Ringrazio anticipatamente
VITRIOL
Potresti sollevare un vespaio... o potrei sollevarlo io.
Io credo che l'incarnazione di Gesů Cristo sia stata -non nel pensiero di
Faber, ma nella sua opera- uno "spirito incarnato".
Ovvero, l'Annunciazione sia stata anche molto carnale, come un amplesso sia
reale, sia spirituale.
Del resto, per Faber Gesů era un uomo. Per cui credo che quella sia stata
l'incarnazione piů spirituale che potesse immaginare.
Samuele Zerbini
>Potresti sollevare un vespaio... o potrei sollevarlo io.
>Io credo che l'incarnazione di Gesů Cristo sia stata -non nel pensiero di
>Faber, ma nella sua opera- uno "spirito incarnato".
nel senso che lo siamo tutti, compreso quel simpatico briccone che si
č spacciato per angelo al fine di..?
salud
-- Franco Senia --
_____________________________________________
" Ci fu una generazione che volle rispondere a tutto.
Allora gli chiesero e dovette rispondere di tutto."
- Erri De Luca, Aceto, Arcobaleno -
____________________________________________
> Ciao a tutti.
> Non conosco molto Fabrizio De Andrè ma ho appena comprato "La buona 
> novella" e ne sono rimasto affascinato.
> Mi ha colpito molto "il sogno di Maria" forse perché è la canzone più 
> "misteriosa" del disco.
e' una canzone d'amore, una delle piu' belle che siano mai state
scritte. 
Un amore tutt'altro che spirituale.
buonavita
ezio
-- 
"Sarebbe ben triste se l'involucro fosse migliore della carne che
avvolge."(A. Einstein, 1879-1955)
>e' una canzone d'amore, una delle piu' belle che siano mai state
>scritte. 
>Un amore tutt'altro che spirituale.
"7. Su "Si chiamava Gesů" e "La Buona Novella"
"(........................)
Ero solo un autore di canzoni che aveva raccontato la storia di un
uomo molto buono la cui madre, andata sposa ad uno molto vecchio, si
era fatta mettere incinta da un uomo misterioso e presumbilmente
bellissimo, e comunque giovane, credendolo un angelo."
F.d.A:
*************************************************************
> Ero solo un autore di canzoni che aveva raccontato la storia di un
> uomo molto buono la cui madre, andata sposa ad uno molto vecchio, si
> era fatta mettere incinta da un uomo misterioso e presumbilmente
> bellissimo, e comunque giovane, credendolo un angelo."
qui, mi sembra anche che immagini come:
"scendemmo la', dove il giorno si perde a cercarsi da solo nascosto tra
il verde, e lui parlo' come quando si prega, ed alla fine d'ogni
preghiera contava una vertebra della mia schiena."
> Ero solo un autore di canzoni che aveva raccontato la storia di un
> uomo molto buono la cui madre, andata sposa ad uno molto vecchio, si
> era fatta mettere incinta da un uomo misterioso e presumbilmente
> bellissimo, e comunque giovane, credendolo un angelo."
> 
> F.d.A:
Questa è una dichiarazione dello stesso De Andrè?
E' più o meno quello che ho pensato ascoltando la canzone anche se ho 
avuto un'impressione leggermente diversa.
Secondo me Maria non credeva affatto che fosse un angelo.
Giuseppe torna a casa dopo molti anni e rivede Maria che ha lasciato 
quando era ancora bambina, ora è una giovane donna ed è incinta.
Lei per spiegare il suo stato inventa una fantasiosa bugia ma nella sua 
ingenuità la infarcisce delle sue reali sensazioni.
Giuseppe non crede nemmeno per un'istante a questa fantastica storia ma 
è un vecchio (probabilmente per l'epoca) molto buono e comprensivo.
Non si sogna nemmeno di contraddire la sua giovane moglie, che in fondo 
è ancora poco più di una bambina, la guarda io modo comprensivo e le fa 
una carezza.
Mi sembra di vedere questa ragazzina di 2000 anni fa che aspetta con 
timore la reazione di un uomo che praticamente non ha mai visto ed 
accoglie con sollievo il suo sguardo benevolo.
