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Valerio dicci qualcosa

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Huyg

unread,
Aug 14, 2018, 3:35:29 PM8/14/18
to
Purtroppo ormai è una drammatica consuetudine chiedere notizie dopo
disgrazie che si abbattono su Genova.
Valerio facci sapere.

arzach...@gmail.com

unread,
Aug 14, 2018, 5:45:36 PM8/14/18
to
oh lore' ma tu non tieni il numero di telefono?
io gli ho scritto una mail settimana scorsa su una strunzata astronomica e non mi ha risposto ancora
forse e' sulle alture appenniniche

dario

Valerio HT

unread,
Aug 14, 2018, 6:37:55 PM8/14/18
to
Huyg ha detto questo martedì :
> Purtroppo ormai è una drammatica consuetudine chiedere notizie dopo disgrazie
> che si abbattono su Genova.
> Valerio facci sapere.

Valerio HT:
Come ti ho riferito per SMS, io abito a km dalla zona dove è crollato
il Ponte Morandi, praticamente sono quasi nella zona centrale di
Genova, non lontano dalla stazione Brignole. Quel viadotto era stato
costruito nella zona fra Sampierdarena e Rivarolo dalla parte Est del
Polcevera, e la zona industriale dietro Cornigliano dalla parte Ovest.

Non passavo da quella parte in quel momento, comunque mi risulta che le
vittime siano soprattutto fra coloro che si trovavano *sopra* il ponte
al momento del crollo. Per fortuna le parti del ponte sono cadute
soprattutto su dei capannoni, seppure vi sia stata qualche abitazione
incendiata e qualcun'altra fortemente danneggiata, con vari feriti e
intossicati fra le persone "a terra". Non che ci sia da rallegrarsi
perché in quel momento sul viadotto del Morandi stavano transitando
molti veicoli, fra cui anche autocarri e TIR; purtroppo le vittime
accertate al momento sono 26 ma si teme che il bilancio salirà, vi sono
anche dei feriti gravi e non tutti i corpi sono stati ancora
individuati ed estratti dal gran cumulo di macerie dei resti del ponte.

Al momento non è tanto chiaro il ruolo del maltempo nella genesi
dell'evento disastroso: di certo so che almeno nella mia zona in quel
momento vi erano pure dei fulmini, infatti avevo staccato i cavi di
computer, router, telefoni e televisione. Vi sono stati momenti di
pioggia forte ma non fortissima come è avvenuto in occasione di varie
alluvioni avvenute anche ben più vicino a dove abito.
Ho sentito dire di un fulmine (più fulmini?) che avendo colpito un
tirante del ponte lo ha "fatto saltare" e questo abbia provocato come
un "effetto domino" con crollo dell'intero viadotto. Ma quel viadotto
"sospeso" fra due colli separati dalla vallata del Polcevera da
parecchi anni stava mostrando qualche segno di indebolimento
strutturale. Alcuni abitanti della zona (fra loro qualche ingegnere)
spesso si mostravano preoccupati già da oltre un decennio. In effetti
si era deciso alfine d'intervenire per rafforzare strutturalmente il
ponte... ma i lavori d'intervento erano appena iniziati, la situazione
era più urgente di quanto si temesse. La qual cosa ovviamente significa
che si sarebbe dovuto intervenire prima, a parte lo zampino possibile
dei soliti nubifragi accompagnati da saette e fulmini, che sicuramente
NON ha migliorato la stabilità strutturale del ponte Morandi...

Si è parlato del fatto, risaputo da tempo, che campate così lunghe in
un ponte richiederebbero una struttura interamente metallica, e non
semplicemente di cemento armato. Vedete ad esempio come è stato
realizzato (decenni prima del ponte Morandi) il celebre Golden Gate di
San Francisco: tutto in acciaio verniciato, attualmente si usa un
rivestimento acrilico (per impedire la corrosione del metallo
sottostante). Sono possibili altri difetti nella costruzione del ponte
Morandi, terminata mi pare nel 1967, ma di ciò se ne occuperanno i
periti legali, poiché ovviamente la Magistratura si sta muovendo per
accertare eventuali responsabilità. Che anche in questo caso abbia
avuto un suo ruolo il cronico dissesto idrogeologico che affligge
l'Appennino ligure (e non solamente quello ligure...)? Anche questo
sarà oggetto delle indagini.

