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I brani meno "riusciti" e "buone idee realizzate male" del 2001-2013

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multi...@gmail.com

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Jan 14, 2014, 6:38:57 AM1/14/14
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Come mi è stato suggerito nel post precedente sui migliori brani del Battiato 2001-2013, proporrei il sondaggio sull'argomento opposto, ovvero sui brani meno "riusciti" di quegli stessi anni, meno riusciti non tanto perché non sono capolavori al pari di (scelte mie personalissime ma penso abbastanza condivise) "L'ombra della luce", "Gli uccelli", "Il re del mondo" o "Sequenze e frequenze" (a cui aggiungerei vari altri brani del periodo Fetus-Clic però che non hanno la forma-canzone), ma nel senso che non sembrano degni neppure di una "B-side" piacevole come "Magic shop" o "Passaggi a livello", "Giubbe rosse" o "Quello che fu" (quattro esempi di brani che trovo molto gradevoli e molto ben fatti ma che non mi vengono mai da mettere in un elenco dei 20 o 30 migliori brani di Franco, nei quali metterei anche brani poco noti come "Venezia-Istanbul" e "Veni l'autunnu").

Io ho già citato come esempio "Ermeneutica", "Inneres auge" e "Le aquile non volano a stormi" (di cui peraltro la musica non è di Battiato) in cui trovo ben poco piacevole quella forma a metà tra recitato e cantato di Franco (o l'uno o l'altro riesco a sopportare) e similmente trovo abusati i testi che non rispettano la metrica e la ritmica della melodia in "La polvere del branco" e "conforto alla vita" ("Per te non sorga il giorno che alla tua gioia sia compenso di dolore", ma non si poteva scrivere un verso più corto con quella melodia?).

Poi secondo me ci sono secondo me tanti casi non solo in quest'ultima decina di anni di "buone idee realizzate male" ovvero casi in cui gli arrangiamenti sviliscono melodie ottime (e secondo me ci potrebbero essere arrangiamenti eccezionali che migliorano canzoni con melodie non eccelse). Nell'altro post già si erano segnalati gli arrangiamenti in "Il vuoto" e "Inneres auge" che a volte sfiorano lo stile midi di "Mondi lontanissimi" a queste pessime scelte io preferisco gli arrangiamenti "minimalistici" con archi e piano e senza batteria del primo Fleurs e di Unprotected (ho sempre preferito quelle versioni de "I treni di Tozeur" e di "La stagione dell'amore" a quelle con batteria e tastiere di "Mondi lontanissimi" e "Orizzonti perduti"), secondo voi di quali altri brani occorrerebbe fare un "remake" degli arrangiamenti? Poi si dovrebbe fare una lunga parentesi sulle caratteristiche della voce di Battiato (che sinceramente non ha una espressività così ampia, non nel senso che faccia interpretazioni scarse, ma solo che l'espressività è limitata) , secondo me molte composizioni di Franco possono dare di più con duetti o interpretazioni di artisti con voci diverse... Dite pure voi la vostra sulle realizzazioni pratiche delle idee iniziali dei vari brani.

Ciao.

Alex

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Jan 15, 2014, 4:19:59 PM1/15/14
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Tra i brani che non mi hanno fatto mai impazzire direi:

"Aspettando l'estate" un brano che non mi comunica granché...

"Io chi sono?" bel testo ma musica arrangiata in maniera poco consistente.

"La musica muore" riarrangiata con quella noiosissima ritmica elettronica che non cambia una virgola dall'inizio alla fine, peccato che l'ingresso della chitarra elettrica non sia stato accompagnato da un ritmo più corposo che avrebbe dato più vita al brano.

"Tutto l'universo obbedisce all'amore" un brano bellissimo arrangiato in maniera che dire "scialba" è dire poco... sempre la solita ritmica identica dall'inizio alla fine.

