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Conto corrente e successione?

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digitus

unread,
Aug 18, 2003, 5:23:42 AM8/18/03
to
Mio zio è molto malato e ha intestato a suo figlio il c/c x evitargli
problemi in caso di morte.

Però allo stesso tempo mio cugino (non si sa mai) gli ha fatto una delega
in caso rimanga in vita solo il padre.

In caso di successione come si comporta la banca?

--
Grazie. Affettuosi SALUTI...:)
------- DIGITO ergo sum.------


questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ab...@newsland.it

Vinicio Loncagni

unread,
Aug 18, 2003, 6:00:11 AM8/18/03
to
digitus ha scritto:

> In caso di successione come si comporta la banca?

La banca non č tenuta a spuntare gli annunci mortuari per verificare quali
clienti ci siano ancora e quali no.
Quindi, finchč qualche erede non SCRIVE alla banca comunicando il decesso,
le cose proseguono come se il morto non fosse morto.

Quindi:
conto cointestato a due, uno muore, l'altro si porta via tutto.
La banca non avrą colpa verso eventuali altri eredi, se tali eredi non
avranno comunicato il decesso del cointestatario PRIMA che l'altro
svuotasse il conto.
Dirą: " Il cointestatario si č portato via tutto il giorno X, prendetevela
con lui."

Conto come sopra, ma un erede NON cointestatario scrive subito alla banca.
Appema spunta il cointestatario per svuotare tutto, la banca gli farą
prelevare solo la metą dell'importo sul conto. Per svincolare il resto
vorrą la dichiarazione di successione e la presenza di tutti gli eredi ivi
menzionati.

Nel caso evidenziato, non ho capito il giro di intestazioni e di deleghe.
Se lo zio č pensionato, come fa a farsi accreditare la pensione su un
conto non intestato a lui?
Poi, l'utilizzo della delega, in caso di (corna e controcorna!)
premorienza di tuo cugino, sarebbe un illecito ancora piu' grave del
prelevamento totale su un conto cointestato.

Secondo me, se non ci sono litigi in famiglia, sarebbe piu' corretto e
piu' regolare un normale C/C cointestato...

Auguri allo zio.

Ciao ciao

--
Vinicio Loncagni
Vinicius_LoncanisAThotmailPUNTOcom

Mio sito sul mio strumento:
http://web.tiscali.it/vinicius_verbanus

kiki

unread,
Aug 18, 2003, 9:19:42 AM8/18/03
to
mail_n...@nospam.it (Vinicio Loncagni) wrote in
news:bhq837$8s2$1...@news.newsland.it:

> Poi, l'utilizzo della delega, in caso di (corna e controcorna!)
> premorienza di tuo cugino, sarebbe un illecito ancora piu' grave del
> prelevamento totale su un conto cointestato.

Anche perche' con il decesso del delegante (ri-corna e ri-controcorna) la
delga non esiste piu', giuridicamente parlando. Quindi e' come se un
"terzo" qualsiasi prelevasse dal conto


> Secondo me, se non ci sono litigi in famiglia, sarebbe piu' corretto e
> piu' regolare un normale C/C cointestato...

Anche secondo me. Oltretutto, vista la detassazione dell'imposta di
successione, gli svincoli delle somme dovrebbero andar via un po' piu'
rapidi.
Bye


--
"Quindi: scegli la banca "in base ai bancari.
IMHO, vale di piu' la banca che ti risponde al telefono, ti aiuta, non fa
storie, è disponibile ( e su questo fanno moltissimo "le persone" che ci
lavorano ), una banca che insomma sia dalla tua parte, piuttosto che
quella dove paghi poco e ottieni millimetricamente ed esclusivamente
quello previsto dal contratto."

Vincio Loncagni, 21 luglio 2003 su questo NG

digitus

unread,
Aug 18, 2003, 11:10:36 AM8/18/03
to
Vinicio Loncagni ha scritto:

> digitus ha scritto:

> > In caso di successione come si comporta la banca?

> Quindi:

> conto cointestato a due, uno muore, l'altro si porta via tutto.

