita ?
da lavoro a pensionato ?

ok.... cambi il flusso... la portato ok...... ti ho capito nel
concetto... ma mi sembri tirato....



> Ovviamente non � vietato progettare considerando anche la eventuale
> regolazione dei detentori ma questo � un brutto modo di procedere.
>


mah... secondo me.. .per niente... anzi.... secondo me
� l'unica .....


> E' brutto perch�: gli installatori spesso non effettuano correttamente
> la regolazione,


ok
> E' brutto perch�:
la regolazione va a pallino al primo intervento di
> manutenzione effettuato sul radiatore, una regolazione sballata si
> ripercuote su tutto l'impianto, nei condomini (centralizzati) � un
> sistema troppo semplice per gabbare i restanti condomini (squilibrando
> l'impianto senza controllo), gli impianti di riscaldamento hanno una
> vita molto lunga e quindi la documentazione iniziale spesso non risulta
> pi� disponibile ecc. ecc.


perfetto... ma guaarda... che mo... � la vita... che SONO TUTTI COSI...
E CHE SI FA ? ALLORA ?


>
> Quindi � sempre stato preferibile calcolare l'impianto giocando sul
> diametro dei tubi e sul corretto posizionamento del collettore (nel
> baricentro idraulico).


VA BENE... VEDIAMO.....


ALLORA .. .io ho casa mia del 62 , ho tutti i tubi,. gli ordini, le
misure e ho tutto aperto e tutto.....

ho la pompa... so i litri ...e tutto le altezze ....

MI FARESTI 15000 WATT .... CHE NE BRUCIO A RENDIMENTO 144000
DURARE NON DICO 9 ORE MA 7 ?



> Poich� giustamente il diametro dei tubi disponibili � limitato per
> problemi commerciali si equilibra l'impianto variando il numero degli
> elementi radianti in base alla portata e quindi al salto termico previsto.
> Il limite principale � la portata dei tubi ... poich� se la velocit� �
> eccessiva subentrano problemi di rumorosit� ecc. ecc.
> Ovviamente nei casi limite la regolazione del detentore pu� risultare
> indispensabile ... ma un progetto totalmente basato sulla regolazione
> dei detentori � per me un 'non progetto'.
>

IO piango... per non avere i detentori e le valvole ....

ma ho tutto il resto... tubi sezioni, litri, TUTTO.....

MISURABILE E PRESENTE...

secondo te... sarebbe ottimizzabile giusto... sarebbe un progetto
moderno... giusto...

bhe ... vorrei vederlo.... ti posso dare vino... marmellate, verdure...
un grazie infinito... ma vorrei vederelo... come me lo fai




>
>

Archimede

unread,
Oct 8, 2013, 8:13:08 AM10/8/13
to
cut

o hai quelle classiche manuali del tipo:
http://www.univalsrl.it/unival/valvole/foto/528.jpg

E' questa, prover� a sostituirne una per vedere cosa succede.
Grazie

gaba...@tin.it

unread,
Oct 8, 2013, 8:26:48 AM10/8/13
to
Il 08/10/2013 14.13, Archimede ha scritto:

> E' questa, prover� a sostituirne una per vedere cosa succede.
> Grazie


speta..... prima di cambiarla......

prova...a mettere dentro nel buchino.... un filo di acciaio
del 1 1.8 mm dipende se lo recuperi o l'hai gi�....

apri... e cerca di sfondare con il filo di acciaio.... basta
che rompi la crosta di calcare...e riprende a sfiatare O USCIRE
ACQUA... diciamo che qualcosa DEVE USCIRE... appena esce acqua

chiudi...


ooppure... se non vuoi cambiare... lo tiri giu -- dopo che
hai chiuso il temosifone... ...esempio prativo.. chiudi valcola
chiudi dettenotre.. hai interasse e numero elementi ragdiatore..
hai 0.3 0.4 litri ad elemento... svuoti il radiatore.. togli
l'aeratore.. lo immergio in decacare... aceto quel che vuoi,,,
�ci soffi... se passa aria.. lo rimonti e riapri.. come era
prima... ovvio conta i giri del detentore...