"Tibet" bella l'idea, ma l'arrangiamento è davvero fiacco, la chitarra sembra sempre la stessa in tutti i pezzi, nessuna variazione di suoni (si ascoltino "I giorni della monotonia" o il recente live con Antony per verificare).

"Inneres auge" per me è stata una piccola caduta di stile. Bellissimo solo nell'ultima parte, coi vorticosi giri di tastiera e archi, inutile dall'inizio alla metà. Non ho mai sopportato questo tipo d'invettiva e sono contrario al termine "rincoglioniti" che trovo "svalutante" rispetto alla scrittura di Battiato. Molto più bella la versione live del 2013. Ad ogni modo, "Povera patria", come invettiva, fa ancora più rumore di "Inneres auge" e non ha certo bisogno delle feste con ragazze e dei rincoglioniti.

"Aurora" brano dal testo molto bello incastrato in una musica dalla metrica terzinata che non è sufficiente a contenere le strofe (ad esempio: "E farò della mezzaluna un vascello"). Credo sia un chiaro esempio di testo fatto entrare per forza in una musica preesistente... poi non so.

L'album "Inneres auge" lo vedo come un progetto che poteva essere interessante e che non ha mantenuto le aspettative. Gli arrangiamenti del disco sono tutti inferiori agli originali (Un'altra vita, No time no space, La quiete dopo un addio che è stata totalmente deturpata, Stage door, pezzo bellissimo che avrebbe meritato più attenzione nell'arrangiamento ecc.)

"Fleurs 2" idem, sonorità piatte che fanno rimpiangere il primo "Fleurs" in cui con piano, tastiere e archi si ottenevano dei risultati eccellenti. Credo che il problema del Battiato post 2000 (salvo Dieci stratagemmi e Apriti sesamo) sia quello di non aver curato gli arrangiamenti come faceva negli anni '90. Il tutto sa di "sbrigativo", vedi l'esempio già citato nell'altro post, riguardo la collaborazione con Milva (Non conosco nessun Patrizio!) in cui non ha inserito nemmeno il basso. Il risultato, in alcuni casi, ricorda le basi musicali midi (Risveglio di primavera).

Virginia Panzeri

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Jan 16, 2014, 2:35:29 AM1/16/14
to
Non essendo previsti in questo sondaggio gli album degli anni novanta non posso segnalare quella che per me è veramente il peggior brano di Battiato, e mi riferisco a “Memorie di Giulia”. La trovo proprio brutta, sia per quanto riguarda la musica che il testo.
Per quanto riguarda il periodo 2001-2013 non è stato facile scegliere, ho individuato dei brani che però non mi sento di definire “brutti” , si tratta piuttosto di musiche o testi con cui non sono entrata in empatia, come invece mi capita con la maggior parte delle altre canzoni di Franco. Comunque direi:
Il potere del canto
Lontananze d’azzurro
Impressioni di settembre
Apparenza e realtà
Aurora. Di quest’ultima non mi fa impazzire la musica, mi sembra scritta frettolosamente (cosa che Franco stesso ha confermato, se non erro aveva pure la febbre quando l’ha composta!), anche se devo dire che dopo averla ascoltata nella versione eseguita nello spettacolo Diwan sto cambiando idea!
E’ tutto.
Ciao
Virginia

multi...@gmail.com

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Jan 16, 2014, 7:18:08 AM1/16/14
to
Il giorno giovedì 16 gennaio 2014 08:35:29 UTC+1, Virginia Panzeri ha scritto:
> Non essendo previsti in questo sondaggio gli album degli anni novanta non posso segnalare quella che per me è veramente il peggior brano di Battiato, e mi riferisco a “Memorie di Giulia”. La trovo proprio brutta, sia per quanto riguarda la musica che il testo.
>

"Memorie di Giulia" io non la metterei tra le canzoni "brutte", secondo me "La musica è stanca" e "Personal computer" ci arrivano molto vicino al primo posto per bruttezza in quanto sembrano "pretendere" di essere ben fatte, mentre ad esempio "Ermeneutica" e "Le aquile non volano a stormi" con i loro recitati, che comunque non sopporto, sono poco più lontane da questo primato negativo in quanto tentano volutamente con i recitati di essere "piacevoli" in modo non semplice ma non riescono ugualmente a piacere.