> La banca non avrà colpa verso eventuali altri eredi, se tali eredi non


> avranno comunicato il decesso del cointestatario PRIMA che l'altro
> svuotasse il conto.

> Dirà: " Il cointestatario si è portato via tutto il giorno X, prendetevela
> con lui."
Non c'è la privacy? Perchè comunicano il giorno?

> Nel caso evidenziato, non ho capito il giro di intestazioni e di deleghe.

> Se lo zio è pensionato, come fa a farsi accreditare la pensione su un


> conto non intestato a lui?

La preleva il cugino con delega in contanti alla Posta e la versa sul suo
conto.

> Poi, l'utilizzo della delega, in caso di (corna e controcorna!)
> premorienza di tuo cugino, sarebbe un illecito ancora piu' grave del
> prelevamento totale su un conto cointestato.

Se la banca non sa della morte, il delegato trasferisce tutto su un nuovo
conto a lui intestato. Naturalmente (se gli riesce) lo fa almeno 4 gg.
prima della possibile morte del titolare.

> Secondo me, se non ci sono litigi in famiglia,

Ci sono... altrimenti non lo farebbero, a me lo hanno detto perchè io sono
affidabile (ed estraneo ad interessi) al 1000%

sarebbe piu' corretto e
> piu' regolare un normale C/C cointestato...

così l'altra metà va in successione ai parenti serpenti, giusto?

Altri suggerimenti?

> Auguri allo zio.
Grazie.
> Ciao ciao

--
Grazie. Affettuosi SALUTI...:)
------- DIGITO ergo sum.------

kiki

unread,
Aug 18, 2003, 12:23:31 PM8/18/03
to
g1gNIH...@email.it (digitus) wrote in
news:bhqq98$g5$1...@news.newsland.it:

>> Vinicio Loncagni ha scritto:

> digitus ha scritto:

> In caso di successione come si comporta la banca?

>> Quindi:
>> conto cointestato a due, uno muore, l'altro si porta via tutto.
>> La banca non avrà colpa verso eventuali altri eredi, se tali eredi
>> non avranno comunicato il decesso del cointestatario PRIMA che
>> l'altro svuotasse il conto.
>> Dirà: " Il cointestatario si è portato via tutto il giorno X,
>> prendetevela con lui."

> Non c'è la privacy? Perchè comunicano il giorno?

Perche' gli eredi subentrano nei diritti del deceduto, quindi anche in
quelli di sapere i movimenti del conto corrente.



>> Nel caso evidenziato, non ho capito il giro di intestazioni e di
>> deleghe. Se lo zio è pensionato, come fa a farsi accreditare la
>> pensione su un conto non intestato a lui?

> La preleva il cugino con delega in contanti alla Posta e la versa sul
> suo conto.

Quindi non viene accreditata direttamente in conto. Viene semplicemente
"riversata"



>> Poi, l'utilizzo della delega, in caso di (corna e controcorna!)
>> premorienza di tuo cugino, sarebbe un illecito ancora piu' grave del
>> prelevamento totale su un conto cointestato.

> Se la banca non sa della morte, il delegato trasferisce tutto su un
> nuovo conto a lui intestato. Naturalmente (se gli riesce) lo fa almeno
> 4 gg. prima della possibile morte del titolare.

Questa dei 4 giorni non la capisco.
L'eventuale premorienza del cugino rispetto allo zio fa si' che vengano
tirati in ballo i diritti ereditari degli eredi del cugino (probabilmente
diversi da quelli dello zio). Lo zio preleva tutti i soldi meno quelli
certamente di pertinenza del cugino?


>> Secondo me, se non ci sono litigi in famiglia,

> Ci sono... altrimenti non lo farebbero, a me lo hanno detto perchè io
> sono affidabile (ed estraneo ad interessi) al 1000%

Si immaginava.



>> sarebbe piu' corretto e
>> piu' regolare un normale C/C cointestato...

> così l'altra metà va in successione ai parenti serpenti, giusto?

non proprio tutta, dipende da quanti sono gli eredi, se c'e' testamento e
altro.

> Altri suggerimenti?