non costa tanto nuovo... ma se hai soldi... fai come vuoi..
se non hai soldi.. fai come ho detto io.

ciao

mario

Costas

unread,
Oct 8, 2013, 8:26:25 AM10/8/13
to
Il giorno martedì 8 ottobre 2013 14:13:08 UTC+2, Archimede ha scritto:
> cut
>
>
>
> o hai quelle classiche manuali del tipo:
>
> http://www.univalsrl.it/unival/valvole/foto/528.jpg
>
>
>
> E' questa, prover� a sostituirne una per vedere cosa succede.
>
> Grazie

dato che quelle attuali neanche richiedono teflon/canapa, 5' di lavoro cadauna e sei a posto.

bye
Costas

gaba...@tin.it

unread,
Oct 8, 2013, 9:41:49 AM10/8/13
to
Il 08/10/2013 15.28, doc ha scritto:
> Ma non diciamo baggianate!

bravo doc.... io ci ho messo tanto... a scriverlo...
ma uel mio vorrei vederlo ... � questo.

ciao

mario

martello

unread,
Oct 8, 2013, 9:42:38 AM10/8/13
to

> Mettere in equilibrio un impianto significa riportarlo nelle condizioni ottimali di funzionamento

E si fa grazie ai detentori :-)

gaba...@tin.it

unread,
Oct 8, 2013, 10:00:48 AM10/8/13
to
Il 08/10/2013 15.28, doc ha scritto:

> Il diametro dei tubi era, ed �, sempre lo stesso per ogni singolo appartamento,


vacca boia..... che ragionamneto... :)

a meno di cose strane. L'idraulico di allora, o anche di adesso, non
andr� ad acquistare


vero... verissimo...


tubi di diametri diversi in funzione del termosifone: costerrebbe troppo.


vacca boia... MUSICA.... MAESTRO :)


Piuttosto si prende il tubo sempre dello stesso spessore e poi ci si
regola con

le perdite di carico.

ESATTAMENTE COSI... ORA E SEMPRE.....


Il detentore, allora come adesso, serve ad inserire delle perdite di carico.

ESATTO.... E CON LE CONDENSING SI FANNO MIRACOLI
CONDENSAZIONI CON MANDATA A 75 HO VISTO FARE


> Il mio impianto risale al 1955 ed � fatto cos�. Le colonne di alita hanno un diametro

che va calando con l'altezza perch� l'impianto era a caduta e quindi
non serviva una

grande pompa per il ricircolo dell'acqua.
> E ogni termosifone ha il suo bel detentore in ottone, direi.
> Certo, una volta non veniva regolato. Si apriva e pace.
>
> Anche i progettisti sanno come funziona l'economia e sanno che l'idraulico che va

a comperare il tubo non chieder� mai al commesso "Dammi 5 metri di tubo da

10, 18 da 12, 3 da 8 e 20 da 24": impazzirebbe sia il commesso che
l'idraulico

che dopo deve montarsi una quantit� di raccordi fuori da ogni pensata
geniale.
>

VERO VERO


> La linea generale che si segue � utilizzare un diametro dal generatore di calore

fino al primo o secondo collettore ed un altro pi� piccolo per la
distribuzione

negli appartamenti.
> E quindi l'idraulico che va a fare la spesa si comprer� del tubo in rme tutto

uguale con conseguenti economie di scala che andranno ad impattare
positivamente

sul portafogli del committente e quindi dell'installatore.
> Oltretutto si evitano raccordi tra collettore e termosifone, o se vuoi essere

pignolo tra collettore e valvola del termosifone.
>
> Siccome insisti nelle tue lezioni pressapochiste sappi che mettere in

equilibrio un impianto non significa dare uguale temperature agli ambienti:

nei bagni per esempio la temperatura pu� esere maggiore che negli
altri ambienti.
>


no no.... MO LO PLONKO....

MI PUZZA



> Mettere in equilibrio un impianto significa riportarlo nelle condizioni ottimali

di funzionamento, dove ottimali riguardano la resa, i benefici e
l'economia

d'utilizzo dello stesso, pi� qualche altro parametro.
>


PERFETTO...

