(*) A proposito dell'erba-pipa e del suo ruolo nel capitolo: ho
iniziato la stesura di questo commento nei giorni in cui entrava in
vigore la legge contro il fumo nei locali pubblici, ed e' per questo
che ho trovato particolarmente significativa ;-) la frase scherzosa di
Legolas sull'abitudine di circondarsi di nuvole di fumo - per tacere
del fatto che e' lui a proporre di uscire all'aria aperta, dimostrando
che gli Elfi sono i veri salutisti della Terra di Mezzo !
--
Nymeria - FeSTosa #313
Despair is only for those who see the end beyond all doubt.
Anch'io ho sempre intravisto questo separarsi e riunirsi come una specie
di gioco di correnti.
> malgrado l'impostazione
> "leggera" fornita da Merry e Pipino al racconto, sono molte le
immagini
> potenti che si offrono alla mente del lettore, fra tutte quella del
> glaciale silenzio che scende sugli Ent infuriati nell'udire le risate
> beffarde che provengono da Orthanc.
Personalmente, invece, quella che mi ha colpito di più è l'immagine del
giovane Ent che va a fuoco e la successiva furia vendicativa degli altri
Ent (una specie di berserkersung vegetale :-).
> Cio' che credo emerga dal racconto di Merry e Pipino e' la sostanziale
> inefficacia di Saruman nel fronteggiare l'assalto degli Ent:
[CUT]
Elemento allegorico per indicare l'incapacità dell'uomo di fronteggiare
le grandi catastrofi naturali?
> il suo eccessivo
> affidamento sul lavoro altrui (servitori ed Orchi) e sulle macchine
> hanno indebolito i suoi poteri, come un muscolo poco allenato che non
> resiste allo sforzo.
Ammonimento per l'uomo di non affidarsi eccessivamente alle macchine?
> Vorrei infine sottolineare due momenti: la frase di Aragorn a
proposito
> della spilla, "Chi non puo' separarsi da un tesoro nel momento del
> bisogno e' in catene"
Affermazione emblematica se rapportata all'Anello e al Portatore.
> (*) A proposito dell'erba-pipa e del suo ruolo nel capitolo:
[CUT]
Sarà, ma per me le sigarette e il tabacco da pipa non sono nello stesso
campo da gioco, non sono nemmeno nello stesso fottuto campionato. [cit.
a memoria] ;-)
PS: allora domani pomeriggio ci sei o no? :-)
Mae aur!
--
Tarabas Hunnaur - 10° deI FeSTosi - Referente Smial Bolgeri
"Ah, tutto accade una volta soltanto, ma una volta, sì, deve accadere."
La Storia Infinita, Michael Ende
> Anch'io ho sempre intravisto questo separarsi e riunirsi come una specie
> di gioco di correnti.
Infatti e' gia' implicito nel titolo originale che - sorpresa !
sorpresa! - nasconde senza dubbio un ammiccamento linguistico da parte
del Prof.
>> molte le immagini potenti
>
> Personalmente, invece, quella che mi ha colpito di più è l'immagine del
> giovane Ent che va a fuoco e la successiva furia vendicativa degli altri
> Ent (una specie di berserkersung vegetale :-).
LOL ! e come dar loro torto ?
>> il suo eccessivo
>> affidamento sul lavoro altrui (servitori ed Orchi) e sulle macchine
>
> Ammonimento per l'uomo di non affidarsi eccessivamente alle macchine?
Gia' .. A questo proposito mi sono spesso domandata, considerando le
ben note vedute di Tolkien in materia, come avrebbe reagito alla
diffusione di questo moderno Palantir che stiamo usando per comunicare:
da un lato ci sarebbe stato senz'altro il rifiuto per la "macchina", ma
dall'altro avrebbe potuto subire il fascino della comunicazione (quasi)
istantanea ?
(ogni tanto mi immagino quanto sarebbe interessante una 'live chat' con
Tolkien ... )
>> "Chi non puo' separarsi da un tesoro nel momento del bisogno e' in catene"
>
> Affermazione emblematica se rapportata all'Anello e al Portatore.
Oh, yesssss Precioussssss !