Comunque sia è una canzone meravigliosa e tanto basta.
Ciao a tutti
VITRIOL
> Questa č una dichiarazione dello stesso De Andrč?
sě, lo č.
> E' piů o meno quello che ho pensato ascoltando la canzone anche se ho
> avuto un'impressione leggermente diversa.
>
ed ogni impressione č, a suo modo, legittima.
Comunque, se fai una ricerca su google, "gruppi", mettendo nel campo della
ricerca, fra virgolette, "il sogno di maria", potrai leggerne delle belle.
salud
--Franco Senia--
_____________________________________________
" Ci fu una generazione che volle rispondere a tutto.
Allora gli chiesero e dovette rispondere di tutto."
- Erri De Luca, Aceto, Arcobaleno -
____________________________________________
--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
> "scendemmo la', dove il giorno si perde a cercarsi da solo nascosto tra
> il verde, e lui parlo' come quando si prega, ed alla fine d'ogni
> preghiera contava una vertebra della mia schiena."
Mi ha sempre affascinato l'idea della spina dorsale usata come una
sorta di rosario. Però non sono mai riuscito ad interpretare a fondo
la scena...non penso ci si legga un vero e proprio amplesso in verità,
ma non riesco a "visualizzarla". Voi che ne pensate?
Ciao,
Massimo
infatti e' un capolavoro
> Però non sono mai riuscito ad interpretare a fondo
> la scena...non penso ci si legga un vero e proprio amplesso in
> verità, ma non riesco a "visualizzarla". Voi che ne pensate?
io l'ho sempre visti come degli ottimi preliminari. Il ragazzo le parla
sussurrando (come quando si prega), le dice frasi dolci e poi la bacia sulla
schiena, su una vertebra, man mano piu' in basso.
Se preferisci, puoi pensarli che si guardano, e lui, carezzandola, scende
lungo la di lei schiena.
A me piace di piu' la prima.
Enrica
> > "scendemmo la', dove il giorno si perde a cercarsi da solo nascosto
> > tra il verde, e lui parlo' come quando si prega, ed alla fine d'ogni
> > preghiera contava una vertebra della mia schiena."
> 
> Mi ha sempre affascinato l'idea della spina dorsale usata come una
> sorta di rosario. Però non sono mai riuscito ad interpretare a fondo
> la scena...non penso ci si legga un vero e proprio amplesso in verità,
> ma non riesco a "visualizzarla". Voi che ne pensate?
credo che questo sia il "potere" dell'arte delle parole (si sta parlando
di un album dove le parole colpiscono sicuramente piu' della musica);
fabrizio in questo caso e' stato un maestro nel dire e non dire e
probabilmente il significato esatto lo sapeva solo lui. Il resto, la mia
in primo luogo, sono libere interpretazioni: non ci vedo nessun rosario
o sorta di preghiere varie, al limite l'istinto di contare lentamente,
con qualcosa tra le dita, lo scandire del tempo degli "ultimi
colpi".
O forse, visto che si era gia' "alla fine", solo per contare il tempo
del rilassamento, la quiete che segue sempre ogni tempesta.
> credo che questo sia il "potere" dell'arte delle parole (si sta parlando
> di un album dove le parole colpiscono sicuramente piu' della musica);
Verissimo, in questa canzone in particolare è addirittura la voce a
dare la musicalità...la musica sotto passa quasi inosservata.
> fabrizio in questo caso e' stato un maestro nel dire e non dire e
> probabilmente il significato esatto lo sapeva solo lui. Il resto, la mia
> in primo luogo, sono libere interpretazioni: non ci vedo nessun rosario
> o sorta di preghiere varie, al limite l'istinto di contare lentamente,
> con qualcosa tra le dita, lo scandire del tempo degli "ultimi
> colpi".
> O forse, visto che si era gia' "alla fine", solo per contare il tempo
> del rilassamento, la quiete che segue sempre ogni tempesta.