"Memorie di Giulia" la classificherei come una "riempitiva insipida" che non ti dice niente, neppure in negativo, al contrario di riempitive "ottime" come "Magic shop" o "Passaggio a livello" di cui ho parlato sopra.

> Per quanto riguarda il periodo 2001-2013 non è stato facile scegliere, ho individuato dei brani che però non mi sento di definire “brutti” , si tratta piuttosto di musiche o testi con cui non sono entrata in empatia, come invece mi capita con la maggior parte delle altre canzoni di Franco. Comunque direi:
>
> Il potere del canto
>
> Lontananze d’azzurro
>
> Impressioni di settembre
>
> Apparenza e realtà
>
> Aurora. Di quest’ultima non mi fa impazzire la musica, mi sembra scritta frettolosamente (cosa che Franco stesso ha confermato, se non erro aveva pure la febbre quando l’ha composta!), anche se devo dire che dopo averla ascoltata nella versione eseguita nello spettacolo Diwan sto cambiando idea!
>
> E’ tutto.
>
> Ciao
>
> Virginia

"Il potere del canto" (intesa come canzone distinta dalla ghost track seguente) l'ho sempre trovata come una canzone "incompleta". l'inizio è buono ma quando finisce la canzone dici "e poi?" "Lontananze d'azzurro" è un'altra "riempitiva insipida", "Impressioni di settembre" è una cover e dovrebbe essere valutata solo per interpretazione e arrangiamento mentre per testi e musica, non di Battiato, bisognerebe ascoltare l'originale, mentre "Apparenza e realtà" è un altro caso di canzone dove la voce è al limite del recitato, sembra quasi che Franco scriva le musiche disinteressandosi di quali testi possano avere melodie che combaciano metricamente e ritmicamente con essi... a questo punto tanto vale scrivere brani strumentali! Non so quanti altri come me hanno impressioni simili...

Ciao.

giuse...@gmail.com

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Jan 16, 2014, 10:09:43 AM1/16/14
to
A me è sempre parsa molto poco riuscita "Serial Killer". Idem per quanto riguarda "Non conosco nessun Patrizio", anzi, mi piace ancora meno. Ho poi una speciale antipatia per "Inneres Auge", benché il finale sia bello.

Giuseppe

multi...@gmail.com

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Jan 16, 2014, 10:21:05 AM1/16/14
to
Il giorno giovedì 16 gennaio 2014 16:09:43 UTC+1, giuse...@gmail.com ha scritto:
> A me è sempre parsa molto poco riuscita "Serial Killer". Idem per quanto riguarda "Non conosco nessun Patrizio", anzi, mi piace ancora meno. Ho poi una speciale antipatia per "Inneres Auge", benché il finale sia bello.
>

A me "Serial killer" mi è sempre sembrata una "riempitiva" senza sapore, come anche "Memorie di Giulia" prima citata, "Non conosco nessun Patrizio" è per me un altro caso di "buona idea realizzata male" per colpa dei versi troppo lunghi rispetto alla melodia e del pessimo arrangiamento, "Inneres auge" come già detto anch'io non la sopporto per il discorso già detto prima dei recitati e della metrica. Che Sgalambro non voglia farsi "ritoccare" i testi? Boh...

Ciao.

il Metafisico Presuntivo

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Jan 16, 2014, 1:55:57 PM1/16/14
to
> mentre ad esempio "Ermeneutica" e "Le aquile non volano a stormi" con i
> loro recitati, che comunque non sopporto,
> sono poco pi� lontane da questo primato negativo in quanto tentano
> volutamente con i recitati di essere "piacevoli"
> in modo non semplice ma non riescono ugualmente a piacere.

