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Federico Silva Golf Today Maurizio Dallocchio Università Bocconi

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mde...@excite.it

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Feb 11, 2013, 6:00:52 AM2/11/13
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Il 7 Dicembre 2012 a firma di Chiara Griffa venica pubblicato un articolo http://golftoday.it/il-circolo-golf-torino-la-mandria-ospitera-il-70mo-open-ditalia/ sul sito internet della testata Golf Today fondata da e presieduta da Federico Silva dove con grande enfasi si dava notizia del fatto che il 70 esimo Open di Italia in programma nel mese di settembre del 2013 si sarebbe svolto presso il Golf Club La Mandria di Torino presieduto da Lorenzo Silva .

Orbene in questi giorni sui siti delle testate Il Mondo del Golf in data 5 febbraio 2013 a firma di Francesca Costi
http://www.ilmondodelgolf.com/attualita/news/lopen-della-discordia-agnelli-e-chimenti-ai-ferri-corti.php Golf & Turismo in data 9 Febbraio 2013 a firma di Fulvio Golob http://www.golfeturismo.it/index.asp?p=articolo&id=3155 si riporta una importante notizia dove Andrea Agnelli , presidente Royal Park Golf Club utilizza le seguenti parole indirizzate a Franco Chimenti , presidente Federgolf : Ho avuto la fortuna di conoscere molto bene il professor Chimenti e ho avuto personalmente un episodio di scarsa trasparenza con la Federgolf. Che ha sì mantenuto l'Open d'Italia a Torino, ma con delle modalità che non sono da apprezzare nel mondo dello sport. Stasera si è parlato di trasparenza e di etica: ecco in uno sport cui ho dedicato quattro anni importanti, in cui abbiamo investito somme importanti, non ho avuto questo riscontro. Di qui la decisione di uscire dal consiglio della Federazione. Il golf rimane sport estremamente piacevole, con dei grandissimi valori, ma trovo che oggi non sia gestito con i valori che lo sport richiede".

Da tale querelle si possono evidenziare alcune osservazioni :

Golf Today è l'unica testata che non ha riportato tale notizia frutto di ben due comunicati stampa , il primo diffuso da Andrea Agnelli ed il secondo redatto da franco Chimenti , probabilmente la ragione risiede nel fatto che Lorenzo Silva è presidente del Golf Club La Mandria , pomo della discordia , e Federico Silva , suo figlio , è socio di maggioranza , presidente ed amministratore amministratore di Editoriale Amen Corner srl , società editrice di Golf Today , di conseguenza si è deciso in pieno conflitto di interesse di privilegiare il nepotismo nei confronti della trasparenza e dell ' oggettività .

Su Facebook Giulio Ghisolfi ha espresso la propria opinione in merito utilizzando i commenti riportati di seguito in maniera integrale :

Giulio Ghisolfi x quello che so il golf club Torino aveva fatto un'offerta pu' interessante , grazie ad uno sponsor importante che essendo "purtroppo scomparso" non può essere mantenuta. La Federazione presa dal panico ha cercato di risolvere con il "contributo" associativo , ma di fronte alla rivolta popolare ha dovuto fare un repentino dietrofront..

Giulio Ghisolfi Adesso la situazione è in stallo e non si capisce bene chi e come sosterrà l'evento ( se il montepremi non superà il milione , diventerà un evento minore...)!

Giulio Ghisolfi Mio commento finale: siamo diventati un movimento "ridicolo" ed a causa della crisi purtroppo diventeremo ancora + ridicoli ed irrilevanti nel panorama sportivo! Secondo me l'ambizioso Chimenti, invece di attaccare Agnelli (che nessuno ama!) dovrebbe fare un passo indietro e lasciare spazio a nuovi attori!!! Ma tant'è la poltrona è la poltrona..

Giulio Ghisolfi Spero x lui (Chimenti) che ci siano realmente gli € (anche se dubito!?) perchè se no facciamo una figura di m... planetaria ! Da come verrà gestito e finanziato l'Open , si capiranno tante cose...

Giulio Ghisolfi vedremo se sono così fantasiose , x il momento lo sponsor dov'è? li mette il golf Torino? oppure Chimenti vista la figura che si è sparato con la richiesta ai tesserati dei € 70?

Giulio Ghisolfi se guardi il calendario dell'European tour siamo rimasti solo noi ed il Portogallo a non aver ancora indicato il montepremi ed ad non avere ancora uno sponsor ufficiale... cosa aspettano?

