le vendono a 5 euro/kg intere , 10 euro i filetti puliti .
Sembra che quelle intere costino il doppio , ma c'è lo scarto : se ne butti
metà allora tanto vale pigliare quelle già pulite , in quanto costerebbero
uguale
ciao
35% circa
> 35% circa
Senza contare che lo "scarto" ti permette ottime elaborazioni.
ale
cosa ci elabori con una trota? :-(
io lo trovo un pesce viscido, preferisco il cugino salmone, almeno ha squame
ha le squame ed un altro vantaggio: non è il figlio di bossi
--
Nel '94 votai Berlusconi perchè mi feci imbambolare dalla discesa in campo.
Ero davvero convinto che sarebbe tutto cambiato rispetto agli anni di
Andreotti/Craxi
(Soprano, IAT, 26/03/2010)
le vendono a 5 euro/kg intere , 10 euro i filetti puliti .
Mai comprare filetti. Il pescivendolo sfiletta il pesce quando sano �
diventato impresentabile.
Quando poi � impresentabile pure a filetti, lo taglia a dadini e diventa
"pronto pescatora":-)
Saluti.
Luciano
siete solo malfidenti
http://www.metropolisweb.it/Notizie/Cronaca/torre_annunziata_5_denunce_vendita_prodotti_ittici.aspx
--
Amore, per me sei come un salvadanaio traboccante di monete...
NON VEDO L'ORA DI TIRARTI UNA MARTELLATA. (Flavio Oreglio)
mink e 'che è? un fruttivendolo???
--
Mardot
a occhio e croce direi 30% in peso, se piccola, 20% se grossa.
io la comprerei intera, cosi' puoi verificarne meglio la freschezza.
quando le pesco le pulisco e bollisco intere cosi' mi godo meglio tutti i
sapori
--
ciao
Vittorix
tipo? ho provato una volta a fare brodo per tirare un risotto con teste e
lische ma č venuta fuori una roba che sapeva di fango sebbene i filetti
fossero ottimi
> Mai comprare filetti. Il pescivendolo sfiletta il pesce quando sano č
> diventato impresentabile.
> Quando poi č impresentabile pure a filetti, lo taglia a dadini e
> diventa "pronto pescatora":-)
e quando a cubetti non va piu', lo vende a qualche ristorante per zuppa
--
ciao
Vittorix
A me piace pulire e sfilettare il pesce, oltre al fatto che se vuoi
essere sicuro della freschezza lo devi prendere intero. Eventualmente
puoi comprarlo intero e farlo sfilettare dal pescivendolo.
scusate ma state parlando di..TROTE!! chi mai può pensare di fare
zuppe o "pescatora" o altro con gli scarti di una trota??!! già mi
viene difficile chiamarlo *pesce* ma il retrogusto di terra che
accomuna i *pesci* d'acqua dolce è ovvio che risalti negli scarti che,
già dal loro nome, andrebbero *scartati*.
p.s. se non si era capito io ODIO le trote e affini! lol
se la trota non è di allevamento, se viene da un torrente pulito, non
è così terribile e non sa di fango. Buoni anche i temoli,i lucci, i
salmerini ed i persici, certo è pesce che devi speziare parecchio.
appunto!! ;)
sì ma che ci fai con una trota?
io l'ho sempre fatta solo al forno quando me l'hanno regalata!
(non ho gatti, nè cani: sia chiaro)
ad esempio la copri di una mistura 50\50 sale e zucchero di canna
+AROMI VARI scelta, ( importante il ginepro) la lasci in frigo
6-12ore, sciacqui asciughi prepari una bella mayo con metà yogurt ed
un bel trito di aneto ed erba cipollina, la affetti sottile come il
salmone, e te la mangi su delle belle fette di pan brioche appena
appena tostate e calde
> scusate ma state parlando di..TROTE!! chi mai può pensare di fare
> zuppe o "pescatora" o altro con gli scarti di una trota??!!
E tu come fai a stabilire a quale pesce apparteneva un cubetto di polpa?:-)
Saluti.
Luciano
>in percentuale quanto c'è di scarto su una trota intera ?
Pesce lungo e testa piccola rispetto al corpo. Se sfiletti bene, lo
scarto e' del 30%
>le vendono a 5 euro/kg intere , 10 euro i filetti puliti .
Non e' un furto, considerando che c'e' il lavoro
--
Ciao, | R: Perche' incasina l'ordine con cui si legge un messaggio
Speck | D: Perche' quotare sotto da' cosi' fastidio?
| R: Quotare sotto.
| D: Qual e' la cosa piu' seccante su usenet e in e-mail?
>Il 23/04/2010 22:26, pietro c ha scritto:
>> Il 23/04/2010 20.49, as ha scritto:
>>> Senza contare che lo "scarto" ti permette ottime elaborazioni.
