Azzolina mi spiace veramente, fortuna che non ci sono state conseguenze per
te ed eventualmente per altri poi per il fucile pazienza...
Sulla parte tecnica io azzarderei nel dire che probabilmente hai sbagliato a
mettere il batuffoletto di ovatta tra polvere e palla, con una carica del
genre non era necessario e lo stesso potrebbe aver creato troppo ostacolo al
libero sfogo della pressione.
Ps - Avevi mai controllato prima gli inneschi come si presentavano dopo lo
sparo ?
Ciao
Alessio
Ho dato un occhiata solo adesso alle tabelle del 6,5x55 ed effettivamente
sembrerebbe che la dose utilizzata con la N160 sia un pň bassa. La causa
secondo me potrebbe essere dipesa da entrambi i fattori, ovvero il batuffolo
di ovatta che andrebbe utilizzato solo con cariche molto ridotte e con
polveri molto vivaci ed il fatto che hai utilizzato una polvere piuttosto
lenta con una palla piuttosto leggera ed una carica troppo bassa, quindi non
adeguata a quella cartuccia. Attendiamo pareri da persone piů esperte in
materia...
Ciao
Alessio
E' una storia purtroppo già vista.
Tra tutte le EO il Gustavs è il fucile più "esplosivo".
Crdeo che molto sia dovuto alla cartuccia.
La carica è coerente ed è una delle + usate in poligono (magari qualche
decino in +, ma non cambia nulla)
Il batuffolino, ammesso che tale fosse e sfioccato, non un pezzo di
cotone intasato dentro è assolutamente inutile, ma se sfioccato, non
credo possa avve causato grossi problemi.
Sarebbe interessante sapere se avevi proceduto ad una accurata pulizia
della canna prima di sparare.
Sono riportate storie sull'uso di carucce danesi che avrebbero creato
una enorme ramatura della canna in grado di elevare mostruosamente le
pressioni
I bossoli erano nuovi? Di che marca?
Gualbo
La canna l'avevo pulita abbastanza bene (l'ultima pezzuola non era
sporca) con pasta IOSSO.
Per quanto riguarda i bossoli ho utilizzato quelli che avevo; quindi
LAPUA (non Norma, come erroneamente indicato in precedenza)
ricaricati. Ho gia' detto che il fucile e' esploso al secondo colpo e
che era la prima volta che lo sparavo. L'innesco del primo bossolo e'
risultato schiacciato, appiattito, ma non vi sono segnali di eccessiva
pressione.
Forse tutto e' accaduto per quel batuffolo di cotone idrofilo?
Saluti. Jovanni
Jovanni wrote:
> Il mio Carl Gustaf 1896 e' esploso mentre sparavo in una cava.
> Tra la polvere e la palla ho sempre messo un
> batuffolo di cotone idrofilo.
Non è che la polvere ha scavalcato il batuffolo creando una detonazione
in due tempi?
>Per rompere un fucile ci va una dose elevata di polvere: NON E' CHE HAI
>SBAGLIATO LA PESATA ?
>Oppure (capita) il tipo di polvere........non era N160 ........ il primo
>colpo ha resistito, non ci hai fatto caso ma era forte e al secondo ....
>boom!
Da quel che ho visto dalle foto (ma sono piccole e angolate male) sembra non
sia esplosa la camera ma si è strappato l'otturatore dai ramponi
............... dico sembra, che ha spaccato piastra laterale e fatto
saltare il caricatore.................. e il bossolo dove è ??
>
> Da quel che ho visto dalle foto (ma sono piccole e angolate male) sembra non
> sia esplosa la camera ma si è strappato l'otturatore dai ramponi
> ............... dico sembra, che ha spaccato piastra laterale e fatto
> saltare il caricatore.................. e il bossolo dove è ??
>
Von credo che sbagliando la pesata con la N160, a meno di non fare
errori mostruosi, succeda nulla.
Comunque il mio consiglio è di scaricare le altre cartucce e controllare
quanta polvere c'è effettivamente.
