Alcuni aspetti hanno affascinato anche me, per esempio l'idea che il
cervello
umano sia una sorta di radio, capace (a seconda del Q.I.) di ricevere delle
"intuizioni" universali inviate da chissà quale fonte. Se così fosse,
l'evoluzione
dell'uomo potrebbe essere legata alla sua capacità di eliminare gli ostacoli
genetici, che ne limitano le funzioni cerebrali.
Ciao
HIG
Da Salvatore Nicolosi, "Il caso Catania" 1965-1988: I fatti e il
perché dei fatti, Catania 1988
"Si chiama Eugenio Siragusa: mistificatore, sbafatore, familiare degli
extraterrestri, ufologo, contattista, reincarnatosi nella sua ultima
personalità dopo essere stato Ermete Trismegisto, San Giovanni
Battista, Giordano Bruno, Cagliostro, Rasputin. A lui gli
extraterrestri, creature angeliche mandate sulla terra per condurre
gli umani verso il bene, avevano affidato questo compito di salvamento
e redenzione. Per queste prerogative egli aveva assunto il nome di
"Operatore 33" e l'identita' spirituale di "Consolatore". Sui deserti
lavici dell'Etna, Eugenio Siragusa - classe 1919, sposato ma separato,
con due figli - incontrava i visitatori di altri pianeti. E come mai
non riusciva a portarsi con sé un testimone attendibile? E come mai
era sempre sprovvisto di una macchina fotografica che sbalordisse poi
gli scettici? Glielo chiedemmo, verso il 1965. Essi, ci rispose
Siragusa, non vogliono né incontrarsi con sconosciuti né lasciar
tracce di sé sulla carta sensibile: gli increduli non meritavano tanto
onore. Basta parlare con lui dieci minuti per essere certi che in
queste faccende non gli si poteva accordare un minimo di fiducia.
Quest’uomo alto e sorridente, fantasioso, astuto parlatore, elegante
con le sue giacche ben tagliate e i chiari maglioni a girocollo, aveva
creato, negli anni Sessanta, un Centro Studi Fratellanza Cosmica. Il
Centro aveva la sua sede centrale a Catania (Corso delle Province
146), poi a Valverde (e piu' tardi a Nicolosi) e uffici periferici in
alcune citta' italiane, e uno anche a Ginevra. E lì si radunavano
giulive e fidenti persone d'ogni luogo, maschi e femmine, sposati o
scapoli, italiani o stranieri, perlopiù giovani. Molti vivevano
pressoche' stabilmente, come pensionanti, in quelle dimore della quali
qualcuno pagava il fitto. Conversavano sul trascendente, ascoltavano
in estasi l'ammaestramento di Siragusa (che chiamavano devotamente
"Maestro"), gli credevano e gli obbidivano; e accudivano ad attivita'
del tutto prosaiche e quotidiane, come spazzare e spolverare,
rigovernare i piatti, far la spesa, badare agli animali domestici e
nutrirli. Ma anche, qualche volta, avventuirarsi nella danza sul ritmo
di un giradischi, far gite in gruppo, stendersi al sole, andare in
comitiva e mangiare la pizza a Arcireale: non si vive di sola
trascendenza.
Il vero, insondabile mistero, non sta in come Eugenio riuscisse a far
bere ai suoi seguaci quelle panzane, ma piuttosto in come egli
riuscisse a pescare e reclutare nel mondo quei fanatici. Entrati che
erano nella sua comunita' nulla era per lui piu' facile che
soggiogarli. I giornali raccontano le sue favole senza mai prenderlo
sul serio; nessuno gli credeva ne' poco ne' punto e ogni articolo
scintillava di ironia. Ma parlavano di lui, e questo era uno strumento
formidabile di richiamo.....
Per esempio raccontava di aver completato una documentazione da
inoltrare in America, alla NASA, per l'impianto in Sicilia,
specialmente sull'Etna, di alcune antenne capaci di captare "fughe di
onde radio" di civiltà extraterrestri lontane piu' di cento
anni-luce...