>>
>> cosa ci elabori con una trota? :-(
>>
>> io lo trovo un pesce viscido, preferisco il cugino salmone, almeno ha
>> squame
>
>ha le squame ed un altro vantaggio: non � il figlio di bossi
Pero' il figlio di Bossi lo sfiletterei volentieri, quanto meno per
apportare una certa miglioria all'intelligenza media del popolo
italiano... :)
Me perplesso...
>p.s. se non si era capito io ODIO le trote e affini! lol
Perche' non hai mai mangiato trote degne. Se poi mi dici che a parita'
di dignita' un'orata e' sempre piu' buona di una trota, non posso
darti che ragione. E comunque il luccio imho rivaleggia col branzino.
>scusate ma state parlando di..TROTE!! chi mai può pensare di fare
>zuppe o "pescatora" o altro con gli scarti di una trota??!! già mi
>viene difficile chiamarlo *pesce* ma il retrogusto di terra che
>accomuna i *pesci* d'acqua dolce è ovvio che risalti negli scarti che,
>già dal loro nome, andrebbero *scartati*.
>p.s. se non si era capito io ODIO le trote e affini! lol
quoto :-))
e le anguille?
grasse!!
e vabbè ma puro Bbbbone!
come tutti noi!! lol
> gią mi
> viene difficile chiamarlo *pesce*
prova a mangiarle pensando che siano carne! :-P
che sc-kiff!
tsc tsc tsc... Ti manca un pezzo! ma capisco che uno le possa odiare
ora, se è per non morire di fame, io le mangio anche...
Che pezzo? Mia madre quand'ero piccolo le faceva appunto a tocchi e poi
impanate e fritte, e voleva propinarmele per forza, e a me facevano uno
schifo, ma uno schifo, che solo a pensarci vomito!
Però confesso che un mese fa al super ho visto una lattina: "Anguille
sott'olio" e l'ho comprata, deciso a farci dei crostini per mia suocera.
Infatti lei che è padana le mangia (come mia madre che è cresciuta
vicino al fiume Serchio a Lucca), per cui l'ho già anche avvisata...
Bisogna fare il possibile per superare i propri tabù, sono d'accordo. -
Ma cucinarle io mai, eh.
esagerato!
io ogni tanto quando sono in montagna le vado a pescare e se ne trovano
di buone, certamente l'ambiente in cui si mangiano conta, nel senso che
qui in riva al mare non mi sognerei di comperarmi una trota, ma lassù
non è proprio male
ora che mi ricordo, l'unica che ho mangiato, tra il 1979 (scuola
alberghiera, esercitazione: trota la limone)
e il 1993, ne ho mangiate di pescate a Pont St Marcel dal nonno di mia
moglie.
vero, altro pianeta.
Quoto. Bonissssssime!
>certo č pesce che devi speziare parecchio.
appunto!! ;)
Ehm, in ogni buon ristorante tedesco "classico" la ricetta che va per la
maggiore č la "Forelle Muellerin Art" (Trota alla Mugnaia): si insaporisce
la trota con succo di limone appena spremuto, si sala dentro e fuori, si
passa in farina e si arrostisce nel burro fuso. Si mette in un piatto
preriscaldato, nel fondo di cottura si spreme un altro limone, si fa
restringere, col sughetto ottenuto s'irrora la trota e si polverizza con un
trito di prezzemolo.
Semplicissima e gustosa.
DDV
si ma...sempre trota è, questa è la ricetta della *sogliola* alla
mugnaia! riveduta per la trota.
Ossignur, nei tempi antichi in certe parti della Germania disponevano di
trote e non di sogliole.
Dov'è il problema?
Il fulcro sta nel fatto che non è necessario ricorrere a spezie per cuocere
una trota in un modo decente.
Che poi una sogliola sia meglio è indiscutibile, ma i prezzi all'acquisto
sono diversi e anche questo ha una sua valenza o no?
DDV
il discorso che facevo io in origine stava sul fatto che i pesci
d'acqua dolce non mi piaciono per lo scarso sapore e l'indubbio
sentore di terra/fango,sono mie opinioni ma spesso le vedo
condivise,infatti la maggior parte delle ricette li vede salsati o
comunque arricchiti nel sapore con spezi/agrumi e quant'altro.
ovviamente costano meno ma se devo mangiare un branzino alla settimana
o una trota tutti i giorni, preferisco aspettare la domenica! ;)
si ma...sempre trota è, questa è la ricetta della *sogliola* alla
mugnaia! riveduta per la trota.
***
A pensarci bene deve essere esattamente il contrario: se la ricetta si
chiama "alla mugnaia" e i mulini erano sui fiumi e le trote ci nascevano
dentro, è evidente che soltanto in seguito l'hanno adattata ad un pesce di
mare:-)
DDV
veramente si chiama così,una creazione francese, perchè è infarinata!