Vi saluto, ringrazio Lorenzo "Huyg" che mi ha contattato,
e scusate se mi sono un pò dilungato su di un argomento
che pare centrare poco con i Pink Floyd...

--

******************************
* it.fan.musica.pink-floyd *
******* Valerio HT **********



Ora è praticamente sereno, qui.

Valerio HT

unread,
Aug 14, 2018, 7:06:13 PM8/14/18
to
Valerio HT ha usato la sua tastiera per scrivere :

> Valerio HT:
> Come ti ho riferito per SMS, io abito a km dalla zona dove è crollato il
> Ponte Morandi, praticamente sono quasi nella zona centrale di Genova, non
> lontano dalla stazione Brignole. Quel viadotto era stato costruito nella zona
> fra Sampierdarena e Rivarolo dalla parte Est del Polcevera, e la zona
> industriale dietro Cornigliano dalla parte Ovest.

Però non tanto distante da quel ponte ho qualche parente o conoscente,
ma siamo a Ferragosto e qualcuno di loro non è facilmente contattabile,
la maggior parte si trova in questo momento fuori Genova.

Quasi errata corrige: in realtà tecnicamente il nome di quel tratto
dell'autostrada A10 è "Viadotto Polcevera" (ovviamente dal nome del
torrente sopra il quale si trova). E' stato chiamato "Ponte Morandi"
dal nome dell'ingegnere Riccardo Morandi, il suo progettista. Non che
tale specificazione cambi i fatti...

arzach...@gmail.com

unread,
Aug 14, 2018, 7:08:12 PM8/14/18
to
su tutto, lieto di saperti al sicuro

e ho appreso piu' informazioni da te in 20 righe che da ennemila media in 12 ore

p.s. un autorevole ingegnere di cui non ricordo il nome ha affermato che nessun ponte al mondo puo' crollare a causa di pioggia, fulmini e fenomeni atmosferici simili

arzach...@gmail.com

unread,
Aug 14, 2018, 7:09:28 PM8/14/18
to

Valerio HT

unread,
Aug 14, 2018, 10:08:05 PM8/14/18
to
arzach...@gmail.com scriveva il 14/08/2018 :
> Il giorno martedì 14 agosto 2018 21:35:29 UTC+2, Huyg ha scritto:
>> Purtroppo ormai è una drammatica consuetudine chiedere notizie dopo
>> disgrazie che si abbattono su Genova.
>> Valerio facci sapere.

arzachell969:
> oh lore' ma tu non tieni il numero di telefono?

Lo tiene, lo tiene... sono io che da quando mi hanno
fottuto il precedente cellulare non tengo più i numeri
che avevo dei frequentatori o ex-frequentatori del NG.
E infatti quando ho visto apparire il suo SMS, dal momento
che non diceva la sua identità, avevo avuto qualche dubbio
sulla medesima. Dovrei mettere tutta la rubrica telefonica
in Cloud, o in alternativa scrivermela col vecchio sistema
di penna e carta. Ho una rubrica telefonica "classica"
(da cartoleria) che risale alla fine degli anni '80: ed essa
a differenza di computers, cellulari, e tecnobelinate varie,
non ha mai perso un dato, e tanto meno si è persa essa stessa.