Ricordo una volta un amico aveva delle cartucce che gli facevano
altisime prssioni, sempre con il Gustav. Immediatamente lo fermai e gli
impedii di continuare a sparare. Mi feci dare una cartuccia ed a casa la
smonatai: il tipo aveva messo la N135 al posto della N160!
Quando scoppiano i Gustavs succede spere così: il bossolo resta in
camera incollato, talvolta si strappa il fondello.
Forunatamente l'otturatore ruota e si incastra tra il castello,
altrimenti sarebbe la tragedia perchè andrebbe dritto in faccia al tiratore.
Fortuna che era incava e non c'erano tiratori vicini, Nello scoopia di
un Gustav in poligono un pezzo del receiver è fortunatamente volato
verso l'alto, forando il tetto in lamiera! :-(
Domanda: Ma quanto cotone c'era? Perchè sicuramente in quel modo è
aumentata la densità di caricamento
Gualbo
Cliccando sulle foto potrai avere un ingrandimento. Il bossolo e'
appiccicato alla camera di scoppio; il fondello non l'ho trovato.
> Von credo che sbagliando la pesata con la N160, a meno di non fare
> errori mostruosi, succeda nulla.
La polvere era la N160 sparata prima e dopo il "fattaccio" nella
carabina Mod. 38
> Comunque il mio consiglio è di scaricare le altre cartucce e controllare
> quanta polvere c'è effettivamente.
Gia' fatto: 42 grani
> Domanda: Ma quanto cotone c'era? Perchè sicuramente in quel modo è
> aumentata la densità di caricamento
> Gualbo
Per maggior chiarezza ho inserito altre due foto con batuffolo e
l'innesco schiacciato del primo colpo
http://www.flickr.com/photos/26635667@N04/
Saluti. Jovanni
> Per maggior chiarezza ho inserito altre due foto con batuffolo e
> l'innesco schiacciato del primo colpo
> http://www.flickr.com/photos/26635667@N04/
>
> Saluti. Jovanni
Vedendolo, sono quasi certo che la causa sia stata proprio quel batuffolo!!
Ciao
Sinceramente mi sembra molto strano che il bioccolo di cotone possa essere
l'imputato del fattaccio. A parte che per aumentare la densità di
caricamento, e non è affatto detto che la cosa sia così fortemente nociva,
di cotone bisognerebbe veramente metterne tanto ficcandolo giù a martellate,
lo spazio libero nel bossolo con i 42 grani di 160 non doveva poi essere
tantissimo, considerando che la carica massima indicata dala manuale
vithavuori è di poco più di 46 grani. Ne' l'aspetto dell'innesco del colpo
sparato, anche se bello piatto ma con l'impronta del percussore ben
definita, sta ad indicare una pressione anomala, ma solo una pressione
sicuramente alta e penso, per quel che può essere indicativo l'aspetto
dell'innesco, in linea con lo standard del calibro. Anche in occasione di
una precedente esplosione di un analogo fucile, si sono fatte tante ipotesi
, molte valide, ma nessuna definitiva. Potrebbe trattarsi di un singolo
colpo anomalo? Potrebbe, ma perchè si possa avere quel danno, con quel tipo
di azione, penso bisognerebbe salire oltre gli 8.000 Kg/cmq. Forse,
facendo sparare qualche cartuccia di quelle rimaste in una canna
manometrica, potresti renderti conto di cosa sono capaci le tue cartucce, e
delle pressioni che sviluppano. Altra cosa da fare, secondo me, sono un
paio di calchi, con il cerrosafe, della camera di cartuccia e di un paio di
cm di canna, e misurare bene con un micrometro. Stessa cosa con le palle da
te usate. Questo non riporterà in vita il tuo CG, ma potrà aiutarti a
capire.
Ciao
dodi
In parte concordo con quanto ha scritto Dodi, ma credo che quel
batuffolo di cotone sia eccessivamente grande. (e ripeto, non avrebbe
proprio dovuto esserci)
Per metterlo dentro lo dovrai aver calcato pesantemente e la palla a
quel punto sarà andata a pressare ancora di + la polvere.
