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96 o 38/96 questo é il dilemma.

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fadilbar

unread,
Feb 28, 2008, 7:46:35 AM2/28/08
to
Felice possessore di un Husqvarna 96 (civile) del 1943 leggo ora su un
mensile che potrebbe trattarsi non di un 96 ma di un 38/96 in base alle
coroncine inclinate anziché dritte. Però sulla palla della manetta
dell'otturatore c'è la matricola e tutta l'identificazione allora riandrebbe
in alto mare.
Come fare per capire di quale arma si tratti (anche se il problema mi sembra
abbastanza secondario)?
Saluti.

Paolo Ortenzi

unread,
Feb 28, 2008, 8:59:20 AM2/28/08
to
fadilbar ha scritto:

Non riesco a capire: tra un 96 ed un 93/38 c'è una bella differenza,
quantificabile in CENTIMETRI in meno di canna.

Non solo: i 96/38 mi pare che non siano MAI stati fabbricati dalla
Husquarna, che fabbrico gli m/96 (in ridotta quantità...) OPPURE gli M38
(li fabbricò SOLO la Huquarna...) ma NON gli ibridi.


--
L'Europa, in 60 anni, non ha imparato nulla.

questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ab...@newsland.it

Max

unread,
Feb 28, 2008, 12:40:14 PM2/28/08
to
On 2008-02-28 13:46:35 +0100, "fadilbar" <fadil.b...@tin.it> said:

> Felice possessore di un Husqvarna 96 (civile) del 1943 leggo ora su un
> mensile che potrebbe trattarsi non di un 96 ma di un 38/96

Per cortesia, potresti dire di quale mensile si tratta e chi ha firmato
l'articolo?
Le coroncine inclinate a 45 gradi dicono solo che la fabbricazione fu
fatta da Husqvarna, ma questo lo sapevi già.
La Husky produsse sia il modello 96 che il modello 38.
Che nel 1943 producesse per il mercato civile... beh, consentimi di
dubitarne! :-)
Che dopo la fine della guerra il fucile sia finito in uso ai civili non
mi stupisce, ma che in piena guerra mondiale, con la Norvegia già
invasa, la Husqvarna producesse fucili per il mercato civile... non ci
credo! :-)

fadilbar

unread,
Feb 28, 2008, 1:08:34 PM2/28/08
to

L'articolo afferma che non si tratta di un 96/38 ma di un 38/96 che dovrebbe
essere un modello 38 allungato. La produzione di questi modelli lunghi
dovrebbe essere iniziata verso la fine del 42 e proseguita fino al 1944 con
i numeri di matricola da 686000 a 706.000 tutti per uso civile consegnati
alle associazioni di tiro per sostituire i 96 che erano stati distribuiti
ai vari club e richiamati dal governo per esigenze dell'esercito.
Saluti.

Pat

unread,
Feb 28, 2008, 1:45:48 PM2/28/08
to

"Max" <ispett...@yahoo.it> ha scritto nel messaggio
news:47c6f1fe$0$17945$4faf...@reader1.news.tin.it...

> On 2008-02-28 13:46:35 +0100, "fadilbar" <fadil.b...@tin.it> said:
>
>
> Per cortesia, potresti dire di quale mensile si tratta e chi ha firmato
> l'articolo?

Ipotizzerei questo...

idarticoli; idautore; titolo; idrivista; anno; numero; pagina; idargomento;
idarmibianche; idarmidafuoco; idcorte; idlunghe; idfucili; idfucilimilitari;
idnazionalità; idmarca; idmodello; idcalibro; idavancarica; idarmasportiva;
idtipoclone; idperiodostorico; idnote

6286; CRISTIANO SIVIERI; IL MAUSER SVEDESE; ARMI MAGAZINE; 2008; 02; 142;
ARMI DA FUOCO; ; LUNGHE; ; FUCILI; MILITARI; EX ORDINANZA; SVEZIA; MAUSER;
CARL GUSTAFS; HUSQVARNA; 1896 (M96); 6,5x55 Swedish Mauser; NO; NO; MAUSER
BOLT ACTION; 1890; SEQUENZA FOTOGRAFICA DI SMONTAGGIO E MANUTENZIONE
(SINTETICA)

Ciao

Pat

gualbo

unread,
Feb 28, 2008, 1:50:42 PM2/28/08
to
Max ha scritto:

