Il 14/09/2021 14:54, Claudio ha scritto:
>
> Non tutte le linee sono 100% italiano, e comunque per gran tempo producono
> marchi commerciali per conand, coop etc. che hanno miscele "UE e non UE". Il
> canadese fra l'altro è usato da quasi tutti i pastifici (o meglio molini che
> lavorano per i pastifici) per tagliare gli altri e portare le miscele ai
> giusti parametri, è quasi indispensabile (se non erro perché parecchio
> proteico..ma potri dire una sciocchezza).
si, ci sono caratteristiche specifiche in quei grani, al di là della (noiosa
e falsissima) favola del prodotto italiano.
Ma c'è una semplice questione aritmetica: la produzione nazionale copre
circa 1/3 del fabbisogno per la produzione di pasta.
Quindi gli aedi dell'autarchia alimentare (v. coldiretti&Co.) continuano
a fare un racconto più strabico di Aigor nel film di Mel Brooks: la pretesa
urbi-et-orbi dell'uso del grano duro, anche nella normativa comunitaria, e
la pretesa dell'uso del solo grano nazionale (che non c'è) per quella
produzione di pasta.
Paolo