--
Nymeria
Mha... a sua difesa bisogna dire che entrambi sono "alberi", per cui
bisognerebbe riferirsi ad entrambi al maschile. Si potrebbe aggirare il
problema chiamando uno "albero" e l'altro "pianta", ma non sarebbe la
stessa cosa.
Mae aur!
--
Tarabas Hunnaur - 10° deI FeSTosi
"Non scrivo mai di ciò che ho visto, ma solo di ciò che ho sognato."
Lord Dunsany
> Mha... a sua difesa bisogna dire che entrambi sono "alberi"
Purtroppo in italiano il femminile di albero è, dolorosamente, "albero
femmina", senza possibilità di recupero...
Bye
Gwindor
--
"It became apparent that one reason why the Ice Giants were known as the
Ice Giants was because they were, well, giants. The other was that they
were made of ice"
Terry Pratchett
Togli REMOVEME dall'indirizzo per rispondere
> Tarabas Hunnaur wrote:
>> Mha... a sua difesa bisogna dire che entrambi sono "alberi"
"Gwindor" <gpcanzR...@tiscali.it> ha scritto
> Purtroppo in italiano il femminile di albero è, dolorosamente, "albero
> femmina", senza possibilità di recupero...
anche in inglese his e her, riferiti ad alberi, mi suonano strani.
non so se gli alberi inglesi fanno come la nave, che se ricordo e' sessuata.
sono cose che si possono permettere piu' facilmente gli autori...
toh, stavo per cercare 'tree' e...
http://www.oed.com/ --->
http://www.oup.co.uk/isbn/0-19-861069-6
appunto: "he revived, remodelled, and invented English words"
--
ciao, a.
news://it-alt.comp.software.openoffice : Il newsgroup dedicato a
OpenOffice.org, la suite open source di applicazioni per ufficio.
> Gwindor:
> Purtroppo in italiano il femminile di albero è, dolorosamente, "albero
> femmina", senza possibilità di recupero...
Avete ragione: pero' se C.S.S. si fosse limitato a dire, per esempio: "UnO
aveva le foglie (ecc.ecc.), mentre l'altrA era (ecc.ecc.)" sarebbe rimasta
l'impostazione di Tolkien senza la necessita' di trovare il femminile di
albero - semplicemente avremmo intuito che, dei due alberi, uno era di
genere maschile e l'altro femminile, senza bisogno di ulteriori aggiunte.
E' comunque un peccato veniale - c'e' ben altro, purtroppo, ben altro ...
:-(
--
Nymeria
> anche in inglese his e her, riferiti ad alberi, mi suonano strani.
Nella Terra di Mezzo tutto e' possibile ... ;-)
> toh, stavo per cercare 'tree' e...
> http://www.oed.com/ --->
> http://www.oup.co.uk/isbn/0-19-861069-6
>
> appunto: "he revived, remodelled, and invented English words"
Eh eh ....
--
Nymeria
Ma dal punto di vista botanico esiste per gli alberi un qualcosa di simile
alla differenza sessuale?
Io non so niente di botanica, però ti garantisco che c'è una pianta
(proibita) che talvolta fa fiori maschili, talvolta fa fiori femminili e
in rari casi li fa entrambi. I coltivatori più saggi si sbarazzano dei
maschi in modo che non possano impollinare le femmine, così che si
concentrino nel produrre resina.
--
bubbo - http://www.experimento.it
Per rispondermi togli *TIDALL* e *palle* e poi togli anche *.invalid*
Inviato da X-Privat.Org - Registrazione gratuita http://www.x-privat.org/join.php
"Nymeria" <nym...@toomanypeople.it> ha scritto
> Nella Terra di Mezzo tutto e' possibile ... ;-)
figurarsi in aman... :)
> Ma dal punto di vista botanico esiste per gli alberi un qualcosa di simile
> alla differenza sessuale?
Altroché! La foresta del Coco de Mer alle Seychelles è un'attrazione
mondiale unica proprio per il dimorfismo dei frutti delle piante maschio
e femmina (lascio a te immaginare le forme dei due).
I locali considerano quella palma l'albero della creazione, e quando
vedi i frutti ti assicuro che viene da credergli.
Bye
Gwindor
--
"'So we're surrounded by absolutely nothing. There's a word for it. It's
what you get when there's nothing left and everything's been used up.'
'Yes. I think it's called the bill'"
>(lascio a te immaginare le forme dei due).