> Dario
> io gli ho scritto una mail settimana scorsa su una strunzata astronomica e
> non mi ha risposto ancora forse e' sulle alture appenniniche

Magari! invece sono ora qui a Zena. Comunque, mi scuso per il ritardo,
il fatto è che per un certo periodo qualche mail con account yahoo si
perdeva, e allora mi ero un po' disabituato a guardare la mail di
Yahoo, anzi mi sono pure disabituato ad andare su Yahoo. Grazie per le
coordinate, l'ora di osservazione e la descrizione dello spostamento:
sai che la maggior parte di coloro che vedono qualche pianeta ma non
sono certi, scrivono sui forum astronomici di Yahoo o di Quora dicendo
frasi tipo: "la notte scorsa a tarda notte ho visto un punto giallo
molto brillante che non pareva un aereo e non cascava, era Venere?"
(per la cronaca, si trattava invece di Giove, è una domanda di alcuni
mesi fa...).

Tu invece hai fornito correttamente le coordinate del sito di
osservazione, le ore di osservazione e dalla tua descrizione di quando
avevi iniziato a vederlo, di come si muoveva, della sua notevole
luminosità e del suo essere visibilmente colorato (grosso modo di
arancione, specifico...) si può arrivare assai facilmente a individuare
l'identità dell'astro.

Nel tuo caso invece la tua ipotesi è corretta: si tratta
proprio del pianeta Marte. E' così luminoso perché è ancora vicino
alla Grande Opposizione, punto dell'orbita di Marte in cui si trova più
vicino alla Terra, che capita sempre con Marte dalla parte opposta
rispetto al Sole. In realtà ogni due anni circa vi è una "Opposizione"
di Marte: succede quando si trova più vicino alla Terra dalla parte
opposta al Sole rispetto ad essa, *visto dalla Terra*, non dal Sole...
ossia con la Terra "di mezzo" nella linea congiungente Marte al Sole.

Ma nelle Grandi Opposizioni tale situazione avviene in coincidenza del
fatto che Marte sia pure prossimo al suo Perielio, ossia al punto della
sua orbita più vicino al Sole: in tal modo Marte è anche più vicino
alla Terra e quindi appare più luminoso che nelle "Opposizioni non
grandi". Tale fatto avviene ad un ciclo che grosso modo alterna
periodi. di 15 e 17 anni. La Grande Opposizione precedente, del 2003, è
stata la volta che Marte si è avvicinato di più alla Terra negli ultimi
40 mila anni: questo poiché è capitata proprio che mentre Marte era
prossimo al punto della sua orbita più vicino al Sole (PERIELIO), la
Terra invece era prossima al punto della sua orbita in cui è più
distante dal Sole (AFELIO): e poiché le orbite della Terra e di Marte
sono "contigue" con quella della Terra interna a quella di Marte, si è
concretizzato nel fatto che Marte sia stato ancora più vicino alla
Terra (anche se in percentuale non di molto, rispetto alla opposizione
del 27 luglio scorso). Anche questa volta Marte nella sua Grande
Opposizione ha persino superato la luminosità di Giove (NON quella di
Venere: che a parte il Sole e la Luna rimane l'astro più brillante in
cielo: anche con Marte così brillante, Venere comunque aveva luminosità
pari a 5 volte quella di Marte... però a differenza di Marte, Venere
NON E' MAI sopra l'orizzonte "a notte fonda").

Ora Marte si vede apparire prima, ma gradualmente la sua luminosità va
calando, poiché ora ha già iniziato ad allontanarsi dalla Terra.
La prossima Grande Opposizione si avrà nel 2035.

Comunque nel caso t'interessasse ora o in futuro fare qualche ricerca
anche semplice su oggetti che vedi in cielo, ti potrei consigliare,
colgo l'occasione per fornire tale suggerimento anche ad altri che
eventualmente fossero interessati, il programma STELLARIUM:

E' una rappresentazione del cielo fra le più realistiche, ha una
grafica davvero bella e si presta molto ad un suo "didattico".