Un giorno del 1972 Siragusa, giramondo in cerca di seguaci, si trovava
in Svizzera, ospite del centro di Ginevra. Vi conobbe, fra altri, due
americani: una ragazza di 17 anni, Leslie Meadowcroft, e un giovane di
19, Kelly Hooker, ricchissima lei, benestante lui. Dalla nativa
Washington, la bionda Leslie si era trapiantata a Ginevra con la madre
nel 64, quando aveva nove anni; il padre era rimasto in America.
Quattro anni dopo la madre aveva divorziato e si era risposata.
Emotivamente trascurata da una madre vicina ma bisbetica e da un padre
affettuoso ma lontano, Leslie visse sotto le cure di una governante e
frequento' la scuola. Non bella, soltanto graziosa, crebbe triste,
inesperta, di carattere poco comunicativo, solitaria e trasognata: bel
soggetto per un Consolatore.
Kelly, newyorkese di Bronxville, proprietario di un'automobile
costosissima, era anche lui un immaturo. Beveva le teorie del maestro,
obbediva ai comandamenti della religione da lui inventata, cristiana
al vertice edonistica alla base. Era ingenuo come un americano sa
esserlo. "Sei un ufologo? - gli chiese Siragusa. - Ho un mondo di cose
da farti vedere in Sicilia". L'ufologo suadente e affabile, riempi' ad
entrambi la testa di chiacchiere ed entrambi persuase a raggiungerlo
in Sicilia; diede loro il suo indirizzo, una villetta a Valverde dove
aveva sede il CSFC. In maggio arrivo' Kelly, in giugno la ragazza (in
treno perche' la bisbetica dovisiosa taccagna madre non le aveva
finanziato il viaggio in aereo o in auto). Alla stazione andarodo ad
accoglierla il Maestro, Kelly e una certa Marina. Vissero alternando
nella giornata le ore di meditazione e devozione con quelle del
lavoro, del riposo e degli onesti sollazzi. E lui, il persuasore,
convinse i due allievi a sposarsi; il che essi, dopo una gita di lei
in America, con obbedienza fecero quell'anno stesso a Londra. Qui
rimasero per due mesi, poi passarono in Svizzera: Quando arrivarono in
Sicilia, Siragusa manovrava per persuadere la ragazza a farsi
assegnare dal ricco genitore, che era figlio del "re del legname
d'America" un adeguato assegno mensile. Lo ottenne. Comprarono una
roulotte e, sempre in America, si misero in cerca di dischi volanti.
Non trovarono dischi ma, questo si', raccolsero molti racconti e
testimonianze sui dischi. Nel novembre 1974, durante l'ultimo
soggiorno americano, Leslie sottoscrisse a Seattle un testamento in
favore del marito, e in caso di morte di costui, in favore di
Siragusa. Infine, gennaio 1975, rieccoli in Sicilia, con la oro
graziosa roulotte. Dopo esseeseli cucinati per bene, ora Siragusa
partiva all'avventura. I due coniugi meditavano in colloqui
interminabili, sulla malinconia delle rispettive vite, prove d'ogni
affetto e d'ogni interesse, eccetto le speranze che l'ospite andava
prospettando. E gli stessi loro rapporti coniugali erano stanchi e
sfiduciati. Specialmente Kelly appariva depresso. "Ma sei un cencio! -
lo accolse il Consolatore. - Leslie e' pura ma tu sei carico di
negativita': ecco perche' sei cosi' malridotto. Va' a ritemprarti a
Ginevra. Ti mettero' in contatto con Marianne, quella ragazza del
centro ufologico che hai conosciuta. E' programmata per purificarti".
