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[FAQ] di it.scienza.astronomia.seti ver 2.3

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SKYwalker

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Nov 1, 2015, 10:47:03 PM11/1/15
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F.A.Q. di it.scienza.astronomia.seti

A cura di SKYwalker
con la collaborazione dei criceti di Fabio Roccaforte, Eremita e del NG
tutto.
Queste F.A.Q. le trovate anche su it.faq e su
http://www.skydiario.cjb.net
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LEGGENDA

@ Indica una FAQ aggiunta rispetto alla precedente versione
# Indica una FAQ modificata rispetto alla precedente versione

Indice

1 Informazioni generali sul Programma S.E.T.I
1.1 Cosa è il Programma S.E.T.I. ?
1.2 Breve storia del S.E.T.I.

2 Programma SETI@home
2.1 Cosa è il Programma SETI@home ?
2.2 Come avviene l'analisi ?
2.3 Che tipo di segnale viene analizzato ?
2.4 Come si potrà ricombinare fra loro i risultati dei calcoli ?
2.5 Come posso aderire ?

3 Il Client SETI@home
3.1 Come funziona ?
3.2 Quanto è complesso il programma che verrà eseguito dal PC ?
3.3 Quali piattaforme vengono supportate ? #
3.4 Cosa è una WU ?
3.5 Dove scaricare i Clients ? #
3.6 La versione solo Testo (CLI) #
3.7 SETI@home in rete locale (LAN)

4 Gli addons
4.1 Cosa sono ?
4.2 Velocizzano i Clients ?
4.3 Quali usare ?
4.4 SETIBuf
4.5 SETIDriver #
4.6 SETIStash
4.7 SETIWatch #
4.8 SETILog
4.9 SETISpy #

5 Addons per Unix
5.1 tkSETI
5.2 SETIview
5.3 lin-SETIBuf
5.4 SETILog

6 Aggiornamento programmi
6.1 Perchè è necessario aggiornare i programmi ?
6.2 Passare alla versione 3.07 di SETI@home salvaschermo #
6.3 Passare alla versione 3.03 di SETI@home CLI
6.4 SETIBuf
6.4.1 Come aggiornare il SetiBuf mantenendone la vecchia versione?
6.4.2 Come passo dalla versione x.x.x alla 3.0.3 di SetiBuf ?
6.5 SETIDriver
6.6 SETIStash
6.7 SETIWatch
6.8 SETILog
6.9 SETISpy

7 Consigli e Ottimizzazioni
7.1 Consigli generali
7.2 Usare meglio il salvaschermo SETI@home
7.3 Usare meglio la versione CLI
7.4 Ottimizzare meglio il BIOS

8 I Gruppi
8.1 Cosa sono ?
8.2 Come mi inscrivo ad un gruppo ?
8.3 Posso creare un nuovo gruppo ?
8.4 Cosa consiglia questo N.G. ?
8.5 Altri gruppi a cui aderiscono i partecipanti di questo N.G. #

9 Manifesto del N.G.

10 Appendice
10.1 Il Radiotelescopio di Arecibo
10.2 Notizie generali sui Radiotelescopi

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1 Informazioni generali sul Programma S.E.T.I.
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1.1 Cosa è il Programma S.E.T.I. ?
S.E.T.I. indica non un progetto ben preciso, ma qualunque esperimento
finalizzato alla ricerca dei segnali da parte di civiltà extraterrestri.
L'idea è quella di riuscire a "sentire" gli alieni visto che trovandosi
molto lontano può risultare molto più difficile "vederli".
I radiotelescopi infatti scandagliano il cielo 24 ore su 24, registrando
contemporaneamente su diverse frequenze, quello che può essere chiamato
rumore proveniente dallo spazio. In seguito queste registrazioni vengono
analizzate sperando di captare qualcosa che non sia il solito "rumore di
fondo", ma un segnale di evidente origine artificiale.

1.2 Breve storia del S.E.T.I.
Come ricerca ufficiale nasce come progetto della NASA nel 1959.
Il Programma SETI della NASA ha richiesto più di 15 anni di preparazione,
per approntare strumenti e modalità, ma è stato cancellato nel 1993.
Il senatore del Nevada Richard Bryan, con il pretesto di voler ridurre le
spese federali, convinse il Congresso a cancellare i finanziamenti agli
esperimenti SETI della NASA Phoenix e SERENDIP.
Cosa assurda se si considera che il costo di questi progetti ammontava a
circa 4 centesimi di dollaro l'anno per ogni contribuente americano.
Purtroppo la cancellazione da parte della NASA ha portato non pochi
problemi. Infatti anche se oggi viene gestito e finanziato privatamente, vi
è un aumento dei costi di gestione, visto che non potendo più disporre dei
radiotelescopi della NASA, si deve affittare tempo di osservazione dai
radiotelescopi di Parkes (64 metri di diametro), Green Bank (42 m) e Arecibo
(305 m).
Ultimamente il SETI ha ricevuto molte attenzioni da parte della comunità
scientifica grazie alla scoperta di numerosi pianeti extrasolari, una
scoperta che ha fatto improvvisamente passare l'esistenza di altri sistemi
solari dal campo delle ipotesi a quello dei fatti.
Al grande pubblico è invece più noto il progetto della Berkeley University
chiamato SETI@home.