Peraltro ho visto altre due esplosioni di CG in cui la carica utilizzata
era analoga ma non era stato usato alcun cotone.
Rileggendo i vari libri sui Gustavs ho visto che è stato fatto ai tempi
un progressivo aumento del numero dei fori si sfiato dei gas in eccesso
presenti sull'otturatore, ed alla fine alcuni fucili son stati
modificati con un foro aggiuntivo di dimensioni superiori.
Il che significa che vi era qualche problema circa lo sfiato dei gas...
Non sono un tecnico balistico, ma credo che se ha ceduto per qualche
ragione il fondello della cartuccia la quantità di gas in eccesso è
entrata nell'azione creando il papocchio.
Gualbo
mi sono infatti sempre chiesto chi sia
il demente che ha inventato la teoria dei batuffoli
ma soprattutto perche' abbia deciso di metterli li'
e non altrove
lu.
p,s tra TUTTI i tiratori di exO che conosco ,che guardacaso
non sono ne ingegneri del tiro ne' teorici con la Rmoscia...
ne' ciarlatani da armeria.......non si è mai contata una sola
esplosione di Carl Gustav e questo fin da quando venivano
venduti a 120.000/180.000 dal buon Garbarino e venivano
utilizzati a Rodoretto di Prali ; escludo volutamente un' incidente
con risultanze simili a quelle descritte causato dalla bacchetta
di pulizia lasciata all'interno della canna dal fenomeno di turno.
URCAVE'........ mi sembra un po' troppo quel batuffolo !!
Ti hanno già risposto in tanti, ma aggiungo anche la mia.
Sarei anch'io convinto che il tutto sia da addebitare al cotone di
riempimento.
Circa due anni fa è successo un caso analogo al mio poligono, e per
fortuna la cosa si è risolta con solo una crepa all'otturatore del C.G.
Il proprietario, non molto esperto di ricarica di munizioni con bossolo
in quanto praticante di più l'avancarica, ha applicato la stessa teoria:
niente camera d'aria tra palla e polvere.
Caricata una cartuccia con dose intermedia (per fortuna) e verificato
che rimaneva spazio libero tra palla e polvere ha ben ben intasato con
del kapok.
Il risultato è stato meno disastroso, ma simile al tuo.
Ciao
--
Kellerman
Mmmmmm!!! Credo poco all'azione del cotone, a meno che non abbia separato
la carica in due, ma data la quantità di questo, non penso. D'altra parte,
il CG di cui parla Gualbo ha sparato cartucce originali e non ricaricate,
per cui senza riempitivo. In quanto ad intasare le cariche, e nella
fattispecie questa era perfettamente in regola per il peso di palla e per la
quantità di polvere, hai mai caricato cariche compresse? In alcuni calibri è
quasi la regola ( es il 458 WM). Queste si, che sono intasate! Piuttosto
sarebbe interessante conoscere i due numeri di matricola. In ogni caso, le
rotture assai simili dei due fucili, fanno pensare ad un modo
"preferenziale" di rompersi, per questa azione, nel caso di fortissime
sovrapressioni.
Ciao
dodi
Innanzi tutto: meno male che non ci sono state conseguenze.
E poi: grazie.
Considerando lo spavento, ed il timore di un giudizio poco lusinghiero
altrui, e' comprensibile come certi eventi tendono ad essere poco
pubblicizzati, quando invece sarebbe fondamentale saperne di piu',
dato che si impara anche dalle situazioni in cui le cose vanno male.
Come gia' dice Dodi, e come confermato in altra sede da chi mangia
pane e cartucce, escludo che il cotone abbia giocato un ruolo
determinante, a meno di non essere stato, paradossalmente, appena
appena inserito nel bossolo, potendosi in quel caso frazionare la
carica e verificare una doppia accensione.