Federico Silva fondatore , socio di maggioranza , presidente ed amministratore di Editoriale Amen Corner srl , società editrice di Golf Today , ha archiviato il primo anno di attività con il Conto Economico che riporta 270.626 euro di ricavi totali e 691.070 euro di costi totali , un risultato prima delle imposte negativo pari a - 423.442 euro .

Federico Silva dal 2007 è partner e amministratore delegato di DGPA SGR SpA , società di gestione del risparmio , di cui è consigliere di amministrazione il professor Maurizio Dallocchio , DGPA SGR SpA è controllata da Dgpa&Co. S.r.l., di cui è socio fondatore lo stesso Maurizio Dallocchio docente all ' Università Bocconi di Milano .

Non sono solo il professore di Sara Tommasi”. È una delle prime affermazioni che Maurizio Dallocchio, professore della Bocconi, puntualizza al Fatto Quotidiano http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/19/truffe-enpam-i-pm-dallocchio-fu-la-mente/205520/.

Finito al centro dell’indagine sulle vendite immobiliari sospette e sulla perdita di 500 milioni dell’Enpam, è indagato per truffa aggravata dal rilevante danno economico e dall’abuso delle relazioni d’ufficio con l’Ente, assieme al presidente Eolo Parodi, a Leonardo Zongoli (direttore generale con delega alle attività finanziarie fino al 2005 e poi consulente fino al 2007) e Roberto Roseti (ex responsabile del servizio gestione investimenti finanziari).

È lui che i magistrati ritengono essere la mente finanziaria di quel gruppo che avrebbe gestito gli investimenti dell’ente di previdenza e assistenza dei medici. Ed è proprio su questo che si sta indagando. Come quell’investimento fatto nella Dgpa Capital, una società di cui Dallocchio detiene il 25 %, insieme ad altri tre suoi colleghi universitari.

ll fondo in questione ha un capitale di 107 milioni di euro, e di cui fanno parte anche privati, banche, casse previdenziali, come quella degli avvocati, oltre fondi pensionistici. L’Enpam ha acquistato alcune quote in Dgpa Capital, impiegando 20 milioni di euro e investendone per ora circa 18. Iniziativa questa che è stata presa proprio mentre Dallocchio era consigliere. Insomma ci potrebbe essere un vero e proprio conflitto di interesse .

Maurizio Dallocchio è considerato anche il mentore di Alberto Micalizzi professore della Università Bocconi arrestato per truffa nei giorni scorsi http://www.milanotoday.it/cronaca/alberto-micalizzi-bocconi-arrestato-9-febbraio-2013.html

I carabinieri hanno arrestato a Milano per concorso in truffa Alberto Micalizzi, docente 44enne sospeso per propria volontà presso l'Università Bocconi.

Secondo l'indagine della procura di Torino, Micalizzi, avrebbe convinto la società 'Borio Giacomo srl' a investire un milione e mezzo di euro garantendo interessi giornalieri pari al 6% del capitale.

Micalizzi, noto come il 'Madoff della Bocconi', era già stato indagato per una truffa da mezzo miliardo di dollari nel 2011.

L'indagine del pm torinese Vittorio Nessi è partita dopo la denuncia di Chiara Borio, titolare dalla 'Borio Giacomo srl'. Secondo l'accusa, il 3 marzo 2011 Chiara Borio e il padre incontrano il professor Micalizzi nel suo ufficio dell'Università Bocconi, a Milano. Presente all'incontro anche Ermanno Orsi, rappresentante legale della società 'Cofinlac'.


Alla metà degli anni Duemila, http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2011-11-19/girandola-sistema-micalizzi-081357_PRN.shtml , Alberto Micalizzi poteva legittimamente ritenersi un astro nascente . Dell'accademia e della finanza. Insegnava Finanza aziendale alla Bocconi, dove era universalmente riconosciuto come il pupillo di Maurizio Dallocchio, influente direttore della Scuola di Management, la Sda. Pubblicava paper su opzioni e valutazione del rischio in riviste internazionali. E dopo aver messo a punto un modello di valutazione degli investimenti, aveva lanciato una famiglia di fondi - i Dynamic Decisions.

Con quel pedigrée trovare sottoscrittori non gli era stato difficile, e dal 2005 agli inizi 2008 i suoi fondi erano cresciuti a dismisura. Fino ad arrivare a gestire mezzo miliardo di dollari. Poi il tonfo in stile Madoff. E martedì scorso anche il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza in casa. Micalizzi è indagato dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo per associazione a delinquere al fine di commettere truffe aggravate. E si è sospeso dalla Bocconi su richiesta dell'Università.