E PENSO AIME A QUANTI MILIONI DI ITALIANI NON HANNO L'IMPINATOO
IN EQUILIBRIO


DIREI 15 PERCENTO DI COMBUSTIBILE 80 MILIARDI DI METRI CUBI

BUTTATO NEL CESSO.....


> Per quanto riguarda l'intervento su un impianto gi� realizzato ma che deve

subire delle modifiche allora bisognerebbe operare con gran cautela e magari

con molta esperienza. Potrai conoscere i diametri dei tubi e tutte quste

elel cosette, ma l'esatto percorso degli stessi � solo da supporre:

ecco perch� parlavo di esperienza.


IO HO L'ESATTO PERCORSO ORDINE GRANDEZZA ETC ETC

QUANDO VUOI FARE UNA PROCA A RISETTARE, OVVIO ME LE CAMBIO
IO, VALVOLE E DETENTORI OTTONE.. COMPLETAMENTE ANDATI..
FAMMI UN FISCHIO... CHE PROVIAMO


> E' importante conoscere il percorso delle tubazioni perch� da questo si stima

una lunghezza e tutte le curve che seguono, che come � noto, producono delle

perdite di carico.
> Con qualche calcoletto si riuscirebbe a trovare come sistemare il tutto.

ESATTAMENTE TUTTO IN VESPAIO
A VISTA

> Dovendo intervenire su un impianto cos� delicato e soprattutto cosi importante

come il riscaldamento il ricorso ad un tecnico � cosa buona e giusta.
>
> Ovviamente ha un certo costo...

SI 9 VALVOLVE E 9 DETENTORI :)

>
> Saltando la parte del costo, ma io non saono d'accordo, si pu� intervenire

semplicemente cambiando valvole e detentori per metterne di nuovi e pi�
efficiente.

La regolazione verr� quindi fatta a naso e con una certa continuit� fino a

che non si trova un livello ottimale di comfort. Che probabilmente,

purtroppo, non � lo stesso che si pu� avere per un massimo rendimento.
>

SI ESATTO I FANKAZZISTI... e luridi lerci ciellunici che nella vita non
han fatto altro che avere i tubi del gas.....

pazzesco... vai al sito isopaema.. metti provincia di varese,,,

scorri i grasi giorno...

PAZZESCO... I GRADI GIORNO SONO MASSIMI SUELLA RETE DEL GAS...
CAZZO..... FANNO CONSUMARE GAS PERCHE SONO LORO I PROPRIETARI...

PAZZESCO... BALLANO 500 GRADI GIORNI... IN PIANURA.. CON DISTANZA
DI 2000 METRI TRA UNA CASA COMUNALE E L'ALTRA....
PAZZESCO....


> Il fatto di dire che una stanza non si utilizza pi� e quindi si chiude il radiatore

non � la soluzione ottimale.
> Anzitutto bisognerebbe considerare quanto incide quell'elemento complessivamente

sull'impianto. Il beneficio in termini generali dalla chiusura
dell'elemento �

� approssimabile in prima ipotesi ad una proporzionalit� diretta.
> il livello di comfort sar� per� minore.
>

CONCORDO



> Ipotizzi di avere un appartamento fatto da due stanze sole,

grandi uguali con stessa esposizione: condizioni al contorno uguali,
quindi.
> Se chiudi il radiatore in una stanza l'altro nell'altra stanza lavorer�

per fornire calore alla stanza rimasta aperta. Ma lavorer� anche per
forire un

po' di calore attraverso il muro di separazione delle due stanze:

se metti a contatto due corpi, uno caldo ed uno freddo, noterai che il

calore tende a uniformarsi ad un livello inferiore a quello del corpo
caldo

e uperiore a quello del corpo freddo.
>
> Piuttosto che chiuderlo conviene abbassarlo ad un livello minimo.
>



IO IPOTIZZO SEMPRE...
una casa bifamiliare... una parte i destra uguale superficie dell'altra
una realizzata in prov varese.. localit� cairate.. l'altra patte
localita fagnano....

http://www.isolparma.info/

TROVA I GRADI GIORNO

a parte isolamenti infissi norme...
una � destinata per merda legge a sprecare 25 per cento di comustibile
e costare una enormmit� in pi� di isalamnti e strutture....


pazzesco... con un detentore e poco buon senso.... ma siamo in ITALGLIA.

gaba...@tin.it

unread,
Oct 8, 2013, 10:01:47 AM10/8/13
to
MA VASTA.... FINISCILA...E IMPARA

doc

unread,
Oct 8, 2013, 9:28:37 AM10/8/13
to
Ma non diciamo baggianate!