>veramente si chiama cosě,una creazione francese, perchč č infarinata!
None, si chiama cosě in quanto adattata dalla trota che č un pesce di fiume
su cui notoriamente ci sono i mulini.
Ne piů ne meno che il risotto alla pescatora deriva dal fatto che i
pescatori nei periodi di fermo pesca coltivano il riso sulla spiaggia.
Gi
> None, si chiama così in quanto adattata dalla trota che è un pesce di fiume
> su cui notoriamente ci sono i mulini.
> Ne più ne meno che il risotto alla pescatora deriva dal fatto che i
> pescatori nei periodi di fermo pesca coltivano il riso sulla spiaggia.
Sono interessato a queste teorie:
alla carbonara
alla amatriciana
ale
per la seconda � semplice, � toponomastica
--
Nel '94 votai Berlusconi perch� mi feci imbambolare dalla discesa in campo.
Ero davvero convinto che sarebbe tutto cambiato rispetto agli anni di
Andreotti/Craxi
(Soprano, IAT, 26/03/2010)
>> alla carbonara
>> alla amatriciana
>
> per la seconda è semplice, è toponomastica
toponomastica!? veramente si fa con il guanciale, non con i ratti :-D
LOL :D
(la devo spiegare o hanno capito tutti?)
--
Nel '94 votai Berlusconi perchè mi feci imbambolare dalla discesa in campo.
Se è dell'amatrice anche l'amatore la può condividere, o sbaglio?
Ovviamente la matrice della matriciana non è quella di Amatrice i cui
abitanti hanno diffuso l'amatriciana, bensì del grandissimo Aldo Fabrizi.
Cordialità
Gi
--
Per chi avesse necessità di contattarmi privatamente:
gsassachiocciolatiscalipuntoit
Scusate il disturbo.
"Speck" <il_g...@hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:2i65t5l1iufksdptn...@4ax.com...
> "vittorio" <n...@lk.oo>:
>
>>in percentuale quanto c'è di scarto su una trota intera ?
>
> Pesce lungo e testa piccola rispetto al corpo. Se sfiletti bene, lo
> scarto e' del 30%
>
>>le vendono a 5 euro/kg intere , 10 euro i filetti puliti .
>
> Non e' un furto, considerando che c'e' il lavoro
1) se devo mangiare un pesce con limone, mi hanno insegnato a VIAREGGIO
(io sono di LUCCA, di là dai monti) che: o sono un cafone o non so cosa
sto facendo - e in questa ricetta tedesca c'è *doppio* limone
(addirittura prima di cuocere!) e poi prezzemolo: DDV, dimmi che ci
resta dell'originale?
2) la "sogliola alla mugnaia" da queste parti è: sogliola spellata,
impanata in farina bianca + gialla, fritta. Si può aggiungere il limone
sui filetti caldi, ma solo se si è cafoni ihihih
> > e soprattutto non hai capito che è Amatriciana, perché preparata con
> > guanciale e pecorino di Amatrice
>
> Se è dell'amatrice anche l'amatore la può condividere, o sbaglio?
> Ovviamente la matrice della matriciana non è quella di Amatrice i cui
> abitanti hanno diffuso l'amatriciana, bensì del grandissimo Aldo Fabrizi.
>
> Cordialità
> Gi
Però mi snobbate la carbonara.
ale
> 1) se devo mangiare un pesce con limone, mi hanno insegnato a VIAREGGIO
> (io sono di LUCCA, di là dai monti) che: o sono un cafone o non so cosa
> sto facendo
da noi quelli che mangiano il pesce con il limone diciamo che "son di
Cuneo", ma ce n'è molti anche della riviera...
sig!! ieri sera ho fatto un cappon magro con le stellette e il primo
dei che ci si avvicina mi chiede il limone da mette sulle ostriche e
sulle cozze!!! :( dopo che glie ne dico di cotte e di crude alla
seconda portata, la paella, mette il limone sulle cozze..DI NASCOSTO!!
rotfl
>Però mi snobbate la carbonara.
Che caspita, ha un'ottantina d'anni!!!... E' vero che dicono finché è
calda... fosse stata la nipote, mica la si sarebbe fatta freddare!
non mi ricordo assolutamente perché si chiama così
era il primo preferito da Giuseppe Mazzini
Non son passate 12 lune che i carbonari fecero correre fiumi d'inchiostro
sull'origine delle loro squaw.
Gi
>Che poi una sogliola sia meglio č indiscutibile, ma i prezzi all'acquisto
>sono diversi e anche questo ha una sua valenza o no?
Pero' se parliamo di trote di allevamento non si possono paragonare
alle sogliole. Queste ultime sono sempre pescate. E' vero che c'e'
allevamento e allevamento, ma per le trote valgono le stesse
considerazioni di branzini e orate: allevate quasi sempre non sono un
granche'. Non una porcheria, ma neanche un granche'.