Lo trovi in Italiano qui:

http://stellarium.org/it/

Marte si presenta di un colore che definirei "aranciato".
Ma il colore preciso dipende dalla situazione atmosferica sia
locale dell'osservatore (sulla Terra, ovviamente...) , sia da
quella dell'atmosfera marziana: quando vi sono impetuosi venti che
sollevano le polveri, possono alquanto alterarne il colore.

Invece la foschia e un'altezza assai bassa sull'orizzonte lo fanno
sembrare decisamente rosso piuttosto che arancione. Molte fotografie di
sonde spaziali da una certa distanza lo fanno apparire circa di colore
"ocra" quando non ci sono larghe tempeste di polveri (le polveri di
Marte sono in gran parte costituite da ossido di ferro, ossia da
RUGGINE, che notoriamente ha colore decisamente rosso...).

NOTA. Ti ho pure risposto all'indirizzo mail della tua richiesta,
col mio indirizzo "ufficiale" per il NG, che è:

asos_t...@people.it

"Indirizzo ufficiale" perché è quello fornito per il Manifesto del NG.
Se guardi ad esempio a quello recente del 9 agosto scorso, ad un certo
punto trovi scritto:

it.fan.musica.pink-floyd Il mito Pink Floyd: musica, testi, luci e
sogni

Pino Pinto <pinopinto*vene.dave.it>
Valerio HT
<asos_to_atem*people.it>

L'asterisco all'epoca si usava per indicare la "@"
"ingannando" i rozzi programmi di scansione degli NG
per carpire indirizzi e-mail di allora. Oggi qualunque
software di scansione al di sopra del livello "Gran Besugo"
oppure "Abbelinato forte" aggirerebbe con la massima
facilità tale troppo semplice trucchetto, ma tanto oggi
i NG non interessano o quasi manco agli Spammers...

Ciao Dario e grazie

Huyg

unread,
Aug 15, 2018, 9:02:15 AM8/15/18
to
Scriveva arzach...@gmail.com martedì, 14/08/2018:
Ti ha già risposto lui, dopo aver mandato il post qui sono tornato 1.0
e ho realizzato di potergli mandare un messaggio.

Huyg

unread,
Aug 15, 2018, 9:05:01 AM8/15/18
to
arzach...@gmail.com ha pensato forte :
> su tutto, lieto di saperti al sicuro
>
> e ho appreso piu' informazioni da te in 20 righe che da ennemila media in 12
> ore

Verissimo. Lì c'è solo la gara a chi trasforma meglio il torto in
colpa.

> p.s. un autorevole ingegnere di cui non ricordo il nome ha affermato che
> nessun ponte al mondo puo' crollare a causa di pioggia, fulmini e fenomeni
> atmosferici simili

Ho idea che nel momento del collasso più o meno tutto conti. Un
classico di quando devi arrivare a 100 e pensi sempre che ci arrivi con
100, ma a volte ci arrivi con 1+1+1+1+1+1+1+1+1+...

Ma è una sensazione così, da profano. Magari col bel tempo e zero vento
non crollava ieri. Possiamo dire che è una disgrazia, non certo una
fatalità.

Valerio HT

unread,
Aug 16, 2018, 3:07:32 PM8/16/18
to

dariodde

unread,
Aug 17, 2018, 5:07:48 PM8/17/18
to
On 16/08/2018 21:07, Valerio HT wrote:

> Dario, ti è arrivata la mia email con indirizzo di people.it ?
> Ciao e grazie


arrivata, e pure risposta

Valerio HT

unread,
Sep 13, 2021, 7:25:13 PM9/13/21
to
arzach...@gmail.com ci ha detto :
> ah... Brencich
>
> https://www.corriere.it/cronache/18_agosto_14/ingegnere-che-2016-diceva-il-ponte-morandi-fallimento-dell-ingegneria-deve-essere-sostituito-eafec83c-9fb4-11e8-9437-bcf7bbd7366b.shtml

Brencich è un docente di Costruzioni in cemento armato presso la
facoltà di Ingegneria dell’Università di Genova, quindi sicuramente se
ne deve intendere. Io ho fatto e neppure terminato Ingegneria
Elettronica, che con le costruzioni edilizie c'entra poco....
Comunque, lo so anch'io che fulmini e piogge torrenziali NON fanno
crollare i ponti (a meno che siano di tipo arcaico, con funi corrose e
travi di legno tarlato... va già bene se non crollavano se ci passava
qualcuno).