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2 Programma SETI@home
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2.1 Cosa è il Programma SETI@home ?
Il Progetto SETI@home nasce in seno al Progetto S.E.T.I. (punto 1.1), ed è
attualmente gestito dalla Berkeley University.
L'idea e' nata nel 1996 da David Gedye e Craig Kasnoff. Nel 1997 si
svilupparono i prototipi dei client e i sofware per i server.
Nel 1998 si iniziava a reperire i fondi necessari, nel settembre 1998 si
iniziava il sistema di registrazione dei segnali e si davano gli ultimi
ritocchi al client, a novembre 1998 si registravano i segnali e si provava
il software.
Nel 1999 da gennaio a marzo si provava e si correggeva il client software e
si preparava il lancio in rete internet.
L'inizio è datato 13 maggio 1999.
Il tutto nasce dall'esigenza di dover analizzare la grande quantità di dati
provenienti dai vari radiotelescopi. Si pensi che ogni giorno dal solo
radiotelescopio di Arecibo (Puerto Rico) vengono registrati 35 Gb di dati.
E' dunque difficile immaginare quale potenza di calcolo si ha bisogno per
elaborare tutti i nastri.
Per far fronte a questa necessità bisognerebbe costruire una sorta di
supercomputer che il progetto non può permettersi, né di comperare né di
costruire. Come risolvere il problema ?
Alla Università di Berkeley hanno pensato che il lavoro impossibile per uno,
può divenire possibile per molti.
Nel mondo esistono milioni di computer che spesso rimangono accesi mentre
nessuno ci lavora, internet permette di metterli tutti in comunicazione. Da
qui nasce il SETI@home, che suona più o meno come SETI a Casa.
La Berkeley ha infatti pensato di sfruttare l'inattività dei computer a
proprio vantaggio, ideando un salvaschermo del tutto particolare. Non
tostapani volanti o personaggi della Walt Disney che imperversano nello
schermo, ma una variopinta schermata che indica che anche in quel momento il
nostro computer è di grande utilità per la scienza

2.2 Come avviene l'analisi ?
Il programma di analisi cerca segnali 10 volte più deboli di quelli finora
osservati perché usa un algoritmo chiamato "integrazione coerente" che
nessun altro esperimento (incluso SERENDIP) ha mai potuto usare per la
mancanza della necessaria potenza di calcolo.

2.3 Che tipo di segnale viene analizzato ?
Si cercano dei segnali forti con una piccola larghezza di banda. E' come
sintonizzare la radio su diversi canali, se troviamo un segnale forte questo
attira la nostra attenzione. Più tecnicamente parlando si tratta di una
complessa elaborazione digitale, fatta principalmente di trasformate di
Fourier a diverse velocità di modulazione di frequenza e durata.
Si cercano inoltre dei segnali impulsati e variabili che seguano, nel loro
andamento, la forma del lobo di ricezione dell'antenna man mano che il radio
telescopio sposta il suo punto di osservazione nel cielo.

2.4 Come si potrà ricombinare fra loro i risultati dei calcoli ?
I dati verranno raccolti in una grande banca dati usando i nostri
calcolatori. Poi verranno filtrate le interferenze e saranno applicati
numerosi algoritmi per il riconoscimento di forme in modo da isolare i
segnali più interessanti.

2.5 Come posso aderire ?
Al programma SETI si può aderire con donazioni volontarie (diventando
sponsor della ricerca), facendo girare sulla propria home page dei banner
pubblicitari dell'Istituto (
http://setiathome.ssl.berkeley.edu/logos.html ), dei link con lo stesso (
http://setiathome.ssl.berkeley.edu/link.html ), oppure aderendo al programma
Seti@home.

---------------------
3 Il Client SETI@home
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3.1 Come funziona ?
Il Client SETI@home è un semplice salvaschermo con funzionamento del tutto
simile a quelli diffusi nei PC. Esso infatti entra in funzione quando
l'utente non usa il proprio PC ed è configurabile nella sezione di Windows
dedicata ai salvaschermi.
La differenza sta nel fatto che invece di tostapane volanti o altre
divertenti animazioni, il Client elabora la WU (punto 3.4) alla ricerca del
famoso segnale artificiale alieno.

3.2 Quanto è complesso il programma che verrà eseguito dal PC ?
Userà circa poco più di 1 Mb di spazio disco. L'utente potrà anche non fare
nulla se non lo vorrà. I risultati potranno essere inviati automaticamente
non appena l'utente si sarà ricollegato alla rete (per navigare, controllare
la posta ecc.), oppure si potrà fare in modo che il programma chieda il
permesso di collegarsi prima di usare la rete.

3.3 Quali piattaforme vengono supportate ?
Per ora sono pronte molte versioni, per i più diffusi sistemi operativi: per
svariati tipi di Unix, Win95/98/ME-2K-NT-XP e Mac.
Gli utenti potranno scaricare la versione più adatta al loro S.O.
Tutti i programmi sono funzionalmente identici.

3.4 Cosa è una WU ?
Una WU (Work Unit - unità di lavoro) sono 107 secondi di registrazione di un
nastro (in totale ogni giorno vengono registrati dati per 35 GB). Ogni WU si
sovrappone alla seguente di 12 secondi. Ognuno di noi, quando scarica una WU
non fa altro che analizzare un pezzetto di quel nastro; capisci che se loro,
da soli, dovessero analizzare 35 GB di dati ci impiego una vita, potendo
contare su tanti amici invece...
La Berkeley concede circa 60 giorni di tempo per elaborare una WU, dopo di
che viene assegnata nuovamente a qualcun'altro.
Per cui non ci sono grandi problemi se per sbaglio viene cancellata.

3.5 Dove scaricare il Clients ?
Il client Seti@home può essere SOLO scaricato dal sito ufficiale:
http://setiathome.ssl.berkeley.edu/
Da qui seguendo i vari links della Berkeley possono essere trovate
facilmente le varie versioni per i diversi sistemi operativi.
L'ultima versione rilasciata è la 3.07.


3.6 La versione solo Testo (CLI)
La versione Testo o CLI (Command Line Interface) è stata indubbiamente
pensata per chi non vuole mettere a disposizione i soli tempi morti del
proprio PC.
Essa infatti non funziona in modalità salvaschermo, ma è un vero programma
DOS da lanciare.
La versione CLI del programma Seti@home funziona solo sotto Win98/ME,
NT/2K/XP e Linux.