Mi sembra di capire che in quella direzione punti i tuoi dubbi: ma e'
facile verificare, anche senza ricorrere a complicati modelli
matematici, che, con l'eccezione citata, non deve essere quella la tua
preoccupazione.
Peraltro alla tua domanda e' pressocche' impossibile dare una risposta
dai post di un NG: se fossi il perito incaricato di dare una risposta,
vorrei verificare tutti i componenti usati, ed utilizzare quel poco
che rimane dell'arma per farne degli esami visivi ed estrarne
materiale per dei provini metallografici (cosa abbastanza ardua, per
molti motivi che non e' il caso di esporre, ma solo per non annoiare
chi legge).
E, anche cosi', mancano frammenti essenziali dell'anello di culatta
dai quali potrebbe essere partita la frattura: in assenza di essi, un
eventuale difetto che fosse stato origine del danno non potrebbe
essere messo in evidenza nemmeno con un comune esame microscopico.
Pragmaticamente:
- se l'arma aveva un difetto (cosa che credo piu' probabile), ormai
non puo' piu' fare altri danni;
- rinuncerei ad usare la polvere di quella confezione;
- nonche' gli inneschi della stessa scatola;
- alle palle prenderei le misure (dimensioni e peso);
- controllerei la bilancina;
- verificherei che i bossoli siano integri e ben puliti (sede
dell'innesco inclusa);
- e ricomincerei rispettando le dosi minime e massime, partendo dalle
prime;
- senza cotone, ma solo perche' non serve, e metterlo costa tempo
e ... cotone!
Ciao.
In quanto ad intasare le cariche, e nella
> fattispecie questa era perfettamente in regola per il peso di palla e per
> la quantità di polvere, hai mai caricato cariche compresse? In alcuni
> calibri è quasi la regola ( es il 458 WM). Queste si, che sono intasate!
Primo.. è vero che alcune cariche sono intasate, ma non "compresse"
Secondo.. un conto è una carica intasata con polvere da sparo che in pochi
istanti brucia completamente trasformandosi in gas propulsivi, un conto è un
intasamento causato da cellulosa pura. Secondo me (poi forse mi sbaglierò)
le pressioni si sono innalzate spropositatamente proprio perchè nel preciso
istante in qui la polvere iniziava a creare la notevole pressione necessaria
per far iniziare a muovere la palla, quel piccolo tappo di ovatta ha creato
alla carica di polvere una resistenza notevole in funzione del quasi
istantaneo aumento di pressione dopo la detonazione dell'innesco, quindi un
intasamento quasi istantaneo causato dal batuffolo che probabilmente si è
impuntato tenacemente sulla spalla del colletto creando un vero e proprio
tappo. Bisogna sempre tener presente, soprattutto nelle cartucce da
carabina, che basta veramente pochissimo a far innalzare di 500/1000 bar la
pressione al momento dello sparo. Ora è vero che sono esplosi fucili con
cartucce di fabbrica ma non è detto che quelle cartucce siano uscite
perfette dalla fabbrica e ad ogni modo sta di fatto che il batuffolo di
ovatta in quella cartuccia non doveva assolutamente essere presente e la
carica doveva rientrare nella norma (mai sottocaricare con polveri molto
progressive).
Ciao
Alessio
No,no, alcune cariche sono proprio compresse. Poi, logicamente,
l'intasamento è dato dalla palla, ed a questo punto questo diventa
indispensabile in giusta misura, per permettere alla carica di bruciare.(
per inciso la combustione non termina nel bossolo, ma prosegue dentro la
canna) In quanto al cotone, credimi, anche se questo fosse stato un tappo di
legno non si sarebbe mai impuntato tenacemente sulla spalla. Quale mai
resistenza potrà opporre, confronto a quella di una palla che deve vincere
la propria inerzia, vincere gli attriti ed impegnarsi nelle righe? Ipotizza
una cricca nell'anello di culatta. Al momento dello sparo, per effetto dei
tenoni che premendo sulle spallature interne a questo, tendono ad allargare
la cricca, l'tturatore si alza, si parla di misure dell'ordine del decimo di
mm o giù di lì e, grazie alla spinta del fondello sulla sua faccia, acquista
energia cinetica, aumenta lo head space, il bossolo sfondella ed i gas ad
altissima velocità e pressione provvedono al resto. E' una pura ipotesi,
plausibile, ma credi, il cotone per quanto possa essere e per quanto possa
essere premuto, non sarà mai responsabile di un simile sfracello. La carica,
così come comunicata, è nella norma e praticamente massima per quel peso di
palla.