Come dice Peter Jackson, perche' lasciare spazio alla fantasia?
http://snipurl.com/q0gl
ciao ciao
Fritz aka Giacomo
--
http://www.nazioneindiana.com/2006/04/20/nazisti-brava-gente
A rigor di logica la differenza è tra i fiori, e in genere ciò è vero
principalmente per le piante a impollinazione anemofila, cioè il cui polline
dagli stami deve essere trasportato dal vento per arrivare al pistillo
(checché ne insinui la voce popolare, gli stami sono gli organi sessuali
maschili e il pistillo quello femminile...). Se un fiore possiede solo stami
(o produce solo polline) è maschile, se ha solo il pistillo (o produce solo
ovuli, cioè semi - e frutti) è femminile, se li possiede entrambi è dioico o
ermafrodita. Al contrario, una specie è dioica se possiede fiori maschili e
femminili su individui diversi (e quindi, se la specie è arborea, presenta a
tutti gli effetti "alberi maschi" e "alberi femmine"), monoico se li
presenta sullo stesso individuo (o se possiede fiori dioici o ermafroditi).
Però i frutti (cioè le strutture che contengono i semi) vengono prodotti
sempre e solo dall'organo sessuale femminile, pistillo e/o ovario, per cui
non esistono frutti "maschili", ma piuttosto forme diverse di frutto,
talvolta i fiori femminili producono frutti senza subire impollinazione, e
questi frutti sono diversi da quelli ottenuti con l'impollinazione.
Laurelin@work
... a me non sarebbe piaciuto perchè albero è maschile e basta, non vi
associerei mai "altra" al femminile.
Non so se possa considerare direttamente errore.
"Tarabas Hunnaur" <hun...@libero.it> ha scritto
> Nymeria ha scritto:
>> Avete ragione: pero' se C.S.S. si fosse limitato a dire, per esempio:
>> "UnO aveva le foglie (ecc.ecc.), mentre l'altrA era (ecc.ecc.)"
>
> ... a me non sarebbe piaciuto perchč albero č maschile e basta, non vi
> associerei mai "altra" al femminile.
> Non so se possa considerare direttamente errore.
> Mae aur!
anch'io sarei rimasto perplesso, non sapendo bene a cosa associare il
femminile.
pero' il punto e' proprio questo.
gia' quando si parla di labrador su a.p.d.l., he/she sono molto colloquiali.
li si usa normalmente soprattutto per distinguere fra boys e girls.
non so gli alberi, in inglese, se seguano il canone e siano neutri.
nel caso, l'originale avrebbe su un lettore anglofono lo stesso effetto che
l'ipotesi di nymeria avrebbe al tuo e mio orecchio.
quando l' 'errore' e' autoriale, c'e' sempre da andar cauti :)
fra l'altro, sui generi si scoprono cose interessantissime:
http://it.wikipedia.org/wiki/Genere_(linguistica)
> I coltivatori più saggi si sbarazzano dei maschi in modo che non
> possano impollinare le femmine, così che si concentrino nel
> produrre resina.
Dissento totalmente!!! Evviva il polline dei maschi!!!
Ciao
--
Moriagate
Il processo e' circolare: la ricerca di un futuro approda sempre alla
riconquista di un passato. Quel passato non e' meno nuovo del futuro:
e' un passato reinventato. A ogni istante nasce un passato e si spegne
un futuro. Anche la tradizione e' un'invenzione della modernita'. O in
altre parole: la modernita' costruisce il suo passato con la stessa
violenza con cui edifica il futuro. - Octavio Paz
>>> Purtroppo in italiano il femminile di albero è, dolorosamente,
>>> "albero femmina", senza possibilità di recupero...
>>
>> Ma dal punto di vista botanico esiste per gli alberi un qualcosa
>> di simile alla differenza sessuale?
>
> A rigor di logica la differenza è tra i fiori, e in genere ciò è
> vero principalmente per le piante a impollinazione anemofila, cioè
> il cui polline dagli stami deve essere trasportato dal vento per
> arrivare al pistillo (checché ne insinui la voce popolare, gli
> stami sono gli organi sessuali maschili e il pistillo quello
> femminile...). Se un fiore possiede solo stami (o produce solo
> polline) è maschile, se ha solo il pistillo (o produce solo ovuli,
> cioè semi - e frutti) è femminile, se li possiede entrambi è dioico
> o ermafrodita. Al contrario, una specie è dioica se possiede fiori
> maschili e femminili su individui diversi (e quindi, se la specie è
> arborea, presenta a tutti gli effetti "alberi maschi" e "alberi
> femmine"), monoico se li presenta sullo stesso individuo (o se
> possiede fiori dioici o ermafroditi).