(la versione per linux è SOLO CLI (ci può anche essere la possibilità di
visualizazione ma è una specie di addon. Funziona anche sotto win 95 ma si
deve aggiornare lo winsock, c'è scritto, e c'è pure il link diretto alla
pagina unix.html della berkeley)
Rispetto alla versione screen-saver è leggermente più veloce in quanto
quella per windows utilizza una trentina di MB di ram (specialmente se vuoi
visualizzare i grafici), quella CLI 15 MB. Risulta spesso più veloce di
circa il 10%.

La versione del Seti in versione 3.03 CLI può essere scaricata al seguente
indirizzo:
ftp://setidata.ssl.berkeley.edu/pub/setiathome-3.03.i386-winnt-cmdline.exe

3.7 SETI@home in rete locale (LAN)
Si deve fare in modo che la macchina collegata ad Internet faccia da proxy
per tutta la rete, in questo modo con un solo collegamento ad internet si
possono far navigare tutte le macchine, anche contemporaneamente.
Si deve impostare il client SETI@home su tutte me macchine in modo che
utilizzino come proxy la macchina collegata ad internet.
I vari clients sulle macchine della rete chiedono le WUs alla macchina proxy
e questa si incarica di collegarsi con il server della Berkeley, ricevere la
nuova WU e ridarla alla macchina in rete che l'aveva chiesta originalmente.

Un aiuto più dettagliato su come configurare le varie macchine può essere
dato conoscendo i sistema operativi in uso, che tipo di connessione ad
internet si possiede e quali addons si usano.
(Scrivete pure per chiedere maggiori informazioni)

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4 Gli addons
------------

4.1 Cosa sono ?
Indichiamo come addon un programma che agisce insieme al Client SETI@home
(punto 3) per sfruttarne meglio le caratteristiche oppure semplicemente
facilitarne l'utilizzo.

4.2 Velocizzano i Clients ?
Gli addons non velocizzano il Client in se stesso, ma possono velocizzarne
invece l'uso da parte dell'utente o dal PC stesso.

4.3 Quali usare ?
Suddividiamo gli addons in tre sottocategorie spiegandone gli usi, l'utente
stesso può scegliere quale più si addice al proprio bisogno:
- Caching: sono programmi che servono per scaricare più di una WU alla volta
per poi elaborarle in cascata, senza per forza dover ogni volta
connettersi ad internet.
- Watching: sono programmi che monitorizzano l'andamento dell'elaborazione
della WU e dei risultati della stessa.
- Logging: sono programmi che creano file per mantenere uno storico delle
WUs analizzate con il proprio PC.

Dal punto 4.4 al punto 5.4 riportiamo gli addons in genere più usati dagli
utenti del SETI@home e brevi cenni sul loro funzionamento.

4.4 SETIBuf
(Addon per la versione CLI del clinet SETI@home)
Setibuf è una utility, o meglio, un insieme di files .bat che ci permettono
di elaborare più WU in "cascata"; anziché scaricare una WU, elaborarla e
rispedirla, potremmo scaricarne un numero che noi decideremo agendo su
alcuni files del programma.
Così facendo si possono eliminare i tempi morti che si vengono a creare se
l'elaborazione della WU finisce mentre uno è assente, non può disporre di
una connessione ad internet in quel momento, o non ha settato il client per
connettersi automaticamente.
L'ultima versione del SetiBuf può essere scaricata al seguente indirizzo:
http://www.hallquist.net/SETI/SETIBuf.zip
L'ultima versione 3.0.3 funziona con tutte le versioni CLI.

Per prima cosa e consigliabile unzippare il SetiBuf in una cartella che
chiameremo "SETI" nella root principale ossia, direttamente in C:\ così da
ottenere C:\SETI.
Possiamo anche cambiare sia il nome che il percorso, ma ciò comporterà un
numero maggiore di modifiche ai files .bat che utilizzeremo.
In questa cartella va copiato l'eseguibile del client testuale.
Ipotizzando che NON abbiate una connessione continua a Internet rinominate
il file AutoDial.ok in AutoDial.no.
Vi ritroverete con una directory contenente altre 2 cartelle chiamate
"BatFiles" e "Cmd-1"; all'interno di quest'ultima troverete 9 ulteriori
directoryes numerate da 1 a 9; in queste verranno salvate le WU che
deciderete di scaricare.
Ognuna di queste cartelle conterrà 2 files: SETI.ok e SETILog.ok.
Vi consiglio di copiare in ognuna di esse anche il file user_info.sah, per
evitare di doverlo digitare ogni volta che scaricherete una WU la prima
volta che vi riconnetterete per scaricarle.
Fatto ciò, dovremo creare 2 collegamenti.

Il primo collegamento punterà al file SETI.bat; lo creeremo nella cartella
"esecuzione automatica" del menù "Avvio" o "Start" di Windows.
Nelle proprietà del collegamento troveremo, nella scheda "programma",
troveremo, nelle impostazioni di "riga di comando"

C:\SETI\SETI.bat

Se utilizziamo Win 98 modificheremo questa linea in

Command.com /E:4096 /C SETI.bat Cmd-1

Chi utilizza WinNT dovrà invece mettere:

Cmd.exe /E:4096 /C SETI.bat Cmd-1

Questo collegamento farà si che l'elaborazione delle WU parta all'avvio di
Windows.

Il secondo collegamento, che potremo fare, per esempio, sul desktop, in modo
di averlo a portata di click, punterà al file SETICall.bat.
Dovremo semplicemente COPIARE il collegamento di prima e cambiare il file a
cui punta da SETI.bat a SETICall.bat
In pratica, dovremo ottenere nella riga di comando:

Win 98
Command.com /E:4096 /C SETICall.bat Cmd-1

WinNT
Cmd.exe /E:4096 /C SETICall.bat Cmd-1

Questo collegamento ci servirà per "riempire" le cartelle da 1 a 9 con nuove
WU e a "svuotarle" rimandando i risultati elaborati al server.

