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carlo martello???

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uno

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Sep 14, 2000, 3:00:00 AM9/14/00
to
gentilmente qualcuno può spiegarmi il significato della canzone "CARLO
MARTELLO (ritorna dalla battaglia di poitiers)"
...
e poi se è vero che dietro ogni sua canzone
ogni sua frase
ogni sua parola
ci sia un significato ben preciso
allora vuol dire che le cose non sono affatto come sembrano o come vogliono
farci credere che siano.

O NO???

ciao f.

Franco Senia

unread,
Sep 14, 2000, 3:00:00 AM9/14/00
to
On Thu, 14 Sep 2000 13:10:21 +0200, "uno" <vu...@hotmail.com> ha
scritto:

>gentilmente qualcuno può spiegarmi il significato della canzone "CARLO
>MARTELLO (ritorna dalla battaglia di poitiers)"
>...


Il significato di "carlo martello"?
mmmmhhhh lo si potrebbe chiedere a paolo villaggio!
Chissà che spiegazione darebbe.
Magari che erano ubriachi fatti, quella sera!
A sentirla da sobrio (si fa per dire) ed a considerarla, mi verrebbe
da dire che il messaggio potrebbe essere:

certa gente il conto non lo paga mai!

ciao


--Franco Senia--

______________________________________________

"Oh gentiluomini, il tempo della vita è breve!
Trascorrere questa brevità nella bassezza
sarebbe cosa troppo lunga.
Se viviamo è per marciare sulla testa dei Re.
Se moriamo, o che bella morte, quando i Principi
muoiono con noi.
Ora per le nostre coscienze le armi sono giuste.
Quando l'intenzione nel portarle è ragionevole."

William Shakespeare - Enrico IV -

__________________________________________

Riccardo Venturi

unread,
Sep 14, 2000, 3:00:00 AM9/14/00
to
On Thu, 14 Sep 2000 13:10:21 +0200, "uno" <vu...@hotmail.com> wrote:

>gentilmente qualcuno può spiegarmi il significato della canzone "CARLO
>MARTELLO (ritorna dalla battaglia di poitiers)"

FASE 1
Carlo Martello (Re dei Franchi) ritorna in patria dalla vittoriosa
battaglia di Poitiers, dove ha sconfitto i Mori (gli arabi, non i
parenti del famoso "prefetto di ferro" nella Sicilia degli anni '20).
Per motivi che non sto qui a spiegarti, sarebbe terribilmente cupidus
copulandi, e lo esprime con dei ragionamenti tra sé e sé.
L'intento di De André e Villaggio era indubbiamente quello di un grido
disperato contro la guerra, che, oltre a provocare sangue e lutti,
priva uomini e donne del natural bisogno alla profonda comunione ed
unione dei corpi.

FASE2
All'improvviso re Carlo si imbatte in una bionda fanciulla che si bèa
presso un laghetto, a seno ignudo. Per quanto detto sopra, va da sé
che l'augusto cavaliere, come si suol dire scientificamente, vorrebbe
prepotentemente dargliene di zifonèlla.
L'intento di De André e Villaggio era indubbiamente quello di deridere
e stigmatizzare questa stòlida mentalità maschilista che vede in ogni
donna a seno ignudo un oggetto di desiderio sessuale.

FASE3
La fanciulla si dimostra inopinatamente ardita e resistente; visto
che, presumibilmente, siamo in Francia, verrebbe quasi da tornare a
Maître Villon ("il n'y a bon bec que de Paris"...). Dato che è già
fidanzata ad un bravo giovine (forse un soldato semplice delle armate
del Re), invita lo sconosciuto cavaliere, totalmente ricoperto
dall'armatura (e, quindi, con tutta probabilità assai maleolente) a
levàssi da' 'oglioni. Ma qui Re Carlo si toglie l'armatura, e....
(L'intento di De André e Villaggio era indubbiamente quello di
mostrare la semplicità e la grande consistenza morale delle ragazze
del popolo, in contrapposizione ai corrotti costumi della nobiltà di
tutti i tempi e di ogni grado e paese).

