Il giorno martedì 22 dicembre 2020 alle 12:45:49 UTC+1 ale ha scritto:
> Eccoci qui!
> Tanti ascolti, una meritata attenzione per un lavoro (come sempre, del
> resto) maniacalmente curato in ogni dettaglio, tante emozioni... L'ennesimo
> disco-capolavoro di Claudio finisce per mortificare il significato stesso
> della parola "capolavoro"...
Queste sono le aleate che mi entusiasmano :-D
> I brani bellissimi, o addirittura indimenticabili, sono molti: vestiti a
> festa da Valli, ma anche da un Gianolio spesso sottovalutato, e soprattutto
> da lui, Claudio, che non solo scrive, non solo canta, non solo disegna
> palchi e copertine, ma sovrintende anche, in maniera chiarissima, a tutto il
> lavoro di cucitura di arrangiamenti, quelli sì, forse mai così centrati e
> perfettamente equilibrati dai tempi di Io sono qui.
Concordo. Arrangiamenti perfetti come non lo erano mai stati in questo ventennio, anzi...
> Altrove e qui. In un certo senso già ascoltata, eppure nuovissima. Brano
> bello, ben arrangiato, di rapido impatto. Ho vissuto per lasciare un segno.
> E lo hai lasciato, Claudio. E continui a lasciarlo! Forse trovo un filo
> ridondante il raddoppio della voce principale nel ritornello... giusto per
> cercare il pelo nell'uovo! .o)
> Voto: 7,5.
Ma veramente per cercare il pelo. Il brano è imponente e forte.
> Gli anni più belli. Questa, davvero, già ampiamente nota. Un classico del
> mestiere baglioniano, costruita con cura, linea vocale ariosa e originale,
> anche questa di rapido impatto. Bella, ma non così tanto da lasciar
> presagire la grandezza del lavoro di cui avrebbe fatto parte.
> Voto: 7,5.
Bellissimo brano, leggermente fuori contesto.
> Quello che sarà di noi. Nelle strofe esce prepotentemente il Claudio
> scrittore, che con poche frasi descrive una situazione, un piccolo universo.
> E ci trasporta lì, dov'è lui con lei, in un dopocena che si prolunga...
> Ritornello che entra prepotentemente in testa dopo un paio di ascolti e non
> ti molla facilmente...
> Voto: 8.
Questo brano ha qualcosa che mi riporta agli anni 80-90. Una magia che non so spiegarmi.
> In un mondo nuovo. Per me il brano più debole del disco, pur restando una
> bella canzone. Testo a volte un po' scontato, l'argomento è abusato e
> stavolta non riesce completamente il miracolo di renderlo comunque
> originale. Malgrado questo, alcune frasi rivelano la classe dell'autore con
> una scelta dei vocaboli di rara cura. "Un mondo senza atrocità, di teste
> senza tirannia, di cuori senza iniquità, di polsi senza prigionia".
> Ritornello trascinante per scansione ritmica e metrica.
> Voto: 7
Invece anche questa ha riscosso i miei entusiasmi. Forse anche questa leggermente fuori contesto, ma trovo la musica trascinante.
> Come ti dirò. Con questo brano si entra davvero nel "cuore" di questo
> monumento. Una canzone semplicemente sublime, sotto tutti gli aspetti. Il
> testo, delicato come un soffio e struggente come una forte emozione
> improvvisa, la melodia, elegantissima e di ampio respiro, quasi un'aria
> d'opera, gli arrangiamenti meravigliosi, dapprima basati su un leggero
> pizzicato di archi, poi pian piano sempre più orchestrali.
> Capolavoro, commovente.
> Voto: 10 e lode
>
> Uno e due. Dopo la gigantesca Come ti dirò, una ventata di leggerezza e
> freschezza, come una giornata solare che libera il campo da malinconie e
> dubbi. Arrangiamento altrettanto frizzante, brano godibilissimo.
> Voto: 8
>
> Mentre il fiume va. Danilo Rea ci ricorda di essere un numero uno, con una
> intro breve ma magica. Il brano poi è nuovamente una successione di immagini
> che Claudio restituisce così vive da rendere la canzone quasi un
> cortometraggio. Il mestolo di legno utilizzato come un fucile per fingere di
> sparare, il lancio di cuscini contro gli abat-jour. Le atmosfere e le
> situazioni secondo me rimandano a "Navigando".
> Voto: 8,5
Questo è uno dei brani più belli della storia della musica italiana senza se e senza ma...
> Pioggia blu. Altro brano immenso, altro capolavoro assoluto. Ritmi
> incalzanti nelle strofe, ritornelli a voce spiegata, melodia meravigliosa e
> coinvolgente. Un classico tra i classici, questo merita di essere d'ora in
> poi. Non avere fretta, mai mai mai, di avere fretta... Non aver paura, mai
> mai mai, di aver paura... STUPENDA! Finale con assolo di sax da applausi,
> perché perfettamente inserito nel contesto.