A questo punto decidete quante WU volete avere da elaborare ogni volta.
Facciamo per esempio che vogliamo avere 5 WU da elaborare.
Dovrete rinominare i files SETI.ok in SETI.no nelle cartelle numerate da 6 a
9 che sono nella directory "Cmd-1". Infatti, il file SETI.ok abilita il
download e la conseguente elaborazione di una WU nella cartella che lo
contiene, come, lo stesso files, ma rinominato SETI.no, nega tale permesso.

Configurare il SetiWatch per monitorare tutte le sottocartelle del SetiBuf
in cui sono presenti le WU per avere uno storico più completo.
Lanciare il programma SetiWatch, andare nell'ultima tab, cliccare sul
bottone SETI Locations ed inserire i percorsi di ciascuna WU.

Inviare l'apposito comando di partenza del SetiBuf , oppure cliccate
sull'icona che avete creato in "esecuzione automatica", o anche, riavviate
il PC e partirà da se... e buona elaborazione !

Se decidete di elaborare più di 9 WU dovrete creare una ulteriore cartella
"Cmd-1A" con le altre nove cartelle numerate da 1 a 9. Ricordate che potrete
cmq mantenere "inattive" le cartelle rinominando il file SETI.ok in SETI.no
(Attenzione, se avete già una WU dentro la cartella che disattivate essa
verrà completamente ignorata, per cui vi consiglio di disattivare solo le
cartelle vuote, le riconoscerete perché conterranno soltanto i files
SETI.ok, o .no e il file SETILog.ok, o .no se sono cartelle nuove, cioè mai
utilizzate, se sono cartelle già utilizzate conterranno altri files).

Dovrete poi creare il file SETIMlt1.bat

Aprite Notepad e incollate il seguente testo:

--------------------------------------------
rem Start of SETImlt1.bat

rem Change the drive to match the situation
C:

rem Change the folder to match the situation
cd \SETI

rem invoke the SETI

:Start
call SETI.bat Cmd-1
call SETI.bat Cmd-1A
rem ... repeat for do -1C through -1Z as required

goto Start
rem End of SETImlt1.bat

--------------------------------------------

e salvatelo col nome di cui sopra.

Cambiate il collegamento nella cartella "esecuzione automatica" perché punti
a questo file anziché a SETI.bat.
Dovrete anche creare un altro collegamento a seticall.bat cambiando la riga
di comando aggiungendo cioè alla fine il riferimento alla cartella appena
creata da "Cmd-1" a "Cmd-1A"
In pratica:
Win 98
Command.com /E:4096 /C SETICall.bat Cmd-1A

WinNT
Cmd.exe /E:4096 /C SETICall.bat Cmd-1A

SETIBuf può essere utilizzato con SETIWatch e Setilog.
Per usarli insieme basta copiare i files Setiwatch.exe e Setilog.exe nella
cartella C:\SETI.
Configurare il SetiWatch per monitorare tutte le sottocartelle del SetiBuf
in cui sono presenti le WUs per avere uno storico più completo.
Lanciare il programma SetiWatch, andare nell'ultima tab, cliccare sul
bottone SETI Locations ed inserire i percorsi di ciascuna WU.
Può essere usato anche con Setispy, ma ha bisogno di script che permettano
un utilizzo più immediato.

4.5 SETIDriver
(Addon per la versione CLI del clinet SETI@home)
E' un programma di gestione delle WUs. Esso permette di scaricare più WUs
sul vostro hd e di elaborarle una dietro l'altra e poi spedirle quando fa
comodo.
La parte bassa del SETIDriver invece serve da monitoraggio della WU in
elaborazione.
Ha una comoda interfaccia grafica con uso facilmente intuibile.
L'ultima versione del SETIDriver 1.6.3.6 può essere scaricata al seguente
indirizzo:
http://www.wakeassoc.com/setidriver/SETIDriver.zip

4.6 SETIStash
(Addon per la versione CLI del clinet SETI@home)
E' un programma di gestione delle WUs. Esso permette di scaricare più WUs
sul vostro hd e di elaborarle una dietro l'altra e poi spedirle quando fa
comodo.
La parte centrale del SETIStash invece serve da monitoraggio della WU in
elaborazione.
Ha una comoda interfaccia grafica con uso facilmente intuibile.
L'ultima versione del SETISetistash 2.1 può essere scaricata al seguente
indirizzo:
http://www.hereintown.net/~wink/programs/setistash2_1.zip

4.7 SETIWatch
Unito al SetiLog (punto 4.8) serve per tenere lo storico del lavoro che il
tuo pc ha svolto.
Precisamente:
- visualizza i dati relativi alle Wu scaricate, compresi picchi e gaussiane;
- tiene il conto delle ore trascorse per elaborare una WU, con il tempo
stimato per il completamento e la "potenza d'elaborazione" (espressa in
MegaFlops per secondo);
- tiene traccia dei "dati d'origine" di ogni WU mostrandone una mappa.
L'ultima versione del SetiWatch 4.1.11 può essere scaricata al seguente
indirizzo:
http://members.shaw.ca/mloukko/SETIWatch.exe


4.8 SETILog
E' un programma che serve per lanciare la versione CLI di Seti@home, in modo
che, al termine dell'elaborazione, possa salvare in un file il risultato che
si è ottenuto, come archivio.
L'uso migliore da farne, per poterne poi vedere i risultati, è usarlo
insieme al SETIWatch (punto 4.7) L'ultima versione del SetiLog 3.2 può
essere scaricata al seguente indirizzo:
http://members.shaw.ca/mloukko/SETILog.exe