FASE 4
...ecco l'arma segreta: alla ragazza appare il leggiadro, efebico
volto del suo Sire. Abbagliata dalla sua bellezza, ella si scorda d'un
colpo del fidanzato e dei buoni costumi e si concede al Cavaliere in
un appagante amplesso amoroso, durante il quale re Carlo si dimostra
notevolmente esperto dell'arte di andare in camporella. Ma la ballata
si avvia verso l'inevitabile catastrofe.
L'intento di De André e Villaggio era indubbiamente quello di mostrare
la protervia del potere: se, infatti, il Cavaliere sconosciuto non
fosse stato il Re (cfr. anche "Il re fa rullare i tamburi": "Signore
se non foste il Re / V'intimerei prudenza..."), è fuor di quistione
che la fanciulla innamorata mai si sarebbe concessa con tanta
facilità.

FASE 5
Consumato il fugace rapporto *feffuale* (argh! ma quali esecrande
parole mi fate mai pronunziare!...), con squisito tatto e notevole
gentilezza d'animo Re Carlo intenderebbe piantare in asso li' la
fanciulla, per tornare all'avito maniero dove la sua fedel isposa lo
attende senza sosta (cfr. "Fila la lana": "perché dietro a quelle mura
/ vi si attende senza sosta").
Ma qui avviene il colpo di scena, il "coup de théâtre".
Volgendosi infatti da casta fanciulla costretta a soccombere al fato
nella più volgare delle sgualdrine, costei prorompe con un'odïosa ed
esosa richiesta di vil denaro al suo Signore.
Qui De André e Villaggio era però indubbiamente anche quello di
mostrare a quale grado di abïezione possono arrivare le fanciulle del
popolo, costrette a prostituirsi per guadagnar del misero viatico per
nidiate di fratellini e sorelline e, spesso, anche pei canuti genitori
oramai irrimediabilmente minati dalla demenza senile, sdentati e
scacaraglianti. Da qui si evince l'intento prettamente sociale e di
denuncia della ballata.

FASE 6
Il Re si dimostra alfin per quel che gli é: un pezzo di merda,
farabutto, rottinculo, testa di cazzo, escrementizio omuncolo (sembra
il ritratto preciso spiccicato di qualcuno di casa Savoja e di
numerosi altri re e reucci sparsi pel globo terraqueo). Infatti, dopo
essersi fatto notare per un'irriguardosa ma assai illuminante massima
concernente il giusto prezzo pel meretricio, non concede alla
fanciulla manco la tariffa minima e se ne rimonta in sella procedendo
a spron battuto verso la gloria che lo aspetta.

Nel frattempo, il fidanzato della fanciulla, per quel che ne so io,
sarebbe potuto anch'esser morto in guerra; magari da eroe, tanto per
fornire a De André lo spunto per un'altra celeberrima canzone. O cosi'
almeno mi piace pensare.

Saluti,

> Riccardo Venturi in esilio
> Er muoz gelîchesame die leiter abewerfen
> So er an îr ufgestigen ist (Vogelweide)
>__________________________________
> Via delle Ginestre 55, 57034 Marina di Campo
> Isola d'Elba
> Tel.: 0340 - 2461874
> ven...@couriermail.de
> http://utenti.tripod.it/Guctrad/index.html
> http://utenti.tripod.it/Balladven/index.html


Max

unread,
Sep 14, 2000, 3:00:00 AM9/14/00
to
Riccardo Venturi <pla...@elbalink.it> wrote in message
39c0dc07...@news.elbalink.it...

> FASE 4
> ...ecco l'arma segreta: alla ragazza appare il leggiadro, efebico
> volto del suo Sire. Abbagliata dalla sua bellezza, ella si scorda d'un
> colpo del fidanzato e dei buoni costumi e si concede al Cavaliere in
> un appagante amplesso amoroso, durante il quale re Carlo si dimostra
> notevolmente esperto dell'arte di andare in camporella. Ma la ballata
> si avvia verso l'inevitabile catastrofe.

ma non aveva "un gran nasone" e "un volto da caprone" ?


> FASE 5
> Consumato il fugace rapporto *feffuale* (argh! ma quali esecrande
> parole mi fate mai pronunziare!...)

ti riferisci a "esecrende" vero ?

Enrica Iaffei

unread,
Sep 14, 2000, 3:00:00 AM9/14/00
to
Riccardo Venturi wrote:
>
> On Thu, 14 Sep 2000 13:10:21 +0200, "uno" <vu...@hotmail.com> wrote:
>
> >gentilmente qualcuno puō spiegarmi il significato della canzone "CARLO

> >MARTELLO (ritorna dalla battaglia di poitiers)"
>
> FASE 1
> ...

