Il fucile è stupendo. Trovo che il cai 12 a cani estrni, vecchio,
vissuto...immagino Virgil Earp che cammina in mezzo alla polvere con il
fucile appoggiato sulla spalla... (so che era un cal dieci ma il dieci in
italia non lo trovo...)
Maco Antonio
Non ho dubbi sulla bellezza di qualunque "cani esterni" !
Se sei a GE prova a fare una visita da Cuomo, ha delle tranquille 12/65 da
un'oncia di varie marche (e prezzo)
(quanto al torciglione č piů robusto ed elastico di quel che si crederebbe)
lmb
si ma non voglio giocare a "il piccolo banco di prova".
Se torciglione mi permetto di affermare che č da mettere sul caminetto.
Cuomo ha riaperto ieri, era in ferie. Chiederň consiglio a lui, giusto.
Sulla caccia non ci sono altri da noi. Quelle che vende nelle bustone di
plastica, tanto al chilo.
Marco Antonio
oppure carica a polvere nera emulando le cartucce dei suoi tempi: bossolo in
cartone, cartoncino sovrapolvere, borra in feltro ingrassata, spessore di
sughero, un'oncia di pallini, cartoncino ed orlo tondo. (90 grani di FFg per
28 grammi di Pb)
>
> Cuomo ha riaperto ieri, era in ferie. Chiederò consiglio a lui, giusto.
> Sulla caccia non ci sono altri da noi. Quelle che vende nelle bustone di
> plastica, tanto al chilo.
se il fucile come penso ha camere da 65 non so se lui le fa, comunque ha
delle RC a buon mercato, caricamento tradizionale con borra in feltro o
fibra.
Se invece hai già la camera da 70 mm. tra le sue cartucce c'è sicuramente
quella giusta.
> (quanto al torciglione è più robusto ed elastico di quel che si
crederebbe)
>
> lmb
Vero, ma solo quello dei buoni (e collaudati) costruttori di canne damascate
dell'epoca.
Se la canna non è di 'firma' (quindi più 'commerciale', a imitazione dei
migliori 'cannonieri'), credo sia meglio non fidarsi troppo.
F.U.
Massimo Mortola che è un caro amico e ottimo esperto (scrive su TAC) mi ha
inviato due anni fa un articolo tratto da una rivista americana dove hanno
messo alla prova una buona doppietta, antica ma discretamente conservata,
con canne di vero damasco; la prova è andata ad oltranza e il fucile è
arrivato a sopportare cartucce da 1800 Bar senza troppi problemi.
Lucio non si sbaglia, il vero miglior damasco è molto robusto, più di quanto
si possa immaginare.
Il problema è che nella struttura del damasco (e del torciglione) le camole
possono scavare senza dare troppo nell'occhio indebolendo la giunzione tra
le spire del nastro, a questo si aggiunge che le armi di questo tipo hanno
tutte ormai 80/90 anni o anche più, quindi è meglio prudenzialmente restare
su cariche caute, da 400/450 bar e solo con borre in feltro.
Le Eley: Purdey, Classic Game e Impax sono di fatto studiate per queste
armi, a queste si è aggiunta di recente una cartuccia della Nobel Sport (mi
sfugge il nome) con bossolo 12/65 e borra in feltro specifica per vecchie
glorie.
Cordialità
G.G.
Cordialità
G.G.
> Le Eley: Purdey, Classic Game e Impax sono di fatto studiate per queste
> armi, a queste si è aggiunta di recente una cartuccia della Nobel Sport
(mi
> sfugge il nome) con bossolo 12/65 e borra in feltro specifica per vecchie
> glorie.
Non vedo l'ora di caricare il mio nuovo archibugio e provarlo.
Marco Antonio
Se hai sottomano un armaiolo degno ti tale nome, fai dare un'occhiata
all'interno delle canne e alle chiusure, prima di aprire le danze! ;-))))
La cartuccia della Nobel Sport che ti dicevo ieri sera, si chiama "English
Classic Low Recoil".
Cordialità
G.G.
> La cartuccia della Nobel Sport che ti dicevo ieri sera, si chiama "English
> Classic Low Recoil".
Sono quelle che uso anch'io nel tubo da stufa d'epoca!
Le cercava anche un'altra persona, ma gli ho detto che le faceva la Fiocchi:
non per fargli dispetto, ne ero proprio convinto.
Spero che le trovi ugualmente, o che legga queste note.
Grazie e ciao.
--
Francesco Mancuso
> > I Cuomo son degnissimi ... vorrei riuscire a fare un servizio sul loro
> > laboratorio di restauro per Radica e Bajonette !
No sono davvero bravi. Il fratello in negozio č simpatico, preparato e
spiega con calma e bene. Essendo un esperto cacciatore č sempre chiaro nei
consigli. Certo č anche un gran venditore!!!
Il fratello nell'officina non so neppure come si chiami. So che in tutta la
vita l'ho visto ridere solo una volta. Quando arrivai da lui con una beretta
76 smontata fino all'ultima molla e il muso lungo.
Marco Antonio
Se lo dici tu non ho alcun dubbio.
Il servizio credo sarebbe uno spunto di curioso interesse, queste antiche
affascinanti officine purtroppo sono in via di estinzione e con loro se ne
andrà una notevole fetta di pregiata cultura armiera.
Ciao
G.G.