E' probabile che tu ci riesca benissimo, tuttavia il problema più grosso in
un acquario casalingo è riuscire a nutrire adeguatamente gli avannotti. La
maggior parte degli insuccessi è proprio legata a questo fattore. Io ho
avuto la stessa gioia, seguita dalla dovuta delusione, con i Dascyllus e i
Pomacentrus. Dopo innumerevoli deposizioni, e altrettanti tentativi di
nutrirli con naupli di artemie (e con quant'altro mi capitava sotto mano,
tranne la carne ai ferri....:), sono riuscito ad ottenere solo una diecina
di esemplari in tutto.
Comunque, in bocca...agli avannotti! :)
Ciao
Raffaele
Che ne dite, non e che riesco ad avere tanti bei pagliaccetti?
Ciao
Davide
davide <dav...@crescentino.alpcom.it> scritto nell'articolo
<01bcd115$dcdcaf60$ed2874c2@default>...
Prima o poi dovrebbero deporre. Io ho avuto una coppia di Amphiprion
ocellaris che ha deposto per un anno di fila ogni quindici giorni. Fra i
miei clienti ve ne sono che hanno assistito, nei loro acquari, a
deposizioni di A.frenatus, A.clarki, A.ocellaris, Crisyptera parasema e
Dascillus reticulatus (ex carneus). Il problema viene quando bisogna
allevare le larve. Ricordo che su Aquarium nel 1986 c'è stata una serie di
articoli interessantissimi sulla riproduzione dei pagliacci. Se non è per
te reperibile posso fare un resoconto in futuro. Che specie di pagliacci
hai nel tuo acquario?
Ciao.
--
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Armondi Marco by AQUARIUM 2000
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Ciao,
sono Amphiprion ocellaris e ho ancora una domanda... :-)
Ma devo mettere qualche anemone per loro?
Perche ho un pomacanthus semicircolatus (penso si scriva + o - così) che va
ghiotto di quelle anemoni:: :-((
Che peccato, non so come fare.... :-(((
A volte non me le distrugge ma a volte si... :-((
Ciao e grazie
davide <dav...@crescentino.alpcom.it> scritto nell'articolo
<01bcd173$f198d2e0$ef2874c2@default>...
>
> Ciao,
> sono Amphiprion ocellaris e ho ancora una domanda... :-)
> Ma devo mettere qualche anemone per loro?
> Perche ho un pomacanthus semicircolatus (penso si scriva + o - così) che
va
> ghiotto di quelle anemoni:: :-((
>
Un anemone sarebbe opportuno. Anche se il Pomacanthus non lo mangiasse ci
sarebbero grosse difficoltà con le uova. Ricordo che quando la mia coppia
deponeva era una lotta continua con il mio Centropige bispinosus che
gradiva il "caviale". Di solito, grazie anche alla protezione offerta
dall'anemone, le uova venivano portate alla schiusa ma i poveri Amphiprion
ne uscivano con tutte le pinne mal ridotte.
> Ciao,
> sono Amphiprion ocellaris e ho ancora una domanda... :-)
> Ma devo mettere qualche anemone per loro?
> Perche ho un pomacanthus semicircolatus (penso si scriva + o - cosě) che
va
> ghiotto di quelle anemoni:: :-((
>
>
> Che peccato, non so come fare.... :-(((
> A volte non me le distrugge ma a volte si... :-((
Beh sě, la presenza di un anemone č quasi obbligatorio (anche se non
strettamente necessario) se hai intenzione di riprodurre gli ocellaris...ma
data la presenza del semicirculatus (nome esatto della specie) č un pň
accademico parlarne. Tu non te ne accorgi, ma se metti insieme un
Pomacanthus ed un anemone č un lento stillicidio, č solo questione di tempo
e lo distrugge.
P.S.= ti ringrazio per il tuo "grazie" via e-mail...:)
Ciao
Raffaele
>Ciao Davide,
>
>E' probabile che tu ci riesca benissimo, tuttavia il problema più grosso in
>un acquario casalingo è riuscire a nutrire adeguatamente gli avannotti.
Verissimo!
>La
>maggior parte degli insuccessi è proprio legata a questo fattore. Io ho
>avuto la stessa gioia, seguita dalla dovuta delusione, con i Dascyllus e i
>Pomacentrus. Dopo innumerevoli deposizioni, e altrettanti tentativi di
>nutrirli con naupli di artemie (e con quant'altro mi capitava sotto mano,
>tranne la carne ai ferri....:), sono riuscito ad ottenere solo una diecina
>di esemplari in tutto.
>Comunque, in bocca...agli avannotti! :)
Purtroppo le artemie, soprattutto per i Pagliacci, non bastano. Nella
prima settimana sono troppo piccole per ingerirle e necessitano di
Rotiferi.
I Rotiferi possono essere reperiti presso la Tropical Farm di Mestre
(se la cercate e' su Internet), ma il casino sta nel creare
adeguatamente la catena plantonica per mantenere i Rotiferi in vita.
Serve il mangime (fitoplancton, va bene anche morto), che la Tropica
Farm fornisce, ma poi la procedura e' alquanto complessa:
servono 3 canistri di 20-30 litri nei quali si prepara l'acqua salata
e si mette una porosa. Si procede dapprima introducendo i rotiferi
appena arrivati col corriere espresso nel primo canistro e li si
alimenta. Dopo 2 giorni per evitare la salita dell'ammoniaca e la loro
morte, si devono filtrare i rotiferi con rete micrometrica buttando
via l'acqua, per poi inserirli nel secondo canistro ... ed intanto si
riprepara l'acqua per il primo .... si va avanti cosi' indefinitamente
filtrando ogni 2 giorni per mantenere vitale la catena zooplantonica
di rotiferi, che poi si potranno dare con successo alle larve nella
prima settimana, 10 gg. di vita.