> Che nel 1943 producesse per il mercato civile... beh, consentimi di
> dubitarne! :-)
> Che dopo la fine della guerra il fucile sia finito in uso ai civili non
> mi stupisce, ma che in piena guerra mondiale, con la Norvegia già
> invasa, la Husqvarna producesse fucili per il mercato civile... non ci
> credo! :-)
>
Secondo il libro "Crown'Jewels" dal '41 al '44 furono costruiti 18.000
M96 per l'uso da parte del "movimento dei tiratori volontari", un ibrido
tra l'equivalente del nostro UITS ed il CMP americano, proprio in quegli
anni, di cui circa 1/4 con diottre varie.
Ora, considerato che la Svezia aveva un esercito di popolo (tipo
Svizzera", dubito profondamente che tale fornitura non fosse "approvata"
dal governo svedese che probabilmente vedeva in questo un allargamento
ulteriore della base di cittadini armati che sarebbero tornati utili in
caso di invasione :-)
Felice nazione la Svezia in fatto di armi, se non erro è tuttora
possibile avere anche armi full auto e queste ultime sono + facilmente
detenibili se nei modelli in uso presso le forze armate.... Proprio come
da noi :-(
Gualbo

fadilbar

unread,
Feb 28, 2008, 2:12:14 PM2/28/08
to

L'articolo é inserito in Armi Magazini di febbraio 2008.
Saluti.

fadilbar

unread,
Feb 28, 2008, 2:18:57 PM2/28/08
to
La rivista é Armi Magazine N.3 (Marzo 2008), l'articolo é di Cristiano
Sivieri ed il titolo é : Mauser svedese da tiro 38/96.
Con tutte queste novità devo essere entrato in confusione visto che é la
terza volta che completo i dati.
Saluti.

Max

unread,
Feb 28, 2008, 3:07:32 PM2/28/08
to
On 2008-02-28 19:50:42 +0100, gualbo <gual...@people.it> said:

> Secondo il libro "Crown'Jewels" dal '41 al '44 furono costruiti 18.000
> M96 per l'uso da parte del "movimento dei tiratori volontari", un
> ibrido tra l'equivalente del nostro UITS ed il CMP americano, proprio
> in quegli anni, di cui circa 1/4 con diottre varie.

Proprio in Svezia, dove i volontari svedesi erano andati in Finlandia a
combattere malgrado la Svezia non sia stata un Paese ufficialmente
belligerante....

Concordo ovviamente sul fatto che la produzione di un'arma tipicamente
militare, nel periodo in cui dei volontari svedesi combattevano contro
i russi a fianco dei finlandesi, e con la Norvegia invasa dai tedeschi,
non poteva certo prescindere dall'autorizzazione delle autorita'
militari svedesi.

Sono andato anch'io a rivedermi il Crown Jevels... ma proprio non trovo
queste differenze che evidentemente il Maestro Sivieri sembra trovare.
D'altra parte lui trova anche le ottiche su fucili che non ne hanno mai
avute....
Essi'... direi che e' proprio lo stesso Sivieri del Mosin Nagant sniper
tarocco pubblicato su Diana Armi.... e non so perchè, ma ci avrei
giurato! :-(

ctelaghi

unread,
Feb 28, 2008, 1:27:15 PM2/28/08
to
> Che dopo la fine della guerra il fucile sia finito in uso ai civili non mi
> stupisce, ma che in piena guerra mondiale, con la Norvegia già invasa, la
> Husqvarna producesse fucili per il mercato civile... non ci credo! :-)
>

max max...... e io che ti avevo messo sulla mensola della camera da letto
esattamente sotto il SS. Cuore di Gesu' e appena sopra Minervini e San
Gabriele Possenti...