4.9 SETISpy
SetiSpy da tutta una serie di informazioni riguardo alla WU in elaborazione
e altro:
-percentuale di completamento e tempi trascorsi e stimati.
-performance del proprio PC e possibilità di paragone con altri PC.
-visualizzati i risultati dell'elaborazione della WU in corso, spike,
gaussian, pulses e triplets con grafico
-dati "anagrafici" della Wu e individuazione della stessa su mappa
-statistiche personali
-informazioni sul client
-informazioni sul processore in uso
-minime "possibilità" di setup del programma e del client
-informazioni relative al programma
Ultima versione disponibile 3.2 può essere scaricata al seguente indirizzo:
http://pages.tca.net/roelof/setispy/SetiSpy.zip

-----------------
5 Addons per Unix
-----------------

5.1 tkSETI
E' un' interfaccia grafica per la versione Linux di Seti@home scritta in
Tcl/Tk (è richiesta la versione 8.0 o superiori di queste librerie) con
numerose funzionalità. Può monitorare un client anche se già in esecuzione,
permette di terminare il processo, metterlo in pausa, avviarlo nuovamente
ecc.
TkSETI dispone di funzionalità che permettono di fermare l'esecuzione del
programma durante determinati giorni/ore per poi riprenderlo in tutta
tranquillità senza ostacolare l'utente. E' possibile anche impostare un
limite di inattività della macchina superato il quale TkSETI avvierà il
client Seti@home e lo chiuderà non appena noterà segni d'attività su una
delle periferiche selezionate (es. la pressione di un tasto sulla tastiera).
TkSETI può anche avviare degli script per aprire e chiudere in automatico la
connessione ad internet in modo che il client possa caricare i risultati
dell'elaborazione, scaricare una nuova unità, ed è possibile anche impostare
periodi durante i quali non avviare la connessione automatica.
Il programma è compatibile sia con la versione 2.0 che con la 1.x del client
Seti@home e dispone anche di una piccola mappa del cielo sulla quale sono
segnate tutte le unità finora calcolate, nonché l'unità che ha generato il
Best Spike (più alto) e quella che ha generato la Best Gaussian (punteggio
migliore).
L'ultima versione di TkSETI può essere scaricata all' indirizzo:
http://www.cuug.ab.ca/~macdonal/tkseti

5.2 SETIview
E' un' interfaccia per la versione Linux del client Seti@home basata su
Ncurses quindi utilizzabile sia in console che da finestra terminale.
Fornisce varie informazioni sull' elaborazione in corso, sull'utente e sulla
macchina che esegue il programma.
L' ultima versione di SETIView è scaricabile all' indirizzo:
http://www.guildsoftware.com/setiview.html

5.3 lin-SETIBuf
Come il suo analogo per Windows/DOS, serve per scaricare, analizzare e
rispedire indietro un numero 'n' di Work Unit, con 'n' definito
dall'utente al momento dell'installazione, e modificabile con l'opzione
'-add'. In questo modo si tagliano i tempi morti tra un work unit e
l'altra. Scaricare da http://digilander.iol.it/ebassi/linux/ il file
lin-setibuf-0.1.5.tar.gz, e scompattarlo in una directory scelta
dall'utente. Si copia l'eseguibile 'lin-setibuf' in una directory coperta
dalla variabile PATH (/usr/bin, /usr/local/bin, ~/bin, etc...), e il file
di configurazione lin-setibuf.conf nella directory /etc. A questo punto, si
modifica il file di configurazione, inserendovi la directory di
installazione (che può comunque essere specificata da linea di comando sia
durante l'installazione che durante l'esecuzione), il numero di Work Unit di
base da scaricare, e se il computer è una
workstation in dial-up o dietro un proxy/SOCKS-server.
Si lancia l'eseguibile 'lin-setibuf -install' e verranno create tante
directory quante WU sono state specificate. Se si è connessi, verranno
scaricate anche le Work Unit (altrimenti si può usare l'opzione -download in
seguito). Una volta installato e scaricate le Work Units, è sufficiente dare
'lin-setibuf -start' perché l'elaborazione inizi. Le altre opzioni sono
visualizzabili tramite 'lin-setibuf -h'.
Prerequisiti di lin-setibuf:
Bourne Again Shell (bash) installata
interprete awk installato
Client SETI@Home in una directory contemplata dal PATH.

Andando a modificare alcuni parametri nel /etc/lin-setibuf.conf. Ad ogni
modo, una volta installato, non ci sarà quasi mai bisogno di andare a
modificare la sua configurazione.

5.4 SETILog
E' un programma che serve per lanciare la versione CLI di Seti@home, in modo
che, al termine dell'elaborazione, possa salvare in un file il risultato che
si è ottenuto, come archivio.
L'ultima versione del SetiLog 3.1.2 può essere scaricata al seguente
indirizzo:
http://www.informatik.fh-muenchen.de/~ifw96093/SETILog.html

-------------------------
6 Aggiornamento programmi
-------------------------

6.1 Perchè è necessario aggiornare i programmi?
L'aggiornamento dei Clients è necessario ai fini della ricerca. I nuovi
Clients che si dimostrano più lenti nell'elaborazione, analizzano la WU
ricercando una più vasta gamma di frequenze. Dopo un certo periodo di tempo
la Barkley rende perciò obbligatorio l'utilizzo delle nuove versioni.
6.2 Passare alla versione 3.07 di SETI@home salvaschermo.
Per passare dalla versione x.x a alla 3.07 (o più in generale qualsiasi
aggiornamento) si consiglia di:
1) Finire la WU con la versione x.x altrimenti si perdono i dati elaborati.
2) Creare nella directory (da dove si lanci il programma) un file chiamato
stop_after_send.sah, il file deve essere vuoto.
3) Dopo la connessione a Berkeley per spedire la WU elaborata il programma
si ferma.
4) Disinstallare la vecchia versione x.x (non si perderanno i dati delle WU
elaborate sino a quel momento), installare la nuova e il gioco è fatto !