Senti, ma metti una telecamera nascosta, plěs! :))))
>per mangiare la trota:
>fiume o laghetto, accendere il grill, se ne prende una, subito
>sulla griglia, salare e mangiare con le mani.
>in alternativa affumicarla subito a caldo e mangiare.
Alternativa migliore ancora: trota al blu.
>Altrimenti meglio mangiare altro
E' come dire che il porcino va mangiato a un'ora dalla raccolta senno'
e meglio buttarli. Non che non ci sia del vero nel ragionamento, ma
una trota buona resta una trota buona anche dopo qualche ora. Certo
che se le lasci in secca sotto il sole d'agosto per tutto il
pomeriggio non e' piu' buona manco da dare al gatto...
ogni volta che passo sulla LI-GE, qui c'è sempre pieno di pescatori:
http://tinyurl.com/trote-massa
devono esse bòne le trote al CO2...
> Pero' se parliamo di trote di allevamento non si possono paragonare
> alle sogliole. Queste ultime sono sempre pescate. E' vero che c'e'
> allevamento e allevamento, ma per le trote valgono le stesse
> considerazioni di branzini e orate: allevate quasi sempre non sono un
> granche'. Non una porcheria, ma neanche un granche'.
Se parlo di pesci, parlo esclusivamente di pesci "veri", il che vuol dire -
per quelli di fiume - parlare di specie praticamente "estinte", data la
rarità di fiumi e torrenti vivi e puliti come nei tempi antichi.
Le trote "vere" sono pesci di fiume, che - se vivessero in acque pure e
correnti come una volta - sarebbero molto buoni.
Allevamento per allevamento fanno "schifo", come quelli di mare d'altronde.
Sappiamo tutti che la realtà odierna è diversa, bisogna prenderne atto.
Perché si chiama: grande distribuzione?
Perché da' a tutti la possibilità di accedere a prodotti di scarsa qualità,
ma a prezzi compatibili con le disponibilità economiche di famiglie, che
diversamente non se li sognerebbero neanche.
E' vero che quasi tutti mangiamo prodotti le cui proprietà organolettiche
sono alterate dalle modalità con cui vengono allevati pesci e carni e
coltivate futta e verdura; in realtà però, il consumatore, pur inghiottendo
tramite il cibo fertilizzanti, concimi, medicinali e tutto ciò che non
immaginiamo neanche, usufruisce di una alimentazione infinatemente più ricca
e completa di molti anni fa e i benefici si vedono tramite l'enorme
allungamento della vita e l'aumento inequivocabile della statura della
popolazione.
Contemporaneamente stanno aumentando allergie e intolleranze alimentari.
Insomma, come al solito: sciucià e sciurbì non si può.
DDV
Bah, ripensandoci perň puň anche essere vero cosa sostiene capsicum, che si
intendono "alla mugnaia" le ricette che prevedono l'uso dell'infarinatura.
Sarebbe interessante risalire all'origine di questa denominazione;
personalmente non saprei da che parte cominciare...
DDV
Opporcavacca, io sono ligure e il limone non lo metto neanche sulla frittura
di pesci, dove avrebbe il suo perch� per aggiungere vitamina C al fritto, ma
ho postato un'antica ricetta tedesca, in risposta a chi sosteneva che le
trote richiedono abbondante speziatura per risultare edibili.
Se ti scandalizzi tanto per limone e prezzemolo, cosa ne dici dell'aceto che
serve alle cotture in carpione? E le acciughe come le marini? Con lo sputo?
Nelle vongole non ce lo metti il prezzemolo?
Nessuno ti obbliga ad andare a mangiare la trota in Germania: mangiala come
ca��o vuoi, ma lascia che lo facciano anche i tedeschi:-)
Ti dir� di pi�: da noi c'era un rinomatissimo ristorante, che purtroppo ha
chiuso per ragioni d'et�, che come primo antipasto serviva una ricetta di
origine francese "filetti di pesce in salsa di burro della Normandia e
limone", che erano talmente buoni, che venivano da tutte le parti a
mangiarli.
Nessuno ti vieta di mangiare secondo i tuoi gusti, ma da qui a criticare le
usanze delle altre cucine ce ne corre.
Nei paesi nordici cuociono le cozze con porri e panna.
Orrore?
No, usano gl'ingredienti della loro tradizione.
Assassini?
Per noi, che siamo nati in un paese ricco di sole e pomodori (dal 1492),
perch� prima voglio vedere come lo facevano il brodetto di conchiglie!
2) la "sogliola alla mugnaia" da queste parti �: sogliola spellata,
> impanata in farina bianca + gialla, fritta. Si pu� aggiungere il limone
> sui filetti caldi, ma solo se si � cafoni ihihih
Ecco, vedi: per me che sono ligure, siete cafoni voi, che impanate la
sogliola con farina bianca+gialla!