Solo un paio di appunti, perlopiu' lessicali. ^___^;;
Nel caso di fiore con presenza contemporanea di organi sessuali
riproduttori sia femmini che maschili sostituirei il termine "dioico"
(riservandolo esclusivamente al tipo di pianta in quanto derivato da
dioicismo --> /abitare separatamente/) con monoclino (/un solo
letto/).
Nel caso di fiori con presenza esclusiva o dell'organo sessuale
femminile o di quello maschile li chiamerei unisessuali o diclini.
Aggiungerei una terza casistica ai tipi di Spermatofite (credo sia
opportuno chiarire che e' *solo* di questo tipo di piante che stiamo
parlando): ermafrodita, e cioe' la pianta che porta, appunto, fiori
monoclini.
Il mio personalissimo schema ideale quindi diventa:
pianta fiore organi sessuali
- ermafrodita monoclino o ermafrodita uniti sulla stessa pianta
- monoica diclino o unisessuale separati sulla stessa pianta
- dioica diclino o unisessuale separati su piante diverse
Ripeto in forma discorsiva (lol) aggiungendo riferimenti pratici e
riferimenti tolkieniani.
La pianta è' dioica quando i fiori unisessuali o diclini (i solo
maschili e i solo femminili di laurelin) sono presenti separatamente
su individui diversi (ad esempio Ginkgo biloba, salici e pioppi).
Conseguenza pratica e' che abbiamo un albero e una "albera", e che
solo questa ultima produce frutti. Imho non e' il caso di Telperion.
La pianta e' monoica quando i fiori unisessuali o diclini sono
presenti contemporaneamente sullo stesso individuo. Conseguenza
pratica e' che abbiamo un "alberoa" che fruttifica (ad esempio il
pino) e credo che almeno Telperion possa ricadere in questa
"categoria".
La pianta e' ermafrodita quando porta fiori monoclini (i dioici di
Laurelin) cioè contenenti sia l'organo riproduttore femminile che
quello maschile. Conseguenza pratica ' che abbiamo un "alberoa" che
fruttifica (ad esempio l'anagallide: il nostro Elanor di Lorien - che
ovviamente non e' un albero ma spero mi abbiate inteso) e credo che
Telperion possa ricadere in questa "categoria".
Laurelin, l'albero ^__^, imho puo' ricadere in una qualsiasi delle tre
casistiche, ma affinche' cio' avvenga nella prima per riprodursi
avrebbe bisogno di un compagno... che _non_ puo' essere Telperion...
Ciao
--
Moriagate
IFST - Tolkien newsgroup - Fucina di Ingegni Usenet
Io direi semplicemente viva il polline :D
>> "UnO aveva le foglie (ecc.ecc.), mentre l'altrA era (ecc.ecc.)"
>
> ... a me non sarebbe piaciuto perchè albero è maschile e basta, non vi
> associerei mai "altra" al femminile.
> Non so se possa considerare direttamente errore.
Infatti non lo considero tanto un errore quanto una scelta infelice: se
gia' la precisazione di Tolkien (che in quanto signore e padrone della sua
sub-creazione poteva fare cio' che voleva ^__^) puo' generare perplessita'
in alcuni lettori, l'inserimento nel testo tradotto delle qualifiche di
'maschio' e 'femmina' non fa che aumentare la perplessita' -
l'attribuzione del genere ai due alberi e' molto sfumata nel testo
originale e mi sarebbe piaciuto che C.S.S. mantenesse quella stessa
"nonchalance".
Poi sono abbastanza onesta da ammettere che - a seguito di altre ..
amenita' riscontrate nel testo - il mio occhio nei suoi confronti si e'
fatto piuttosto critico ;-)
--
Nymeria
> Poi sono abbastanza onesta da ammettere che - a seguito di altre ..
> amenita' riscontrate nel testo - il mio occhio nei suoi confronti si e'
> fatto piuttosto critico ;-)
A me leggendo il Silmarillion non era dispiaciuto lo stile di Chicco, ma è
vero che, avendo avuto modo in questi giorni di confrontare l'edizione
francese e quella italiana del Silm, il contrasto è fortissimo! Sarà che
il francese è di per sé una lingua che cerca di mantenersi molto semplice
e "razionale", ma lo stesso non si può fare a meno di notare quanto al
confronto la traduzione italiana sia *pesante*.