Sulla causa determinante, metto questi link:

https://www.ilriformista.it/il-ponte-morandi-e-crollato-perche-costruito-male-ecco-le-prove-193176/?refresh_ce

https://www.ilriformista.it/ponte-morandi-corrosione-e-manutenzione-inadeguata-cosi-e-crollato-la-relazione-dei-periti-184351/

Pare che lo stesso Riccardo Morandi avesse detto già nel 1979 che al
ponte occorrevano alcuni rinforzi.

Intanto, Morandi aveva idee che parevano all'avanguardia, ma in realtà
sfociavano in costruzioni non tanto solide quanto dovevano essere. E
questo lo dice proprio Brencich. Poi non c'era stata affatto una
manutenzione sufficiente.

E allora perché ho parlato di "piogge torrenziali"?
Mi ricollego a quanto ha scritto Lorenzo "Huyg".
Quando un ponte è ASSAI PROSSIMO A CROLLARE, FA SI POCA DIFFERENZA,
MAGARI POCHISSIMA, MA ANCHE UNA FORTE PIOGGIA PUO' FARE ANTICIPARE,
DI POCO, TALE CROLLO. Io non sono un ingegnere civile, ma la Fisica la
conosco abbastanza bene, il calcolo tensoriale pure. Effettivamente io
ragiono più come un Fisico, nonostante abbia studiato e dato esami per
una Laurea (mai presa...) d'Ingegneria, sia pure Elettronica (in cui la
Fisica conta forse più che in altri corsi d'Ingegneria... tranne quella
Nucleare e quella Aerospaziale). Ti faccio un'analogia: supponi di
avere una bilancia di grande precisione (di quelle che si usano per
certe prove appunto in Fisica), ma anche di grandissima capacità:
limite di carico per "piatto" diciamo 10 tonnellate ossia 10 milioni di
grammi? Mettiamo sui 2 piatti 10 tonnellate di piombo o quel che ti
pare ciascuno. Ora metti su uno dei piatti UN MILLIGRAMMO di qualcosa.
E' solamente UN DECIMO DI MILARDESIMO DEl CARICO GIA' PRESENTE, EPPURE
ABBASSA IL PIATTO IN CUI SI TROVA!

Dal secondo link cito:

"La causa scatenante “‘è il fenomeno di corrosione a cui è stata
soggetta la parte superiore del tirante Sud- lato Genova della pila 9”
si legge nel report redatto nell’ambito del secondo incidente
probatorio, quello che dove stabilire le cause del crollo. La procura
di Genova aveva formulato 40 quesiti a cui i super esperti hanno
risposto.

Oltre alla corrosione, a determinare il crollo sono stati anche “i
controlli e le manutenzioni che se fossero stati eseguiti
correttamente, con elevata probabilità avrebbero impedito il
verificarsi dell’evento". " FINE DELLA CITAZIONE.

Prima ho scritto di quell'analogia con la bilancia di altissima
precisione. Il punto ESSENZIALE è che si dimostra come anche una
differenza quasi incredibilmente piccola può comportare qualche
variazione. In questo caso, anche se potrebbe essere giudicato come
irrilevante, vi è il peso di un'eventuale pioggia molto forte che si
abbatta proprio sulla pila 9 (e del suo tirante Sud): cosa potrebbe mai
variare? Semplice: avrebbe anticipato sia pur di MOLTO POCO l'istante
del crollo!! Anche semplicemente un secondo significa che dei mezzi che
avrebbero fatto in tempo a oltrepassare il tratto crollato, non ci sono
riusciti! Perchè mettiamo una velocità di 60 Km/ora: sono 10 metri al
secondo. Cioè abbastanza perché qualche auto, furgone, o camion avesse
potuto salvarsi (e le persone dentro questi mezzi, soprattutto!!).