Anche se a malincuore, Kelly obbedi' a quell'ordine che gli
extraterrestri gli impartivano attraverso la voce di quell'Essere
superiore. saluto' Leslie e parti'. ma dopo qualche giorno una
telefonata lo raggiunse da Valverde. Era Leslie piangente: "Qui
succedono cose che non mi piacciono". Esito', e poiche', allarmato, il
marito chiedeva spiegazioni rispose: "C'e' Eugenio che mi bacia sulla
bocca". Piu' tardi Kelly avrebbe raccontato: "Quelle parole arrivarono
al mio cuore come pugnalate: non avrei mai immaginato che un iomo
spirituale come il mio Maestro potesse fare una cosa simile con una
ragazzina com'era Leslie. La rassicurai promettendole che sarei subito
partito per la Sicilia". Ma a Valverde, il Siragusa aveva udito
dall'altra stanza il messaggio della ragazza. La rimprovero'
dicendole che quello che lui faceva era parte di una segreta missione
spirituale dell auqale nessuno doveva sapere nulla. Le disse anche:
"Queste cose sono sacre, ed io devo compierle per ordine di Dio".
Dopodiche' prese il telefono e richiamo' Kelly. esordi' con una gran
risata: "Lo sapevo che ci saresti cascato. Era una prova. Avevo detto
a Leslie di dirti cio' che essa ti ha detto, per vedere come reagivi.
Purtroppo sei ancora negativo, non sei ancora libero. sei un
possessivo: forse hai nelle vene quache goccia di sangue siciliano.
Devi continuare la tua cura. Restaci ancora un po’". Kelly si senti'
rassicurato e tranquillizzato. Prolungo' la sua vacanza terapeutica.
Il giorno dopo Siragusa su abbasso' i pantaloni e ordino a Leslie di
baciarlo laggiu' per reverenza. E spiego' il significato segreto di
quel gesto: "Tu sei destinata a portare in grembo un figlio che sara'
un proferat, reincarnazione di Elia. Nessuno deve sapere chi e' il
padre". E per due volte, nello stesso giorno, fece con Leslie cio' che
bisognava fare perche' lei portasse in grembo il futuro profeta.
Infine passati un paio di mesi, Siragusa per telefono concesse a Kelly
il permesso di tornare a Valverde; ma durante il tragitto, aggiunse,
si fermasse a Montecatini, al Centro studi ufologici dove lui e Leslie
dsovevano recarsi. L'ufologo e la ragazza andarono in treno, si
fermarono a Roma, pernottarono in albergo, camera matrimoniale.
Leslie, in pigiama, perse un'ora nel bagno sperando che nel frattempo
lui si addormentasse. Ma Eugenio la chiamo' e le ordino' di togliersi
il pigiama e di venire a letto. "Ho sentito una scossa", lei gemette.
"Niente, questo e' niente. Ora non aver paura se il mio volto si
cambiera'". In vece non ebbe alcuna contrazione. E per il resto? Peri
il resto quantevolte figliola? Tre volte. Alle 8 partirono per
incontrarsi con Kelly e quando lo vide Leslie parve sollevata.
L'azione di dominio psicologico continuò. Siragusa faceva spese
(abbigliamento per Leslie) delle quali presentava poi il conto
all'americano; si fece accompagnare da entrambi con la roulotte in
Spagna, dove la TV doveva intervistarlo; per il CSFC si fece comprare
prima un piccolo autobus, poi una roulotte. Piu' tardi raccontando di
questa fase Kelly riferi': "Mia moglie, sempre piu' irretita dalle
suggestioni e dalle ascendenze che il Siragusa esercitava su di lei,
si allontanava affettivamente da me, dicendo che io ero un essere
inferiore, che non ero gradito agli occhi del cielo, che ero carico di
negativita'. Dopo quei due mesi di isolamento il Siragusa, vedendomi
ridotto una larva spersonalizzata, rpivo di volonta' autonoma e
avvilito dal sapere che ero inviso a Dio, mi mostro' un altro
messaggio nel quale ASdonoesis (un essere, che a dire del Siragusa,
portava nel nome la sintesi di Adone e Jesus) comunicava: "Kelly
sollevato da isolamento, speriamo ardentemente nel suo completo
risveglio spirituale". Vivendo sempre nella tensione di essere
rimproverato da questi esseri Superiori, non mi davo pace, specie
quando Siragusa asseriva che io ero interiormente sporco mentre
Leslie, diceva, era pulita (pulita perche' la ragazza eseguiva
qualsiasi ordine costui impartiva, mentre io talvolta provavo a
discutere con lui, subito soffocato e convinto dai discorsi e dalle