Toglierei la delega a favore dello zio dal conto del cugino. Piuttosto un
bel assegno con somma gia' quantificata della "pertinenza" dello zio e
spazio per la data in bianco. In caso, si spera remoto, che il padre
sopravviva al figlio, il padre mette una data precedente al decesso
sull'assegno e se lo versa in conto. La banca e' obbligata a pagare, non ci
sono problemi fiscali di mezzo e gli eredi del cugino non dovrebbero
sollevare eccezioni. Un po' meglio della delega.

Altrimenti, da valutare, polizza vita del padre a favore del figlio. Solo
che bisogna trovarne una a caricamento praticamente a zero...

>> Auguri allo zio.
> Grazie.

A questo punto, anche al cugino

digitus

unread,
Aug 19, 2003, 4:41:22 AM8/19/03
to
kiki ha scritto:

> >> Nel caso evidenziato, non ho capito il giro di intestazioni e di
> >> deleghe. Se lo zio è pensionato, come fa a farsi accreditare la
> >> pensione su un conto non intestato a lui?

> > La preleva il cugino con delega in contanti alla Posta e la versa sul
> > suo conto.

> Quindi non viene accreditata direttamente in conto. Viene semplicemente
> "riversata"

Non l'ho scritto io accreditata.

> > Se la banca non sa della morte, il delegato trasferisce tutto su un
> > nuovo conto a lui intestato. Naturalmente (se gli riesce) lo fa almeno
> > 4 gg. prima della possibile morte del titolare.

> Questa dei 4 giorni non la capisco.

Mi pare ci sia una legge (non sono sicuro) che si possono contestare i
movimenti verificati 4gg prima della morte.

> L'eventuale premorienza del cugino rispetto allo zio fa si' che vengano
> tirati in ballo i diritti ereditari degli eredi del cugino (probabilmente
> diversi da quelli dello zio). Lo zio preleva tutti i soldi meno quelli
> certamente di pertinenza del cugino?

Lo zio dovrebbe poter prelevare tutto.Cmq con la sola delega non si
possono stabilire le pertinenze.


> >> sarebbe piu' corretto e
> >> piu' regolare un normale C/C cointestato...

> > così l'altra metà va in successione ai parenti serpenti, giusto?

> non proprio tutta, dipende da quanti sono gli eredi, se c'e' testamento e
> altro.

> > Altri suggerimenti?

> Toglierei la delega a favore dello zio dal conto del cugino. Piuttosto un
> bel assegno con somma gia' quantificata della "pertinenza" dello zio e
> spazio per la data in bianco. In caso, si spera remoto, che il padre
> sopravviva al figlio, il padre mette una data precedente al decesso
> sull'assegno e se lo versa in conto. La banca e' obbligata a pagare, non ci
> sono problemi fiscali di mezzo e gli eredi del cugino non dovrebbero
> sollevare eccezioni. Un po' meglio della delega.

Ok, glielo dirò.

Max max

unread,
Aug 19, 2003, 10:22:34 AM8/19/03
to

"digitus" <g1gNIH...@email.it> ha scritto nel messaggio
news:bhsnrh$kdc$1...@news.newsland.it...

> Mi pare ci sia una legge (non sono sicuro) che si possono contestare i
> movimenti verificati 4gg prima della morte.

No. Una previsione simile era relativa all'abrogata imposta sulle
successioni.

--
Max max
Il Comune di Capraia considera i subacquei dannosi per l'ambiente.
Leggete e lasciate le vostre idee sul guestbook
http://members.xoom.virgilio.it/otellorulez/arcipelago.htm

Max max

unread,
Aug 19, 2003, 10:20:13 AM8/19/03
to
"Vinicio Loncagni" <mail_n...@nospam.it> ha scritto nel messaggio
news:bhq837$8s2$1...@news.newsland.it...

> Conto come sopra, ma un erede NON cointestatario scrive subito alla banca.

> Appema spunta il cointestatario per svuotare tutto, la banca gli farà
> prelevare solo la metà dell'importo sul conto.