I mezzi che erano invece PRIMA del tratto crollato, in teoria avrebbero
potuto salvarsi, ma prima di accorgersi di quanto avveniva, NON
avrebbero fatto in tempo a frenare e fermarsi (a parte che qualche
mezzo dietro poteva tamponarli...), a meno che siano stati abbastanza
distanti. Quindi, non possiamo dire che quel secondo d'anticipo abbia
un po' migliorato ne' peggiorato la situazione. Semplicemente una parte
delle vittime sarebbero state diverse, se poi siano state qualcuna di
più o di meno, forse neppure gli esperti periti lo possono determinare.

Quindi in effetti potrebbe essere una differenza "irrilevante",
all'atto pratico.

E' stato il 14 Agosto 2018, quel crollo. Ma a quale ora?

Eccola:
https://www.google.com/search?client=firefox-b-d&q=ora+del+crollo+del+ponte+morandi

E anche:

https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2021/08/Il-Ponte-Morandi--per-non-dimenticare-292ffd8e-d204-4733-9d2c-fb313c206e35-ssi.html

Da questa cito [INIZIO CITAZIONE]:

"Alle 11 e 36 del 14 agosto 2018, mentre un’intensa pioggia percuote
Genova, una sezione di oltre 200 metri del ponte Morandi cede,
trascinando nel vuoto decine di veicoli. Il bilancio è impressionante
quanto le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza: 43
vittime, la città paralizzata dal crollo del principale asse stradale e
il dramma di 260 famiglie, residenti nelle zone circostanti, sfollate
per ragioni di sicurezza."

Anche l'archivio storico di "Il.Meteo.It" conferma che quel giorno ci
sia stata forte pioggia e persino un temporale. Veramente la stazione
meteo per l'archivio storico è a Sestri Ponente, altro quartiere di
Genova, ma non tanto distante da Sampierdarena (e ancor meno da
Cornigliano).

Quindi la situazione meteorologica di quel giorno, nella zona, ci dice
che tirare in ballo una forte pioggia NON E' una semplice congettura.
Poi, può darsi che un Iper-Esperto, ammesso che ne abbia voglia, possa
valutare che il possibile anticipo dovuto al peso della pioggia sia
solamente di un decimo di secondo... ma mai zero. Certamente, rende
tale anticipo ancora più irrilevante. Ho fatto un tipico ragionamento
come se fossi un Fisico, per il quale anche ciò che è irrilevante per
un Ingegnere, potrebbe avere un suo pur piccolissimo valore... almeno
"sulla carta". Ma i Fisici per la gran maggioranza sono meno pratici
degli Ingegneri.

Ora faccio notare, forse con pignoleria (ma non troppo...) quale sia
una difficoltà nello stabilire con grande precisione il punto di
cedimento di una struttura, Ponte Morandi compreso.

Il metodo tipico si basa sulla REOLOGIA, vedi qui:

https://it.wikipedia.org/wiki/Reologia

Da cui cito [INIZIO CITAZIONE]:

"La reologia (composizione linguistica dal greco antico ῥέω, reo, ossia
"scorrere"[1], e -λογία, -logìa, ossia "discorso, espressione,
teoria"[2]) è la scienza che studia gli equilibri raggiunti nella
materia deformata per effetto di sollecitazioni.[3]

Costituisce un punto di incontro interdisciplinare per una varietà di
discipline scientifiche: biologia, chimica, fisica, matematica,
ingegneria e geologia.

"Vi sono diversi materiali coinvolti nello studio reologico:
farmaceutici, alimentari, materie plastiche, gomme, ceramiche (reologia
della ceramica). Tutti questi materiali non sono completamente
omogenei, ma mostrano un comportamento irregolare che, se non
completamente analizzato, può portare a comportamenti inaspettati
durante il processo di lavorazione" FINE DELLA CITAZIONE.

