Il 12/12/2013 10.16, Alberto Favetta ha scritto:
> Il giorno mercoled� 11 dicembre 2013 11:45:19 UTC+1, edevils ha scritto:
>
>> Che dati servirebbero, oltre al nuovo IBAN?
>> Quando tu azienda invii un pagamento periodico all'IBAN A, io banca ti
>> comunico che l'IBAN A � stato sostituito d'ufficio con l'IBAN B per
>> ragioni interne alla banca.
>
> Riproviamo.
>
> Io ti devo dei soldi.
Un attimo. Il discorso partiva dall'accredito di stipendi e pensioni,
non dal debitore generico. Si parla quindi di soggetti che
1. dispongono pagamenti periodici, non occasionali, e
2. hanno spesso un'organizzazione aziendale, con quel comporta, incluso
generalmente almeno un indirizzo email!
> Vado nella mia banca e dispongo un bonifico verso il tuo IBAN. La mia banca non ha idea (non esiste un anagrafica di tutti gli IBAN di tutte le banche)
E' cosa buona e giusta, mi domando, che non esista un'anagrafica di
tutti gli IBAN di tutte le banche?
> del fatto che il TUO conto nella TUA banca ha cambiato IBAN quindi invia il bonifico con il vecchio IBAN.
Anche su questo, non � che non si possa avere idea. Nel caso proposto
in questo thread, la banca si � fusa con un'altra banca e perci� cambia
TUTTI gli IBAN... ci� � conoscibile e conosciuto, I suppose, per il
motivo che il codice identificativo della banca sar� diverso, e tutti
gli IBAN che contengono ancora il vecchio codice identificativo sono
destinati a diventare obsoleti.
Quindi, quando il software di controllo rileva il codice della banca
"fusa" all'interno di un IBAN, gi� potrebbe emettere un primo avviso a
chi ha dato la disposizione di pagamento: "occhio, questo codice �
destinato a diventare obsoleto e a essere sostituito...".
> Il bonifico arriva alla TUA banca e dicono: perdindirindina! C'� ancora qualcuno che manda i soldi al vecchio IBAN del conto di edevils! Dobbiamo informarlo! Abbiamo un telefono? No. Abbiamo un indirizzo? No. Abbiamo un Email? No.
E' sufficiente che la mia banca comunichi in automatico alla tua che
"il presente IBAN, su cui avete inviato il pagamento tale, sar�
sostituito dal nuovo IBAN ecc."
e che la tua banca, che deve conoscerti per forza se hai disposto un
pagamento periodico, ti avvisi per email, meglio se certificata.
>>> Un email nemmeno a parlarne... non � detto che il debitore ce l'abbia,
Oramai le imprese sono persino obbligate per lgge ad avere email
certificate, ed � comunque questa la tendenza verso cui si sta andando,
che tutti abbiano un indirizzo di posta elettronica cos� come tutti
hanno un indirizzo postale.
In ogni caso, anche se il 15 percento degli avvisi non andasse a buon
fine per disguidi, email mancante, o altro, sarebbe pur sempre
semplificato il restante 85 percento.
Nel peggiore dei casi, quando l'avviso non va in porto, si torna alla
situazione attuale.
[...]
> Ti sbagli. Per poter fare quello che tu dici occorrerebbe che dei dati di contatto viaggiassero insieme ai dati del bonifico. Questo vuol dire modificare il tracciato degli SCT (SEPA Credit Transfer) che � un formato EUROPEO. Vuol dire far fare una modifica a tutte le banche ed intermediari finanziari del mondo... vedi tu :)
Vedi sopra. Non sarebbe neanche necessario modificare i campi del
bonifico. Sarebbe solo necessaria una comunicazione dalla mia banca
alla tua banca quando arriva un bonifico su IBAN obsoleto, e che la tua
banca ti girasse la comunicazione.
Con un po' di coordinamento interbancario, il tutto potrebbe avvenire in
maniera automatica o semiautomatica, riducendo quindi i costi al minimo.
>> Le banche potrebbero anche "vendersi" il servizio,
>> comunicativamente, nelle pubblicit�, come una comfortevole
>> semplificazione offerta all'utente (mai pi� perdite di tempo e disguidi
>> per un banale cambio di IBAN).
>
> Non.Si.Pu�.Fare. :)
Bisogna solo vedere se interessa o meno. Di solito le ragioni
commerciali prevalgono sulle difficolt� tecniche (non stiamo parlando di
portare l'Uomo sulla Luna, ma di forwardare un'email dell'altra banca al
proprio cliente! ;)
Ma se manca l'interesse commerciale, le difficolt� tecniche restano un
comodo alibi per non fare.