giustificazioni trascendentali che egli proponeva). In tali occasioni
egli assumeva un atteggiamento ispirato e una voce cavernosa come
provenisse dall'aldilà, dicendo che io non avevo il potere di
sindacare il contenuto dei suoi ordini. per tale stato di cose ero
sempre confuso, non sapevo mai che cosa fare, che cosa fosse bene e
male". Ancora schiavi com'erano, ma ora desiderosi di liberarsene, i
due finalmente gli chiesero il "permesso" di prendere in affitto una
piccola villa dove sistemarsi, finalmente autonomi. Siragusa si
arrabbio' perche' in qualche modo li perdeva di controllo, col
conseguente pericolo che q1ualcuno finisse con l'aprir loro gli occhi
sul conto di lui; ma questo non lo disse; disse invece che a suo
avviso la piccola villa era un segno di egoismo. Impose loro comunque
di affittarne una piuttosto grande, e fu lui stesso a proporla. I due
non batterono ciglio. Era il maggio 1975. Quella villa comprendeva
sette stanze, circondata da 6150 metri quadrati di terreno, a
Nicolosi. In essa lui, pur continuando ad abitare a Valverde, avrebbe
potuto accogliere, di quando in quando, le comitive dei suoi ospiti
ufologi. La villa dapprima presa in locazione, fu poi acquistata per
130 milioni. I due coniugi pensavano di essersi affrancati da quel
dominio. Errore grave. Esso prosegui': infatti il maestro andava
giorno per giorno a visitarli e quando era lontano comunicava con loro
mediante un "baracchino", una ricetrasmittente Drake comperatagli
apposta (due milioni); inoltre tutte le volte che Leslie arrivava alla
banca di Valverde per prelevare denaro dal proprio conto, lui la
riceveva e "la sottoponeva alle sue insane voglie" (parole di Kelly).
Egli poi si fece piu' asfissiante perche' spesso arrivava con
invadenti comitive. In quell'anno si presento' al centro una bella e
ricca peruviana, Juanita Pardo, ed egli per godersela in liberta'
spedi' i due coniugi in America, a tentarvi un'operazione finanziaria
impossibile e non riuscita). Un giorno dello stesso 1975 piazzo' nella
villa dei due sposi, Dario e Mariella Micciche'.
Dal racconto di Kelly Hooker:
"Quest'ultima, il Siragusa ed io partimmo per un altro dei viaggi
ordinati da lui. Chiamatomi a parte, il Siragusa mi disse che da
Volonta' Superiore era stata programmata (termine del quale egli
abusava) un'esperienza con questa Mariella, suggellata dal suo volere.
Durante il viaggio prese la mano mia e quella di Mariella e con fare
pontificale le uni'. In albergo scelse per se' una stanza singola, e
con la scusa che doveva riposarew isolatamente, e a me disse di non
preoccuparmi di dormire con Mariella, perche' cosi' stava scritto.
Mentre eravamo in Spagna, il Siragusa conobbe una ragazza di 17 anni,
che non aveva mai avuto un padre e che ai bei discorsi di lui, gli si
aggrappo' come a un'ancora. A me diceva che lei era programmata per
portare in grembo un figlio che sarebbe stato la reincarnazione di Dio
in terra. Se la tenne in camera per alcuni giorni, poi non se ne
interesso' piu' perche' lei aveva perso la programmazione". A Kelly
egli offriva donne per compensarlo dell'uso che egli stesso faveva
della moglie di lui. Poi gli ordino' di tornare a Catania e di mandare
da lui, in cambio, Leslie. Disse che dovevano insieme andare al Centro
Studi in Canada; come sempre le spese del viaggio furono sosotenute da
quei danarosi campioni di tolleranza e credulita'; dal canada spedi'
la ragazza da sua madre, per spillarle un po' di quattrini. Ma la
donna trattenne Leslie; per liberala, Siragusa telefono' a Kelly, a
Nicolosi, e gli ordino' di andare negli Stati Uniti per far sganciare
la moglie. Altre sotrie di identica routine si intrecciarono con
queste: una giovane spagnola di nome Miguela, anch'essa ricchisima e
anch'essa programmata, col consenso della madre vendette i suoi beni,
pronta ad acquistare col ricavato una villa da donare a lui. Siragusa
gioco' cosi' la sua partita con due mazzi di carte, attribuendo a
Miguela quelle qualita' che ora cominciava a negare a Leslie; e i
coniugi Hooker-Maeadowcroft, sbalestrati e arrendevoli, si dicevano
pronti, per battere la concorrente, a regalare a lui la loro villa.