Premesso che siamo nel campo delle opinioni, e ognuno ha le sue,
mi sento in obbligo di difendere "Ermeneutica" che a me pare tra le canzoni
pi� belle scritte da Battiato,
un brano che se la batte coi classiconi anni '80.

Forse non dal primo, ma gi� dal terzo o quarto ascolto mi affascin� la sua
struttura fatta di blocchi e ripartenze,
accelerazioni e decelerazioni, che non perde mai di vista la cantabilit� e
il piacere dell'ascolto.
Una canzone in splendido equilibrio tra semplicit� e complessit�, di quelle
che non ci si stanca mai di riascoltare perch� suonano sempre nuove.
Le parti recitate non mi provocano alcun problema, a me la canzone appare
perfettamente riuscita cos� com'�.

Aggiungo che, sempre a mio parere, soffriamo un po' di tutti di una sorta di
rispetto reverenziale verso i dischi degli anni '80,
probabilmente perch� sono un pezzo della nostra mitologia personale, mentre
parimenti tendiamo a sottovalutare le opere pi� recenti.

Come scrissi gi� tempo fa, trovo "X stratagemmi" un lavoro eccellente, che
se la batte con i migliori di Battiato e mi sembra decisamente superiore a
tanti dischi del passato ("L'Arca di No�", "Mondi lontanissimi", "Patriots",
"Caff� de la paix"...).

Ma non voglio convincere nessuno, la mia vuole essere solo una
testimonianza.

il Metafisico presuntivo
http://abulqasim63.wordpress.com/

<<Eravamo giovani, eravamo avventati, arroganti, stupidi, testardi.
E avevamo ragione! Non rimpiango niente.>>

multi...@gmail.com

unread,
Jan 16, 2014, 2:57:11 PM1/16/14
to
Il giorno giovedì 16 gennaio 2014 19:55:57 UTC+1, il Metafisico Presuntivo ha scritto:
>
>
> Premesso che siamo nel campo delle opinioni, e ognuno ha le sue,
>
> mi sento in obbligo di difendere "Ermeneutica" che a me pare tra le canzoni
>
> pi� belle scritte da Battiato,
>
> un brano che se la batte coi classiconi anni '80.
>
>
>
> Forse non dal primo, ma gi� dal terzo o quarto ascolto mi affascin� la sua
>
> struttura fatta di blocchi e ripartenze,
>
> accelerazioni e decelerazioni, che non perde mai di vista la cantabilit� e
>
> il piacere dell'ascolto.
>
> Una canzone in splendido equilibrio tra semplicit� e complessit�, di quelle
>
> che non ci si stanca mai di riascoltare perch� suonano sempre nuove.
>
> Le parti recitate non mi provocano alcun problema, a me la canzone appare
>
> perfettamente riuscita cos� com'�.
>

Non so... la mia impressione è che Franco in questa canzone ed in altre abbia un po' abusato di questi usi del recitato, non che c'è l'abbia con le parti recitate, sia ben chiaro: la per me ottima "Shock in my town" è un esempio di brano dove "rozzi, cibernetici signori degli anelli" e "nelle mie orbite si scontrano tribù di suburbani" sono intermezzi parlati che fanno molto da "atmosfera" quasi come fosse la voce espressiva di un attore in un film dove la canzone fa da colonna sonora.

Anche in Shakleton la voce recitata di Sgalambro "Una catastrofe psicocosmica..." arricchiva davvero il brano dandole una grande suggestione, come anche il "recitar cantando" di Franco "Durante la grande guerra..." che dava un'aura quasi di "sacralità" al racconto del testo.