The Civilian Frivilliga skytterorel (Volunteers Shooter's Movement)
m/96, made during World War II by Husqvarna..... (pag. 76 Crown Jewels by
Dana Jones..)
SECONDO TE TRATTASI DE NA' RAMAZZA ??!!??
Se vuoi le foto ti mando quelle del mio..., del 1943 giustappunto ;-)
luc

Danidane

unread,
Feb 29, 2008, 1:58:31 AM2/29/08
to

> Sono andato anch'io a rivedermi il Crown Jevels... ma proprio non trovo
> queste differenze che evidentemente il Maestro Sivieri sembra trovare.
> D'altra parte lui trova anche le ottiche su fucili che non ne hanno mai
> avute....
> Essi'... direi che e' proprio lo stesso Sivieri del Mosin Nagant sniper
> tarocco pubblicato su Diana Armi.... e non so perchč, ma ci avrei giurato!
> :-(

Confessa Max.......sei solo incazzato perchč ti sei accorto che ti manca una
variante della tua collezione di svedesi!!!!!
:-)))
ciao
danidane

Paolo Ortenzi

unread,
Feb 29, 2008, 8:10:25 AM2/29/08
to
fadilbar ha scritto:

Mi vado a riguardare il libro NOrthCape sui Mauser Svedesi, ma giuro che
l'esistenza dei "38/96" mi giunge nuova.

Il numero con l'articolo di Sivieri ce l'ho ma evidentemente ero troppo
rincoglionito per aver percepito tale "finezza".

Se non trovo i riscontri credo che sul forum di AM mi sentono...

fadilbar

unread,
Feb 29, 2008, 11:39:57 AM2/29/08
to
Mi sono riletto sia l'articolo sia in parte i due volumi sui Mauser svedesi
che ho e con la mia pacifica e comoda ignoranza ne ho dedotto che la
denominazione 38/96 sia un volo di fantasia dovuto al fatto che l'autore si
é trovato in mano un fucile con qualche marchio o punzone in meno ed abbia
creato la variante prendendo a prestito una denominazione di un qualche
newsgroup o forum negli USA da lui riportata. Un 96 é un 96 a tutti gli
effetti e non vedo perché chiamarlo un 38 allungato visto che mi sembra che
sia quest'ultimo un derivato dal primo e non viceversa (non sarebbe come
denominare un Gehewer se costruito negli ultimi anni di in produzione dei K
98 un K98 allungato?). L'unico pregio della faccenda é che essendomi
incuriosito ho smontato la mia arma per controllarla a modo ed é la prima
volta che ho effettuato questa operazione con un arma lunga ex ordinanza il
che mi ha permesso di capire che forse potrei procedere anche con altre.
Comunque il mio pur appartenendo alla serie costruita dall'Husqvarna nel
1942/44 ed avendo il numero di matricola tra quelli indicati nell'articolo
porta anche il punzone S.S.nella base della tacca di mira (quest'ultima
manca perché c'é la diottra) e gli ultimi numeri di matricola sulla palla
della manetta dell'otturatore dettagli che mancano invece nell'arma presa
in esame nella rivista il che dimostrerebbe che non tutte le armi di una
serie sono identiche ma che parlare di varianti forse é eccessivo.
Azz... vedo ora che sull'ultimo numero di Tac Armi c'è un articolo del
Mauser Persiano, spero che non mi tocchi procedere allo smontaggio anche di
questo per ulteriori verifiche e per fotografare quanto é coperto
normalmente.
Saluti.
Saluti.

ramirez

unread,
Feb 29, 2008, 12:50:00 PM2/29/08
to
> Azz... vedo ora che sull'ultimo numero di Tac Armi c'è un articolo del
> Mauser Persiano, spero che non mi tocchi procedere allo smontaggio anche
> di questo

Guarda che, come per i C.G., sono due fascette e due viti, quindi niente di
trascendentale.

fadilbar

unread,
Feb 29, 2008, 4:39:52 PM2/29/08
to
Non ci sarà niente di trascendentale ma facevo meglio a soprassedere,
rimontandolo rilevavo che il coperchio del serbatoio delle munizioni non si
chiudeva più nonostante i miei tentativi. Pezzi in giro non ne vedevo per
cui tutte le parti avrebbero dovuto essere nel pusto giusto ma quello
stramaledetto coperchio non si voleva chiudere. Avevo una gran voglia di
chiudere la faccenda alla alessandrina con una bella vite passante e poi é
successo il miracolo il coperchio si é incasrato al suo posto e lì é
rimasto. Beh se non altro ho fotografato anche l'interno anche se non c'era
un gran che da fotografare ma comunque chiudo definitivamente la curiosità
di vedere cosa cè sotto la canna. Una cosa però dovrò ancora farla: lavare
la sua cinghia di pelle/cuoio brutta, vissuta e puzzolentemente lurida (tra
l'altro non porta alcun marchio).
Saluti.