6.3 Passare alla versione 3.03 di SETI@home CLI
Per aggiornate la Versione x.x alla versione 3.03 (o più in generale
qualsiasi aggiornamento) seguire i seguenti passaggi:
1) Finire la WU con la versione x.x altrimenti si perdono i dati elaborati.
2) Dopo la connessione a Berkeley per spedire la WU elaborata e aver
scaricato la nuova fermare il programma.
3) Sostituire l'eseguibile e farlo partire.
Siccome la nuova versione ricomincia da capo l'elaborazione, si perderanno
soltanto alcuni secondi di CPU time :-)

6.4 SETIBuf
Per aggiornare il Setibuf si può proseguire in 2 modi:

6.4.1 Come aggiornare il SetiBuf mantenendone la vecchia versione.
Non è necessario installare la versione 3.0.3 del Setibuf per usare la
versione CLI 3.03.
Infatti basterebbe aggiornare semplicemente un file per rendere tutto
utilizzabile.
1) Terminare l'elaborazione delle eventuali WU in processo per non perdere i
dati elaborati.
2) Connettersi alla Berkeley per mandare i risultati e ricevere le nuove WU
3) Aprire il file che si trova nella cartella c:\seti\batfile con il nome
SetiName.
4) Cambiare alla riga di comando (if .%SB.cli%.==.. set
SB.cli=setiathome-X:X.i386-winnt-cmdline.exe) 1.3 con 3.03
5) Iniziare l'elaborazione.

6.4.2 Come passo dalla versione x.x.x alla 3.0.3 di SetiBuf ?
L'ultima versione 3.0.3 è già predisposta tutte le versioni CLI rilasciate
sino ad ora
Procedimento:
1) Per aggiornare a questa ultima versione è fortemente consigliate di
finire le Wu's attualmente a disposizione e poi inviarle senza scaricarne di
nuove. Per fare ciò inserire in ogni directory un file vuoto chiamato
stop_after_send.sah.
Esiste un metodo molto veloce, automatico e che ci toglie dagli impicci:
aprite dal menù start di windows una finestra DOS, andate da C:\windows>
alla cartella seti, in pratica:
digitate 'cd..' (senza apici) e premete il tasto 'invio' (o enter) sulla
tastiera digitate 'cd seti' (senza apici) e premete il tasto 'invio' (o
enter) sulla tastiera, dovreste trovarvi con una scritta così:
c:\seti>; a questo punto digitate:
Win98
Command.com /E:4096 /C download.bat Cmd-1 NO
WIN NT
Cmd.exe /E:4096 /C download.bat Cmd-1 NO
Se avete più cartelle "cmd-1" ripetete l'operazione per ogni cartella
aggiungendo l'estensione a "cmd-1" ossia CMD-1A, Cmd-1B, etc...
Terminate tutte le WU che avete!
2) Scompattate la versione nuova del setibuf in una cartella temporanea per
esempio c:\temp per avere una cartella c:\temp\SETI
Da gestione risorse o explorer di windows:
3) Sostituire tutti i files presenti nella cartella c:\temp\seti con quelli
presenti in c:\SETI\
a) Andate in C:\temp\SETI, selezionate tutti i files (NON le cartelle!!!),
trascinate tutti i files presenti in c:\seti. ATTENZIONE, se non avete una
connessione permanente non spostate il file autodial.ok o cancellatelo dopo
averlo copiato, dovreste ancora avere il file autodial.no, controllate.
Vi verrà chiesta conferma di sovrascrivere i files presenti, premete "si,
tutti"
b) Stessa procedura per tutti i files presenti nella cartella
c:\temp\SETI\batfiles che dovrete spostare in c:\seti\batfiles (ricordatevi
poi di modificare il file SETICli.bat se utilizzate un proxy)
c) Stessa procedura per quelli nella cartella c:\temp\SETI\Cmd-1 che
copierete nella cartella C:\SETI\Cmd-1 ed eventualmente, se scaricate più di
9 WU, in c:\SETI\Cmd-1A (sono gli stessi).
d) Copiate dentro c:\SETI il nuovo client solo testo
setiathome-3.03.i386-winnt-cmdline.exe e cancellate il vecchio
setiathome-x.x.i386-winnt-cmdline.exe
4) Infine, per poter scaricare nuove Wu's dovrete togliere i files
Stop_after_send creati in precedenza.
Portatevi, dal prompt di DOS nella cartella c:\seti> seguendo la procedura
illustrata prima e digitate:
Win98
Command.com /E:4096 /C download.bat Cmd-1 OK
WIN NT
Cmd.exe /E:4096 /C download.bat Cmd-1 OK
Se avete più cartelle "cmd-1" ripetete l'operazione per ogni cartella
aggiungendo l'estensione a "cmd-1" ossia CMD-1A, Cmd-1B, etc...
5) Lanciate il file SETICall.bat dal collegamento come al solito e scaricate
le nuove WUs
6) Fate partire il nuovo client come prima dell'aggiornamento.
(Opzionale) Avvertenze: il nuovo client utilizzato con SETIBuf, all'avvio
parte con l'opzione -verbose, da solo non lo farebbe.
Ottereste, senza SETIBuf, che al suo avvio esso "sembra" fermarsi dopo la
riga "Doing baseline smootingh" in realtà NON sarebbe fermo anche se
apparentemente non procede; l'uso che fa SETIBuf dell'opzione -verbose è
consigliabile per verificare che il client lavori.
Se non approvate l'utilizzo di questa opzione, nella cartella
c:\SETI\batfiles trovate il file SETIRun1.bat
Apritelo in un editor di testo (Notepad) e verso la fine troverete una
sezione così scritta:
rem Start the SETI@home client, stop after the WU is processed if
[%SB.cli%[==[%SB.3.0.cli%[ call BatFiles\SETIcli.bat
%1%2 -verbose -stop_after_process
modificatela, togliendo la scritta '-verbose', in modo da avere:
rem Start the SETI@home client, stop after the WU is processedif
[%SB.cli%[==[%SB.3.0.cli%[ call BatFiles\SETIcli.bat
%1%2 -stop_after_process e avrete tolto l'opzione -verbose.