E perchè mai ? (a meno che non sia previsto nel contratto) Il cointestatario
conserva la facoltà di disporre separatamente dell'intero così come ce
l'hanno gli eredi dell'altro (ma tutti insieme) a meno, per le banche che lo
prevedono nel contratto, non ci sia opposizione da parte di un erede o di un
cointestatario (il che rende pattiziamente - ma va letto il contratto - il
conto a firme disgiunte.

> Poi, l'utilizzo della delega, in caso di (corna e controcorna!)
> premorienza di tuo cugino, sarebbe un illecito ancora piu' grave del
> prelevamento totale su un conto cointestato.

Questo dipende di chi in realtà sono i soldi e come ciò si può provare e non
riguarda la banca (alla quale normalmente non è opponibile, per previsione
contrattuale, il venir meno della delega per morte del delegante). In ogni
caso quando la banca ha notizia che l'intestatario è morto non fa più
operare il delegato.

usul

unread,
Aug 20, 2003, 2:50:14 AM8/20/03
to
Il 19 Ago 2003, 16:20, "Max max" <max...@nomail.it.invalid (nomail)> ha
scritto:

Max preciso come al solito, con tanto di citazioni dalla contrattualistica
standard ABI ;-)

Vorrei soltanto far notare (in relatà + a Vinicio) come la situazione di non
conoscenza del decesso come esimente per l'operato (illegittimo) del
delegato, di fatto non è sostenibile in piccoli o piccolissimi centri ove il
decesso del correntista NON PUO' essere sconosciuto agli operatori.

Non mi risulta inolre formalmente abrogata la norma (art. 22 del T.U.Succ.
342/90) relativa agli assegni presentati al pagamento almeno 4 giorni prima
del decesso .... semplicemente, in relazione alla "abrogazione" dell'imposta
di successione, risulta, per l'aspetto bancario, priva di applicazione.

--------------------------------
Inviato via http://usenet.libero.it

Vinicio Loncagni

unread,
Aug 20, 2003, 4:18:40 AM8/20/03
to
usul ha scritto:

> ... la situazione di non conoscenza del decesso... non è sostenibile
> in piccoli o piccolissimi centri ...

Avrei qualche dubbio.
La legge dice forse che "fino a X abitanti il centro si considera piccolo,
e tutti devono sapere vita, morte e miracoli di tutti" ?
E allora un singolo quartiere di una grande città non potrebbe essere
equiparata a un piccolissimo centro?
E se i bancari che lavorano in quella banca sono tutti di fuori (... qui è
capitato che un bancario proveniente da un paese a 40km di distanza,
chiedesse i documenti di identificazione al sindaco... )?

Comunque, se il caso, gli eredi potranno sempre chiamare in correità la
banca, in una causa civile...
A questo proposito, ricordo che anni fa, durante un corso di
aggiornamento, era stato raccontato un caso simile.
Era morto un noto attore ( notizia su tutti i giornali ), e si presentò
subito in banca l'amante per svuotare un conto cointestato.
La banca pagò, gli eredi fecero storie, ma infine non ottennero niente.

Sul fronte successione, ho notizia che alcune banche si comportano in
maniera ancora diversa.
Conto cointestato, muore uno, gli eredi comunicano subito il decesso alla
banca.
Ebbene: se il cointestatario NON E' erede, si porta via la metà, come già
detto, giusto o sbagliato che sia.
Se il cointestario E' ANCHE EREDE, tutta la cifra sul conto si considera
del de cuius, e al cointestatario non viene dato niente finchè non si
presenta con tutti gli altri eredi.
Non chiedetemi i fondamenti giuridici perchè non li so.

Se la vostra banca si comportasse così, citatela in giudizio e poi fatemi
sapere chi vince...

Ciao ciao...

VL

usul

unread,
Aug 20, 2003, 5:13:55 AM8/20/03
to
Il 20 Ago 2003, 10:18, mail_n...@nospam.it (Vinicio Loncagni) ha
scritto:

> > ... la situazione di non conoscenza del decesso... non è sostenibile in
piccoli o piccolissimi centri ...