Una volta si calcolava a spanne il volume dell'ambiente e si piazzava di conseguenza il termosifone, cioè si prendeva il catalogo e si cercava la dimensione che stava nello spazio dove si supponeva sarebbe andato il termosifone.

Il diametro dei tubi era, ed è, sempre lo stesso per ogni singolo appartamento, a meno di cose strane. L'idraulico di allora, o anche di adesso, non andrà ad acquistare tubi di diametri diversi in funzione del termosifone: costerrebbe troppo. Piuttosto si prende il tubo sempre dello stesso spessore e poi ci si regola con le perdite di carico. Il detentore, allora come adesso, serve ad inserire delle perdite di carico.
Il mio impianto risale al 1955 ed è fatto così. Le colonne di alita hanno un diametro che va calando con l'altezza perchè l'impianto era a caduta e quindi non serviva una grande pompa per il ricircolo dell'acqua.
E ogni termosifone ha il suo bel detentore in ottone, direi.
Certo, una volta non veniva regolato. Si apriva e pace.

Anche i progettisti sanno come funziona l'economia e sanno che l'idraulico che va a comperare il tubo non chiederà mai al commesso "Dammi 5 metri di tubo da 10, 18 da 12, 3 da 8 e 20 da 24": impazzirebbe sia il commesso che l'idraulico che dopo deve montarsi una quantità di raccordi fuori da ogni pensata geniale.

La linea generale che si segue è utilizzare un diametro dal generatore di calore fino al primo o secondo collettore ed un altro più piccolo per la distribuzione negli appartamenti.
E quindi l'idraulico che va a fare la spesa si comprerà del tubo in rme tutto uguale con conseguenti economie di scala che andranno ad impattare positivamente sul portafogli del committente e quindi dell'installatore.
Oltretutto si evitano raccordi tra collettore e termosifone, o se vuoi essere pignolo tra collettore e valvola del termosifone.

Siccome insisti nelle tue lezioni pressapochiste sappi che mettere in equilibrio un impianto non significa dare uguale temperature agli ambienti: nei bagni per esempio la temperatura può esere maggiore che negli altri ambienti.

Mettere in equilibrio un impianto significa riportarlo nelle condizioni ottimali di funzionamento, dove ottimali riguardano la resa, i benefici e l'economia d'utilizzo dello stesso, più qualche altro parametro.

Per quanto riguarda l'intervento su un impianto già realizzato ma che deve subire delle modifiche allora bisognerebbe operare con gran cautela e magari con molta esperienza. Potrai conoscere i diametri dei tubi e tutte quste belel cosette, ma l'esatto percorso degli stessi è solo da supporre: ecco perchè parlavo di esperienza.
E' importante conoscere il percorso delle tubazioni perchè da questo si stima una lunghezza e tutte le curve che seguono, che come è noto, producono delle perdite di carico.
Con qualche calcoletto si riuscirebbe a trovare come sistemare il tutto.
Dovendo intervenire su un impianto così delicato e soprattutto cosi importante come il riscaldamento il ricorso ad un tecnico è cosa buona e giusta.

Ovviamente ha un certo costo...

Saltando la parte del costo, ma io non saono d'accordo, si puù intervenire semplicemente cambiando valvole e detentori per metterne di nuovi e più efficiente. La regolazione verrà quindi fatta a naso e con una certa continuità fino a che non si trova un livello ottimale di comfort. Che probabilmente, purtroppo, non è lo stesso che si può avere per un massimo rendimento.