6.5 SETIDriver
Per prima cosa finire la WU in elaborazione e trasmetterla.
Poi basta unzippare la nuova versione del SETIDriver nella stessa cartella
es. C\SETI.
E ricominciare l'elaborazione.

6.6 SETIStash
Per prima cosa finire la WU in elaborazione e trasmetterla.
Poi basta unzippare la nuova versione del SETIStash nella stessa cartella
es. C\SETI.
E ricominciare l'elaborazione.

6.7 SETIWatch
Procedimento:
Basta sostituire l'eseguibile (setiwatch.exe)

6.8 SETILog
Procedimento:
Basta sostituire l'eseguibile (setilog.exe)

6.9 SETISpy
Procedimento:
Basta sostituire l'eseguibile (setispy.exe)

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7 Consigli e Ottimizzazioni
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7.1 Consigli generali
Si intendono consigliabili questi trucchi se volete che i vostri pacchetti
siano finiti in un tempo ridotto rispetto all'usuale.
Non vengono ulteriormente approfonditi trucchi ed ottimizzazioni in quanto
alcuni sono MOLTO SPECIFICI e potrebbero causare malfunzionamenti al PC.
Solo se volete seguite i consigli sotto riportati. NON ci si assume alcuna
responsabilità per eventuali malfunzionamenti e perdite di dati !
1) Il client testuale è generalmente più veloce di quello grafico.
2) Il client per unix è generalmente più veloce di quello per windows.

7.2 Usare meglio il salvaschermo SETI@home
Il client Seti@home ha diversi funzionamenti. Una volta installato viene
automaticamente impostato come salvaschermo e come tale, sfrutta il
processore per elaborare la WU quando non usate il vostro computer.
Un secondo funzionamento è quello di usarlo in modalità background. Avviare
cioè il programma mentre si usa il Pc tramite l'iconcina (a forma di
radiotelescopio) che appare in basso a destra. L'utilità di questa
operazione dipende dal tipo di "macchina" che si usa e delle risorse che
vengono sfruttate.
Alcuni accorgimenti per sfruttare al meglio il salvaschermo posso essere i
seguenti:
1)Impostare "go to blank screen" e "minutes until blank = 0" nelle
impostazioni avanzate del salvaschermo. Ciò permette di sfruttare tutte le
risorse nell'elaborare la WU, tralasciando i grafici.
2) Impostate il client per funzionare sempre in background, consigliabile
per chi ha 64 o più mega di ram ed un processore veloce (dal Pentium 2 in
su, gli AMD K6 sono leggermente più penalizzati come tempi di analisi).
3) Eliminate tutti i task 'inutili' attivi:
a) Se avete installato Microsoft Office(r), togliete dal menù esecuzione
automatica il "ricerca veloce" (Fast find), rallenta moltissimo...
b) Dal menù Avvio-> Esegui-> digitate 'msconfig' (senza virgolette), vi
apparirà una finestra a schede sovrapposte "Utilità di configurazione di
sistema"; selezionate l'ultima 'etichetta' cioè esecuzione automatica:
disabilitate il task monitor e tutti i processi sempre attivi in background,
tranne quelli che realmente vi servono (magari lo sapevate già, ma
probabilmente avrete attivi sul vostro PC una quantità di task in esecuzione
perfettamente inutili e che vi 'rubano' tantissime risorse).

7.3 Usare meglio la versione CLI
1) Eliminate tutti i task 'inutili' attivi. (vedere il punto 7.2.3)
2) Cliccate col tasto destro del mouse sul botte del SETI nella barra delle
applicazioni di windows (quella in basso, dove ci sono la tray e il pulsante
Start o avvio), -> proprietà -> altre e nello slider "priorità quando in
attesa" mettete max.
3) Utilizzate Programmi di Caching (punto 4.3) per eliminare i tempi morti
fra una WU e l'altra.

7.4 Ottimizzare meglio il BIOS
(Attenzione, quelli che seguono sono tips che possono causare
malfunzionamenti al vostro PC. NON ci assumiamo responsabilità per danni o
perdite di dati).
1. Disabilitate:
a. Video BIOS cache (o shadow a seconda del tipo di BIOS);
b. System BIOS cache (o shadow a seconda del tipo di BIOS)
2. Abbassare i timing della memoria.

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8 I Gruppi
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8.1 Cosa sono ?
I gruppi sono nati, secondo me, per due motivi: permettere al gruppo di
ricerca del Seti di fare delle statistiche sugli utilizzatori come
raggruppare le scuole, le università o le ditte e per fare "coalizzare" tra
di loro gli utilizzatori; nei gruppi si crea quell'ambiente di sfida,
specialmente tra teams di diverse nazioni, su chi elabora più WU e così via.
(Risposta molto personale di Fabio Roccaforte).

8.2 Come mi iscrivo ad un gruppo ?
Per iscriversi ad un gruppo basta far parte degli utenti del Seti@home e
andare alla seguente pagina:
http://setiathome.berkeley.edu/stats/team/team_type_4.html

8.3 Posso creare un nuovo gruppo ?
Certamente basta andare alla seguente pagina e compilare il modulo:
http://setiathome.berkeley.edu/team_create.html

8.4 Cosa consiglia questo N.G. ?
Alcuni utenti di questo NG partecipano al gruppo chiamato SETI Italia.
Se leggete nell'intestazione questo gruppo risulta infatti come: Italian
Seti searchers, members of the mailing-list "Seti Italia" and the newsgroup
"it.scienza.astronomia.seti". Praticamente raggruppa molti degli aderenti
italiani.
Per iscriversi basta seguire il seguente link:
http://setiathome.ssl.berkeley.edu/stats/team/team_7422.html

8.5 Altri gruppi a cui aderiscono i partecipanti di questo N.G.
- SETI Dreams: Sognando e cercando gli altri
http://setiathome.ssl.berkeley.edu/stats/team/team_59319.html
- D.P.R.G.I. for Seti@home Project
http://setiathome.ssl.berkeley.edu/stats/team/team_93457.html
- NGI: Net Gamers Italia
http://setiathome.ssl.berkeley.edu/stats/team/team_57852.html
- Hardware Upgrade
http://setiathome.ssl.berkeley.edu/stats/team/team_60660.html

Segnalateli e saranno pubblicati con la prossima versione delle FAQ.

