Il 24/06/2022 16:45, Renato_VBI ha scritto:
>
> Le tubazioni "colabrodo" in argomento sono di massima utilizzate per l'acqua
> potabilizzata, non so se corrisponde a verita' ma un distinto
> ingegnere idraulico una volta ci racconto' che in quel di Roma (e dintorni)
> certi punti della rete utilizzano ancora condutture in pietra di epoca
> romana.........
>
per definizione: un impianto di irrigaizone non puo' "perdere", giacché
l'acqua al masismo finisce per terra, appunto ad irrigare! (ci sono casi
particolari, ma siamo sul versante del furto dai bacini e vendita
sottobanco, altra storia)
Si, quando si parla di perdite, ci si riferisce alla distribuzione
domestica. Non è del tutto falso quanto affermato riguardo l'impianto di
Roma, ma diciamo che l'affermazione è un filo troppo sintetica, e fa pensare
cose che non sono.
Anche la cloaca massima risalente ai sette re è ancora in funzione,
capiss'ammè :)
La verità è che gli impianti principali funzionano: a Bologna una delle
condutture è anch'essa risalente all'epoca repubblicana: preleva da Sasso
Marconi e fa una ventina di km in galleria fino ad alimentare la città Non
crederai che in duemila anni la galleria sia rimasta intatta, funzionale,
senza nemmeno un rifacimento. Cosi' per (i molti) acquedotti di Roma.
Che se fossero quelle dell'epoca, una cosa è certa: non ci sarebbero
problemi di perdite: sono più probabile perdite e gocciolamenti in un
impianto condominiale che in una conduttura di epoca romana rivestita in
cocciopesto (vai a vedere le cisterne di Matera, o la Piscina Mirabilis per
la conferma)
Paolo