> Voto: 10 e lode
Il mio brano preferito. Una vera malia...
> Mal d'amore. Che dire? Si passa da un capolavoro all'altro, e a questo è
> dovuta la sensazione di "straniamento" che ho avuto ai primi ascolti, quando
> questo disco mi sembrava... troppo. Ci vuole un po' per metabolizzarlo bene,
> perché è veramente uno scrigno ricchissimo. Mal d'amore è un capolavoro,
> spiace abusare di una parola che come detto andrebbe riservata a poche vette
> inarrivabili, ma qui... è tutta una vetta!! Le strofe sono poesia pura, e si
> sposano meravigliosamente con una melodia soave e con un'interpretazione
> sobria ed emozionante ad un tempo. Il ritornello è una fusione perfetta di
> strumenti e voce, tanto che la voce stessa diventa uno strumento perfetto
> (come la sua voce sa essere), per toccare le corde più intime del cuore
> dell'ascoltatore e scuoterle con energia. Ti lascia stremato!
> Voto: 10
Da cantare a squarciagola tutti insieme ad un concerto!
> Reo confesso. La somiglianza con Via è talmente smaccata da farne quasi una
> cover "mascherata". Il ritmo è trascinante, il brano rockeggiante (come lo
> sono le versioni live di Via), il testo ci espone un Claudio che confessa:
> Sono stato io che ho rinnegato gli occhi della tua euforia... ho soffocato
> il muso della tua ironia... avvelenato le ore di felicità. Ho sprangato e
> MANOMESSO la verità che PROVO A DIRE ADESSO.
> Una confessione postuma. Eppure, di confessioni ne ha fatte tante, in questi
> anni...
> Molto bella; purtroppo la somiglianza con Via la rende meno intrigante
> all'ascolto.
> Voto: 8
Testo veramente bellissimo!
> Io non sono lì. Bellissima. Strofe perfette, pennellate che descrivono con
> maestria tutte le situazioni in cui è lei, ma lui non è più; ma che lui
> conosce comunque benissimo, tanto da mostrarcele con fotografica plasticità.
> Non stanca mai all'ascolto. Forse la successione di passati remoti
> utilizzati per sfruttare le rime delle i accentate rende i ritornelli,
> almeno all'apparenza, meno genuini e immediati, e impedisce di conseguire il
> massimo dei voti.
> Voto: 9,5
Mi sarebbe piaciuto se sull'ultimo ritornello avesse cantato "Io non SARO' lì"
> Lei lei lei lei. Una canzone che si può definire con un aggettivo, senza
> perdersi in fronzoli: perfetta. Anche qui, la tematica è mille e mille volte
> affrontata, non solo nel "suo romanticume". A ben vedere, è quella delle
> strofe di "E penso a te" di Lucio/Mogol. Ma, di nuovo, la freschezza
> creativa di un artista inesauribile permette di affrontarla con un taglio
> originale, elegante e suggestivo. L'ossessiva ripetizione di "lei" nel
> ritornello rende perfettamente l'idea del "chiodo fisso" che punge ogni
> angolo della casa e della vita del "lui oramai orfano"...
> Voto: 10
Sublime...
> Dodici note. Altro brano enorme. Giusta l'osservazione di Ivan sul rimando a
> "doremifasol". Per rendere l'idea, lì eravamo i primi della classe alle
> scuole medie, qui siamo al dottorato e al Master. Si raggiunge la perfezione
> assoluta, sotto tutti gli aspetti: il testo è meraviglioso, cesellato fin
> nelle virgole, poetico ed emozionante; la melodia è originalissima,
> l'arrangiamento è imponente, ricchissimo, possente ma mai pesante. Canzone
> da standing ovation.
> Voto: 10 e lode
>
> Uomo di varie età. La "summa", il compendio dei vari intermezzi. La canzone
> lascia la parabola umana e incontra di nuovo quella professionale. Ci sono
> cinquanta anni di carriera racchiusi in pochi minuti nei quali ognuno di noi
> "fans" può ritrovare un po' di sé.
> Il cerchio si chiude, anche se noi speriamo possa in un futuro non
> lontanissimo riaprirsi per regalarci un altro capitolo di questa memorabile
> storia... che è la sua.
> Voto: 8,5
Un altro brano trascinante da cantare giù dal palco... prima o poi torneranno i live si spera...
> Scusate, sono solo piccoli flash, ma... ci vorrebbe una vita, per fare
> un'analisi accurata e degna di un'opera così... ponderosa.
Grazie della tua recensione. Peccato che sia qui nei meandri di un NG letto da pochissimi nostalgici. Meriterebbe ben altra ribalta. Se puoi pubblicala sul tuo profilo FaceBook. In modo che io possa farla girare. Perchè è davvero un piacere leggerti.
Ciao
:O)
Ivan