> FASE 4
> ...ecco l'arma segreta: alla ragazza appare il leggiadro, efebico
> volto del suo Sire. Abbagliata dalla sua bellezza, ella si scorda d'un
> colpo del fidanzato e dei buoni costumi e si concede al Cavaliere in
> un appagante amplesso amoroso, durante il quale re Carlo si dimostra
> notevolmente esperto dell'arte di andare in camporella. Ma la ballata
> si avvia verso l'inevitabile catastrofe.
> L'intento di De André e Villaggio era indubbiamente quello di mostrare
> la protervia del potere: se, infatti, il Cavaliere sconosciuto non
> fosse stato il Re (cfr. anche "Il re fa rullare i tamburi": "Signore
> se non foste il Re / V'intimerei prudenza..."), č fuor di quistione

> che la fanciulla innamorata mai si sarebbe concessa con tanta
> facilitā.
> ...

Niente da dire, anzi tanto di cappello, alle altre fasi, ma questa
proprio non mi convince.
"... apparve un gran nasone, un volto da caprone, *ma* era sua maesta'",
tanto che lei dice "se voi non foste il mio signore ... non cederei al
disio di fuggirvi lontano".
E' ancora peggio di come l'hai messa tu, la fanciulla non e' stata
abbagliata dalla bellezza di Carlo, ma si sente costretta a concedersi a
lui perche' lui e' il re. Si vendica di questa obbligata cessione
chiedendo soldi ad una tariffa significativa, irridendolo per come puo'.

Ognuno poi puo' immaginare secondo il suo piacere, che lei fosse una
meretrice usuale e avesse solo approfittato dell'occasione, facendo la
candida per convincerlo e stuzzicarlo meglio, che lei sperasse nel suo
benvolere futuro o quant'altro :)

--
øĪš°`°šĪø,ļļ,øĪš°`°šĪø,ļļ,øĪš°`°šĪø,ļļ,øĪš°`°šĪø,ļļ,øĪš°`°šĪø,ļ
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"Da molti anni non mi chiedo pių quale posto č la mia casa
ho scoperto che la mia casa č insieme a me ovunque vada"
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Riccardo Venturi

unread,
Sep 14, 2000, 3:00:00 AM9/14/00
to
>ma non aveva "un gran nasone" e "un volto da caprone" ?
Penso che non sia difficile cogliere l'aspetto prettamente ironico di
quel che ho scritto...

>> FASE 5
>> Consumato il fugace rapporto *feffuale* (argh! ma quali esecrande

>> parole mi fate mai pronunziare!...)
>
>ti riferisci a "esecrende" vero ?

No, all' "auri sacra fames" virgiliana, usualmente tradotta come
"esecranda (o "esecrabile") brama dell'oro".

Saluti,

> Riccardo Venturi in esilio
> Er muoz gelīchesame die leiter abewerfen
> So er an īr ufgestigen ist (Vogelweide)

Riccardo Venturi

unread,
Sep 14, 2000, 3:00:00 AM9/14/00
to
>Niente da dire, anzi tanto di cappello, alle altre fasi, ma questa
>proprio non mi convince.
>"... apparve un gran nasone, un volto da caprone, *ma* era sua maesta'",
>tanto che lei dice "se voi non foste il mio signore ... non cederei al
>disio di fuggirvi lontano".
>E' ancora peggio di come l'hai messa tu, la fanciulla non e' stata
>abbagliata dalla bellezza di Carlo, ma si sente costretta a concedersi a
>lui perche' lui e' il re. Si vendica di questa obbligata cessione
>chiedendo soldi ad una tariffa significativa, irridendolo per come puo'.
Beh, si'. E' senz'altro vero.
E, come dice Franco Senia, puo' darsi che De André e Villaggio, quando
hanno scritto "Carlo Martello", fossero ubriachi.
Ulteriore dimostrazione, se mai ce ne fosse ancor bisogno, dell'antica
massima "in vino veritas"....
(C'è comunque da tener conto anche della matrice notevolmente
"brassensiana" della canzone).

>Ognuno poi puo' immaginare secondo il suo piacere, che lei fosse una
>meretrice usuale e avesse solo approfittato dell'occasione, facendo la
>candida per convincerlo e stuzzicarlo meglio, che lei sperasse nel suo
>benvolere futuro o quant'altro :)

Si puo' immaginare, ovviamente, quel che si vuole.
Comunque sia, quel che passa anche per questa canzone "giocosa" (ma
fino a che punto, mi chiedo?) è uno dei capisaldi deandreiani:
l'arroganza del potere.