Comunque, anche i METALLI si deformano, se sottoposti a sollecitazioni
e "sforzi".

http://www00.unibg.it/dati/corsi/228509/31037-Propriet%C3%A0%20e%20prove%20materiali%202.pdf

Si parla di *plasticità* e prove di trazione... e vi è anche un punto
di rottura.

Vi è anche una pagina web che può essere utile agli Ingegneri... che
non ricordino tutto, sono tabelle che si trovano ovviamente anche nei
libri e dispense di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI:

https://unikore.it/phocadownload/userupload/giacomo.navarra-unikore.it/Appunti%20di%20Scienza%20delle%20Costruzioni_cap_1-7.pdf

QUESTO COSTITUISCE UNO DEI PIU' IMPORTANTI ESAMI PER INGEGNERIA,
soprattutto per i corsi di laurea d'Ingegneria Civile, Meccanica,
Aerospaziale.

E VENGONO TRATTATE IN PARTICOLARE LE TENSIONI E LE DEFORMAZIONI.

Ho scritto sopra di un sito che può essere utile, con le sue tabelle
per i progettisti (Ingegneri, Architetti, etc):

http://www.engineerplant.it/dtec/proprieta-metalli.php

Ora, il nuovo Viadotto Genova San Giorgio (San Giorgio è il
"protettore" di Genova) è basato su di un disegno donato a Genova dal
famoso e eccellente Architetto Renzo Piano, che tra l'altro è nato
proprio a Genova. Il progetto "su carta" è di Renzo Piano, però il
progetto esecutivo di ITALFER, azienda del gruppo FERROVIE DELLO STATO
ITALIANE. E'stato costruito in struttura mista acciaio-calcestruzzo
veramente in poco tempo, data la sua dimensione. Ma dovrebbe avere una
resistenza superiore al "vecchio" Viadotto Morandi (o Polcevera),
inoltre ha il supporto di tecnologie molto più avanzate anche per il
monitoraggio, ad esempio. Tuttavia, forse non corrisponde alle attuali
normative per raggi di curvatura e velocità massime consentite, per cui
si è deciso di limitare la velocità massima su di esso a 70 km all'ora.

Eppure, sono state prese particolari precauzioni: questa storia della
progettazione e costruzione del ponte, di cui sotto metto il link, è
proprio fatta dalla equipe d'Ingegneri che lo hanno realizzato:

https://www.ingenio-web.it/29163-ponte-san-giorgio-a-genova-storia-del-progetto-dellimpalcato-dalla-concezione-al-collaudo

Da cui cito, INIZIO DELLA CITAZIONE:

"La continuità dell’impalcato su oltre un chilometro ha imposto anche
uno studio accurato di un sistema di vincolamento capace di assorbire
le azioni sismiche (in ogni caso relativamente modeste a Genova)
unitamente al vento (ben più rilevante) senza trasmettere alle esili
pile azioni eccessivamente gravose neppure a causa delle variazioni
termiche stagionali. In aggiunta alle suddette necessità analitiche gli
appoggi dovevano essere di ridottissime dimensioni per trovare spazio
al di sotto delle appendici (che chiameremo “gambe”) di interfaccia tra
l’impalcato e le teste delle pile richieste dal concept
architettonico." FINE DELLA CITAZIONE

Così si rivela che, se probabilmente anche una pioggia molto intensa ha
effetti trascurabili, invece la FORZA DEL VENTO, CHE PROPRIO NELLA ZONA
DEL TORRENTE POLCEVERA RAGGIUNGE LA SUA MASSIMA INTENSITA', e' un
fenomeno di cui è necessario tenere conto. Volete avere un'idea della
velocità massima che può raggiungere il vento in Liguria, compreso
Genova?

https://genova.repubblica.it/cronaca/2017/01/17/news/vento_raffiche_fino_a_173_chilometri_l_ora_in_liguria-156241899/

Il clima Ligure, anche quello di Genova centro-orientale, è d'inverno
di solito abbastanza mite, se paragonato a quello di Milano o altre
città del Nord Italia. Io però sono stato a Firenze sia a febbraio che
in agosto: a febbraio si gelava, e in agosto c'era un tremendo caldo
afoso: dipende molto dalla distanza dal mare, oltre che a fattori
orografici e morfologici locali, e persino dalle fonti di calore
cittadine.