> PS: allora domani pomeriggio ci sei o no? :-)
Ci saro' - salvo catastrofi dell'ultimo minuto ... ;-)
> Scriveva Tarabas Hunnaur:
> > Anch'io ho sempre intravisto questo separarsi e riunirsi come una specie
> > di gioco di correnti.
> Infatti e' gia' implicito nel titolo originale che - sorpresa !
> sorpresa! - nasconde senza dubbio un ammiccamento linguistico da parte
> del Prof.
Non credo proprio. "Flotsam and jetsam" e' una frase fatta inglese del
gergo marinaro, poi passata ad essere usata frequentemente (anche oggi) in
senso piu' lato, anche a proposito di gente che va in giro trascinata
dagli eventi. "Flotsam" (stessa radice di "float") indica le parti di una
nave o di un cargo che vanno galleggiando dopo un naufragio, "jetsam" il
cargo buttato a mare di proposito per alleggerire la nave in casi di
emergenza.
> >> "Chi non puo' separarsi da un tesoro nel momento del bisogno e' in catene"
> >
> > Affermazione emblematica se rapportata all'Anello e al Portatore.
> Oh, yesssss Precioussssss !
Non condivido categoricamente. Non vedo come l'anello possa essere
implicitamente considerato un tesoro da cui separarsi "in need". L'anello
deve essere distrutto punto e basta, non solo "al momento del bisogno".
Secondo me la frase di Aragorn va presa senza troppi arzigogoli: a che ti
serve una cosa di valore se non te ne sai separare quando la tua vita e'
in pericolo? Un cadavere di hobbit e' sempre un cadavere di hobbit con o
senza una bella spilla attaccata al mantello.
Niphredil
--
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>>>[Tarabas] Anch'io ho sempre intravisto questo separarsi e riunirsi come una specie
>>>di gioco di correnti.
>
>>[Nymeria] nasconde senza dubbio un ammiccamento linguistico da parte
>>del Prof.
>
> Non credo proprio. "Flotsam and jetsam" e' una frase fatta inglese del
> gergo marinaro, poi passata ad essere usata frequentemente (anche oggi) in
> senso piu' lato, anche a proposito di gente che va in giro trascinata
> dagli eventi. "Flotsam" (stessa radice di "float") indica le parti di una
> nave o di un cargo che vanno galleggiando dopo un naufragio, "jetsam" il
> cargo buttato a mare di proposito per alleggerire la nave in casi di
> emergenza.
Sono proprio le definizioni dei due termini che mi hanno fatto pensare
al gioco di parole: i nostri eroi sono stati sbattuti qua e la' dal
destino (per Merry e Pipino non si e' trattato solo di una metafora) ed
ora i vari pezzi della Compagnia naufragata si ritrovano - per una
felice combinazione di eventi, o di correnti - sulla stessa 'spiaggia';
e come dicevo, tra poco la 'marea' li dividera' di nuovo.
>>>>"Chi non puo' separarsi da un tesoro nel momento del bisogno e' in catene"
>>>
>>>Affermazione emblematica se rapportata all'Anello e al Portatore.
>
>>Oh, yesssss Precioussssss !
>
>
> Non condivido categoricamente. Non vedo come l'anello possa essere
> implicitamente considerato un tesoro da cui separarsi "in need". L'anello
> deve essere distrutto punto e basta, non solo "al momento del bisogno".
> Secondo me la frase di Aragorn va presa senza troppi arzigogoli: a che ti
> serve una cosa di valore se non te ne sai separare quando la tua vita e'
> in pericolo? Un cadavere di hobbit e' sempre un cadavere di hobbit con o
> senza una bella spilla attaccata al mantello.
L'affermazione di Aragorn non contiene un riferimento diretto
all'Anello, ma e' difficile per un lettore non pensare ad un
collegamento ideale; certo che l'Anello non e' un 'tesoro', ma c'e' chi
lo considera tale e anche dopo esserne stato separato per lungo tempo ne
sente il bisogno e l'attrazione.
Non dimentichiamo poi la scena a Casa Baggins e la difficolta' di Frodo
a lanciare l'Anello nel fuoco: in quel momento per lui gia' costituisce
un 'tesoro' e lui gia' e' 'incatenato' ad esso, se si considera il suo
atteggiamento; la spilla gettata da Pipino ha un valore affettivo, ma
non ha creato una dipendenza tale per cui liberarsene e' impossibile -
l'Anello invece crea dipendenza, eccome ..