Paolo Ortenzi

unread,
Feb 29, 2008, 5:13:54 PM2/29/08
to
Scusate ho fatto casino: 300.000 fu il numero di tiratori che raggiunse la
Fryvillga Skytte Rolsen (Associazione Svedese di Tiro a segno) con lo
scoppio della Guerra in Europa. I fucili prodotti (equivalenti, per
esempio, ai K31 Privat svizzeri...) dalla Hsuquarna per i tiratori civili
furono 20.000.

Il resto di quanto scritto sopra resta valido.

Paolo Ortenzi

unread,
Feb 29, 2008, 5:08:00 PM2/29/08
to
Alura, mi sono riletto il "sacro testo" della Northcape.

Il fucile esiste veramente ma la dizione m/38-96 è diciamo cosi
"arbitraria" in quanto tali fucili non sono MAI stati adottati
ufficialmente dall'esercito svedese.

Prodotti in 300.000 esemplari dalla Husquarna tra il 1943 ed il 1944 erano
niente altro che dei fucili m/96 venduti ai tiratori CIVILI svedesi.
L'Husquarna fu scelta perchè con la IIGM in pieno svolgimento la fabbrica
Carl Gustaf era troppo occupata con altre commesse per badare alle
forniture per i tiratori civili.

I fucili vennero venduti ai tiratori della "Frivilliga skytte rolsen" (che
erano GIA' inquadrati nella riserva di pronta mobilitazione in caso di
guerra...) con l'accordo che in caso di guerra i fucili sarebbero stati
rivenduti allo stato svedese allo stesso prezzo a cui erano stati ceduti
ai civili.

Negli States sono conosciuti anche come "Fsr rifles", e sono stati dotati,
essendo destinati alle gare civili, del più disparato numero di diottre e
mire metalliche di precisione, come le Soderin.

Paolo Ortenzi

unread,
Mar 1, 2008, 6:05:03 AM3/1/08
to
Paolo Ortenzi ha scritto:

> Alura, mi sono riletto il "sacro testo" della Northcape.

> Il fucile esiste veramente ma la dizione m/38-96 è diciamo cosi
> "arbitraria" in quanto tali fucili non sono MAI stati adottati
> ufficialmente dall'esercito svedese.

> Prodotti in 300.000 esemplari dalla Husquarna tra il 1943 ed il 1944 erano
> niente altro che dei fucili m/96 venduti ai tiratori CIVILI svedesi.
> L'Husquarna fu scelta perchè con la IIGM in pieno svolgimento la fabbrica
> Carl Gustaf era troppo occupata con altre commesse per badare alle
> forniture per i tiratori civili.

> I fucili vennero venduti ai tiratori della "Frivilliga skytte rolsen" (che
> erano GIA' inquadrati nella riserva di pronta mobilitazione in caso di
> guerra...) con l'accordo che in caso di guerra i fucili sarebbero stati
> rivenduti allo stato svedese allo stesso prezzo a cui erano stati ceduti
> ai civili.

> Negli States sono conosciuti anche come "Fsr rifles", e sono stati dotati,
> essendo destinati alle gare civili, del più disparato numero di diottre e
> mire metalliche di precisione, come le Soderin.

Errata corrige: ho scritto una fesseria sul numero dei fucili Fsr (o
cosidetti m/38-96). 300.000 furono il massimo numero di aderenti alla
Associazione Svedese di Tiro a Segno durante la 2 GM, numero raggiunto pr
l'incremento degli aderenti allo scoppio del conflitto. Gli Fsr Rifles
prodotti furono 20.000.

Scusate.

Danidane

unread,
Mar 4, 2008, 1:44:30 AM3/4/08
to
Ed infatti l'articolo dice proprio questo.
Questi fucili furono fatti per le associazioni di tiro in sostituzione dei
normali CG che erano stati ritirati per rifornire l'esercito.
Infatti hanno in ciso da qualche parte proprio il nome dell'associazione.
Non sono mai stati dati all'esercito. Le canne poi sono fatte dalla
Husquarna, perchč inizialmente erano state commissionate alla CG, ma le
tolleranze di quelle prodotte erano tali che la Husquarna le rifiutņ per
tenere alto il suo buon nome con le associazioni di tiro, e se le fece in
casa con i suoi criteri. In altre parole questi fucili avevano di partenza
delle canne ritenute idonee alle gare di tiro.
ciao
danidane

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