Tratto dal messaggio kbp5ie$qu0$
1...@tdi.cu.mi.it, di Antonio:
> tu hai considerato lo sconto calcolato sulla quota interesse,
... che era quello che aveva scritto fl.
Non pretendo di sapere come funziona la "scontistica" su tutti i mutui di
tutte le banche esistenti sul territorio dell'unione europea.
Ritengo sia però importante mettere i puntini sulle u (come fanno i
tedeschi, che sono notoriamente più precisi di noi), se no si corre il
rischio di sparare cazz ... ehm, di esporre inesattezze.
Proprio come sono quelle che periodicamente vengono dichiarate dalle solite
prezzolate associazioni di consumatori.
Il tuo intervento mette in chiaro come stanno le cose.
> riprendendo il tuo esempio, su 100.000 euro di debito residuo la quota
> interesse della prima rata al 5% è pari a 417 euro circa. applicando
> lo sconto il tasso passerebbe a 4,80% e la quota interesse a 400.
> sono 16 euro di differenza, non pochi centesimi.
Comunque, non ho capito come funziona l'accrocchio.
Cioè, come fanno tecnicamente a far pagare una singola rata ad un tasso
maggiorato, per poi recuperare tale maggiorazione il mese successivo.
La rata al 4.8% sarebbe di 1054 euro, quella al 5% di 1064.
Quindi per il singolo consumatore la differenza sarebbe di 10 euro.
120 euro all'anno fanno sicuramente la differenza per chi sottoscrive un
mutuo.
Nel caso specifico, però, non so fino a che punto convenga scomodare un
consulente legale per ottenere gli interessi per due mesi su quegli stessi
10 euro, o 16 che siano...
> sull'entità degli impieghi fondiari di ING non ho idea. ma se
> riprendiamo ancora il tuo esempio, il risparmio diventa di 160.000
> euro e per ING, che - suppongo - non abbia una grande penetrazione
> sul mercato dei mutui in italia, la cifra IMHO diventa non
> irrilevante.
Ammesso che 160.000 sia più corretto del 100.000 che risulterebbe calcolando
in altro modo, non ho parametri per giudicare fino a che punto valga la pena
mettere in piedi tutto questo ambaradan allo scopo di "taroccare" i dati di
bilancio.
So solo che presso il mio istituto (che non è uno dei primissimi gruppi
bancari italiani, anche se è in classifica) per ottenere differenze
significative sulla cedola da pagare agli azionisti occorre "giocare" con i
milioni di euro...
Ciao ciao