La Fsa, il regolatore inglese dei mercati finanziari, ha multato per 3 milioni di sterline Alberto Micalizzi, http://www.linkiesta.it/blogs/banana-markets/la-consob-inglese-da-una-multa-record-al-madoff-della-bocconi
vietandogli inoltre di intraprendere alcuna attività futura sul mercato regolamentato londinese, oltre a cancellare Dynamic Decisions Capital Management Ltd (DDCM), hedge fund da lui fondato e diretto, dall’albo degli operatori abilitati a operare, non essendo in linea con gli standard fissati dalla Consob britannica. Si tratta, come si legge sul comunicato della Fsa, della multa più elevata mai comminata ad un singolo individuo in un caso non di «abuso di mercato».

Insomma, un (triste) record. Bocconiano, Micalizzi è considerato un allievo di Maurizio Dallocchio, docente glamour dell’ateneo milanese – è stato relatore di tesi di Sara Tommasi, showgirl che combatte la sua battaglia contro il signoraggio bancario denudandosi a piè sospinto – recentemente indagato con l’ipotesi di truffa aggravata per lo scandalo derivati dell’Enpam, la cassa previdenziale dei medici, e noto anche per aver effettuato la perizia sul valore delle azioni Fon-Sai detenute da Premafin, la scatola a monte della catena di controllo della galassia assicurativa dei Ligresti.

La Fsa, come recita ancora la nota dell’authority, ha certificato che, tra il 1 ottobre e il 31 dicembre 2008 – Lehman Brothers era fallita il 15 settembre dello stesso anno – il principale fondo di DDCM ha sofferto «perdite catastrofiche», pari a 390 milioni di euro, circa l󈨙% del suo valore. A questo punto Micalizzi, mentendo al regolatore e ai clienti, ha cominciato a sottoscrivere bond farlocchi (scaduti o emessi da società opache) per mantenere artificialmente elevato il rendimento del fondo. Come? Semplicemente acquistandoli con un forte sconto sul valore nominale e iscrivendoli successivamente a bilancio al loro valore nominale, utilizzando circa 7,5 milioni di dollari dei sottoscrittori. A fine 2008 Micalizzi era riuscito a ottenere un utile di 400 milioni di dollari, e a coinvolgere nuovi investitori, tra cui un cliente molto facoltoso che, a dicembre 2008, acquistò quote per 41,8 milioni di dollari.

Il gioco dura fino al maggio del 2009: il fondo viene messo in liquidazione da un tribunale delle Isole Cayman, che certifica un valore degli asset pari a 10 milioni di dollari, ma un buco da mezzo miliardo. L’ultima puntata della saga risale allo scorso novembre, quando il procuratore aggiunto Alfredo Robledo e il pm Tiziana Siciliano hanno iscritto Micalizzi nel registro degli indagati con l’ipotesi di associazione a delinquere al fine di commettere truffe aggravate. In attesa di chiarimenti, Micalizzi si è autosospeso dall’insegnamento in Bocconi. A differenza del suo mentore Maurizio Dallocchio, che mantiene la cattedra oggi sponsorizzata da Nomura, ma una volta da Lehman Brothers, e che, ironia della sorte, ha investito nei fondi di Micalizzi attraverso la società di gestione da lui fondata, la Helm Finance.



PRODOTTO INNOVATIVO - http://www.corriere.it/politica/11_febbraio_12/sara-tommasi-bocconiana-spregiudicata-serra_bb55e856-367e-11e0-82f4-00144f486ba6.shtml

Quando, nel 2005, si buttò nel mercato della tv che conta, la Tommasi era un prodotto innovativo: la valletta intelligente. “Intelligente” perché laureata alla Bocconi, con una tesi che, vista ora, ha un che di premonitorio (sui crac Parmalat e Cirio). Maurizio Dallocchio, che la proclamò dottoressa (e ora è indagato per truffa aggravata nello scandalo Enpam), le disse: «Puoi fare la showgirl o lavorare nella finanza: la tua lucidità ti farà trovare impiego anche nei settori economici». È il primo bivio che Sara “toppa”, ma l’inizio in tv fu inebriante. La scelsero Ricci (Paperissima) e la Ventura (L’Isola dei famosi), Max (calendario) e Lele Mora.
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