> Niphredil wrote:
> >>>[Tarabas] Anch'io ho sempre intravisto questo separarsi e riunirsi come
una specie
> >>>di gioco di correnti.
> >
> >>[Nymeria] nasconde senza dubbio un ammiccamento linguistico da parte
> >>del Prof.
> >
> > Non credo proprio. "Flotsam and jetsam" e' una frase fatta inglese del
> > gergo marinaro, poi passata ad essere usata frequentemente (anche oggi) in
> > senso piu' lato, anche a proposito di gente che va in giro trascinata
> > dagli eventi. "Flotsam" (stessa radice di "float") indica le parti di una
> > nave o di un cargo che vanno galleggiando dopo un naufragio, "jetsam" il
> > cargo buttato a mare di proposito per alleggerire la nave in casi di
> > emergenza.
> Sono proprio le definizioni dei due termini che mi hanno fatto pensare
> al gioco di parole: i nostri eroi sono stati sbattuti qua e la' dal
> destino (per Merry e Pipino non si e' trattato solo di una metafora) ed
> ora i vari pezzi della Compagnia naufragata si ritrovano - per una
> felice combinazione di eventi, o di correnti - sulla stessa 'spiaggia';
> e come dicevo, tra poco la 'marea' li dividera' di nuovo.
OK, allora pensavamo la stessa cosa. Solo che piu' che "ammiccamento" di
JRRT, il suo uso di "flotsam and jetsam" mi sembra una cosa buttata li
papale papale...
> >>>>"Chi non puo' separarsi da un tesoro nel momento del bisogno e' in
catene"
> >>>
> >>>Affermazione emblematica se rapportata all'Anello e al Portatore.
> >
> >>Oh, yesssss Precioussssss !
> >
> >
> > Non condivido categoricamente. Non vedo come l'anello possa essere
> > implicitamente considerato un tesoro da cui separarsi "in need". L'anello
> > deve essere distrutto punto e basta, non solo "al momento del bisogno".
> > Secondo me la frase di Aragorn va presa senza troppi arzigogoli: a che ti
> > serve una cosa di valore se non te ne sai separare quando la tua vita e'
> > in pericolo? Un cadavere di hobbit e' sempre un cadavere di hobbit con o
> > senza una bella spilla attaccata al mantello.
> L'affermazione di Aragorn non contiene un riferimento diretto
> all'Anello, ma e' difficile per un lettore non pensare ad un
> collegamento ideale; certo che l'Anello non e' un 'tesoro', ma c'e' chi
> lo considera tale e anche dopo esserne stato separato per lungo tempo ne
> sente il bisogno e l'attrazione.
> Non dimentichiamo poi la scena a Casa Baggins e la difficolta' di Frodo
> a lanciare l'Anello nel fuoco: in quel momento per lui gia' costituisce
> un 'tesoro' e lui gia' e' 'incatenato' ad esso, se si considera il suo
> atteggiamento; la spilla gettata da Pipino ha un valore affettivo, ma
> non ha creato una dipendenza tale per cui liberarsene e' impossibile -
> l'Anello invece crea dipendenza, eccome ..
Io continuo a non mettere le due cose sullo stesso piano. E non per
differenza di gradazione (l'anello = dipendenza mostruosa, la spilla =
dipendenza infinitesimale), ma per natura sostanziale.
Ma capisco il tuo punto di vista anche se non lo condivido.
[..]
> OK, allora pensavamo la stessa cosa. Solo che piu' che "ammiccamento" di
> JRRT, il suo uso di "flotsam and jetsam" mi sembra una cosa buttata li
> papale papale...
Io ci sono arrivata solo con questa lettura - pero' io non faccio testo
perche' e' risaputo che ho i riflessi di un bradipo addormentato :o)
[...]
> Io continuo a non mettere le due cose sullo stesso piano. E non per
> differenza di gradazione (l'anello = dipendenza mostruosa, la spilla =
> dipendenza infinitesimale), ma per natura sostanziale.
> Ma capisco il tuo punto di vista anche se non lo condivido.
Ma come ?!? Avevo appena lucidato i guantoni in vista di un bel match !