Ciao
dodi
> magari non supportata dall'acciaio per un eccesso di headspace
Non c'e' bisogno di un eccesso di headspace (che, tra l'altro, di per
se' non e' causa di soverchi problemi).
Di certo, tra tutte le azioni bolt action, le Mauser 94-96 e 98 sono
tra quelle che offrono minor supporto al fondello del bossolo.
A salire con le pressioni, il primo ad essere letteralmente estruso
nel pur poco spazio libero e' proprio quel settore di bossolo che
guarda verso la rampa di alimentazione, posteriormente ed in basso.
Dato che hai parlato del bossolo, e' appena il caso di sottolineare
che l'anello debole della catena e' proprio lui: come le gomme di
un'autovettura.
Non a caso l'uso dei bossoli raccattati da terra, di dubbia origine e
provenienza, e' sconsigliato da tutti i buoni manuali di ricarica:
come tutti sanno, basta una passata in un tumbler per farli sembrare
nuovi, a meno che non abbiano profondi segni di ossidazione.
Anche una (temibile) dezincificazione puo' passare inosservata ad
occhio nudo.
Per non parlare dei difetti presenti sulle pareti interne del bossolo,
che da fuori sono molto, ma molto, poco visibili. ;-)
> Poi mi viene un dubbio: se il buon Mauser ha sviluppato l'azione K98 con
> un tenone posteriore aggiuntivo ci sarà stata una ragione pratica.
> Probabilmente simili incidenti erano successi pure all'epoca.
Incidenti del genere ne sono sempre successi (Scarlata segnala quelli
a carico che Fucile della Commissione Militare del 1888, che furono
uno dei motivi per cui si passo' dalla 8x57 J alla 8x57 JS).
I fori di sfiato presenti su tutte le azioni (e, su alcune, aggiunti
come "upgrade") sono solo un pio desiderio di controllare quel che
succede dopo che il danno è fatto.
> Sempre IMHO ovviamente.
Ovviamente.
Le cause del problema possono essere molte, ma il difetto strutturale
deve essere quella preferita, poiche' toglie la rete sotto al
trapezista, o, se si preferisce, toglie ogni margine di sicurezza.
I limiti che assumiamo validi per una resistenza di progetto dei
materiali sono di solito molto inferiori a quelli reali. Il
"coefficiente si sicurezza" che si adotta nei calcoli e' stato
definito "coefficiente della nostra ignoranza": meno ne sappiamo, piu'
lo fissiamo in alto, per tenerci lontano dall'orlo del precipizio.
E di quello che succede in una canna al momento dello sparo ne abbiamo
solo una vaga idea.
Ciao.
E prima del collezionista che non lo ha mai usato chi lo aveva?
Puň essere che in passato abbia suběto un incidente con lesioni non
visibili esternamente?
Puň essere che le due cartucce al cotone di Jovanni non abbiano nessuna
colpa se non quella di essere state camerate in un'arma giŕ lesionata?
saluti
> Innanzi tutto: meno male che non ci sono state conseguenze.
>
> E poi: grazie.
>
> Considerando lo spavento, ed il timore di un giudizio poco lusinghiero
> altrui, e' comprensibile come certi eventi tendono ad essere poco
> pubblicizzati, quando invece sarebbe fondamentale saperne di piu',
> dato che si impara anche dalle situazioni in cui le cose vanno male.