E' complesso e costoso, lo so, ma e' l'unico sistema.
Saluti,
Bye .... Paolo Basaglia (basa...@inrete.it)
Hey Guy! I hate Winshit'95. I'm an OS/2 man!
I'm strongly against the Death Penalty!!! It's simply barbaric!!!
My photo is on this Web: http://www.inrete.it/musica/paolo_b.html
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Raffaele Bufo <rab...@mail4.clio.it> wrote in article
<01bcd117$c84be000$8f86...@raffaele.clio>...
> Ciao Davide,
>
> E' probabile che tu ci riesca benissimo, tuttavia il problema più grosso
in
> un acquario casalingo è riuscire a nutrire adeguatamente gli avannotti.
La
> maggior parte degli insuccessi è proprio legata a questo fattore.
Riprendo alcune risposte date in passato su questo stesso argomento nel
newsgroup.
Intanto vorrei consigliare la lettura di un libretto (di discreta qualita')
che descrive tutto della riproduzione dei pagliaccio. E' poco piu' di un
opuscolo e tra
l'altro illustra come produrre il mangime per le larve. E' un libro della
serie <<Animali in casa>> dal titolo:
"Pesci Pagliaccio (e anemoni in acquario)" di Massimo Gentili, editoriale
Olimpia, Vallecchi editore 1992
Direi che il punto debole della catena rimane il procurarsi il cibo per gli
avannotti che e' costituito dai Rotiferi. Quello che serve e' "un ceppo di
Brachionus plicatilis (Rotiferi) ed una coltura di microalghe, che
costituiscono il
loro alimento". A tale proposito visitate il sito: http://www.rotifer.com/
Il seguente consiglio e' arrivato da Paolo Basaglia :
Ho contattato la Tropical Farm e sono stati gentilissimi:
Loro vendono 1 litro di Brachionus concentrati a lire 40.000 e
forniscono anche il mangime secco da dare ai medesimi.
Mi hanno anche spiegato come allestire una piccola catena plantonica
per allevare il Brachionus (rotifero):
- Ci si deve procurare 3 canestri di plastica da 30 litri che verranno
riempiti di acqua salata preparata a 1018 di densita'.
- I canestri andranno ossigenati con delle porose e uno di essi
(quello con la coltura) andra tenuto illuminato con una forte luce
giorno e notte. andranno tenuti a 24-26 C.
- Appena arrivano i Brachionus col corriere espresso andranno
introdotti nel primo canestro ed andra' somministrata una parte di
mangime secco opportunamente frullato. Tale somministrazione andra'
ripetuta giornalmente.
- Dopo 3 gg. l'acqua sara' troppo inquinata e l'aumento di ammoniaca
potrebbe distruggere la coltura, per cui, muniti di retino
micrometrica si filtreranno i brachionus buttando via l'acqua e si
metteranno subito nel secondo secchio. Intanto si rifa' dell'acqua
nuova nel primo secchio.
- Procedendo cosi' indefinitamente si mantiene la coltura che si
autoriproduce e puo' essere usata per alimentare le larve dei
pagliacci nei primi 10 gg. di vita.
Ora chiunque voglia allevare i pagliacci in italia puo' darsi da fare
:-) ... la Tropical farm gli fornisce tutto il necessario ....
compresa una coppia rodata.
>Intanto vorrei consigliare la lettura di un libretto (di discreta qualita')
>
>che descrive tutto della riproduzione dei pagliaccio. E' poco piu' di un
>opuscolo e tra
>l'altro illustra come produrre il mangime per le larve. E' un libro della
>serie <<Animali in casa>> dal titolo:
>"Pesci Pagliaccio (e anemoni in acquario)" di Massimo Gentili, editoriale
>Olimpia, Vallecchi editore 1992
Ho cercato il libretto in questione, ma e' ormai uscito di produzione.
Saluti,
Bye .... Paolo Basaglia (basa...@inrete.it)
Hey Guy! I hate Winshit'95. I'm an OS/2 man!
Ancora ciao e grazie
Davide
davide <dav...@crescentino.alpcom.it> scritto nell'articolo
davide <dav...@crescentino.alpcom.it> scritto nell'articolo
<01bcd310$c0093e60$f22874c2@default>...
Raffaele Bufo <rab...@mail4.clio.it> scritto nell'articolo
<01bcd177$5c3ac4c0$9086...@raffaele.clio>...
>
> > Ciao,
> > sono Amphiprion ocellaris e ho ancora una domanda... :-)
> > Ma devo mettere qualche anemone per loro?
> > Perche ho un pomacanthus semicircolatus (penso si scriva + o - così)
che
> va
> > ghiotto di quelle anemoni:: :-((
> >
> >
> > Che peccato, non so come fare.... :-(((
> > A volte non me le distrugge ma a volte si... :-((
>
>
> Beh sì, la presenza di un anemone è quasi obbligatorio (anche se non
> strettamente necessario) se hai intenzione di riprodurre gli
ocellaris...ma
> data la presenza del semicirculatus (nome esatto della specie) è un pò
> accademico parlarne. Tu non te ne accorgi, ma se metti insieme un
> Pomacanthus ed un anemone è un lento stillicidio, è solo questione di