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Massaggi senza evadere

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Paolo

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Mar 23, 1999, 3:00:00 AM3/23/99
to
Ho una semplice domanda da sottoporre.
Vorrei iniziare a fare dei massaggi a pagamento, attualmente li ho fatti a
parenti ed amici gratuitamente e tutti sono sempre rimasti soddisfatti
dell'esecuzione.
Vorrei promuovermi localmente come un massaggiatore privato che effettua
massaggi su richiesta nella mia abitazione. Penso che le tariffe si
aggireranno all'incirca sulle venti - trenta mila lire.
Dato che non so se avrò successo o meno nei prossimi mesi, non voglio fare
iscrizioni su iscrizioni ad Enti vari, che poi se smetto dopo l'estate
diventa un problema a cancellarsi e si è costretti a pagare gabelle come se
uno avesse guadagnato anche se non è vero. Né posso evitare (anche per
motivi della mia religione) di pagare le tasse su quello che effettivamente
guadagno.
La domanda è la seguente, qual è la cosa minima che devo fare, senza
iscrivermi neanche all'I.V.A., perché le spese sono irrisorie, ed emettere
ugualmente una ricevuta fiscale valida per pagare le mie tasse, per es. come
quei barbieri che usano il blocchetto delle ricevute comprato da Buffetti?


Grazie anticipatamente a chi mi risponde.

Paolo

Silla Cellino

unread,
Mar 24, 1999, 3:00:00 AM3/24/99
to
Non mi pare sia possibile evitare l'iscrizione all'Iva. Al di fuori di
questo c'è solo la possibilità di effettuare una collaborazione coordinata e
continuativa e non mi sembra il tuo caso.

Silla Cellino
(opinione personale)

Paolo ha scritto nel messaggio <7d6j19$50v$1...@hermes.iol.it>...

Alessandro Lumi

unread,
Mar 24, 1999, 3:00:00 AM3/24/99
to
On Tue, 23 Mar 1999 00:18:09 +0100, "Paolo" <b...@iol.it> wrote:

>La domanda è la seguente, qual è la cosa minima che devo fare, senza
>iscrivermi neanche all'I.V.A., perché le spese sono irrisorie, ed emettere
>ugualmente una ricevuta fiscale valida per pagare le mie tasse, per es. come
>quei barbieri che usano il blocchetto delle ricevute comprato da Buffetti?

Anche le ricevute prestampate sono ricevute fiscali destinate ai
titolari di partita IVA.
Per il tuo caso potresti fare delle prestazioni occasionali, ma con
l'avvertenza che se ti accorgi che l'attività diventa abituale devi
prendere al più presto la partita IVA.
E non chiedere quante prestazioni, quale importo ecc. si deve prendere
a base per dire quando si deve prendere la partita IVA perchè non è
possibile rispondere (dipende molto dall'umore dell'eventuale
verificatore, se la moglie glie l'ha data la sera prima o no ecc.); il
limite è molto soggettivo ed opinabile.
Ciao

Alessandro Lumi
Dottore Commercialista
(Quanto sopra rappresenta unicamente un parere personale)

Silla Cellino

unread,
Mar 24, 1999, 3:00:00 AM3/24/99
to
Bentornato, presidente. Ma attento alle malelingue (vedi messaggi di Filippo
Mangiapane)

Silla Cellino
(opinione personale)

Alessandro Lumi ha scritto nel messaggio
<36f8cefc...@diesel.cu.mi.it>...

Paolo

unread,
Mar 25, 1999, 3:00:00 AM3/25/99
to
Grazie Presidente per la simpatica risposta, io e mia moglie ci siamo fatti
una bella risata :)-

Ciò che mi chiedo è questo: Se apro la P.I. poi mi devo iscrivere anche
all'INPS, che da quel che so vogliono minimo 3.600.000 l'anno (10% o 12% non
so perché), pari ad almeno 1.000 massaggi fatti in casa! Non sta ne in cielo
ne in terra.
Ipotizziamo che l'attività potrebbe essere circa 2-300 massaggi, circa 8-10
milioni.
Per una cosa così semplice, fatta in casa non ho acquisti o spese da fare
(eccetto per un pò di olio) o da scaricare, quindi l'IVA sarebbe superflua.
Secondo te non sarebbe sufficiente emettere una ricevuta fiscale con il cod.
fisc. del cliente, e tenere le registrazioni degli incassi sul registro dei
corrispettivi (solo quello delle entrate).
Al cliente calcolo la prestazione 30.000 + IRPEF 20% 6.000 = 36.000 e gli
emetto la ricevuta, oppure no?
Come prestazione occasionale come dovrei comportarmi per scrivere ricevute
corrette anche per il verificatore, a cui la moglie l'ha lasciato in bianco
per la durata di un anno fiscale :)))?
Oppure conviene farsi fare un mandato di massaggiatore provetto da una
società alle Bahamas e si emette la fattura alla massaia o al ferroviere
con la schiena indolenzita per conto della società con le palme?
Alla fine costa meno ed è + semplice. So di gente che lo sta facendo non per
evadere ma per riuscire a lavorare fuori dalle contraddizioni e abusi del
sist. fisc. nostrano.