E chi ci aggiunge il limone, secondo me, se gli piace, fa pi� che bene.
E' buona vitamina C.
Le scaloppine al limone sono buone: perch� non dovrebbero esserlo anche
quelle di pesce?
Non � mica me��a!
DDV
> Per noi, che siamo nati in un paese ricco di sole e pomodori (dal 1492),
Dalla fine dell'800. In cucina come salsa o condimento intendo.
ale
> Bah, ripensandoci però può anche essere vero cosa sostiene capsicum, che si
> intendono "alla mugnaia" le ricette che prevedono l'uso dell'infarinatura.
> Sarebbe interessante risalire all'origine di questa denominazione;
> personalmente non saprei da che parte cominciare...
Burro e farina.
Interessante, invece, la denominazione "alla mugnaia" per dei
maccheroni:
"I maccheroni alla molinara (o “alla mugnaia”) sono dei lunghi, spessi
e irregolari maccheroni pieni tirati a mano, del diametro di 4-6 mm,
realizzati con un semplice impasto di acqua, semola e farina.
Sono caratteristici della provincia di Teramo e di Pescara, in
particolare dei comuni della Val Fino e dei Monti della Laga, e si
ottengono lavorando l’impasto sino a ottenere un panetto al centro del
quale verrà praticato un foro.
Questa parte della lavorazione è la più complessa e richiede mani
sapienti ed esperte che, l’una di fronte all’altra, sappiano infilarsi
nel foro dell’impasto per lavorarlo ancora circolarmente, sfinando e
allungando progressivamente l’anello fino a ottenere un lunghissimo
maccherone, che poi va tagliato nella lunghezza voluta, generalmente
circa il doppio rispetto a un normale spaghetto.
Le origini dei maccheroni alla molinara risalgono intorno al 1340,
quando venne introdotto nelle mense di re Roberto d’Angiò, legando
questa preparazione alla nascita dei mulini a palmenti, fatti
costruire sul fiume Fino dai duchi d’Acquaviva, signori di Atri, come
racconta Angelo De Victoriis-Medori nell’articolo “La cucina teramana
nella gastronomia abruzzese” (A. IV n.10 della rivista “Abruzzo
gastronomico”, Teramo 1979). La metodica di lavorazione osserva ancora
oggi le regole della tradizione ed è attestata da Rino Faranda in
Gastronomia Teramana (Ed. Tercas, Teramo 1978). "
Quindi la presenza della farina nelle preparazioni di carne e
denominate alla mugnaia *potrebbe* avere una origine comune con quella
dei maccheroni.
ale
questa della vitamina C me le devi spiegà
> Se ti scandalizzi tanto per limone e prezzemolo, cosa ne dici dell'aceto che
> serve alle cotture in carpione? E le acciughe come le marini? Con lo sputo?
> Nelle vongole non ce lo metti il prezzemolo?
carpione --> quella è la ricetta/preparazione e mi va bene così
acciughe --> aglio e prezzemolo ok, limone solo se sono crude e in
abbinamento con evo
vongole --> prezzemolo mai, però al ristorante lo tollero
> Ti dirò di più: da noi c'era un rinomatissimo ristorante, che purtroppo ha
> chiuso per ragioni d'età, che come primo antipasto serviva una ricetta di
> origine francese "filetti di pesce in salsa di burro della Normandia e
> limone", che erano talmente buoni, che venivano da tutte le parti a
> mangiarli.
>
> Nessuno ti vieta di mangiare secondo i tuoi gusti, ma da qui a criticare le
> usanze delle altre cucine ce ne corre.
> Nei paesi nordici cuociono le cozze con porri e panna.
"Moglie e buoi dei paesi tuoi": mai sentito questo proverbio?
Perché devo cucinare a casa mia come cucinerebbe un tedesco?
> Ecco, vedi: per me che sono ligure, siete cafoni voi, che impanate la
> sogliola con farina bianca+gialla!
Tu come le fai?
In Italia questo prezioso ortaggio arriva nel 1596 ma la sua coltivazione si
diffonde solo qualche anno più tardi e le condizioni climatiche favoriscono
la coltivazione del pomodoro al sud Italia.
==ENDQUOTE
la diffusione nazionale e' appunto da fine '800, grazie alle nuove
tecnologie di lavorazione e conservazione per le quali dobbiamo eterna
gratitudine ai Sig.ri Cirio e Mutti.
Lunga vita allo spaghetto al pomodoro
imperitura memoria a chi ha permesso che tutta Italia ne divenisse schiava!
Paolo
> "Moglie e buoi dei paesi tuoi": mai sentito questo proverbio?
> Perch devo cucinare a casa mia come cucinerebbe un tedesco?