Sulla mia pelle (o sulle mie p...lle) ti devo purtroppo smentire ... nella
relativa causa civile hanno sostenuto che date le dimensioni del paese,
visto che gli annunci funebri erano affissi in maniera sicuramente visibile
agli operatori, in considerazione dell'entità della somma svincolata ecc..
e... risultava violato il principio generale di correttezza e buona fede (ed
altre menate del genere)


> Ebbene: se il cointestatario NON E' erede, si porta via la metà, come già
detto, giusto o sbagliato che sia.

Giusto, il 50% non entra in successione in considerazione della presunzione
di appartenenza del cointestatario superstite (Cfr. c.c. 1854, 1292, 1298)

> Se il cointestario E' ANCHE EREDE, tutta la cifra sul conto si > considera
del de cuius, e al cointestatario non viene dato
> niente finchè non si presenta con tutti gli altri eredi.

Non mi convince, data anche l'abrogazione di natura fiscale recentemente
operata che, ripeto fiscalmente, presumeva il saldo come appartenente al
100% al de cuius.
Civilisticamente il 50% del saldo rimane estraneo al rapporto successorio
(vedi sopra) quindi il superstite puo', oltre che continuare a disporre
dell'intero saldo in presenza di rapporto cointestato a firme disgiunte,
richiedere la quota di sua appartenenza.

Sul residuo 50% caduto in successione, viceversa, gli eredi non possono
pretendere svincoli "spot" ma la banca puo legittimamente richiedere la
presenza congiunta di tutti per le operazioni di liquidazione (anche singolo
procuratore da tutti nominato) dietro indicazione fornita congiuntamente
dagli stessi eredi sulla destinazione delle somme (a/c, bonifico, giroconto
titoli ecc).

Se il rapporto è cointestato a firme congiunte ritengo legittimo il blocco e
l'accantonamento del 50% a disposizione degli eredi,
correlativamente allo svincolo del residuo 50% al superstite,
indipendentemente dal fatto che sia erede o meno.
Ciao.

Max max

unread,
Aug 20, 2003, 10:22:50 AM8/20/03
to

"usul" <usul_mail@nospam_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:195Z223Z139Z226Y...@usenet.libero.it...

> Sulla mia pelle .....

;-) Confermo quanto scritto da Usul.
Ho paura che la banca di Vinicio non abbia aggiornato i dipendenti. Tanto
per la cronaca la presunzione fiscale del 100 % a cui si accenna (che ora
non c'è più), pur non operando neanche allora sul piano civilistico,
costringeva (ora ripeto non più) le banche a quel comportamento per la
previsione esplicita di una sanzione ad hoc nel testo unico imposta di
successione. Ma è acqua passata.

Charlie Brown

unread,
Aug 20, 2003, 1:37:41 PM8/20/03
to
usul ha scritto:


> Giusto, il 50% non entra in successione in considerazione della presunzione
> di appartenenza del cointestatario superstite (Cfr. c.c. 1854, 1292, 1298)

> Non mi convince, data anche l'abrogazione di natura fiscale recentemente
> operata che, ripeto fiscalmente, presumeva il saldo come appartenente al
> 100% al de cuius.
> Civilisticamente il 50% del saldo rimane estraneo al rapporto successorio
> (vedi sopra) quindi il superstite puo', oltre che continuare a disporre
> dell'intero saldo in presenza di rapporto cointestato a firme disgiunte,
> richiedere la quota di sua appartenenza.
> Sul residuo 50% caduto in successione, viceversa, gli eredi non possono
> pretendere svincoli "spot" ma la banca puo legittimamente richiedere la
> presenza congiunta di tutti per le operazioni di liquidazione (anche singolo
> procuratore da tutti nominato) dietro indicazione fornita congiuntamente
> dagli stessi eredi sulla destinazione delle somme (a/c, bonifico, giroconto
> titoli ecc).

> Se il rapporto č cointestato a firme congiunte ritengo legittimo il blocco e


> l'accantonamento del 50% a disposizione degli eredi,
> correlativamente allo svincolo del residuo 50% al superstite,
> indipendentemente dal fatto che sia erede o meno.

Arghh!
Chi me lo spiega in italiano?
So' gnurante, skiusmi.