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9 Manifesto del N.G.
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Ecco il manifesto di it.scienza.astronomia.seti, presentato da:
Alessandro Tonini

Il progetto SETI (acronimo di Search for Extra - Terrestrial Intelligence)
vede attualmente impegnati diversi radioastronomi nella ricerca di segnali
radio aventi caratteristiche particolari. Tra i tanti radiotelescopi
utilizzati dal SETI, vi è anche il radiotelescopio portoricano di Arecibo,
che con i suoi 300 metri di diametro è il più grande e sensibile del mondo.
Questo newsgroup si propone di approfondire i temi legati a questa ricerca
scientifica, anche nei riguardi di chi è appassionato di radioastronomia.
Si parlerà anche del programma SETI@HOME (ormai con centinaia di migliaia di
utenti, ed è stato pubblicato da poco), con il quale ognuno di noi può
partecipare attivamente con il proprio computer a questa affascinante
ricerca.

Fanno parte di questo gruppo discussioni aventi come oggetto:

radioastronomia, anche amatoriale;
progetto SETI;
programma SETI@HOME;
Astrobiologia (o bioastronomia) tesa alla discussione sulla vita
nell'universo.

Non fanno parte di questo gruppo discussioni aventi come oggetto:

UFO, in quanto non si parla di avvistamento oggetti non identificati;
fantascienza e quantaltro abbia già spazi adeguati in altri newsgroups.

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10 Appendice
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10.1 Il Radiotelescopio di Arecibo
Il radiotelescopio di Arecibo (Puerto Rico), il più grande del mondo, ogni
giorno registra decine di nastri magnetici con i rumori provenienti dallo
spazio profondo.

10.2 Notizie generali sui Radiotelescopi
Un radiotelescopio è essenzialmente un radio ricevitore. Mentre i ricevitori
per le comunicazioni sono stati progettati per estrarre una informazione che
stata intenzionalmente modulata in onde radio, i ricevitori di un
radiotelescopio sono stati progettati per misurare l'intensità delle onde
radio su determinate bande di frequenze.
Un radiotelescopio è essenzialmente un dispositivo di misura dell'energia.
La maggior parte dei radiotelescopi usano larghe antenne per rendere il loro
"raggio di azione" (o campo) quanto più piccolo possibile. Il campo è come
un'area bidimensionale sulla volta celeste cui il telescopio sarà sensibile.
Un campo piccolo permette al telescopio di risolvere il livello dei segnali
provenienti da diverse regioni solo per piccole distanze angolari. Antenne
multiple sono solitamente disposte ad "array" per aumentare la risoluzione.
D'altra parte, antenne ampiamente separate possono combinare i loro segnali
come "interferometri" le cui risoluzioni possono essere ottenute al punto da
superare quelle dei migliori telescopi ottici.
Attualmente i radio astronomi "ascoltano" molto raramente con le loro
orecchie i segnali che stanno ricevendo.
Per ascoltare qualcosa al radiotelescopio, bisogna trasformare il segnale in
uscita in un segnale audio tale da poter essere sentito; il rumore che ne
deriva è simile a ciò che si sente quando ci si posiziona su un canale
libero per la televisione.
E' questo segnale di rumore che è di interesse per i radioastronomi che
riescono a misurarlo in molti modi, ma ascoltano soltanto per verificare che
non ci sia interferenza da parte di qualche segnale terrestre che possa
disturbare le loro misure.
La Radio Astronomia teoreticamente riguarda segnali cosmici a qualsiasi
frequenza eccetto per le frequenze di luce.
Una lunghezza d'onda è la distanza percorsa nello spazio dall'onda durante
un singolo ciclo di oscillazione.
La lunghezza d'onda, piuttosto che la frequenza, (frequenza = rapporto tra
la velocità di vibrazione e il tempo), è spesso usata per descrivere le onde
radio intorno a un megahertz e così in frequenza.
Le alte frequenze vengono tradotte in lunghezze d'onda più corte.
La relazione tra le due misure è fatta tramite la velocità della luce.lunghe
zza in metri = 300 / frequenza in megahertz Si sentirà spesso dire, per
esempio, che la linea dell'idrogeno molecolare è riferita alla regione di
1,420 megahertz ossia alla banda di 21 cm.
Non ci sono limitazioni pratiche alla abilità di ricevere molte di queste
frequenze, specialmente dalla posizione protetta dallo scudo dell'atmosfera
Terrestre.
Le frequenze al di sotto dei 15 Mhz sono raramente usate a causa
dell'assorbimento di queste onde dalla ionosfera.
Il limite superiore della regione delle frequenze è legato alla tecnologia
necessaria per ricevere segnali a frequenze piccolissime. La maggior parte
dei radiotelescopi amatoriali ricade nella fascia di frequenze comprese tra
18 Mhz e 10,000 Mhz.
L'esatta scelta delle frequenze por un dato amatore dipenderà delle abilità
tecniche dello sperimentatore, dai tipi di osservazioni che dovranno essere
fatte, dal campo di interferenza radio della zona, da quanto spazio è
disponibile per le antenne e la disponibilità commerciale delle attrezzature
che dovranno essere impiegate.


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