Espandere i tuoi orizzonti?
Provare nuove sensazioni?
Motivazioni ne esistono a bizzeffe, non ultima provare un piatto che
non si è mai provato prima.
ale
io sono del parere che queste sono al 90% seghe mentali o astuzie di
case famaceutiche/medici stronzi per vendere!!
solo dopo apparvero figure degne di diventare bersagli:
http://tinyurl.com/2u4tdvj
> Lunga vita allo spaghetto al pomodoro
> imperitura memoria a chi ha permesso che tutta Italia ne divenisse schiava!
quoto
sě ma io non mi riferivo alle eccezioni, bensě alle regole importate
anche a me piace sperimentare, non faccio quasi mai lo stesso piatto o
lo stesso ingrediente cucinato nello stesso modo, specialmente se ho
ospiti - ma da qui a cucinare "alla tedesca" o in qualche altro modo
bizzarro come se fosse la regola quotidiana, ce ne corre
> sì ma io non mi riferivo alle eccezioni, bensì alle regole importate
>
> anche a me piace sperimentare, non faccio quasi mai lo stesso piatto o
> lo stesso ingrediente cucinato nello stesso modo, specialmente se ho
> ospiti - ma da qui a cucinare "alla tedesca" o in qualche altro modo
> bizzarro come se fosse la regola quotidiana, ce ne corre
Non ho letto nel post di DDV uno sprone a cucinare quotidianamente
"alla tedesca", ma un richiamo al fatto che al mondo di cucine ne
esistono differenti.
Quello che trovo bizzarro è la tua accomunanza del termine bizzarro
con la cucina alla tedesca.
E' una mia opinione, naturalmente.
ale
> Opporcavacca, io sono ligure e il limone non lo metto neanche sulla frittura
> di pesci
Di contorno al fritto di pesce, *solitamente* cosa ci mangi (se ci
mangi qualcosa)?
ale
Probabile, ma non ne sono sicura.
Conosco diverse persone che ne soffrono; vero che al giorno d'oggi si da'
molto più peso a malesseri che una volta ci si ciucciava con rassegnazione,
senza chiedersene il motivo.
DDV
perché da lì eravamo partiti ed era solo un esempio
> si intendono "alla mugnaia" le ricette che prevedono l'uso dell'infarinatura.
> Sarebbe interessante risalire all'origine di questa denominazione;
OSSIGNUR! indovina un po'.....:PPPPPP
http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/M/mugnaio.shtml
calcolando che di solito erano le mogli a cucinare, e non i
mariti...:DDDD
> il discorso che facevo io in origine stava sul fatto che i pesci
> d'acqua dolce non mi piaciono per lo scarso sapore e l'indubbio
> sentore di terra/fango
Vero fino a mezzogiorno: una trota tirata su da un torrente di
montagna con la coda di topo ha un sapore di sosddisfazione
impagabile... :DDD
--
G.
> Vero fino a mezzogiorno: una trota tirata su da un torrente di
> montagna con la coda di topo ha un sapore di sosddisfazione
> impagabile... :DDD
Apprò di soddisfazione, complimenti (ho trovato il video) per essere
riuscito a cucinare davanti alle telecamere.
Ma la tizia che funzione ha nella trasmissione?
ale
>Ma la tizia che funzione ha nella trasmissione?
Sdilinquire i cuochi?!
:-)
Gi
>> Opporcavacca, io sono ligure e il limone non lo metto neanche sulla
>> frittura
>> di pesci, dove avrebbe il suo perché per aggiungere vitamina C al fritto
>
> questa della vitamina C me le devi spiegà
Poco da spiegare: il fritto non contiene vitamine; il limone completerebbe
il pianto dal punto di vista nutrizionale.
> carpione --> quella è la ricetta/preparazione e mi va bene così
> acciughe --> aglio e prezzemolo ok, limone solo se sono crude e in
> abbinamento con evo
> vongole --> prezzemolo mai, però al ristorante lo tollero
Come da tradizione.
> "Moglie e buoi dei paesi tuoi": mai sentito questo proverbio?
> Perché devo cucinare a casa mia come cucinerebbe un tedesco?
Perché no?
Io sono ligure; mia madre non era una gran cuoca e mi ha lasciato una
tradizione culinaria piuttosto ristretta.
Ho studiato due anni in un collegio nella Svizzera tedesca, per lavoro e per
diporto ho avuto la fortuna di apprezzare la cucina di altri paesi europei e
no.
Ci sono alcuni piatti che amo moltissimo e ogni tanto mi piace cucinarli.
Non troveresti niente di strano, se volessi cucinare la pasta con le sarde
siciliana o la ribollita toscana, no?
Dov'è la differenza se apprezzo pietanze di altre culture?
>> Ecco, vedi: per me che sono ligure, siete cafoni voi, che impanate la
>> sogliola con farina bianca+gialla!