Charlie

kiki

unread,
Aug 21, 2003, 2:24:32 AM8/21/03
to
nonte...@nospam.com (Charlie Brown) wrote in
news:bi0bl6$vc2$1...@news.newsland.it:

Tizio e Caio sono titolari di un conto corrente a due nomi. A firme
disgiunte significa che gli ordini di pagamento, addebito, informativi
possono essere impartiti anche solo da uno dei due e l'altro non puo'
contestare niente alla banca. Praticamente Tizio puo' azzerare il conto
corrente su cui ci sono i soldi provenienti da disponibilita' di Caio.
Si suppone che fra Tizio e Caio ci sia un rapporto di fiducia "solido".
Supponiamo che Tizio passi a "miglior vita"

>> Giusto, il 50% non entra in successione in considerazione della
>> presunzione di appartenenza del cointestatario superstite (Cfr. c.c.
>> 1854, 1292, 1298)

Gli articoli del codice civile prevedono che in caso di conto a due nomi,
si presuppone che il "malloppo" sia da dividere in equa meta'. Quindi meta'
va in successione (da dividere fra gli eredi di Tizio) e su l'altra meta'
Caio dispone a piacimento, quando e come vuole.

>> Non mi convince, data anche l'abrogazione di natura
>> fiscale recentemente operata che, ripeto fiscalmente, presumeva il
>> saldo come appartenente al 100% al de cuius.

Se Tizio e Caio, come spesso succede, sono parenti "stretti" e quindi Caio
e' erede di Tizio, fino alla recente riforma dell'imposta di successione,
solo ai fini fiscali si riteneva che tutto il malloppo fosse del morto (di
Tizio) e quindi le tasse di successione si pagavano sull'intero saldo del
conto corrente. Il che faceva si' che la banca, avuta notizia del decesso,
bloccava tutto il conto (anche la parte di Caio) fino alla presentazione
dell'avenuto pagamento delle tasse di successione. Questo in quanto la
banca poteva venir ritenuta responsabile in caso svincolasse i soldi senza
la prova del pagamento delle tasse.
Ora non essendoci piu' la tassa, non c'e' motivo di presupporre il malloppo
tutto del morto

>> Civilisticamente il 50% del saldo rimane estraneo al rapporto
>> successorio (vedi sopra) quindi il superstite puo', oltre che
>> continuare a disporre dell'intero saldo in presenza di rapporto
>> cointestato a firme disgiunte, richiedere la quota di sua
>> appartenenza.

Nell'esempio, Caio puo' disporre di tutto il saldo del conto fino a quando
Tizio e' in vita (firme disgiunte) e di meta' se la banca sa della morte di
Tizio.

>> Sul residuo 50% caduto in successione, viceversa, gli
>> eredi non possono pretendere svincoli "spot" ma la banca puo
>> legittimamente richiedere la presenza congiunta di tutti per le
>> operazioni di liquidazione (anche singolo procuratore da tutti
>> nominato) dietro indicazione fornita congiuntamente dagli stessi
>> eredi sulla destinazione delle somme (a/c, bonifico, giroconto titoli
>> ecc).

Se Tizio lascia 10 eredi, la banca non svincola i soldi in quote man mano
che si presentano, ma chiede che si presentino tutti insieme, eventualmente
rappresentati da qualcuno che dimostri di avere una "procura" valida.

>> Se il rapporto è cointestato a firme congiunte ritengo


>> legittimo il blocco e l'accantonamento del 50% a disposizione degli
>> eredi, correlativamente allo svincolo del residuo 50% al superstite,
>> indipendentemente dal fatto che sia erede o meno.

Se, invece, Tizio e Caio operavano a firme congiunte, ovvero tutti gli
ordini dovevano essere firmati da entrambi, la banca accantona comunque il
50% del saldo da destinare agli eredi mentre svincola l'altra meta' a
favore di Caio (in sostanza, par di capire, non cambia nulla).


> Arghh!

Va un po' meglio?

usul

unread,
Aug 21, 2003, 2:42:14 AM8/21/03
to
Il 21 Ago 2003, 08:24, kiki <ki...@nospam.it> ha scritto:

Non sapevo di avere una "cimice" nel cervello ... chiarissimo ed
esaurientissimo kiki.

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