Ciao
--
Gwenaeth Aeliromë
Easterling
"Ed egli, invero, non mi rispose. A che pro
rispondermi: ero morto,
ero morto, e parlavo! Ero morto, e camminavo!
Nulla più contava, per me. Ero morto, ma cantavo!"
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ab...@newsland.it
Ma il punto è che a me la scelta di CSS sta bene perchè è
grammaticalmente corretta (botanicamente non conta, Tolkien può
inventarsi le piante che vuole per la TdM) mentre "albero + altra" no
perchè non concordano in genere.
[cut]
Grazie delle precisazioni. Purtroppo ho lasciato l'uniersità da quasi 9 anni
(e lo studio della botanica da molto di più). :-((
>
> La pianta è' dioica quando i fiori unisessuali o diclini (i solo
> maschili e i solo femminili di laurelin) sono presenti separatamente
> su individui diversi (ad esempio Ginkgo biloba, salici e pioppi).
> Conseguenza pratica e' che abbiamo un albero e una "albera", e che
> solo questa ultima produce frutti. Imho non e' il caso di Telperion.
Già, avevo dimenticato il frutto che dà origine alla Luna.
>
> Laurelin, l'albero ^__^, imho puo' ricadere in una qualsiasi delle tre
> casistiche, ma affinche' cio' avvenga nella prima per riprodursi
> avrebbe bisogno di un compagno... che _non_ puo' essere Telperion...
>
Beh, se Telperion rientra in una delle categorie suddette, potrebbe _anche_
fungere da "compagno" di Laurelin, anche se non è esattamente un albero
"maschio" (comunque produce anche polline).
E comunque abbiamo dimenticato la quarta possibilità, ossia che Telperion
fosse femmina e Laurelin maschio (si parla di "frutti" di Laurelin?) e che
Tolkien non avesse capito un'emerita cespa... ^____________^
Laurelin@work
> La parte conclusiva del capitolo introduce la sostanziale differenza tra
> Uomini ed Elfi, che non si limita certo alla contrapposizione tra
> mortalita' ed immortalita' ma tocca importanti concetti come liberta' ed
> evoluzione: il fatto che gli Elfi siano 'legati' al mondo e ne condividano
> il destino, senza poterne trascendere i confini, appare come una sorta di
> impietosa costrizione, una condanna alla perpetua staticita'
Mi ha sempre colpito il modo in cui Tolkien descrive la libertà degli
uomini:
"[Ilùvatar] Volle [...] che possedessero la virtù di dare forma alla
propria vita, tra le potenze e i casi del mondo, oltre la Musica degli
Ainur che per tutte le altre realtà è come il destino;"
Sembra quasi che il libero arbitrio sia un'esclusiva degli uomini, e che
tutte le altre razze, Elfi compresi, non facciano altro che seguire il
proprio destino.
Cambiando argomento, mi piace sottolineare un dettaglio: che Tolkien
evita di far nascere nella Terra di Mezzo fiori e uccelli, tenendoseli
in serbo per sottolineare altri momenti epici che avverranno in futuro.
Ovviamente lo fa per ragioni "poetiche", ma la cosa è curiosa, perché
dopotutto anche nel mondo reale fiori e uccelli si sono evoluti molto
tardi rispetto al resto della fauna e della flora.
--
Gwilbor
gwilbor(at)email.it
http://xoomer.virgilio.it/magaz/ - http://gwilbor.splinder.com/
> A me leggendo il Silmarillion non era dispiaciuto lo stile di Chicco, ma
> è
> vero che, avendo avuto modo in questi giorni di confrontare l'edizione
> francese e quella italiana del Silm, il contrasto è fortissimo! Sarà che
> il francese è di per sé una lingua che cerca di mantenersi molto semplice
> e "razionale", ma lo stesso non si può fare a meno di notare quanto al
> confronto la traduzione italiana sia *pesante*.
Infatti mi ritengo estremamente fortunata per il fatto di poterlo leggere
"come Tolkien l'ha scritto", perche' pur utilizzando un linguaggio molto
diverso da quello di ISDA riesce ad essere coinvolgente e poetico: forse
non e' a caso che il racconto della creazione inizi con la musica, perche'
IMHO una delle qualita' che piu' apprezzo del Silm. e' la *musicalita'*
del linguaggio.
Purtroppo la versione di C.S.S. non riesce nell'intento e temo che questo
sia uno dei fattori che conducono molti lettori a definire l'opera come
"pesante", mentre invece (sempre IMHO, naturalmente) non lo e' affatto.
Poi ci sono le solenni cantonate di Saba Sardi, ma quella e' un'altra
storia ..