Il fatto di dire che una stanza non si utilizza più e quindi si chiude il radiatore non è la soluzione ottimale.
Anzitutto bisognerebbe considerare quanto incide quell'elemento complessivamente sull'impianto. Il beneficio in termini generali dalla chiusura dell'elemento è approssimabile in prima ipotesi ad una proporzionalità diretta.
il livello di comfort sarà però minore.

Ipotizzi di avere un appartamento fatto da due stanze sole, grandi uguali con stessa esposizione: condizioni al contorno uguali, quindi.
Se chiudi il radiatore in una stanza l'altro nell'altra stanza lavorerà per fornire calore alla stanza rimasta aperta. Ma lavorerà anche per forire un po' di calore attraverso il muro di separazione delle due stanze: se metti a contatto due corpi, uno caldo ed uno freddo, noterai che il calore tende a uniformarsi ad un livello inferiore a quello del corpo caldo e uperiore a quello del corpo freddo.

gaba...@tin.it

unread,
Oct 8, 2013, 10:19:23 AM10/8/13
to
Il 08/10/2013 15.42, martello ha scritto:
>
7


ESATTAMENTE SIGNOR PLONK MARTELLO.....

IN QUALSIASI IMPIANTO , GRAZIE AI DETENTORI... PUOI
AVENDO UNA CALDAIA A CONDENSAZIONE FARE CONDENSAZIONE...
REGOLARE COME TI SPIEGA IL DOC...FLUSSO O PORTATA
E ABBASSARE la temperaatura di ritorno indipendenetemente
dalla temperatura di mandata...

ossia se hai in alto calorifero 75
e in basso 45

DIGNIFICA CHE LO SCAMBIO TERMOCIO � ATTIVO
E FUNZIONALE ED EFFICENTE...

RENDI 120
RISPETTO A 90


RISPARMI 30


30 PERCENTO DI RISPARMIO COMBUSTIBILE... IMMEDIATEMETE
DISPONIBILE A TUTTI....

UN GOVERNO SERIO.. FAREBBE QUESTO ... NOMMA PER SCARICO
A PARETE NOX 5 ... CALDAIA INCETIVATA ... VALCOLE E DETENTORI
NON TERMOSTATICHE.. MA NUOVE VALVOLE... E VIA ANDARE...


martello

unread,
Oct 8, 2013, 11:17:19 AM10/8/13
to

> Siccome insisti nelle tue lezioni pressapochiste sappi che ...

Caro signore 'non pressapochista' supponiamo che lei faccia il termotecnico.

Se lei mi progetta un impianto dove 4 radiatori su sette sono strozzati
dal detentore devo trarre alcune conclusioni.

1) La chiusura del detentore ne riduce il rendimento quindi ovviamente
il progettista ha inspiegabilmente sovradimensionato i componenti per
poi ridurne in servizio il rendimento (e io pago).

2) Il signor progettista ha pensato di semplificarsi i calcoli
(ragionando forse a portata costante ... boh?), rendendo per� il sistema
pi� critico durante l'esercizio.

3) Il signor progettista forse non era sicuro dei suoi calcoli e quindi
ha preferito sovradimensionare sapendo che poi in un modo o nell'altro
si sarebbe salvato variando la regolazione dei detentori.

4) Cambio termotecnico.

gaba...@tin.it

unread,
Oct 8, 2013, 12:01:14 PM10/8/13
to
Il 08/10/2013 17.17, martello ha scritto:
> 4) Cambio termotecnico.
>


MA CAMBIATI TE....

se STROZZI UN TERMO DA 10 ELEMTI 133 WATTS DT 50 O CON L'N...
SIGNIFICA 1330 WATTS 70 50

O 1330 75 45 SECONDO L'N...

PER CUI HAI L'IMPIANTO DA 5 CALORIFERI
IL PROGETTO E TUTTO...

solo che ci vuole tempo e fatica... i soliti fankazzisti
risolvono mettendoti caldaie del cazzo che consuano un
cazzo di bordello di gas, e l'ifraulito ti tiene tutto
aperto per non sbattersi nel suo lavoro...

� cosi itagliano.... il tutto... che mi
sembra che non puoi esserene estraneo
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