Il 01/06/2013 23.32, Alessandro Soraruf ha scritto:
> Il 01/06/2013 21:04, Bob Rock ha scritto:
>> Il 01/06/2013 12:09, Alessandro Soraruf ha scritto:
>>
>>>>> Come è formattata la chiavetta USB? FAT16, FAT32, NTFS o ancora peggio
>>>>> EXT/2o3o4 o qualche formato esotico tipo VFS o XFS supportato solo da
>>>>> quel dock
>>>>> e supporta anche SD? SD-HC? CF? microsd adattate? di che classe?
>>
>> Praticamente tutte le chiavette in vendita sono formattate FAT32,
>> qualche chiavetta vecchia è ancora in FAT16 ma sono rare, poi qualcuno
>> le formatta in NTFS per scavalcare il limite di dimensione per singolo
>> file, il resto sono solo chiacchiere... senza offesa eh! :-)
>
> Parliamone con l'aumento dei mediacenter linux based... ;-)
Che leggono e scrivono tranquillamente sia le due FAT che NTFS.
Dov'e' il tuo problema?...
>>> Si ma la chiavetta la formatto io con il mio Samsung e ci metto su io le
>>> registrazioni ;-)
>>
>> Qui non capisco, registri la TV?
>
> Sandro parlava anche di leggerlo su TV... quale esempio migliore...
> registriamo un brano da un canale radio digitale con una Samsung o
> ancora peggio con una Sharp (e scusami se sono cineserie...)
Se lo registri in Sharpese o Samsunghese, poi non ti lamentare.
Basta scriverlo in wave, o mpeg audio, e lo leggera' qualsiasi altro
lettore.
>>> Nessuno dice che il media USB non sia universalmente supportato (se
>>> sotto i 2Gb sopra può non essre supportato l'indirizzamento da alcuni
>>> lettori)! E di sicuro non lo posso dire io che sono pure un informatico
>>> ;-) Quello che sto cercando di dire è che questo non basta per essere
>>> leggibile da tutti, dipende da quello che c'è dentro...
>>
>> Mi sembra che stai creando problemi che non esistono.
>> Per esempio: un'amica ha un registratore audio a stato solito, con
>> dentro una comunissima microsd ma non necessariamente deve rimuoverla
>> per leggere i dati, può usare il wifi o il cavetto, non capisce niente
>> di computer eppure usa tranquillamente quel registratore, condivide i
>> dati con chiunque e senza troppi problemi.
>
> Al M....World su 30 lettorini portatili, qualche mesese fa solo 4
> supportavano FLAC/APE... per esempio, dei quali solo 1 permetteva
> l'inserimento di una microsd e questo era una cineseria...
Stiamo uscendo dal seminato.
Si parte col discutere di "macchine per registrare audio", e si vuole
cercarle in uno store di apparecchi consumer?
Mai provato a cercare dove si vende roba per fare musica, invece?
Scommetti che cavolate che ti impediscono di fare questo o quello non ne
trovi nemmeno a pagarle?...
Che poi c'entra aprire a FLAC e APE, che sono dei formati audio lossless
nati per la portatilita' del WAVE lineare, quando stiamo discutendo su
una codifica ATRAC, che e' lossy?...
Trovi delle limitazioni alle alternative che ti vengono offerte, ma gli
stessi limiti nel MD non li vedi? Allora fagli leggere FLAC e APE, al
tuo MD!
>> Inoltre presumo che chi ha aperto il thread parlasse di registrazione di
>> musica da studio o live, per quello esistono una caterva di strumenti
>> che garantiscono una perfetta interoperabilità fra di loro.
>>
>>> Quello che manca in pratica è uno standard che per esempio dica:
>>> per la circolazione dei media audio si usa una SD-HC 4+ Gb formattata in
>>> FAT32 e i file contenuti hanno nomi con charset latin-1 con una
>>> profondità massima delle cartelle di 3 e file sono dei FLAC da 16/48
>>> minimo.
>>
>> Qui stai parlando di pirateria ma è un altro discorso.
>
> *** ASSOLUTAMENTE NO! ***
> Sto parlando di STANDARD di interscambio tra aparati, cosa che non
> centra con legittimità o meno dello scambio stesso!!! Come esempio avrei
> tranqullamente potuto mettere il RED BOOK (IEC 60908) dello standard
> CD-ROM, che non mi pare parli di pirateria... o no?
Ma che ti frega a te, utente, delle controindicazioni dei tentativi di
blocco imposti sui media?
Anzi, dovresti essere contento se si diffonde un media/protocollo che
consenta ampia interscambiabilita'!
E infatti, le memorie SSD... ;)
> Nessuno sta dicendo che oggi minidisc sia uno standard universale, si
> sta dicendo che oggi NON c'è un qualcosa che sia simile all'idea che
> aveva Sony con il minidisk...
Lo stai sostenendo TU.
Gia' io non sono per niente d'accordo.
Per me il nuovo media si chiama "Memoria a Stato Solido". Se poi sta
dentro una USB pen, dentro un SSD, o saldato su piastra, non mi interessa.
Da utente, guardo la qualita', costi, affidabilita', compatibilita'
verso altre piattaforme. E sotto questi aspetti il MD viene battuto
spaventosamente dalla tecnologia attuale.
Dunque, perche' sostenere che non c'e' alternativa?
Solo perche' non c'e' un accidenti di persona fisica che ha in mano un
brevetto e c'ha messo un logo?...
Vuoi per forza un nome (e pagarlo salato) su un pezzo di silicio, per
convicerti di questo?
> Fin quando ISO, IEC, o qualcun'altro non
> scriverà nero su bianco uno standard multilivello (fisico - logico -
> codifica dati), non c'è. C'è solo qualcosa di più o meno "de facto"
> nella combinazione "USB drive, charset ASCII, FAT32 e MP3".
Hai detto nulla... e tutto questo non ti basta?!?...
Dietro quelle sigle che hai umiliato, lasciandole cadere in terra, ci
sono i consorzi attualmente piu' impegnati nello sviluppo di queste
tecnologie!
Dovresti avere la massima garanzia di un futuro, in quel senso, invece
che nel comprare apparecchi con un solo padrone il quale, a piacer
proprio, li cancella dal mercato senza appello.
Come e' successo al MiniDisc, al DAT (sempre Sony), ecc...
Ognuna di quelle sigle ha il suo numero di protocollo, e il fatto che
non sia nato un "sistema" che unifichi tutta una serie di layer che
vanno dalla codifica, al sistema di memorizzazione, al supporto fisico,
e' una benedizione che consente all'utente di gestirsi le cose come
meglio crede, al massimo del risparmio, e trovando l'optimum nel
bilanciamento prezzo/prestazioni.
Cosa che un sistema chiuso non consente.
Vedila cosi': l'SSD e' l'open source del media audiovisivo, e devi
fargli una statuetta votiva, piuttosto che denigrarlo, perche' impone ai
costruttori la compatibilita' con se' stesso per essere compatibili con
gli altri, per non sparire dal mercato come e' successo (guarda caso) al MD.
sandro