Inizio quotando questa parte al 100%
Ad un mio amico con un Gustavo succedeva questo :
inneschi forati, estrusi dal bossolo con blocco dell'otturatore.
Fucile appena preso in una armeria.
Questo con cartucce commerciali e ricaricate da lui.
Allora gli ho caricato 10 cartucce con 43 grani di N160, palle sierra hpbt
da 140 grani, innesco CCI BR2
Uguale, alla seconda cartuccia si è fermato perchè l'innesco si è forato ha
dato una gran botta di gas all'indietro tale da fare saltare verso l'alto
la leva della sicura, posizionandosi a "ore 12".
Abbiamo smontato il fucile, fatto un calco di camera di cartuccia, di
volata, provato l'head space, misurato percussore.
Niente a parte una leggera scheggiatura sul percussore. Con due colpi di
lima rimesso a posto.
Poi pulito il fucile a modo, sramato (uscito diverse pezzuole blu), passato
con pasta JB.
Il fucile ora non da più problemi.
A voi le considerazioni.
Marco
In quanto al cotone, credimi, anche se questo fosse stato un tappo di
> legno non si sarebbe mai impuntato tenacemente sulla spalla.
Mmmmm... prova a farcelo entrare un tappo di legno poi ne riparliamo se
esplode o meno :-)))))
> Quale mai resistenza potrà opporre, confronto a quella di una palla che
> deve vincere la propria inerzia, vincere gli attriti ed impegnarsi nelle
> righe?
Appunto! Metti la forza per iniziare a spostare la palla + la forza che deve
vincere al momento che impegna le rigature + quel batuffolo di cotone
pressato (si nota chiaramente in forto) Alla fine non è difficile fare due
più due. :-)
Ripeto.. a mio avviso ritengo che quell'ovatta potrebbe aver causato
l'inconveniente al 90% nessun testo o libro sulle munizioni indica di fare
tale pratica in bossoli da carabina e se qualcuno dovesse citarne è solo per
le cariche molto ridotte con polveri vivacissime da pistola e con ovatta o
riempitivo apposito senza essere pressato o intasato. Se ritieni il
contrario ti sarei grato se mi indicassi il testo dove è riportata tale
pratica e dopo averlo letto ti ringrazierò o meno, perché giustamente c'è
sempre da imparare... ;-)
> grazie alla spinta del fondello sulla sua faccia, acquista energia
> cinetica, aumenta lo head space, il bossolo sfondella ed i gas ad
> altissima velocità e pressione provvedono al resto.
A tal proposito tempo fà questo inconveniente mi è capitato sul K31 causa
bossoli troppo riutilizzati, ovviamente dopo 4 cartucce mi sono fermato ma
tutte e 4 si sono sfondellate senza creare alcunché di danno. Ora è vero che
il K31 non è il carl gustaf ma..................
> ma credi, il cotone per quanto possa essere e per quanto possa essere
> premuto, non sarà mai responsabile di un simile sfracello. La carica, così
> come comunicata, è nella norma e praticamente massima per quel peso di
> palla.
Appunto perchè la carica era nella norma che il cotone non andava messo,
oltretutto in quella quantità... ma poi dove sta scritto che tra palla e
polvere non bisogna mai lasciare aria.. Io tempo fà comprai alcune cartucce
commerciali che quando le scuotevo con la mano sembrava che i bossoli
fossero riempiti per metà... Mahh
Ciao
Alessio
> Poi pulito il fucile a modo, sramato (uscito diverse pezzuole blu),
> passato con pasta JB.
> Il fucile ora non da più problemi.
>
> A voi le considerazioni.
Appunto..!! Il problema erano le pressioni alte causate dalla canna poco
pulita o sramata, a dimostrazione del fatto che basta veramente una caccola
a far innalzare le pressioni a dismisura.
Forse non sarà così ma a mio modesto parere se in quelle cartucce non ci
fosse stato messo il batuffolo di ovatta ora stavamo discutendo dei
risultati sul bersaglio del gustaf incriminato.