> Tu come le fai?
Alla "tedesca" hehehe, burro, farina bianca e limone:-)
Naturalmente se venissi dalle vostre parti le mangerei come le fate voi e le
apprezzerei molto.
DDV
ok seconda domanda: come si rimedia un appuntam.. errr una comparsata
in trasmissione?
ale
diciamo che una insalata fresca è molto più indicata delle più golose
patatine fritte.
in alternativa, una ciotola di cuori di bue con cipolla o porro fresco.
tornando in germania (non ho voglia di riaprire il thread, riparto da qui),
li ho assaggiato un buon minestrone con dei tocchetti di pera williams a
fine cottura, ero ospite e non ero in condizione di poter declinare, visto
che era stata la nonna, allora ottantenne, a prepararla; rifiutare poteva
sembrare scortese verso una persona di quella età.
a me il minestrone fatto così è piaciuto. (io ho ricambiato con due sere
"mie" una carbonara e una pasta al forno)
quello che non consideriamo, è che spesso andiamo per stereotipi, con la
stessa storia degli spaghetti alla marmellata.
spesso a me i tedeschi chiedono "nudeln" vicino alla "sogliola al burro",
dopo avergli detto che ci sono delle differenze su come interpretare il
pranzo o la cena, accettano e si adeguano; se ci spostiamo in francia, il
riso bollito viene spesso avvicinato a piatti di carne; personalmente non ho
mai mangiato malissimo all'estero; di Rothenburg mi ricordo ancora adesso un
filetto di capriolo ai finferli (ottobre 1991), di Maçon delle polpette di
luccio alla crema di porri (stesso periodo), una quiche da primo premio a
Sedan, in una panetteria. Amburgo, visitata l'ultima volta nel 2004,
fantastica città dove andrei per mangiare aringa, mela e cipolla.
>
> ale
--
Amore, per me sei come un salvadanaio traboccante di monete...
NON VEDO L'ORA DI TIRARTI UNA MARTELLATA. (Flavio Oreglio)
> Insomma, come al solito: sciucià e sciurbì non si può.
oh belin 'sta chi!
dunde ti vegni?
> Nei paesi nordici cuociono le cozze con porri e panna.
> Orrore?
> No, usano gl'ingredienti della loro tradizione.
Seeee, balette!!!!!
Possiamo rispettare i gusti di tutti, ci mancherebbe, ma le cozze alla
normanna (giusto per prendere esempio dai nordici) fanno cacare rispetto
alle nostre cozze in tegame, al verde o ripiene........ ;-)
Esattissimo! Sarebbe un grave errore non farlo!
Ora, però, visto che ho allargato i miei orizzonti e ho provato nuove
sensazioni, posso dire che come i nordici cucinano i pesci mi fa schifo? :-D
> > Di contorno al fritto di pesce, *solitamente* cosa ci mangi (se ci
> > mangi qualcosa)?
>
> diciamo che una insalata fresca è molto più indicata delle più golose
> patatine fritte.
> in alternativa, una ciotola di cuori di bue con cipolla o porro fresco.
eh, io lì volevo arrivare. E a chi critica il limone sul pesce
(fritto).
> tornando in germania (non ho voglia di riaprire il thread, riparto da qui),
> li ho assaggiato un buon minestrone con dei tocchetti di pera williams a
> fine cottura, ero ospite e non ero in condizione di poter declinare, visto
> che era stata la nonna, allora ottantenne, a prepararla; rifiutare poteva
> sembrare scortese verso una persona di quella età.
> a me il minestrone fatto così è piaciuto. (io ho ricambiato con due sere
> "mie" una carbonara e una pasta al forno)
Interessante questo minestrone, particolari?
> quello che non consideriamo, è che spesso andiamo per stereotipi, con la
> stessa storia degli spaghetti alla marmellata.
> spesso a me i tedeschi chiedono "nudeln" vicino alla "sogliola al burro",
> dopo avergli detto che ci sono delle differenze su come interpretare il
> pranzo o la cena, accettano e si adeguano; se ci spostiamo in francia, il
> riso bollito viene spesso avvicinato a piatti di carne; personalmente non ho
> mai mangiato malissimo all'estero;
Io ho imparato ad apprezzare la "portata invertita". O anche "portata
mista".
Se da me (casa mia) in tavola metti una pasta e magari una insalata,
mia moglie mangia una forchettata di uno e dell'altro senza troppi
patemi d'animo §(anche io ora).
Così come si adegua invece a portate prefissate quando cuciniamo
italiano.
Di contro, ho mangiato delle ottime trenette al "pesto peruviano" con
sopra una cotoletta fritta (milanesa)
E ci stava bene.