:D
Tornando subito seria, non penso si tratti tanto di porre l'Anello e la
spilla sullo stesso piano, quanto di pensare all'uno (o all'Uno ..)
quando viene nominata l'altra; dal punto di vista del lettore che
conosce gia' tutta la storia, mi sembra quasi impossibile non
effettuare il collegamento.
E probabilmente nella sesta Era saremo ancora qui a dibattere .. :-)
:-)
Perchè non ce l'hai. :-)
Ogni possessore vede l'Anello come un tesoro, anche se, vedendo la cosa
dall'esterno, è ovvio che l'Anello non sia un "tesoro", ma un terribile
strumento da distruggere.
> OK, allora pensavamo la stessa cosa. Solo che piu' che "ammiccamento" di
> JRRT, il suo uso di "flotsam and jetsam" mi sembra una cosa buttata li
> papale papale...
Niente č "buttato lě", quando si tratta di parole scritte dal buon vecchio JRRT.
"Flotsam and Jetsam" č, come tu hai detto, una frase marinara una cui possibile
traduzione, su cui ho pensato a lungo qualche tempo fa, potrebbe essere piů o
meno: "relitti galleggianti e merci alla deriva". Ciň premesso, guarda caso, la
cassa dell'erba pipa giunge alla portata degli hobbit galleggiando felicemente
sull'acqua in mezzo agli altri resti sparsi del "naufragio" di Orthanc.
QED
Bye
Gwindor
--
Togli REMOVEME dall'indirizzo per rispondere
Da "Dictionary.com": "The common phrase flotsam and jetsam is now used
loosely to describe any objects found floating or washed ashore."
A me piaceva molto una traduzione tipo "Relitti e rottami", che sono
entrambe parole usate in italiano per indicare oggetti galleggianti dopo un
naufragio e mantengono l'assonanza, la similitudine e il ritmo degli
originali, anche se il significato non è preciso.
> QED
??? Questo acronimo mi manca...
--
Laurelin
#233 del FeSTosi
"Se il mondo non fosse così pieno di stupidi,
avrei molte più difficoltà a farmi passare per uno intelligente"
(Thingol)
> "Gwindor" <gpcanzR...@tiscali.it> ha scritto
> > Niente č "buttato lě", quando si tratta di parole scritte dal buon vecchio
> > JRRT.
Mi sono espressa male: "buttato li'" non va disgiunto da "papale papale".
Insomma, niente ammiccamenti da parte di JRRT, solo un uso aperto e senza
secondi fini di un'espressione idiomatica. Che molto apertamente indica
sia le cose che letteralmente galleggiano in giro, sia le persone che
vengono portate ad Orthanc delle maree degli eventi.
> A me piaceva molto una traduzione tipo "Relitti e rottami", che sono
> entrambe parole usate in italiano per indicare oggetti galleggianti dopo un
> naufragio e mantengono l'assonanza, la similitudine e il ritmo degli
> originali, anche se il significato non č preciso.
Mi piace. Della traduzione originale non mi piaceva "alluvioni", anzi mi
faceva arricciare le dita dei piedi. La tua traduzione scorre bene. Ci
sono casi in cui, come qui, non si puo' trovare una traduzione che renda
bene il tutto, sia le assonaze, sia i sottintesi e le implicazioni
dell'originale.
> > QED
> ??? Questo acronimo mi manca...
Azzardo: quod erat demonstrandum?
> E probabilmente nella sesta Era saremo ancora qui a dibattere .. :-)
Chiariamo: la quarta ERa sta nel passato, con la conclusione della storia di
ISDA, la quinta Era dovrebbe essere la presente, e quindi dovrebbe di buon
diritto, chiamarsi "questa E'", mentre, quella che tu chiami "sesta Era"
altro non e' che la "prossima Sara' " . Parrebbe logico, no?
--
Brandivano Soffiatromba, #307 deI FeSTosi
MASSAGGIO: prova di autoantropofagia
> mentre, quella che tu chiami "sesta Era"
> altro non e' che la "prossima Sara' " . Parrebbe logico, no?
LOL !
Non fa una grinza - dopo la terza rilettura ... ;-)
> la quinta Era dovrebbe essere la presente, e quindi dovrebbe di buon
> diritto, chiamarsi "questa E'"
Brandivano, grazie di esistere!