Ciao
Alessio
Scusa Alessio, ma prova ad immaginare cosa, quale intasamento può provocare
un batuffolo di cotone pressato quando vuoi dentro un bossolo. Niente, nada,
zero. Non troverai nulla sui libri, come dici, perchè la cosa è ininfluente
in senso negativo, ma lo è in positivo, nel senso che necessita per cariche
molto basse con polveri veloci che lasciano il bossolo quasi vuoto, per
evitare la probabilità di una doppia accensione. Su questo, ho il conforto
però di una persona che, dei problemi della ricarica, ha una conoscenza come
pochi. Come giustamente afferma, ed io sono pienamente d'accordo, il cotone
od un altro riempitivo possono avere un significato, non per l'intasamento,
nullo, che creano, ma se ficcato nel bossolo con forte pressione, quasi
delle martellate, và a rompere il granulo del propellente, ( quando questo
per la sua forma è predisposto a farlo) alterandone così anche notevolmente
la velocità di combustione. Anche riempendo la canna di cotone, e
premendolo bene, non succederebbe nulla. Molti anni fa, forse una
quarantina, TAC, se ricordo, fece delle prove con un Muser '98 per vedere
fino a che punto potesse tenere l'azione. Bene, fra le altre, fu RIEMPITA la
canna di grasso sopra la palla ma non successe assolutamente nulla. Sono io
a chiederti, invece, per quale motivo un bioccoletto di cotone possa
innalzare così tanto le pressioni. Se pensi alla nostra cartuccia 10,35 per
la mod.89, alcuni modelli di quesata ebbero il loro bravo bioccolo sopra la
polvere. Io continuo a pensare ad un problema, come una cricca, sull'anello
di culatta, o ad una singola cartuccia difettosa. Poi possiamo disquisire
sul perchè un otturatore che acquisti energia cinetica per effetto di un
difetto, basta poco, anche solo un paio di decimi di millimetro, possa crere
tutto quello sconquasso, e perchè il terzo rampone di un'azione 98,
realizzato così come lo è di solito, serva a ben poco. Il cotone, credi, è
stato veramente l'ultimo dei problemi, per quel fucile.
Ciao
dodi
Se ne sei cosě sicuro fai una prova allontanandoti ovviamente dall'arma e
azionando il grilletto a distanza, poi ne riparliamo.... ma dubito
fortemente che farai questa prova :-)))))))
Tra l'altro conosco un cacciatore che che per togliere un pň di terra umida
appena imboccata nella a causa di una caduta ha pensato bene di toglierla
sparando una botta :-))) risultato... canna aperta un tre parti dalla
volata come una rosa, e pensa che era un fucile a canna liscia!!
> Il cotone, credi, č stato veramente l'ultimo dei problemi, per quel
> fucile.
Che dirti, tienti pure la tua convinzione ed io mi terrň la mia... ;-)
Ciao
Fermo restando che sono prontissimo a mutare la mia opinione se mi
spiegherai quale è la meccanica dell'esplosione dovuta al batuffolo di
cotone, e per questo resto in attesa, ti sfugge il fatto che non sono
paragonabili minimamente gli effetti di un'ostruzione di una canna rigata e
di una canna liscia. A parte che qui mi parli di ostruzione, che è
tutt'altra cosa confronto a ciò di cui si discuteva, e cioè del famoso
cotone nel bossolo. In una canna liscia di un'arma a pallini, gli effetti
di una ostruzione sono devastanti per gli spessori ridotti della parete,
unitamente al peso, invece, notevole del proietto ( passami il termine se
pur improprio) ed alla sua natura. Una volta di diceva che bastasse una
foglia, e francamente mi par poco, ma anche questa potrebbe assumere
importanza, se pensi al tipo di proiettile, non solido ma rappresentato da
pallini che, incontrando un'ostacolo dotato di una sua inerzia e raggiunto
un valore velocitario sufficiente, si allarga repentinamente superando la
soglia di elasticità del metallo della canna. Oggi, e per oggi intendo
anche qualche decennio fa, con gli acciai moderni molto più elastici di un
tempo, è assai più difficile che si formino schegge ma la canna si apre
fessurandosi e rigonfiandosi. Nell'esempio che riporti poi, ( e per inciso
il fatto che fosse un fucile a canna liscia è un'aggravante e non il
contrario come credi) un'otturazione nel vivo di volata , meglio se qualche
centimetro all'interno, avrebbe provocato problemi quasi sicuramente anche
ad un fucile rigato, anche se limitati alla porzione di canna interessata
dall'otturazione. Anche qui, però, potrebbero intervenire fenomeni di onda
riflessa verso la culatta, dagli effetti importanti anche se si è nel campo
delle ipotesi e probabilità. Ipotesi che sono quelle che facciamo, non
avendo sott'occhio l'arma da esaminare. Alcune ipotesi, però, sono subito
eliminabili e fra queste, a mio modestissimo avviso, ci sono le influenze
della luna, della data di nascita del proprietari e, appunto, del cotone.