Però il problema a Genova e in altre zone della Liguria, nei mesi
invernali, è l'intensità del vento: che ha un effetto fisiologico (ma
anche biofisico) per cui il vento asporta calore dal corpo, col
risultato che si sente molto più freddo di quanto ci indichi il
termometro (il quale essendo normalmente costruito in materiali non
biologici, come il vetro, risente molto meno di questo effetto).

Metto anche questo:

https://www.ilsecoloxix.it/genova/2008/10/31/news/mareggiata-il-giorno-dopo-1.33368871

Anche se la causa principale è stata la forza delle onde, ma teniamo a
mente che il mare "tempestoso" lo è soprattutto a causa del forte
vento! MOLTO secondariamente per le maree, le quali da sole e senza
vento non potrebbero arrivare al rischio di rovesciare un traghetto...
e vedete dalla foto che è più grande di una imbarcazione di diporto,
cioè circa 30 metri. Ma alla categoria appartengono anche Yacht di
lunghezza maggiore, e quelli detti "superyacht" arrivano sino a 180
metri... quelli sono delle navi, altro che imbarcazioni da diporto!

Ho scritto anche troppo e quindi saluto chi mi leggerà e anche quelli
che forse non passano più da questo NG. Il problema però è che USENET e
i Newsgroups in generale ormai sembrano quasi sconosciuti a chi è
entrato su Internet dopo il 2005 circa... la causa decisamente primaria
sono i "social network" come Facebook, Twitter etc. E ammettiamolo,
Usenet è un tipo di struttura di condivisione alquanto superata. Ora
per i NG "binari" occorre un abbonamento con un certo costo, quindi in
pratica qui, a parte i link e gli allegati (che comunque sono già
qualcosa...) possiamo condividere solamente dei testi. Certamente, nel
2000 era un po' diverso... Ciao!

Valerio HT

unread,
Sep 13, 2021, 7:49:29 PM9/13/21
to
Valerio HT ci ha detto :
> Brencich

Comunque, visto che Brencich è un esperto di costruzioni in cemento
armato, ha detto che i fenomeni atmosferici non contano? E quindi
comprende il vento, che proprio sul Polcevera in certi momenti ha
raffiche d'intensità fortissima!? Però il team d'ingegneri che ha
realizzato il progetto esecutivo del Viadotto Genova San Giorgio,
invece dice che occorre tenerne conto! Per realizzare un progetto su
carta di Renzo Piano, di un ponte lungo poco oltre un chilometro, e
posto in una locazione con vari problemi ambientali, mica scelgono
ingegneri che non siano competenti! Ad esempio, il rapporto tra
dimensioni e peso del ponte e la sua area esposta al vento è un
parametro da considerare: mica è un BUNKER in cemento armato,
relativamente piccolo, e con poca area di esposizione rispetto al suo
peso e volume! A parte che vi sono dei Bunker sotterranei, dove devono
tenere conto di eventuali eventi sismici, ma sicuramente non del vento
o altri fenomeni atmosferici. Invece, un ponte o viadotto di quel tipo
ha un'area NOTEVOLE rispetto alla sua lunghezza, anche se è
relativamente "stretto". E' una questione di semplice Geometria e di
Meccanica, ramo della Fisica. Oltre a Scienza delle Costruzioni, a
Ingegneria Civile conta molto la Meccanica Razionale, appunto e Belin!

Risaluto. Ciao.
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