Grazie, se vorrai darmi un tuo parere personale.
In cambio se ne hai bisogno sull'IT, chiedimi pure.

Paolo.

Roberto Del Tredici

unread,
Mar 25, 1999, 3:00:00 AM3/25/99
to

Paolo ha scritto nel messaggio
>Grazie Presidente per la simpatica risposta, io e mia moglie ci siamo fatti
>una bella risata :)-


Anche io :-| (scusami)
mi sembra che tu faccia parecchia confusione fra IVA - ritenuta - IRPEF -
INPS (10/12%)
a) la gestione separata non ha minimi
b) quello che si aggiunge ai corrispettivi è l'iva non l'irpef
c) il registro dei corrispettivi è obbligatorio quando hai aperto una
posizione IVA altrimenti incassi dei corrispettivi li registri e poi?

se non vuoi evadere cerca di predisporre tutto correttamente e poi non mi
sembra così semplice e senza intenzione di evadere lavorare per una società
"palmata"

ciao
Roberto DT

Alessandro Lumi

unread,
Mar 25, 1999, 3:00:00 AM3/25/99
to
On Thu, 25 Mar 1999 01:13:52 +0100, "Paolo" <b...@iol.it> wrote:

>Ciò che mi chiedo è questo: Se apro la P.I. poi mi devo iscrivere anche
>all'INPS, che da quel che so vogliono minimo 3.600.000 l'anno (10% o 12% non
>so perché), pari ad almeno 1.000 massaggi fatti in casa! Non sta ne in cielo
>ne in terra.

Non esattamente: nel tuo caso potrebbe essere una attività
professionale soggetta al contributo INPS del 12% senza alcun
minimale. Quindi potresti iscriverti all'INPS, addebitare ai tuoi
clienti la rivalsa del 4% contributo INPS e pagare in dichiarazione
dei redditi il 12% del reddito (ricavi meno costi) della tua attività.

>Ipotizziamo che l'attività potrebbe essere circa 2-300 massaggi, circa 8-10
>milioni.

>Secondo te non sarebbe sufficiente emettere una ricevuta fiscale con il cod.
>fisc. del cliente, e tenere le registrazioni degli incassi sul registro dei
>corrispettivi (solo quello delle entrate).

Non esiste; stai facendo una gran confusione. Il registro dei
corrispettivi serve a chi ha partita IVA e svolge una attività
commerciale al dettaglio. Così come le ricevute fiscali.

>Al cliente calcolo la prestazione 30.000 + IRPEF 20% 6.000 = 36.000 e gli emetto la ricevuta, oppure no?

Assolutamente no. E' una procedura che non esiste nel nostro panorama
fiscale!!!

>Come prestazione occasionale come dovrei comportarmi per scrivere ricevute
>corrette anche per il verificatore, a cui la moglie l'ha lasciato in bianco
>per la durata di un anno fiscale :)))?

In sostanza:
- se opti per la partita IVA emetti fattura con imponibile 30.000, iva
6.000, rivalsa INPS 4% L. 1.200. Se il cliente è una azienda (magari
perchè si fa massaggiare tutti i dipendenti, ma è un caso più unico
che raro) nel pagamento ti verrà detratta la ritenuta d'acconto del
20%. In questo caso comunque (partita IVA) ti consiglio vivamente (per
non dire "ti intimo decisamente") di rivolgerti ad un commercialista;
non mi pare proprio (non volermene) che tu abbia la necessaria
competenza per affrontare una contabilità anche semplicissima senza
aiuti esterni.

- se opti per l'occasionalità (anche se 2-300 massaggi in un anno
potrebbero non essere considerati occasionali dal verificatore)
rilasci al tuo cliente una semplice ricevuta "Ricevo Lire 30.000 dal
sig. per massaggio eseguito in data.... - Prestazione occasionale non
soggetta ad IVA"; poi dichiari il reddito nel quadro RL del modello
UNICO.

La soluzione meno rischiosa è la prima, anche se comporta qualche
problema in quanto saresti tenuto a tenere la contabilità.

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