Come mi spieghi i Gustavo esploso allo stesso modo con cartucce di fabbrica?
Sai, Alessio, certo che ognuno si tiene la propria opinione a prescindere
( convinzione è un termine un po' ottuso, scusa) da ogni altra
considerazione. Francamente mi sembra un modo di discutere, come dire,
originale, poco produttivo che elimina ogni possibilità di discussione e che
non porta da nessuna parte. Ma de gustibus.....
Buona giornata
dodi
Bisognerebbe vedere prima del collezionista che affermi non l'ha mai usato,
chi lo ha avuto e cosa ci ha fatto.
Può essere che la camera di scoppio abbia subito delle sollecitazioni non
visibili esteriormente e che le tue due cartucce abbiano completato l'opera?
Magari dico una minchiata ma lascio eventuali commenti a chi sicuramente è
più esperto di me.
Non c'e' di che.
> Non avevo e non ho ancora le idee chiare su cosa abbia determinato
> l'esplosione del fucile. Alla fine credo che mi convincero' sia stato
> un cedimento strutturale, micro lesioni diffuse (in fondo era datato
> 1909) e quant'altro possa tranquillizzare la mia coscienza per aver
> distrutto un pezzo di storia.
Adesso e' importante ripartire: un evento tanto spiacevole deve essere
solo di monito, non spauracchio.
Il tiro ha i suoi rischi, come tutte le altre attivita' umane, ma non
certo piu' di altre.
> Sperando di contribuire in qualche modo, fornisco il n. di matricola
> del mio Carl Gustaf: 252643 (fu monomatricola). Se Gualbo ha quella
> del fucile del suo amico, potrebbe venir fuori qualcosa... Magari una
> partita difettosa.
> Grazie ancora a tutti
> Jovanni
Ciao.
Jovanni wrote:
> Sperando di contribuire in qualche modo, fornisco il n. di matricola
> del mio Carl Gustaf: 252643 (fu monomatricola).
Le lettere iniziali, quelle dell'ispettore, per curiosità, quali sono?
Scommetterei su JV ;-)
Ciao.
Credo non potrebbero essere che JV , o no?:-)))
ramirez wrote:
> Credo non potrebbero essere che JV , o no?:-)))
Beh, non le so a memoria le tabelle degli ispettori, e non avevo voglia
di andare a guardare :-)
Credo... J.V.
Per maggior chiarezza, ho inserito un'altra foto qui
http://www.flickr.com/photos/26635667@N04/2513118811/
Saluti. Jovanni
Anche perche' non ci avrei scommesso su :-)))
Jovanni wrote:
> Credo... J.V.
JoVanni? ;-)
L'ispettore è J.V. (Paul Jaques R. Virgin)in servizio dal 1905 al 1911
ciao Gioche
Se e' per questo, anche C.G. sono le iniziali del mio Cognome e Nome.
Ma tutto questo non mi ha portato fortuna, anzi...