Siragusa controllava la corrispondenza che arrivava ai due coniugi,
scriveva le risposte per il nababbo nonno di Leslie, annunciava
messaggi terrificanti dai Fratelli dello Spazio, spediva i due a
Cesena a cercarvi l'oracolo di gerico, nascosto (non si sa dove), li
autorizzava a ritornare quando poco dopo essi avevano superato la
"prova d'obbedienza". nei primi tempi di questo sodalizio Siragusa
annumcio' per il 1975 la fine del mondo; essa non arrivo' e lui
attribui' alla Fratellanza Cosmica l'azione salvatrice. Infine Kelly e
Leslie, ingenui e deboli ma non sciocchi, aprirono gli occhi; e' piu'
esatto dire che a farglieli aprire fu qualcuno di quei pochi che essi
frequentavano. Il risultato fu che essi si liberarono dalla lunga
dominazione e il 23 novembre 1978 presentarono alla questura di
Catania una querela contro l'ufologo; in essa minuziosamente
raccontarono, un po' imbarazzati ma ergendo il capo, le loro faccende.
Il giorno dopo due agenti di polizia andarono ad arrestarlo; dopo meno
di due mesi e mezzo il 5 febbraio 1979 gli fu concessa la liberta'
provvisoria. Le procedure preparatorie furono lunghe. I due coniugi,
per incarico del consigliere istruttore dott. Giovanni Cellura, furono
sottoposti a perizia medico-legale neuropsichiatrica e collegiale. I
periti prof. Michele Patti, dott. Salvatore Piccione e dott. Giovanni
Lo Castro conclusero:
- - per leslie Meadowcrof: 1) non affetta da infermita' o deficienza
psichica; 2) si trattava tuttavia di "soggetto con personalita'
caratterizzata da immaturita' e carenza affettiva, ansia, insicurezza,
labilita' psicologica, difficolta' esistenziale, turbe all afunzione
volitiva"; 3) poiche' questi tyratti personologici traevano la loro
principale origine da un "bisogno affettivo conseguenziale al vissuto
esistenziale e alle molteplici frustrazioni subite", i periti
ritenevano che la giovane "al momento dei fatti era facilmente
suscettibile di coinvolgimento in qualsiasi esperienza potesse
prospettarle la realizzazione dei bisogni insoddisfatti".
- - per Kelly Hooper: 1) non affetto da infermita' e deficienza
psichica; 2) le sue caratteristiche psichiche tuttavia erano
costituite da "bisogno di affermazione; sentimento di insicurezza e di
incapacita'; intolleranza alle frustrazioni con conseguenti conflitti
intrapsichici ansiogeni e disforia situazionale con depressione del
tono dell'umore; immaturita' e carenza affettiva; difficolta'
esistenziale; ambivalenza con alternanza di passivita' e opposizione;
disposizione allo sviluppo di sentimenti di incapacita' e di colpa
conseguenziale agli insuccessi; facilita' alle crisi ansiose e alle
turbe della funzione volitiva"; 3) poiche' tutto cio' nasceva "da un
difficoltoso processo di identificazione, secondario a modelli
parientali non adeguati e alle conseguenti frustrazioni nel corso del
processo evolutivo, con riflessi sulla normale strutturazione della
personalita'", i periti concludevano che il giovane "al momento dei
fatti fosse alla ricerca della soddisfazione di quelle esigewnza di
sicurezza e di affermazione che nei molteplici tentativi nel corso
della sua vita, non gli era stato possibile realizzare", sicche' si re
"trovato disponibile ad essere coinvolto in vicende che gli
prospettavano il raggiungimento di quelle mete lungamente inseguite",
Il processo si celebro' in tribunale il 5 aprile 1982, sotto la
presidenza del dott. Giustino Iezzi. Il Siragusa, contumace, era
difeso dagli avvocati Tommaso Bonfiglio ed Emanuele Milana; i due
coniugi, costituitisi in giudizio parte civile, dall'avv. Giuseppe
Scaccianoce. Inizialmente le imputazioni che gravavano sul maestro
erano tre: plagio (atr. 603 del codice penale), violenza carnale (atr.