Yasou,

Franco Senia

unread,
Sep 14, 2000, 3:00:00 AM9/14/00
to
On Thu, 14 Sep 2000 15:12:19 GMT, "Riccardo Venturi"
<pla...@elbalink.it> ha scritto:

>No, all' "auri sacra fames" virgiliana, usualmente tradotta come
>"esecranda (o "esecrabile") brama dell'oro".

e vai con la perifrastica passiva!

anche la sostituzione di vocale non è male (ho fatto anche la rima):
esecrande, esecrende, esecrinde, esecronde, esecrunde.

Con la perifrastica attiva, dovrebbe venire "esecrature"!

E non ho ancora bevuto! :-))))

Lupo Grigio

unread,
Sep 15, 2000, 3:00:00 AM9/15/00
to
Riccardo Venturi <pla...@elbalink.it> wrote in message
39c0fe6d...@news.elbalink.it...

> Si puo' immaginare, ovviamente, quel che si vuole.
> Comunque sia, quel che passa anche per questa canzone "giocosa" (ma
> fino a che punto, mi chiedo?) è uno dei capisaldi deandreiani:
> l'arroganza del potere.
>
> Yasou,

A me ha sempre colpito la strofa:

"È mai possibile oh porco di un cane
che le avventure in codesto reame
debban risolversi tutte con grandi puttane
Anche sul prezzo c'è poi da ridire,
ben mi ricordo che pria di partire
v'eran tariffe inferiori alle tremila lire"

Questo dimostra che Carlo,nonostante fosse il re,dovesse pagare
per avere relazioni con le donne.
Pagare regolari tariffe,come gli altri.
Come se non bastasse deve persino sorbirsi la ritrosia della prostituta
(perché a mio avviso la pulzella questo era)di turno.
Insomma,la sfiga colpisce anche i re.

ps
Visione un pò troppo ottimistica??

Saluti

Kyrie eleison

unread,
Sep 21, 2000, 3:00:00 AM9/21/00
to


> gentilmente qualcuno può spiegarmi il significato della canzone "CARLO


> MARTELLO (ritorna dalla battaglia di poitiers)"

mah, guarda .... nonostante tutte le belle cose partorite dai nostri amici
la canzone aveva per intento quella di "celebrare" la figura di un
personaggio storico.
Quindi Faber e Villaggio scelsero C. Martello, sovrano che si dicesse fosse
un gran puttaniere.
Ciao


Franco Senia

unread,
Sep 21, 2000, 3:00:00 AM9/21/00
to
On Thu, 21 Sep 2000 21:25:43 +0200, "Kyrie eleison"
<ky...@tiscalinet.it> ha scritto:

>mah, guarda .... nonostante tutte le belle cose partorite dai nostri amici
>la canzone aveva per intento quella di "celebrare" la figura di un
>personaggio storico.

sviluppa "celebrare". Please :-))

Niente niente la canzone era stata commissionata dai monarchici
francesi?


>Quindi Faber e Villaggio scelsero C. Martello, sovrano che si dicesse fosse
>un gran puttaniere.

E già il nome era tutto un programma!


Comunque io, per parte mia, preferisco le belle cose partorite.

Salud

Kyrie eleison

unread,
Sep 22, 2000, 3:00:00 AM9/22/00
to

--
__________________________________

.... and people everywhere think
something better then I am
(Cranberries - Ode to my family)

___________________________________

> >mah, guarda .... nonostante tutte le belle cose partorite dai nostri
amici
> >la canzone aveva per intento quella di "celebrare" la figura di un
> >personaggio storico.
>
> sviluppa "celebrare". Please :-))

Sarebbe a dire?

> Niente niente la canzone era stata commissionata dai monarchici
> francesi?

scusa ma proprio non riesco a capire di cosa tu stia parlando.

> >Quindi Faber e Villaggio scelsero C. Martello, sovrano che si dicesse
fosse
> >un gran puttaniere.

> E già il nome era tutto un programma!

effettivamente!

> Comunque io, per parte mia, preferisco le belle cose partorite.

Quando sono belle vale davvero la pena. Ciao!

Kyrie

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