Ciao Frankie
Alcuni pacchi hanno degli ntc interni e il terzo contatto serve per leggerne
il valore resistivo, si usano per dosare la corrente e gestire la carica in
base al calore del pacco stesso.
Non so se convenga fare esperimenti per un prodotto di fascia bassa.
>
> Alcuni pacchi hanno degli ntc interni e il terzo contatto serve per leggerne
> il valore resistivo, si usano per dosare la corrente e gestire la carica in
> base al calore del pacco stesso.
>
> Non so se convenga fare esperimenti per un prodotto di fascia bassa.
>
Hai ragione, ma l'avvitatore ha 6 mesi e un pacco non è mai stato usato;
dato che il mio tempo non costa niente
vorrei provare ad adattarlo.
Se l'altro faceva una carica rapida che si interrompeva col calore batterie
per passare in mantenimento la cosa diventa pericolosa inibendo quel
controllo, a te valutazione, nulla è impossibile, sarebbe ad esempio da
avere una batteria del vecchio trapano da aprire e studiare un attimo.
> Ce l'ho ancora, stasera l'apro e ti faccio sapere
> Frankie
non ti fare tanti problemi, mica sono batteria al litio!
carica il pacco con il vecchio carcabatt, mettendo un amperometro in serie, così
vedi a che corrente si carica e fai un calcolo per sapere quanto tempo lo devi
lasciare in carica. se la corrente è un decimo della corrente di erogazione del
pacco, ci vogliono 12 ore almeno per caricarlo bene, aumenta o diminuisci il
tempo in proporzione alla corrente di carica. poi, se senti il pacco che è
supercaldo, vuol dire che è carico. comunque i pacchi batterie, anche non
professionali,di solito hanno un interruttore termico che apre il circuito se la
temperatura si fa pericolosa per le batterie, sia in carica che in scarica
--
urantia
PPA1200 (Poor Portable Amiga 1200): BPPC-256MB,
BVision-CGX4, OS3.9, HD 4GB, slim DVD R/W, Asus VW161D display,
3COM Lan PC card
www.oldfab.tk
Scusa Urantia, ma se fa rapida+mantenimento e gli butta dentro 4A
ininterrottamente, anche se non sono al litio quella corrente la deve
dissipare, e va tutta in calore, cuoce le batterie come niente. Oltre alla
leggera pericolosità.
Poi magari scopriamo che sto 3° contatto non è manco usato, ma essere così
rilassati perchè non sono litio...
> Poi magari scopriamo che sto 3° contatto non è manco usato, ma essere così
> rilassati perchè non sono litio...
Però va pure detto che i pacchi usano tutti la stessa tecnologia e alla
fine sono simili, quindi non è che uno carica a 25A e l'altro a 200mA :-)
--
"Compagni, lavorate tutti, casa per casa, strada per strada, azienda per
azienda"
Padova 7-Giugno-1984
"Lo porto via come un amico fraterno, come un figlio, come un compagno
di lotta"
Padova 11-Giugno-1984
Balle, utensili di qualità fanno carica rapida + mantenimento, le cineserie
buttano dentro una corrente di 1/10C e il restante tempo che la batteria sta
nel caricatore la corrente va in calore.
le cineserie non buttano dentro 1/10C ma dipende dalla cineseria che poi io
ho avutyo un B&D primi anni 90 che faceva la stessa cosa , e cioe
alimentatore fatto da trasformatore + 4 diodi collegati al pacco
accumulatori.
la correntre iniziale era alta tanto quanto riusciva a fornire il
trasformatore per poi scendere , ricarica 5 ore circa .
stessa cosa un buonissimo cacciavite elettrico B&D con frizione
delicatissima comperato a fine anni 80 con 3 nicd nel manico , e gli
accumulatori sono durati 10 anni , sostituiti e sono durati fino l'anno
scorso , pur caricandoli con un trasformatore + 1 diodo .
cosi si ricaricano il 90% degli utensili ad accumulatori nicd oggi presenti
sul mercato , il terzo contatto e il contatto di ricarica , perche la
ricarica non avviene sul + e - del pacco ma sul - e su un contatto separato
, questo contatto ha in serie un interuttore termico che si apre quando la
temperatura supera un certo limite ( molto alto)
che questo sistema faccia bene agli accumulatori e un altro discorso ma che
esplodano e pure un altro discorso , non esplodono .
> Balle, utensili di qualità fanno carica rapida + mantenimento, le cineserie
> buttano dentro una corrente di 1/10C e il restante tempo che la batteria sta
> nel caricatore la corrente va in calore.
Ma lui ha un vecchio caricatore di una non meglio specificata marca con
2 contatti e dei pacchi batterie da 3 Einhell non certo Hilti, il che fa
pensare che semmai i meccanismi raffinati gli avrebbe avuti il nuovo
trapano non certo il vecchio.
Quindi penso che il ragionamento di urantia abbia un senso, per di più
un utente di IHER almeno un tester per vedere la corrente di carica e un
briciolo di esperienza per non far esplodere il tutto penso lo abbia. :-D
In ambiente professionale, un B&D č poco piu' di una cineseria.
Mah, se posta foto vedremo altrimenti amen...
Come faccio a postare foto?
Frankie
le carichi li e metti i link
Sono d'accordissimo con te Urantia.
Escludendo a priori che si tratti di batterie al Litio, per le quali
"occhioooo".
Inserendo un tester in serie al carica pile,sulla scala amperometrica, si
può tranquillamente tenere d'occhio il flusso di carica e quindi "pericoli
zero" sia per la batteria sia per l'essere umano. L'ideale sarebbe tenere
l'amperaggio di carica a 1/10 della capacità della pila, ma puoi arrivare
tranquillamente a 1/4 senza preoccupazioni , patto che tu tenga sotto
controllo la temperatura della pila. Se questa dovvesse scaldarsi un po'
troppo non fai altro che diminuire l'amperaggio di carica. Ovvio che ci
vuole un caricapile a corrente regolabile.
Controllare anche che non si tratti di pile al piombo (ne ho viste diverse
in applicazioni varie), nel qual caso il procedimento di carica è
completamente diverso (vanno caricate in tensione).
Ciao
Il pacco che devo caricare non ha il 3^ contatto; avevo fatto confusione.
Pertanto il caricabatterie smarrito faceva una ricarica veloce e brutale
del pacco.
Ho rimediato con il mio caricabatterie a corrente costante creando una
pinza sui contatti e lo ricarica con una corrente di 400 mA, tenendo
sotto controllo la temperatura. Se scalda diminuisco a 300 mA.
Grazie per le info
Frankie