> Brandivano, grazie di esistere!
Cerchero' di farti felice per molto tempo! E comunque, grazie del
complimento (beh, io penso che sia un complimento....)
(e poi ogni piazza di ogni paese che si rispetti ospita un grullo, no? )
e vedi mo' la casualissima firma :-)
--
Brandivano Soffiatromba, #307 deI FeSTosi
PROVERBIO PRATESE: Chi ti liscia piu' dell'usato
o t'ha da cardare o t'ha bell'e cardato
> Da "Dictionary.com": "The common phrase flotsam and jetsam is now used
> loosely to describe any objects found floating or washed ashore."
Non discuto, ma la chiave è tutta in quel "now". A questo punto ho tradotto
abbastanza di JRRT (tre capitoli di ISDA più Turin Turambar del Silm) da poter
affermare con discreta certezza che quando una parola ha più significati basta
scegliere quello più obsoleto o arcaico e si va quasi sul sicuro. BTW due
piccole curiosità: l'origine ultima di "jetsam", passando per l'altro termine
marinaro "jettison", è, pensaumpo, il latino "jactatio", così come quella di
"flotsam" è sempre il latino "flottare" (questa era più facile).
> A me piaceva molto una traduzione tipo "Relitti e rottami", che sono
> entrambe parole usate in italiano per indicare oggetti galleggianti dopo un
> naufragio e mantengono l'assonanza, la similitudine e il ritmo degli
> originali, anche se il significato non è preciso.
E' la solita storia: bisogna scegliere se privilegiare il significato o il
ritmo. Se la scelta è la seconda "relitti e rottami" è perfetto, mentre se è la
prima "merci alla deriva" non fa perdere l'associazione con la cassa d'erba pipa
galleggiante. Io non ho una regola rigida, ma in questo caso penso sia meglio
privilegiare il significato.
>QED
>
> ??? Questo acronimo mi manca...
Strano per una scienziata come te. Come ha già detto Niph sta per "Quod Erat
Demonstrandum".
> Mi sono espressa male: "buttato li'" non va disgiunto da "papale papale".
> Insomma, niente ammiccamenti da parte di JRRT, solo un uso aperto e senza
> secondi fini di un'espressione idiomatica.
Ah, OK, avevo capito male. Allora siamo d'accordo.
> Mi piace. Della traduzione originale non mi piaceva "alluvioni", anzi mi
> faceva arricciare le dita dei piedi.
E su questo siamo tutti d'accordo, però adesso la questione primaria è un altra:
come sono fatti i piedi di Niph?
> Niphredil wrote:
> > Mi piace. Della traduzione originale non mi piaceva "alluvioni", anzi mi
> > faceva arricciare le dita dei piedi.
> E su questo siamo tutti d'accordo, però adesso la questione primaria è un
altra:
> come sono fatti i piedi di Niph?
Dieci diti, di cui due ditoni e due ditini.
E niente calli (quindi arriccio con piu' facilita').
Beh, come ho detto esplicitamente, il significato di "relitti e rottami" non
è esattamente quello dell'originale, ma generalmente mi dà fastidio quando
mi tocca usare due o tre parole per tradurne una sola. Se il brano è
descrittivo e "lento", niente di male, ma se il brano è rapido e d'azione, o
se la frase deve essere breve e incisiva (come appunto il titolo di un
capitolo), allora è un altro paio di maniche, e non si può prescindere dalla
"lunghezza". A questo punto bisogna trovare un compromesso tra la precisione
del significato e l'effetto (immaginativo, sonoro, ritmico, estetico...) che
si vuole ottenere (e che presumibilmente otteneva l'originale). In realtà,
come insegna il buon Eco, tutto il lavoro di traduzione è un lavoro di
continui compromessi...
>
>>QED
>>
>> ??? Questo acronimo mi manca...
>
> Strano per una scienziata come te. Come ha già detto Niph sta per "Quod
> Erat Demonstrandum".
>
E' un bel po' che le dimostrazioni scientifiche non usano più il latino...
:-))
> E' un bel po' che le dimostrazioni scientifiche non usano più il latino...
Non sanno quello che si perdono!
;-)