--
Nymeria
> Ma il punto è che a me la scelta di CSS sta bene perchè è
> grammaticalmente corretta (botanicamente non conta, Tolkien può
> inventarsi le piante che vuole per la TdM) mentre "albero + altra" no
> perchè non concordano in genere.
(testardaggine metalupesca ON)
non concordano nel mondo *reale* ..
(testardaggine metalupesca OFF)
:-)))))
--
Nymeria
> Mi ha sempre colpito il modo in cui Tolkien descrive la libertà degli
> uomini:
>
> "[Ilùvatar] Volle [...] che possedessero la virtù di dare forma alla
> propria vita, tra le potenze e i casi del mondo, oltre la Musica degli
> Ainur che per tutte le altre realtà è come il destino;"
>
> Sembra quasi che il libero arbitrio sia un'esclusiva degli uomini, e che
> tutte le altre razze, Elfi compresi, non facciano altro che seguire il
> proprio destino.
Data la mia profonda ignoranza in materia, non oso avventurarmi sullo
scivoloso terreno del libero arbitrio ;-) ma trovo che sia un argomento
estremamente affascinante.
> Cambiando argomento, mi piace sottolineare un dettaglio: che Tolkien
> evita di far nascere nella Terra di Mezzo fiori e uccelli, tenendoseli
> in serbo per sottolineare altri momenti epici che avverranno in futuro.
> Ovviamente lo fa per ragioni "poetiche", ma la cosa è curiosa, perché
> dopotutto anche nel mondo reale fiori e uccelli si sono evoluti molto
> tardi rispetto al resto della fauna e della flora.
Questo e' interessante: viene spontaneo chiedersi se si tratti di una
coincidenza oppure se Tolkien abbia scelto di seguire l'effettivo corso
evolutivo delle specie integrandolo nello svolgimento narrativo della sua
creazione.
--
Nymeria
> Mi ha sempre colpito il modo in cui Tolkien descrive la libertà degli
> uomini:
[CUT] Anche a me ha sempre colpito il passo che citi. Se n'era parlato anche
qui, ma senza esiti a mio avviso esaustivi.
Se con "libero arbitrio" si intende la capacità di scelgliere tra
alternative differenti, allora ce l'hanno pure gli elfi.
A mio avviso, la differenza sta nel termine finale dell'esistenza, che per
gli uomini è posta fuori dal ciclo del mondo.
> Cambiando argomento, mi piace sottolineare un dettaglio: che Tolkien
> evita di far nascere nella Terra di Mezzo fiori e uccelli, tenendoseli
> in serbo per sottolineare altri momenti epici che avverranno in futuro.
> Ovviamente lo fa per ragioni "poetiche", ma la cosa è curiosa, perché
> dopotutto anche nel mondo reale fiori e uccelli si sono evoluti molto
> tardi rispetto al resto della fauna e della flora.
Anche per la Bibbia ;-)
> Il 4 maggio 2006, Laurelin ha scritto:
[CUT]
> La pianta e' ermafrodita quando porta fiori monoclini (i dioici di
> Laurelin) cioč contenenti sia l'organo riproduttore femminile che
> quello maschile. Conseguenza pratica ' che abbiamo un "alberoa" che
> fruttifica (ad esempio l'anagallide: il nostro Elanor di Lorien - che
> ovviamente non e' un albero ma spero mi abbiate inteso) e credo che
> Telperion possa ricadere in questa "categoria".
>
> Laurelin, l'albero ^__^, imho puo' ricadere in una qualsiasi delle tre
> casistiche, ma affinche' cio' avvenga nella prima per riprodursi
> avrebbe bisogno di un compagno... che _non_ puo' essere Telperion...
Grazie sia te che Laurelin che Gwindor per le interessanti precisazioni.
A proposito, ma anche quest'anno niente raduno festoso?
> Anche per la Bibbia ;-)
Ma lì le cose sono più confuse, il giorno prima si concentra sui pesci e
gli uccelli, poi il giorno dopo fa le bestie della terra. Io preferisco
la correttezza scientifica di Tolkien! :-)
> A proposito, ma anche quest'anno niente raduno festoso?
C'è stata la soffiatrombiton, in cui molti FeSTosi si sono riuniti
--
Mandos - #11 deI FeSTosi, Scribano, LIstaro, IAFo e
Referente dello Smial Proudneck - www.proudneck.it
"Thus it was in Gondolin; and amid all the bliss of that realm, while its
glory lasted, a dark seed of evil was sown."
(The Silmarillion)