E' possibile che sia come dici tu, però c'è quel concetto di preghiera
ripetuto due volte che mi fa venire subito alla mente l'idea del
rosario. L'idea di "parlare come quando si prega" mi da l'idea di un
mormorio sommesso, costante e ripetitivo....in effetti "l'angelo"
probabilmente non stava parlando con Maria, ma è come se ripetesse
qualcosa fra se che lei non riesce nemmeno a comprendere. Può darsi
che fosse durante il rapporto, alcune persone lo fanno....oppure che
volesse descrivere veramente il momento di abbandono, la quiete dopo
la tempesta come dici tu, in cui lui magari accarezza il corpo di lei
ripetendo fra se chissà quali pensieri.
Ciao,
Massimo
Ecco, io non avevo mai pensato di interpretarli come preliminari,
l'istinto mi aveva sempre suggerito che avessero già terminato invece.
E soprattutto il termine "contare" mi ha sempre fatto pensare all'uso
delle mani, ma devo dire che l'idea del bacio è molto bella. In questo
caso è come se "l'angelo" dicesse qualcosa, poi si chinasse per
baciare la schiena, si rialzasse per mormorare di nuovo qualcosa, poi
si chinasse ancora per posare un bacio un po' più in basso...molto
bello, molto...tenero.
Ora mi piacerebbe solo sapere cosa mormorava....
Ciao,
Massimo
> io l'ho sempre visti come degli ottimi preliminari. Il ragazzo le parla
> sussurrando (come quando si prega), le dice frasi dolci e poi la bacia sulla
> schiena, su una vertebra, man mano piu' in basso.
> Se preferisci, puoi pensarli che si guardano, e lui, carezzandola, scende
> lungo la di lei schiena.
> A me piace di piu' la prima.
Forse mi sbaglio, ma credo che De Andrè volesse sottolineare la 
"fisicità" di quell'incontro, + che il come "tecnicamente" questo sia 
avvenuto, e lo fa con una "leggerezza" così delicata, che chiunque, 
ascoltando per la prima volta, difficilmente riesce a coglierla. 
D'altronde la poesia stessa di tutti brani de "La Buona Novella", 
scioglie le mani e ti aiuta a volare davvero...
ok... e se volesse dire semplicemente "esattamente quello che dice in
tutti i suoi significati" (A.R.)...?
;)
N.
> (...)
> (A.R.)...
arthur rimbaud?!?
oui.
leggende narrano che Rimbaud, dopo aver scritto "Une Saison en Enfer",
la fece leggere alla madre, che poi gli disse: "E' bello, ma non ho
capito che cosa tu abbia voluto dire." E lui rispose "Ho voluto dire
esattamente quello che ho scritto, in tutti i suoi significati"...
17 anni...
N.
> ok... e se volesse dire semplicemente "esattamente quello che dice in
> tutti i suoi significati" (A.R.)...?
> ;)
> N.
Quindi tutto e il contrario di tutto, cioè nulla? (faccina).
Mah, diciamo che non vedo preliminari in quanto non vedo l'atto ed i 
conseguenti postliminari, ma solo richiami alla fisicità di 
quell'annunciazione: sciogliere le mani, sussurrare, contare le 
vertebre, abbracciare (ulivo masch, vite femm), tutto qui.
No, non nulla, ma tutto. 
Io non credo che una pluralità di significati porti all'assenza di
significato.
A me le poesie piace concepirle così : che esprimano ogni cosa e
sensazione e immagine che quelle parole ispirino.
ciao
N.
> No, non nulla, ma tutto.
> Io non credo che una pluralità di significati porti all'assenza di
> significato.
> A me le poesie piace concepirle così : che esprimano ogni cosa e
> sensazione e immagine che quelle parole ispirino.
ma non potrebbe esserci un collegamento tra il numero delle vertebre (33) e
gli anni di vita di Gesù?
grazie e buon anno to everybody :-)
*************************************************
Rimuovi NOSPAM per rispondere.
j.z...@NOSPAMtiscali.it
*************************************************
"Franco Senia" <franco...@nonrompete.tin.it> ha scritto
> "7. Su "Si chiamava Gesų" e "La Buona Novella"