> Sembra quasi una trollata, sembra eh.
Lo so che potrebbe sembrarlo. Ma forse non ho esplicitato
bene il passaggio in cui dicevo che da piccolo mi
costringevano a overdosi di carne.
Mia madre e soprattutto sua madre (ovviamente mia nonna
non c'è più da 25 anni) appartengono a quella generazione
che ha visto la fame nera ed è sempre vissuta a stretto
contatto con la campagna. Hanno sviluppato un rapporto col
cibo che dire morboso è un eufemismo, sono cresciuto
letteralmente ingollato a ogni pranzo e cena. Carne,
sempre carne, ho solo il ricordo di questa puzza orrenda
per casa. Poi il disordine. Cucchiai intrisi di grasso,
fumi... Mia madre che tutt'ora nel terrore che le cose non
si cuociano regola il gas al massimo, distrugge i manici
di bachelite delle pentole in continuazione. E io che
avrei pure studiato 'ste cose che le dico che non ha senso
sprecare gas, soldi e arroventare gli ambienti per mandare
a temperatura le cose con 3 min di anticipo. Ma niente.
Giusto ieri ho portato in discarica quattro stoviglie
praticamente senza manico, è così ogni qualche mese.
Poi sempre in azione il vissuto della povertà. Mia madre
cucina cofanate immense di pasta e carne che poi riscalda
per 4-5 gg di seguito. Mai cucina quello che poi mangerà
in un singolo pasto. Ma questa roba puzza, unge, vedere i
piatti con la pasta fritta mescolata ad altri avanzi mi fa
vomitare.
Mi direte che questo è normale in una cucina. Ma ci si
creda o meno praticamente fino a che non ho avuto 12-15
anni per protestare ero letteralmente costretto a
mangiare, proprio con le posate infilate in bocca e tutto
lo schifo di unto e fumo in cucina.
Questa è stata tutta la mia infanzia e tutt'ora vedere mia
madre cucinare mi fa vomitare. Quando manteca le cofanate
di pasta che prepara la tiene ore a fuoco alto, spesso la
pasta ha la crosticina di bruciato che sarà tanto
prelibata ma a me evoca ricordi schifosi. In tutto questo
mia madre vive con la diarrea, gliel'ha detto il medico
che mangia troppo e male ma è come un robot incriccato che
ripete all'infinito lo stesso programma.
Ecco, come stupirsi se sono finito a mangiare a mia volta
male per il semi trauma di tanti anni così? Per questo ho
chiesto consiglio; avete fatto bene a ricordarmi la
frutta, la mangio ma non abbastanza, proverò a diminuire
la mozzarella (ovviamente vedo l'aspetto psicologico:
bianca, asettica, non puzza, non c'è grasso, etc.) e così via.
Ma mi spiace essere un po' giudicato anche se è stato
fatto in modi civili e per aiutarmi. E' che proprio l'idea
di mangiare mi fa schifo e la trovo solo una necessità.
Dimenticavo, mia madre vive sola e ha due frigoriferi di
quelli alti quanto un cristiano, perennemente pieni e
perennemente sta a buttare la roba andata a male. Non vi
dico quanto spende di spesa perché non ci crederebbe
nessuno :)