> di Rothenburg mi ricordo ancora adesso un
> filetto di capriolo ai finferli (ottobre 1991), di Maçon delle polpette di
> luccio alla crema di porri (stesso periodo), una quiche da primo premio a
> Sedan, in una panetteria. Amburgo, visitata l'ultima volta nel 2004,
> fantastica città dove andrei per mangiare aringa, mela e cipolla.
Stasera sono ancora a trabajar e sono senza cena. Invidia.
ale
> Quello che trovo bizzarro � la tua accomunanza del termine bizzarro
> con la cucina alla tedesca.
Solo perch� Pietro non conosce bene la cucina teteska, io ho lavorato 15
anni con (e per, e da) i teteski e sono molto meno bizzarro nel
giudicare la loro cucina, anzi, mi viene difficile anche parlare di una
*cucina* teteska, meglio parlarei di semplici unioni di ingredienti che
a volte vengono male e a volte peggio ;-)
Tranne qualche dolce e qualche carne, del retto tutti commettono degli
errori.
> Esattissimo! Sarebbe un grave errore non farlo!
> Ora, per , visto che ho allargato i miei orizzonti e ho provato nuove
> sensazioni, posso dire che come i nordici cucinano i pesci mi fa schifo? :-D
Ma sicuramente si, *ti* fa schifo, ci mancherebbe.
(andato bene il viaggio? racconta un po' che hai mangiato e dove)
ale
In realtà non è vero nemmeno quello, è la comparazione con la nostra
cucina che è impossibile, nel senso che noi siamo a distanza siderale da
loro, in meglio intendo.
Poi, io, ho una capacità di adattamento sicuramente sopra la media,
quindi spesso mi sono ritrovato in Germania ad apprezzare loro pietanze
discutendone con i commensali, ma solo perché in quel momento stavo
giudicando il presente, cancellando completamente la memoria del resto.
> (andato bene il viaggio? racconta un po' che hai mangiato e dove)
Molto bene, grazie.
Mi hanno spostato la data di scadenza della gara a fine maggio,
ritornerò giù a metà maggio per chiuderla là.
Mangiato una tajine notevolissima a Settat, identica a questa:
http://tom.scholten.nu/weblog/wp-content/uploads/2006/08/tajine1.jpg
con carne di montone tritata, coriandolo e verdure prepassate in forno a
legna e poi aggiunte a metà cottura, davvero spettacolare.
A Casablanca mi sono fatto la consueta puntatina da Casapaco (conosciuto
anche con il nome di Le Pilotis. Pesci a gogò, ma io conosco il padrone
da circa 10 anni e so che fa una paella da sbavo, con gamberazzi grossi
come il braccio, quindi........
Notevolissima anche la quantità di gnocca, devo ammettere che la
percentuale di questo ingrediente in Marocco mi stupisce ogni volta che
vado. Lo cucinano in diversi modi e viene sempre benissimo.
>
> Stasera sono ancora a trabajar e sono senza cena. Invidia.
io invece sono chiuso e vado a dormire alle 11:00 [semicit]
lol
>
> del retto tutti commettono degli errori.
~~~~
voluta o refuso?
il ponente ingrossa le sue file
Buona notte
Gi
--
Per chi avesse necessit� di contattarmi privatamente:
gsassachiocciolatiscalipuntoit
Scusate il disturbo.
>> del retto tutti commettono degli errori.
> ~~~~
>
> voluta o refuso?
refuso clamoroso!
> La potresti attendere nel vicoletto all'uscita degli artisti, oppure andare
> nel camerino con un fascio di rose; mai visto film commedia degli anni 50'.
> Ah gi , dimenticavo, sei giovane!
> In ogni caso tu non potresti, altrimenti la segnora ti fa fuori, semmai
> potrei farlo io e, se proprio vuoi, gli porto i tuoi saluti.
E' una buona idea.
ale
E quindi?
Gli abitanti dei paesi nord-europei dovrebbero cucinarle come noi?
Ci si sta arrivando: si chiama globalizzazione.
Io non ci sar� pi�, ma se verr� il giorno in cui dappertutto si mangeranno
le stesse cose, saremo tutti pi� poveri.
Un esempio terra-terra: un buon albergo in Val Badia, 7 cene, 7 menu presi
un po' da tutta Italia (p.e. pasta al pesto e spaghetti alle
vongole).Un'unica cena a tema locale. Dappertutto pizzerie (costano meno) e
locali "ibridi". Se non avessi visto le Dolomiti dalla finestra, avrei
potuto credere di non essermi mossa da casa. Meno male che - almeno sulle
piste - in alcuni locali ci si accorgeva di essere in Trentino.
A me piaceva di pi� quando mi beccavo una settimana di canederli e cibi del
posto, agli stranieri invece non pare vero di mangiare l'impepata di cozze
sulle Dolomiti e forse anche a molti italiani...
Potenza della "globalizzazione":-)
DDV
era meglio voluta!! lol