Invece in Ermeneutica sembra proprio che Franco usi questi recitativi e queste vie di mezzo fra recitare e cantare come un "sostituto" del normale cantare, come un voler dire "potrei tranquillamente cantare usando un testo con la metrica e ritmica della melodia ma preferisco recitarci sopra e non seguire la melodia ("Si invade, si abbatte, si insegue, si ammazza il nemico") e non perché la canzone deve avere una certa atmosfera espressiva alla canzone ma perché voglio farmi notare". Insomma, è come se questi usi della voce Franco gli usi in modo "superficiale", quasi "pornografico" e non in modo "profondo" come nei due brani di Gommalacca sopra citati (per la cronaca, l'idea musicale di "Ermeneutica" la trovo anche buona, come pure il testo, e secondo me discussioni sui messaggi politici-ideologici nei testi delle canzoni li trovo privi di rilevanza sul giudizio della qualità di quei brani).



>
>
> Aggiungo che, sempre a mio parere, soffriamo un po' di tutti di una sorta di
>
> rispetto reverenziale verso i dischi degli anni '80,
>
> probabilmente perch� sono un pezzo della nostra mitologia personale, mentre
>
> parimenti tendiamo a sottovalutare le opere pi� recenti.
>

Anch'io in effetti ritengo di essere abbastanza critico di certi album degli anni '80, ad esempio ritengo che il trio "L'arca di Noè", "Orizzonti perduti" e "Mondi lontanissimi" sia uno dei periodi meno riusciti...

>
>
> Come scrissi gi� tempo fa, trovo "X stratagemmi" un lavoro eccellente, che
>
> se la batte con i migliori di Battiato e mi sembra decisamente superiore a
>
> tanti dischi del passato ("L'Arca di No�", "Mondi lontanissimi", "Patriots",
>
> "Caff� de la paix"...).
>

Rispetto a "L'arca di Noè", "Mondi lontanissimi" e "Caffè de la Paix" sono d'accordo, i brani "Tra sesso e castità", "Fortezza Bastiani", "I'm that", "23 coppie di cromosomi" e "La porta dello spavento supremo (Il sogno)" li ritengo ad esempio molto più memorabili di quelli de "L'arca di Noè" esclusa "Voglio vederti danzare"... Nulla però al confronto di "Stranizza d'amuri" "Prospettiva Nevski", "Segnali di vita", "L'oceano di silenzio" e i poco considerati brani sperimentali anni '70 (da "Meccanica" a "No u turn" ma in effetti forse è confrontare mele e pere in quanto non nella forma "canzone" vera e propria).

>
>
> Ma non voglio convincere nessuno, la mia vuole essere solo una
>
> testimonianza.
>
>

Come pure anche la mia e quindi neanche a me interessa convincere, però è bello sentire condivisi i nostri gusti positivi...

Ciao.

alexm...@hotmail.it

unread,
Jan 17, 2014, 8:52:01 AM1/17/14
to

> Premesso che siamo nel campo delle opinioni, e ognuno ha le sue,
>
> mi sento in obbligo di difendere "Ermeneutica" che a me pare tra le canzoni
>
> pi� belle scritte da Battiato,
>
> un brano che se la batte coi classiconi anni '80.
>



Concordo!!! Ermeneutica è un esperimento molto interessante che abbatte la classica forma canzone e la cosa pazzesca è che mi è piaciuta al primo colpo!
Ricordo ancora il momento: Cagliari, agosto 2004, anfiteatro romano, dopo la fine del concerto come di consueto partono le canzoni dalla "regia", parte "Ermeneutica" in anteprima assoluta, rimango affascinato per quanto è estraniante, il recitato, i suoni fuori tempo delle tastiere che sembrano quasi suoni da videogioco anni '90... L'ho trovata strana e bellissima allo stesso tempo. Poi mesi dopo la mise in streaming sul sito... mi piaceva moltissimo quel "Deus est filius Dei, tutte le macchine al potere, gli tuomini a pane ed acqua". Le classiche frasi che capiremo in futuro (o anche no).
Concordo anche sul fatto che "Dieci stratagemmi" sia un bell'album! Insieme ad "Apriti sesamo" è il migliore dal 2000 in su (sempre per mia opinione).
PS. Ricordo un'intervista in cui disse che "Ermeneutica" poteva rimanere anonima anche dopo 40 ascolti.
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