519) e truffa (art. 640); ma per le prime due fu dichiarato in
istruttoria rispettivamente non doversi procedere perche' il fatto non
costituisce reato (plagio) in seguito a sentenza del 1981 della Corte
Costituzionale che dichiarava illegittima la relativa norma
incriminatrice; e che il fatto non sussiste (violenza carnale), avendo
la ragazza ceduto consapevolmente e per "libero" consenso. L'unica
imputazione rimasta in piedi fu, cosi', quella della truffa, "per
avere l'imputarto fatto credere alle sue vittime di essere in contatto
con esseri extreterrestri" e per "avere in esse ingenerato il timore
di pericoli immaginari, inducendoli cosi' a prestazioni patrimoniali"
(sentenza istruttoria Cellura). Ma anche l'ultimo addebito cadde. Il
tribunale argomento' che gli Hooker, "portati "naturalmente" a un
certo genere di esperienze, aderirono liberamente ad una comunita',
"fratellanza", in cui, siccome solitamente avviene in molte comunita'
e sette rispettaqbili, affiorava la figura carismatica del Maestro,
rectius dell'animatore della comunita', in cui i coniugi si
inserirono, seguendone le vicende per lunghi anni" (Sentenza del
tribunale, redatta dal giudice a latere dott. Domenico Chiarenza).
Frattanto il CSFC era stato sciolto: per aver concluso la sua
missione, come alcuni comunicarti-stampa fecero sapere. Siragusa,
l'estroso simpatico Siragusa, si rese conto che non valeva la pena
ormai di proseguire su quella strada, che stava tra il
fantascientifico e il quotidiano, tra il cosmico e il paesano, tra la
licenziosita' del santone Rasputin e quelle parimenti ardite del
contattista col maglioe a girocollo. Un giornalista spagnolo Victorino
Del Pozzo, pubblico' su Siragusa quattro volumi, tradotti anche in
francese: Siragusa messager, Des extra-terrestres, L'annonciateur e,
dopo il (e sul) processo, Dossier Siragusa - La verite', del 1983.
Questo Siragusa assomigliava a parecchi altri catanesi, simpatici,
eleganti, perlopiu' processualmente incolumi".
Federico Rosati
Certo che leggere, farsi delle idee a riguardo e farsi soggiogare
sono due cose ben distinte. Credo che Luana Calanca volesse
discutere di queste teorie non della vita privata dell'uomo Siragusa
o peggio ancora di come queste teorie siano state sfruttate per
secondi fini.
O no ?
Saluti
>Certo che leggere, farsi delle idee a riguardo e farsi soggiogare
>sono due cose ben distinte. Credo che Luana Calanca volesse
>discutere di queste teorie non della vita privata dell'uomo Siragusa
>o peggio ancora di come queste teorie siano state sfruttate per
>secondi fini.
>O no ?
Decisamente no!
Come fai a distinguere le teorie (tra l'altro "spirituali", "mistiche", "scientifiche") di questo bravo signore dal suo comportamento "privato"?
E come si può dare anche una briciola di credibilità ad uno che dice: "Succhia qui perché è programmato dalle entità taldeitali!". IN MINIERA!!!
Saluti,
arKannone